Caro prof. Abate, “Grazie per averci accompagnato nel nostro percorso di crescita. Resterà nei nostri ricordi.” Giulia Boglioni “Al nostro caro professore. Non mi dimenticherò mai la simpatia e la leggerezza che accompagnava le lezioni, sempre col sorriso e con grande voglia di insegnare. Porgo le mie sincere condoglianze alla famiglia.” Maria Torrisi “Arrivederci Profe, avrò sempre di lei un bellissimo ricordo! Grazie per aver reso la matematica più piacevole.” Claudia Porta “La porto nel cuore prof, insieme alla sua bontà d’animo e ad i suoi insegnamenti, ne farò tesoro nel tempo. La matematica si sa, non mi é mai piaciuta, ma sono estremamente grata alla vita di avermi fatto conoscere una persona cosi pura e buona, arrivederci profe, é grande.” Camilla Zanini “La matematica non sarà mai il vostro mestiere” ci diceva sempre, e aveva ragione, ma non scorderò mai le risate fatte durante le sue lezioni. Per ogni situazione aveva sempre un aneddoto, che fosse sulla sua gioventù, su sui vecchi compagni, su qualche collega o una citazione tratta da un vecchio film italiano. É stato il mio professore dalla prima alla quinta, e nonostante siano ormai passati due anni conservo di lui un ricordo indelebile. Io lo ricorderò così, mentre ci prendeva in giro e ci chiamava pisquani o manica di lavativi, anche se in realtà ci voleva bene; mentre entrava in classe dicendoci “comodi, comodi”; mentre mangiava le Fonzies, ricordo ancora quel 5 Maggio in cui gliene abbiamo fatto trovare un pacchetto sulla cattedra come regalo di compleanno; mentre parlava della gita fatta la domenica precedente o quando diceva di aver visto la sera prima il rosario dalla cattedrale di Pompei, visitata in gita assieme. Lo ricorderò così, come una persona, buona, gentile e disponibile, con la battuta sempre pronta, con l’apparenza a volte da duro ma un cuore tenero, che sapeva conversare con gli alunni e farsi voler bene. Giulia La Torre “Sei stato un grande esempio di professionalità. Hai messo insieme simpatia, sagacia, intelligenza e un pizzico di spensieratezza che ti rendeva unico. Siamo in tanti ad avere bei ricordi di te, e non può essere un caso. Grazie di tutto, dal passaggio in macchina che mi hai dato alla fine dei consigli di classe, alla gita che ci hai permesso
di fare a Napoli, alle sfuriate a fin di bene che mi hai amorevolmente lanciato quando nel fare il rappresentante stavo prendendo una strada che sottovalutava troppo l'impegno scolastico. Ti ricorderò per molto tempo. Grazie di tutto, ci rivedremo presto.” Lorenzo Rovati “Tutte le persone che incontriamo lungo il percorso della nostra vita ci lasciano qualcosa, in positivo o negativo, ci plasmano. Lei ha mostrato la sua bontà, la sua generosità di fronte a chi aveva capito non essere portato per la sua materia, la simpatia e la serietà quando era richiesto. Lei è presente nelle piccole cose, a distanza di pochi anni, e lo sarà sempre: il pensiero rivolto a lei durante le lezioni universitarie al citare Matilde di Canossa, alla richiesta di arieggiare gli ambienti (lei era fissato) o alla vista dei dadi, chiedendomi ancora oggi come funzionava il meccanismo per farci uscire alla lavagna. La vita ci mostra sempre la sua imprevedibilità, non si è mai pronti ad eventi strazianti come la sua perdita. É però in momenti come questo che il bene fatto dà i suoi frutti. I suoi insegnamenti, e non parlo di matematica, saranno compagni nella mia vita e in quella di tutti gli altri alunni. Grazie professore.” Sara Gilberti “Tra un’urlata, un pacchetto di fonzies, una battuta e qualche citazione era sempre piacevole ascoltare le sue lezioni. É stato un grande professore, una grande persona. Grazie