Al Parco - Autunno 2014

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IL RUMIT E LA BASILICATA RURALE IN CAMMINO PER MATERA 2019


AUTUNNO 2014 Autumn 2014

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SOMMARIO

Tables of contents

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RITRATTI MATERANI

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MATERA CAPITALE

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NATURARTE 2014

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MARIO TOZZI

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NOZZE VERDI

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APPUNTAMENTI

STORIE DI INCONTRI NELLA CITTA’ DEI SASSI

COSA VUOL DIRE CULTURA?

PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO LUCANO DAL RISPARMIO IDRICO ALLA GESTIONE DEL TERRITORIO TUTTO L’ANNO I RITI ARBOREI IN UN MUSEO IN BASILICATA. EVENTI SEGNALATI DA AL PARCO

IN COPERTINA: IL RUMIT IN CAMMINO PER MATERA 2019 AL PARCO - La rivista dei parchi - Anno 5 numero 3 (29) Registrato al tribunale di Potenza n. 137/2010 Editore Kaleidoscopio Edizioni Direttore Responsabile Rocco Perrone +39 329 5320026 alparcolucano@gmail.com Grafica e impaginazione Giuseppe Sileo +39 366 8938796 grafica.alparcolucano@gmail.com Hanno collaborato Enza Martoccia, Silvia Sabia, Emanuele Sileo, Angela Calocero, Egidio Lofrano, Giovanna Petrone, Ramona Mendola. Chiuso in redazione 31/10/2014 Stampa Grafiche Zaccara-Lagonegro Carta Marchio FSC (sistema di certificazione internazionale che garantisce che la materia prima usata per realizzare un prodotto in legno o carta proviene da foreste dove sono rispettati dei rigorosi standard ambientali, sociali ed economici) Redazione Via San Rocco, 40 - 85050 Satriano di L. (Pz) Tel 3295320026 Fax. 0975.383702 Pubblicazione a ZeroCO2 Compensate le emissioni di anidride carbonica con la piantumazione di 600 alberi autoctoni

AL PARCO

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AL PARCO

#INCAMMINOPERMATERA2019

#MT2019

#RUMIT


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FOCUS. MATERA 2019

Foscus. Matera 2019

RITRATTI MATERANI STORIE DI INCONTRI

NELLA CITTA’ DEI SASSI Il sole è già esploso allo Zenit. Un gradino rovente trova riparo sotto un filo di panni stesi. Le persiane in legno, spalancate, intonano nostalgiche arie partenopee. Gli uccelli fendono raggi di luce e giocano a disperdersi tra i sassi. In lontananza, lo scampanio delle mandrie ne abbozza la presenza. Ma il ritmo di un passo irrompe nel quadro, pennellandolo di un

nuovo colore: risuona ora rapido, ora lento, poi, si finge assente. E di nuovo accompagna le note. Un uomo riemerge dalle scale: cappello nero, volto barbuto, mani e piedi consumati dal tempo. Joseph, nato a Manchester, da giovanissimo ha iniziato a dedicarsi alla giocoleria, riuscendo a vivere della propria arte in tre continenti; due anni fa, arrivato a Matera in occasione della


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FOCUS. MATERA 2019

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Focus. Matera 2019

di Ramona Mendola Photo Ramona Mendola

festa della Madonna della Bruna, ha deciso di fermarsi: «Qui si sta bene. Abito in una casa abbandonata nella natura, dopo i sassi», dice reggendo tra le mani due grandi sacchi blu, quasi tutto quello che ha. «Certi giorni con lo spettacolo guadagno da mangiare, altri no. Ma sono fortunato: una signora ogni giorno mi prepara il pranzo. La gente qui è buona». Parla con lo sguardo fiero

di chi ha scelto, poi si volta e svanisce tra i vicoli. Nel silenzio rupestre si coglie adesso il suono di un tamburello. A suonarlo è Antonio, materano di nascita, che nella sua città ha deciso di rimanere. Oggi gestisce un locale, il Quarto storto, proprio in quella zona che nel dopoguerra fu definita ‘vergogna nazionale’. «Noi giovani torniamo a vivere i sassi, non fosse


