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The nature reserves of the Sud Est 8 Le riserve naturali del Sud Est
Sud Est for kids 14 Sud Est a misura di bambino
Montalbano territory 18 I luoghi di Montalbano
A Taste of the Aztecs 24 Un assaggio degli Aztechi
Volcanic rock 28 Rock sotto il vulcano
The mysterious death of Caravaggio 36 Il mistero della morte di Caravaggio
A perfect day in Ortigia 42 Una giornata ideale in Ortigia
Via Roma, the pulse of Ortigia 46 via Roma il cuore di Ortigia
Don Camillo restaurant, born... in a Sicilian kitchen 54 Eno'ntelodico, la vineria cafè 58
index
PerBacco! 62
Numero 6 Allegato al periodico Reg. Trib. Siracusa n. 2/12 del 24/02/2012 finito di stampare nel giugno 2014 Editore Ycama srl Viale Teracati, 132/B Tel. +39 0931.483424 - ycamasrl@gmail.com Direttore editoriale Danilo Malvezzi Direttore responsabile Paolo Mei Pubblicità Simona Pugliara +39 335.8721089
Vite e Vitello, ristorante wine bar 66
The most beautiful beaches in the Sud Est 70 le più belle spiagge del Sud Est Brucoli, a timeless village 73 Brucoli, un borgo d'altri tempi
Al Castello, dining with the sea 74 al Castello, a tavola con il mare Discover Malta 76 Alla scoperta di Malta
Testi Ros Belford Patricia Belford Daniela Tralongo Grafica e impaginazione Walter Silvestrini PixelXpixeL.it Traduzione testi Silvana Tuccio Foto Walter Silvestrini, Fotolia Stampa Tipografia Grafica Saturnia In copertina paesaggio del Sud Est - ph. Walter Silvestrini
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A truly local restaurant, 1921 Cucina e Vini is situated inside a renovated dammuso which was part of the old jail, a step away from Piazza Duomo in Siracusa. Simple but refined dishes of fish and meat are on the menu. Inventive, delicious antipasti include fish, prawns, fritto di paranza (a fried seafood specialty) and fish tempura. First course includes sea urchin or seafood spaghetti, or the traditional eggplant pasta, carbonara, amatriciana or cacio e pepe (cheese and pepper) pasta. Main course includes the catch of the day, tuna steak with tumeric, entrecte or beef steak. The wine list includes 700 labels, most of which from Sicilian wineries. There are two entries to the restaurant, one from the lane that connects to Piazza Duomo, where there is an outside dining area, and the other from via delle Carceri Vecchie. The restaurant is air-condiotioned.
Locale dal sapore autentico, ricavato in un ristrutturato dammuso delle carceri vecchie, a due passi dal Duomo di Siracusa. Nel menÚ piatti semplici ma molto curati, sia di pesce che di carne. Sfiziosi e originali antipasti di pesce crudo e cotto, cannolicchi, gamberi, pesciolini fritti (fritto di paranza) e un'ottima tempura di pesce. Spaghetti ai ricci, ai frutti di mare, ma anche i piÚ classici alla norma, alla carbonara, all'amatriciana o cacio e pepe. Pescato del giorno, tagliata di tonno con curcuma, ma anche entrecote o filetto di carne. Carta dei vini con oltre 700 etichette, in prevalenza provenienti da cantine siciliane. Accurata selezione di distillati, per intenditori. Doppio ingresso, sia dal vicolo di piazza Duomo in cui è presente anche un dehors, che da via delle Carceri Vecchie. Ambiente climatizzato
Cibi crudi e cotti Row and cooked foods Ortigia, Siracusa | Via delle Carceri Vecchie, 22 | Tel. +39.0931.64096 - +39.320.4168959 7
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the nature eserves of the Sud Est rivers, lakes, mountains, sea
Ros Belford
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rom the spectacular eruptions of Europe’s highest volcano, to the placid green waters of a river where papyrus grows wild, from dramatic karst canyons where eagles prey to remote duny beaches where green turtles nest…. the striking landscapes of southeast Sicily are protected by a network of natural parks and nature reserves. No-one should visit southeast Sicily without exploring the Parco dell’Etna. One of the world’s highest active volcanoes (3323 metres) Mount Etna has been the scene of many dramatic rescues over the years, with military helicopters dropping concrete blocks to divert the flow of lava from inhabited areas, and launching water bombs to extinguish fires in forests and orchards set alight by flaming volcanic debris. Sound a bit dangerous? Rest assured that Mount Etna is one of the most intensely monitored volcanoes in Europe, and that if there is any sign of danger, access will be restricted. The landscapes of Etna are unforgettable, ranging from desolate fields of lava so recent that there are no signs of life at all, to centuries-old forests that have grown up over ancient lava flows. The genetic fingerprints of species that have adapted to the volcano’s unique ecosystem are under study at the Banca del Germoplasmo, where a sensory walk has been created for visitors. In winter there is snow, with a range of winter sports on offer, and year-round (eruptions permitting) there is easy access to the summit by cable car and jeep. There are many footpaths
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and trails on the volcano, some of the most interesting leading lava caves used over the centuries as places of shelter, prayer, burial and – in the case of the Grotta della Neve – to store snow for the the ice cream and granita-makers of Catania. Before leaving the area, there is more dramatic volcanic scenery to be seen below Etna in the valley of the Alcantara river. There could scarcely be a greater contrast than that between the slick black lavascapes of Etna and Alcantara, and the creamy-white limestone karst scenery to the south – a phenomena that inspired the Baroque architects of Catania who rebuilt the city after it was destroyed in the eruption and earthquake of 1693. Indeed the city's historic centre is still characterised by its black and white Baroque facades. To see the source of the limestone Catania’s architects used to such effect with Etna's lava, head to the provinces of Siracusa and Ragusa where high mountain plateaux -- brilliant green and hazed with wild flowers in spring, gold in summer, brown in autumn – criss-crossed with dry limestone walls, are violently slashed by deep narrow canyons scoured over millennia by the region’s rivers. Cava Grande del Cassibile, near Siracusa, is one of the most spectacular, a savage paradise of rushing waterfalls and natural pools (where you can swim in summer) squinched deep down between sheer limestone cliffs riddled with caves. Over the centuries caves such as those of Cava Grande were used time and time again as places of refuge during times of invasion or repression.
le riserve naturali del Sud Est
fiumi, laghi, montagne, mare
#Cavaliered'italia
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alle spettacolari eruzioni del vulcano più alto d'Europa, alle placide acque verdi di un fiume dove il papiro cresce spontaneamente, dai suggestivi canyon carsici dove le aquile predano, alle dune dove le tartarughe marine nidificano... i paesaggi suggestivi del Sud Est sono protetti da una rete di parchi e riserve naturali. Non si può visitare la Sicilia sud-orientale senza esplorare il Parco dell'Etna. Uno dei più alti vulcani attivi del mondo (3323 metri), l’Etna, nel corso degli anni, è stato teatro di numerosi drammatici salvataggi causati dalle eruzioni laviche, con gli elicotteri militari che per deviare il corso del magma lontano dalle zone abitate, hanno dovuto lanciare enormi blocchi, ed ingenti quantità d'acqua per spegnere gli incendi nei boschi e nei frutteti in fiamme. Anche se vi suona un po' pericoloso, state tranquilli. L'Etna è uno dei vulcani più monitorati d’Europa, e qualora ci fossero segnali di pericolo, l'accesso vi verrebbe negato. I paesaggi che offre l'Etna sono indimenticabili, vanno da desolate distese laviche, prive di alcun segno di vita, sino ai boschi secolari cresciuti sulle più antiche colate. Le impronte genetiche di particolari specie che si sono adattate all’ecosistema del vulcano sono in fase di studio presso la Banca del Germoplasmo, all’interno del parco, dove è stata creata per i visitatori una “passeggiata sensoriale”. Durante la stagione invernale, il vulcano si ricopre di neve ed è possibile praticare numerose attività sportive, mentre l’accesso alla vetta, eruzioni permettendo, è possibile tutto l’anno tramite
la funivia oppure utilizzando una jeep. Sul vulcano si incontrano diversi sentieri, piste e grotte laviche, alcune delle quali utilizzate principalmente, nel corso dei secoli, come rifugi, luoghi di preghiera o di sepoltura e - nel caso della Grotta della Neve - per conservare il gelato e la granita, specialità dolciarie realizzate da artigiani catanesi. Prima di lasciare questo luogo, va assolutamente visto uno degli scenari più suggestivi che offre la montagna, la valle del Fiume Alcantara. Gli architetti barocchi che hanno operato la ricostruzione della città di Catania dopo il terremoto del 1693, come è ben visibile in gran parte delle facciate dei palazzi del centro storico, sono stati fortemente ispirati dal contrasto tra il nero della pietra lavica dell'Etna e dell'Alcantara, ed il bianco della pietra calcarea, tipico del siracusano e del ragusano, dove gli altipiani di montagna verde brillante tempestati di fiori selvatici in primavera, d’orate in estate, e marroni in autunno – sono attraversati da cordoni di muri a secco e da stretti canyon frutto dell’erosione millenaria dei fiumi della regione. Cava Grande del Cassibile, nei pressi di Siracusa, è uno spettacolare paradiso selvatico, con cascate impetuose e piscine naturali, in cui in estate è possibile fare il bagno, in fondo a calcaree pareti a strapiombo e falesie crivellate di grotte. Nel corso dei secoli, durante i periodi di invasione o di repressione, le grotte come quelle di Cava Grande o luoghi come Pantalica, a nord est di Siracusa, sono state utilizzati anche come luoghi di rifugio. Pantalica, formata dai fiumi Anapo e Calcinara, può essere esplorata attraverso una rete di sentieri che conducono alle grotte utilizzate in epoche antiche come tombe neolitiche, chiese bizantine, stalle medievali ed addirittura come prigioni. Paesaggio fluviale più placido è invece la riserva naturale del Fiume Ciane, appena fuori Siracusa. Qui l’acqua verde scorre lentamente attraverso un tunnel di alberi aggrovigliati. Lunga appena 7 km, offre la possibilità di fare passeggiate a piedi, in bicicletta o di risalirla in barca sino ad arrivare alla fonte, unico luogo in Europa dove il papiro cresce spontaneo. Nel sud est dell’isola si trovano tante riserve costiere, a testimonianza di una certa attenzione nel bilanciare le esigenze della natura con quelle del tempo libero e del turismo.
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#Etna
The gorge of Pantalica, northwest of Siracusa, was another such place of refuge. Formed by the Anapo and Calcinara rivers, it can be explored along a network of footpaths to caves used as neolithic tombs, Byzantine churches, medieval stables – and even a prison. For a far gentler kind of riverscape, there is the natural reserve of the River Ciane, on the fringes of Siracusa, flowing as green and slowly as liquid seaglass through a tunnel of tangled trees. Just 7 kilometres long, you can walk, cycle or take a trip by boat to its source, the only place in Europe where papyrus grows wild. The SudEst is blessed with several coastal reserves, in which great care is taken to balance the needs of nature with those of leisure and tourism. Close to Siracusa is the marine reserve of Plemmirio, with a bracing coastal path that can be covered on foot or by mountain bike. The Oasi del Simeto in the province of Catania, has fine dunes and wetlands that attract a wide variety of indigenous and migrating birds, while the Macchia Foresta Fiume Irminio near Scicli, has dunes that shift
with the seasons, and paths through forests of bamboo, lentisk and giant thistles to good beaches. Just outside the Baroque town of Noto, is the Oasi Faunistica di Vendicari. An enchanting coastal nature reserve, it has well-marked paths to unspoilt beaches of white gold sand, a stunningly restored 19th century tonnara, a frowsy Swabian fortress and a chain of salt lakes that between October and March attract over 200 species of migratory birds including flamingos, herons, cranes, storks, and cormorants. Among the typical plants of the Mediterranean maquis, are coridothymus capitatus, a type of thyme whose nectar is the prime ingredient in Hyblaean honey, famous since antiquity. Until recently turtles would nest on the beaches, but local fondness for turtle soup led to their disappearance. There are now projects underway to facilitate their return, and at breeding time certain beaches may be closed.
#Tonnara Vendicari
#TorrentePantalica
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#Carettacaretta
#LaghettiCavaGrande - Avola
#GoleAlcantara
Vicino a Siracusa troviamo la riserva marina del Plemmirio, con un corroborante percorso costiero da effettuare a piedi o in mountain bike. L'Oasi del Simeto, in provincia di Catania, si distingue per le bellissime dune e le zone umide che attraggono una grande varietà di uccelli indigeni e migratori, mentre la Macchia Foresta del fiume Irminio nei pressi di Scicli, è caratterizzata da dune mobili che mutano d'aspetto in base alle stagioni ed al vento, dai sentieri che tagliano la foresta di bambù, il lentisco i cardi giganti e le belle spiagge. Appena fuori la città barocca di Noto, troviamo l'Oasi Faunistica di Vendicari. Un incantevole riserva naturale costiera, con incontaminate candide spiagge di sabbia dorata, dove sono ben segnalati i sentieri che portano alla splendidamente ristrutturata tonnara de 19° secolo, alla fortezza Sveva ed
attraverso gli svariati pantani di acqua salata che tra ottobre e marzo vedono arrivare oltre 200 specie di uccelli migratori tra cui fenicotteri rosa, aironi, gru, cicogne, volpoca e cormorani. Tra le piante tipiche della macchia mediterranea, qui possiamo vedere il “coridothymus capitatus”, una particolare tipologia di timo, famosa sin dall’antichità, il cui nettare è ingrediente principale nel miele ibleo. Fino a poco tempo fa le tartarughe marine nidificano in queste spiagge, ma la passione locale per la zuppa di tartaruga ha portato alla loro scomparsa. Recentemente però sono stati realizzati nuovi progetti per favorirne il ritorno, tanto che durante il periodo di riproduzione alcune spiagge vengono chiuse al pubblico.
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Ristorante - Country Resort
Contrada Noto Antica, S.P. 64 Noto (SR) - T.+39 0931810003 - M.+39 3663032258
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A far away place
Un luogo fuori dal tempo.
Ancient stone walls with stories to tell, the aroma of the Mediterranean shrub, beauty, friendliness and a natural landscape, rich in history and archaeology. The borough made up of an old farmstead and buildings from the 1700s is situated at Noto Antica, 10 km from Noto. The farmstead sits on the site of an ancient convent from 1451, and now houses a refined restaurant. On the basis of quality, select products, the Chef proposes the best local hams and cheeses, meats direct from the producer, the freshest, locally caught fish, and seasonal organic vegetables. Across a stone archway, the buildings have been restored for comfort in a contemporary style, and cater for guests. A series of courtyards, gardens and groves allow you to choose from relaxing and reading under a carob tree or going for a long walk in the countryside.
