Non so dirti ti amo di Nicolas Robin

Page 14

NICOLAS ROBIN

vicina alla pensione, non è più capace di essere gentile, e non lo nasconde ai clienti. Quando le si chiede: «Ha il 38 di questo modello?», non si fa troppi scrupoli a rispondere: «Ora non ho tempo, passi più tardi!». Cosa che lascia alquanto perplessi. E se il cliente è un tipo insistente, allora lo pianta nel bel mezzo del reparto e si rifugia dietro la cassa per spiluccare qualche boccone di gruviera. Tutti lì la chiamano “madame Claudine” perché è la più anziana del negozio e ciò le garantisce comunque un certo rispetto da parte dei colleghi. Dopodiché, non schioda più dalla sedia per il resto della giornata. Accennando un saluto con la mano, ogni giorno va via almeno dieci minuti prima dell’orario di chiusura, perché dice che è proprio il tempo che ci vuole per arrivare all’uscita del centro commerciale. Juliette spera che un giorno la ruota giri, che otterrà un posto come caposettore, una posizione all’altezza delle sue capacità, dato che ha un master in tecniche di commercio; non è mica poco, questo dovrebbe farla arrivare in alto o quantomeno allontanarla da madame Claudine. Non vuole diventare come quella vecchia zitella, che la sera torna a casa da sola senza neanche un cane ad aspettarla. Guardandosi allo specchio del negozio, Juliette si mette alla ricerca di eventuali capelli bianchi. Nulla, almeno per il momento nessun segno che la faccia sembrare anche solo lontanamente a una strega. Non le piacciono i suoi capelli, li trova troppo sottili, e in più, legati, somigliano alla coda di un topo. Non le piace neanche il suo naso all’insù, che non è per niente come quello delle attrici sposate ai piloti di Formula 1 o ai principi ereditari. Nel complesso si trova troppo magra, con il seno piccolo e il sedere piatto. Di certo non ha – 12 –

Scusa se non so dire ti amo.indd 12

31/01/18 14:49


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.