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Foscus. Matera 2019

per noi, tutto sarebbe abbandonato. I nostri nonni non ne parlano volentieri, loro ci hanno vissuto quando i tempi erano duri ma adesso i sassi sono un monumento». E mentre racconta, Eustachio, detto ‘u Fattore, che settant’anni li ha vissuti interamente a Matera, annuisce con cenni di amarezza. Se ne sta seduto accanto al suo cupa cupa, strumento musicale tipico della Basilicata e della Puglia. Ripensa alla sua gioventù, tempi in cui i guagnin - i ragazzi materani - organizzavano le matinate «per conoscere una ragazza, si preparavano serenate. Cominciavi la sera e finivi la mattina», si ferma, dissotterra un ricordo e riprende: «Tutte le ragazze avevano fratelli, cugini che le tenevano d’occhio e con la musica riuscivi ad

entrare in casa. Io cantavo sempre, disturbavo tutti. Cantavo, cantavo, cantavo.». Eustachio canta ancora, ché «la tradizione della musica popolare non deve perdersi, anche se il senso è cambiato. Prima si cantava per dimenticare la stanchezza. Si lavorava duro, cantare e bere un bicchiere di vino erano la cura», così racconta, con quel sorriso rugoso di chi ha ancora tanto da dire. Una voce dalle sonorità profonde vive nel quartiere Malve. È Ralf, viene dalla Sassonia, ed è l’unico straniero che figura in Gente di Lucania, libro fotografico edito nel 2013 che ha raccolto i personaggi più rappresentativi dell’area. Di mestiere fa lo scultore ma si arrangia con lavori di ogni genere. «Vivo nel sasso più bello, da circa dieci anni


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Focus. Matera 2019

aspetto i permessi per rimetterlo a posto. Voglio che torni fedele a quello che era» dice col suo forte accento materano. Siede su una panca rossa in compagnia dei suoi gatti, e tra un sorso al caffè e una boccata di tabacco, racconta di come giunse qui negli anni ‘80. Oggi è Presidente della Cooperativa Malve, la prima che sollevò il problema della riqualificazione dei sassi materani, nel 1977. Dice che da allora lo spirito è cambiato, che il business ha prevalso e che forse l’immagine negativa che Carlo Levi ha dato di Matera non sempre le ha giovato. Ralf parla, e a pochi metri dal suo quartiere, a Palazzo Lanfranchi, una scuola elementare mette in scena la riproduzione vivente del quadro di

Carlo Levi. Il tempo pare congelarsi. I giovani volti vestono gli antichi dolori, se ne appropriano, e alla fine se ne liberano. Per sempre. Storie materane, storie meridionali, storie universali. Come quelle che racconta Rino, il giovane cantastorie della città, o quelle che gli anziani, all’ombra di una quercia, amano ripetere da decenni.


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FOCUS. MATERA 2019

Foscus. Matera 2019

MATERA CAPITALE

COSA VUOL DIRE CULTURA? La Cultura: cos’è? Un termine che porta con sé un numero smisurato di significati conducendo spesso a generalizzazioni o confusioni. La cultura, come le sue definizioni, è in costante cambiamento. Dalla prima definizione che la intendeva come “quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine

acquisita dall’uomo come membro di una società” (E. B. Tylor, Primitive Culture, 1871), si è giunti oggi a definirla come tutto ciò a cui l’uomo dà senso attraverso le interconnessioni –interne ed esterne- che esso stesso crea tra forma e significato. La cultura è un sistema dinamico all’interno del quale nulla rimane uguale ma piuttosto ogni cosa muta. In tale sistema dinamico la metamorfosi


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FOCUS. MATERA 2019

Focus. Matera 2019

di Angela Calocero

è essenziale e l’antideterminismo, che lo caratterizza, lo rende capace di plasmarsi pur di mantenersi in vita. L’uomo dunque è sia soggettocrea la cultura- ma è anche oggetto – subisce la cultura – in un anello produttivo ininterrotto dove gli individui attraverso le relazioni creano la cultura e, a sua volta, la cultura retroagisce sugli individui. Parole, parole, parole.

