Damiano Galimberti
ISBN 978-88 6905-294-1 © 2018 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione HarperCollins gennaio 2018 Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. I contenuti di questo libro non intendono sostituirsi al parere professionale di un medico. L’utilizzo di qualsiasi informazione qui riportata è a discrezione del lettore. L’autore e l’editore declinano qualsiasi responsabilità diretta o indiretta derivante dall’uso o dall’applicazione di qualsivoglia indicazione riportata nel testo. Si raccomanda di consultare il proprio medico per ogni specifico problema prima di affrontare una nuova scelta alimentare.
Questo libro è prodotto con carta FSC® certificata con un sistema di controllo di parte terza indipendente per garantire una gestione forestale responsabile.
A mia moglie Barbara, ai miei figli Alessandro e Michela: da quando ci siete guardo piĂš tramonti, e sempre senza tristezza, alla faccia del piccolo principe.
INTRODUZIONE
Quando un paziente telefona in studio e mi chiede: «Lei, dottore, che dieta propone?», rispondo: «La sua». Sia che si tratti di una dieta finalizzata al calo di peso sia che miri al benessere e alla lunga vita. Tu sei unico. Perché unico è il tuo DNA, il tesoro di tutte le informazioni vitali, la biblioteca che contiene i dati che regolano il funzionamento del tuo metabolismo e del tuo organismo. Così come unico è il genoma, l’insieme delle informazioni genetiche depositate nella sequenza del DNA. In un trattato del 1862 il filosofo Ludwig Feuerbach affermò che noi siamo quello che mangiamo. È vero? Solo in parte. Infatti, un esperimento che volesse dimostrare questa ipotesi non avrebbe successo. Se, per assurdo, due individui con lo stesso stile di vita mangiassero i medesimi alimenti, si accorgerebbero che il loro corpo si comporta in modo del tutto personale. Il che
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vale anche per una dieta: se tu e un tuo amico seguiste lo stesso regime, avreste risultati per lo più differenti. Questo determina che tu, così come ciascuno di noi, rispondi all’alimentazione diversamente da tutti gli altri. Cosa se ne può concludere, quindi? Non si possono applicare o imporre regole e schemi che prescindano da te, dalla tua costituzione genetica, dal tuo stile di vita, dal tuo rapporto con il cibo. Non solo. Pensa a quanto sono frequenti gli insuccessi dietetici. Cali di peso ottenuti a fronte di estenuanti sacrifici e poi un successivo, rapido recupero dei chili persi, spesso anche con i cosiddetti interessi: si finisce così col pesare di più di quando si era iniziata la dieta. Nella partita contro l’ago della bilancia dove sbagli? Basta perdersi in complicati conteggi, smanettando tra le tante app che calcolano le calorie dei cibi che si assumono! Basta soccombere ai pensieri negativi e ai sensi di colpa! Basta inseguire il gossip dietologico, passando da una dieta a un’altra ancor più improbabile! Non esiste una dieta universale né una filosofia di pensiero dietologico in cui cercare di farti rientrare a forza. Impara prima a conoscerti e poi a seguire la dieta più adatta per te. Tu reagisci al cibo che assumi in modo personale, diverso dagli altri, in quanto mangiando non introduci nel tuo corpo solo sterili calorie, ma molecole che andranno a interagire con il tuo organismo e con il tuo metabolismo, a loro volta condizionati dal tuo DNA, cioè dalla tua costituzione primaria.
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Impara a chiederti di cosa tu abbia effettivamente bisogno, cosa può concretamente aiutarti in una dieta dimagrante così come in un percorso di benessere, cosa può farti capire e superare gli errori commessi nelle diete del passato, cosa può consentirti di risolvere o aggirare gli ostacoli disseminati in un percorso di vera dieta e vera salute. E, se vuoi conoscerti meglio e approfondire in che modo tu possa condizionare l’espressione e quindi il funzionamento dei geni che costituiscono il tuo DNA, allora non puoi prescindere dal vivere una dieta genetica. La dieta genetica (o dieta del DNA) è un superamento della dieta del gruppo sanguigno, che è fondata su osservazioni empiriche e non su basi scientifiche consolidate. Soltanto esami approfonditi attraverso test diagnostici avanzati, genetici, di assoluta scientificità e oggi alla portata di chiunque possono stabilire l’esatto e specifico rapporto tra te e il cibo. Oggi siamo a tutti gli effetti entrati nell’era genomica o, meglio, nutrigenomica. Immagina un percorso dietetico dimagrante. Sei a tavola con un’amica. Avete seguito la stessa dieta. Apparentemente siete simili: stessa altezza, stesso sovrappeso, stesso stile di vita. Ma il risultato diverge, tu hai perso qualche etto e lei qualche chilo, suscitando legittimamente in te un’ingenua invidia. Perché? Perché tu non sei solo quello che mangi, ma soprattutto sei quello che assimili e quello che il tuo DNA detta al tuo organismo, al tuo metabolismo.