Pietre antiche, mura che raccontano storie, profumi di macchia mediterranea, bellezza, convivialità e un paesaggio naturalistico, archeologico e storico di straordinaria importanza. A Noto Antica, sul sito di un antico convento del 1451, a 10 Km dalla città, il borgo comprende un antico casolare che ospita il raffinato ristorante, dove con un'accurata selezione di ingredienti e materie prime di qualità, lo chef propone i migliori salumi e formaggi locali, le carni provenienti direttamente dal produttore, il freschissimo pescato del nostro mare, le verdure di stagione di produzione biologica integrale. Oltre un bel portale in pietra, un gruppo di fabbricati risalenti al '700, dedicati all'ospitalità, completamente restaurati secondo un'estetica e un comfort del tutto contemporanei. Diverse corti, frutteti e giardini, permettono in ogni momento di scegliere tra una rilassante lettura all'ombra di un carrubo e una lunga passeggiata nella natura.
www.borgoalveria.com - info@ borgoalveria.com
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great climate, sandy beaches, adventure parks, caveriddled canyons with natural swimming pools, Baroque towns famous for chocolate and ice cream – to say nothing of Europe’s most spectacular volcano -- make southeast Sicily an ideal destination for families with children. There are few things in life more exciting than seeing a volcano erupt. The best way to witness eruptions is to take a guided jeep trip. Even when not active, Etna has plenty to offer kids, including snow-shoe trekking, white water rafting, pot-holing and, tours by jeep, while Sicily’s largest theme park, Etnaland,
has an aquapark, and dinosaur park as well as plenty of adrenalin-pumping rides for thrill seekers. Syracuse also offers interesting and fun activities for your children. “Aretusa Park” is a water park with a spectacular, giant 13 metre high BACK SPLASH. In a two-seated dinghy you are launched into a closed tube taken up towards the sky and then downwards with the head where the feet should be. The classic Black Cannon Tobogan and the Foam Multipista make for breathtaking fun and games. If relaxing is your thing, then there is the Slow River, the Laguna and the Waterfalls with spa. For the very young, there is a an extensive area with slides, attractions and water features and the Albero Magico (Magic Tree) from the Happy Island. For those who love Laser Game, there is Laser Maxx in Siracusa (www.lasergamesiracusa.it), where young and old, decked with armour and a laser gun, can enter challenges in the futuristic laser arena. For mums and dads who like to stay in shape together with their kids (from 11 years of age), in Syracuse we recommend Antigravity Yoga, which is a fusion of disciplines, including pilates, gyrokinesis, acrobatics, dance and yoga. Suspended in hammocks, you can experience the sensation of flight, cocooned by soft music. (STUDIO UNO +39. 392.4064371) For those who can’t decide between seaside and culture, there is Ortigia, a lovingly restored labyrinth of Baroque palaces and piazzas on a tiny island offshore from Siracusa - an ideal
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Sud Est for ids Ros Belford
Sud Est a misura di bambino
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n ottimo clima, spiagge sabbiose, parchi avventura, canyon pieni di grotte e piscine naturali, città barocche famose per il cioccolato e il gelato, per non parlare del più spettacolare vulcano d'Europa. Tutto ciò rende il sud est della Sicilia una meta ideale per famiglie con bambini. Ci sono poche cose nella vita più emozionanti del vedere un vulcano eruttare. Il modo migliore per assistere a questo spettacolo è un'escursione guidata in jeep. Anche quando non è attivo, l'Etna ha molto da offrire per i più piccoli, si può fare del trekking con le racchette da neve, rafting, speleologia o visitare uno dei parchi avventura e parchi divertimento della zona. Siracusa, in particolare, offre molte attività ludiche e interessanti per i vostri figli. Da non perdere il parco acquatico “Aretusa Park” (www. aretusapark.it), con la sua esclusiva attrazione, il gigantesco e spettacolare BACK SPLASH, alto 13 metri, dal quale ci si tuffa con un gommone biposto dentro un tubo chiuso per poi “decollare” verso il cielo e tornare indietro a testa in giù. Non mancano i classici e intramontabili Black Cannon, Tobogan e il Foam Multipista per gare mozzafiato. Per chi ama il relax, c'è il tranquillo Fiume Lento, La Laguna e l' Oasi con Cascate e idromassaggio. E per i più piccini una grande area con scivoli, attrazioni, giochi d'acqua e l'Albero Magico dell'Isola Felice. Per gli appassionati di Laser Game, a Siracusa c'è Laser Maxx (www.lasergamesiracusa.it), dove grandi e piccini, indossata l'armatura e imbracciato il proprio fucile laser, potranno lanciarsi in avvincenti e divertentissime sfide all'interno di un'avveniristica arena laser. Sempre a Siracusa, per le mamme e i papà che amano tenersi in forma in compagnia dei propri figli (dagli 11 anni in su), vi suggeriamo di provare l'ANTIGRAVITY YOGA, una fusione di più discipline – pilates, gyrokinesis, ginnastica, danza e yoga- per ritrovare leggerezza e una sensazione primordiale di volo, come novelli peter pan, sospesi su delle morbide amache in tessuto, avvolti dalla musica. (STUDIO UNO +39. 392.4064371)
#AntigravityYoga
E poi c'è Ortigia, un labirinto restaurato di palazzi barocchi e piazze su una piccola isola, centro storico di Siracusa - una base ideale per le famiglie che desiderano una vacanza che coniuga cultura, natura, azione e divertimento. Qui potrete esplorare un castello normanno e le catacombe romane; vedere un tempio greco incastonato in una cattedrale; assistere ad uno spettacolo dell'Opera dei Pupi o vistarne il museo; visitare il museo di Archimede (Arkimedeion) dove sono illustrate le principali invenzioni e riprodotte alcune delle macchine del geniale inventore siracusano; o ancora, partecipare ai laboratori di lettura e gioco organizzati presso La Casa del Libro Rosario Mascali, in via Maestranza n. 20 (+39.3396654968). Potrete tuffarvi dagli scogli lungo la sponda orientale o fare un viaggio su una tipica barca a vela in legno.
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#MuseoArchimedeion
base for families wanting a holiday that combines culture, nature, action and fun. Explore a Norman castle and Roman catacombs; see a Greek temple embedded in a cathedral, watch a Sicilian puppet show and visit the musuem of the Opera dei Pupi; visit the Arkimedeion, a multi-media science museum dedicated to Archimedes, where the inventions and the machines of the genius from Syracuse are on display: or take part in a play or reading workshop at L a Casa del Libro Rosario Mascali (+39.3396654968). There is swimming from rocks along the eastern shore, or treat the family to a trip on the Classic wooden sailing ketch, Fiesta. For a wild day out, make for Buccheri in the Ibleian Hills, where both adults and kids can play Tarzan among the trees at the Parcallario adventure park (www.parcallario.it). The Baroque towns of Noto, Ragusa Ibla, Modica and Scicli are all possible bases for cultural family holidays. Fun and culture combine at the Molino ad Acqua, a historic water mill in the Cava d’Ispica gorge outside Modica, where kids can watch the mill grinding wheat into flour and visit the cave-house . Finally, many of religious and food festivals of the south east will appeal greatly to children. Top choices are the strawberry festival at Cassibile (May) and Maletto (June), chocobarocco in Modica (autumn) and Noto’s Infiorita (May) when Via Nicolaci is carpeted with petals.
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#Parcallario
Per una giornata avventurosa fuori città, a Buccheri sui monti Iblei, vi consigliamo Parcallario (www.parcallario.it), un eccellente parco avventura con percorsi ad ostacoli più o meno impegnativi che trasformeranno adulti e bambini (dai 2 anni in su) in novelli Tarzan appesi tra gli alberi. Anche le città barocche di Noto, Ragusa Ibla, Modica e Scicli sono tutte basi possibili per vacanze culturali in famiglia. Divertimento e cultura si combinano al Molino ad Acqua, nella Cava d'Ispica, gola appena fuori Modica, dove i bambini potranno visitare e apprendere il funzionamento di questo originalissimo mulino e visitare la casa – grotta. Da segnalare infine, molte delle feste tradizionali e alimentari del sud est che si rivolgono ai bambini. Tra queste vi segnaliamo i festival della fragola a Cassibile (maggio) e Maletto (giugno), Chocobarocco a Modica (autunno) e l'Infiorata di Noto (metà maggio), in occasione della quale la centralissima via Nicolaci viene tappezzata da decorazioni composte da petali. #TeatrodeiPupi
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ontalbano territory
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nspector Salvo Montalbano is the most famous policeman in Italy, and his creator, Andrea Camilleri, a chain-smoking, octogenarian Sicilian, is the country’s most successful writer. The Montalbano books – 20 novels and four collections of short stories -- have sold well over 11 million copies in Italy, while episodes of the Montalbano TV series regularly attract an astonishing 9 million viewers. The house which appears as Montalbano’s in the TV series is a B&B with a waiting list as long as your arm; a statue of Montalbano has been be erected in Camilleri’s birthplace, Porto Empedocle, and tours of locations that inspired the books or appear in the TV series sell like hot cakes. It’s no surprise that the publicity manager at Camilleri’s Palermo-based publishing house, Sellerio, says that taking a stroll with Camilleri is like walking down the street with a rock star. Montalbano fever has gone international. The TV series has been broadcast in fifty countries, including the UK and Australia; The Potter’s Field, the latest Montalbano novel to be translated into English, won the UK Crime Writers’ Association International Dagger award in 2012; and Scotland Yard, London, recently requested copies of the entire TV series for use in ‘professional training courses’. Montalbano is a very human policeman who lives on a beach, begins every morning with a swim, who savours what he eats in silence with an almost religious passion, and who suffers from bad digestion. He has a housekeeper, Adelina who leaves him dinners of perfectly executed Sicilian dishes such as pasta ‘nscasciata or sarde alla beccafico. Lunches he usually eats in his favourite fish trattoria; when he needs to think he goes for a walk munching his favourite streetfood snack, calia e simenza (roast chickpeas and pumpkin seeds).
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Ros Belford
i luoghi di Montalbano
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#CasaMontalbano - Punta Secca
l commissario Salvo Montalbano è il più famoso poliziotto d'Italia, e il suo creatore, Andrea Camilleri, un ottantenne siciliano accanito fumatore, è tra gli scrittori di maggior successo del paese. I libri di Montalbano - 20 romanzi e quattro raccolte di racconti - hanno venduto in Italia, oltre 11 milioni di copie, mentre gli episodi della serie tv registrano regolarmente oltre 9 milioni di telespettatori. La casa del commissario che appare nella serie Tv, nella realtà è un B & B che ha sovente lunghissime liste di attesa; a Porto Empedocle, città natale di Camilleri, è stata eretta una statua di Montalbano e le visite guidate sia presso i luoghi che hanno ispirato i racconti sia in quelli che appaiono nella serie TV, si vendono come il pane! Non c'è dunque da sorprendersi quando il direttore della comunicazione della Sellerio, casa editrice di Camilleri, afferma che “fare una passeggiata a Palermo con Camilleri è come camminare per strada accanto ad una rock star”. “Montalbano” è diventato un successo internazionale. La serie TV è stata trasmessa in una cinquantina di paesi, tra cui Regno Unito e Australia, Il Campo Del Vasaio, l'ultimo romanzo del celebre commissario, è stato tradotto in inglese e ha vinto in Gran Bretagna il premio “Crime Writers' Association International Dagger 2012, e Scotland Yard, a Londra, ha recentemente richiesto le copie dell'intera serie TV per utilizzarle nei loro corsi di formazione professionale".
#Scicli - panoramica
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#CastelloDonnafugata - interno
Although the setting of the crime novels is contemporary, the core of Montalbano’s world remains the provincial Sicily of Camilleri’s youth, a fictional Sicily in which elements of modern life, such as the mobile phone and computer, can at times seem anachronistic. Camilleri’s Sicily is a reinvented Sicily, where the names of places have been changed, and topography jiggled. The main town, Montelusa, is based on Agrigento, the port of Vigatà, on Porto Empedocle, while Marinella, where Montalbano lives, was inspired by a nameless cluster of abusive beach shacks, replaced decades ago, says Camilleri, with smart seaside villas built by the newly rich of Agrigento. When it came to filming the TV series, director Alberto Sironi decided to recreate Camilleri’s Sicily in the province of Ragusa. Free of the aggressive development that has ruined many urban centres, Ragusa remained a part of Sicily where old values and ways of life persisted. And it looked good too: crumbling Baroque architecture; a sunbaked landscape with a geometry of dry limestone walls; and a coastline with endless sandy beaches, Swabian towers, scuffed lighthouses and evocative industrial architecture. ‘Camilleri described Montalbano’s house as being on a beach,’ said Sironi, ‘a sandy beach... Once we had chosen the house, everything else grew from there.’ Montalbano’s TV beach house is in Punta Secca, a modest seaside hamlet in the commune of Santa Croce Camarina, full of little holiday houses. The house, now known as the Casa di Montalbano, operates as a B&B. Montelusa, the provincial capital, is a digital montage of several ragusano towns. Its Piazza Duomo is that of Ragusa Ibla, as is the evocative neo-classic Circolo di Conversazione, while the spectacular roadbridge spanning the gorge is to be found in Ragusa Superiore. Montelusa’s main street is Via Mormino Penna, in Scicli, a tiny provincial town that also provides the TV series’ police station (Scicli’s town hall, or municipio), and several
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Montalbano, commissario dall’animo buono, vive su una spiaggia, inizia ogni mattina con una nuotata, assapora con passione ciò che mangia in quasi religioso silenzio, soffre di cattiva digestione. Ha una governante, Adelina che gli prepara prelibate cenette a base di piatti siciliani perfettamente eseguiti, come la pasta ‘nscasciata’ o le ‘sarde alla beccafico’. A pranzo preferisce mangiare nella sua trattoria di pesce preferita, quando ha bisogno di pensare, va a fare una passeggiata sgranocchiando il suo spuntino preferito “calia e simenza”, ceci arrosto e semi di zucca. Anche se l'impostazione dei romanzi polizieschi è contemporanea, il cuore del mondo del commissario Montalbano rimane la Sicilia provinciale dell’adolescenza di Camilleri, una Sicilia immaginaria in cui gli elementi della vita moderna, come ad esempio il telefono cellulare e il computer, a volte possono sembrare anacronistici. La Sicilia di Camilleri è una Sicilia reinventata, dove i nomi dei luoghi sono stati cambiati, e la topografia oscilla. La città principale, Montelusa, ci ricorda Agrigento, il porto di Vigàta, Porto Empedocle, mentre Marinella, dove vive Montalbano, si ispira ad un quartiere senza nome di villette abusive nella zona balneare di Agrigento, sostituito decenni fa, come racconta Camilleri, con eleganti ville costruite dai nuovi ricchi.
#FornacePenna
#CastelloDonnafugata
#PalazzoBeneventano - Scicli
#SanBartolomeo - Scicli
Quando il regista Alberto Sironi, dovette realizzare le riprese della serie TV, decise di ricreare la Sicilia di Camilleri in provincia di Ragusa. Salvatasi da uno sviluppo urbano aggressivo che ha rovinato molti centri storici del Sud Est, Ragusa rimane una parte della Sicilia dove gli antichi valori e modi di vivere sono ancora attuali. Scelta azzeccata: decadente architettura barocca, paesaggi roventi, geometrie di muri a secco, una costa di spiagge di sabbia infinite, torri sveve, vecchi fari e suggestiva architettura industriale. 'Camilleri descrivendo la casa di Montalbano disse che doveva essere su una spiaggia,' racconta Sironi, 'una spiaggia di sabbia ... scelta la casa, tutto il resto è venuto da se'. La casa sulla spiaggia della serie TV è a Punta Secca, una piccola frazione balneare nel comune di Santa Croce Camarina, piena di piccole case vacanze. La casa, ora conosciuta come la Casa di Montalbano, è stata trasformata in un B & B. Montelusa, il capoluogo di provincia, è un montaggio digitale di diverse città del ragusano. La sua Piazza Duomo è quella di Ragusa Ibla, così come il suggestivo neoclassico Circolo della Conversazione, mentre lo spettacolare ponte stradale che attraversa la gola si trova a Ragusa alta. La Strada principale di Montelusa è Via Mormino Penna, a Scicli, una piccola città di provincia dove si trova anche la stazione di polizia della serie
#RagusaIbla
palazzi and churches, most strikingly San Bartolomeo, sited at the foot of beetling limestone cliffs. Other supporting roles are played by the monsters snarling on the facade of Palazzo Beneventano, and the tiny shacks behind San Bartolomeo, where rascally craftsmen make all manner of domestic and garden implements out of scrap tin and metal. The Albergo Diffuso of Scicli can provide guests with a Montalbano itinerary to follow in and around the town and province. The town of Comiso contributes its Piazza del Mercato, or market square, Modica, the church of San Giorgio, with its tremendous flights of Baroque steps, and the town of Vittoria the sun-beaten Piazza San Giovanni with its tall skinny palms and brink-of-Africa feel. Neo-Gothic Castello di Donnafugata, 10 kilometres outside
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#ViaMorminoPenna - Scicli
Ragusa, is TV home to local Mafia boss, Balduccio Sinagra. The castle – a nineteenth century folly – is open to the public, a chilling chance to see miss the maze where a corpse of a woman is discovered in the episode ‘A Trip to Tindari’. Those who want to search out other crime scenes, should head to the Grotta delle Trabacche, also outside Ragusa, where a network of underground tunnels and caves concealed the tomb of two lovers in ‘The Terracotta Dog’, and to the ruins of the 19th century brickworks, the Fornace Penna, stunningly sited at the head of the beach at Sampieri, a favourite hangout in the TV series of Montelusa lowlife. Interior locations are more difficult to visit, though local tourist boards may assist. Well worth seeing if you can, is the glass-roofed winter garden of the Villa Salina near Scoglitti, which still seems haunted with the ghost of the corpse discovered on its long central table.
