1/2019
N O T I Z I A R I O D E L L’ A M B I TO T E R R I TO R I A L E S O C I A L E D I C A M P O B A S S O
Presentazione Servizio Civile nella Sala Consiliare
Presentati i volontari nella sala consiliare di Campobasso
Al via il nuovo anno del Servizio Civile
I NOSTRI SERVIZI
Il Presidente Battista: “siete a casa vostra, sentitevi attivi”
Presso la sala consiliare di Campobasso, Comune capofila d’Ambito Sociale, il sindaco Antonio Battista ha voluto dare il benvenuto ai numerosi ragazzi, impegnati in quest’anno di attività rivolte ai più bisognosi. Un anno si spera proficuo, con ricadute positive, in termini di servizio, per l’utenza e in termini di crescita civica ed esperienziale, per i giovani volontari. Un anno importante, un’occasione che offre l’opportunità di confrontarsi con l’organizzazione complessa della Segue a pag. 2
UFFICI DI CITTADINANZA
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Area Disagio Economico
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Area Disabilità
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Area Minori
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Area Anziani
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PROGETTI
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SOCIAL NEWS
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UFFICI DI CITTADINANZA
Pubblica amministrazione e, nello specifico, quella dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. Di questo avviso è stato il presidente del Comitato dei Sindaci, Antonio Battista, quando ha evidenziato nel suo intervento di apertura, l’azione strategica che trova complici l’interesse pubblico e il volontariato, “dovete essere pienamente inseriti nella struttura – ha detto Battista ai volontari – l’integrazione dovrà essere completa, affinché si possano raggiungere gli obiettivi dei progetti nel modo più completo ed esaustivo. Nessuno si deve sentire “parcheggiato” – ha intimato il Presidente – ma bisogna sentirsi attivi, c’è bisogno delle vostre risorse, del vostro entusiasmo di fare e di conoscere. Siete i benvenuti e vi ringrazio sin da ora per l’impegno che sarete in grado di dimostrare: date il massimo per questa collettività”. Il Sindaco Battista, rivolgendosi poi al Direttore dell’Ufficio di Piano Sociale e Dirigente del settore Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Vincenzo De Marco, ha ringraziato ancora una volta per la competenza e la professionalità del servizio reso e riferendosi all’Ambito
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Territoriale Sociale ne ha ricordato l’idea e il principio costituente, “la Città di Campobasso avrebbe potuto andare da sola nella gestione delle Politiche Sociali, ma sin dall’inizio ha voluto la collaborazione con le altre Amministrazioni Comunali, entrando nella gestione associata dei servizi. E le motivazioni sono state essenzialmente due – ha aggiunto Battista – la prima e fondamentale è stato il riconoscimento del rapporto di reciprocità e l’azione di rete: non si può fare sociale rimanendo a sé stanti. Poi, abbiamo con lungimiranza inteso che, omogeneizzando e garantendo un servizio territoriale, abbiamo circoscritto il rischio non remoto di un riflesso immediato delle emergenze territoriali sul capoluogo di regione. Si cresce insieme – ha concluso Battista – e voi giovani volontari avrete l’opportunità di lavorare in un Ambito Sociale che si contraddistingue per le sue performance in tutto il Centro Sud della Penisola. Un esempio che
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Un esempio che ci inorgoglisce e che crea i presupposti per un reale rilancio del tessuto sociale, di una vasta comunità
ci inorgoglisce e che crea i presupposti per un reale rilancio del tessuto sociale, di una vasta comunità”. Il dirigente Vincenzo De Marco, prima di dare la parola all’assessore alle Politiche sociali del Comune di Campobasso, ha ringraziato il sindaco Battista per l’apprezzamento sul lavoro svolto in questi anni dalla struttura,
Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 UFFICI DI CITTADINANZA
“un riconoscimento importante – ha detto De Marco – che ripaga i tanti sacrifici e sforzi che, quotidianamente, l’ufficio è chiamato a fare. Abbiamo accumulato negli anni – ha concluso De Marco - un patrimonio di esperienze, di procedure, di azioni, che oggi vogliamo condividere con voi volontari del Servizio civile”. L’assessore comunale Alessandra Salvatore, condividendo le parole del Presidente Battista, ha voluto soltanto aggiungere una richiesta, in particolare, ai volontari, “in questi mesi, sarete chiamati ad incidere direttamente sulla vita dei singoli e delle loro famiglie e vi chiedo, non solo impegno ma sensibilità, la stessa che avete dimostrato scegliendo di voler dedicare un anno della vostra vita al Servizio civile. Fate sentire tutto il vostro calore e tutta la vostra presenza a chi, il più delle volte, si accontenta di una carezza, di essere preso
in considerazione”. Prima della presentazione curriculare dei ragazzi in sala, ha chiuso la serie di interventi, il presidente dell’Agenzia Agorà, Raffaele D’Elia, per la quale i volontari presteranno il loro servizio, “ringrazio innanzitutto il sindaco Battista, l’assessore Salvatore e il dirigente De Marco per l’opportunità concessa. Con voi – ha detto D’Elia ragazzi del Servizio Civile, andiamo a completare tutto ciò che realizziamo per l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. Ci sono tutta una serie di servizi, realizzati dai nostri operatori, rivolti ad una vasta utenza e nelle diverse aree d’intervento e voi sarete chiamati a collaborare e ad interagire con detti servizi, agevolando le prestazioni. E ricordo che alcuni dei nostri operatori, provengono proprio dal Servizio Civile e poi hanno continuato a dare il loro contributo professionale all’Ambito Sociale. Questo vi deve far riflettere e comprendere che i risultati si ottengono con la costanza, in tutte le circostanze, da quelle più impegnative a quelle meno faticose. Con questo consiglio vi auguro buon lavoro e un anno ricco di soddisfazioni”.
