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CONCEPT FUNZIONALE
Dovendo proporre spazi volti a caratterizzare il posto ma senza stravolgerlo, abbiamo frammentato la linearità proposta da Emilio Isotta per farla adagiare sulle curve di livello, le stecche, rispondono bene alla volontà di mimesi con il territorio e la nebbia di fronde dei pini marittimi. Inoltre, disporsi sulle curve di livello del pendio che domina il lotto ci permette di catturare delle istantanee dirette con il mare e con i lembi di terra che toccano l’orizzonte. Così disponendoci si può anche godere del senso di scoperta del sedime gestendo meglio i dislivelli senza privarne la libertà di fruizione; ne giovano anche i percorsi che si rendono più accessibili. Continuando a sfruttare l’orizzontalità si è potuto funzionalizzare meglio le idee, che si sono tradotte nell’alternarsi parallelo di percorsi di servizio e spazi serviti, con pochissime tangenze per superare le barriere architettoniche imposte dagli spazi che scendono verso la linea di costa.
I ‘percorsi’ si configurano come spazi più raccolti dedicati alla percorrenza che nella loro dimensione costante mutano la loro dimensione stereo metrica asciugandosi a triliti all’esterno, L’alternanza di essi ai moduli ‘abitabili’ della struttura hanno talvolta fatto sì che il percorso diventasse uno spazio abitato come nel loggiato delle camere.
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Gli spazi ‘abitabili’ hanno la dimensione della camera e insieme ai percorsi ne condivide la ripetizione della forma caratterizzata dalla falda di copertura. Lo stesso modulo camera è il risultato di progettazione attraverso un modulo che consente la piena accessibilità degli spazi.