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Oggi puoi aprire il cofano del motore metabolico che fa funzionare il tuo corpo e guardarci dentro. Ecco che in questo modo hai la possibilità di realizzare una vera dieta metabolica a misura della tua costituzione e quindi del tuo assetto genetico. I geni, i mattoni costitutivi del DNA, sono un tesoro inestimabile di informazioni a cui puoi attingere. Come mangiare? Quali vitamine assumere? Che tipo di proteine o carboidrati incamerare durante la giornata? Qual è l’attività fisica migliore da praticare? Quali gli stili comportamentali e alimentari appropriati? Come detossificare il tuo organismo? Quali sono i cibi più idonei e più utili? Per rispondere a molte di queste domande occorre leggere il tuo DNA, e dalle informazioni in esso contenute si potrà pianificare un’alimentazione su misura scientificamente personale, con finalità di calo ponderale, benessere, prevenzione e lunga vita. Un profilo genetico dettagliato stabilirà quali prodotti assumere per ottenere i miglioramenti estetici e di salute desiderati. Attenzione, però: sarebbe un limite, e profondamente sbagliato, pensare che nel DNA sia racchiuso il destino, il fato. Non è così. Vi si trovano semplicemente fattori che possono avvantaggiarti o ostacolarti in un percorso di dieta e che, una volta appresi, possono agevolare quello stesso percorso e favorire l’auspicato successo finale – che non consiste solo nel calo di peso, ma nel suo successivo mantenimento nel tempo. Cosa c’è allora dietro le quinte della tua costituzione,
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delle tue difficoltà a calare di peso, qual è il metodo per condizionare in meglio la tua aspettativa di salute? Per consentirti di seguirmi in questo percorso di conoscenza, che ti spiegherà come fare per riappropriarti della tua dieta, ho diviso il libro in sezioni. La prima ha al centro l’enciclopedia della vita, cioè il tuo DNA. Esplorarlo permette di imparare ad azionarlo, andando a capire come lavorano i geni, gli attori delle tue azioni. Non solo: ti conduce anche tra i meccanismi del rapporto che regola la comunicazione tra le molecole presenti nei cibi, la tua dieta nutrizionale e la possibilità di accendere o spegnere questi geni, così da mangiare a misura di DNA. Questa sezione ti porta anche a imparare a conoscere il funzionamento del tuo metabolismo, termine che indica tutto e niente: quali processi condizionano, infatti, l’assimilazione dei cibi? Perché ingrassi? Quali sono gli errori tipici che occorre cercare di evitare? Come passare dalle calorie alle molecole? La seconda sezione sviluppa differenti percorsi dietetici, funzionali alle caratteristiche che possono emergere con un test del DNA, cioè con un inquadramento dei meccanismi che fanno funzionare in modo esclusivo il tuo organismo e il tuo metabolismo. Differenti biotipi costituzionali condizionati dalla genetica. La tua dieta. Si tratta in ogni caso di diete che hanno un loro valore intrinseco e che potrebbero essere teoricamente seguite a tua discrezione, quindi anche in modo indipendente dal risultato di un test del DNA. Comunque, il loro maggior valore sta proprio nel po-
