Azimut n. 2/2020

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ISTITUZIONI

Intervista al Sindaco di Sirolo

NORMATIVA

Protocollo anticontagio nei cantieri edili o infrastrutturali

NORMATIVA

SuperBonus 110%... sarĂ vera gloria?


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Le strutture e gli edifici in legno Subissati si distinguono per i numerosi fattori d’eccellenza che caratterizzano l’azienda e la sua organizzazione: abilità artigianale, alta tecnologia, squadra qualificata di tecnici e professionisti, controllo costante di tutte le fasi lavorative, presenza e affiancamento sul territorio prima, durante e dopo la costruzione. I risultati di anni di esperienza, ricerca e innovazione sono sintetizzati all’interno di un importante spazio espositivo adiacente allo stabilimento produttivo. Uno showroom ideato per consentire a tecnici e clienti di vedere, toccare e capire i numerosi vantaggi di un’abitazione che rispetta i canoni della bioedilizia e scegliere in modo consapevole le soluzioni tecniche e architettoniche più adeguate alle proprie esigenze.


Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XLIV - N. 2/2020

Azimut

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Reg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975 Comitato di Redazione Presscom Piazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 info@presscom.it DIRETTORE RESPONSABILE Diego Sbaffi COORDINAMENTO EDITORIALE Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it REDAZIONE Diego Sbaffi Giampiero Fabbri Vinicio Montanari Luca Orletti HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Tiziano Sandroni, Giuseppe Semeraro, Stefano Stimilli, Tonino Conti CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it IMPAGINAZIONE Studio FLORIO - Via Aldo Moro, 38 62010 Sambucheto di Montecassiano (MC) CREDITI FOTOGRAFICI Archivio AZIMUT PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT Presscom - Piazza Ciabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it

Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti: a Subissati................................ 2 di Cop. Geomax.................................. pag.5

Sommario

2 Editoriale 3 Istituzioni Intervista al Sindaco di Sirolo, Filippo Moschella

6 Normativa

SuperBonus 110%...sarà vera gloria?

10 Edilizia Zenith35, il GNSS che lavora in ogni condizione

12 Normativa Protocollo anti-contagio nei cantieri edili o infrastrutturali

16 Edilizia Le associazioni di categoria sull'emergen za nel settore dell'edilizia

22 Edilizia

Accordo di collaborazione tra UNI.CO SOC. COOP. e Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona

24 Condominio Diritto di parabola

Per installare una parabola non occorrono autorizzazioni

26 Edilizia Indagine

semestrale sul settore delle costruzioni Secondo semestre 2019

29 Edilizia Dati territoriali, caratteristiche, strumenti ed obiettivi (2^ parte)

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Azimut Editoriale Iniziamo il n. 2 del 2020 con la nostra intervista al Sindaco di Sirolo. Continuiamo con l’articolo di Tiziano Sandroni sulle novità legislative in materia di bonus fi scali. Di seguito Giuseppe Semeraro ci parla di Protocolli anti-contagio nei cantieri edili o infrastrutturali. Passiamo poi al nostro forum con le associazioni di categoria della provincia di Ancona sulla situazione dell’edilizia nel nostro territorio. Parliamo poi dell’accordo del Collegio con il Confi di UNI.CO. A seguire la nostra rubrica sul Condominio. Riprendiamo a pubblicare l’indagine semestrale sulle costruzioni, riferita al secondo semestre 2019, e concludiamo con la seconda puntata di Tonino Conti sul software GIS. Buona lettura.

È online il nuovo sito del Collegio

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Istituzioni

Intervista al Sindaco di Sirolo, Filippo Moschella Davide Amicucci getto della Ciclovia Adriatica, per la realizzazione di piste ciclabili in tutto il territorio comunale, connesse con quelle degli altri comuni limitrofi . Come è strutturato il vostro ufficio comunale che si occupa di urbanistica ed edilizia? L’uffi cio è diviso in due sezioni: la prima che si occupa dei lavori pubblici e la seconda di urbanistica. Chiaramente i due settori collaborano per fornire tutti i servizi istituzionali agli utenti e fare da collegamento fra gli interessati e il Parco del Conero, anche allo scopo di aiutare a chiarire eventuali dubbi interpretativi della normativa vigente. Come sono i rapporti con i professionisti del settore che operano nel vostro territorio comunale? Il rapporto con tutti i professionisti del settore, impegnati spesso nella riqualifi cazione di abitazioni, è incentrato su una continua collaborazione. Per velocizzare l’acquisizione e la trattazione delle pratiche edilizie è stato installato lo SUE informatizzato, Filippo Moschella, Sindaco di Sirolo al quale i professionisti possono inviare le pratiche Nome, Cognome, sua occupazione, data di elezio- edilizie. ne e coalizione che l'ha eletta. Avete subito danni dal terremoto del 2016 ad ediFilippo Moschella, Commissario della Polizia di Sta- fici pubblici e privati del vostro comune? to, eletto il 27 maggio 2019 con la Lista Civica “im- No. pegnaTi per Sirolo”. Quali sono le principali criticità sul territorio coSu quali interventi di natura urbanistica ed edili- munale? zia la vostra amministrazione si è concentrata e su Il territorio comunale è variegato, perché passiamo quali vuole agire in futuro? dalla campagna, ove si effettuano produzioni agriL’amministrazione si sta impegnando per redigere ed cole di qualità, al Monte Conero, che si tuffa nel approvare in tempi brevi la variante dell’attuale Pia- mare cristallino determinando uno spettacolo unico no Regolatore Generale, che prevede un’apprezzabi- e irripetibile anche per la presenza della falesia, che le diminuzione dei metri cubi realizzabili nel terri- però deve essere costantemente monitorata perché torio comunale rispetto al passato, perfettamente in a ridosso delle spiagge, al centro storico, che neceslinea con l’attuale andamento demografi co e con le sità di manutenzioni sotto il costante controllo del necessità turistiche delle imprese locali. Parco del Conero e della Soprintendenza, per la sua Inoltre, la giunta ha anche deciso di aderire al pro- elevata importanza storica. GIUGNO 2020

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Istituzioni Spiaggia Urbani

Il territorio di Sirolo ricade per la quasi totalità nei confini del Parco del Conero. Lo ritenete una opportunità o una problematica? Il 90% circa del territorio comunale ricade nei confi ni del Parco Regionale del Conero, ente con cui è costante il dialogo e il confronto costruttivo. Sicuramente la presenza del Parco del Conero è un valore aggiunto per il territorio, anche nel settore del turismo e della tutela del paesaggio. Alcune norme datate dell’ente, inerenti pure il settore edilizio, vanno riviste e aggiornate, per renderle maggiormente effi caci, evitando incomprensioni e contenziosi. Per questo motivo il Comune di Sirolo sta collaborando con gli altri tre comuni interessati e con il Parco al fi ne di revisionare la normativa. Qual è la situazione delle spiagge? Esiste il problema dell'erosione e in caso come state intervenendo? Nel Comune di Sirolo ci sono 10 spiagge, alcune di piccole dimensioni, altre molto estese, la cui profondità dipende molto dalle mareggiate primaverili dato che nel mare non vi sono scogliere di protezione del litorale (ad esclusione di una di piccole dimensioni alla Spiaggia Urbani). Se da un lato l’assenza delle scogliere ha preservato tutti gli aspetti naturali delle spiagge, dall’altro ne determina un’estrema fragilità, tanto che in passato è stato necessario il ripascimento artifi ciale di una spiaggia per bilanciare gli effetti dell’erosione. Qual è il pensiero della vostra amministrazione sul tema delle unioni, delle fusioni e delle incorporazioni di comuni? Le unioni, fusioni e incorporazioni di comuni sono utili se determinano economie di scala e riguardano territori similari. Considerata l’unicità di Sirolo non

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Piazza Vittorio Veneto

appare una soluzione facilmente percorribile. Stiamo faticosamente uscendo dall’emergenza COVID19. Secondo lei come cambia il ruolo del Sindaco, e delle istituzioni locali in genere, dopo questa pandemia? Il Sindaco, com’è noto, deve occuparsi a 360° di tutte le problematiche della cittadinanza e delle imprese locali. Tutti i dipendenti comunali durante la fase critica della pandemia, con spirito di sacrifi cio e abnegazione hanno lavorato instancabilmente per garantire i servizi essenziali e favorire il distanziamento sociale. Hanno anche portato gratuitamente a casa la spesa alle famiglie. Adesso, anche per le direttive ricevute dagli organi statali e regionali, i sindaci devono prestare la massima attenzione alle misure di prevenzione sanitaria dei locali pubblici, specialmente in una località come Sirolo che riceve turisti provenienti da parecchie nazioni europee. Ovviamente gli effetti della pandemia, soprattutto nel tessuto sociale e produttivo, si noteranno ancora per molto tempo, quindi i sindaci devono essere pronti a sostenere le fasce più deboli e cercare di recepire tutte le istanze della popolazione. Al riguardo, il Comune di Sirolo ha già costituito un fondo di mutuo soccorso, per aiutare direttamente e immediatamente le persone bisognose, ed ha istituito la possibilità di pagare in modo dilazionato i tributi comunali, fi no a 12 mesi dopo la scadenza.


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Normativa

SuperBonus 110%...sarà vera gloria? Tiziano Sandroni Il nostro paese ormai da inizio marzo ha dovuto affrontare, ancor più del resto dei paesi europei, la crisi epidemiologica dovuta al Covid-19. L’epidemia dal punto di vista economico ha comportato il blocco dell’economia, la sospensione dell’attività della maggior parte delle aziende italiane, diffi coltà operative, riduzione di liquidità, attivazioni di casse integrazioni. In risposta a questa situazione il Governo Italiano ha intrapreso per mezzo dei decreti legge, “Cura Italia” prima, “Liquidità” poi e in ultimo il “Decreto Rilancio”, una serie di interventi di carattere fi nanziario e fi scale, volto a dare respiro alle aziende italiane. Ma come al solito la lentezza della burocrazia italiana ha fatto da padrona… Il Decreto Legge N. 34 del 19/05/2020, ha previsto all’art. 119, il nuovo super bonus al 110% (detrazione IRPEF o IRES). Sulla scia dei precedenti bonus fi scali, regolamentati dalla Finanziaria 2020, il super bonus è stato introdotto al fi ne di rilanciare il settore edilizio, da sempre trainante dell’economia nazionale. Addirittura lo Stato arriva a “regalare” il 10% in più di quello che un contribuente spende in edilizia, comprese consulenze e certifi cazioni, la defi nirei un’operazione epocale mai vista prima...speriamo solo che non sia frutto della “disperazione”, ma sia vera gloria. Nel presente intervento elaborato a metà giugno 2020 si cercherà in analizzare la normativa del cosiddetto super bonus, gli aspetti favorevoli, le criticità e le modalità di fruizione del credito d’imposta, elemento centrale dell’introdotta novità fi scale. L’art. 119 del decreto Rilancio viene rubricato: “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli

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elettrici”. In sostanza l’articolo citato introduce i cosiddetti super bonus per l’effi cientamento energetico collegati ai seguenti tre interventi cardine su cui l’intera normativa si basa, segnatamente al primo comma: a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo, il cosiddetto cappotto termico, che include solai e coperture. La detrazione per questa prima tipologia è calcolata su un ammontare complessivo delle spese di importo pari euro 60.000, per ciascuna unità immobiliare che compone l'edifi cio, compresi negozi, magazzini, garage ecc… b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione. Per que sta seconda tipologia, la detrazione spettante sì calcola su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 per ciascuna unità immobiliare, come sopra descritte. c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici. Anche in questo caso la detrazione spettante si calcola di su un ammontare complessivo di euro 30.000 (incluse


Azimut le spese collegate allo smaltimento e bonifica dell'impianto sostituito). Allo stato attuale della normativa, nel caso in esame, si parla esclusiva mente di interventi su edifici unifamiliari, come ad esempio una villetta, a patto che sia adibita ad abitazione principale, in caso contrario, la detra zione non viene allo stato prevista. Diversamente nel caso del condominio anche le seconde case fruiscono del bonus. Condizione per l’accesso al bonus, è il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile, o il conseguimento della classe energetica più elevata, se non possibile ottenerne due. Al quarto comma è previsto il medesimo bonus al 110%, per la riqualificazione sismica (sisma bonus) che in passato fruiva di una percentuale di detrazione massima dell’85%. Si assiste quindi ad un incremento di ben 25 punti, sempre in presenza di una riqualificazione di almeno due classi sismiche per effetto dell’intervento. Il bonus sisma si calcola su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 96.000 per ciascuna unità immobiliare. Per poter beneficiare delle detrazioni le spese devono essere effettuate, allo stato, dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e sono utilizzabili in un periodo di 5 anni (a importi costanti) e senza la possibilità di rimborso delle eccedenze o di riportare in avanti le detrazioni non utilizzate nell’anno di competenza. In sostanza ciò che non si utilizza, si perde. Va segnalato che la detrazione del 110% è fruibile quindi nel 22% all’anno con un guadagno netto del contribuente a cui carico, con bonifico parlante, restano le spese, del 10% non tassato. I predetti interventi sono qualificati come “trainanti” (cosiddetti driver), dal momento che la detrazione del 110% si estende anche tutti quegli interventi di efficientamento energetico connessi ai primi tre, ovvero che siano eseguiti, congiuntamente, e dunque fattualmente e tecnicamente agganciati ad almeno uno dei tre interventi citati. Collegati a questi interventi, esiste infatti tutto il settore degli impianti fotovoltaici, che come vedremo nella tabella in calce, possono essere effettuati per una spesa massima di euro 48.000 per condominio o euro 2.400 per KW. Ci sono poi una serie di altri interventi come ad esempio l’installazione di sistemi di accumulo integrato di energia, ovvero la batteria collegata al fotovoltaico che consentirà di utilizzare l’energia elettrica acquisita nel corso della giornata, durante la notte. Per questi impianti c’è l’obbligo di cessione dell’energia non auto-consumata, al GSE, quindi è prevista la cessione dell’energia in surplus. Chi può usufruire delle detrazioni? Le persone fisiche, ma anche le aziende. In ipotesi un condominio dove è presente un negozio o un ufficio, di proprietà o in locazione o comodato in capo ad un’impresa, anche societaria, potrà usufruire del