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UFFICI DI CITTADINANZA
LUCITO
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Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 Terminate le richieste ReI il 28 febbraio
Al via le domande del Reddito di Cittadinanza
AREA DISAGIO ECONOMICO
Una delegazione dell’ATS a Napoli per il convegno con il dott. Alessandro Ciglieri
Dal 6 marzo 2019 è possibile fare domanda del Reddito di Cittadinanza. La misura volta all’occupazione, in contrasto al disagio economico, voluta dall’attuale Governo, è entrata in vigore e dal mese di maggio dovrebbe portare i primi frutti. È una fase, questa, di transito, con il Reddito di Inclusione, di cui le domande di accesso sono terminate il 28 febbraio 2019. Resta inteso, che chi ha maturato il diritto del ReI ne può usufruire fino alla naturale scadenza dei 18 mesi, allorquando rimangono invariati i criteri di accesso, mentre se il beneficiario ReI decide di fare domanda del Reddito di Cittadinanza e viene accolta, allora termina il ReI e si Passa al RdC. Al 28 febbraio 2019, dunque termine fissato per la misura del ReI, i beneficiari residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso sono 454, mentre le domande pervenute sono all’incirca 1.500 (con inizio il 1° dicembre 2017). La media annua dei beneficiari ReI, presi in carico dall’e-
quipe multidisciplinare, è superiore alle 500 unità. Un trend in linea con i bilanci della misura in ordine nazionale. Con il Reddito di Cittadinanza, l’Ambito Territoriale Sociale non ha più la fase di accoglienza delle domande, invece conserva quella di promozione e divulgazione, nonché entra nel merito della stipula del Patto per l’inclusione, nelle situazioni dove si riscontrano emergenze e rischi sociali. Per tale motivo, una delegazione guidata dal direttore dell’Ufficio di Piano, Vincenzo De Marco, ha preso parte ad un convegno sul Reddito di Cittadinanza, tenuto da uno dei tecnici più apprezzati in campo nazionale, Alessandro Ciglieri, nella città di Napoli, lo scorso 21 marzo. Veniamo ora ai contenuti. Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale. Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale. La domanda per il Reddito di cittadinanza può essere presentata telematicamente attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali. Tra i requisiti citiamo quelli di cittadinanza, residenza e soggiorno, e economici. Per i primi, il richiedente deve essere cittadino maggiorenne in una delle seguenti condizioni: italiano o dell’Unione Europea; cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso; cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario - come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 - titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ti-
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AREA DISAGIO ECONOMICO
tolare di protezione internazionale; è necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi BENEFICIARI REI - ATS CAMPOBASSO due in modo continuativo. Per i requisiti economici, (dati aggiornati al 28 Febbraio 2019) invece, il nucleo familiare deve essere in possesso di: un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza COMUNI UTENTI di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni); un valore del patrimonio immobiliare CAMPOBASSO 295 BARANELLO 18 in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, BUSSO 11 non superiore a 30.000 euro; un valore del patrimonio CASALCIPRANO 5 mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, CASTELBOTTACCIO 2 incrementato in base al numero dei componenti della CASTELLINO DEL BIFERNO 1 famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli CASTROPIGNANO 3 DURONIA 1 (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o FERRAZZANO 15 di componenti con disabilità (5.000 euro in più per FOSSALTO 9 ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni LIMOSANO 3 componente in condizione di disabilità grave o di non LUCITO 5 MIRABELLO SANNITICO 11 autosufficienza); un valore del reddito familiare inferiore MOLISE 2 a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente MONTAGANO 4 parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il ORATINO 9 primo componente del nucleo familiare, incrementato PETRELLA TIFERNINA 5 di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e PIETRACUPA 0 RIPALIMOSANI 9 di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ROCCAVIVARA 3 ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di SALCITO 2 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti SAN BIASE 1 componenti in condizione di disabilità grave o di non SANT'ANGELO LIMOSANO 2 TORELLA DEL SANNIO 2 autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Entro 30 TRIVENTO 20 giorni dal riconoscimento del Reddito di cittadinanza, il VINCHIATURO 16 beneficiario è convocato: dai Centri per l’Impiego per stipulare il Patto per il lavoro, se nella famiglia almeno TOTALE 454 uno tra i componenti soggetti alle “condizionalità” sia in possesso di almeno uno tra questi requisiti: assenza di occupazione da non più di due anni; beneficiario della NASpI ovvero di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria o che ne abbia terminato la fruizione da non più di un anno; avente sottoscritto negli ultimi due anni un Patto di servizio in corso di validità presso i Centri per l’Impiego; a condizione che non abbiano sottoscritto un progetto personalizzato per il REI. Dai servizi sociali dei Comuni competenti per il contrasto alla povertà, per stipulare il Patto per l’inclusione sociale, in tutti gli altri casi. Patto per il lavoro: una volta avvenuta la convocazione, il beneficiario deve collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio delle competenze e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro, tra i quali rientra quello di accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo). Patto per l’inclusione sociale: nel caso in cui il bisogno sia complesso, i servizi dei Comuni competenti per il contrasto alla povertà procedono ad una valutazione multidimensionale del nucleo familiare al fine di avviare il percorso di attivazione sociale e lavorativa coinvolgendo, oltre ai servizi per l’impiego, altri enti territoriali competenti. La valutazione multidimensionale è composta da un’analisi preliminare e da un quadro di analisi approfondito che mettono in luce bisogni e punti di forza della famiglia al fine di condividere con la famiglia gli interventi e gli impegni necessari a garantire il percorso di fuoriuscita dalla povertà che verranno sottoscritti con il Patto per l’inclusione sociale.