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terle adattare a come sei. Per questo motivo con l’acquisto del libro hai anche la possibilità di accedere a un test del DNA, che può contribuire alla conoscenza di questi meccanismi e spiegarti come sposare la dieta più vicina al tuo profilo costituzionale e metabolico. Sempre in questa sezione si affronta l’aspetto comportamentale con cui vivere la dieta. Fortunatamente non siamo solo sterili meccanismi biochimici e biofisici, ma siamo anche neuroni pensanti, in grado di emozionarci. E come le emozioni condizionano la nostra esistenza, così il modo di viverle ti rende il regista della tua dieta. Viene qui approfondito un aspetto imprescindibile per il successo di una dieta: il tuo rapporto con il cibo, il tuo rapporto con le emozioni, che ne condizionano spesso il successo, il tuo comportamento, il tuo modo di affrontare la dieta, la possibilità di viverla da protagonista e non di subirla in modo biologicamente linfatico, sterile. La terza sezione porta ad approfondire i meccanismi che stanno dietro a una dieta che conduca anche al tuo benessere, non a una longevità da ammalati, ma verso una lunga vita il più possibile sana e in pieno benessere: geni, salute e lunga vita. Infine, nell’ultima sezione del libro, si traccia il percorso che passa dalla genomica alla tavola, uscendo dai fraintendimenti del gossip dietologico e dalle leggende nutrizionali metropolitane, andando poi a tradurre quanto esposto in alcune esemplificazioni delle diete che possono abbinarsi al meglio con il tuo DNA. Non più una dieta basata solo sulle tue abitudini ali-
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mentari e di vita, quindi, ma anche confezionata a tua immagine e somiglianza, nella sua composizione qualitativa, nella distribuzione e organizzazione dei pasti della giornata, nell’individuazione di cibi e nutraceutici in grado di favorire il successo del piano d’azione. Una volta compresi questi meccanismi, puoi comportarti di conseguenza, ottimizzando quello che ti avvantaggia e compensando quello che ti svantaggia. In poche parole, se sai, puoi agire e agevolare il tuo percorso dietologico. Alla fine scoprirai che il segreto per una corretta nutrizione è dentro di te: si chiama DNA. È la dieta genetica (o del DNA) quella che ti permette di ritagliarti un abito alimentare su misura. E oggi puoi vederlo decifrato, decodificato. Insomma: abbandona le diete alla moda e fai la tua dieta così come fai la tua vita e hai le tue opinioni. Se sai come sei, puoi.
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PARTE PRIMA
SIAMO TUTTI GENI
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L’ENCICLOPEDIA DELLA VITA DNA e geni: la tua biblioteca Oggi in tv, su internet e sui giornali si sente spesso parlare di DNA. Ma cosa è il DNA? Immagina di entrare in una biblioteca per consultare un volume. Accedi alla sala di lettura e come prima cosa ti rivolgi al bibliotecario, dandogli i dati del libro di cui hai bisogno. Il responsabile si alza ed entra nella sala dove sono conservati, opportunamente classificati e registrati, i vari volumi. Da qui prende e ti consegna quello che hai richiesto. A questo punto ti accomodi nella sala di consultazione e cominci a leggere. Ti accorgi che il libro è diviso in capitoli e questi ultimi in paragrafi. Scorrendolo, finisci con l’apprendere le informazioni in esso contenute, ne fai tesoro e ne ricavi indicazioni di vita, reale oppure immaginaria, storica oppure attuale. La stessa cosa accade nella tua cellula. Il DNA infatti al-
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tro non è che il depositario di tutte quelle informazioni, definite appunto genetiche, che fanno funzionare il tuo organismo. È la tua biblioteca: la culla del tuo muoverti e agire, e anche del tuo metabolismo in senso lato. Questa biblioteca è contenuta nel nucleo di ogni cellula.
Deposito dell’informazione
Nucleo DNA TRASCRIZIONE RNA messaggero
Trasportatore dell’informazione Citoplasma RNA messaggero TRADUZIONE Proteina
Attivazione delle funzioni metaboliche della cellula
I capitoli del libro sono i cromosomi e i paragrafi sono i geni. Pertanto i geni sono porzioni di DNA e ognuno di essi contiene le informazioni che si devono o che si vogliono consultare.