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Normativa super incentivo del 110%. Il principale punto di forza della normativa è rappresentato dalle modalità di fruizione della detrazione, tali da rendere in alcuni casi gli interventi effettuabili senza l’impiego di liquidità personale. La normativa prevede in alternativa all’utilizzo della detrazione da parte del beneficiario, altre due possibilità, alterative l’una all’altra (art. 121 Decreto Rilancio): 1. possibilità di richiedere lo sconto in fattura, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo dovu to, che poi colui che ha eseguito le opere recupe rerà sotto forma di credito d’imposta e con pos sibilità di successiva cessione o utilizzo; quindi in questo caso il committente perderebbe il 10% di plus sopra indicato. 2. trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con possibilità di cessione a soggetti terzi, inclusi Istituti di Credito ed altri intermediari finanziari, ai quali cederà un valore di 110, ragionevolmente a 100 o cifre più o meno tali, in quanto operazione appetibile per inter mediari finanziari che si trovano cessionari di cre dito verso lo Stato. L’Agenzia delle Entrate ha inoltre istituito una piattaforma (modalità telematica) per la cessione del credito, che però non sostituisce l’atto, che deve essere comunque redatto. Solo a seguito dell’accettazione telematica i crediti potranno essere utilizzabili in compensazione o ceduti. Essenziale per la trasformazione in credito d’imposta e successiva cessione, è il rilascio del visto di conformità da un soggetto abilitato (es: dottore commercialista, ecc.), nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Il visto è passaggio fondamentale in quanto, per mezzo di esso, si attesta l’esistenza dei presupposti per fruire dell’agevolazione. Al visto si affianca, sempre come snodo essenziale, il certificato che attesta la riqualificazione energetica col “salto di classi/e” o sismica da parte dei tecnici competenti (es: geometri, ingegneri, ecc.). Anche queste spese sono detraibili. Occorre fare poi un focus sulla responsabilità (art. 119 comma 4). Infatti la responsabilità circa la spettanza del credito d’imposta resta in capo ai soggetti beneficiari iniziali (cedenti), mentre il fornitore e gli eventuali altri soggetti cessionari rispondono solo dell’utilizzo irregolare del credito (ad esempio fruizione del credito in un periodo inferiore ai 5 anni previsti) o in misura maggiore rispetto allo sconto praticato o al credito ricevuto. Qualora venga accertato il concorso nella violazione anche ai soggetti cessionari potranno essere applicate le medesime sanzioni dei beneficiari iniziali. Occorre fare una piccola precisazione poi sulla cumulabilità fra bonus facciate, sisma bonus, eco bonus e lo sconto per il recupero del patrimonio edilizio. Infatti i benefici collegati agli interventi ora richiamati non sono cumulabili fra loro. Cosa significa? Significa GIUGNO 2020

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Normativa

che se in ipotesi un contribuente intende effettuare un intervento di isolamento termico (cappotto termico) e collegando ad esso l’intervento di rifacimento delle facciate (che normalmente sconta il 90% senza limiti di spesa), il committente non potrà beneficiare del 90% per le spese collegate agli interventi sulle facciate ed anche il 110% in quanto collegato al cappotto termico, ma potrà beneficiare “solo” dell’agevolazione collegata ad uno dei due interventi , o tre se la spesa comprende anche il sisma bonus.

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Per accedere al bonus facciate, i contribuenti che hanno effettuato interventi sull’aspetto dell’immobile, devono ottenere l’attestazione di equipollenza dall’ente competente e non da un professionista esterno. Ricollegandoci poi alla tabella pubblicato nel precedente articolo, su AZIMUT 1/2020, a cura del sottoscritto, con le agevolazioni in esame, si può esporre in sintesi il seguente quadro sinottico:


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Normativa

In buona sostanza, vista l’analisi sul nuovo super bonus, potremmo ipotizzare il seguente esempio numerico, il caso di una ristrutturazione di una casa di campagna con due o più unità immobiliari, nell’esempio se ne ipotizzano 3.

In conclusione, attendiamo i decreti attuativi e la conversione in legge del decreto per stabilire se sarà vera gloria.

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Edilizia

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Zenith35, il GNSS che lavora in ogni cond izione Oggi in questo spazio andremo a narrare l’egregio e diffi coltoso lavoro eseguito da cliente Geomax che utilizza e ha utilizzato le nostre antenne GNSS Geomax Zenith 35 Pro Tag già da diversi anni. Si chiama Alessandro Bernacchia e svolge la libera professione di Geometra ad Ancona da oltre 20 anni. Da sempre uno dei settori trainanti del suo lavoro è stato la topografi a. Il suo studio oltre ad occuparsi di questo settore si occupa di progettazione e direzione lavori per nuove costruzioni civili e terziarie; progettazioni e direzione lavori per ristrutturazione di costruzioni da recuperare; progettazioni di interni; progettazione e direzione lavori di strutture in legno e muratura portante; progettazione acustica; progettazione e coordinamento per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili; studio e progettazione risparmio energetico; progettazione 3d, fotoinserimenti, rendering mediante software di ultima generazione BIM; redazione di pratiche catastali (catasto terreni e urbano); realizzazione di rilievi laser scanner per edifi ci di ogni genere, storici e vincolati; consulenze tecniche per Tribunale, civile ed esecuzione immobiliari e penale; valutazioni immobiliari certifi cate; perizie estimative in genere; pratiche di valutazione rischio amianto; rapporti di valutazione ambientale strategica (vas e via); redazione di attestati prestazione energetica; redazione di tabelle millesimali; consulenze di ogni genere. Lo Studio Bernacchia si contraddistingue per il fatto di avere, al momento, ogni tipo di specializzazione e abilitazione in campo edile, tali da permettergli di coprire ogni esigenza, nel panorama edilizio, nell'ambiente, nel territorio, ed in materia tecnico legale e del diritto immobiliare.

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Addentrandosi nell’argomento specifi co nel gennaio 2019 fu commissionato al Geometra Bernacchia, da un cliente, un bel lavoro di ricognizione della proprietà con richiesta di apposizione dei confi ni di proprietà in loco. Tale lavoro già eseguito più volte nel corso della sua carriera per altri clienti, nel caso specifi co si dimostrò molto diffi coltoso per via del fatto che si trovò a lavorare sotto un bosco fi tto e scosceso ubicato nel Comune di Urbino in Via Monte della Conserva. Per prima cosa, nel marzo 2019, eseguì un primo rilievo topografi co di ricognizione e appoggio, mediante antenna GNSS Geomax Zenith 35 Pro Tag in RTK, senza alcuna diffi coltà rilevante, che ha riguardato l’acquisizione di punti relativi a case, recinzioni esistenti, strade, cancelli, situati nella parte bassa della montagna, fi nalizzato ad ottenere un sistema rigido di orientamento e sovrapposizione dei confi ni di proprietà esistenti nella mappa catastale. La seconda fase ha riguardato l’acquisizione, presso l’Agenzia del Territorio di Pesaro, dei frazionamenti catastali riguardanti la generazione delle linee dividenti della proprietà presenti in mappa catastale. In studio ricostituì tali frazionamenti e andò a sovrapporli ai punti rilevati con il primo rilievo topografi co e calcolato le coordinate dei punti da picchettare in loco. Tornato sul posto nel settembre 2019, per picchettare e apporre i termini del confi ne di proprietà del cliente, memore del primo rilievo di ricognizione, nel quale non aveva avuto alcun problema, riscontrò lavorando nella parte alta della montagna, che in quota non vi era alcun tipo di segnale di rete (Tim, Vodafone, Wind, Tre, Iliad) non potendo quindi otte-


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nere le correzioni in tempo reale della posizione, né telefonare per assistenza. Consapevole di aver fatto un viaggio a vuoto nel dicembre del 2019 tornò sul posto, esattamente in cima alla collina, dove a settembre era rimasto isolato senza poter lavorare, ma questa volta dotato anche della sua seconda antenna da

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Edilizia

utilizzare come base, che è sempre una antenna GNSS Geomax Zenith 35 Pro Tag. Tale seconda antenna gli permise di lavorare in configurazione base-rover senza preoccuparsi di avere rete Ethernet e correzioni in tempo reale. Con tale seconda antenna riuscì ad apporre tutti i punti di confini posti anche in condizioni scomode e molto difficili con precisioni molto buone. Lavorò in condizioni estreme, nel sottobosco, con pochissima luce, tanto vento, in un forte pendio tra rocce e alberi crollati ma con sommo stupore del cliente, le prestazioni della sua dotazione topografica gli permise di portare a termine il lavoro.

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INTERVENTI

Normativa

Protocollo anti-contagio nei cantieri edili o infrastrutturali

GIUSEPPE SEMERARO Ingegnere civile edile, dipendente INAIL, Direzione Regionale per le Marche, con ruolo di Coordinatore della Consulenza Tecnica per l’Edilizia

Il 20 maggio ultimo scorso si è tenuto un webinar organizzato dal Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Ancona sul tema del protocollo anti-contagio e anti-diffusione del virus SARS-COV-2 nei cantieri edili o infrastrutturali, che genera la malattia pandemica conosciuta come COVID-19. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati sia aspetti sanitari e di igiene del lavoro, da parte del dott. Roberto Calisti, dell’ASUR – Area Vasta 3 Civitanova Marche, che temi più propriamente tecnici da parte del sottoscritto. La parte tecnica si è concentrata su due macro argomenti: • il primo ha riguardato il ruolo del CSE soprattutto nella ripresa delle attività sospese; • il secondo ha trattato il tema scottante delle mag giori spese per evitare il contagio virale nei can tieri che le imprese affi datarie ed esecutrici devono sostenere. Entrambi gli argomenti discendono dall’obbligo di applicare nei cantieri le misure stabilite nel protocollo anti-contagio virale, di cui all’allegato 13 del DPCM 17 maggio 2020, oggi allegato 13 del DPCM 11 giugno 2020, ultimo provvedimento emanato dal Governo per contrastare il diffondersi del virus negli ambienti di vita e di lavoro (box 1). Preliminarmente è stato rammentato che la violazione delle misure stabilite dai protocolli allegati al DPCM determina l’applicazione delle sanzioni (amministrative) ai sensi dell'art. 4, cc. 1 e 2, del

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D.L. 19/2020 secondo la procedura stabilita dalla L. 689/1981. Ma non si escludono ulteriori sanzioni, in quanto pertinenti, dovute a violazioni del D.Lgs. 81/08. • Decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6 • DPCM 25 febbraio 2020 • Decreto-legge 2 marzo 2020, n.9 • DPCM 4 marzo 2020 • DPCM 8 marzo 2020 • Decreto-legge 8 marzo 2020, n.11 • DPCM 9 marzo 2020 • Decreto-legge 9 marzo 2020, n.14 • DPCM 11 marzo 2020 • Decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (Cura Italia) • Ordinanza del 21 marzo 2020 • DPCM 22 marzo 2020 • Decreto-legge 25 marzo 2020, n.19 (sanzioni) • DPCM 1° aprile 2020 • DPCM 10 aprile 2020 • DPCM 26 aprile 2020 (All.7) • Legge 21 aprile 2020 (conversione in legge del DL 18/2020) • DPCM 17 maggio 2020

• DPCM 11 giugno 2020 (allegato 13) Box 1 - Successione delle principali norme emanate dal Governo per contrastare il diffondersi del contagio virale

Il ruolo del CSE In riferimento al ruolo del CSE, a seguito dalla ripresa delle attività nei cantieri in precedenza sospesi a causa del lockdown, sono stati segnalati tutti i punti


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del protocollo cantieri in cui si stabiliscono obblighi a suo carico. Il protocollo cantieri si articola in una parte generale e in parti specifiche riguardanti singoli aspetti (box 2). Nella parte generale del protocollo cantieri si stabilisce che il coordinatore per la sicurezza nell'esecuzione dei lavori, ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, deve provvedere ad integrare il PSC e la relativa stima dei costi (dei costi della sicurezza). Va da sé che ai sensi del D.Lgs. 81/08 il CSE chiederà analoga integrazione dei POS di tutte le imprese affidatarie ed esecutrici. È comunque stabilito sempre nella parte generale del protocollo, l’obbligo dei datori di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici di adottare le misure del protocollo medesimo e la facoltà di integrarle con altre equivalenti o più incisive secondo la tipologia, la localizzazione e le caratteristiche del cantiere, previa consultazione del CSE, ove nominato, delle rappresentanze sindacali aziendali/organizzazioni sindacali di categoria e del RLST territorialmente competente. 1. Informazione 2. Modalità di accesso dei fornitori esterni ai can tieri 3. Pulizia e sanificazione nel cantiere 4. Precauzioni igieniche personali 5. Dispositivi di protezione individuale 6. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi) 7. Organizzazione del cantiere (turnazione, rimo dulazione del cronoprogramma delle lavorazioni)

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8. Gestione di una persona sintomatica in cantiere 9. Sorveglianza sanitaria/medico competente/RLS o RLST 10. Aggiornamento del Protocollo di regolamentazione Box 2 - Aspetti disciplinati dal Protocollo cantieri

Relativamente alla delicata questione dei dispositivi di protezione individuale, è stabilito nel protocollo cantieri che potranno essere utilizzate solo mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni all'autorità sanitaria e del CSE ove nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08, che lo stesso coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ove nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08, provveda al riguardo ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei costi con tutti i dispositivi ritenuti necessari1. Inoltre si cita in questo paragrafo anche il CSP, poiché si stabilisce che il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, con il coinvolgimento del RLS o, ove non presente, del RLST, è tenuto ad adeguare la progettazione del cantiere alle misure contenute nel presente protocollo. In riferimento ai servizi igienici assistenziali (mensa e spogliatoi), il protocollo stabilisce che il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ove nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08, provveda al riguardo ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento, anche attraverso una turnazione dei lavoratori compatibilmente con le lavorazioni previste in cantiere. E poi che nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superioGIUGNO 2020

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re ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, questa è tenuta a dichiararla immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere, che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell'autorità sanitaria e del CSE ove nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08 e procedere immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute. Anche sul tema della sorveglianza sanitaria è citato il CSE, quando si stabilisce che nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST nonché con il direttore di cantiere e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08.

La questione delle spese per l’attuazione delle misure anti-contagio È indubbio che l’applicazione delle misure stabilite dal protocollo allo specifico cantiere determini maggiori spese a carico delle imprese affidatarie ed esecutrici. Il problema è come determinarli e fino a che punto riconoscerli agli operatori economici. Nel corso dell’incontro sono state esposte le diverse posizioni al momento espresse dalle organizzazioni datoriali e dalle Regioni1. 1 Nel corso dell’incontro è stato illustrato brevemente un esempio di Piano anti-contagio integrativo del PSC riportato dell’e-book dello stesso Autore, dal titolo Protocolli e piani anti-contagio COVID-19 nei cantieri temporanei o mobili, di EPC Editore, anno 2020.