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Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 La misura di contrasto alla povertà del Comune capofila
Pubblicato l’avviso del Patto Sociale 2019 Pubblicato l’avviso del Patto Sociale 2019. La misura di contrasto alla povertà, è messa in atto dal solo Comune capofila d’Ambito, Campobasso. L’Assistenza economica continuativa è concessa per 12 mesi e viene erogata ai nuclei familiari in stato di bisogno, per i quali non sia opportuna o possibile l’attivazione di altri tipi di intervento e per i quali non risulti prevedibile il superamento a breve termine delle condizioni di difficoltà. Può presentare la domanda una sola persona per ciascun nucleo familiare che abbia compiuto la maggiore età, in possesso dei seguenti requisiti: essere cittadino italiano o straniero (comunitario o extracomunitario, purché in possesso di idoneo titolo di soggiorno in corso di validità relativamente a sé e alla propria famiglia); avere la residenza nel territorio comunale da almeno 1 anno; essere disoccupato o inoccupato al momento della presentazione dell’istanza, secondo le nuove disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 150/2015; avere un ISEE 2019 (ordinario o corrente, secondo le disposizioni vigenti in materia) inferiore o uguale ad euro 3.000,00; non essere beneficiario, da parte di ciascuno dei componenti il nucleo familiare, di altri trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale, a qualunque titolo concessi dallo Stato o da altre Pubbliche Amministrazioni, per un importo complessivo, riferito all’intero nucleo, superiore a 600,00 euro mensili, percepiti nel mese precedente all’istanza, fatta eccezione del Patto sociale; non avere la proprietà di uno o più beni immobili con un valore catastale superiore a 10.000,00 euro, fatta eccezione per la casa di abitazione il cui valore catastale non può comunque superare i 50.000,00 euro; non avere un patrimonio mobiliare superiore a 6.000,00 euro, accresciuto di 2.000,00 euro per ogni componente il nucleo successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000,00 euro; non essere intestatario di più di una autovettura e che la stessa eventuale non sia superiore a 2.000 cc
AREA DISAGIO ECONOMICO
La sede delle Politiche Sociali del Comune di Campobasso - Via Cavour
e che non sia stata acquistata nei 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’avviso. L’assistenza economica è condizionata al mantenimento, per l’intera durata del beneficio, dei succitati requisiti di ammissibilità, pena la cessazione della stessa. In caso di variazione delle dichiarazioni rese, le stesse vanno comunicate obbligatoriamente entro 30 giorni all’Ufficio competente. La domanda potrà essere presentata: mediante consegna a mano presso lo Sportello Unico di via Cavour 5, negli orari di apertura al pubblico (lun., merc., ven. dalle ore 10.30-12,30; martedì e giovedì dalle ore 16,00 alle 17,30); spedita a mezzo posta all’indirizzo: Servizi Sociali, Via Cavour 5, 86100 Campobasso; inoltrata alla pec del Comune di Campobasso al seguente indirizzo: comune.campobasso.protocollo@pec. it; La domanda deve essere redatta utilizzando esclusivamente l’apposito modello predisposto dall’Ufficio competente, avendo cura di allegare la certificazione in esso richiesta. Tale modello, unitamente all’Avviso Pubblico in parola, è disponibile presso il sopra citato Sportello, nonché scaricabile dal sito ufficiale del Comune di Campobasso www.comune.campobasso.it o dal sito dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso www.ambitosocialecb.it. L’istanza di ammissione dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del 2 maggio 2019 (non fa fede il timbro postale, ma la data di ricevimento al Comune di Campobasso).
