gigia

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Sbattei le palpebre, stupita di me stessa. Aveva ragione. Com'era possibile? Balbettai: — Con te... ecco... forse mi hai spaventata così tanto da spazzare via in un colpo ogni paura. — Ehi, se funziona... — Sì. — Avevo già la sensazione che ci fosse dell'altro. Gli estranei mi terrorizzavano ancora, ma lui non era un estraneo. Non lo era più da quando avevo capito che voleva salvarmi la vita. Mi sembrava di conoscere Lucas da sempre, come se in un certo senso aspettassi il suo arrivo da anni. — È meglio che io rientri, prima che i miei genitori scoprano la mia assenza. — Non lasciarti tormentare da loro. — Non lo faranno. Lucas non ne sembrava così sicuro ma annuì allontanandosi, per rientrare nell'ombra, mentre io andavo verso la luce. — Ci vediamo in giro, allora. Lo salutai con un cenno della mano, ma era già scomparso. Sparito nella foresta in un istante.


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