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L’ANCE in prima battuta, in un articolo comparso su Edilizia e Territorio del Il Sole 24 ore a maggio, la cui sintesi è stata illustrata nell’incontro, stima un aumento di costi variabile tra il 5% e il 10% di ogni voce di prezzo del progetto. Di tutt’altra idea è la Provincia Autonoma di Trento che in un’Ordinanza del 6 maggio 2020 riconosce un incremento dei prezzi variabile nell’intervallo 1-4% dell’importo a base di affidamento. La regione Friuli e il comune di Milano, invece, hanno provveduto ad emanare specifici elenco prezzi unitari per la stima analitica dei costi per l’attuazione delle misure anti-contagio di cui al protocollo cantieri. Diversa è la posizione della Campania, che nell’aggiornamento del proprio prezzario dei lavori pubblici, stabilisce che i maggiori costi da inserire nel Piano della sicurezza e Coordinamento è determinato dai costi effettivi dei DPI e/o delle Attività di contenimento da svolgere con la maggiorazione del 15% per spese generali e sono evidenziati in uno specifico Capitolo del Computo della Sicurezza. … L'importo di detti costi non è soggetto a ribasso. Il riconoscimento di detti costi all'Appaltatore resta subordinato alla presentazione di idonea documentazione di acquisto o di idonea documentazione relativa alle attività di contenimento dei rischi, con il riconoscimento del 15% a titolo di spese generali sostenute per tali attività.” È stato sottolineato a questo punto che le spese per l’attuazione delle misure anti-contagio sono assimi-


Azimut labili, per quanto possibile, ai costi della sicurezza e agli oneri della sicurezza (box 3) e che quelli considerati costi (costi anti COVID-19) vanno determinati in via analitica mediante computo metrico estimativo, mentre gli altri (oneri anti COVID-19), afferenti ad aspetti gestionali di difficile valutazione economica in via analitica, vanno stimati mediante un incremento percentuale delle single voci di prezzo delle lavorazioni previste in progetto, per esempio portando dal 15% al 17% (valore massimo stabilito dal codice dei contratti pubblici) l’alea delle spese generali. Nel frattempo la Commissione prezzari della regione Marche, sulla base di valutazioni effettuate nell’abito di apposito tavolo di lavoro istituito presso ITACA2 e dal confronto con le organizzazioni datoriali, le amministrazioni pubbliche, le forze sociali, gli ordini e collegi professionali del territorio ha deciso di emanare un proprio elenco prezzi dei costi anticontagio, integrativo del Prezzario regionale lavori pubblici 2020, e di demandare ai singoli casi specifici la valutazione dell’integrazione dell’importo di progetto a causa della eventuale minore produttività da parte delle imprese. 2 ITACA è l’Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti, Associazione di tipo federale con obiettivo di attivare azioni ed iniziative condivise dal sistema regionale al fine di promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le stesse Regioni e province autonome, così da assicurare anche il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e operatori del settore.

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Normativa Conclusioni Nel corso del dibattito post relazioni sono stati presi in considerazioni aspetti di dettaglio dell’applicazione del protocollo nelle realtà regionali, prevalentemente costituiti da interventi di non rilevante entità, come quello della costituzione del Comitato di cantiere con compiti di controllo circa la concreta attuazione delle misure del protocollo sule misure antico-contagio virale. Si coglie l’occasione, infine, per ringraziare il presidente del Collegio, geom. Diego Sbaffi, e il coordinatore dell’evento, geom. Marco Pandolfi, per aver organizzato l’evento in una situazione di oggettiva difficoltà operativa, contribuendo non poco al confronto tra gli addetti ai lavori sui tempi che l’emergenza COVID-19 pone nella pratica quotidiana.

Box 3 - Costi ed oneri delle misure anti-contagio secondo l’Autore

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Edilizia

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Le associazioni di categoria sull'emergenza nel settore dell'edilizia Abbiamo interpellato le Associazioni di categoria della provincia di Ancona per avere un loro parere sul settore dell'edilizia nel territorio provinciale. Naturalmente la situazione è in continuo divenire, in base anche alle politiche del governo nazionale, e quindi queste qualificate opinioni si riferiscono alla situazione di fine giugno.

Intervento ANCE Marche su attuale situazione comparto dell’edilizia nelle Marche e relative problematiche del dopo Coronavirus di Costanzo Perlini, Presidente ANCE Marche

Costanzo Perlini, Presidente ANCE Marche

1. Intensità del calo dell’attività nella fase di bloc co Covid-19 Abbiamo condotto un’indagine rapida rivolta a quantificare l’intervenuto calo dell’attività pro duttiva nel settore edile, causa Covid-19, attra verso il sistema mutualistico delle Casse Edili pro vinciali di ANCE Marche. Da tale indagine è risultato che a livello regionale: • nel mese di marzo scorso, rispetto a marzo 2019, il calo produttivo è stato pari a – 50% circa; • nel mese di aprile scorso, rispetto ad aprile 2019, il calo produttivo è stato invece di – 90% circa. Ciò è dovuto in buona sostanza al fatto che si è lavorato fino a metà marzo, mentre da aprile il blocco dei cantieri è risultato essere generalizza to, con esclusione solo dei lavori pubblici di som ma urgenza. 2. Prospettive della ripartenza La situazione straordinaria che stiamo vivendo come sistema Paese per la pandemia in atto rende necessario dotarsi di strumenti eccezionali, che

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siano in grado di realizzare un effettivo rilancio dell’attività edilizia e del mercato immobiliare. Analogamente nel comparto produttivo primario dei lavori pubblici e degli appalti occorrerà dotar si di appositi strumenti di accelerazione e di nuovi programmi di intervento per la realizzazione delle infrastrutture richieste dai territori. Fra gli strumenti eccezionali idonei a darci una prospettiva di ripartenza, come settore delle costruzioni, riteniamo che vadano considerati: • il Super Ecobonus – Sismabonus al 110%, per la ri qualificazione degli immobili sia dal punto di vi sta del miglioramento dell’efficienza energetica che della loro sicurezza statica, antisismica; • lo snellimento e la semplificazione della vigen te normativa sui lavori pubblici attraverso il su peramento del Codice dei Contratti. Peraltro già nel “decreto Rilancio” era stato inserito un capi tolo appalti, poi stralciato, con l’obiettivo di ve locizzare gli investimenti pubblici e l’apertura dei cantieri nell’attuale fase emergenziale particolar mente complicata per la tenuta dell’economia na zionale e la stessa sopravvivenza delle imprese di costruzioni. In questa prospettiva di ripartenza del comparto dei lavori pubblici i più rilevanti inter venti sul Codice da riproporre e/o migliorare con l’ormai prossimo DL “Semplificazione” sono: la possibilità per le Amministrazioni appaltanti di concedere alle imprese un’anticipazione del prez zo di appalto fino al 30%; la riduzione della ga ranzia richiesta per partecipare alle gare; l’am pliamento dei casi in cui è possibile l’esecuzione del contratto in via d’urgenza; • il riavvio della ricostruzione post terremoto nei territori colpiti dal sisma Centro Italia con l’aper tura dei cantieri della ricostruzione privata attra verso: la semplificazione dell’esame delle prati che, la riduzione dei tempi della loro definizione, la modifica delle procedure tecnico-amministrative.


Azimut Per far ripartire la ricostruzione pubblica, invece, occorrerebbero norme straordinarie come: intro duzione della procedura negoziata per gli appalti sotto la soglia comunitaria di 5,3 milioni di euro; attribuzione di poteri derogatori al Commissa rio possibilità per le Amministrazioni appaltanti di concedere alle imprese un’anticipazione del prez zo di appalto fino al 30%; la riduzione della ga ranzia richiesta per partecipare alle gare; l’am pliamento dei casi in cui è possibile l’esecuzione del contratto in via d’urgenza; • il riavvio della ricostruzione post terremoto nei territori colpiti dal sisma Centro Italia con l’aper tura dei cantieri della ricostruzione privata attra verso: la semplificazione dell’esame delle prati che, la riduzione dei tempi della loro definizione, la modifica delle procedure tecnico-amministrative. Per far ripartire la ricostruzione pubblica, invece, occorrerebbero norme straordinarie come: intro duzione della procedura negoziata per gli appalti sotto la soglia comunitaria di 5,3 milioni di euro; attribuzione di poteri derogatori al Commis sario per le situazioni critiche o particolarmen te complesse; garantire il ruolo produttivo pri mario delle imprese edili del territorio nell’e secuzione dei lavori pubblici della ricostruzione. 3. Eventuale pressione al rialzo sui prezzi dei ma teriali e più in generale sui costi di produzione La pandemia in corso ed il rispetto delle misure richieste per il contenimento del virus Covid-19 hanno imposto vincoli eccezionali nell’esecuzione delle commesse pubbliche e private, con effetti pesanti per la sostenibilità economica dei contrat ti di appalto in corso. Si sono determinati nuovi pesanti oneri finanziari aggiuntivi a carico delle imprese, con tutta una se rie di maggiori costi a cui le stesse devono far fronte al fine di garantire la sicurezza e la salute nei cantieri. È fondamentale quindi perché i cantieri aperti possano proseguire nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19 previste per la realizzazione delle opere appaltate: riconoscere i maggiori oneri so stenuti dalle imprese per i costi della salute e del la sicurezza nei luoghi di lavoro; concordare nuo vi prezzi applicando meccanismi compensativi per l’incremento intervento nei costi delle materie prime; prorogare i tempi di ultimazione dei lavo ri; liquidare i SAL in tempi il più possibile rapidi, e così via. In particolare, come ANCE Marche, stiamo seguen do l’iniziativa che la Regione ha assunto per in tegrare con un capitolo a parte il proprio Prezza rio dei lavori pubblici, con l’introduzione di nuove voci e l’indicazione dei relativi costi riguardanti la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro previsti dal Protocollo nazionale per l’adozione delle mi sure anti Covid nei cantieri edili ed altresì dal Pro-

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Edilizia tocollo anti-contagio da predisporre per ogni can tiere. In definitiva l’emergenza Covid-19 ha causato alle imprese di costruzioni appaltatrici rilevanti mag giori costi da sostenere sia per l’intervenu to significativo aumento dei prezzi dei mate riali da costruzione che per l’aumento dei co sti di produzione dovuti alle misure e agli appre stamenti da adottare per il contrasto al Covid-19. (Si pensi che per la riapertura dei cantieri addirit tura occorre allestire un doppio bagno, sanificare i macchinari e gli ambiti/aree in cui si opera, soste nere maggiori costi per i servizi di mensa e tra sporto dei lavoratori, organizzare direttamente l’attività di cantiere con distanziamento e dispo sitivi di protezione individuale (DPI) mascherine, guanti, liquidi/gel igienizzanti e così via). 4. Portata innovativa dell’Ordinanza commissa riale n. 100 per velocizzare la ricostruzione post sisma L’obiettivo atteso da questa Ordinanza, che peral tro va letta in modo organico con le altre emanate contestualmente dal Commissario, indubbiamente risulta essere di ampia portata nella modifica del le procedure tecnico-amministrative finora segui te in quanto rivolta ad accelerare i tempi di au torizzazione degli interventi edilizi di ricostruzio ne, assicurando così una più rapida apertura dei cantieri. In particolare, le principali novità introdotte con l’Ordinanza commissariale n. 100 unitamente alle altre ad essa connesse sono: • semplificazione dell’esame delle pratiche presen tate agli Uffici speciali ricostruzione, con l’intro duzione di un tempo massimo concesso per la loro approvazione, che va da 60 a max 90 giorni. È stato inoltre introdotto un vero e proprio capovol gimento dell’attuale sistema di esame delle pra tiche che non saranno più soggette ad istruttoria da parte dell’Ufficio ricostruzione: il progettista dovrà presentare tutta la documentazione, l’Uffi cio si limiterà a verificarne la completezza e ad approvarla avendo peraltro poteri di controllo in ogni fase; • ruolo attivo dei progettisti e loro responsabilizza zione. Non sarà peraltro richiesta più la conformi tà urbanistica per i vecchi edifici costruiti quando non esisteva il PRG; • possibilità per i Comuni più colpiti di ricorrere allo strumento operativo dei “Piani straordinari di ri costruzione”, in deroga ai parametri urbanistici; • ricognizione sullo stato di smaltimento delle ma cerie e “sblocco” di altre risorse finanziarie per far ripartire lo smaltimento stesso; • potenziamento degli Uffici speciali della ricostru zione con nuove assunzioni nonché stabilizzazione dei contratti per il personale assunto dai Comuni e dedicato alla ricostruzione medesima. GIUGNO 2020

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Edilizia

Prendere in seria considerazione la prossima riapertura dei cantieri. Edilizia ed impianti rappresentano il 40% del tessuto artigiano di Giampiero Cardinali, Presidente CNA Costruzioni Ancona (Lettera aperta di Giampiero Cardinali, CNA Costruzioni, sulla situazione di emergenza, scritta lo scorso 14 aprile)

Giampiero Cardinali, Presidente CNA Costruzioni Ancona

Mentre assisto ancora attonito, ma lucido, a questo fenomeno sanitario mondiale e le ripercussioni nella vita di tutti noi mi giunge la sollecitazione ad un intervento sulla questione dal punto di vista economico ed in particolare sulle necessità del comparto delle costruzioni. Ascolto, tutta la CNA lo fa, con attenzione le testimonianze dei nostri imprenditori e da tutti loro giunge richiesta di protezione e salvaguardia della salute ed altrettanto chiedono, non 600 euro, ma la possibilità di guadagnare la mesata e terminare i lavori a loro affidati. Arrivano indicazioni di buon senso, magari sotto forma di interrogativo iroso, come la riapertura di tutti quei cantieri, dove spesso da soli o alternati nelle fasi da altri professionisti, si possa avanzare nei lavori in piena sicurezza basti pensare alle riqualificazioni private dove si potrebbe operare in un appartamento vuoto o le attività all’aperto. Non pensiamo a deroghe alle regole anzi la richiesta è di calendarizzare un percorso che riavvii le opere, suffragato da elementi medici e scientifici, a partire da ove le misure siano garantite oltremodo. A tal fine aggiungiamo che serve una azione politica di reperimento dei dispositivi di sicurezza garantito e a prezzi calmierati per tutti i lavoratori. Questo per un contributo sul contingente ma la riflessione necessita visione prospettica a medio e lungo periodo. Va rifocalizzata la centralità del settore costruzioni ed indotti nell’economia e nella sana vivibilità dei nostri territori.