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AREA DISABILITÀ
Assistenza domiciliare per i dipendenti e pensionati pubblici non autosufficienti
Pubblicato il bando Progetto Home Care Premium 2019/2022
Pubblicato il bando Progetto Home Care Premium Assistenza domiciliare 2019/2022 per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti. La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata dal beneficiario, ovvero dal titolare delegato, esclusivamente per via telematica. La procedura per l’acquisizione della domanda, attiva dalle 12.00 del 4 aprile, scadrà alle 12.00 del 30 aprile 2019 (scadenza prorogata alle 23.59 del 6 Maggio 2019). La prestazione è rivolta ai: dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; pensionati – diretti e indiretti – utenti della Gestione Dipendenti Pubblici e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione; parenti e affini di primo grado anche non conviventi; soggetti legati da unione civile e i conviventi; fratelli o sorelle del titolare, se questi ne è tutore o curatore; minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici. Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o preadottivo) disposto dal giudice. I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili. I beneficiari hanno diritto: a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico; a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli Ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socio-assistenziale. Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione welfare, assistenza e mutualità. Per inviare la domanda è necessario aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la determinazione dell’ISEE socio-sanitario riferito al nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Il valore dell’ISEE contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale. Nel caso di mancata presentazione di una valida DSU, la domanda sarà collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore. All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti. Informazioni ed assistenza alla domanda La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali: servizio online dedicato (“Domande welfare in un click”), tramite il PIN rilasciato dall’Istituto; Contact center, chiamando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete mobile), sempre utilizzando il PIN; patronati, inserendo il protocollo della DSU e gli estremi del verbale che certifica lo stato di invalidità. Per assistenza Home Care Premium è possibile rivolgersi presso il Patronato ENAC, Caf UCI, presso gli uffici di via D’Amato n. 9/A, Campobasso. Presso i predetti Uffici è possibile richiedere anche assistenza per pensioni di invalidità e di anzianità (anche Quota 100); ISEE, Modello 730, denuncia di successione, Reddito di Cittadinanza. Gli Uffici UCI sono aperti al pubblico nei seguenti giorni ed orario: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 13.30; il martedì e mercoledì, dalle ore 15.30 alle 18.00.
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Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 Rivolto a chi è privo del necessario supporto familiare
“Dopo di noi”, assistenza a persone con disabilità grave
Avviso Pubblico per l’ammissione a contributo per l’assistenza a persone con disabilità grave prive del necessario supporto familiare, “Dopo di Noi”. L’avviso è rivolto alle persone con disabilità, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, residenti in Molise almeno da 12 mesi prima della pubblicazione dell’Avviso sul BURM (avvenuta il 16 Luglio 2018), in possesso della certificazione di disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/92 o di invalidità con il beneficio dell’indennità di accompagnamento, di cui alla legge 11 febbraio 1980, n. 18, di un’età compresa tra 18 e 64 anni (è possibile sostenere la continuità degli interventi, anche in deroga al limite massimo di età, tenuto conto che i beneficiari sono persone con disabilità grave non dovuta al naturale invecchiamento o a patologie connesse all’età). I beneficiari, a prescindere dal livello di autosufficienza, devono presentare accertate potenzialità di autonomia e manifestare in maniera autonoma, diretta e non sostituibile dalla espressione di altri componenti il nucleo familiare la volontà di realizzare un personale progetto di vita indipendente orientato al percorso dell’abitare in autonomia e di emancipazione dal nucleo familiare di origine. Per le persone con disabilità intellettiva e del neuro sviluppo deve essere garantito il sostegno necessario mediante strategie utili alla comprensione delle misure proposte per l’assunzione della decisione di realizzare un progetto di vita autonoma e con il sostegno dei genitori ovvero familiari o di chi ne tutela gli interessi. In favore dei beneficiari non devono essere attivi percorsi assistenziali individualizzati (PAI) sostenuti con contributi economici per i quali l’obiettivo socio assistenziale sia prevalente rispetto all’obiettivo dell’autonomia, né essere beneficiari delle misure previste dalla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente e inclusione delle persone con disabilità realizzata dagli ATS
AREA DISABILITÀ
con fondi trasferiti alla Regione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, né delle azioni previste dai Programmi regionali FNA. Destinatari dei contributi sono: cooperative sociali ed associazioni di volontariato e di promozione sociale impegnate nel settore della disabilità. Nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore ed ai sensi dell’art. 101, comma 2 del Codice di cui al D.lgs. 3 luglio 2017, n. 117, il requisito dell’iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione, alla data di adozione dell’avviso, in uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore. In relazione a tutti gli interventi previsti nel progetto il costo complessivo dello stesso non potrà superare l’importo di euro 60.000,00 concesso una tantum, quale start up. Le risorse complessive assegnate all’iniziativa di cui al presente Avviso per il finanziamento di una annualità di Progetti Dopo di Noi, da sviluppare nel periodo 2016-2017, sono pari ad euro 450.000,00 a cui potranno aggiungersi le risorse assegnate dallo Stato per l’anno 2018. L’ammissione a finanziamento del Progetto Dopo di Noi resta subordinata alla positiva conclusione dell’istruttoria e alla capienza nella disponibilità finanziaria. Dovrà essere garantita per almeno 5 anni l’erogazione del servizio previsto dal progetto di cui al presente Avviso. Ove ricorrano i requisiti di cui all’art. 2, tutti i soggetti richiedenti presentano istanza di accesso al contributo all’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, fino ad esaurimento delle risorse previste dall’Avviso pubblico. L’istanza deve essere presentata esclusivamente on-line all’indirizzo di posta certificata del protocollo del Comune capofila di ciascun ATS, e quindi, nel nostro caso, al seguente indirizzo: comune.campobasso.ambitosociale@pec.it Per l’invio fa fede la data e l’ora di trasmissione dell’istanza.