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Il bibliotecario che si reca nel nucleo della cellula è chiamato RNA messaggero, in quanto ha il compito di leggere, decodificandolo, il gene, portando l’informazione in esso contenuta nella sala di lettura, che è il citoplasma della cellula. In questa sede avviene la cosiddetta sintesi proteica, cioè la traduzione finale del messaggio contenuto nel gene- libro, affinché si possano produrre molecole attive, operative, definite proteine, in grado quindi di far funzionare, nel bene e/o nel male, il tuo organismo: proteine di struttura (per esempio il collagene), enzimi, anticorpi, molecole di trasporto ecc. (vedi figura alla pagina precedente). Il DNA dell’uomo è costituito da due filamenti, vicendevolmente uniti da ponti molecolari. Nel suo insieme, ogni filamento è suddiviso in vari filamenti più corti, i cromosomi, che, nel caso della specie umana, sono 23 (cellula aploide), che diventano 46 (cellula diploide), dato che ogni cromosoma nell’uomo è presente in due copie, una di provenienza materna e l’altra di origine paterna. Come le unità di costruzione dei carboidrati sono gli zuccheri, dei lipidi (grassi) sono gli acidi grassi e delle proteine sono gli aminoacidi, così le unità di costruzione degli acidi nucleici (DNA e RNA) sono i nucleotidi. Si hanno fondamentalmente quattro nucleotidi, chiamati basi azotate: la guanina, la citosina, l’adenina e la timina. Fisiologicamente, queste quattro molecole possono unirsi tra loro solo in modo rigido, e sono quindi monogame: una citosina si sposa infatti solo con una guanina, una adenina con una timina.
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Immagina uno dei due filamenti del DNA. Se su uno trovi un’adenina, sull’altro, quello speculare, troverai quindi una timina; se avessi avuto una guanina, sull’altro avresti trovato una citosina. In questo consiste la loro monogamia. La poligamia è esclusa a priori. I geni sono quindi porzioni dei cromosomi e, funzionalmente, un gene è una porzione del DNA che codifica per una specifica proteina. Quest’ultima sarà chiamata a far funzionare l’organismo. In realtà esistono anche geni cosiddetti non codificanti, cioè che non portano alla produzione di una determinata proteina, ma che hanno funzioni di struttura e regolatorie più generali. In questo libro andremo comunque a considerare quelli alla base della sintesi di proteine metaboliche, in grado dunque di interagire direttamente oppure indirettamente sulla salute metabolica. Per genoma umano s’intende, in conclusione, il complesso delle informazioni genetiche necessarie a modellare, far funzionare e presiedere al mantenimento dell’organismo. Nel DNA, e quindi nel genoma, non sono però contenute soltanto le informazioni che permettono al nostro organismo di vivere, pensare, muoversi e agire, ma anche tutte quelle che contribuiscono a creare la qualità delle nostre performance, sia psichiche sia fisiche. Torniamo ora alla similitudine iniziale. Stai leggendo il tuo libro. A questo punto ti sei accorto che ogni capitolo è sì suddiviso in più paragrafi, ma di questi ultimi esistono due versioni. Infatti, dato che per ogni gene viene
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ereditata una versione materna e una paterna, esistono due forme alternative di ciascuno, chiamate alleli. Se i paragrafi risultassero uguali, avremmo una condizione cosiddetta omozigote, altrimenti ne identificheremmo una eterozigote. A volte una delle due versioni prevale sull’altra e quindi viene definita dominante, così come quella che cede al volere altrui è chiamata recessiva. I due alleli posseduti da un individuo costituiscono il genotipo. Sofferma ora la tua attenzione sui singoli paragrafi: sono costituiti da parole e ogni parola è costituita da lettere. Le lettere sono i nucleotidi, o basi azotate, di cui abbiamo parlato poco fa. È come se esistessero solo quattro lettere: la A (adenina), la T (timina), la G (guanina) e la C (citosina), che si vengono a succedere una dopo l’altra su ciascun filamento del DNA. Se sai come si susseguono le lettere su un filamento, automaticamente sai come è formato il filamento specchio, dato che ciascuna, come abbiamo visto, è unita rigidamente alla controlaterale. Se su un lato hai ATGCAA, sull’altro avrai TACGTT, come se vedessi la tua immagine riflessa in uno specchio. Se ora consideriamo uno solo dei due filamenti, ecco che ogni tre di queste lettere si forma una parola, un vocabolo, che in termini tecnici costituisce un codone, una specie di sub-porzione di ciascun gene, per esempio ATG o GTC o GAA. L’insieme di queste parole andrà a costruire la frase, quindi la proteina funzionale. Ma cosa succede se una di queste lettere viene modificata?