Photo APT Basilicata

Certamente la cultura descritta in questi termini risulta ridondante, ma ha bisogno di esempi concreti per rintracciarla nella realtà. Dov’è la cultura nella praticità e nella quotidianità del mondo? La cultura è prima di tutto collettiva, è pubblica ed è aperta alle interazioni e dunque alle mutazioni. È quella che G. Bateson definisce ethos, quel “retroterra emotivo che muove gli attori so-


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ciali, conferendo “carne” e “sangue” allo scheletro dell’intelaiatura strutturale”; quell’intimità tra l’uomo e il mondo, quelle relazioni e azioni che mettono in contatto gli uomini, i luoghi e il tempo. La cultura la leggiamo in una poesia di R. Scotellaro e la mangiamo quando assaggiamo il pane di Matera; la ascoltiamo e la balliamo nel bel mezzo di un concerto rock, folk o di musica classica. L’ammiriamo davanti un dipinto del Pietrafesa o una fotografia di D. Notarangelo. La ricostruiamo nel sito archeologico di Notarchirico o tra i palmenti di Pietragalla, ma la ritroviamo anche quando scegliamo una t-shirt piuttosto che una camicia.

Photo E. Sileo

La cultura investe la nostra vita sensoriale, razionale e materiale senza che ce ne accorgiamo. La sua presenza penetrante in ogni dove, viene però spesso velata dall’abitudine e dalla consuetudine quotidiana. L’antidoto all’ovvietà della cultura è la conoscenza. Si può meglio amare, rispettare, ma anche disprezzare o odiare la propria cultura a patto che se ne abbia consapevolezza. Avendo la coscienza che siamo noi stessi produttori e portatori di cultura potremo più facilmente diffonderla, valorizzarla e mescolarla con le altrui diversità dando vita a nuovi scenari culturali.


IL MIO

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Al Parco Associazione

O N L U S


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park


PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park

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Photo Egidio Lofrano

AUTUNNO 2014 Autumn 2014

Ex Convento delle Benedettine Via Manzoni, 1 Marsico Nuovo (Pz) Tel. +39 0975 344222 www.parcoappenninolucano.it

NATURARTE 2014


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park

NATURARTE. TUTTA L’ARTE E’ IMITAZIONE DELLA NATURA di Giovanna Petrone

Tutta l’arte è imitazione della natura. Lucio Anneo Seneca Natura, arte e cultura: questi gli elementi su cui si fonda il progetto NaturArte che vede coinvolti i 4 Parchi della Basilicata. A Tramutola e Paterno, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, il 25 e 26 Ottobre è stato un weekend ricco di escursioni naturalistiche, mostre di pittura, laboratori di educazione ambientale e concerti. Le escursioni, condotte dalle Guide Ufficiali del Parco, si sono svolte dalla Sorgente di Capo l’Acqua alla Centrale idroelettrica lungo le sponde del fiume Caolo a Tramutola e dagli inghiottitoi di Mandrano fino alla sorgente Sorgitoria a Paterno. Acqua ed energia i temi che hanno caratterizzato i percorsi. Tematiche riprese anche dai laboratori didattici degli operatori del Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità di Viggiano. Acqua come risorsa fondamentale e indispensabile; acqua come fonte di energia; acqua come elemento di ispirazione e di riflessione per creare una “pioggia di pensieri”. Alle attività hanno preso parte adulti e bambini che hanno partecipato

interagendo con gli operatori del CEAS che li hanno guidati lungo il percorso laboratoriale interattivo. Due giornate che hanno consentito di far conoscere le risorse del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano a quanti lo vivono e a quanti lo visitano. Momenti di approfondimento culturale e di consolidamento dell’appartenenza ad un territorio protetto nel quale la natura e la cultura sono le protagoniste indiscusse.