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Minori in contesti socio-economici svantaggiati AREA MINORI
Attivato il progetto “Da Casa al Nido…e Ritorno!” In sinergia con lo staff multidisciplinare dell’Ambito Territoriale Sociale
Il progetto “Da casa al Nido…e ritorno” risponde all’avviso prima Infanzia, indetto dall’impresa sociale “Con i bambini”, in attuazione del Protocollo d’intesa, dell’aprile 2016, stipulato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Presidente di Acri, l’Associazione delle Fondazioni. Tra i partner del progetto della Regione Molise, il Comune di Campobasso, Capofila dell’Ambito Sociale, gli ATS di Termoli ed Isernia, i Consultori familiari e l’ASReM. L’obiettivo previsto è duplice: da una parte, far sì che bimbi della tenera età, dai 3 mesi fino ai 3 anni, possano avere la possibilità di esperire un contesto, come quello del Nido, che gli sarebbe altrimenti precluso viste gli svantaggi socio-economici familiari, dall’altro, permettere al genitore, solitamente la madre, di avere un maggiore tempo per sé, sia in termini di recupero delle energie psicofisiche, sia nella direzione di investirlo per cercare un’occupazione lavorativa. Il progetto consta di mini équipe formate da un’Assistente sociale, una Psicologa e una Educatrice. L’assistente sociale opera nella fase di reperimento dei piccoli, di tutte le procedure di adesione al progetto, come la presa in carico e la documentazione necessaria, fa da ponte tra la famiglia e gli educatori del nido ed esplica un monitoraggio tra la fase dell’inserimento e del prosieguo. La Psicologa, nella fase iniziale, coadiuva l’assistente sociale per la presa in carico e l’individuazione di un piano per il minore e la madre, solitamente, ed accompagna quest’ultima con colloqui di supporto psicologico al distacco o in seguito, laddove si presentano difficoltà e resistenze nella stessa. L’Educatore cura tutta la fase di inserimento presso il Nido e della permanenza del piccolo presso lo stesso. La mini équipe è in costante e frequente contatto e si relazione all’interno della plenaria, che solitamente si svolge due volte al mese, con le altre mini équipe presenti su Termoli ed Isernia. Il lavoro delle mini équipe non sarebbe possibile senza una collaborazione costante ed articolata con le assistenti sociali dei Comuni, dell’Ambito Territoriale Sociale, le quali hanno già in carico la maggior parte dei minori inseriti e dei nuclei di appartenenza, pertanto non solo si occupano di segnalarli ma sono in costante contatto con la mini équipe rispetto all’evoluzione del progetto. Il progetto ha avuto inizio nel mese di settembre 2018 e dopo diversi mesi si è giunti all’inserimento di 3 piccoli al “Nidò”, in via Lazio, e 6 presso il “Bianconiglio”, sito in Via Verga, del Capoluogo. L’obiettivo è arrivare a 10 bambini presso il “Bianconiglio” e a 5 presso il “Nidò”, attraverso anche la collaborazione dell’ufficio ReI dell’ATS Campobasso. L’equipe fa sapere che si è lavorato su di un numero maggiore di casi, alcuni non andati a buon fine, considerata la scarsa collaborazione delle madri, dando così priorità ad altri contesti familiari bisognosi. Gli utenti del progetto si dicono entusiasti e soddisfatti per questa notevole opportunità offerta a loro e ai bambini, che non avrebbero mai ottenere a causa dei troppi ostacoli socioeconomici. Un aspetto che sarebbe interessante rilevare – puntualizza la Psicologa dell’ATS CB, Fiorella Masucci - in termini anche socioculturali, è che molte donne entusiaste al primo contatto, dopo aver discusso con il partner di questa possibilità facevano un passo indietro, motivandolo con la non accettazione del marito, il quale spesso diceva loro che avrebbero dovuto occuparsi dei figli, come se il ruolo della donna fosse prevalentemente la cura dei questi ultimi e della casa, tralasciando completamente la sfera dell’autorealizzazione. La lettura psicologica di tali atteggiamenti dei partner maschili potrebbe anche far ipotizzare una forma di controllo sulla moglie, sulla propria donna, prima con la maternità (a volte più di una e ravvicinate nel tempo) ed in seguito con la motivazione di doversi dedicare ai figli, ma l’aspetto che colpisce è l’assoluta aderenza di queste donne a tali posizioni “maschiliste” e retrograde dei propri mariti o compagni. Bisogna lavorare in molte direzioni, ancora, affinché la donna possa vivere la propria maternità e relazione di coppia senza dover rinunciare alla sfera più personale dell’autorealizzazione senza sentirsi ancora in colpa o una “cattiva madre” perché lascia il figlio al nido, all’asilo, per cercare lavoro o realizzarsi professionalmente. Alla fine, al di là dell’obiettivo primario del progetto che va piano piano delineandosi – chiude la dottoressa Masucci - sarebbe interessante considerare anche tutte queste variabili psico-socio-culturali che stanno emergendo.