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Avviare un grande piano di ripristino in sicurezza dell’assetto idrogeologico e delle reti infrastrutturali e della mobilità, c’è ancora tanta ricostruzione da sisma da terminare o mai partita e penso alle Marche ma anche all’Abruzzo. Mantenere stabilmente gli incentivi alla riqualificazione, messa in sicurezza antisismica, efficientamento e risparmio energetico. Vanno avviati Lavori Pubblici con regole certe, snelle, anche nei pagamenti e aggiungo che non si eseguono opere pubbliche magari come le scuole con il meccanismo del massimo ribasso. A questo aggiungiamo l’infrastrutturazione delle reti immateriali, pensiamo all’importanza che ha rivestito la comunicazione online per i milioni di persone in distanziamento sociale, pensiamo alla tenuta dei rapporti sociali e alla fonte di intrattenimento oltre naturalmente la tenuta del sistema economico, penso alla realtà oramai ben compresa dello smart working, ove possibile, alla didattica. A questo aggiungo due elementi legati alla “economia reale”, primo la necessità di misure per la liquidità e su questo la CNA si sta battendo da leoni, ma ognuno deve fare la propria parte, e questo è un appello al popolo operoso e responsabile della piccola impresa che rappresentiamo, garantire i pagamenti e non contribuire ad innescare la catena delle insolvenze o forse dovrei dire, anche in questo caso, il contagio…


Azimut La proposta degli immobili

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Edilizia operativa

per

la

riqualificazione

di Elisabetta Grilli, Responsabile CNA Costruzioni Ancona

Elisabetta Grilli, Responsabile CNA Costruzioni Ancona

L’11 giugno è stato il primo anniversario di Riqualifichiamo l’Italia, il progetto consortile di CNA Costruzioni e Harley&Dikkinson – condiviso con i Collegi ed Ordini professionali e rete delle Professioni della Provincia di Ancona - sorto appunto un anno fa per rispondere adeguatamente ad un mercato in profonda trasformazione, soprattutto in tema di cessione del credito d’imposta. Attraverso questa rete di consorzi, le MPMI aderenti a CNA Costruzioni hanno trovato una soluzione per condividere specifiche risorse e competenze e cogliere così al meglio le opportunità che il mondo sempre più dinamico della riqualificazione oggi può riservare. Giusto qualche numero portato da Riqualifichiamo l’Italia nel solo 2019: 13 consorzi che hanno aderito al progetto con 270 imprese coinvolte in 76 cantieri suddivisi tra un 50% di interventi con Eco bonus, un 25% di Sisma bonus e un 25% di Eco-Sisma bonus per un valore medio di appalto di 500.000€ e, per l’ambiente, minori emissioni di CO2 di circa 3.000 ton/anno. Ad oggi sono in fase di delibera oltre 145 milioni di offerte. L’introduzione della cessione del credito d’imposta, ora in attesa degli ulteriori sviluppi inaugurati dal Decreto Rilancio, ha fatto sorgere diversi e inediti meccanismi di gestione dell’opportunità fiscale. Dopo due anni di assestamento dell’incentivo possiamo oggi distinguere due tipologie di approccio al tema: • il metodo diretto in cui un unico grande soggetto, di solito ESCo o municipalizzata, esegue l’inter-

vento come global contractor e acquista diretta mente il credito scontandolo negli anni previsti dalla detrazione; • il metodo indiretto in cui ai soggetti coinvolti nell’intervento viene messa a disposizione una piattaforma terza che permette l’acquisto del credito d’imposta da parte di un secondo cessio nario, come previsto dalla Circolare 11/E del 2018. H&D per CNA e il progetto Riqualifichiamo l’Ita lia, con lo scopo di garantire l’autonomia dell’in tera filiera a sostegno delle MPMI, ha sposato quest’ultimo approccio e ha messo a disposizione una piattaforma terza per la gestione del credito d’imposta tramite cui: • le PMI e i professionisti continuano a mantenere il loro rapporto con il condominio emettendo la loro offerta (ovvero il professionista e la ditta di esecu zione dei lavori li sceglie il committente); • gli istituti di credito intervengono al bisogno sia per la parte restante da pagare del condominio sia per l’eventuale anticipo all’impresa; • la filiera è attivata in base alle proprie competen ze (cessionario finale acquista il credito nel rispet to della Circolare 11/E); • vengono messi a disposizione dei sistemi di con trollo a garanzia dell’operazione e di tutti gli ope ratori. Alla riqualificazione condominiale si sono inoltre sommati per la rete di consorzi della CNA Costruzioni, interventi su edifici monomandatari, cooperative indivise e Iacp. Si attendono ora le specifiche del Superbonus 110% del Decreto Rilancio per definire ancor meglio l’ambito di intervento potenziale per cui è già evidente l’interesse dei diversi committenti.

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Luca Bocchino, Responsabile Sviluppo Economico, Territori, Categorie e Movimenti e Responsabile Categorie Edilizia, Impianti di Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino

Un bazooka che rischia di diventare una pistola ad acqua Nelle Marche 30.000 imprese del settore Casa (Edilizia, Impianti, Serramenti), con 120.000 addetti ai lavori in attesa di capire cosa riserverà il Superbonus 110% di Luca Bocchino, Responsabile Sviluppo Economico, Territori, Categorie e Movimenti e Responsabile Categorie Edilizia, Impianti di Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino Dopo varie anticipazioni e rinvii, il Consiglio dei ministri ha varato il “Decreto Rilancio” (pubblicato in GU 128 del 19 maggio u.s.), nel quale è stata inserita, tra le altre, un’importante e attesa misura destinata a rilanciare la filiera delle costruzioni già segnata pesantemente dagli anni di crisi, a cui si è aggiunto il recente blocco dei cantieri dovuto all’emergenza sanitaria: si tratta del potenziamento delle agevolazioni ecobonus e Sismabonus, richiesto da tempo dalle associazioni di categoria Con l’articolo 119 del DL si incrementa al 110% l’aliquota di detrazione spettante per interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, con riferimento alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 prevedendo la compensazione in 5 rate annuali di pari importo. Nello specifico gli interventi dovranno riguardare: – l’isolamento termico delle superfici opache verti cali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edi ficio medesimo (spesa massima 60 mila euro/unità immobiliare); i materiali isolanti utilizzati devo

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no rispettare i criteri ambientali minimi, cosiddet ti CAM, contenuti nel Dm ambiente dell’11 ottobre 2017. – le parti comuni degli edifici o su edifici unifamilia ri per la sostituzione degli impianti di climatizza zione invernale esistenti con impianti centra lizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazio ne, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici (spesa massima: 30.000 euro/ unità immobiliare); sono comprese le spese di smaltimento e bonifica del vecchio impianto. Al fine di poter accedere al beneficio, i lavori di efficientamento dovranno però assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E), ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata. Il Sismabonus, invece, viene esteso, oltre alle zone 1 e 2 anche alla zona sismica 3 che ricomprende oltre 1000 comuni sul territorio italiano. Inoltre – si legge


Azimut nel decreto – in caso di cessione del corrispondente credito ad un’impresa di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione spetta nella misura del 90 per cento. Nel decreto viene precisato che ambedue le misure valgono per gli interventi effettuati sulle parti comuni di edificio nonché sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Una novità di rilievo risiede nell’introduzione all’art.121 della possibilità per il soggetto avente diritto alle due detrazioni fiscali, di optare, alternativamente per: – un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal for nitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito; – la trasformazione del corrispondente importo del la detrazione in credito d’imposta da utilizzare anche in compensazione, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. Il contribuente potrà optare per la cessione o sconto in fattura dell’importo corrispondente alle detrazioni richiedendo un «visto di conformità» al responsabile dei centri di assistenza fiscale, che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Ai fini della cessione dell’ecobonus è necessaria l’asseverazione dei requisiti richiesti da parte di tecnici abilitati e della corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Una copia dell’asseverazione viene trasmessa esclusivamente per via telematica all’ENEA. Con decreto del MISE sono stabilite le modalità di trasmissione della suddetta asseverazione e le relative modalità attuative. Allo stesso modo, l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico è asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico. Gli stessi attestano, altresì, la corrispondente congruità delle spese sostenute. Anche per il bonus ristrutturazioni e per il bonus facciate vale la possibilità di optare per la trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile. Pur esprimendo apprezzamento per la misura di potenziamento dei bonus Rilancio che rappresenta una valida occasione per il rilancio del comparto dell’edilizia e che, al contempo, consentirà il rinnovamento del patrimonio edilizio in un’ottica di sostenibilità e sicurezza, Si segnala, tuttavia, la preoccupazione che destano l’obbligo dei CAM per i materiali dei ‘cappotti termici’ e la complessità degli adempimenti legati ai superbonus e alla cessione dello sconto

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Edilizia (visti di conformità, asseverazioni), specialmente se paragonata al meccanismo più immediato della detrazione per gli interventi di recupero edilizio al 50%. Era prevista entro 30 giorni dalla pubblicazione in GU la circolare dell'AE che disciplinasse tecnicamente i passaggi della cessione del credito in particolare quelli connessi al sistema bancario, cruciali per la trasformazione del credito in liquidità per le imprese. Ad oggi si rischia che il bazooka tanto ostentato diventi una pistola ad acqua... ed a stagione finita. Tutti i cantieri si sono fermati. Confartigianato aveva chiesto la retroattività dal 1.1.2020 per mettere subito in moto la liquidità alle imprese ed ai professionisti. E non basta la recente Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate 34/2020 del 25 giugno che (ribaltando le risoluzioni 303/E e 340/e del 2008) rendendo valida l'applicabilità agli interventi eseguiti da titolari di reddito d'impresa su immobili diversi da quelli strumentali, apre alle detrazioni per riqualificazione (ecobonus) e per interventi antisismici (Sismabonus). Il Decreto legge dovrà essere convertito in Legge entro il 18 Luglio p.v. Per quella data sono attese modifiche importanti come l'estensione delle agevolazioni fino al 2022 (stiamo terminando la finestra temporale utile per gli interventi eseguibili nel 2020), l'immediata semplicità del trasferimento della cessione del credito e la semplificazione burocratica delle attestazioni in specie quella dell'asseverazione del credito da parte di un CAF. Basterebbe il corretto caricamento del tecnico nella piattaforma dell'ENEA. Di fatto, in assenza di una regolamentazione, ad oggi si stanno verificando i primi effetti distorsivi: grandi player, multiutility ed altri attori nazionali dell'energia entrano nel mercato locale, sostituendosi alle imprese del territorio ed alla rete di professionisti che ci mettono faccia e professionalità al fine di offrire al cliente, al cittadino un servizio di qualità e assistendo negli anni il cliente stesso. Abbiamo sviluppato piattaforme per la gestione del Credito a favore dei più piccoli operatori al fine di dargli un servizio migliore. Con gli Istituti bancari locali abbiamo già pronte soluzioni ma il ritardo dei chiarimenti rallenta anche questo passaggio. Occorre allora partire da una giusta comunicazione che faccia capire l'importanza del rapporto fiduciario tra impresa del territorio, professionista qualificato e servizio al cittadino, senza rincorrere spot e slogan che fanno diventare quella che ad oggi è una pistola ad acqua di mezza stagione.

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Accordo di collaborazione tra UNI.CO. SOC. COOP. e Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona I professionisti operanti nell’ambito della ricostruzione post sisma 2016 disciplinata dal Decreto Legge 189/2016 al fi ne di presentare i progetti allegati alle istanze per la ricostruzione devono stipulare appositi incarichi professionali con i soggetti committenti, che benefi ciano di contributo in base alla normativa prevista dal Decreto-legge 189/2016. A seguito dell’incarico ricevuto, i professionisti devono presentare, con le modalità previste dalla normativa, insieme all’istanza il progetto ed il calcolo della parcella professionale all’interno della piattaforma, attualmente il portale MUDE Emergenza Terremoto, messa a disposizione dalla Struttura Commissariale e dalle Regioni coinvolte dal sisma; La Regione Marche, a seguito delle competenze previste dal D.L. 189/2016 e ss.mm.ii. nel rispetto delle ordinanze emanate dal Commissario, a completamento delle istruttorie provvede ad emettere il Decreto di assegnazione del contributo a favore del committente richiedente, contemplando al suo interno anche la liquidazione del così detto SAL0 che prevede l’erogazione fi no all’80% dell’importo della parcella relativa alle fasi di progettazione dei Professionisti; Ad oggi non è stata ancora defi nita una procedura operativa atta a permettere di erogare la liquidazione delle somme previste a titolo di anticipo del compenso relativo alle attività professionali. I tempi di attesa per i professionisti, ai fi ni della liquidazione dell’anticipo della parcella professionale, da parte della Regione Marche, sono di fatto molto dilatati, con grave pregiudizio per i professionisti stessi;

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Il Confi di UNI.CO. SOC.COOP., è disponibile a valutare una soluzione fi nanziaria al fi ne di sostenere i Professionisti nell’anticipazione fi no all’80% della parcella professionale relativa alla progettazione. Il Confi di UNI.CO. SOC.COOP mette a disposizione dei Professionisti una linea di Credito Diretto, nella specie del “bullet”, con la quale verrà fi nanziato fi no all’80% dell’importo della parcella relativa alla progettazione così come risultante dalla documentazione formale consegnata dai Professionisti stessi. Il fi nanziamento verrà offerto tanto ai Professionisti che vorranno associarsi al Confi di, rientrando pertanto tale attività nell’attività caratteristica di UNI. CO. SOC.COOP., che ai Professionisti che non decideranno di associarsi, ed in questo caso l’attività di fi nanziamento costituirà attività connessa e strumentale. I Professionisti sono tenuti, ciascuno riferendosi al proprio Collegio professionale di appartenenza, al fi ne dell’ottenimento del fi nanziamento, a presentare al Confi di la seguente documentazione: • Contratto di prestazione d’opera sottoscritto tra professionista e committente (ammesso a con tributo per danno dell’edifi cio a seguito del sisma 2016) come da documento MUDE che prevede il Contratto di incarico professionale redatto sulla base dello schema tipo allegato all’Ord. 12/2017. Il deposito presso l’USR costituisce registrazione ai sensi del D.Lgs. 131/1986 • Stralcio della Documentazione inserita nella piat taforma MUDE costituita almeno da: Elaborati tecnici e grafi ci necessari a:


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• Domanda di ammissibilità al contributo (RCR); • Richiesta, effettuata dal committente, dell’eroga zione dell’80% dell’importo spettante ai Tecni ci che hanno partecipato alla fase di progettazio ne (SAL0) ai sensi dell’art.7 c.4 dell’Ord. n.8 del 14/12/2016 e s.m.i. ovvero ai sensi dell’art. 3 c.8 dell’Ord. n.13 del 9.01.2017 e s.m.i ovvero ai sensi dell’art. 7 c.2 dell’Ord. 19 del 7/04/2017 e s.m.i; • Perizia asseverata dei danni;• DICHIARAZIONE DEL LIVELLO OPERATIVO consistente nella Relazione tecnica e di valutazione della definizione del LI VELLO OPERATIVO ottenuto sulla base della combi nazione degli "stati di danno" e dei "gradi di vulne rabilità"; • Rilievo architettonico quotato (stato di fatto); • Rilievo materico; • Quadro fessurativo; • Elaborato grafico e quadro riassuntivo delle super fici utili ed accessorie per ogni unità immobiliare e per le parti comuni; • Documentazione fotografica completa di indicazio ne dei punti di presa; • Progetto architettonico quotato con indicazione degli interventi previsti e delle destinazioni d'uso dei vani; • Relazione tecnico illustrativa in cui si descrive in maniera esaustiva lo stato attuale dell'immobile e degli interventi previsti; • Elementi nella relazione per richiesta incrementi percentuali di contributo; • Elaborati opere NON ammesse a contributo; • Computo metrico estimativo; • CALCOLO DEL CONTRIBUTO ai sensi della vigente normativa; • QUADRO ECONOMICO; • PROTOCOLLO DI DEPOSITO NEL SISTEMA MUDE DELL’INTERO PROGETTO; • Elaborati strutturali; • Relazione Geologica, ove prevista. • nota spese – parcella redatta, in conformità a quanto previsto nella normativa in essere per la ricostruzione, sulla base del calcolo del contri-

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buto, elaborato caricato su MUDE e sopra citato, con indicazione delle somme sostenibili dal contri buto pubblico; • comunicazione di non modificabilità del c/c dedi cato che il professionista comunica tramite piatta forma MUDE; • DURC aggiornato e/o autocertificazione per tecnici non iscritti alla Cassa; • Dichiarazione di conferma dell’iscrizione elenco speciale dei professionisti di cui all’art. 34 del De creto Legge 189/2016; • Impegno da parte del professionista (in apposito modulo) ad estinguere il finanziamento concesso all’ottenimento dell’erogazione di quanto allo stesso dovuto da parte delle autorità competenti. Va da sé che le parti da intendersi come Uni.co. e Professionisti possono concordare diverse intese deroganti a quanto sopra descritto. I professionisti, una volta ricevuta la comunicazione positiva del controllo eseguito dal Collegio professionale, così come previsto nell’art.5.1, ha l’onere di richiedere conferma ad UNI.CO.SOC.COOP. circa la disponibilità di quest’ultimo ad erogare il finanziamento. UNI.CO.SOC.COOP., dopo aver effettuato le opportune verifiche sull’affidabilità del richiedente, rilascia un documento al soggetto richiedente, nel quale viene riportata la disponibilità di UNI.CO. a dare seguito alla richiesta e si impegna ad erogare il finanziamento nel termine di 15 giorni Il Collegio professionale, su richiesta del soggetto da finanziare, verifica la presenza degli elaborati messi a disposizione dal richiedente professionista e procede ad un controllo a livello amministrativo nonché alla verifica della determinazione dell’importo della parcella, relativa alle prestazioni coperte dal contributo riguardanti la progettazione stessa. Il Collegio professionale si impegna a dare tempestiva comunicazione dei risultati delle valutazioni fatte, al professionista ed a UNI.CO SOC.COOP.

