Iconemi2017 EVENTI: LA CITTÀ NELLA DIMENSIONE DEL TRANSITORIO

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ANDREA MACCHIAVELLI

THE FLOATING PIERS: IMPLICAZIONI ECONOMICHE E TURISTICHE

PRESENTAZIONE Dal 18 giugno al 3 Luglio 2016 si è tenuto sul lago di Iseo un evento di eccezionale portata, artistica, innanzitutto, e quindi turistica quale conseguenza dell’originalità dell’iniziativa. L’artista americano Christo, ben noto per sue precedenti originali iniziative che hanno lasciato il segno in molti paesi del mondo (si ricorda tra l’altro l’”impacchettamento” del Bundestag di Berlino) ha realizzato sul lago d’Iseo un sistema di passerelle che hanno collegato la sponda bresciana del lago a Montisola, la più grande isola lacuale europea posta al centro del lago. Grazie ad esse un pubblico assai numeroso, valutato in 1 milione e 200 mila unità, ha potuto “camminare sulle acque” senza alcun sistema di protezione fisso, invadendo l’area e costringendo la Prefettura a chiudere l’afflusso in alcuni momenti di maggiore concentrazione di persone. L’evento è stato preceduto da qualche polemica (in particolare da parte del mondo ambientalista) e soprattutto da molta perplessità, non essendovi precedenti ad un evento di queste caratteristiche e di questa portata. Non era facile immaginare a priori l’interesse che una simile iniziativa avrebbe potuto suscitare sul pubblico e in particolare sull’attrazione che avrebbe esercitato sul turismo interno e internazionale. L’Università di Bergamo, grazie all’iniziativa degli allora laureandi della Laurea Magistrale di Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici, Emanuele Falcone e Viviana Trotti, ha predisposto un’indagine diretta (ovvero attraverso interviste ai visitatori) con l’obiettivo di quantificare l’impatto turistico ed economico dell’evento; alla stessa ha partecipato l’Agenzia Territoriale del Turismo del Lago d’Iseo e Franciacorta che ha messo a disposizione due collaboratori per le interviste. L’indagine ha avuto le seguenti caratteristiche: – si è svolta durante l’intero periodo dell’evento, sia durante i giorni feriali che in quelli festivi;

– agli intervistati è stato somministrato da un intervistatore un questionario di 18 domande (vedi allegato); lo stesso è stato predisposto in quattro lingue; – il campione di visitatori è stato il più casuale possibile, sia in ragione dell’età, sia della provenienza, sia dello spazio di rilevamento, essendo le interviste state effettuate in zone diverse delle passerelle. Avendo come obiettivo un campione di 500 visitatori, sono stati effettivamente raccolti 471 questionari utili, compilati per il 62% da donne e per il 39% da stranieri. Alla quantificazione in valore assoluto delle diverse variabili prese in considerazione dall’indagine si è pervenuti sulla base della stima di 1,2 milioni di visitatori, dato comunicato dagli organizzatori, e quindi assunto come riferimento. Si darà conto qui di seguito dei principali risultati a cui è pervenuta l’indagine; nel caso di approfondimenti, conseguenti all’incrocio di variabili, si metteranno in evidenza solo le tendenze che differiscono in modo significativo dai risultati complessivi

1. LA PROVENIENZA Le interviste sul luogo dell’evento hanno consentito di verificare che la composizione dei visitatori era in primo luogo composta da due “blocchi” (Graf.1): i visitatori di prossimità, cioè coloro che provenivano da una località lombarda (43,7%), e i visitatori provenienti da lontano, ovvero i visitatori stranieri (39,3%). La restante quota (17%) è rappresentata da visitatori provenienti da altre regioni italiane, in prevalenza da quelle più vicine (Veneto, Emilia R.). Il dato è interessante perché differisce dai risultati di altri tentativi di analisi effettuate a partire dall’offerta, ovvero intervistando soprattutto alberghi e ristoranti (Ferruzzi 2016 a e b). Ciò è facilmente spiegabile: soltanto attraverso l’analisi di un campione di visitatori effettuata sul campo è possibile cogliere la reale distribuzione dei partecipanti; operando attraverso l’analisi dell’offerta infatti vengono esclusi tutti quei visitatori


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