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park

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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park

MARIO TOZZI

DAL RISPARMIO IDRICO ALLA GESTIONE DEL TERRITORIO Mario Tozzi, geologo naturalista e divulgatore scientifico televisivo, ha preso parte alla prima tappa della seconda edizione di NaturArte organizzata dal Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Nel corso dell’escursione alla scoperta dell’acqua a Paterno ha condotto gli oltre cento escursionisti alla scoperta di un inghiottitoio in

Campania, che fornisce l’acqua ai fiumi e ai torrenti di Paterno, con arrivo finale alla fontana della sorgente Sorgitora. Sempre in prima fila nel gruppo di partecipanti e pronto al dialogo con gli escursionisti che sono riusciti a mantenere il suo passo veloce, Mario Tozzi ha parlato dell’acqua, dal risparmio idrico ai rischi legati a questa risorsa, e delle prospettive di sviluppo


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

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Lucano Appennine National Park

di Egidio Lofrano

per la manifestazione NaturArte. Il progetto NaturArte arriva alla sua seconda edizione e si afferma come macro evento a livello regionale, ci sono prospettive di crescita anche sul piano nazionale? La Lucania ha posti di alta qualità ambientale, del tutto incontaminati se si esclude qualche eccezione. Proprio per questo coniugare

Photo E. Lofrano

l’offerta naturalistica con l’aspetto culturale forse è la chiave per il domani, l’abbiamo sviluppato molto bene per quanto riguarda il settore enogastronomico ma sull’aspetto culturale c’è ancora qualcosa da guadagnare rispetto a paesi che hanno intrapreso questa strada, penso alla Francia e all’Inghilterra. Quindi è un’ottima prospettiva, anzi forse una delle poche prospettive


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

Lucano Appennine National Park

significative e remunerative per la regione. Su quali aspetti bisognerebbe maggiormente puntare? Su una maggiore caratterizzazione dell’evento sul piano culturale, con tematismi specifici. Non seguire il percorso delle sagre, già ampiamente sviluppato, ma creare eventi su singoli aspetti, come per esempio il tema della magia e dei riti ancestrali.

Tema della giornata l’acqua, risorsa fondamentale per la regione, soprattutto in un’ottica futura. La Lucania ha un problema molto grande, ha enormi riserve d’acqua, cede quest’acqua alle regioni limitrofe ma rischia di impoverirsi. Per questo le prime cose da tutelare sono le aree di ricarica, ovvero dove le piogge caricano i bacini idrici. In secondo luogo le sorgenti, non solo quelle in quota ma anche quelle più basse, per salvaguardare la qualità dell’acqua e renderle incontaminate. Questo deve essere inteso nel com-


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PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO

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Lucano Appennine National Park

plesso di una nazione come l’Italia che spreca molta acqua e il tema del risparmio idrico deve essere una priorità anche per una regione ricca di riserve come la Basilicata. Gli sprechi non avvengono solo nell’uso domestico, ma anche nell’agricoltura, dove le tecniche di irrigamento devono uniformarsi ai più recenti sistemi a goccia o a spruzzo. Da non sottovalutare il rischio idrogeologico. Sapere di avere sotto i piedi l’acqua e trovare al suo posto il cemento ci dice che c’è qualcosa che non va, perché quando l’acqua sta insieme

alle case, nel posto sbagliato ci sono le case e non l’acqua. Quale è stato il programma della mattinata? Questa mattina siamo andati a vedere le sorgenti per conoscere meglio come funzionano visto che quasi nessuno lo sa. Si immaginano grosse cavità sotterranee piene d’acqua mentre in realtà il terreno è come una spugna, esattamente ciò che abbiamo visto con la visita all’inghiottitoio naturale al confine con il salernitano, che rifornisce i torrenti di Paterno.

Photo E.Lofrano


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PARCO REGIONALE GALLIPOLI COGNATO

PICCOLE DOLOMITI LUCANE

NOZZE VERDI

TUTTO L’ANNO. I RITI ARBOREI IN UN MUSEO Da circa un mese è stato aperto ad Accettura il Museo dei culti arborei che amplia l'offerta turistica del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane. L'idea di dare vita ad un contenitore museale capace di raccogliere testimonianze e informazioni sui riti arborei lucani risale a circa quarant'anni fa. Fu del compianto prof. Giovanni Battista Bronzini, antropologo e

studioso della festa del Maggio, lo spunto iniziale di realizzare un museo permanente capace di raccontare l'essenza dei culti arborei. Il prof. Bronzini sognava in grande perché aspirava alla creazione di un'opera che si andasse a qualificare nel panorama museografico nazionale ed internazionale per il suo forte significato imperniato sull'importanza attribuita all'albero ed alle