di tutto” Martina Rizza “Si dice che un defunto venga ricordato principalmente dai familiari, che qualsiasi altra persona dopo qualche giorno continui la vita senza più pensarci. Ma non è così Lei, caro Professor Abate, sarà anche nei ricordi di moltissimi alunni. Chi tornerà a scuola e non vedrà più la sua faccia sempre sorridente, chi non si sentirà più dire lavativi, chi prenderà insufficienze e non potrà provare a recuperare dopo il quinto tentativo, chi sarà distratto e non verrà ripreso come solo lei sapeva fare. Un punto di riferimento, un professore, un amico, un fratello, un papà e un marito. Sentite condoglianze alla famiglia. Sarà sempre nei nostri pensieri. Riposi in pace.” Aurora Negretti “Una notizia che quella mattina mi ha sconvolta. Ti ricorderò per sempre con il sorriso e con la battuta sempre pronta. Un professore dal carattere divertente, solare e di stimolo per noi ragazzi che rendeva le lezioni di matematica piacevoli. E come poter dimenticare la classica battuta T.S.R (ta sa ranset) che ogni volta mi divertiva. Un forte abbraccio” Matilde Reboldi
“Non so cosa scrivere, mi sembra tutto così strano ed impossibile quindi cercherò in poche righe di esprimere ciò che posso. Ho sempre detestato la matematica e tutte quelle materie scientifiche correlate, non le capivo ed ammetto che loro detestavano me; partendo dalla temibile gara delle tabelline alle elementari e passando alla geometria ed algebra delle medie, con tutte quelle frazioni e statistiche, perimetri, monomi … cose che mi suonavano impossibili ed odiose. Ho sempre preso quattro, al massimo prendevo un sei ma se ero molto molto fortunata, mi sono sempre sentita dire che non ero capace ed addirittura alla proclamazione della scelta dell’Istituto superiore A. Lunardi mi sono sentita dire ‘’sei sicura? C’è molta matematica e non sei molto portata, come sai…’’ eppure, non è stato così, dopo un doloroso travaglio ho iniziato ad apprezzare anch’io la matematica, ho iniziato a capire l’importanza ed il significato e tutto grazie al Professor Abate. Lui mi ha dato più possibilità, più possibilità per farmela piacere e più possibilità per apprezzarla; per la prima volta nel mio percorso scolastico la matematica mi piaceva, le sue ore non erano più cupe ma erano belle, divertenti grazie a lui. Ci ha insegnato molto non solo la sua materia, ogni ora con lui era un misto di curiosità assurde e battute, ci ha insegnato anche a saper prendere la vita con leggerezza, che le possibilità sono infinite, questo ci ha insegnato ed anche se ci chiamava sempre ‘’lavativi’’ lui in noi ci credeva e noi credevamo in lui, è stato un Professore fantastico. Come diceva sempre il Professor Abate, la matematica non sarà mai il mio mestiere ma grazie a lui ho imparato ad apprezzarla, quindi... grazie Profe, mi ha aiutata più di quel che possa immaginare.” Alessandra Sperolini “Ancora non riesco a credere che non ci sei più. Sei stato uno dei miei professori preferiti, che riusciva a farmi divertire e addirittura ad amare matematica. Purtroppo ho avuto la sfortuna di averti come insegnante solo dalla 4°, quindi per 2 anni, ma sicuro non ti avrei mai cambiato con nessuno, per quanto potessi mai essere lavativo. Le tue storie di guerra, del ciclismo, di letteratura e non solo, riuscivano sempre a catturare l’attenzione di tutti. Sei e sarai sempre uno dei migliori. Immaginavo che potendo uscire di casa, la prima cosa che avresti fatto sarebbe stata prendere la bici e pedalare ma non avrei mai pensato che proprio così te ne saresti andato. Mi mancherai e sono sicuro che anche tutti gli altri tuoi ex-studenti ti riserveranno sempre una parte del loro cuore. Ora che sei lassù tienici d’occhio. Mi sembra di sentire ancora in lontananza come un eco quella frase: “siete un branco di lavativi!”. Giulio Parisa