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Immagina una frase di senso compiuto: «Hai sei nei – AAG CAT ACC».
Ora togli una lettera, per esempio la N, ed ecco che la frase cambia, perdendo di significato: «Hai sei _ei – AAG CAT _CC». Questa variazione viene chiamata delezione, è stata cioè persa una lettera, quindi un nucleotide. Se aggiungi una lettera, per esempio sempre una N, avrai comunque una frase senza alcun senso logico: «Hai sei (n)ne – AAG CAT (T)AC». Questa variazione viene definita inserzione, è stata cioè aggiunta una lettera, quindi un nucelotide in più. In questo esempio, dato che ogni parola è costituita da sole tre lettere, l’avere aggiunto la N fa diventare la I la prima lettera della parola successiva, creando ancora più confusione: «Hai sei nne i__», quindi AAG CAT TAC C__. È come se tutto scorresse di una lettera, modificando anche il senso dell’intero paragrafo. Se invece sostituisci una lettera, ti accorgerai che puoi originare situazioni differenti. Per esempio, se al posto della N usassi una S, realizzeresti sempre una frase di senso compiuto, ma di diverso significato: «Hai sei (s)ei – AAG CAT (T)CC», anziché «sei nei». Quindi un significato finale rivoluzionato, passando da una frase che faceva riferimento ai nei della pelle, a una che si riferisce invece a questioni di numeri. Ma se invece inserissi una T, ecco che otterresti una frase senza alcun senso logico: «Hai sei (t)ei – AAG CAT (G)CC». E così via. Queste variazioni vengono chiamate sostituzioni. Dato, poi, che è stata modificata una sola lettera, in gergo il
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meccanismo viene definito SNP, dall’acronimo inglese Single Nucleotide Polymorphism (variazione di un singolo nucleotide). Ed ecco che come conseguenza di queste modifiche (inserzioni/delezioni/sostituzioni) possono derivare mutazioni nell’attività funzionale dei tuoi geni. Una frase può uscirne con un significato rafforzato: un miglioramento della funzione di una proteina. Può derivarne un significato diminuito: un peggioramento della funzione di una proteina. Può, infine, portare a un significato né rafforzato né diminuito, quindi né miglioramenti né peggioramenti, una modifica dunque insignificante sul piano della funzionalità di quella proteina. Queste modifiche non portano alla comparsa diretta di una malattia, ma possono più semplicemente migliorare o peggiorare il funzionamento di varie attività metaboliche (e non solo) del tuo organismo. Facciamo un esempio: una modifica di una lettera (quindi di un nucleotide) all’interno della sequenza del gene che ha il compito di produrre la lattasi, l’enzima in grado di scomporre il lattosio, favorendone la digestione, può ridurne la capacità funzionale e rendere più probabile negli anni la comparsa di un’intolleranza al lattosio, con tutte le conseguenze fastidiose a essa legate. In conclusione, in base al loro effetto, queste variazioni all’interno dei geni possono essere fondamentalmente suddivise in variazioni silenti, variazioni di senso, variazioni non-senso. Un altro aspetto di queste variazioni è che sono stabili
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nel tempo: il tuo DNA è patrimonio solo e unicamente tuo. Era, è e sarà così. Non puoi modificarlo ma, imparando a conoscerlo, puoi condizionarlo, attraverso il tuo comportamento, in primis nutrizionale. In pratica l’informazione contenuta nel DNA altro non è che quella che sei abituato a chiamare la tua costituzione. Fin da piccolo senti definire qualcuno di sana e robusta costituzione oppure di costituzione gracile. Bene, questa costituzione, oggi, tu la puoi conoscere e, una volta conosciuta, puoi condizionarne l’espressione. Infatti tu sei il risultato dell’interazione tra genoma (costituzione di base) e ambiente (stile di vita, alimentazione, attività fisica, prodotti assunti ecc.). Pertanto, puoi essere il protagonista del tuo presente e futuro, in quanto, conoscendo i limiti e le potenzialità del tuo essere, puoi intervenire attivamente sul tuo stile di vita, sulle tue scelte nutrizionali e avvalerti, laddove utile, di integratori da assumere studiati e definiti ad personam. È l’affascinante mondo della nutrigenetica e della nutrigenomica. È il mondo della medicina personalizzata.