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DIRITTO DI PARABOLA Per installare una parabola non occorrono autorizzazioni Stefano Stimilli La giurisprudenza ha affermato che il diritto alla installazione di antenne riconduce al diritto primario alla libera manifestazione del proprio pensiero ed alla ricezione del pensiero altrui, riconosciuto dall'art. 21 della Costituzione, diritto che non incontra, nei rapporti tra privati, altro limite oltre quello di ostacolare il pari diritto altrui oppure di pregiudicare l'altrui diritto di proprietà. Questo il principio al quale deve attenersi tutta la nostra legislazione in materia. Per installare una parabola non occorre nessuna autorizzazione! La conferma è data dal decreto n.55 dell'11 febbraio 1997 il quale dà attuazione alla direttiva CEE 94/46. L'art. 6 di tale decreto precisa che l'abbonamento alla radiodiffusione nazionale costituisce titolo alla installazione ed alla utilizzazione di antenne destinate alla ricezione di programmi radiotelevisivi da satellite. Diritto all'installazione nel proprio stabile Nel principio espresso nell'art. 21 Cost. rientra anche l'installazione di antenne su beni di proprietà esclusiva altrui, quindi anche l'installazione di antenne sul lastrico solare condominiale, contro volontà dell'assemblea dei condomini. Ciò è chiarito dall'art. 397 del D.p.R. 23/73, n. 156, secondo la quale i proprietari di immobili o di porzioni di immobili non possono opporsi alla installazione sulla loro proprietà di antenne destinate alla ricezione di servizi di radiodiffusioni appartenenti agli abitanti dell'immobile stesso. L'art. 232 del D.p.R. 23/3/73, n. 156 stabilisce inoltre che i fi li o i cavi collegati ad una antenna, possono passare, anche senza consenso del proprietario, sia al di sopra che al di sotto delle proprietà pubbliche o private, sia dinnanzi a quei lati di edifi ci ove non siano fi nestre o altre aperture praticabili a prospetto.

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Prosegue l'articolo di legge in esame affermando che il proprietario o il condomino non possono opporsi all'appoggio, nell'immobile di loro proprietà, di antenne, di sostegni, nonchè al passaggio di condutture, fi li, o qualsiasi altro impianto occorrente per soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini. La legge prescrive, chiaramente, che i fi li o i cavi, però, devono essere collocati in modo da non impedire il libero uso della cosa secondo la sua destinazione. La legge precisa che per l'installazione e la manutenzione di una parabola è possibile imporre ad altro il passaggio nell'immobile di sua proprietà del personale che deve svolgere il lavoro. Facciamo riferimento all'art. 232 comma 3 del D.p.R. 156/1973, richiamato dall'art. 397, secondo il quale, il proprietario è tenuto a sopportare il passaggio ove si dimostri la necessità di effettuarlo per l'installazione, la riparazione o la manutenzione elle antenne destinate alla ricezione dei servizi di radiodiffusione, in questo caso, al proprietario non è dovuta alcuna indennità. Il proprietario dell'antenna può, addirittura, avvalersi di un provvedimento di urgenza per ottenere una immediata tutela, il tutto purchè non ne risulti menomato, in modo apprezzabile, il diritto di proprietà. Difendersi in assemblea condominiale Spesso nelle assemblee di condominio viene impedita l'installazione di una parabola, facendo riferimento al regolamento di condominio o a delibere precedenti. Occorre, per chiarezza, fare una distinzione tra regolamento condominiale e regolamento contrattuale. Con il primo si intende il regolamento approvato con le maggioranze previste dal Codice Civile. Con il secondo, invece, si intende quell'insieme di regole che vengono accettate da tutti i condomini e, per i nuovi condomini, quelle che vengono accettate con il con-


Azimut tratto di compravendita, al momento cioè dell'acquisto dell'immobile. Possono questi regolamenti impedire il diritto all'installazione di una parabola? È assodato che l'installazione di antenne su beni di proprietà esclusiva altrui, nonchè l'installazione di antenne sul lastrico solare condominiale, può avvenire contro la volontà dell'assemblea dei condomini. Quindi è evidente la conseguente impossibilità, per il semplice regolamento condominiale, di vietare l'installazione di antenne paraboliche. Pertanto, la delibera dell'assemblea che vieti ad un condomino l'installazione di un'antenna autonoma, in mancanza di un pregiudizio concreto all'uso o al decoro del bene comune, è giuridicamente nulla, con la conseguenza che il condomino leso può fare accertare il proprio diritto all'installazione. Lo strumento più idoneo a contrastare i divieti ingiustificati è quello previsto dall'art. 700 codice procedura civile, (ci riferiamo alla tutela in via d'urgenza). Con tale strumento è possibile ottenere dal Giudice competente un provvedimento immediatamente esecutivo che consentirà di esercitare il diritto all'installazione della propria parabola. Un altro strumento giuridico che offre tutela a coloro che vengono menomati nel loro diritto ad usufruire di antenne paraboliche, va individuato nelle così dette azione possessorie previste e regolate dal codice civile negli artt. 1168 e 1170. La legge di conversione del decreto legge n. 5/2001, recante disposizioni urgenti per il differimento dei termini in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonché per il risanamento di impianti radiotelevisivi, contiene, all’art. 2 bis comma 13, la seguente disposizione: “Al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di radiodiffusione da satellite, le opere di installazione di nuovi impianti sono innovazioni necessarie ai sensi dell’art. 1120 primo comma del codice civile. Per l’approvazione delle relative deliberazioni si applica l’art. 1136 terzo comma dello stesso codice. Le disposizioni di cui ai precedenti periodi non costituiscono titolo per il riconoscimento dei benefici fiscali.” Per capire la portata di tale norma occorre prima ricordarci la normativa applicabile agli impianti satellitari centralizzati prima della sua entrata in vigore e fare un breve riassunto dei più importanti passaggi legislativi di questi ultimi anni. L’art. 232 comma 2 del cosiddetto codice postale (D.P.R. 156/1973) statuisce che il proprietario o il condomino non possono opporsi all’appoggio di antenne, sostegni, nonché al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto nell’immobile di sua proprietà quando si tratti di impianto di telecomunicazioni occorrente per soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini. Inoltre la giurisprudenza ha chiarito in più occasioni che l’installazione di antenne televisive rappresenta una facoltà riconducibile al diritto alla libera informazione sancito dall’art. 21 della Costituzione. Per

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Condominio questo, solo in casi particolari, possono essere poste limitazioni all’esercizio di tale diritto. A tutto ciò deve essere aggiunto che il legislatore italiano, vista la proliferazione di antenne paraboliche, ha introdotto norme volte a favorire, con incentivi fiscali, l’installazione di impianti centralizzati. Riguardo al diritto alla installazione di antenne paraboliche occorre chiarire che, indipendentemente dal raggiungimento delle maggioranze che la legge richiede per la installazione di impianti centralizzati, in ogni caso i condomini, singoli o riuniti in gruppi, possono installare antenne paraboliche a meno che non ci siano particolari ragioni in contrario. La Corte di Cassazione ha precisato in più occasioni che qualora sia installata una antenna centralizzata per volontà della maggioranza dei condomini, l’assemblea non può vietare al singolo condomino l’installazione di un’antenna autonoma a meno che, così facendo, non venga arrecato un qualche pregiudizio alle parti comuni dell’edificio oppure venga pregiudicata la possibilità di utilizzazione delle parti comuni da parte degli altri condomini. Così come non può essere vietata la installazione di antenne autonome, al pari non può essere imposto a coloro che già possiedono un’antenna di eliminarla. In tal caso l’amministratore stesso potrà proporre, consultando l’installatore, una soluzione volta a sfruttare l’impianto autonomo già esistente al fine di trasformarlo in centralizzato. I condomini dissenzienti, cioè coloro che in primo momento decidono di non partecipare all’iniziativa, così come coloro che li succedano nella proprietà dell’immobile, potranno successivamente partecipare all’innovazione contribuendo alle spese di esecuzione e di manutenzione. In questo caso il condominio deciderà la quota di partecipazione alle spese di installazione inizialmente sostenute dagli altri e da quel momento in poi anche quel condomino parteciperà alle spese di manutenzione e di gestione dell’impianto. Tabella riassuntiva I condomini hanno sempre il diritto di installare antenne paraboliche sia sulle parti di loro proprietàche sulle parti comuni dell’edificio. Quindi, indipendentemente dal raggiungimento delle maggioranze previste dalla legge, gruppi di condomini possono decidere di far realizzare un impianto centralizzato che serva solo i loro appartamenti, salvo particolari ragioni in contrario. L’installazione di antenna parabolica centralizzata, rappresenta una innovazione necessaria e la relativa delibera, ai sensi della legge 66/2001 è soggetta alla maggioranza di cui all’art. 1136 comma 3 c.c.. Sia in prima che in seconda convocazione la delibera deve essere approvata da almeno un terzo dei partecipanti del condominio che rappresentino almeno un terzo (333 millesimi) del valore dell’edificio. Le spese ricadono sui proprietari degli appartamenti, e sono divise in parti uguali tra i condomini, il tutto salvo diverso accordo.

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Indagine semestrale sul settore delle costruzioni Secondo semestre 2019 L’Indagine semestrale sul settore delle Costruzioni è realizzata dal Centro Studi “Giuseppe Guzzini” di Confindustria Marche in collaborazione con Ance Marche e con il patrocinio di UBI Banca. La presente pubblicazione contiene i risultati della rilevazione, su un campione di imprese edili marchigiane, relativa al II semestre 2019. IL QUADRO NAZIONALE Nell’edizione di gennaio 2020 dell’Osservatorio Congiunturale sull’industria delle costruzioni, l’ANCE evidenzia per il 2019 un allentamento della crisi. In linea con la previsione formulata lo scorso anno, viene confermata la crescita degli investimenti in costruzioni del 2,3% in termini reali, grazie al proseguimento dell’andamento positivo del comparto residenziale e non residenziale privato e ad un recupero nelle opere pubbliche. Dopo la crisi pesantissima che ha colpito il settore, riducendone fortemente livelli produttivi, numero di imprese e addetti, l’aumento stimato per il 2019 non appare, purtroppo, suffi ciente per parlare di una vera ripresa. Nel dettaglio dei singoli comparti, per il 2019 l’ANCE conferma la dinamica positiva iniziata nel 2017 per gli investimenti in nuove abitazioni, stimando un incremento del 5,4% in termini reali rispetto al 2018. In crescita, rispetto al 2018, anche gli investimenti in riqualifi cazione del patrimonio abitativo (+0,7% in termini reali) che rappresentano circa il 37% del valore complessivo degli investimenti in costruzioni. Tale stima tiene conto della proroga, fi no a tutto il 2020, delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per gli interventi di riqualifi cazione energetica degli edifi ci nonché dei primi effetti del sisma-bonus ed ecobonus destinati a interi condomini. Gli investimenti privati in costruzioni non residenziali sono stimati in crescita del 2,5% in termini reali nel 2019, mentre per gli investimenti in costruzioni non residenziali pubbliche si stima un incremento del 2,9% in quantità. Positivo, per il terzo anno consecutivo, l’andamento dei bandi di gara per lavori pubblici: anche il 2019 si è chiuso con un ulteriore incremento negli importi banditi (+25,7% su base annua), a fronte di una battuta di arresto del numero (-4,8%). A trai-

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nare la dinamica particolarmente positiva in valore sono soprattutto le grandi opere, che sono tornate a rappresentare una quota importante della domanda dei lavori pubblici, pari al 30% (nel 2018 tale peso aveva raggiunto livelli minimi, pari solo a 10%). I dati Istat sugli investimenti in costruzioni indicano, nel 2019, un ulteriore aumento del 2,6%, rispetto all’anno precedente. L’indice Istat della produzione nelle costruzioni, corretto per gli effetti di calendario, nel 2019 evidenzia un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Con riferimento all’occupazione, i dati Istat relativi alla media del 2019 evidenziano una riduzione del 4,8% nel numero di occupati rispetto al 2018. Nel 2019, le ore complessive di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate sono diminuite del 21,1% rispetto al 2018. La previsione ANCE per il 2020, tenuto conto INDAGINE del rallentamento in atto dell’economia SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019 generale, è di un aumento degli investimenti in costruzione dell’1,7% in termini reali. Fig. 1 – Investimenti* in Costruzioni per comparto in Italia

Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente

(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà (°) Stime Ance Fonte: Elaborazioni Ance su dati ISTAT