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Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 L’Ambito Sociale di Campobasso protagonista al convegno nella città Pentra
“Diamo voce al silenzio”, il convegno sulla violenza di genere “Diamo voce al silenzio”, il convegno tenutosi ad Isernia, tema la violenza di genere, con l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, capofila regionale del progetto. Tra gli ospiti, la famosa criminologa, Roberta Bruzzone, e la giovane ragazza Jessica Notaro, andata sulla cronaca nazionale, dopo essere stata sfregiata con l’acido dal suo ex compagno. Da quel triste evento, la Notaro sta portando avanti la sua battaglia per l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio d’identità. A rappresentare l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, è stata l’assessore alle Politiche Sociali del Comune Capofila, Alessandra Salvatore, il direttore dell’Ufficio di Piano Sociale, Vincenzo De Marco, e una delegazione di operatori. L’assessore Salvatore si è detta soddisfatta dei risultati ottenuti fin ora, “come donna, sapere che si è costituita una rete di servizi regionali, è certamente un traguardo, anche culturale. Certamente un motivo di orgoglio, per il lavoro svolto dall’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, come ente capofila, assieme agli Ambiti Sociali regionali”. A prendere la parola al convegno d’Isernia, subito dopo l’assessore Salvatore, è stato il direttore Vincenzo De Marco, che ha evidenziato l’aspetto “fare sistema”, chiave di svolta dell’intero percorso messo in atto in Molise, “siamo partiti con alcuni progetti, fino ad arrivare oggi a servizi strutturati e permanenti – ha riferito alla platea, De Marco – un’esperienza ventennale che ha portato oggi alla realizzazione dei tre centri antiviolenza, su Campobasso, Isernia e Termoli, e di una Casa Rifugio nel Capoluogo di regione. Abbiamo messo in piedi qualcosa di significativo e rilevante, sapendo mettere insieme e coordinare le forze in campo, dalle istituzioni al privato sociale”. Il dirigente De Marco, ha poi fatto una breve sintesi sui servizi fin ora offerti: in due anni di attività, sono state seguite circa 50 donne vittime di violenza e con esse 41 minori che, purtroppo, hanno assistito alle violenze perpetrate tra le mura domestiche; sono stati attivati oltre 50 percorsi dall’equipe multidisciplinare e messe in atto azioni di reinserimento sociale e lavorativo. Un’esperienza pilota a livello nazionale, con un processo di crescita reciproco, tra istituzione e terzo settore, dove il protagonista è l’interlocuzione tra i soggetti e il prodotto è un servizio stabile e strutturato. Molto atteso l’intervento della criminologa Roberta Bruzzone, che ha insistito sulla necessità
AREA MINORI
di uscire “dal mare di pregiudizi e stereotipi” e uno dei modi più efficaci per reagire all’emergenza è quello di denunciare, di segnalare e non tenere tutto dentro, sperando che il male possa regredire da solo e darsi false illusioni, “la differenza di potere, all’interno della coppia, è il presupposto del conflitto, che da silente arriva ad esplodere in tutta la sua atrocità”. A chiudere la serie di interventi, la ragazza diventata purtroppo emblema nazionale della problematica sociale, Jessica Notaro, “sono stata tre anni vittima di un incantesimo – così ha esordito la giovane aggredita dal compagno - lui pensava che io avessi un altro e aveva complessi di inferiorità. Ha iniziato a fare leva sul senso di colpa e ho perso man mano la lucidità, al punto di non sapere più cosa avevo di fronte. Dopodiché – ha continuato la Notaro – ho preso la decisione di lasciarlo e ha iniziato a perseguitarmi per ben 8 mesi. È stato un inferno, lo stalking ti consuma man mano l’anima e l’aggressione finale non è che la sola ciliegina sulla torta”.
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AREA ANZIANI
ATS di Campobasso, tra spopolamento e invecchiamento della popolazione In 18 anni 3mila unità in meno. Gli anziani passano a quota 20mila
Fenomeno dello spopolamento ed invecchiamento della popolazione, le due dinamiche negative non risparmiano l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. L’andamento in calo della popolazione, purtroppo, interessa l’intera regione Molise e i segni sono evidenti anche nei 26 Comuni che compongono l’ATS di Campobasso, fatta qualche eccezione. Ma andiamo subito ai numeri, dati ufficiali forniti da Istat, che danno subito la portata del fenomeno demografico: la popolazione residente, al 1° gennaio 2018, è in totale di 82.013 abitanti, se la confrontiamo con quella relativa al 2000, pari ad 85.015, risulta un calo demografico di 3.002 unità. E se Atene Piange, di certo Sparta non ride. Di pari passo con lo spopolamento, si alimenta il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione: al 1° gennaio 2018, gli anziani ultra 65enne residenti erano di 19.993 unità, rispetto al 1° gennaio 2012, di 18.147, c’è un aumento di anziani pari a 1.846 unità. Questi sono di dati nudi e crudi e incontrovertibili, che delineano un fenomeno allarmante e che non dà segni di inversione di tendenza. Ora andiamo ad analizzare le singole comunità, mettendo a rapporto i dati del 2018 rispetto al 2012. In merito agli anziani, il fenomeno dell’aumento dei ultra65enni, in realtà, si riscontra in 13 comuni sui 26. Ma è il Comune Capofila, con un aumento della popolazione ultra 65enni pari a 1.605 unità, a far riflettere maggiormente. E prendendo a riferimento sempre il Capoluogo di regione, è pur vero che, come i paesi della cinta di Campobasso (Ferrazzano + 40; Oratino + 118; Ripalimosani + 130; Vinchiaturo + 89), ha retto allo spopolamento con