#PiazzaDuomo - Ragusa Ibla
TV, (ovvero il Municipio), e diversi palazzi e chiese, la più suggestiva delle quali è San Bartolomeo che si trova proprio ai piedi di uno strapiombo di roccia calcarea. Da non perdere i mostri ringhianti scolpiti sulla facciata di Palazzo Beneventano, e le piccole baracche dietro la chiesa di San Bartolomeo, dove gli artigiani creano originali oggetti in latta e metallo. La città di Comiso contribuisce con la sua Piazza del Mercato, Modica con la chiesa di San Giorgio, con le sue formidabili rampe barocche di gradini, e la città di Vittoria, con piazza San Giovanni dove il sole si abbatte sulle alte e sottili palme e dove si sente la prossimità dell’Africa. A 10 chilometri da Ragusa, troviamo il Castello Neogotico di Donnafugata che nella serie TV è la casa di un boss mafioso locale, Balduccio Sinagra. Il castello - una sfarzosa costruzione del diciannovesimo secolo - è aperto al pubblico, che qui può rivivere l’agghiacciante emozione dell’episodio 'Un viaggio a Tindari', perdendosi nel labirinto in cui venne scoperto il cadavere di una donna. Chi volesse mettersi alla ricerca di altre scene del crimine, potrebbe andare alla Grotta delle Trabacche, anch’essa fuori Ragusa, dove una serie di tunnel sotterranei e grotte, nascondono la tomba di due amanti in 'Il Cane di Terracotta', oppure alle rovine risalenti al 19° secolo della Fornace Penna, sulla spiaggia di Sampieri, che nella serie TV è il luogo di ritrovo preferito dalla malavita di Montelusa. Le location interne sono più difficili da visitare, sebbene non impossibile rivolgendosi ad alcune guide ed agenzie turistiche locali. Da vedere assolutamente il giardino d'inverno, con il suo spettacolare tetto in vetro, di Villa Salina vicino a Scoglitti, dove sembra ancora vagare il fantasma del cadavere scoperto sul lungo tavolo centrale.
a taste of the
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f you associate chocolate-making with Alpine Switzerland and the chocolatiers of Paris, think again. The vibrant Baroque town of Modica in Sicily’s deep south, is the unexpected harbinger of a tradition of chocolate making that has its roots in Aztec America. How did that come to be? In the sixteenth century, as Spanish conquistadores were colonizing the New World, they came across many new foods. Perhaps the most felicitious of these was a concoction of cacao beans, known as xocolatl, ground to a paste with a lava stone pestle on a curved lava stone known as a metate. It was eaten either as it was, or as a drink, mixed with water. The first European to appreciate the qualities of xocolatl was the conquistador Don Hernan Cortes, who was given a bitter drink of ground cacao beans and water by the Aztec Emperor
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ztecs Ros Belford
Montezuma. However, it wasn’t the olfactory pleasures of chocolate that interested Cortes. Cacao beans were the local currency. Four beans could buy a turkey. One hundred could buy a slave. What better way to make a fortune than establish a plantation of cacao. Who said money didn’t grow on trees?
Un assaggio degli Aztechi conquistatore Don Hernan Cortes, al quale l'imperatore azteco Montezuma fece provare una bevanda amara preparata con chicchi di cacao e acqua. Ma Cortes, in principio, non si interessò tanto al gusto e all’odore del cioccolato, quanto al fatto che i semi di cacao costituivano la valuta locale. Con quattro baccelli si poteva acquistare un tacchino, con un centinaio addirittura uno schiavo. Quale miglior modo per fare fortuna di impiantare una piantagione di cacao. Chi ha detto che i soldi non crescono sugli alberi? #Modica
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e eravate abituati ad associare la preparazione del cioccolato solo con le Alpi Svizzere e i maestri cioccolatieri di Parigi, è arrivato il momento di rivedere le vostre credenze. La vivace città barocca di Modica, nel profondo sud della Sicilia, è il presidio di un’inaspettata tradizione del cioccolato che fonda le sue radici nell’antica America degli Aztechi. Scopriamo insieme come tutto ciò ebbe origine? Nel XVI secolo i conquistadores spagnoli, alle prese con la colonizzazione del Nuovo Mondo, si imbatterono in numerosi nuovi alimenti, il più delizioso dei quali era costituito da un miscuglio di semi di cacao, conosciuto con il nome "xocolatl", ridotti in pasta con un pestello e un mortaio di pietra lavica chiamato metate. Lo si poteva mangiare sia così come era, o assunto come bevanda, mescolato con l’acqua. Il primo europeo ad apprezzare le qualità del xocolatl fu il
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But in time the Spanish learnt from the Aztecs that there were more palatable ways of consuming xocolatl. Mixing the ground beans with cane sugar and spices such as vanilla and cinnamon resulted in a far more delicious concoction which could be eaten as it was, or melted in water. “A cup of this miraculous beverage gives every soldier the strength to march for an entire day.” Cortez reported to Emperor Charles V. He had discovered Europe’s first energy drink. By the 16th-century the first cases of chocolate addiction had been reported. In 17th century Europe chocolate, became all the rage – London, Paris and Madrid were full of fashionable chocolate houses -- and cacao beans became big business. Looking for a suitable place to cultivate cacao and produce chocolate closer to home, the Spanish – who ruled a vast domain, including Sicily -- settled on Modica. Not only did its climate resemble that of South America, but there were plentiful supplies of lava stone so that the beans could be ground in authentic Aztec style. Modica became rich, and the Modican
#SanPietro - Modica
aristocracy became notorious for their decadent extravagance, dining on dishes such as hare cooked in chocolate, and ‘mpanatigghi, a pastry filled with minced meat, chocolate and spices, that you can still sample on Modica’s high street today. Modica’s ladies took to drinking hot chocolate in church during Mass, claiming it prevented them from fainting. A local Dominican priest was not impressed, and berated the chocolate drinkers from his pulpit, claiming that the practice violated the law of fasting. He was, so Modicans claim, despatched with a mug of poisoned chocolate. To prevent further chocolatefuelled disputes, in 1662 the Archbishop of Siracusa decided to consult the Pope on the issue. ‘Liquidum non frangit jejunum,’ was his reply. Liquids do not break a fast. The chocolate drinkers had won. By the 18th century, the Spanish empire had vanished, but
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Ma col tempo gli spagnoli impararono dagli Aztechi che c'erano dei modi più gustosi per consumare lo xocolatl. Mescolando, ad esempio, le fave di cacao con zucchero di canna e spezie come vaniglia e cannella, si otteneva un miscuglio ben più squisito e che si poteva anche sciogliere nell'acqua. Cortez, convinto di aver scoperto il primo energy drink, disse all'imperatore Carlo V: "Una tazza di questa bevanda miracolosa riesce a dare ad ogni soldato la forza di marciare per un giorno intero." Ed in effetti, già nel 16° secolo ci sono testimonianze dei primi casi di dipendenza da cioccolato. Nel 17° secolo la moda del cioccolato esplose in Europa. A Londra come a Parigi e Madrid nacquero molte Cioccolaterie. I semi di cacao erano diventati un grande business. Agli spagnoli serviva un luogo ideale più vicino casa per la coltivazione del cacao e la produzione del cioccolato.
E dominando un vasto territorio, compresa la Sicilia, lo individuarono proprio a Modica. Qui, non solo il clima era simile a quello del Sud America, ma a poca distanza c'erano anche abbondanti riserve di pietra lavica, necessaria per macinare i chicchi, secondo l'autentico procedimento azteco. Modica diventò molto ricca e gli aristocratici modicani, noti per la loro stravaganza, cominciarono a banchettare con piatti come la lepre cotta nel cioccolato e le 'mpanatigghi, una sfoglia ripiena di carne macinata, cioccolato e spezie, che ancora oggi si può gustare nelle botteghe alimentari e pasticcerie delle principali vie di Modica. Le signore di Modica presero l'abitudine di bere la cioccolata calda in chiesa durante la Messa, come rimedio contro lo svenimento causato dal digiuno. Ma un sacerdote domenicano locale non gradì questa usanza e dal suo pulpito rimproverò le bevitrici di cioccolato, sostenendo che tale pratica violasse la legge del digiuno. Ma il Papa, interpellato sulla questione dall'Arcivescovo di Siracusa, sentenziò “Liquidum non frangit
Modica’s love of chocolate remained. Chocolate vendors known as ciucculattari pushed colourful carts through the wealthiest quarters of town. On board was a charcoal brazier, lavastone pestle and mortar, and supplies of roasted cocoa beans, sugar, vanilla, cinnamon, and spices. Chocolate was made to order on the spot. They ground the beans, mixed them with sugar and spices to taste, then heated the powder until the cocoa butter had melted, but before the sugar had fully dissolved. The molten chocolate was poured into a tin mold, and left until it hardened.
digiuno”. Ovvero “i liquidi non interrompono un digiuno”. Dando così ragione alle bevitrici di cioccolato. Anche dopo la scomparsa dell'Impero Spagnolo, l'amore di Modica per il cioccolato rimase. I “ciucculattari” venditori di cioccolato spingevano i loro carretti colorati lungo i quartieri più ricchi della città, con a bordo un braciere, il metate, fave di cacao tostate, zucchero, vaniglia, cannella e spezie. Ovvero tutto il necessasrio per preparare il Cioccolato sul posto, pestando le fave di cacao e mescolandole con zucchero e spezie a piacere, per poi riscaldare il tutto fino allo scioglimento del burro di cacao, ma prima che si sciogliesse completamente lo zucchero. Il cioccolato fuso veniva quindi versato in uno stampo di stagno e lasciato indurire.
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Volcanic ock Ros Belford
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outh-eastern Sicily has been attracting its share of celebrities, artists and VIPs for well over a century. But the latest VIPs drawn to the area are not content simply to party. Jim Kerr of Simple Minds has opened a hotel in Taormina; while Erland Ă˜ye of Kings of Convenience lives for part of the year in the countryside outside Siracusa, supporting local efforts to protect a nature reserve from speculators.
Rock sotto il vulcano L
a Sicilia sud-orientale da oltre un secolo ha cominciato ad attrarre un sempre maggior numero di celebritĂ , artisti e vip. Ma gli ultimi vip affascinati e attratti da questo territorio, non si sono limitati ad una semplice visita di piacere. Jim Kerr dei Simple Minds ha aperto un hotel a Taormina, mentre Erland Ă˜ye dei Kings of Convenience ha scelto di vivere una parte dell'anno in campagna alle porte di Siracusa, a sostegno degli sforzi locali per proteggere una riserva naturale dalla speculazione edilizia.
Erlend Øye
Kings of Convenience
Erlend Øye, the geeky spectacled half of whimsical – and internationally acclaimed -- Norwegian indie folk duo, Kings of Convenience, has a house outside Siracusa on the nature reserve of Plemmirio, where his family cultivate lemons. A regular client of the bars and clubs of Ortiga, Øye has been made an honorary citizen of Siracusa, for the unpretentious way he has thrown himself into provincial life, frequently performing and DJing gratis to raise money for local issues. In 2011 he released a video of John Lennon’s Imagine to draw attention to the threat to the Plemmirio nature reserve from building speculators, and in 2012 played concerts in Catania and Siracusa at which the price of admission was a ciambelle – a ring-shaped cake!
Erlend Øye, l'occhialuto nerd componente dello stravagante duo norvegese indie folk, di fama internazionale, Kings of Convenience, ha una casa fuori di Siracusa sulla riserva naturale del Plemmirio, dove la sua famiglia coltiva limoni. Cliente abituale dei bar e club di Ortiga, Øye è stato proclamato cittadino onorario di Siracusa, per il suo stile senza pretese che ha contraddistinto la sua permanenza a Siracusa e le sue occasionali esibizioni live e dj set cui si è prestato gratuitamente per raccogliere fondi per le questioni locali. Nel 2011 ha pubblicato un video con la base musicale di Imagine di John Lennon per richiamare l'attenzione sulla minaccia di speculazione edilizia incombente sulla riserva naturale del Plemmirio, e nel 2012 si esibito in due concerti a Catania e Siracusa, il cui il prezzo di ingresso era un ciambella!
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Jim Kerr
Simple Minds ‘I first went to Italy with my school when I was 14. It was then that I discovered the world was in colour,’ says Simple Minds frontman, Jim Kerr. The impact of the sun-drenched land at the height of summer on the Scottish schoolboy from chilly, monochromatic Glasgow of the 1970s was intense. Sicily, in particular, had always fascinated him. ‘Sicily has been invaded by the Greeks, Romans and Arabs, but also the British, who helped release the island from the grip of fascism during the last throes of World War II. My own grandfather was one of those young soldiers and it was through him that I became fascinated by Sicily as a kid, hearing about this strange landscape dominated by the wondrous, active volcano, Mount Etna.’ ‘I remember the very first time I arrived here, standing on the deck of the ferry on the short crossing from Calabria to Messina. I can honestly say it was love at first sight.’ It was 1982 and Simple Minds were a struggling band touring on a shoe-string. ‘We had a small gig in Messina, performing in a run-down sports field not far from where the ferries docked.’ The next day, a friend took Kerr out to lunch in the little town of Taormina. Kerr was hooked.
<Andai la prima volta in Italia in gita scolastica, quando avevo 14 anni. E fù allora che scoprì che il mondo era a colori>, dichiara il frontman dei Simple Minds, Jim Kerr. L'impatto della terra assolata in piena estate sullo scolaro scozzese originario della fredda e monocromatica Glasgow del 1970 fu veramente intenso. La Sicilia, in particolare, lo aveva sempre affascinato. <La Sicilia è stata invasa da Greci, Romani e Arabi, ma anche dagli inglesi, che hanno contribuito a liberala dalla morsa del fascismo durante gli ultimi spasimi della seconda guerra mondiale. Mio nonno era uno di quei giovani soldati e fu grazie a lui che la Sicilia ha cominciato ad affascinarmi, quando da bambino lo sentivo raccontare di questo strano paesaggio dominato da un meraviglioso vulcano attivo, l'Etna. Ricordo ancora la prima volta che arrivai in Sicilia, in piedi sul ponte del traghetto, durante la breve traversata dalla Calabria a Messina. Posso onestamente dire che fu amore a prima vista.> Era il 1982 e i Simple Minds erano una band emergente. <Tenemmo un piccolo concerto a Messina, esibendoci in un fatiscente campo sportivo non lontano da dove attraccano i traghetti.> Il giorno dopo, un amico portò Kerr a pranzo nella graziosa Taormina. Kerr ne restò fulminato.