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IL QUADRO REGIONALE Chiusura di 2019 positiva per le costruzioni marchigiane e su livelli migliori rispetto a quanto rilevato nel secondo semestre del 2018. Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confi ndustria MarINDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019 che su un campione di aziende associate, la produzione nel secondo semestre 2019 è risultata in aumento del 2,1% in termini reali rispetto al secondo semestre 2018. IL QUADRO REGIONALE Tutti i principali comparti hanno registrato risultati positivi, tranne l’edilizia non perabitativa. dichiarazioni Chiusura di 2019 positiva le costruzioni Le marchigiane e su livelli migliori rispetto a quanto rilevato nel secondo semestre del 2018. degli operatori intervistati confermano il miglioramento Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la del clima congiunturale: sale la quota di operatori inteproduzione nel secondo semestre 2019 è risultata in aumento del 2,1% in termini reali rispetto al secondo semestre 2018. ressata dalla crescita dei livelli produttivi (44% contro Tutti i principali comparti hanno registrato risultati positivi, tranne 42% della precedente rilevazione), mentre rimane stabil’edilizia non abitativa. Le dichiarazioni degli operatori intervistati confermano il miglioramento del clima congiunturale: sale la quota di le la quota di aziende interessate dalla fl essione dell'atoperatori interessata dalla crescita dei livelli produttivi (44% contro della precedente rilevazione), mentre rimane rilevazione). stabile la quota di tività (39% 42% contro 40% della precedente aziende interessate dalla flessione dell'attività (39% contro 40% della precedente rilevazione). Nella tavola seguente sono riportati i tassi di variazione Nella tavola seguente sono riportati i tassi di variazione percentuale percentuale della produzione nei principali comparti del della produzione nei principali comparti del settore: settore:

Negativa la dinamica dell’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2019 (-2,7%), frenata dall’incertezza che ha in parte interessato le prospettive a medio termine dell’industria manifatturiera nel 2019. In crescita i lavori pubblici (3,4%) rispetto al secondo semestre 2018. In linea con il dato quantitativo, le indicazioni delle imprese del comparto mostrano segnali di miglioramento: sale, infatti, la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (49% contro 46% della precedente rilevazione), mentre rimane stabile la INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019 frazione di operatori con attività produttiva in fl essione (43% contro 44% della precedente rilevazione). Fig. 3 - Imprese attive nel settore delle Costruzioni nelle Marche

Tab.1 - Settore delle Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata Tassi di variazione percentuale sullo stesso semestre dell'anno precedente

PRODUZIONE

I semestre 2019

II semestre 2019

Edilizia abitativa Pubblica Privata - c/proprio - c/terzi - convenzionata Edilizia non abitativa Lavori pubblici Altro

2,7 2,0 2,8 8,3 2,5 0,1 2,8 4,3 -0,4

1,8 2,4 1,5 1,2 1,6 2,2 -2,7 3,4 1,5

Totale

3,0

2,1

Fonte: Confindustria Marche

OCCUPAZIONE L’andamento congiunturale del secondo semestre 2019 si è accompagnato ad una dinamica moderatamente positiva dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati dell’1,5%. Secondo le stime di Confi ndustria Marche, l'occupazione è aumentata del 2,0% per INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019 gli operai mentre si è ridotta dell’1,7% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposto una fl OCCUPAZIONE essione del monte ore lavorate rispetto al primo semestre 2019 (-3,7%). Nel secondo semestre L’andamento congiunturale del secondo semestre 2019 si è 2019, le ore di CIG autorizzate sono risultate 211.925 accompagnato ad una dinamica moderatamente positiva dei livelli (-16,3% rispetto allo stesso periodo del 2018). La fl essiooccupazionali, che sono complessivamente aumentati dell’1,5%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è aumentata ne ha riguardato sia la componente ordinaria (-25,9%) del 2,0% per gli operai mentre si è ridotta dell’1,7% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposto una che, soprattutto, quella in deroga che risulta azzerata, flessione del monte ore lavorate rispetto al primo semestre 2019 (3,7%). Nel secondo semestre 2019, le ore di CIG autorizzate sono mentre la componente straordinaria ha mostrato un inrisultate 211.925 (-16,3% rispetto allo stesso periodo del 2018). La cremento delflessione 90%.ha riguardato sia la componente ordinaria (-25,9%) che, (2,2%). Fonte: InfoCamere-Movimprese

Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2019 Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2019 mostra un recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mostra un moderato moderato recupero allo stesso pecon un aumento della produzione rispetto dell’1,8%. Stabile (36% contro 37% della precedente rilevazione) la quota di operatori interessata da riodo dell’anno precedente, con un aumento della provariazioni positive della produzione, mentre scende ancora la frazione di operatori con variazioni in calo (46% contro 50% della rilevazione duzione dell’1,8%. Stabile (36% contro 37% della precedel primo semestre 2019). La ripresa dell’edilizia abitativa riflette dente rilevazione) la quota di operatori interessata da l’andamento della componente privata (1,5%), con una crescita più moderata nella componente in conto proprio (1,2%) e più evidente variazioni positive della produzione, mentre scende ancora la frazione di operatori con variazioni in calo (46% contro 50% della rilevazione del primo semestre 2019). 6 La ripresa dell’edilizia abitativa rifl ette l’andamento della componente privata (1,5%), con una crescita più moderata nella componente in conto proprio (1,2%) e più evidente della componente in conto terzi (1,6%) e convenzionata (2,2%). Migliore la performance della componente pubblica (2,4%), in linea con quella rilevata della componente in conto terzi (1,6%) e convenzionata Migliore la performance della componente pubblica (2,4%), in linea con quella rilevata nello scorso semestre e sensibilmente migliore nello scorso semestre e sensibilmente migliore rispetto rispetto alla dinamica sperimentata negli ultimi anni. alla dinamica sperimentata negli ultimi anni. INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019

Fig. 2 – Investimenti in Costruzioni per comparto nelle Marche Variazioni percentuali in quantità rispetto all'anno precedente

soprattutto, quella in deroga che risulta azzerata, mentre la componente straordinaria ha mostrato un incremento del 90%.

8 Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – Interventi ordinari, straordinari e in deroga – Marche

Fonte: Confindustria Marche

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati INPS

Negativa la dinamica dell’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2019 (-2,7%), frenata dall’incertezza che ha in parte interessato le prospettive a medio termine dell’industria manifatturiera nel 2019.

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INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2019

LE OPINIONI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE Il moderato recupero osservato nel secondo semestre 2019, seppure in un quadro di incertezza legato all’evoluzione prospettica della domanda, è confermato dalle opinioni degli operatori intervistati. Rispetto al primo semestre 2019, si attesta all’11% la quota di imprese che ritiene significativo il livello della domanda (14% nella rilevazione del primo semestre 2019), mentre sale al 60% (58% nella precedente rilevazione) la quota di operatori che ha sperimentato condizioni di domanda debole. Sul versante del lavoro, scende ancora la quota di imprese con difficoltà nel reperimento di manodopera (5% delle aziende intervistate contro 12% della precedente rilevazione), mentre sale al 70% la quota di imprese che hanno registrato condizioni normali. Sul fronte del credito, scende la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (57% contro 61% della rilevazione del primo semestre 2019). Ancora tese le condizioni sul mercato del credito: il 41% degli operatori ritiene elevato il costo del denaro (43% e 48% nelle precedenti rilevazioni). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (98 giorni), più contenuto di quello rilevato nella precedente rilevazione (110 giorni); salgono invece a livelli molto elevati i tempi di rilascio dei permessi di costruire (200 giorni contro 130 della rilevazione del primo semestre 2019). Riguardo alle tendenze dell'attività produttiva, scende al 25% la quota di operatori che prevede aumenti nell’attività produttiva (28% nella precedente rilevazione), mentre rimane stabile al 23% (22% nella precedente rilevazione) la quota di operatori che prevedono attività in calo. Dunque, ancora una dinamica molto eterogenea tra imprese, con situazioni positive ma confinate in specifici ambiti settoriali e particolari dimensioni di imprese. La dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda resta comunque incerta, condizionata dal permanere di una effettiva capacità di spesa nei lavori pubblici e, soprattutto, dalla ripresa dei progetti di investimento da parte delle imprese. Attese significative di recupero sono legate alle attività programmate nelle zone colpite dal terremoto, anche sul fronte dei lavori pubblici, per le quali tuttavia si ravvisano ancora forti ritardi nelle fasi di avvio e di apertura dei cantieri. Sul fronte dell’organizzazione dei lavori, sale marcatamente la quota di lavori svolti in forma diretta (53%), mentre si contrae la quota svolta in subappalto (36%). A livello territoriale, l’attività resta concentrata all’interno del territorio regionale per il 66% delle imprese, in netta crescita rispetto ai precedenti semestri (58% e 51%).

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Tab. 2 - Le opinioni degli operatori – Secondo semestre 2019 Valori percentuali sul totale degli intervistati Tab. 2 - Le opinioni degli operatori 2019 Domanda Debole – Secondo 60 semestre Normale Valori percentuali sul totale degli intervistati Reperimento manodopera Facile 25 Normale Ricorso al credito Facile 2 Normale Domanda Debole 60 0 Normale Costo del denaro Basso Normale 29 Reperimento manodopera Ricorso al credito Costo del denaro

Facile Facile Basso

25 2 0

Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine

Normale Normale Normale

Tab. 3 - Riepilogo risultati dell'Indagine Localizzazione lavori: • nella regione lavori: •Localizzazione fuori regione

I sem 2019 I sem 2019 58 58 42

• nella regione • fuori di regione Modalità esecuzione:

in subappalto

43 12 45 45

in diminuzione

28 50 50 22 22

Tendenze dell'attività produttiva: •Tendenze in aumento dell'attività produttiva: •• stazionaria in aumento • stazionaria • in diminuzione •

42 43 12

• diretta Modalità di esecuzione: •• in associazione diretta •• in in subappalto associazione •

70 41 59

29 Sostenuta 70 Difficile 41 Difficile 59 Sostenuta Elevato 11 Difficile Difficile Elevato

II sem 2019 II sem 201966 66 34 53 10 36

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Ritardi nei tempi di pagamento (gg.medi) Ritardi di neirilascio tempi diconcessioni pagamento (gg.medi) Tempi (gg.medi)

110

110 130 130

Tempi di rilascio concessioni (gg.medi)

5 57 41

11 5 57 41

25 52 23

34 53 10 36 25 52 23 98

98 200 200

Fig. Condizioni della delladomanda domanda(a)(a) e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Fig. 55 –– Condizioni e tendenze dell’attività produttiva (b) nelle Costruzioni Marche Costruzioni -- Marche (a) (a)

(b)

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(b)


INTERVENTI

Azimut

TONINO CONTI Laureato in Sistemi Informativi Territoriali presso Università IUAV – Venezia. Attualmente Responsabile del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Jesi (Area Tecnica- Settore Assetto e Tutela del Territorio). Referente per la toponomastica della Città di Jesi e gestione del GeoPortale.

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Edilizia

Software GIS libero e servizi OGC come elemento d’unione per garantire la circolarità dei dati tra Pubblica Amministrazione Locale e Professionisti

Questo articolo, che segue quello già pubblicato nel numero 1/2020 di Azimut, vuole approfondire aspetti relativi allo scambio reciproco di dati/informazioni tra la Pubblica Amministrazione Locale (PAL) ed il mondo delle professioni tecniche. Chi legge avrà sicuramente ricevuto, da parte del Collegio dei Geometri e geometri laureati della Provincia di Ancona, notizia di una serie di webinar svoltisi nei giorni 11, 18 e 25 giugno e organizzati dal Comune di Jesi e da AMFM GIS Italia. I tre eventi proposti avevano i seguenti titoli: • Caratteristiche dei dati territoriali e problematiche; • Introduzione ai GIS; • Conoscenza di base del software free QGIS e fruizione dei servizi OGC Il primo evento illustrava con esempi pratici quali sono i dati di comune interesse e gli strumenti di condivisione delle informazioni, come per esempio gli OpenData. Cercava anche di evidenziare come alcune problematiche che ostacolano la circolarità delle informazioni hanno spesso origine in parte dalla diversità delle tecnologie utilizzate, in parte nelle modalità operative ed in parte dalla mancanza di standard implementativi per le informazioni contenute nelle progettazioni. Il secondo evento, partendo dall’analisi della situazione attuale, in relazione alle tecnologie utilizzate dai professionisti, ha cercato di spiegare alcuni concetti di base relativi ai sistemi GIS ed ha fatto una valutazione sulla possibilità che fosse proprio la tecnologia GIS a rappresentare l’anello mancante in una catena che garantisce la circolarità delle informazioni tra PAL e Professionisti. In occasione di tale webinar, sono state fatte alcune considerazioni sulla disponibilità di dati aperti e sulle possibilità offerte dalla fruizione dei dati satellitari provenienti dalle missioni Sentinel dell’ESA (Ente Spaziale Europeo) ed in particolare dal progetto Copernicus. Il Terzo ed ultimo evento ha introdotto alcune modalità di utilizzo di un software GIS per la fruizione di alcuni dati pubblici che gli enti locali mettono a disposizione, in rete, gratuitamente. La scelta del software GIS è caduta sull’applicativo QGIS che è OpenSource, e quindi gratuito. Tra i softwares di questa categoria è quello che a livello mondiale ha una più ampia diffusione. Tra i tre eventi, il terzo è stato quello con un contenuto rivolto prevalentemente agli aspetti pratici in cui si è visto come il software QGIS abbia sostituito agevolmente quelle funzioni di cui avrebbero potuto essere dotati i CAD e BIM commerciali, ma che per scelta o per convenienza, molte software houses commerciali non le includono nelle versioni general purpose ma solo in prodotti specifi ci e di fascia superiore. Considerata la complessità delle operazioni consentite dai GIS, si è scelto di fare soltanto un accenno alle analisi spaziali possibili con questo tipo di software e di porre particolare attenzione ad esempi pratici di connessione a web services cartografi ci a standard OGC. Definizioni e tecnologie Cercando di riassumere sinteticamente quanto già scritto nel numero 1/2020 di Azimut, sono i CAD ed i BIM gli strumenti più usati dai professionisti per produrre dati vettoriali. Questo riveste particolare importanza GIUGNO 2020

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particolare importanza in quanto sono proprio i professionisti del territorio che implementano per primi dati relativi alle trasformazioni territoriali previste ed attuate. Da parte loro, le PAL hanno Edilizia Azimut esigenze diverse ed usano tecnologie diverse: prevalentemente i GIS. nostro obiettivo è la circolarità delle informazioni, dovremmo un modo perché inPoichè quantoilsono proprio i professionisti del territorio che implementano per primitrovare dati relativi alle trasforparte delle informazioni in progetto possano confluire in modo automatico o mazioni territoriali previstedieddettaglio attuate. contenute Da parte loro, le PAL hanno esigenze diverse ed usano tecnologie diverse: prevalentemente i GIS. semiatumatico da un ambiente all’altro. Affinchè questo accada è necessario ricorrere ad una Poiché il nostro coerente obiettivo dell’ambiente è la circolarità costruito, delle informazioni, trovare in unmodo modo che perché delle artografia modellazione o in fasedovremmo di realizzazione, la cparte informazioni di dettaglio un progetto possano confluire in modo automatico semiautomatia piccola scala, quellacontenute a grandeinscala e la progettazione architettonica vengano oviste come la co da un ambiente all’altro. Affinché questo accada è necessario ricorrere ad una modellazione coerente descrizione di un continuum territoriale. dell’ambiente costruito, o in fase di realizzazione, in modo che la cartografia a piccola scala, quella a granPer fare questo è necessaria la geolocalizzazione di ogni elemento rappresentato e pertanto de scala e la progettazione architettonica vengano viste come la descrizione di un continuum territoriale. occorrerà ricorrere a qualche artificio affinché quello che è un elemento imprescindibile per il GIS Per fare questo è necessaria la geolocalizzazione di ogni elemento rappresentato e pertanto occorrerà ridiventi in qualche modo “codificabile” anche nel mondo BIM e CAD. correre a qualche artificio affinché quello che è un elemento imprescindibile per il GIS diventi in qualche

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modo “codificabile” anche nel mondo BIM e CAD.