numeri in controtendenza, con un aumento della popolazione di 587 unità, ma il dato dell’invecchiamento, purtroppo, si sovrappone negativamente al precedente, con tutte le prevedibili ricadute ed impatto sociale. In termini di perdita di abitanti, il record lo detiene Fossalto, con meno 179, seguito da Busso con meno 152 cittadini e Trivento con meno 143 unità. Una curiosità, il paese di Molise è aumentato di un solo abitante, da 165 del 2012 è passato a 166 del 2018. Il paese che è invecchiato di più, dopo il Capoluogo, è Ferrazzano, con un aumento di 160 ultra 65enni, a seguire Trivento, con 68 unità, e Vinchiaturo 69. I servizi rivolti alla popolazione anziana I servizi rivolti alla popolazione anziana dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. La tutelare di Base comprende l’insieme di interventi volti a privilegiare la domiciliarità e vita di relazione delle persone anziane in condizione di non autosufficienza, che vivono sole o con famiglie che non sempre sono in grado di assicurare il giusto grado di assistenza. Il servizio si propone, con l’aiuto di personale qualificato, di prevenire ed alleviare i disagi delle malattie cronico-degenerative nella quotidianità dell’ambiente domiciliare. Il SAD anziani autosufficienti è considerato “Livello Essenziale delle prestazioni” nell’ ottica di prevenzione al rischio di istituzionalizzazione. Sono mediamente 100 gli utenti in carico al Servizio. Il Telesoccorso, rivolto ad anziani che necessitano di un supporto nella rete di protezione sociale a domicilio, ad integrazione delle cure familiari. È un sistema di telecomunicazione che costituisce un supporto essenziale per le persone che vivono in condizioni di isolamento e solitudine per le quali è necessario un monitoraggio continuo. Di recente applicazione il Voucher di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, volto all’occupabilità femminile. Il progetto prevede dei contributi economici erogati alle cooperative che provvederanno al servizio domiciliare e di cura in favore della persona anziana non autosufficiente e in ADI. Altro servizio molto apprezzato è il Progetto Argento del Servizio Civile Nazionale, che si prefigge il miglioramento delle condizioni di vita delle persone anziane. Con il contributo dei volontari, vengono garantiti interventi di supporto socio-assistenziale nel proprio domicilio. Infine, è previsto un ulteriore servizio, il Trasporto farmaci a domicilio, sempre con l’ausilio del Servizio Civile Nazionale. Servizio riservato esclusivamente alle persone impossibilitate a recarsi in farmacia e che non possono delegare familiari conoscenti.
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Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019
Comune Campobasso ultra 65enni Baranello ultra 65enni Busso ultra 65enni Casalciprano ultra 65enni Castelbottaccio ultra 65enni Castellino del Biferno ultra 65enni Castropignano ultra 65enni Duronia ultra 65enni Ferrazzano ultra 65enni Fossalto ultra 65enni Limosano ultra 65enni Lucito ultra 65enni Mirabello Sannitico ultra 65enni Molise ultra 65enni Montagano ultra 65enni Oratino ultra 65enni Petrella Tifernina ultra 65enni Pietracupa ultra 65enni Ripalimosani ultra 65enni Roccavivara ultra 65enni Salcito ultra 65enni San Biase ultra 65enni Sant'Angelo Limosano ultra 65enni Torella del Sannio ultra 65enni Trivento ultra 65enni Vinchiaturo ultra 65enni Totale Residenti Totale ultra 65enni Regione Molise
Popolazione residente - ATS Campobasso 1° gennaio 2018
49.262 11.883 2.619 609 1.214 355 534 175 274 136 556 158 922 268 407 164 3.316 666 1.296 402 744 198 666 248 2.132 416 166 57 1.059 315 1.682 288 1.131 358 208 77 3.102 559 795 244 666 168 173 83 347 106 759 221 4.663 1.229 3.320 610 82.013 19.993
308493
1° gennaio 2012
48.675 10.278 2.731 601 1.366 374 570 188 347 177 589 187 1.026 256 425 170 3.276 506 1.475 429 825 190 732 258 2.158 392 165 54 1.143 317 1.564 272 1.210 359 229 85 2.972 511 824 249 706 185 206 99 348 94 792 224 4.806 1.151 3.231 541 82.391 18.147
313145
1° gennaio 2000
50.773 2.696 1.472 641 466
“
I dati delineano un fenomeno che non dà segni di inversione di tendenza
717 1.166 535 3.080 1.623 934 1.006 1.817 182 1.286 1.260 1.323 280 2.540 955 647 292 411 924 5.271 2.718 85.015 322777
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Capofila l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso AREA PROGETTI
Progetto “International Network for Migrants”
Obiettivo: favorire la piena inclusione dei migranti a livello locale, nazionale ed europeo
Al via il progetto “International Network for Migrants”. Lo stanziamento, di 117.410 euro, trova copertura dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020, Obiettivo Specifico 2 “Integrazione/Migrazione legale”, Obiettivo nazionale 3 “Capacity building”, “Promozione di interventi di inclusione sociale ed economica di cittadini dei Paesi terzi sviluppati in Italia e in altri Stati membri” del Ministero dell’Interno. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso è capofila del progetto, mentre i partner sono: Regione Molise, Ares Scarl, EKKE - Centro Nazionale per la Ricerca Sociale (Grecia), Federal Association “Networks of Migrant Organizations (NEMO)” (Germania). Il progetto, con termine previsto nel 2021, è finalizzato a promuovere degli interventi volti all’inclusione sociale ed economica di cittadini dei Paesi terzi regolarmente soggiornanti sui territori di attuazione degli interventi (Italia-Germania-Grecia), attraverso lo scambio di buone pratiche tra operatori/organizzazioni che operano e gestiscono le diverse fasi dell’integrazione degli stessi. Attraverso la creazione di una Rete fisica e virtuale si vuole incentivare i soggetti coinvolti ad applicare interventi positivi attuati in altri contesti, al fine di favorire la piena inclusione dei migranti a livello locale, nazionale ed europeo. Su una support platform saranno messi a disposizione di tutti (online) i materiali prodotti (prassi catalogate). La piattaforma fungerà da repository delle risorse prodotte e delle linee guida per il trasferimento delle prassi e crescerà con il rafforzamento costante del sistema di Rete tra gli stakeholder. Per il coordinamento e la gestione delle attività progettuali sarà formato uno Steering Committee, mentre la validazione delle prassi e dei documenti tecnici sarà effettuata da un