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‘What's so special about Taormina? For a start it has a great location, overlooking the Ionian Sea, and you can see as far as the lights of Calabria. It's also steeped in history…there’s a wonderful open-air, ancient Greek theatre, where they have amazing concerts. But the real cherry on the cake is that it has the most fantastic view of Mount Etna.’ Kerr returned to Taormina as often as he could. ‘I made friends with the locals and eventually it became a home from home.’ In fact Taormina became so special to Kerr, that he and his friends, opened a hotel there, the Hotel Villa Angela.
<Che cosa ha di così speciale Taormina? Innanzi tutto ha una posizione fantastica, con una splendida vista sullo Ionio, dalla quale si possono vedere le luci della costa calabra. Ed inoltre è ricca di storia ... c'è un meraviglioso cielo aperto, il teatro antico in cui si svolgono incredibili concerti. Ma la vera ciliegina sulla torta è che ha una veduta dell'Etna strepitosa.> Kerr fece sempre più spesso ritorno a Taormina. <Ho fatto amicizia con la gente del posto e alla fine è diventata la mia seconda casa.> Taormina divenne così speciale per Kerr, che con dei suoi amici, ha deciso di aprirvi un albergo, l'Hotel Villa Angela.
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Carlo zzo
art in his hands l'arte nelle mani K
Corso Matteotti, 66 Ortigia - SIRACUSA T. +39 0931.69533 www.carloizzogioielli.it info@carloizzogioielli.it
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nowledge of the art of metal learnt in childhood in the wrought iron workshop of his maternal grandfather Giuseppe, together with individual flair and natural talent, and a desire to experiment with his passion, make Carlo Izzo an expert goldsmith. Carlo Izzo's great-grandfather was a photographer in the 1930s and his mother was a painter and poet. With art in his veins, in the 1980s Carlo Izzo began to heed his desire to create exclusive jewels guaranteed to make whoever wore them feel unique. Since then, Carlo Izzo has conceived and created small “jewel sculptures”, whose charm and elegance make them a must, and wearing them a statement. A series of luxury collections have been created. In the world of fine jewellery, the “Carlo Izzo Gioielli” brand is well known, both in Italy and abroad. The “Carlo Izzo Gioelli” collections encapsulate the magic of belonging to an ancient, noble island as Sicily. Through his creations, Carlo Izzo wanted to tell the story of the island, cradle of civilisation and traditions. Each jewel is conceived and crafted using ancient techniques of jewellery-making in Sicily. Carlo Izzo considers coral the biggest treasure that the sea harbours. Coral is the major source of inspiration in his creations, and rare Sicilian coral, with its characteristic orangesalmon colour, is preferred. The coral is cut by hand and threaded, as it was done in the past. An ancient Sicilian tradition placed bundles of coral in the troussaeu of young brides from aristocratic families to wish them abundance and fertility. A number of these original bundles are displayed in the showroom. A passion for coral has created the Tesori di Mare (Treasures of the Sea) collection. A whirling dance of seahorses, shells, fish, seaweed, and diamonds that shine like water drops, turn the jewels into works of art.
È
l’arte nelle mani, che incontra un metallo nobile come l’oro, mescolato all’estro e alla sapiente conoscenza dei segreti dell'antica arte del ferro, appresa sin da bambino entro le mura della storica officina del nonno materno Giuseppe, che permette al “Maestro Orafo” Carlo Izzo di divenire interprete stesso di quella passione che sboccia ben presto, portandolo a sperimentare forme e nuovi accostamenti. Con il bisnonno fotografo degli anni “30” e la mamma pittrice e poetessa, Carlo respira dunque arte sin dai primi anni di vita, ed è già alla fine degli anni “80” che prende vita, attraverso l’artigianato nel mondo dell’oreficeria, una maggiore consapevolezza di voler creare oggetti unici e nobili, così come unica vuole far sentire la donna che indossa un suo gioiello. Inizia così l’ideazione e la creazione di piccole “sculture gioiello” che danno vita a tutta una serie di collezioni di monili che diventano protagonisti indiscussi della vita di ogni donna che ama distinguersi, creando uno “stile” inconfondibile riconosciuto come sinonimo di unicità e prestigio dove il lusso è tradizione e l’eleganza una certezza. Oggi il “Brand” “Carlo Izzo Gioielli” è presente al fianco di nomi illustri del panorama dell’altissima Gioielleria in Italia e nel mondo. Il Maestro, attraverso le sue varie collezioni, riesce a raccontare tutta la magia e il senso di appartenenza ad un’isola antica e nobile come la Sicilia. Le sue creazioni parlano anche della storia di questa terra meravigliosa, culla di civiltà e tradizioni e ogni singolo gioiello viene ideato e realizzato mediante antiche tecniche di lavorazione, partendo da “lei” la “pietra”. È il corallo la fonte d’ispirazione maggiore, che il Maestro considera il tesoro più grande che il mare possa gelosamente custodire.
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The Bacco (Bacchus) collection was created as a tribute to the mild Sicilian climate, where strong and healthy grape vines grow. Grapes and tendrils, with diamonds like drops of dew, evoke memories of the taste of the ancient nectar. Ancient fabrics and Sicilian lace are the inspiration behind the Filigry collection. Able hands weave gold threads as if knitting, to create a jewel that is also an accessory to an outfit.
To be unique, a bride had a crown and a beautiful belt buckle made for her elegant bridesdress. Celebrities like Rita Rusic, Simona Izzo, Marta Flavi, Serena Dandini have chosen to wear Carlo Izzo jewels during television broadcasts. Kate Moss chose her wedding ring in Carlo Izzo's boutique. Artist Philippe Leroy fell in love with the showroom when he visited and used it as a filmset. Exhibitions in Moscow, Saint Petersburg, Malaysia and Singapore have been successful. Carlo Izzo has also received attention in San Francisco and Santa Barbara.
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Predilige il corallo Siciliano, praticamente introvabile, dall’inconfondibile colore arancio - salmone, tagliato a mano e reinfilato con fili di spago, come si usava fare un tempo. Un’antica tradizione sicula narra di queste matasse di corallo che venivano adagiate nei bauli del corredo di giovani spose appartenenti a famiglie nobili, come segno di ricchezza e augurio di fertilità. Lo stesso Maestro ne possiede alcune, esposte nel proprio Atelier. Da questa passione nasce la collezione “I Tesori del Mare” in cui attorno al corallo fluttuano, quasi come una danza vorticosa, ippocampi, conchiglie, pesci alghe e brillanti che, come gocce d’acqua, con il loro scintillio illuminano, riveriscono sublimano il gioiello, trasformandolo in opera d’arte. Come tributo al clima mite della sua Sicilia che vede le sue terre cosparse di meravigliose vigne belle e rigogliose, nasce la collezione “Bacco” in cui viticci e acini tempestati di brillanti, come fossero gocce di rugiada, risplendono di una luce calda che rievoca il ricordo del sapore dell’antico nettare. Dalle antiche stoffe e dai pizzi Siciliani nasce l’ispirazione della collezione “Filigry” antichissima tradizione che vede le abili mani intersecare fili d’oro come fossero trame di una maglia per dare origine sempre a lui, il “Gioiello” concepito per adornare e impreziosire un capo di abbigliamento diventando accessorio, come nel caso di una sposa che decide di fare realizzare al Maestro un diadema, una raffinatissima fibbia per la cintura del suo elegante abito per sentirsi ancora più unica. Svariate sono anche le collaborazioni con il mondo dello spettacolo. Rita Rusic, Simona Izzo, Marta Flavi, Serena Dandini, scelgono il “Brand” per degli indossi televisivi. Kate Moss sceglie personalmente le proprie fedi nel negozio del Maestro e commissiona altri gioielli.
Anche il noto artista Philippe Leroy visita lo show-room di Carlo e se ne innamora a tal punto da sceglierlo come set di un suo film. Soddisfacenti successi riscuotono le mostre a Parigi, Mosca, San Pietroburgo, Malesia e Singapore. Anche oltreoceano, a San Francisco e Santa Barbara, il Maestro riceve grandi riconoscimenti. Ma è sempre la sua Sicilia a conferirgli il premio a cui tiene di più: “Artigianato e arte nel mondo”. Realizza ancora la corona per Miss Sicilia oro, argento e pietre preziose. Dal Sindaco di Siracusa gli vengono commissionate le monete per il G8 ambiente, raffiguranti l’isola di Ortigia (centro storico della città). Realizza il prestigioso premio “Vittorini”. Riproduce la collezione del monetale Greco di Siracusa, delle maschere del teatro antico Greco–Romano Trasforma la cultura e la storia in monili, orecchini, anelli, ciondoli, oggetti di culto di una bellezza contemporanea. Decine sono le collezioni e le opere d’arte che si possono ammirare nel suo unico ed elegante show-room, di Corso Matteotti, curato nei minimi dettagli dalla moglie Ivana Miceli Izzo, Interior Designer, che cura, inoltre, l’intero merchandising e le mostre in tutto il mondo e che all’interno dell’atelier ripropone un arredamento raffinato dei primi del “900” dove nulla è lasciato al caso e in cui, tra l’inconfondibile profumo di cannella, si respira la storia di un uomo artista che racconta la storia di altri tempi. Carlo Izzo has received the most important award in Sicily: “Artigianato e arte nel mondo” (World artisanship and art). Carlo Izzo made the Miss Sicilia crown in gold, silver and precious stones. And, he was commissioned by the Mayor of Siracusa to create the Siracusa G8 coins, with an image of the island of Ortigia, the city's historic centre. Carlo Izzo reproduces the Greek coins used in antiquity in Siracusa, and the Greek-Roman masks used in theatre. Ancient culture thereby reemerges in contemporary jewels, earrings, rings, necklaces and religious objects. The elegant showroom in Corso Matteoti has been designed by Ivana Miceli Izzo, interior designer and wife of Carlo Izzo. She has created a sophisticated early 20th Century ambience, where the scent of cinnamon accompanies the stories of an artist who works with gold. There are dozens of collections and art pieces in the showroom. Ivana also attends to the merchandising and international exhibitions.
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the mysterious death of aravaggio Ros Belford
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n October 1608, the most famous artist of his time, Michelangelo Merisi da Caravaggio, arrived in Siracusa. He came to the city not to fulfil a prestigious commission, but as a fugitive from justice. He was a wanted man with a charge of murder on his head and had just escaped from a high security prison in Malta. So how did a prestigious artist end up as a felon on the run? A wild, turbulant soul, mired in Roman lowlife, Caravaggio killed a notorious pimp, Ranuccio Tomassoni, in a duel in 1606. Sentenced to death for homicide, he left Rome, escaping first to Naples and then to Malta, where he hoped the patronage of Alof de Wignacourt, Grand Master of the Knights of Malta, a man of immense power who was answerable only to the Pope, might help him secure a pardon. De Wignacourt was thrilled to have the most famous artist in Italy on the island, and immediately commissioned him to paint his portrait. Caravaggio portrayed him in full armour (with a beguiling young page at his side) as a powerful, menacing figure full of his own importance, with a baton braced as if for action across his mighty thigh. De Wignacourt was apparently delighted with the work, for he secured Caravaggio a pardon from the Pope and in July 1608 made him a knight. But a few weeks later Caravaggio was in trouble again. After seriously injuring a high ranking knight in a brawl he was thrown on 18 August into a cell reserved for those who had committed serious crimes, a deep bell-like cell, carved into the rock below Valletta’s Fort Sant’Angelo, and sealed by a small trapdoor. The castle itself was fused to a 200 foot precipice above the sea. Escape seemed impossible.
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Miraculously, however, Caravaggio did manage to escape. On 6 October 1608 he was officially declared missing. Wignacourt alerted Knights of Malta throughout Europe to the artist’s disappearance, and ordered galleys belonging to the Order to keep the coast of Sicily under close surveillance. Stripped of his knighthood, Caravaggio was a wanted man once again. He disembarked secretly somewhere along the Sicilian coast – perhaps near Scicli -- and made his way to Siracusa, distracted, restless, penniless and in fear of his life, seeking refuge at the house of his former student, model – and lover – Mario Minniti. Fully armed, reported his biographer Susinno, ‘he looked more like a swordsman than an artist’ and slept in his clothes with a dagger by his side, accompanied by an aggressive black dog.
Il mistero della morte di Caravaggio
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ell’Ottobre del 1608, il più famoso artista di quell’epoca, Michelangelo Merisi da Caravaggio, arrivò a Siracusa. Qui giunse non per dipingere un’importante opera su commissione, bensì per sfuggire alla legge. L’artista, appena evaso da una prigione di massima sicurezza di Malta, era accusato di omicidio. Come fece un artista prestigioso come lui a diventare un criminale in fuga? Irruento e dalla vita turbolenta, Caravaggio uccise a Roma, in duello, un noto “protettore”, Ranuccio Tomassoni. Condannato a morte per l'omicidio, lasciò la città fuggendo, prima a Napoli e poi a Malta, dove sperava nella protezione di Alof de Wignacourt, Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, che avrebbe potuto assicurargli il perdono del Papa. De Wignacourt, entusiasta di avere l'artista più famoso d’Italia sull'isola, lo incaricò di dipingere il proprio ritratto. Caravaggio lo ritrasse in armatura, potente e minaccioso, raffigurandolo in tutta la sua autorità, impugnando un bastone e con accanto la figura seducente di un paggio. De Wignacourt, soddisfatto dell’opera, nel luglio del 1608 lo nominò cavaliere, assicurandogli anche il perdono del Papa. Ma poche settimane dopo Caravaggio si trovò nuovamente nei guai. A seguito di una violenta lite, ferì gravemente un Cavaliere di alto rango e fu dunque rinchiuso nella fortezza Sant’Angelo a La Valletta da dove la fuga sembrava impossibile. Miracolosamente, però, l’artista riuscì a fuggire ed il 6 ottobre 1608 fu ufficialmente dichiarato disperso. Wignacourt allertò i Cavalieri di Malta in tutta Europa ordinando alle galee maltesi di tenere sotto controllo la costa della Sicilia. Fu così dunque che spogliato del suo cavalierato, Caravaggio tornò ad essere un ricercato. Sbarcato segretamente da qualche parte lungo la costa siciliana, presumibilmente nei pressi di Scicli, si diresse a Siracusa. Stanco ed inquieto, senza un soldo e temendo per la sua vita, cercò rifugio presso la casa del suo apprendista, modello e amante, Mario Minniti. Come riferisce il suo biografo Susinno, “sembrava più uno spadaccino che un artista, dormiva vestito, con un pugnale al suo fianco, e lo accompagnava un aggressivo cane nero”.
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Minniti set about finding Caravaggio a commission. He struck lucky. The church of Santa Lucia al Sepolcro, outside the city walls on the site of the tomb where Santa Lucia had been buried, had recently been restored, and was in need of a new painting for its main altar. The deadline was the saint’s feast day, December 13, less than two months away. Caravaggio set to work. Bathed in shaft of sunlight, dwarfed by stark, scorched bare plaster walls, two mighty gravediggers brace themselves to lower the coccoon-like corpse of the saint into her tomb, watched by a bishop and mourners. According to the writer Jeremy Dummett, the brutish, bearded gravedigger to the left is a portrait of Alof de Wignacourt. What is more, scholars have pointed out that in the Decapitation of St John the Baptist, the last canvas he painted for de Wignacourt on Malta, Caravaggio
Minniti, pittore di talento, riuscì a procurargli un'importante commissione. Era appena stata restaurata la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, al di fuori delle mura della città, sul luogo della sepoltura, ed occorreva un nuovo dipinto per ornarne l’altare. La scadenza per la consegna dell’opera era il giorno della festa della Santa, il 13 dicembre. Mancando meno di due mesi alla scadenza,Caravaggio si mise dunque subito al lavoro del celebre dipinto noto come “Il seppellimento di Santa Lucia”. Illuminati da un raggio di sole, sullo sfondo di nude pareti screpolate, due possenti becchini, con intorno gli astanti al funerale ed un vescovo, depositano il corpo della Santa nella tomba. Secondo lo scrittore Jeremy Dummett, il becchino barbuto a sinistra raffigurerebbe Alof de Wignacourt. Inoltre, gli studiosi hanno sottolineato che nella decapitazione di san Giovanni Battista, ultima tela dipinta dall'artista a Malta per de Wignacourt, Caravaggio identifica esplicitamente se stesso con il santo martire, tanto da firmare l’opera con il rilascio del sangue dalla testa decapitata di San Giovanni.