“Il suo sorriso e le sue battute su noi “lavativi” ci rallegravano le giornate...rimarranno per sempre nei nostri cuori. Ciao profe.” Jessica Garcez
“È con immenso dispiacere che ci lascia uno dei nostri più cari educatori; lo salutiamo con la promessa che rimarrà sempre vivido con amore e riconoscenza nei nostri ricordi, eternamente legato ai momenti più belli della nostra giovinezza. Grazie mille per tutto professore, alla prossima lezione.” Alessio Maisetti “Ricordo ancora quando mi capitava di incontrarti per il corridoio della scuola, sempre col sorriso stampato sul volto, eri capace di rendere migliori anche le giornate 'più buie'. Un animo buono, gentile, eri capace di farti amare da tutti per la tua semplicità e generosità. "Comodi ragazzi, comodi" questa era la frase che più mi è rimasta impressa, che ripetevi prima di entrare in classe. Riuscivi sempre a trovare il giusto equilibrio, con la tua capacità di rendere le lezioni migliori ma cercando anche di essere severo al punto giusto. Nonostante non fossimo dei geni in matematica, sei sempre riuscito a farci sentire a proprio agio, ad aiutarci e supportarci, a credere in noi stessi anche quando noi non lo facevamo. Grazie di tutto, ci mancherai.” Chiara Calonghi “Caro profe, Non avrei mai voluto scriverle in queste circostanze, però, sperando che un giorno possa leggere tutto ciò, io glielo scrivo lo stesso. La sua scomparsa è stato un fulmine a ciel sereno in un periodo che già di per sé non è il massi per nessuno. Quando ho saputo la notizia è stato come se mi fosse stato detto che era scomparso un amico di famiglia, di quelli che chiami “zio” senza avere gradi di parentela. Lei è stato più di un professore, è stato una persona estremamente rispettosa sempre di tutti, sempre col sorriso e disponibile. Non dimenticherò mai quando entrava in aula e diceva “comodi comodi”, perché non voleva che ci alzassimo, o quando ci raccontava di sua madre o di suo padre che lavorava in stazione, o di suo figlio a cui mancavano due o tre esami per laurearsi in giurisprudenza l’anno in cui io ho avuto la maturità. O quando parlava della fonzies, che le piacevano da matti, o quando faceva le battute in dialetto, o proprio quando raccontava dei suoi giri in bicicletta che le piaceva fare così tanto. In tutta questa disgrazia mi rincuora solo una cosa: che sia scomparso facendo quello che le piaceva fare. Una cosa è cera: è stato un professore con la P maiuscola. Non la dimenticherà mai, addio Profe.” Angelica Novelli “Avevo un debole per il professor Abate: era uno dei migliori. Il sorriso era la sua caratteristica principale, per non dire di quella borsa marrone, pesante e piena di prove di matematica. Sapeva rendere una giornata buia e triste in una felice e spensierata con le sue battute, ricordandoci sempre che siamo tutti un “branco di lavativi”. Ricordo le volte
che mi chiamava alla lavagna: riponeva in me molta fiducia, sapendo che l’esercizio non presentava errori. Nella mia vita scolastica, ho affrontato una bocciatura: sono riuscita a credere comunque in me stessa, nonostante quella notizia mi fosse stata comunicata proprio da Lei, al tempo, nostro coordinatore. La voglio ricordare in sella alla sua bici, che gira per i monti, in cerca di libertà, lontano dal rumore della città. Grazie profe! Questo è solo un ARRIVEDERCI.” Greta Nassini
Sentite condoglianze alla famiglia. Speriamo che con queste frasi rimanga vivo il ricordo di una persona che ha saputo essere un GRANDE professore, ma soprattutto un AMICO.
Arrivederci profe.