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Comitato Scientifico. L’impatto del progetto produrrà benefici, sia ai migranti che potranno essere integrati più efficacemente a livello sociale ed economico, sia alle organizzazioni e agli operatori coinvolti, che potranno incrementare le proprie competenze e creare reti solide per future collaborazioni. L’obiettivo principale è dare vita ad una di sostegno tra soggetti molisani ed europei, pubblici e privati, operativi nell’integrazione dei migranti. Aiutare chi aiuta i cittadini di Paesi terzi, dunque, regolarmente residenti, operatori e organizzazioni, in modo da offrire a questi servizi di integrazione, a più livelli, migliori e più efficaci e maggiori opportunità di inclusione. Mettendo in circolo le esperienze positive, queste possono arricchirsi di nuove componenti, diventando patrimonio comune di tutti coloro che in tutta l’UE sono coinvolti nell’integrazione dei migranti. La proposta progettuale intende dare vita, visibilità e risorse ad una Rete tra soggetti operativi nell’accoglienza, nell’inclusione e nell’integrazione dei migranti facendo sì, che le soluzioni, pratiche, da loro adottate per gli specifici problemi, riscontrati o riscontrabili, vengano condivise, arricchendosi reciprocamente di nuove conoscenze esperienziali. La condivisione delle idee, delle risorse e delle esperienze, converge con il principio che afferma come la conoscenza condivisa, sia un bene per la comunità in quanto la aiuta a beneficiare delle esperienze altrui e stimola l’interesse o le collaborazioni, per lo sviluppo di nuovi o futuri progetti. In particolare, il progetto darà spazio alle esperienze create “dal basso” e poi condivise grazie a tecnologie 2.0 (User generated content). Il progetto consentirà di conoscere, valorizzare e capitalizzare le buone pratiche e le esperienze fatte da altri in altri contesti; sperimentare nuove forme di condivisione delle prassi; creare legami per future collaborazioni.
Io Sociale - Notiziario ATS Campobasso - n.1/2019 Il primo è rivolto a detenuti e affetti da dipendenze
Inclusione sociale, due i progetti messi in campo dall’ATS Campobasso
AREA PROGETTI
Il secondo coinvolge i beneficiari del Reddito di Inclusione
Inclusione sociale, l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso mette in campo due progetti. Il primo riguarda Tirocini di inclusione sociale rivolti a soggetti a rischio di esclusione sociale: detenuti, soggetti in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza, soggetti affetti da dipendenze. Ben 24 tirocini partiranno nel mese di ottobre 2019 fino a febbraio 2020 presso strutture pubbliche e private individuate quali soggetti ospitanti. L’Azione è destinata a detenuti, a soggetti in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza, persone affette da dipendenze da alcool e/o droghe, ex alcolisti e/o ex tossicodipendenti, attraverso l’attivazione di tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone, alla riabilitazione, all’incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro. Il secondo avviso riguarda, invece, i Tirocini di inclusione sociale, all’autonomia e riabilitazione delle persone beneficiarie del Reddito di Inclusione. L’Azione è in esecuzione del Decreto n. 480 del 08/10/2018 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per la lotta alla Povertà e per la Programmazione Sociale, della deliberazione di Giunta n. 302 del 25/06/2018 della Regione Molise è possibile presentare domanda di concessione dei Tirocini di inclusione sociale a valere sulla “Quota servizi del Fondo Povertà - annualità 2018” di cui al Decreto direttoriale n. 480 del 08/10/2018 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I tirocini di inclusione (codice regionale E8 - codice CISIS F3- Linee guida B.2.b) sono rivolti ai beneficiari del Reddito di In-
clusione (ReI), attivi al 28 febbraio 2019. Si tratta di una misura di integrazione sociale e di sostegno al reddito, che si esplicita in percorsi personalizzati di accompagnamento finalizzati all’inclusione sociale e lavorativa, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone svantaggiate. Gli obiettivi sono: il reinserimento sociale per coloro che vertono in una situazione di forte disagio ed emarginazione; il reinserimento lavorativo di persone disoccupate e/o inoccupate; favorire un processo di uscita dalla condizione di disagio sociale promuovendo, al contempo, la responsabilizzazione del soggetto e il processo di autonomia; favorire l’acquisizione di conoscenze e di competenze professionali facilitando il raggiungimento di obiettivi di autonomia e salute; la ricerca personale di opportunità di assunzione in altri contesti di lavoro. I tirocini di inclusione non possono in alcun modo configurarsi come rapporto di lavoro, né costituire vincolo di assunzione. I tirocini partiranno nel mese di luglio 2019 per 6 mesi di attività, per una remunerazione complessiva e lorda pari a 3mila euro. 15
SOCIAL NEWS
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