#ChiesaSantaLucia al Sepolcro
#Bacco
#AlofDeWignacourt - ritratto
explicitly identfied himself with the martyred saint, going so far as to sign his name with the blood issuing from St John’s head. Could Caravaggio now be identifying himself with St Lucy, at the mercy of the gravedigger who is consigning her to burial, it has been suggested? A recent publication, Lucia and Caravaggio: a meeting, inspired by the painting Burial of Saint Lucy, 1608, which Caravaggio painted in Siracusa, alludes to a conversation between Caravaggio and Lucia. The poetic text presents Caravaggio as a man in search of humanity, open to dialogue with the subject of his painting, Lucia. Adding weight to the theory that
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Caravaggio saw de Wignacourt as his nemesis is an incident that occurred when he was taken to visit a huge grotto in Siracusa, said to have been used as a prison by the ancient Greek tyrant, Dionysus. The cave’s natural acoustics amplified every sound, and from their base above a crack at the apex, sentries could eavesdrop on the prisoners hundreds of feet below. Caravaggio, recent escapee, was deeply impresssed by the prison, noting that it functioned in the same way as the human ear, leading recent biographer Andrew Graham Dixon to speculate that he saw the ‘speaking cave’ as an image of his own contracting world, where every movement was monitored by spies, every remark overheard by eavesdroppers. Paranoid or persecuted, Caravaggio left Siracusa as soon as the painting was finished, not even waiting for its unveiling at the feast of Santa Lucia. By 6 December 1608, he was in Messina. But the straits were full of Maltese galleys, and Susinno wrote that the artist’s spirit was more disturbed than the ‘ranging currents’ of the sea. At times he seemed to have
Sta forse ora Caravaggio identificandosi con Santa Lucia, in balia del becchino che la sta consegnando alla sepoltura? Una recente pubblicazione, “Lucia e Caravaggio: un incontro” ispirata all’opera che Caravaggio dipinse a Siracusa, Il Seppellimento di Santa Lucia, 1608, crea l’allusione di una conversazione fra Caravaggio e Lucia. Il testo poetico presenta un Caravaggio alla ricerca di un contatto umano, e un'apertura al dialogo con il suo soggetto, Lucia. L'inclinazione di Caravaggio a sentirsi perseguitato e ad identificarsi con le vittime sarebbe avvalorata anche da un episodio, raccontato dallo storico Mirabella, avvenuto quando accompagnò l'artista in visita per la prima volta nella grotta utilizzata dal tiranno greco Dionisio come prigione. Caravaggio, recentemente evaso dal carcere, rimase profondamente impressionato da quel luogo e dalla sua acustica naturale, in grado di amplificare ogni minimo suono a tal punto da renderli udibili dal vertice superiore della grotta e che, si racconta, venisse utilizzata dalle sentinelle per spiare i prigionieri. Tutto ciò
#SepolcroSantaLucia
lost his faith, gaining a reputation as a heretic – a dangerous thing with the Inquisition in full flow -- at other times to have been desperate, beyond mercy, refusing holy water in a Messinese church because it was only good for washing away venial sins. “Mine are all mortal,’ he said. In the summer of 1609 Caravaggio left Messina. By autumn he was in Naples, where he was offered shelter in the palace of his former patrons. One night he left the safety of the palace for a notorious brothel and tavern. On leaving, he was set upon by four men. Three of them held him down, while the fourth cut him across the face. This was a deliberate, cold-blooded attack – not a drunken brawl, and according to historian and Caravaggio expert Professor Vincenzo Pacelli, the only likely candidates are the Knights of Malta, seeking revenge for the artist’s attack on a knight in 1608. Seriously injured, Caravaggio seems to have headed for Rome in a small boat with his three
lo impressionò a tal punto da assimilare quella grotta ad un orecchio umano e a ribattezzarla Orecchio di Dionisio. Paranoico o perseguitato, Caravaggio lasciò Siracusa non appena il dipinto fu terminato, senza neanche attenderne la presentazione. Ed ecco che il 6 dicembre 1608 Caravaggio approdò a Messina. Come scrive Susinno, poiché le galee maltesi assediavano lo Stretto alla sua ricerca, lo spirito dell'artista “era più turbato delle correnti del mare”. Alle volte sembrava addirittura essere un miscredente, e si guadagnò anche la reputazione di eretico, cosa assai pericolosa a quel tempo in cui la Santa Inquisizione era al suo culmine storico. Altre volte invece pareva essere un disperato in cerca di misericordia. Pare che una volta, in una chiesa messinese, si rifiutò di essere benedetto con l'acqua Santa, sostenendo che “ era buona solo per lavare via i peccati veniali”, diceva , "I miei sono tutti mortali”.
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canvasses for his patron Scipione Borghese. He never got there, and neither his body – nor the paintings – were ever retrieved. The mystery around his death has spawned many theories. Some think he died of malaria, while in 2010 Italian researchers thought they had found Caravaggio’s bones, and announced that he had died of lead poisoning. It was subsequently decided that the body was not that of Caravaggio after all. Biographer Andrew Graham Dixon believes that Caravaggio was detained at Palo, and on his release discovered that the boat, with his precious final paintings, had departed for Porto Ercole. Caravaggio, thinks Graham Dixon, probably set off in desperate pursuit of his paintings on horseback, and died of a heart attack, exhaustion or his infected wounds following an arduous 100-mile chase. Professor Vincezo Pacelli of the University of Naples, who was given unique access to Vatican archives, has a different theory. He claims that Caravaggio was assassinated, and his body thrown into the sea. In his recently published book, Caravaggio – Between Art and Science Pacelli claims that the assassination was commissioned and organised by the Knights of Malta and carried out with the secret approval of the Vatican because of the grave offence Caravaggio had caused on Malta by attacking a high-ranking knight. The decision to dump the body at sea, Pacelli says, explains why there are no funeral or burial records recording Caravaggio's death. As for the paintings, one, a St John the Baptist, was retrieved by Scipione Borghese and can be seen at the Galleria Borghese in Rome, while canvasses purporting to be the other two, are in private collections.
#OrecchioDionisio
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#ChiesaSantaLucia alla Badia
Nell'estate del 1609 Caravaggio lasciò Messina ed in autunno giunse a Napoli, dove gli fu offerto rifugio da alcuni suoi committenti. Ma una notte, lasciata la sicurezza del palazzo, venne aggredito a sangue freddo da quattro uomini all’uscita di un noto bordello. Tre di loro lo tenevano mentre il quarto gli sfregiava il volto. Secondo lo storico ed esperto di Caravaggio, Vincenzo Pacelli, più che una rissa tra ubriachi, si trattò della vendetta dei Cavalieri di Malta, per vendicare l’aggressione del nobile cavaliere avvenuta l’anno precedente. Gravemente ferito, pare che Caravaggio cercò di raggiungere Roma a bordo di in una piccola imbarcazione, portando con se tre sue tele per il suo mecenate Scipione Borghese. Ma non vi arrivò mai. Ne il suo corpo ne i suoi dipinti furono mai ritrovati. Il mistero intorno alla sua morte ha ispirato molte teorie. C'è chi pensa sia morto di malaria, mentre alcuni ricercatori italiani, nel 2010 , convinti, erroneamente, di averne trovato le ossa, sostennero la tesi dell'avvelenamento da piombo. Il biografo Andrew Graham Dixon ritiene invece che Caravaggio sia stato arrestato a Palo, e che quando al suo rilascio scoprì che la barca, con a bordo i suoi preziosi ultimi dipinti, era stata portata a Porto Ercole, probabilmente si mise in viaggio a cavallo per oltre 100 miglia, alla disperata ricerca delle sue opere e che morì lungo il percorso, a seguito di un attacco cardiaco provocato dalla fatica o dalle ferite infette. Il professor Pacelli, che ebbe accesso esclusivo agli archivi del Vaticano,nel suo libro di recente pubblicazione, “Caravaggio Tra Arte e Scienza”, afferma che Caravaggio fu sequestrato nel porto di Palo, ucciso, e il suo corpo gettato in mare e che l'assassinio fu commissionato e organizzato, per vendetta, dai Cavalieri di Malta, e realizzato con l'approvazione segreta del Vaticano. La tesi che il corpo dell’artista fu gettato in mare, spiegherebbe, secondo Pacelli, il perché non ci sia alcuna documentazione, ne registrazione di sepoltura di Caravaggio. Per quanto riguarda i suoi ultimi dipinti, uno, il “San Giovanni Battista”, è stato recuperato da Scipione Borghese ed è oggi esposto alla Galleria Borghese di Roma, mentre altre tele che si presume possano essere le rimanenti due, appartengono a collezioni private.
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erfect day
From breakfast to sundowner …. all you need to know to spend a perfect day on the historic island of
Ortigia.
Mediterranean island of ancient Greek temples, labyrinthine medieval streets and flamboyant Baroque palaces set in a turquoise sea, Ortigia is the historical centre of the city of Siracusa. There is no need to catch a ferry – it is linked to the mainland by three brief bridges – so there are no worries about high seas. The little town is a world apart, its twisting streets and piazzas full of cafes and restaurants with outdoor terraces. There is plenty to see, but Ortigia is also a place to wander aimlessly, swim in the sea, sit and watch the world go by. BREAKFAST Breakfast on brioche and almond granita in one of the many elegant bars along Via Roma, Corso Matteotti and Piazza Duomo. MOZY AROUND PIAZZA DUOMO A mozy around Piazza Duomo to see the temple of Athena embedded in the cathedral, the lavish Baroque facades of Palazzo Beneventano and Santa Lucia Badia, and Caravaggio’s Burial of Santa Lucia. A TOUCH OF CULTURE For a touch more culture, see Antonello da Messina’s Annunciation in the austere Palazzo Bellomo, or explore the evocative medieval hall and mightly fortifications of the Castello Maniace, at its most exciting in stormy weather with the waves crashing below.
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A WALK IN THE MARKET In getting the ingredients for a summer lunch in the busy market next to the Temple of Apollo, you are immersed in an explosion of colour and scents. You can admire the stalls with the in season fruit and vegetables, the seafood stalls with fresh fish, and listen to the cries of the vendors, some will even entertain you with spontaneous performances of music and storytelling. Try tasting the cold meats, cheeses, sundried tomatoes, olives and a variety of other delicious food. Or discover the scents and the wild herbs collected in the countryside, a perfect souvenir for food-loving friends. A DIP IN THE SEA IN THE CITY On the western seafront, there are two access points to the water; a set of stairs will take you down to where you can enjoy a refreshing dip or a swim in the sea. The rocky outcrop of Forte Vigliena has a solarium for sunbathing and a shower. The Cala Rossa, going towards Castello Maniace, is a protected beach. EXPLORE THE JEWISH GHETTO In summer, after lunch is time for a siesta. The rest of the year, take a stroll around the Giudecca, and visit the Jewish ritual baths below the Hotel Alla Giudecca.
una giornata ideale
dalla colazione all’aperitivo... tutto quello che dovete sapere per trascorrere una giornata nella storica isola di Ortigia.
U
n'isola mediterranea, con antichi templi greci, labirintiche strade medievali e sgargianti palazzi barocchi, incastonata in un mare turchese, Ortigia è il centro storico di Siracusa. Ma per raggiungerla non è necessario prendere un traghetto, perché è collegata alla terraferma da tre piccoli ponti, dunque nessun timore per chi soffre il mal di mare! Questa antico quartiere della città è un mondo a parte, strade tortuose e tante piazze ricche di pittoreschi caffè e ristorantini con terrazze e verande all'aperto. Ci sono moltissime cose interessanti da vedere, ma Ortigia è anche ideale per una
#Mercato Ortigia
#Annunciazione Antonello Da Messina
passeggiata senza meta, una nuotata o semplicemente per sedersi a guardare il mondo che passa. COLAZIONE Quasi d'obbligo fare colazione a base di granita di mandorla e brioches in uno dei tanti bar lungo via Roma, corso Matteotti o piazza Duomo. UNA PASSEGGIATA IN PIAZZA DUOMO Dove è possibile ammirare le colonne dell'antico tempio di Atena incorporate nella cattedrale barocca, le sontuose facciate barocche di Palazzo Beneventano e della chiesa di Santa Lucia alla Badia, in cui si trova custodita la famosa opera di Caravaggio “il seppellimento di Santa Lucia”, e magari concedersi un magistrale gelato al pistacchio. UN TOCCO DI CULTURA Per chi vuole dare alla propria vacanza un tocco più culturale, suggeriamo una visita all’austero Palazzo Bellomo, nel cui museo si trova “l’Annunciazione” di Antonello da Messina. Da non perdere il Castello Maniace, suggestiva fortezza federiciana, all’interno della quale si trova una strepitosa sala medioevale, prospiciente il mare e protetta da antiche mura su cui si infrangono le onde quando il mare è in tempesta, spettacolo emozionante. UN GIRO AL MERCATO Acquistate gli ingredienti per un pic-nic nel folcloristico mercato accanto al Tempio di Apollo, tutte le mattine è un trionfo di colori e profumi. Occasione per ammirare i banchi di frutta e verdura di stagione e quelli del pesce appena pescato, ascoltando le urla in versi dei venditori, alcuni dei quali non mancheranno di intrattenervi con estemporanee performance musicali e divertenti aneddoti. Fare un assaggio di svariati salumi, formaggi, pomodori secchi, olive e mille altre prelibatezze. O ancora, scoprire gli aromi e le erbe selvatiche raccolte del territorio, un souvenir siciliano perfetto per gli amici buongustai. UN TUFFO A MARE IN CITTÀ Sul Lungomare di Levante, due comodi accessi con scaletta vi permetteranno di fare una tuffo e una bella nuotata. La scogliera del Forte Vigliena, dotata di un solarium con doccia, che si affaccia sul mare aperto, e proseguendo verso il Castello Maniace, la più riparata spiaggietta di “Cala Rossa”.
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restaurants around Ortigia
A SPOT OF SHOPPING The best streets for shopping in Ortigia are Corso Matteotti, Piazza Archimede and Via Roma. The shop windows will give you inspiration for a precious keepsake, clothing or an accessory to wear on a warm Sicilian evening, a design object for your home, a fragrance that carries notes of lemon or orange blossom, or of the sea that has been a part of your holiday. CATCH THE SUNSET Stroll along the Lungomare Alfeo watching the sun set over Porto Grande and the Hyblaean hills. APERITIVO In summer, sample the best Aperol spritz in town at the stunning Arena Maniace – right inside the Norman walls of Castello Maniace. Out of season, head to Perbacco Lounge, Vecchio Pub, Blu, SanRocco, Barcollo, Sale or Hendrix. DINNER In summer, sample the best Aperol spritz in town at the stunning Arena Maniace – right inside the Norman walls of Castello Maniace. Out of season, head to Perbacco Lounge, Vecchio Pub, Blu, SanRocco, Barcollo, Sale or Hendrix. INTO THE NIGHT Head back to Arena Maniace to drink and dance the night away to Ortigia’s finest live music or DJ sets.