Nutrizione e geni: nutrigenetica e nutrigenomica La nutrigenetica si propone di indagare quanto la costituzione di un individuo – che, come abbiamo visto, prende il nome di genotipo – possa influire sulla dieta, mentre la nutrigenomica risponde a una domanda opposta, ossia
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come la dieta possa influenzare l’accensione o il silenziamento – in parole povere, il funzionamento, l’espressione e la traduzione – del messaggio contenuto nei geni. Il confine tra nutrigenetica e nutrigenomica è sottile e spesso artificioso. Entrambe possono essere ben rappresentate dal concetto di nutrizione personalizzata, basata da un lato sull’effetto dei nutrienti e dall’altro sul proprio profilo genetico. Come in una stanza puoi accendere o spegnere la luce, così a livello del tuo DNA puoi attivare o silenziare alcuni geni. Sono le molecole che introduci con l’alimentazione, così come con l’assunzione di integratori, e quelle che produci grazie all’attività fisica praticata e alla tua realizzazione di persona sociale, legandosi al tuo DNA, a regolarne il funzionamento, l’espressione. Decidono quali geni far funzionare e quali tenere bloccati. Mentre non puoi mai spegnere il tuo cervello, perché non ha interruttori, puoi invece accendere o spegnere i tuoi geni. Da un lato i geni sono quindi importanti nel determinare una funzione, ma dall’altro la nutrizione è altrettanto abile nel modificarne il grado di attivazione e quindi nel condizionarne le modalità di attivazione. Nella nutrigenomica i nutrienti sono pertanto visti come segnali che dicono all’organismo in che modo comportarsi. Il DNA, cioè la tua costituzione, non lo puoi modificare, ma lo puoi condizionare, lo puoi direzionare. E così la tua alimentazione: puoi renderla un tuo successo. Come abbiamo detto, tu sei il frutto della combinazione tra la tua costituzione primaria (genotipo) e l’interazione
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con l’ambiente. Questa interazione costituisce il tuo risultato finale, definito come fenotipo. Da una parte si ha quindi la tua costituzione primaria rappresentata dall’informazione contenuta all’interno del tuo DNA (genotipo), dall’altra si attua un’interazione attiva e passiva tra la tua persona e il tuo ambiente (stile di vita, nutrizione, abitudini voluttuarie, stress ecc.), che porta all’espressione finale delle tue caratteristiche peculiari (fenotipo). Immagina di costruire un palazzo. Si parte dalle fondamenta, per poi crescere di piano in piano con un adeguato materiale da costruzione. Ma se quest’ultimo fosse scadente, lo stabile, anche se dotato di fondamenta ottimali, crescerebbe fragile; stesso discorso se invece si avesse materiale di costruzione ottimale, i migliori operai e progettisti, ma il tutto eretto su fondamenta scadenti, poste magari su una falda friabile. Sia nel primo sia nel secondo caso alla prima scossa tellurica verrebbe giù tutto. Questo vale anche per te. Le fondamenta rappresentano la tua costituzione, quello che hai ereditato da papà e mamma, il tuo DNA. Il materiale da costruzione è invece fornito dal tuo stile di vita, composto dalle tue abitudini, dalle scelte alimentari, dalle attività che svolgi, il tutto condito da emozioni, intimità, pensieri, socialità. Tu sei il mix di questa interazione. DNA ottimo e stile di vita scadente, così come DNA fragile e stile di vita ottimale, minano l’aspettativa e la qualità di vita. Ma oggi la scienza ti permette di conoscerti, di guardarti dentro e, attraverso la comprensione di ciò che
