Premiaty Febbraio 2018

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shopping Per gli appassionati di filatelia, durante le due giornate della Sartiglia è possibile assicurarsi un souvenir unico, ovvero l’apposizione degli annulli figurati speciali dedicati alla manifestazione che verranno apposti su tutta la corrispondenza affrancata presso l’Ufficio Postale, aperto dalle 2 del mattino. Per tutti gli altri c’è la possibilità di acquistare le varie maschere del carnevale sardo, dagli artigiani che realizzano quelle originali indossate durante la festa (150/200 euro), o in molti negozi dove ne sono proposte riproduzioni di vario tipo (a partire da 10 euro).

a Maimone di Samugheo Tra i Borghi Autentici d’Italia, Samugheo sorge nella Brabaxianna, la “porta della Barbagia”, e la sua importanza per quanto riguarda il Carnevale è duplice. Da una parte la cittadina custodisce tradizioni antichissime che rimandano a riti dionisiaci, con personaggi affascinanti e selvaggi come Su Mamutzone, S’Omadore e S’Urtzu con la sua testa di caprone dalle lunghe corna. Dall’altra ospita una rassegna di maschere da tutta la zona e rientra nel circuito Carnevale di Barbagia che riunisce e coordina 16 paesi e le loro secolari tradizioni. Per informazioni: www.carnevaledibarbagia.it

Nella pagina a fianco, le terme romane di Fordongianus; in questa pagina, il centro storico di Oristano

re la prima di una serie di torri di vedetta che da secoli proteggono la costa. Da esplorare la penisola del Sinis, tripudio di spiagge, scogliere, piscine naturali, oasi naturalistiche e lagune ma anche vero e proprio museo a cielo aperto sul cui suolo hanno lasciato traccia le antiche popolazioni che vi hanno trovato rifugio: Nuragici, Fenici, Punici, Vandali, Bizantini... Emblema di questo ricco passato la città di Tharros, per lungo tempo la più importante dell’isola, abbandonata intorno all’anno 1050 d.C. per dare origine ad Aristiane, l’attuale Oristano. Siamo nell’area del comune di Cabras, il cui Museo Civico custodisce i reperti provenienti da Tharros e i misteriosi Giganti di Mont’e Prama. Lo stagno di Cabras, la Laguna di Mistras, sono solo alcuni dei luoghi “umidi” di grande fascino che segnano la zona: è, questa, terra di “genti arrubia”, la gente rossa, ovvero i fenicotteri che ogni anno fanno tappa da queste parti, contribuendo a rendere la zona un paradiso per birdwatcher. Da visitare il villaggio di San Salvatore, disabitato durante tutto l’anno tranne sul finire dell’estate, quando si anima in occasione della festa di Cristo Salvatore, e utilizzato come set per vari “spaghetti western”. Spostiamoci quindi verso Santa Giusta con la sua basilica del XII secolo, e proseguiamo verso il pozzo sacro di Santa Cristina, tempio


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