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1921 Cucina e Vini Via delle Carceri Vecchie, 22 - 0931.64096 Amunì Via Della Dogana, 5 - 334 6701749 Don Camillo Via Maestranza, 96 - 0931.67133 Eno'ntelodico La Vineria Cafè Via Cavour, 9 - 0931.1856049 Grand Tour Piazza Minerva, 10 - 0931.455630 Kaos Pizza Piazza Minerva, 7 - 338.6129831 La Putia Via Roma, 8 - 0931.449279 PerBacco Via Roma, 120 - 0931.449046 Vite e Vitello Piazza F. Corpaci, 1 - 0931.464269
ESPLORATE IL GHETTO EBRAICO In piena estate, dopo pranzo è il caso di fare una siesta, ma il resto dell'anno potete approfittarne per fare un salto a “la Giudecca”, antico quartiere ebraico dove potrete visitare i rituali bagni ebraici. In questo quartiere, nel mese di luglio, si svolge l’interessante “Ortigia Film Festival”. UN PO’ DI SHOPPING Lungo Corso Matteotti, Piazza Archimede e Via Roma si snoda l’itinerario ideale per lo shopping nel centro storico di Ortigia. Uno sguardo alle vetrine, dove trovare spunto per un prezioso ricordo, un capo o un accessorio da indossare nelle calde serate siciliane, una fragranza che riporti alla mente i profumi della zagara e del mare che hanno accompagnato la vostra vacanza, un oggetto di design per la vostra casa. IL TRAMONTO Per catturare i caldi colori del tramonto e vedere il sole che lentamente cala sul porto grande, nascondendosi dietro le colline iblee, fate una passeggiata sul Lungomare Alfeo. APERITIVO Da giugno ai primi di ottobre, il miglior spritz in città si beve nell'incantevole Arena Maniace, davanti alle mura normanne del Castello Maniace, un’area lounge dove trascorrere momenti magici ammirando il profilo della fortezza.
Nelle altre stagioni potete optare anche per il Perbacco Lounge, il Vecchio Pub, il Blu, il SanRocco, il Barcollo, il Sale o l'Hendrix. CENA Pesce appena pescato? Carni ricercate? Ispirate all’alta cucina o rivisitazioni creative di piatti tradizionali? Eleganti sale da pranzo, wine bar dall’ambiente rilassato o terrazza romantica? Scegliete voi tra la nostra selezione dei migliori luoghi in cui mangiare ad Ortigia. TUTTO IN UNA NOTTE E dopo cena tornate all’Arena Maniace, per trascorre la notte con gli spettacoli, i dj set e la migliore musica dal vivo sotto il cielo stellato di Ortigia.
A truly local restaurant, 1921 Cucina e Vini is situated inside a renovated dammuso which was part of the old jail, a step away from Piazza Duomo in Siracusa. Simple but refined dishes of fish and meat are on the menu. Inventive, delicious antipasti include fish, prawns, fritto di paranza (a fried seafood specialty) and fish tempura. First course includes sea urchin or seafood spaghetti, or the traditional eggplant pasta, carbonara, amatriciana or cacio e pepe (cheese and pepper) pasta. Main course includes the catch of the day, tuna steak with tumeric, entrecte or beef steak. The wine list includes 700 labels, most of which from Sicilian wineries. There are two entries to the restaurant, one from the lane that connects to Piazza Duomo, where there is an outside dining area, and the other from via delle Carceri Vecchie. The restaurant is air-condiotioned.
Locale dal sapore autentico, ricavato in un ristrutturato dammuso delle carceri vecchie, a due passi dal Duomo di Siracusa. Nel menÚ piatti semplici ma molto curati, sia di pesce che di carne. Sfiziosi e originali antipasti di pesce crudo e cotto, cannolicchi, gamberi, pesciolini fritti (fritto di paranza) e un'ottima tempura di pesce. Spaghetti ai ricci, ai frutti di mare, ma anche i piÚ classici alla norma, alla carbonara, all'amatriciana o cacio e pepe. Pescato del giorno, tagliata di tonno con curcuma, ma anche entrecote o filetto di carne. Carta dei vini con oltre 700 etichette, in prevalenza provenienti da cantine siciliane. Accurata selezione di distillati, per intenditori. Doppio ingresso, sia dal vicolo di piazza Duomo in cui è presente anche un dehors, che da via delle Carceri Vecchie. Ambiente climatizzato
Cibi crudi e cotti Row and cooked foods Ortigia, Siracusa | Via delle Carceri Vecchie, 22 | Tel. +39.0931.64096 - +39.320.4168959 45
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il cuore di Ortigia
via oma the pulse of Ortigia Baroque balconies with flowers, enchanting courtyards and a variety of beautiful shop windows make Via Roma an elegant entry to Piazza Duomo. Along via Roma you will find shops with exclusive fragrances dedicated to “Ortigia,” a fashion “Atelier” and an artisanl and “creative” show room with objects of design and unique souveniers. There is a “Bakery” style coffee shop with free wifi and a reading room, “Putie” corner shops where you can get a taste of typical Sicilian food, and fresh fruit shakes, and an out of the ordinary space where art meets fine food, including a vegan selection. The main tourist information point is in via Roma, as well as the oldest newspaper and magazine store on the island, where you can find local and foreign language newspapers and magazines. This and much more awaits you in via Roma, which starts in Piazza Archimede with the Fountain dedicated to Diana, and continues to the western seafront, Lungomare di Levante, at the other end. In via Roma, you will feel that everything you need is handy.
LE ANTICHE SIRACUSE Via Roma 9 - T +39 0931.461365 - antichesiracuse@yahoo.it Le Antiche Siracuse @AnticheSiracuse
Un'accurata selezione di prodotti enogastronomici, artigianali e naturali con i quali respirare e portare con sé i sapori, i colori, il gusto e i profumi di Ortigia e della Sicilia. Dal 2007 rivenditore ufficiale del prestigioso marchio ORTIGIA SICILIA: saponi, profumi, candele e creme con ingredienti naturali siciliani. A fine selection of natural, crafted food and wine products with which to take home the flavours, colours, the tastes and aromas of Ortygia and Sicily. The exclusive brand ORTIGIA SICILIA has been sold here since 2007: soaps, perfumes, candles, beauty creams all with natural Sicilian ingredients.
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LA PUTIA ...
Via Roma, 8 - T +39 0931449279 T +39 339 8888078 aputiadellecosebuone@gmail.com
DELLE COSE BUONE
DELLE COSE FRESCHE
A taste of sicily, a sip of tradition, a squeeze of fresh feeling in baroque Ortigia streets ...this what we offer at the Putia of hearty and fresh things. Don't expect silver cutlery, but to be treated like a King. Un boccone di Sicilia, un sorso di tradizione, una spremuta di freschezza tra le stradine barocche di Ortigia... questo è quello che vi offriamo noi della Putia delle cose buone e delle cose fresche. Non aspettatevi posate d'argento ma un trattamento "reale".
ATELIER SICILIA CONCEPT STORE
Nestled inside a baroque courtyard, Sicilian excellence and the latest trends are on show. Fashion, accessories, food, ceramics, design, all accompanied with the friendliness of the owner... Inserito in una corte barocca ospita l'eccellenza siciliana unita ai trend di tendenza piĂš cool. Moda, accessori, food, ceramiche, design, conditi dalla simpatia della titolare...
Via Roma 44 - T +39 0931.62590 ateliersicilia@gmail.com Atelier Sicilia concept store
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VIOLA BAKERY CAFÈ
Via Roma 43 T +39 331.8618415
Located where the oldest bakery in Ortigia used to be, Viola is the ideal place for a typical Sicilian breakfast. There are sweet and savoury pastries, baked products, granita, freshly squeezed orange juice, and good coffee or cappuccino. Great also for a relaxed lunch break with sandwiches and salads. There is a reading room with magazines and newspapers, where you can read a book or work on your laptop. Wi-fi is free. Ricavato nei locali della più storica panetteria di Ortigia, è il posto ideale per gustare la colazione tipica siciliana con prodotti da forno dolci e salati, granita, spremute di arancia, sorseggiare un ottimo caffè o cappuccino o per una tranquilla pausa pranzo con sandwich e insalate. All'interno anche una sala lettura con riviste e quotidiani, per leggere un libro o lavorare al pc. Connessione wi-fi gratuita.
Con i suoi infiorati balconi barocchi, le suggestive corti e le diversificate e molto curate vetrine, rappresenta la più elegante via d'accesso alla Piazza del Duomo di Siracusa. Un percorso lungo il quale negozi di preziose ed inebrianti fragranze dedicate ad “Ortigia” e “Atelier” di moda si alternano a botteghe artigianali e “creativi” show room in cui vengono proposti oggetti di design ed originalissimi souvenir. Caffetterie in stile “Bakery” con free wifi e sala lettura, “Putie” dove gustare i sapori tipici della Sicilia e frullati di frutta fresca, ma anche spazi “fuori dal normale” in cui l'arte si fonde con la buona cucina, ricercata o vegana. Sede del principale info point turistico nonché della più antica edicola dell'isolotto in cui è possibile trovare quasi tutti i
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principali quotidiani e periodici stranieri. Questo e molto altro è ciò che incontrerete percorrendo la storica via Roma che dagli zampilli della splendida Fontana di Diana in Piazza Archimede si snoda fino alle acque del Lungomare di Levante e percorrendo la quale avrete la sensazione di avere tutto a portata di mano.
MOON
CENTRO CULTURALE
Via Roma 112 - T +39 0931449516 +39 334.2571002 www.moonortigia.com info@moonortigia.com moonortigia
A place for artistic, cultural and food experimentation. A cultural centre, bar, bistrot, dance and music space, theatre and auditorium, as well as exhibition space and a meeting place. Moon is also a point of view, since the Earth viewed from the Moon is an out of the ordinary place. Un hub per la sperimentazione artistica, culturale e gastronomica. Un centro culturale, bar, bistrot, laboratorio di danza, musica, un teatro e auditorium molto particolari, uno spazio espositivo e luogo di incontro. MOON è anche un punto di vista unico: perché la Terra, vista dalla Luna, diventa un posto fuori dal normale.
ARRICRÉATI
DESIGN STUDIO & SHOP
Via Roma 144 / 146 - T +39 0931.465749 www.arricreati.com - info@arricreati.com Arricreati
Creativity everywhere you look: international and made in SICILY design objects, furniture, lighting, textiles, carpets, wall paper, bijoux, artistic souvenirs. Architect, Mariaconcetta and interior designer, Veronica, do interiors from a room in a house to a grand hotel, from the renovation work to the furnishings. They also find creative solutions to make old pieces of furniture come alive again in a unique way. Creatività in tutte le declinazioni: oggetti di design internazionale e made in SICILY, mobili, illuminazione, tessuti, tappeti, carte da parati, bijoux e souvenir d’autore. Mariaconcetta, architetto e Veronica, interior designer, progettano gli ambienti, che siano un angolo della casa o un grande albergo, dalla ristrutturazione all’arredamento. Ma anche soluzioni creative per ridare vita ai vecchi arredi reinventandoli in maniera artigianale e personalizzata.
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Don Camillo restaurant
born... in a B Sicilian kitchen Daniela Tralongo
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ruce Springtein, The Boss, sang six simple words to the beat of patriotic pride: Born in the USA. Belonging to a place by reason of birth, also means belonging to a culture, which provides the first experiences of pain and pleasure. It is a value that can be extended to all people in every country. If you meet a Sicilian in a foreign city, the associations that arise are pizza, spaghetti and mafia, which also represent Italy. The two food related words show how important food is to Italian culture; in fact references to food abound in film, literature and lifestyle talk. The order of the words is also significant, since perhaps old stereotypes are beginning to fade. Syracuse, Ortygia. On the island of Arethusa and Alpheus, there's a name that expresses the authentic identity of a true Sicilian with a sure spirit of sacrifice, and the natural propensity of re-inventing, which is part of his character: Don Camillo. This is the name that is mentioned in Syracuse when wanting to experience local cuisine, with a touch of elegance and refinement (and I'm, obviously, not referring to the restaurant's dĂŠcor).
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antava The Boss sei piccole parole, lettere ritmate al suon di denuncia e umile consapevolezza patriottica, Born in the USA. In quel testo, nascere in un posto decantava un’appartenenza non solo territoriale ma anche culturale, un evento coercitivo responsabile del colore dei primi vagiti e dei primi sorrisi. E il valore di quel nascere si estende ad ogni uomo, ad ogni paese. Incontrare un Siciliano in una città straniera significa esporsi ad una comune metonimia, che nella pizza, spaghetti e mafia rievoca la prima associazione di un’intera nazione. Non sorprende il fatto che tra gli elementi nominati, due appartengano ad una sezione peculiare del panorama culturale, essendo in genere la componente culinaria una specificità viva e tangibile
di una qualsivoglia realtà e ancor più rilevante quella italiana, che sulla sua tradizione a tavola ha visto sviluppare pagine di letteratura, cinema e filosofie di vita. Ed è interessante notare l’ordine con cui queste parole vengono citate, a testimonianza del fatto che oggi siamo di fronte ad una dimensione più moderna, in cui i vecchi clichè iniziano a indietreggiare. Da una prospettiva di siffatta specie possiamo allora procedere a conoscere la Sicilia, Siracusa, Ortigia. C’è un nome che, nell’isola dorata di Alfeo e Aretusa, è espressione dell’identità autoctona, del sordo spirito di sacrificio del vero siciliano, della propensione alla naturale re-invenzione che ne contraddistingue il carattere: Don Camillo. È questo il nome che da solo il siracusano è abituato a pronunciare, quando vuole abbandonarsi al gusto della propria cucina, con un taglio di eleganza e delicatezza (non mi riferisco alla sola esteriorità dei locali, ovviamente).
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Chef Giovanni Guarneri, has been orchestrating flavours for over 25 years. Don Camillo is an establisment in Siracusa where locals appreciate fresh local products but with a touch of inventiveness. And tourists, guided to the restaurant situated in Via Maestranza, one of the main streets of Ortigia, by the Michelin Guide, marvel at what can be done with fresh products. A statue at the restaurant's entrance recalls the story of two charming Japanese women who dined at the restaurant during their visit to Siracusa. At the end of the meal they decided to honour Chef Guarneri with the gift of a small statue from Japan. The respect shown by two perfect strangers is a sign of the value of a well prepared dish. The Chef's ability resides in the disciplined way with which he and his team, with a sense of pride and precision, make strategic moves: use of local products, recalling tradition, experimenting and reinventing the creation and presentation of dishes, without ever forgetting the main ingredient: flavour!
For this reason, if you open the Men첫, which has a portrait of Don Camillo, the Chef's fahter painted by Salvatore Fiume, on the cover, you can find traditional dishes like Mermaid's spaghetti (prawns and sea urchin) or tuna steak, or octopus carpaccio with pan tossed vegetables, or the ricotta and pear dessert; the meat dishes include veal, rabbit, Nebrodi suino nero, which is a variety of pork, and a selection of very modern vegetarian dishes to satisfy all palates. Each dish is an expression of the island of Ortigia and Sicily in general: the femminello siracusano, which is a variety of lemon, the Siracusa patata novella, a variety of potatoes, and the cherry tomatoes from Pachino; these are just some of the ingredients which go to create unique flavours. While talking about local products and Chef Guarneri's ability to exalt the quality, we have to mention, but also to taste, the freshness and delectability of the Sicilian blood-orange ice-cream, or the Nero d'Avola predessert. With the appetite stimulated by the aroma, and by the sight of those vibrant and colourful dishes, the thought of a well balanced flavour is confirmed with the first bite. Being Sicilian means many things, since it is the expression of
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a compendium of traits and characteristics, but what distinguishes a real Sicilian is one who balances these many aspects within him or herself, the legacy of a social and cultural history that goes back in time. We could say more about the authenticity of a Sicilian, but rather than tire you with it, I invite to try a dish of your choice from a true Sicilian, from Palermo, Chef Giovanni Guarneri.
