DAILY LUXURY • n.4 aprile 2011

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speciale

Una storia italiana frizzante

Due jus, una griffe Non un profumo ma… ma due, espressione olfattiva delle due anime protagoniste dell’universo creativo della griffe. Abito rosso passione per Patrizia, sensuale, caldo, estremamente femminile, il cui jus, floreale e fruttato, si annuncia con guizzi di lime, mandarino e lampone per poi affermarsi con un cuore di gelsomino, praline e galbano e con un sillage di vaniglia, muschio bianco e fava tonka. Mise indaco, invece, per Pepe, frizzante, vivace ed ironico, ancora un fiorito fruttato ma scandito da un debutto di bergamotto, bacche rosse e lampone, da un’anima di fiore di sakura, peonia e caprifoglio e da un’eco di muschio bianco, legno di cedro e cashmeran. A proteggerli, uno scrigno dal design identico che, essenziale e puro, rievoca un cuore stilizzato, declinato in due cromie differenti per rivelare al primo sguardo il carattere dell’essenza.

di genialità, ora fragrante di... profumo. Potrei sintetizzare così “sbrigativamente” quest’ultimo exploit di Patrizia Bambi, di cognome e di fatto, per quel segno del destino nella sua genesi che le ha regalato il nome del più dolce, “femminile”, degli interpreti della natura. Ma come sovente accade, il tempo ritocca: degli e da Bambi si può passare a Pepe per una forza dentro che sprigiona determinazione, forgiando e rivelando gli accenti di un’indole che ha energia nell’intelletto nell’intelletto e nella fisicità, da trasmettere ad ogni abito di un look diversamente samente sfaccettato. C’è infatti l’eleganza d’apparente semplicità nella donna (ed ora pure nell’uomo), c’è la gioia della giovinezza nella linea young, c’è il gusto commovente della fanciullezza nella bambina, il fascino sottile nel beachwear, la spontaneità nel glam activewear: personalità-moda che scaturiscono con seducente esclusività da questo brand nato nell’officina degli intenti “ribelli” che è la Toscana. Patrizia Bambi in... Pepe: potrei dunque definirlo così il connubio che ha generato, diffondendolo nel mondo, questo universo-moda che non ha e non ha mai avuto, assonanze nel contesto internazionale, mantenendo costante la priorità di una affascinante diversità. Ecco: ho voluto questa introduzione quasi a riassumere in pochi refoli di personalità, il genio Patrizia Pepe ora (finalmente!) declinato in profumo, ciascuno di diverso nome e di diversa essenza, due creazioni con la femminilità di “Patrizia” e il vigore di “Pepe”. Due simboli di un’italianità (ora più che mai... fragrante) chiamata al Quirinale per il Cavalierato della Repubblica (Patrizia Bambi ne è stata insignita nel giugno del 2008) e ammirata negli impegni straordinari per una determinata partecipazione alla Maratona di New York. In queste due facce c’è... il volto di Patrizia Bambi e ora, per declinazione-moda-profumo, anche quello di Patrizia Pepe. Due nomi “divisi” per due creazioni olfattive diverse (Marina Santin le rivela nel suo box tecnico qui accanto), per due pack che accompagnano per originalità e seduzione il genio di donna Patrizia nell’universo del profumo “straordinario” d’alto rango. E nella suggestiva, sognante atmosfera della musica e della danza: come le note olfattive dei due profumi si librassero, affiancando i volteggi di Dorothée Gilbert, étoile dell’Opéra di Parigi, chiamata a “testimoniarli”. Così come Beauty San ha avuto impegno prestigioso di “licenziarli” in esclusiva in tutto il mondo. 

Patrizia e Pepe N°4 APRILE 2011

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