hi.tech dermo 2/2016

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APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI DAL MONDO

qualità di dermatologi, il nostro lavoro investigativo va oltre l’identificazione di pattern tracciati dai sintomi, ma essi vanno ricondotti a un possibile quadro diagnostico. Un’accurata valutazione anche del più comune dei disturbi della pelle offre l’opportunità di fare un tuffo profondo nella comprensione del benessere fisico ed emotivo generale dei nostri pazienti».

Metabolic Syndrome in Young Men With Acne. JAMA Dermatol. 2015 Dec 23:1-5. Schmidt TH, Khanijow K, Cedars MI, Huddleston H, Pasch L, Wang ET, Lee J, Zane LT, Shinkai K. Cutaneous Findings and Systemic Associations in Women With Polycystic Ovary Syndrome. JAMA Dermatol. 2015 Dec 23:1-8. Reynolds RV. New Insights Into the Relationship Between the Skin and

Nagpal M, De D, Handa S, Pal A, Sachdeva N. Insulin Resistance and

Endocrine Disorders. JAMA Dermatol. 2015 Dec 23:1-3.

Google Glass, prospettive di utilizzo per le diagnosi a distanza Un team di ricercatori del Rhode Island Hospital di Providence, negli Stati Uniti, ha messo alla prova i Google Glass in campo dermatologico per valutarne efficacia, sicurezza e livello di accettazione. Con i pazienti che si sono dichiarati disponibili a partecipare al trial, i medici del reparto di pronto soccorso dell’ospedale statunitense hanno utilizzato i Google Glass, un paio di occhiali dotati di computer, telecamera e microfono integrati nella montatura, per contattare un dermatologo. Successivamente gli stessi pazienti sono stati intervistati in merito alla loro esperienza con la teledermatologia. «Anche se i pazienti prediligono le visite di persona, hanno dichiarato di preferire la consultazione video rispetto al consulto telefonico, pratica ampiamente diffusa – ha affermato Paul S. Porter, medico del reparto di emergenza del Rhode Island Hospital e autore principale dello studio –. Per i pazienti, una diagnosi rapida e accura-

ta è la via più veloce per un trattamento soddisfacente. Un dispositivo come questo democratizza la telemedicina, perché un ospedale può avviare un programma con poche migliaia di dollari e ottenere l’accesso a un’esperienza che in precedenza era disponibile solamente a un prezzo molto più alto». Grazie alla natura interattiva del dispositivo, i dermatologi a distanza hanno potuto apprezzare eruzioni cutanee non specifiche e dermatosi specifiche o malattie della pelle. Inoltre, i medici fuori sede con l’ausilio di un tablet sono stati in grado di interagire con i medici sul posto, facendo domande e chiedendo di mostrare ulteriori sedi da esaminare. Al rilascio del consenso informato, il personale medico ha rassicurato i pazienti spiegando loro che nessuna informazione era stata memorizzata e che la trasmissione in diretta dei dati era stata cifrata. Il Rhode Island Hospital è stato il primo ospedale negli Stati Uniti a testare Google Glass nell’ambito di un pronto soccorso. I risultati dello studio, iniziato nel marzo 2014 e conclusosi sei mesi dopo, sono stati pubblicati su Jama Dermatology. Gli autori sottolineano come tuttavia questo studio presenti diverse limitazioni: a causa delle piccole dimensioni dell’indagine che si è svolta in un unica struttura, i risultati non possono essere generalizzati ad altre istituzioni, inoltre non sono stati misurati né l’accuratezza della diagnosi, né i risvolti dal punto di vista finanziario legati all’uso del dispositivo. Chai PR, Wu RY, Ranney ML, Bird J, Chai S, Zink B, Porter PS.

(Da sinistra a destra) I medici Peter Chai, Paul Porter and Roger Wu, tra gli autori dello studio, mostrano l’uso dei Google Glass in telemedicina

Feasibility and Acceptability of Google Glass for Emergency Department Dermatology Consultations. JAMA Dermatol. 2015 Jul 1;151(7):794-6.

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