Il Sommelier n 3 2016

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secano” si ottengono con questa casta vini robusti e complessi, grazie all’età media delle viti, superiore ai trent’anni, ed al ricchissimo suolo del Maule; vini che per la loro struttura potente ed i tannini vigorosi devono affinare minimo due anni, in barrique, o addirittura botti, rigorosamente usate, per non cedere il minimo sentore di legno al vino e non contaminarne la purezza originale. Cinsault, casta tipicamente mediterranea, raramente protagonista, guadagna un’importanza speciale nel meridionale valle di Itata, attuale meta cult di questo Cile alternativo. Ci si fa un vino molto versatile, piacevole, elegante e talvolta delicato, simile per certi aspetti al Pinot Noir, però infinitamente più maschile e meno “noioso”, anche qui la vite si conduce ad alberello e tempi di maturazione ed affinamento dettati dalla natura e non dalle necessità di mercato; una strategia per fissare l’uomo nei campi, valorizzando i vigneti vecchi e andando oltre l’agricoltura di sussistenza, vini golosi da bere con gusto. País, primo vitigno di vinifera arrivato in Cile per mano di Francisco Pizarro, oggi poco comune nella Spagna nativa, è diventato oggetto di culto nel sud del Cile, spesso in taglio con il potente Carignan. Il vitigno País offre un vino delicato, fruttato, di acidità non eccessiva, trae beneficio dalla combinazione con Carignan e altri vitigni piú conosciuti come Syrah, Carmenere, Cabernet Franc e Malbec, solitamente originari di Itata, Malleco e Maule, sempre rigorosamente vigneti antichi e a bassa produzione per ettaro.

Andina Per concludere ci spostiamo nella zona Andina, dove risiede l’origine culturale del popolo cileno, per certi aspetti, anche gastronomici, vicino al Perù. Le Ande, tanto per restare nell’ambito del vino, sono responsabili per l’isolamento naturale nel quale la viticoltura cilena ha prosperato mentre nel resto del mondo impazzava la Fillossera, non per altro la stragrande maggioranza del vigneto cileno è a piede franco, con le propaggini in vigna normalmente utilizzate per la propagazione del materiale genetico della vite. Con l’influenza del clima d’altitudine aumenta la fotosintesi clorofilliana e l’escursione termica, fatto che gioca a favore della potenza, o dell’eleganza, del vino, dipendendo il Sommelier | n. 3 - 2016

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