Lo Chef Giovanni Guarneri, da oltre venticinque anni direttore d’orchestra di sapori prelibati, rappresenta, infatti, un punto di riferimento sia per la cittadina siracusana, consona ad avere in mano ingredienti del posto, ma con la voglia di averne una degustazione del tutto differente, sia del turista, che, inconsapevole delle ricette possibili da realizzare con i nostri prodotti, da venticinque anni è indirizzato dalla Guida Michelin ad assaporarne le fattezze presso il famoso ristorante di Via Maestranza. Singolare in tal senso l’episodio di due simpatiche signore giapponesi, che in visita presso la città di Archimede, avendo
segnato nel proprio programma una capatina allo storico ristorante, decisero a fino pasto di rendere omaggio allo Chef Guarneri con un presente, regalandogli una piccola statua (ancora esposta all’ingresso del locale), espressione del mondo orientale. Un riconoscimento di fiducia e stima che da due perfette estranee rende più profondo il valore di un piatto ben fatto. La disciplina che presiede alla bravura dello Chef, e della squadra da lui diretta, consiste infatti in piccole mosse strategiche, seguite con orgoglio e precisione: usare prodotti locali, ricordare la tradizione, sperimentare e reinventare nella costruzione e nella presentazione dei piatti senza mai dimenticare l’elemento principale: il gusto! Per questo aprendo le pagine del suo Menù, la cui copertina ospita il ritratto di Don Camillo, padre dello Chef, visto dal Maestro Salvatore Fiume, è possibile leggere piatti della propria tradizione, come gli spaghetti delle Sirene (gamberi e ricci) o la tagliata di tonno, o i più recenti carpaccio di polpo con verdure ripassate in padella o i dolci di ricotta e pere; dalle varietà di pesce si passa poi a quelle di carne, con vitello, coniglio e suino nero dei Nebrodi, per poi approdare in ultimo all’ammodernamento di degustazioni tutte vegetariane per accontentare tutti i palati. Ogni portata è espressione dell’isola di Ortigia e della Sicilia in modo più esteso: il femminello siracusano, la patata novella di Siracusa, il pomodoro ciliegino Pachino, tra gli ingredienti autoctoni che narrano la storia e la forza di questa terra, con l’esclusività dei sapori che riproducono. Ma soffermandoci sulle scelte territoriali e sulle abilità dello Chef Guarneri di esaltarne le qualità, non possiamo esimerci dal nominare ma soprattutto assaggiare, la freschezza e delicatezza del gelato all’arancia rossa di Sicilia o essere sorpresi dal pre-dessert gelo al Nero d’Avola. L’appetito è stuzzicato ancor prima che dal profumo, dalla vista di quei piatti dai colori vivi ed empatici che non tardano a prendere confidenza con la fantasia di un gusto armonico che coglie al primo assaggio. Essere siciliano vuol dire tante cose, essendo espressione di una compagine articolata di aspetti e caratteri. Ma soprattutto ciò che contraddistingue un Siciliano Doc è l’ equilibrio di cui egli è sano portatore di tutte queste parentesi, retaggio di quella lunga storia culturale e sociale di cui è figlio. Altre righe potrebbero essere spese per descrivere le capacità più autentiche di un vero isolano, ma, per non tediarvi, preferisco rimandarvi a farne esperienza diretta con un piatto a vostra scelta del vero Siciliano, palermitano, Chef Giovanni Guarneri.
Via Maestranza 96 - Siracusa T. +39 0931.67133 www.ristorantedoncamillosiracusa.it chiuso la domenica closed on sunday
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Eno'ntelodico la ineria cafè U A
stylish, but relaxed fusion of café, wine-bar and restaurant, created and run by three women from Milan, La Vineria Cafe, like its dynamic owner-chef Bruna, is an original. ‘I don’t cook for my clients,’ says Bruna, ‘I cook for myself. I don’t care whether my clients have got high standards. They might know nothing about food. But I do, and its my own expectations I need to satisfy.’ Needless to say, discovering the joy of eating dishes created to meet Bruna’s exacting standards, means that most firsttime clients can’t wait to return. ‘Once people find a place where they eat well and feel good, well, they just want to come back. You won’t believe how many foreign guests we’ve had who stay in Ortigia for a week and eat here five times.’ And the fact that in just a year and a half since opening there is a loyal following of clients from all over the world, proves this. La Vineria Café is on Via Cavour, one of the main pedestrian routes into Ortigia, and occupies an arch-spanned interior that probably began life as an 18th century barn or warehouse. Original sandstone coupled with textured cement and an exposed stainless steel kitchen, creates a light, informal space, where white orchids grow from miniature zinc buckets on white tables, and where there are always several of bottles of wine on the go. Indeed the ‘café’ part of its name sums up perfectly the relaxed, urbane atmosphere – more redolent of San Francisco or Seattle than provincial Sicily. So what is Bruna’s secret? ‘For a start, the prime ingredients have to be top notch, and I don’t buy in anything ready-made. I make my own jams and preserves, I make my own reductions, and I infuse my own oils..’ Here, she passes me a jar of organic extra virgin olive oil infused with mandarin zest, which she uses to dress slivers of salmon. ‘I try to use only Italian ingredients, but if a foreign ingredient is superior, I use that.
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na fusione elegante, ma rilassata di caffetteria, vineria e ristorante, creato e gestito da tre donne milanesi, con a capo la dinamica chef-proprietaria Bruna, che ha un che di unico <Ancor prima che per i miei clienti, io cucino per me stessa. Non importa se i miei clienti hanno o meno standard esigenti in materia di cibo. Per soddisfare le loro aspettative devo prima soddisfare le mie. > Questo significa che per Bruna, il miglior riscontro è dato dal fatto che la maggior parte dei clienti che per la prima volta prova la sua cucina, poi non vede l'ora di tornare. <Una volta che trovi un posto dove mangi bene e nel quale ti senti a tuo agio, allora vuoi solo tornarci. Non avete idea di quanti ospiti stranieri che in una settimana di soggiorno in Ortigia sono venuti a cenare qui per cinque volte >. E lo dimostra il fatto che in poco più di un anno e mezzo di attività, ha già sviluppato una propria clientela fidelizzata proveniente da tutto il mondo. La Vineria Café Eno'ntelodico si trova in Via Cavour, una delle principali vie pedonali di Ortigia, all'interno di un ambiente caratterizzato da un grande arco e che, probabilmente, nel 18° secolo ospitava una stalla o un magazzino. Le mura in pietra originale che sbucano accanto a quelli intonacati e una cucina a vista in acciaio inox, danno vita ad una luce e ad uno spazio informale, dove sui tavoli troneggiano orchidee bianche ospitate in vasi di zinco, e dove c'è sempre un gran movimento di calici e bottiglie di vino. Un'atmosfera rilassata e metropolitana - più tipica di San Francisco o Seattle che della provincia siciliana, perfettamente sintetizzata dalla denominazione “cafè”. Bruna ci sveli il tuo segreto? <Per cominciare, gli ingredienti principali devono essere di prim'ordine, non compro nulla già pronto. Preparo io stessa le mie marmellate e le conserve, così come le mie riduzioni, e io stessa aromatizzo i miei oli .. > Mi dice Bruna tirando fuori un vasetto di olio extra vergine di oliva biologico infuso con la scorza di mandarino, da lei usato per condire il salmone. <Cerco di usare prevalentemente ingredienti italiani, ma se un ingrediente straniero è superiore, allora uso quello.
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So to what extent is Bruna traditional? ‘I’m not. My cooking is rigorously seasonal, but I prefer to experiment and innovate than to follow. Of course I am inspired by local traditions, but by other traditions as well.’ Looking at the menu, which changes approximately six times a year, Bruna’s eclecticism is evident. Spaghetti with fresh anchovies, sundried tomatoes, capers and oregano could hardly be more Sicilian. But sitting alongside this dish are ravioli with Puglian burrata and King prawns, seared calamari with steamed filange zucchini and Siracusa lemon citronette a King prawn carpaccio with ginger, and pink pepper. And local ingredients, such as Sortino thyme honey and wild fennel are used in ways few Sicilian housewives would ever dream of … the honey, with a pot-pourri of peppercorns as a marinade for pork, the wild fennel as a memorable accompaniment to a tortino of anchovies and potato. And what about the atmosphere? In most cities restaurants where the cuisine is on this level tend to be rather, well… pretentious…. ‘Absolutely not. We are a wine bar as well as a restaurant, it all happens in the same space, and people pop by early evening just for an aperitif with good glass of wine and snacks.’ Snacks? ‘Well, top salamis and hams and the best cheeses we can find. And savoury tarts, home-made of course. But we’re not rigid. If someone arrives at 9pm for a glass of wine, we won’t try to persuade them they have to have dinner. But what often happens is that people come for an aperitif around 7pm, then end up staying for dinner and leaving at midnight. It’s that kind of place. And because it’s small and informal, it often happens that clients all start talking to each other. It's got a good energy, this place...'
Fino a che punto ti definiresti tradizionale? <Non lo sono. Sebbene la mia cucina è rigorosamente di stagione, preferisco sperimentare e innovare piuttosto che imitare. Naturalmente mi faccio anche ispirare dalle più antiche tradizioni della cucina italiana>. E in effetti, guardando il menù di Bruna, che varia in media sei volte l'anno, il suo eclettismo è evidente. Non c'è nulla di più siciliano di un piatto di spaghetti con le alici fresche, pomodori secchi, capperi e origano. Ma a seguire troviamo i ravioli di burrata pugliese e gamberoni, calamari scottati con zucchine filangé cotte al vapore e citronette al limone di Siracusa, un carpaccio di gamberoni con zenzero e pepe rosa. E originale è anche il modo in cui utilizza alcuni ingredienti locali come ad esempio il miele di timo di Sortino o il finocchietto selvatico. Poche massaie siciliane si sognerebbero infatti di abbinare il miele con un pot-pourri di pepe utilizzato per insaporire la carne di maiale, o il finocchietto selvatico utilizzato per animare il tortino di alici. E riguardo l'atmosfera, se nella maggior parte dei ristoranti di un certo livello della città, si tende a porsi in maniera per così dire... un po pretenziosa....< Qui assolutamente no!> ci dice Bruna, <Siamo una vineria e allo stesso tempo un ristorante. Qui molta gente gradisce venire anche già in prima serata solo per un aperitivo rinforzato, con un buon bicchiere di vino. ' Anche l'aperitivo rinforzato? <Certo, i migliori salami, prosciutti e formaggi che riusciamo a trovare e poi le nostre torte salate. Noi non siamo rigidi. Se qualcuno arriva alle 9 di sera anche solo per un bicchiere di vino, per noi va bene, non gli imponiamo che a quell'ora deve per forza cenare. Il più delle volte accade che la gente viene per un aperitivo intorno alle 7, poi finiscono per rimanere a cena andando via a mezzanotte. Si qui è un posto di questo tipo. Sarà anche perché essendo piccolo e informale, accade spesso che i clienti cominciano a familiarizzare tra di loro, tra un tavolo e l'altro, anche se non si erano mai visti prima. Probabilmente è una questione di energia...>.
Via Cavour, 9 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.1856049 - mob. +39 349.1384997 E: lavineriacafeortigia@libero.it
lavineria enontelodico
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avide, who is the heart and soul of Perbacco, likes to see that everything has been attended to in the kitchen and in the dining room before receiving guests. He makes sure there is a good assortment of fish in the display, that the light is right for the mood, as is the music. He is a fussy host who leaves nothing to chance. He will personally welcome you into the cosy courtyard decked with prickly pears, ficus benjamina and colourful flowers. Courtesy and professionality, a refined cuisine, passion in the preparation and selected quality products are what distinguish Perbacco. Evenings are enjoyed by candlelight either in the courtyard or spacious indoors, accompanied by relaxing, sophisticated music.
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ttento ad ogni minimo dettaglio, prima di ricevere i propri ospiti, a pranzo o a cena, Davide, cuore e anima del ristorante Perbacco, ama verificare che tutto sia perfetto, in cucina come in sala, che la vetrina di pesce sia adeguatamente assortita, ma anche oltre l'aspetto gastronomico, dall'intensità della luce al sottofondo musicale, nulla è lasciato al caso. Mosso da uno spirito da perfetto e premuroso padrone di casa, vi accoglierà personalmente all'interno del cortile adornato di fichi d’India, ficus benjamin e coloratissimi fiori. Cortesia, professionalità, dedizione per la cucina “raffinata” e la scelta di prodotti di alta qualità sono gli elementi su cui punta Perbacco. La sera si cena a lume di candela nel cortile o nelle ampie sale interne, accompagnati da rilassanti note musicali.
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Mediterranean flavours are Perbacco’s signature: a celebration of color, aroma and Sicilian tradition. The restaurant is comitted to eco-sustainability by supporting local farms and fishermen and serving only fresh, carefully selected produce from responsible growers. Only fish that is in season is served. Paolo Secci, now in his third year, is a master chef. With eclectic and versatile skills, he brings his extensive experience to the restaurant proposing a rich selection of cold and hot dishes with fish and vegetables as main ingredients; there is no limit to his imagination. Dishes go from a rich tasting of cooked and raw seafood and vegetables, octopus and potatoes with caramelized red onion, the seared tuna in soy sauce and citrus fruits, or the snapper fillet with black truffle and potato gateau, or octopus soup and mussels in tomato sauce. For lovers of pasta dishes, do not miss the agnolotti stuffed with potatoes and mint, with clams and mullet roe, mezze lune ( ravioli ) stuffed with monkfish, zucchini and clams, or, ravioli stuffed with ricotta and pistachio broth grouper and marjoram. And for lovers of meat, a tasty beef tenderloin grilled, fried potatoes and spinach, pork tenderloin Nebrodi in a sauce of Malvasia with crisp vegetable caponata. Bread and pasta are made in our kitchen; “gluten free” menu is available. With each dish you can enjoy fine wines from the restaurant’s cellar brimming with Sicilian, Italian, French and Chilean labels. For those who prefer bubbles, the best Champagne is available. Finally, the crystal like, spicy notes of a Passito or a Sicilian Moscato accompany delicious desserts, creatively made by the chef: the delicate flavors of the ricotta
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semifreddo with figs and almonds, a crunchy pistachio cream that enhances the excellent pastry, delicate and crumbly, the Sicilian cannoli filled with ricotta, chocolate cake warm-hearted and other delicacies created daily. Perbacco is constantly evolving, from October to April, you will find live music and dj sets in the lounge area, starting with drinks from Thursday to Sunday. The best Sicilian artists are playing, but there are others too, making Perbacco a “must” in the Siracusa scene. The barman makes great cocktails and the Chef excellent dishes which you can try in the menù lounge. Along the historic Via Roma in Ortigia, Perbacco is open seven days a week, except Monday for lunch.