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ti può avvantaggiare e di quello che al contrario ti può svantaggiare, ti offre la possibilità di ottimizzare il tuo stile di vita: sfruttare i vantaggi e cercare di tenere sotto controllo i punti deboli, anche dal punto di vista del peso. E a quel punto, se vorrai, potrai portare avanti un’alimentazione a misura del tuo DNA. Imparando a conoscerti, potrai individuare difetti e pregi del tuo motore metabolico, così da cercare di ottimizzarne funzionamento e potenzialità. La nuova frontiera è utilizzare la genetica per migliorare non solo la qualità della tua dieta, ma anche della tua vita. Nel DNA, è bene ripeterlo, non è però racchiuso un destino, il fato. Ci sono solo informazioni che, una volta apprese e focalizzate, possono consentirti di impostare strategie di management del tuo ambiente interno ed esterno, finalizzate a favorire il successo di una dieta, a farti sentire meglio, a protrarre il più a lungo possibile la tua condizione di benessere psicofisico. È nel tuo DNA il segreto del successo di una dieta. Un segreto che oggi puoi portare alla luce e acquisire. Facendolo tuo, avrai a disposizione le informazioni essenziali per migliorare la qualità della tua alimentazione e della tua vita. Oggi puoi mangiare in funzione di quello che sei. Puoi diventare consapevole di come sei e quindi adattare la tua alimentazione in funzione delle tue caratteristiche. Prenditi cura del tuo motore biologico, così da metterti in condizione di esprimere la migliore prestazione del tuo organismo. Questo motore, come qualsiasi altro macchi-
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nario, necessita di manutenzione per prevenire i guasti futuri e mantenerlo in ottime condizioni. È fondamentale conoscerlo, affinché ti possa garantire migliori prestazioni metaboliche. Rifletti: prendere coscienza dei pregi e dei difetti dei molteplici geni in grado di influenzare il tuo metabolismo potrà permetterti di individuare quali componenti funzionano poco e di localizzare i tuoi blocchi metabolici. Per esempio, dato che molti difetti di queste componenti metaboliche possono essere compensati, acquisire una conoscenza del tuo profilo genotipico, quindi del tuo DNA, ti potrà eventualmente consentire di aggiustare l’apporto di nutrienti in modo da mitigare i colli di bottiglia metabolici e ripristinare il flusso normale. Ma nel DNA ci sono solo fattori che possono avvantaggiare o svantaggiare. È poi l’interazione con l’ambiente – quindi lo stile di vita, la nutrizione, le abitudini voluttuarie, lo stress – che porta all’espressione finale delle proprie caratteristiche personali. Nel bene e nel male. Non sei solo un microchip, sei anche un soggetto pensante, che prova e vive di emozioni, come approfondiremo più avanti.
I test del DNA Sei seduto davanti al televisore e stai guardando una serie poliziesca: sono in azione i carabinieri italiani del RIS o i protagonisti dei vari CSI di produzione americana. A
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un certo punto al sospetto viene fatta la richiesta: «Mi consente di prendere il suo DNA?». Al suo assenso, ecco che tra le mani dell’agente si materializza un banalissimo cotton fioc (swab in terminologia medica). Viene sfregato più volte contro la mucosa della guancia e il gioco è fatto. Il DNA è stato raccolto. Questo è il test del DNA: non è più necessario un prelievo di sangue, basta la saliva. Affidabilità scientifica massima, a fronte di una altrettanto massima semplicità e non invasività. Solo che anziché utilizzarlo per identificare il serial killer di turno, viene impiegato per cercare quelle minime variazioni che ti rendono un individuo unico, nel bene e nel male, e che possono, in pratica, condizionare la tua vita. Attraverso quegli SNP, o sostituzioni, di cui si è parlato all’inizio del capitolo. L’esame del DNA, che si effettua una sola volta nella vita, in quanto il DNA è e sarà sempre lo stesso, è alla base di molteplici ricerche scientifiche, poiché ogni individuo alla nascita è geneticamente e metabolicamente diverso da un altro, e proprio per questo ognuno di noi reagisce in modo differente a parità di stile di vita e alimentazione. Non ti dice se e quando ti ammalerai, ma, fornendoti preziose informazioni su come reagisce e funziona il tuo organismo, ti permette di attuare strategie preventive, di agire per tempo. Si tratta di testare solamente quei geni la cui espressione può essere condizionata attraverso modificazioni dello stile di vita: dieta, integratori, attività fisica ecc.
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Questo volume è stato stampato nel dicembre 2017 presso la Rotolito Lombarda - Milano