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Gestione ambientale di Gruppo SGR

[GRI 302-4, GRI 307-1]

La salvaguardia ambientale, l’uso razionale delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile sono da sempre al centro dell’attenzione di Gruppo SGR, sia per la natura del proprio business sia per l’orientamento della propria mission. Tale impegno è esplicitato nel Bilancio di Sostenibilità, diffuso e condiviso da tutto il personale e da tutte le società del Gruppo. Il rispetto e la tutela dell’ambiente, l’efficienza e la riduzione dei consumi energetici e lo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili, sono elementi imprescindibili che orientano le scelte strategiche del Gruppo. Per il perseguimento della mission ambientale, il Gruppo si è dotato di sistemi di gestione quali le certificazioni ISO 14001 per le società Menowatt Ge, Citygas Bulgaria e Technoterm Engineering e UNI CEI 11352 per SGR Servizi, Gruppo Società Gas Rimini e Menowatt Ge. Nel 2021 non risultano sanzioni per il mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale.

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Verso la carbon neutrality: SGR Biomethane

Con la nascita di SGR Biomethane, Gruppo SGR segue tutti i progetti legati ai combustibili del futuro, non solo sul territorio nazionale ma anche all’estero, che riguarderanno tematiche del waste to energy (partendo da substrati organici quali FORSU, Agricolo, etc..) e circular economy. SGR Biomethane desidera giocare un ruolo da protagonista in tale settore, impegnando non solo il proprio profondo know-how ma anche investendo direttamente al fine di diventare proprietario e produttore della cosiddetta ‘molecola verde’ del biometano. A tal fine, la società è coinvolta nella progettazione, direzione lavori e investimento di progetti legati ai temi dei combustibili del futuro: biometano, biometano liquido e idrogeno. La solidità finanziaria, abbinata all’elevato know-how tecnologico, permette a SGR Biomethane di giocare un ruolo di assoluto protagonista sul mercato globale, proponendo soluzioni flessibili e studiate su misura per ogni progetto (EPC General Contractor, Consulting, Construction Supervision, Design & Engineering, Procurement & Supply, Investment, Equity & Financing e Operations & Maintenance). Negli ultimi anni, in seguito alla diffusione dei problemi relativi all’incremento della CO2 atmosferica, si è sviluppata una sempre più crescente coscienza generale rivolta all’efficientamento energetico. La transizione energetica rappresenta dunque una priorità ed è al centro della politica ambientale europea e nazionale. Tutti i comparti energetici sono chiamati a dare il proprio contributo nel percorso di decarbonizzazione, compresa l’industria del gas naturale che – dopo gli anni della metanizzazione – si trova oggi ad affrontare le sfide di un sistema energetico che deve evolvere verso la carbon neutrality. Per contrastare il cambiamento climatico occorre trasformare le modalità di produzione e di consumo dell’energia. Il gas naturale è certamente la migliore tra tutte le fonti fossili, la più pulita tra esse e contemporaneamente la più flessibile e pertanto gioca un ruolo fondamentale non solo nel processo di phase-out degli impianti a carbone, ma anche in termini di backup energetico per garantire la sicurezza e la continuità delle forniture attraverso le sue infrastrutture diffuse e capillari in tutta Europa. Si può, quindi, vedere la rete del gas come un asset già pronto e predisposto a trasportare energia rinnovabile in forma di molecola “verde”. È evidente che quando si parla di molecola “verde” si fa riferimento naturalmente ai “green gas” e tra questi in primis al biometano, ovvero il metano di origine biologica già di attuale produzione. Si deve fare molta attenzione a non dimenticare anche l’idrogeno che giocherà un ruolo chiave nella transizione energetica nel medio-lungo periodo. L’idrogeno, a differenza del biometano che è un’energia primaria, viene definito come vettore energetico, ovvero rappresenta una forma di stoccaggio smart di energia. Si tratta di un mercato che vedrà Gruppo SGR impegnato in prima linea nei prossimi anni e già da ora nel R&D grazie ai tavoli di discussione del Clust-ER Greentech della regione Emilia-Romagna, fermo restando il ruolo di assoluto protagonista attuale giocato dal biometano.

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