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PARCO REGIONALE GALLIPOLI COGNATO

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PICCOLE DOLOMITI LUCANE

Ente Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane Località Palazzo - Accettura (MT) Tel: +39 0835 675015 www.parcogallipolicognato.it

di Enza Martoccia

feste svolte in suo onore. Dunque non un museo come tanti ma un esperimento unico nel suo genere in grado di raccontare con l'intreccio degli aspetti culturali, economici e naturali di un territorio una tradizione secolare che pone al centro il vegetale: l'innesto di due piante che danno vita al matrimonio arboreo, alle nozze verdi della Basilicata.

Photo APT Basilicata

Quattro su cinque dei comuni del Parco di Gallipoli Cognato hanno conservato questo rito celebrato in date diverse e dedicato a Santi differenti. Nel Museo è possibile osservare una mostra fotografica, a cura di Antonio Trivigno, denominata “I maggi del Parco”, che è il frutto di un duro sforzo di ricerca condotto dallo stesso autore nel reperimento


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PARCO REGIONALE GALLIPOLI COGNATO

PICCOLE DOLOMITI LUCANE

di foto, soprattutto quelle di vecchia data, sui culti arborei dei comuni del Parco. La riapertura del museo è stata possibile grazie alla collaborazione intercorsa tra il Gal “Le Macine” e il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane che hanno impiegato fondi destinati alla realizzazione di un centro visite sui temi della sostenibilità ambientale e valorizzazione delle peculiarità culturali del territorio nell'area parco. La struttura ha una valenza strategica comprensoriale perché ospita anche una webcam per il rilevamento degli incendi boschivi, direttamente collegata con la sede della Protezione civile di Potenza. Inoltre è stata allestita una biblioteca fornita di testi sui culti arborei in Italia e in Europa e una videoteca con filmati sulle feste del Maggio. Ubicato in Via del Maggio ad Accet-

tura è gestito dal Parco di Gallipoli Cognato e dalla Pro Loco di Accettura.

CONTATTI Ente Parco 0835/675015 Pro Loco Accettura 0835/675292


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AGENDA EVENTI

Events agenda

APPUNTAMENTI IN BASILICATA EVENTI SEGNALATI DA ALPARCO 8 Dicembre U Spinnua a vutt’ Sagra del vino San Giorgio Lucano (Pz) 8 Dicembre Sagra del vino Noepoli (Pz)

8 Dicembre – 21 Gennaio In viaggio tra i Presepi Potenza (Pz)

15 e 16 Novembre San Severino Lucano (Pz) 22 e 23 Novembre Viggianello 29 e 30 Novembre Chiaromonte

10 Dicembre Claudio Baglioni Palabasento - Potenza (Pz)

12-13 Dicembre Vinandum Convento WineSpace - Barile (Pz)

29 Novembre Festival di Potenza Conservatorio – Potenza (Pz)

16 Dicembre Il Mercante di Venezia Teatro Duni - Matera (Mt)

7 Dicembre A’ Pricicch Castelluccio Inferiore (Pz)

20 Dicembre Caparezza Palabasento - Potenza (Pz)


Unica azienda aderente nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano

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AGENDA EVENTI

Events agenda

NATALE 2014 24-26 Dicembre presepe vivente Grassano (Mt) 26-28 Dicembre presepe vivente Rionero in Vulture (Pz) 27-28 Dicembre Presepe Vivente Muro Lucano (Mt)

28 Dicembre Rassegna della Zampogna e della ciaramella del Sud talia Viggiano (Pz) 03 GENNAIO 2015 CIASPOLLINO - III EDIZIONE Parco Nazionale del Pollino


SATRIANO DI LUCANIA

Al Parco Associazione

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14 Febbraio 2015

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AGENDA ESCURSIONI

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Exscursions agenda


I L A N R E V N I ’ A ATTIVIT SCI DI FONTICDOO RSIONIS FONDO ESCU CIASPOLE CON LE ESCURSIONI

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