Inoltre, la modellazione, prerogativa degli ambienti BIM e GIS, dovrebbe essere utilizzata, anche se in modo diverso, anche in ambiente Così, si potrebbe ottenere,anche in modo Inoltre, la modellazione, prerogativa degliCAD. ambienti BIM dalla e GIS,stessa, dovrebbe essere utilizzata, se in (le tavole di progetto) ed al tempo semiautomatico, le rappresentazioni indispensabili ai progettisti modo diverso, anche in ambiente CAD. Così, dalla stessa, si potrebbe ottenere, in modo semiautomatico, le stesso i dati contenuti nei modelli potrebbero esserediletti con facilità tecnologie. rappresentazioni indispensabili ai progettisti (le tavole progetto) ed al anche tempodalle stessoaltre i dati contenuti nei modelli vettoriali potrebbero essere letti con facilità anche dalle altre tecnologie.

CAD CAD La definizione che wikipedia da dei CAD è la seguente: “Computer-Aided Design (lett. "progettazione La definizione che wikipedia da dei CAD è la seguente: “Computer-Aided Design (lett. "progettazione assistiassistita dall'elaboratore"): in questa accezione, la più comune, indica il settore dell'informatica volto ta dall'elaboratore"): in questa accezione, la più comune, indica il settore dell'informatica volto all'utilizzo all'utilizzo di tecnologie software e in particolare della computer grafica per supportare l'attività di di tecnologie software e in particolare della computer grafica per supportare l'attività di progettazione progettazione (design) di manufatti. I sistemi CAD hanno come obiettivo la creazione di modelli, (design) di manufatti. I sistemi CAD hanno come obiettivo la creazione di modelli, soprattutto 3D, del masoprattutto 3D, del manufatto.” nufatto.

ro, da un perazioni, so di diventa gli oggetti mplessi e se viste e compresi

Figura 1: Schema del processo di trasformazione in ambiente CAD dal modello alla rappresentazione Nella realtà, in questi circa 30 anni diper lavoNella realtà, in questi circa 30 anni di lavoro in questo settore, ho visto utilizzare raramente, la ro in questo settore, ho visto utilizzare raraprogettazione architettonica, la modalità riassunta nello schema di figura 1: spesso, invece, i files mente,2D persenza la progettazione vettoriali implementano, direttamente nei modelli, le viste derivare le architettonica, stesse da un la modalità riassunta nello schema di figura modello 3D dell’oggetto rappresentato.

1: spesso, invece, i files vettoriali implementano, direttamente nei modelli, le viste 2D senza derivare le stesse da un modello 3D dell’oggetto rappresentato (ovviamente, con questa modalità operativa non è possibile soddisfare l'esigenza di georeferenzazione).

spetti, modo

Se questa modalità di lavoro, da un lato, semplifica le operazioni, soprattutto nel caso di rappresentazioni semplici, diventa invece penalizzante quando gli oggetti da rappresentare sono complessi e occorre ricorrere a numerose viste e sezioni affinché vengano compresi dall’utenza. In tal caso infatti, viste assonometriche, sezioni, prospetti, potrebbero essere ottenute in modo semiautomatico. BIM definizione che Information wikipedia daModeling dei BIM (Building ) è la Information seguente: Modeling) è la seguente: “Modellizzazione edia da dei LaBIM ( Building delle Informazioni di Costruzione, indica un metodo per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione rmazioni di Costruzione, indica un metodo per l'ottimizzazione della e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software”.

Figura 2: Estrazione automatica di viste e sezioni da un modello 3D

e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software”.

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AD, in questo caso si hanno ulteriori vantaggi in quanto:


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Oltre a quanto detto per i CAD, in questo caso si hanno ulteriori vantaggi in quanto: • Tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente; • Tutti i dati prodotti nella fase di progettazione sono indispensabili nella gestione del ciclo di vita della costruzione; • La costruzione virtuale è visualizzabile inoltre come un modello geometrico tridimensionale; • Il modello è navigabile e dallo stesso possono essere estratte infinite viste; • Viene utilizzato sia nel settore edile per la progettazione e costruzione (architettura, ingegneria, im pianti tecnici) come anche nel facility management. GIS Ma veniamo ora al focus di questo articolo: i sistemi GIS (acronimo di Geographic Information System). Cosa sono? SIT e GIS sono la stessa cosa? “Un Geographic Information System (sistema informativo geografico o anche sistema informativo territoriale), generalmente abbreviato in GIS, è un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, registrazione, analisi, visualizzazione, restituzione, condivisione e presentazione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). È quindi un sistema informatico in grado di associare dei dati alla loro posizione geografica sulla superficie terrestre e di elaborarli per estrarne informazioni.” Non mi sembrano necessarie ulteriori precisazioni; questi sistemi in questi ultimi anni, anche grazie ad applicazioni user-frendly a larga diffusione quali Google Maps® hanno raggiunto ognuno di noi in modo pervasivo.

Dalla letteratura tecnica, autori importanti come il Prof. Paolo Mogorovich dicono: Sui “ termini SIT e GIS GIS ritengo inveceobiettivo necessario spendere qualche parola in più spaziale perché spesso capita di senLa Tecnologia ha come il trattamento della componente dell’informazione. tire persone che per non sbagliare, li citano entrambi in sequenza. GIS vs SIT: un acronimo anglosassone e uno italiano con significati in buona parte sovrapposti”. Dalla letteratura tecnica, autori importanti come il Prof. Paolo Mogorovich dicono: Quanto i due significati sono sovrapposti? “La Tecnologia GIS ha come obiettivo il trattamento della componente spaziale dell’informazione. Una cosa è certa: nel linguaggio comune il termine SIT viene generalmente riferito ad GIS vs SIT: un acronimo anglosassone e uno italiano con significati in buona parte sovrapposti”. un’organizzazione grado di gestire e trattare informazioni geospaziali mentre il termine GIS è Quanto i due significati in sono sovrapposti? piùnel legato alla tecnologia Unasolitamente cosa è certa: linguaggio comune ilutilizzata. termine SIT viene generalmente riferito ad un’organizzazione fatto un’analisi un sw sit” A riprova di ciò, sta il fatto che non capita mai di mentre sentire l’espressione: in grado di gestire e trattare informazioni geospaziali il termine GIS è“ho solitamente più con legato alla “Ufficio GIS del Comune di xxxxx”. e neanche: tecnologia utilizzata. A riprova di ciò, sta il fatto che non capita mai di sentire l’espressione: “ho fatto un’analisi con un sw sit” Il SIT, come illustrato in figuradi 3, deve essere e neanche: “Ufficio GIS del Comune xxxxx”. Il SIT, come illustrato in figura 3, deve essere considerato pertanto come un considerato sistema pertanto come un sistema organizzato, fatto di: organizzato, fatto di: •Dati alfanumerici, grafici, etc.etc. Daticartografici, cartografici, alfanumerici, grafici, • Metodi, tecniche di analisi spaziali, quantitative,  Metodi tecniche di analisi spaziali, qualitative, intelligenza artificiale, data mining, etc. quantitative, qualitative, intelligenza • Risorse umane; artificiale, data mining, etc. • Strumenti software GIS, DBMS, Connessioni, etc. Risorsehardware umane; mainframe – dipartimenti- PC, reti •Apparati fisiche, periferiche di input-output, etc. Strumenti software GIS, DBMS,gps, Connessioni, Un SITetc. è l’insieme di tutto questo e potremmo realizzare il miglior SIT delhardware mondo, ma se all’interno di un’organiz Apparati mainframe – dipartimentizazione non si pone particolare cura alla codifica dei flussi PC, reti fisiche, periferiche di input-output, informativi il giorno successivo alla sua creazione sarebbe gps, etc. già vecchio e inutile. Figura 3: Slide tratta dal materiale per

il conseguimento dell'ECDL GIS messo a

La diffusione di questi sistemi vede anche la nascita di una Figura 3: Slide tratta dal meteriale per il conseguimento GIS messo a disposizione da disposizionedell'ECDL da AMFM Gis Italia nuova “macro-disciplina” che è la “geomatica”. AMFM Gis Italia Con il termine geomatica ci si riferisce al complesso di discipline che hanno lo scopo di acquisire, modellizzare, interpretare, rappresentare le informazioni georeUn SIT(Geo-) è l’insieme di tutto questoe diffonderle e potremmo realizzare il miglior SIT del mondo, ma se ferenziate e di gestirle, elaborarle mediante l'informatica (-matica). all’interno un’organizzazione non si pone particolare cura alla codifica flussi Da qui nasce la di necessità di nuovi profili professionali che svolgono funzioni simili a dei quelle di uninformativi interprete.il giornocaso successivo sua creazione sarebbe delle già vecchio. In questo si tratta alla di interpretare le esigenze professioni legate al territorio e di tradurle in modo che i professionisti dell’informatica possano comprenderle per sviluppare applicazioni. L’attività che l’associazione Gis Italia svoltolainnascita questi ultimi ha riguardato anche l’aspetto La diffusione di questiAMFM sistemi vede ho anche di unaanni nuova “macro-disciplina” chedelè la la normazione dei profili professionali e per chi volesse approfondire l’argomento sul sito dell’associazione “geomatica”. puòCon trovare ulteriorigeomatica informazioni pagina al http://www.amfm.it/uninfo/ . hanno lo scopo di acquisire, il termine ci sialla riferisce complesso di discipline che

modellizzare, interpretare, rappresentare le informazioni georeferenziate (Geo-) e di gestirle, GIUGNO 2020 31 elaborarle e diffonderle mediante l'informatica (-matica). Da qui nasce la necessità di nuovi profili professionali che svolgono funzioni simili a quelle di

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Tale differenza, di fondamentale importanza, vede il GIS come un ambiente d’integrazione di Alcune conoscenze indispensabili iniziare ad usare unfonti software GIS informazioni diverse, provenienti per da varie e diversificate informative. Ritengo opportuno iniziare a parlare di GIS precisando, innanzi tutto qual è la differenza con Come mostrato dalla successiva “figura 4” in una mappa del nostro softwarefondamentale gis possiamo la maggior parte dei softwares che siamo abituati ad usare quotidianamente, come per esempio i CAD, gli rappresentare, per esempio, informazioni grafiche che provengono da: word processor, i fogli di calcolo, i softwares di fotoritocco etc.  vettori gis neidiformato klm, shp, gml, mif;vede il GIS come un ambiente d’integrazione di informazioni Tale differenza, fondamentale importanza,  vettoriprovenienti cad nei formati dxf, dwg, dgn; fonti informative. diverse, da varie e diversificate Come mostrato dalla successiva 4” in unamultiutente mappa del nostro software gis possiamo rappresentare,  vettori gis implementati in “figura GeoDatabases quali PostrGres/PostGis, Oracle Spatial, perMySQL esempio,etc. informazioni grafiche che provengono da: • vettori gis nei formati klm, shp, gml, mif;  dati alfanumerici provenienti da fogli di calcolo, databases esterni, files di testo formattato etc.; • vettori cad nei formati dxf, dwg, dgn;  immagini quali ortofoto digitali, scansioni di mappe storiche etc.; Oracle Spatial, MySQL etc. • vettori gisraster implementati in GeoDatabases multiutente quali PostrGres/PostGis,  connessioni a web-services cartografici, esposti da soggettiesterni, terzi, che di utilizzare • dati alfanumerici provenienti da fogli di calcolo, databases filespermettono di testo formattato etc.;nel • immagini raster quali ortofoto digitali, scansioni di mappe storiche etc.; dal soggetto proprietario proprio ambiente di lavoro dati aggiornati in continuo direttamente senza • connessioni a web-services cartografici, esposti da soggetti terzi, che permettono di utilizzare nel dover ricorrere a copie su files fisici.

proprio ambiente di lavoro dati aggiornati in continuo direttamente dal soggetto proprietario senza dover ricorrere a copie su files fisici.

Da quanto appena detto, pertanto, anche i vostri progetti presentati in formato vettoriale CAD (dxf, dgn oppure dwg), possono essere collegati all’interno del “progetto gis” per essere analizzati Da quanto appena detto, pertanto, anche i vostri progetti presentati in formato vettoriale CAD (dxf, dgn insiemedwg), ad informazioni provenienti da altre fonti. oppure possono essere collegati all’interno del “progetto gis” per essere analizzati insieme ad inforTutti questi dati possono mazioni provenienti da altreessere fonti.visti in sovrapposizione su un’unica mappa, e qualora ci siano dati Tutti questi datidipossono esserequesti visti in sovrapposizione su un’unica e qualora ci siano datidi comuni comuni a più un dataset, possono essere legati tra loromappa, per costruire informazioni più aelevato più di un dataset, questi possono essere legati tra loro per costruire informazioni di più elevato valore. valore.

Figura 4: 4: IlIl GIS GIS come come ambiente ambiente d’integrazione d’integrazione di di tipologie tipologie di Figura di informazioni informazioni diverse diverse provenienti provenienti da da diversi ambienti di gestione. diversi ambienti di gestione. Le entità spaziali (o primitive grafiche) in un GIS I GIS, per poter effettuare analisi spaziali, hanno bisogno di ricorrere a dei modelli e per questo utilizzano una estrema semplificazione degli elementi del mondo reale analizzandone forma, dimensioni e soprattutto funzioni riconducendo ognuno di questi ad entità puntuali, lineari e areali.

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utilizzano una estrema semplificazione degli elementi del mondo reale analizzandone forma, dimensioni e soprattutto funzioni riconducendo ognuno di questi ad entità puntuali, lineari e areali. Edilizia Azimut

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Figura 5: Entità grafiche nel GIS: punti, linee, aree Per esempio, possiamo dire che:  Figura Entità grafiche nel GIS: punti, linee, aree pozzetti,5:pali pubblica illuminazione, semafori, punti quotati sono rappresentati come punti;  grafo idrografia, grafo strade, isoipse etc., sono rappresentati come linee; Per esempio, possiamo dire che: Per esempio, possiamo dire che:  • pozzetti, pali pubblica illuminazione, semafori, punti quotati sono rappresentati come punti; edifici, aree stradali, invasi, zone omogenee del PRG etc., sono rappresentati come aree.  • grafo idrografi pozzetti, pali pubblica illuminazione, semafori, punti quotati sono rappresentati come punti; a, grafo strade, isoipse etc., sono rappresentati come linee;  grafo idrografia, grafo strade, isoipse etc., sono rappresentati come linee; • edifi ci, aree stradali, invasi, zone omogenee del PRG etc., sono rappresentati come aree. Per chiarire meglio quanto appena detto, si riporta un esempio utilizzando uno strumento a larga  edifici,come aree stradali, omogenee del PRG etc., sono rappresentati come aree. diffusione Google invasi, Maps®.zone Quando da Google Maps® si vuole passare alla visualizzazione

Per chiarire meglio quanto appena detto, si riporta un esempio utilizzando uno strumento a larga diffusione

tramite Street View® delle immagini di un punto specifico della città, mediante il trascinamento come Google Maps®. Quando da Google Maps® si vuole passare alla visualizzazione tramite Street View® Per chiarire meglio detto, che si riporta unlaesempio utilizzando uno strumento a larga delle immagini di un punto specifi co della città, mediante il trascinamento “dell’omino” nel punto stesso, “dell’omino” nel puntoquanto stesso,appena si può notare si attiva visualizzazione in blu degli assi stradali. si può notare che si attiva la visualizzazione in blu degli assi stradali. diffusione come Google Maps®. Quando dalaGoogle Maps® si vuoleorientati passare ealla visualizzazione E’ proprio rete degli assi stradali, connessi ad ogni È proprio la rete degli assi stradali, orientati e connessi ad ogni incrotramite Street View® delle immagini di un punto specifico della città, mediante il trascinamento incrocio, che permette al sistema di navigazione di guidare cio, che permette al sistema di navigazione di guidare l’utente nella “dell’omino” nel punto stesso, si può notare che percorrenza si attiva la visualizzazione in blu stradali. percorrenza della strade della città e di trovare il percorso migliore. l’utente nella della strade della cittàdegli e di assi trovare il E’ proprio la rete degli assi stradali, orientati e connessi ad ogni Ovviamente, ci sarebbero tante altre cose da dire e soprattutto sarebpercorso migliore. be importante approfondire il concetto di topologia ma lo spazio ed i incrocio, che sistema navigazione guidare Ovviamente, ci permette sarebberoaltante altredicose da dire e di soprattutto tempi a disposizione non lo consentono. l’utente nella percorrenza della ilstrade delladicittà e di trovare sarebbe importante approfondire concetto topologia ma lo il percorso spazio ed i migliore. tempi a disposizione non lo consentono. Grafo conneso degli assi stradali implementato mediante entità lineari Ovviamente, ci sarebbero tante altre cose da dire e soprattutto sarebbe importante approfondire il concetto di topologia ma lo Figura 6: I grafi connessi nelle mappe di Google Maps ® spazioconneso ed i tempi a disposizione non lo consentono. Grafo degli assi stradali implementato mediante entità lineari I sistemi di riferimento nel GIS Figura 6: I grafi connessi nelle Uno dei principali punti di forza dei GIS è rappresentato dalla loro capacità di compiere elaborazioni spaziali I sistemi di riferimento nel GIS mappe di Google Maps ® anche tra dataset inquadrati in sistemi di riferimento diversi. Grafo conneso degli assi stradali implementato mediante entità lineari Per fare questo, è necessario che ai dati in input siano inquadrati in un sistema di riferimento noto. Se Uno dei principali punti di forza dei GIS è rappresentato dalla loro capacità di compiere ogni mappa ha sistemi di riferimento noti, esistono delle regole matematiche (equazioni caratteristiche) elaborazioni anchenel traGIS dataset inquadrati in sistemi di riferimento diversi. I sistemi dispaziali riferimento che permettono al sistema di passare da un sistema di riferimento all’altro. I sistemi di riferimento rappresentano uno delle problematiche più complicate da affrontare e una trattaUno dei principali punti di forza dei GIS è rappresentato dalla loro capacità di compiere zione esaustiva dell’argomento richiederebbe almeno qualche centinaio di pagine. Lasciamo al lettore l’approfondimento di questo interessante argomento segnalando che sul sito di AMFM gis elaborazioni spaziali anche tra dataset inquadrati in sistemi di riferimento diversi. Italia all’url http://www.giseqgis.it/index.php/ecdlgis.html è possibile scaricare del materiale in formato pdf che permetterà, a chi volesse farlo, di pprofondire anche questo argomento. Tuttavia, per poter procedere, dobbiamo necessariamente dire alcune cose basilari limitandoci a fare un accenno al solo sistema di riferimento utilizzato dalla CTR della Regione Marche ed anche dalla cartografi a del Comune di Jesi (CTCN e DbGeoTopografico). I GIS, come abbiamo già detto, hanno necessità di associare un “dove” ad ogni oggetto rappresentato. Per fare questo dobbiamo risolvere un problema non semplice: quello di rappresentare in un piano (superficie subiettiva o rappresentazione) cose “appoggiate” in una superficie curva, quella della terra (superficie obiettiva, con curvatura irregolare). Abbiamo ancora bisogno di ricorrere a dei modelli: • quello tridimensionale della superfi cie della terra; • quello bidimensionale della rappresentazione; GIUGNO 2020

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Abbiamo ancora bisogno di ricorrere a dei modelli:  quello tridimensionale della superficie della terra;  quello bidimensionale della rappresentazione; Edilizia

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Abbiamo anchebisogno bisognodi di una regola effettuare trasformazione: un’equazione caratteristica Abbiamo anche una regola perper effettuare la la trasformazione: un’equazione caratteristica della carta.carta. della

Figura dalla superficie subiettiva (quella Figura 7: 7: Processo Processo diditrasformazione trasformazionedella dellaposizione posizionedidiununpunto punto dalla superficie subiettiva (quella terrestre) a quella obiettiva (rappresentazione cartografica). terrestre) a quella obiettiva (rappresentazione cartografica). La freccia bidirezionale riportata in figura 7 indica che tramite l’equazione caratteristica di una specifica rappresentazione è possibile passare da un tipo all’altro e viceversa. La freccia bidirezionale riportata in figura 7 indica che tramite l’equazione caratteristica di una specifica

Considerata l’elevata complessità della forma della terra ed anche la sua variabilità nel tempo, per rappresentazione è possibile passare da un tipo all’altro e viceversa. poter descrivere matematicamente la posizione di un punto sulla sua superficie occorre ricorrere ad un modello. l’elevata Il modello che assimila meglio forma della terra è ed rappresentato Considerata complessità della formaladella terra (geoide) anche la suadall’ellissoide. variabilità nel tempo, per poter descrivere matematicamente la posizione di un punto sulla sua superficie occorre ricorrere ad un modello. Il modello cheper assimila megliodilariferimento forma della eterra è rappresentato dall’ellissoide che state ha una Ci sono diversi modelli l’ellissoide nel corso degli ultimi secoli ci sono Le trasformazioni di cui sopra possono essere fatte in diversi modi e questi dipendono dal tipo di precisa definizione matematica. notevoli evoluzioni che con la disponibilità di tecniche di misurazione più accurate hanno

proiezione utilizzata. Il tipo di proiezione più idoneo rappresentare cartograficamente un luogo migliorato la qualità delle informazioni relative alla veraa forma della terra. Ci sono diversi modelli per l’ellissoide di riferimento e nel corso degli ultimi secolied ci sono state notevoli viene scelto prevalentemente in base alla latitudine del territorio d’interesse all’uso a cui le evoluzioni che con la disponibilità di tecniche di misurazione più accurate hanno migliorato la qualità delle rappresentazioni (o carte) sono destinate. informazioni relative alla vera forma della terra. Le proiezioni più comuni sono piane, cilindriche o coniche.

Le trasformazioni di cui sopra possono essere fatte in diversi modi e questi dipendono dal tipo di proiezione utilizzata. Il tipo di proiezione più idoneo a rappresentare cartograficamente un luogo viene scelto prevalentemente in base alla latitudine del territorio d’interesse ed all’uso a cui le rappresentazioni (o carte) sono destinate. Nella figura 8 sono rappresentate treo coniche. delle Le proiezioni più comuni sono piane, cilindriche Nellaprincipali figura 8 sono rappresentate tre delle principali tipotipologie di proiezioni. logieContrassegnata di proiezioni. con la lettera “a” troviamo una Contrassegnata la lettera “a” troviamo una proiezione proiezione con cilindrica diretta di Mercatore in cui cilindrica diretta di Mercatore in cui le due superfici sono le due superfici sono tangenti all’equatore. tangenti all’equatore. Con la “b” lettera “b” viene contrasegnata una Con la lettera viene contrassegnata una conica polare conica polare in cui le superfici sono tangenti in di in cui le due superfici sono tangenti in corrispondenza corrispondenza di uno dei paralleli. uno dei paralleli. Con Con la lettera “c” “c” viene invece indicata una un proiezione la lettera viene invece indicata piana piana in cui la condizione di tangenza è soddisfatta Figura 8: Principali tipi di superfici in cui la condizione di tangenza è soddisfatta in in prossimità dei poli. Un altro elemento fondamentale di obiettive per le rappresentazioni prossimità dei poli un sistema di riferimento è il datum geodetico che viene cartografiche definito da Wikipedia in questo modo:

Un elemento fondamentale di un sistema datum, di referimento è ilgeodetico datum geodetico che che viene “Unaltro datum geodetico, detto anche semplicemente è un sistema di riferimento condefinito Wikipedia in questo modo: la posizione di punti sulla superficie della Terra. Il datum consente sente di da definire in termini matematici quindi l'operazione di georeferenziazione di luoghi o oggetti. Non essendo la Terra uno sferoide perfetto, il datum di riferimento non può essere univoco. Si possono definire diversi dimodelli (datum) “Un datum geodetico, detto anche semplicemente datum,] pertanto è un sistema geodetico riferimento che in funzione delle esigenze. È quindi sempre necessario associare alle coordinate di un punto il suo datum consente di definire in termini matematici la posizione di punti sulla superficie della Terra. Il datum consente di riferimento, in quanto lo stesso punto, può avere ocoordinate diverse a seconda deluno datum utilizzato…” quindi l'operazione di georeferenziazione di luoghi oggetti. Non essendo la Terra sferoide perfetto, il datum di riferimento non può essere univoco. Si possono pertanto definire diversi modelli (datum) in funzione esigenze. 34 delle GIUGNO 2020 È quindi sempre necessario associare alle coordinate di un punto il suo datum di riferimento, in quanto lo stesso punto, può avere coordinate diverse a seconda del datum utilizzato. …. ”


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Il sistema di riferimento utilizzato prevalentemente nella nostra zona Come abbiamo visto sopra, per minimizzare gli errori di rappresentazione, per zone diverse è preferibile utilizzare DATUM diversi. Qual’è quello prevalentemente utilizzato per le rappresentazioni cartografiche della nostra zona? La CRT della regione marche, così come la CTCN del Comune di Jesi, sono inquadrate nel sistema di riferimento Gauss-Boaga Fuso est. Tale sistema di riferimento utilizza una proiezione trasversa di Mercatore, che differisce dalla proiezione diretta vista sopra, per il fatto che la superficie obiettiva è rappresentata da un cilindro posto in orizzontale e sarà pertanto tangente alla superficie subiettiva in corrispondenza di uno dei meridiani. Ogni sistema di riferimento è contraddistinto da un proprio codice identificativo che inizia con l’acronimo EPSG seguito da un numero. Per quanto riguarda il sistema di riferimento in oggetto il codice è “EPSG3004”. Occorre comunque precisare che tale sistema di riferimento non rappresenta quello ufficiale italiano in quanto con Decreto Ministeriale del 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2012 (supplemento ordinario n. 37) è stato adottato un nuovo sistema di riferimento denominato ETRF2000.

Figura Figura 9: 8: Scelta Scelta del del Sistema Sistema di di Riferimento Riferimento nel nel software software QGIS QGIS con con evidenziata evidenziata in in rosa rosa la la copertura copertura territoriale territoriale dello dello stesso. stesso Come si può vedere dalle evidenziazioni di figura 9, la scelta di un sistema di riferimento (SR) porta con se Come si può vedere dalle evidenziazioni di figura 8, la scelta di un sistema di riferimento (SR) porta la scelta del tipo di proiezione, dell’estensione territoriale in cui tale SR garantisce una prefissata precicon selalascelta scelta delellissoide tipo di di proiezione, territoriale in cui tale SRdigarantisce una sione, di un riferimentodell’estensione per la forma della terra, il posizionamento tale ellissoide, l’unità di misura utilizzata tanti altri prefissata precisione, la e scelta di parametri. un ellissoide di riferimento per la forma della terra, il

posizionemento di tale ellissoide, l’unità di misura utilizzata e tanti altri parametri.

Conclusioni Questo nostro obiettivo di comprendere come agevolare la circolarità delle informazioni tra i professioI software GIS sono desktop? nisti del territorio e lasoltanto PAL ci porta a considerare punti di forza e carenze relative a tecnologie, modalità di lavoro e organizzazione. In lavoro non possiamo a meno di non considerare i sistemi GIS (Geographic Information SyLaquesto risposta non può essere chefare negativa. stem): si tratta di sistemi con molte potenzialità e soprattutto rappresentano un utile ambiente d’inteI softwares desktop hanno la lorotra importanza ma oggi ci sono diversi tipi di sistemi GIS: grazione perGIS informazioni diversificate loro. In questo contesto(anche non pensiamo pensiamo come attività strumenti utilioper  i mobile l’app inall’analisi grado dispaziale, gestire ma le tracce perailaGISvostra di molto trekking le metterevostre insieme e visualizzare unico sia idi dati PAL che quelli prodotti dalle profesuscite in MTB è inununGIS; unambiente gis tematico tipodella mobile); sioni tecniche.  utilizzo gli WEB-GIS, in grado di pubblicareavere e mettere insieme una grande quantità di dati Per un dei GIS dobbiamo necessariamente chiaro l’uso dei sistemi di riferimento nelle raprendendone la fruizione parteaddell’utenza semplici browser presentazioni spazialipossibile ed in questo articolo,daoltre aver fornitocon alcuni concetti chiaveinternet; abbiamo anche fornito su come approfondire  alcuni infine,riferimenti i GIS desktop installati sui PC,tale cheargomento. sono autonomi come funzionamento in quanto Nel prossimo numero di Azimut parleremo più dettagliatamente di tali sistemi e di come questi possono hanno una propria capacità elaborativa maservizi possono loro volta collegarsi servizi esposti diventare uno strumento molto utile per l’utilizzo dei OGCa messi a disposizione daamolte pubbliche da WEB-GIS a numerosi Databases. amministrazioni locali ed e centrali. GIUGNO 2020

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