Da Perbacco i sapori del Mediterraneo nascono dai colori, i profumi e le tradizioni della terra siciliana. Il ristorante, impegnato e attento al concetto dell’ecosostenibilità, propone prodotti di stagione selezionati con cura, provenienti da produttori e pescatori locali attenti alla qualità. Al suo terzo anno, lo chef Paolo Secci, eccellente maestro dei fornelli, dalla personalità poliedrica ed eclettica e dalla lunga esperienza nel settore, propone una ricca degustazione di cotti e crudi a base di pesce e verdura; non vi è alcun limite alla sua fantasia: i piatti spaziano dal tortino di polpo e patate con fonduta di cipolle di Tropea all'agro, al tonno scottato in salsa di soia e agrumi, o il filetto di dentice al tartufo nero con gateau di patate, oppure la zuppa di moscardini e cozze in salsa di pomodoro. Per gli amanti dei primi piatti, imperdibili gli agnolotti di patate e menta alle vongole con bottarga di muggine, le mezze lune di Rana pescatrice zucchine e telline di mare,o ancora, i ravioli di ricotta e pistacchio in brodo ristretto di cernia alla maggiorana. E per gli amanti della carne, un gustoso filetto di manzo alla griglia, patate siracusane fritte e spinaci, oppure, un filetto di maialino dei Nebrodi alla Malvasia con caponatina di verdure croccanti.. Pane e pasta sono, rigorosamente, di produzione propria ed è disponibile anche uno specifico menù “senza glutine”.
Ad ogni portata potrete affiancare il gusto di un ottimo vino, tra i tanti della gremita cantina: siciliani, nazionali, francesi e cileni. Non mancano i migliori champagne per gli appassionati delle bollicine. Infine, le cristalline e speziate fragranze del Passito o di un ottimo Moscato siciliano concluderanno dolcemente la vostra cena accompagnando il gusto degli squisiti dolci, anch'essi frutto della creatività dello chef: i sapori delicati del semifreddo di ricotta con fichi e mandorle, un croccante al pistacchio che esalta la dell’eccellente pasta frolla, delicata e friabile, il cannolo Siciliano ripieno di ricotta, il tortino al cioccolato dal cuore caldo ed altre prelibatezze create ogni giorno. Perbacco è un'attività in continua evoluzione e da ottobre ad aprile, a partire dall'aperitivo, propone all'interno della sua area lounge, dal giovedì alla domenica degli appuntamenti di musica dal vivo e dj set, ospitando i migliori artisti siciliani e non solo, dando vita a delle serate che sono diventate veri e propri “must” della movida aretusea, durante le quali è possibile gustare le pietanze proposte dallo chef con un apposito menù lounge e gli ottimi cocktail preparati dai barman. Per Bacco, lungo la storica via Roma in Ortigia, è aperto sette giorni su sette, escluso il lunedì a pranzo.
Via Roma, 120 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.449046 - mob. +39 393.1854504 ristoranteperbacco@yahoo.it
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Vite e Vitello istorante wine bar
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ocation molto fresca, con impostazioni minimal, dove la parola d’ordine è accoglienza e convivialità. A pranzo, a cena o anche solo per un aperitivo accompagnato da tapas e finger food, o per degustare un dolce, o della pralineria accompagnati da un distillato e da un buon sigaro, verrete accolti dalla maître di sala Luana, nella sala interna o nella veranda posta di fronte una delle Chiese più belle di Ortigia, San Francesco all'Immacolata, location che, se predisposti, vi ispirerà certamente dialoghi intrisi d'arte, buon vino e ottimo cibo. Qui la cucina è basata su piatti del territorio, mix di tecnica, tradizione e storia dei popoli che hanno dominato negli anni il territorio siciliano lasciando, inconsapevolmente, in eredità sapori e prodotti oggi apprezzati in tutto il mondo, capisaldi della cucina mediterranea, fiore all’occhiello della nostra terra.
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inimalist interior, cool in summer, welcoming and convivial. Whether for lunch or dinner, or drinks with tapas or finger food and whether for sweets, or for pralines with whisky and a good cigar, you will be welcomed by the maître Luana to Vite e Vitello. You have the choice of sitting outdoors before one of the most beautiful of Ortigia churches, San Francesco all'Immacolata. If you are in the mood, this location will inspire talk of art, good wine and excellent food. The cuisine here is based on what the land offers, and on a combination of skill, tradition and those flavours and products that are fundamental in Mediterranean cuisine, which is renowned the world over, the legacy of dominating cultures in Sicily across the centuries.
Dalla creatività dello chef Christian De Simone nascono dunque piatti unici che uniscono tradizione e innovazione, realizzati con una predilezione per prodotti a km zero, come lo “Scorfano rosso su cappuccino all’anice e ortaggi alla brace”; il “Raviolo fuori dalla norma”, un classico raviolo farcito su passatina di pomodoro pachino e trucioli di ricotta salata; l’ “Ostrica su insalatina di gelsi bicolore e fragoline di bosco con schiuma di cedro” e per dessert “Esta..thé”, una bavarese di fragole con gelatina di thé e cubetti di arancia rossa di Sicilia.
Luana vi guiderà nella scelta tra le oltre 350 etichette di vini, fra cui le siciliane Conte Tasca d’Almerita, Donnafugata, Az. Agr. Gulfi, Vivera, Planeta, ma anche il Mont Blanc “Castello di Buttrio” ed il Barolo di “Parusso”. Ottima la selezione di champagnes, “Saint-Vincent” e “Bruno Paillard” tra le altre. Ampia la varietà di distillati. Tra le tante recensioni liberamente espresse dai clienti, una su tutte ci ha colpito per la perfetta sintesi con cui descrive questo locale: “Servizio impeccabile, precisione dei tempi da ferrovie svizzere, presentazione dei piatti da artista manzù.” ... Provare per credere!
Chef Christian De Simone produces unique dishes, as he combines innovation with tradition, using locally sourced products (km zero), such as Red Rockfish with aniseed cappuccino and barbecued vegetables; out of the ordinary Ravioli (a play of words in Italian), and a classic Ravioli with a Pachino tomato sauce and shavings of salted ricotta; Oyster on a salad of mulberries and wild strawberries with citron mousse; and for dessert “Esta..thé” a Bavarois with strawberries, tea flavoured jelly and Sicilian blood orange ice cubes. Luana will guide you in the choice of over 350 wine labels, including the Sicilian Conte Tasca d'Almerita, Donnafugata, Az. Agr. Gulfi, Vivera, Planeta, and also Mont Blanc “Castello di Buttrio”, and the Barolo “Parusso.” The selection of champagnes is excellent, “Saint-Vincent” and “Bruon Paillard”, amongst others. There is a wide choice of spirits. We receive many reviews, but one description of the restaurant caught our attention: “Impeccable service, precision like the Swiss railways, dishes like Manzu' artworks.” Try it to believe it!
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Piazza F. Corpaci, 1-2 angolo Via Maestranza Ortigia - Siracusa T. +39 0931.464269 mob. +39 327.9532000 - +39 340.0057264 E: vitevitello@gmail.com
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the most beautiful
eaches in the SudEst
le più belle spiagge del SudEst
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rom the quartz shingle coves and cobalt blue sea below Taormina to the fine sandy beaches and turquoise-indigo bays between Siracusa and Ragusa, south eastern Sicily has some of the region’s most enticing beaches. There are long duny beaches with crashing surf; sandy beaches hidden behind groves of pine, carob or citrus; romantic offshore islets, eroded sandstone cliffs, and forbidding fractured rocks. There are beaches with chic lidos, beaches that form part of nature reserves and archeological sites, and beaches for those who seek the romance of beachcombing empty sands for sea glass, shells and driftwood.
Mazzarò (Taormina) The pretty bay of Mazzarò can be reached by either cable car or by a footpath lined with bougainvillea from Taormina (we suggest walking down and taking the cable car home). There are two quartz shingle beaches – the southern is the more picturesque, facing the romantic islet of Isola Bella to which it is connected by a brief causeway – both of which have smart lidos. The water is incredibly clear here, making it an ideal location for snorkelling. La graziosa baia di Mazzarò è raggiungibile da Taormina percorrendo un sentiero fiancheggiato da una lunga siepe di bouganville oppure attraverso la funivia; suggeriamo però di andare a piedi ed utilizzare la funivia per tornare su! Qui troviamo due spiagge di ciottoli di quarzo. Quella più a sud, proprio di fronte al romantico isolotto di Isola Bella, a cui è collegata, in base alle maree, da una breve lingua di terra sabbiosa, è la più pittoresca, Qui si trovano lidi molto eleganti. L'acqua è incredibilmente trasparente, il che ne fa un luogo ideale per chi ama fare snorkeling.
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alle calette sottostanti Taormina, dove il mare blu cobalto bagna la riva di ciottoli di quarzo, alle spiagge di sabbia sottile, tra Siracusa e Ragusa, dove le baie si colorano di turchese e indaco, la Sicilia sud orientale ha alcune delle spiagge più affascinanti della regione. Distese di dune dove la spuma delle onde si infrange leggera, spiagge sabbiose nascoste dietro boschetti di pini, carrubi ed agrumeti; romantici isolotti, minacciose e frastagliate scogliere erose dal tempo. Spiagge attrezzate e lidi alla moda, spiagge all’interno delle riserve naturali o in prossimità di siti archeologici, oppure selvagge e suggestive per i romantici che amano perlustrare luoghi deserti alla ricerca di conchiglie,piccoli vetri levigati dal mare e sculture lignee alla deriva. Riviera dei Ciclopi (CATANIA) Claimed by Sicily’s ancient Greek colonisers to have been formed when the one-eyed Cyclops, Polyphemus, hurled rocks at Odysseus, this dramatic stretch of coastline to the north of Catania was actually created by rivers of lava from Etna. Riddled with splintered offshore rocks known as faraglione, it has some excellent rocky coves for swimming. Come sostenuto dagli antichi colonizzatori greci, questo tratto di costa si formò quando Polifemo, Ciclope con un solo occhio, scagliando macigni contro Ulisse, le diede vita. In realtà le scogliere a nord di Catania con i tipici faraglioni e le svariate insenature rocciose, sono state create nei secoli dai fiumi di lava che scendeva dall’Etna. Un paesaggio suggestivo dove poter nuotare. #IsolaBella Taormina
Plemmirio (SIRACUSA There are several beaches on the Plemmirio nature reserve on the Maddalena Peninsula just outside Siracusa. Try the sheltered cove below the Grand Hotel Minareto, or the little beaches below the evocative ruins of houses in the romantic bay beyond the private lido of the Guardia di Finanza. For a lovely walk, follow the coastal path from here to the lighthouse of Murro del Porco. Ci sono diverse spiagge all’interno della riserva naturale del Plemmirio, nella Penisola Maddalena, poco fuori Siracusa. Una caletta ben riparata si trova proprio a ridosso del Grand Hotel Minareto, altre piccole spiagge, particolarmente suggestive invece sono quelle sottostanti le rovine delle antiche case e di fronte alla baia con il lido della Guardia di Finanza. Da qui seguendo il sentiero costiero si può passeggiare sino a raggiungere il faro di Capo Murro di Porco.
La Marchesa (SIRACUSA) A fine sandy beach backed by orange groves at the mouth of the Cassibile river, on land belonging to the Marchesa di Cassibile. In season the beach gets very busy (and there is a daily fee for parking) but in low season very few people visit, though you will need to ask permission from the groundsman to enter. A ridosso di un giardino di aranci, alla foce del fiume Cassibile, questa popolare spiaggia, a cui si accede dai terreni di proprietà della Marchesa di Cassibile pagando un biglietto giornaliero per il parcheggio, in estate è molto frequentata. Durante la bassa stagione è possibile comunque visitarla chiedendo il permesso ai custodi. Per chi non vuole rinunciare ai confort suggeriamo di optare per i non lontani lidi attrezati della vicina località Fontane Bianche.
Eloro (Noto) A hidden sandy beach, just before Vendicari, lying at the mouth of the Tellaro river below a headland scattered with the ruins of the ancient Greek city of Heloros. The river is shallow and fun for kids. A good place for an out of season beach barbeque. La spiaggia di Eloro, poco prima di raggiungere Vendicari, si trova proprio alla foce del fiume Tellaro, sotto al promontorio che nasconde le rovine dell’antica città greca Heloros. Il fiume che è poco profondo, diventa un luogo divertente per i più piccoli ed ideale per piacevoli pic-nic anche fuori stagione.
#SpiaggiaCalamosche
Vendicari (NOTO) The cove of Calamosche is one of Italy’s most picturesque, and regularly features in TV ads and photoshoots. Avoid high summer. Come out of season or during the week to see it without the crowds. Vendicari has other fine beaches too – long duny sands overlooked by a Swabian tower and a semiruined tonnara – while just outside the reserve, to the south, is the beach of San Lorenzo with a small lido. Con le sue lunghe spiagge di sottile sabbia bianchissima, in alcuni tratti cosparse di dune, dominata dalla torre sveva e dai resti di una antica tonnara, nasconde, poco distante, la suggestiva insenatura di Calamosche. La si può spesso vedere in spot televisivi e servizi fotografici, pertanto, in piena estate è sempre affollata, ma fuori stagione, oppure lontano dai weekend è un luogo paradisiaco. Appena fuori la riserva ecco la spiaggia d’orata di San Lorenzo, dove troviamo un attrezzatissimo lido, molto carino e frequentato. Isola dei Correnti (PACHINO) This is the southernmost tip of Sicily, further south than Tunis. There are dramatic seascapes to be seen, and high winds, at this meeting point between the Ionian Sea and the Canale di Sicilia, which makes the sandy beaches here popular with surfers and boogie boarders. In calm weather at low tide in you can wade across a sunken isthmus to the offshore island of Isola dei Correnti. Questa è la punta più meridionale della Sicilia, ancora più a sud di Tunisi, ed il punto di incontro tra il Mar Ionio e il Canale di Sicilia, i fondali marini sono spettacolari e spesso soffiano forti venti, il che rende queste spiagge meta prediletta di surfisti. Con la bassa marea si può anche raggiungere a piedi, attraverso un istmo di sabbia corallina, l’Isola delle Correnti, isolotto a largo della terraferma.
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Sampieri (SCICLI) Sampieri is a little summer resort that retains an few old limestone fishermen’s houses. It is set at the head of an unspoilt four kilometre beach of fine duny sands, dominated by the ruins of a 19th-century brick factory that looks like something dreamed up by the Harry Potter set designer. There are two small lidos in the summer. Piccolo villaggio estivo, dove si trovano ancora alcune vecchie case in pietra dei pescatori. Da qui ha inizio una spiaggia incontaminata, di sabbia finissima, lunga più di quattro chilometri, con alte dune dominate da una antica fabbrica di mattoni del 19 ° secolo che rendono il panorama degno di una sceneggiatura del film “Harry Potter”. Lungo la spiaggia, durante il periodo estivo, si trovano due piccoli lidi attrezzati. Fiume Irminio (RAGUSA) Backed by pristine Mediterranean maquis, the beach of the Fiume Irminio reserve is unspoilt, and never gets crowded – largely because swimming is banned within the boundaries of the reserve. An ideal place for a beach walk in spring or autumn. Protetta da una barriera di selvatica macchia mediterranea, la spiaggia della riserva del Fiume Irminio è incontaminata e mai affollata, non è possibile nuotare all’interno dell’area della riserva, ma è un luogo ideale, sia in primavera che in autunno, per lunghe passeggiate sulla spiaggia.
#Isola delle Correnti Portopalo
#LaPillirina Siracusa
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ruising the east coast of Sicily, halfway between Syracuse and Catania, stopping at the fishing village of Brucoli, where time seems to have stood still, is a must. The fishing village dates back to the first Greek settlements in Sicily. In 1400 it became part of the Camera delle Regine Aragonesi, at which time the majestic Castle was built to guard the waterfront warehouses and stores, from where goods were exported. To this day the Castle looks over the village; and beside it, a characteristic lighthouse signaling the rocks, continues to operate. The historical 19th Century main Church is dedicated to Saint Nicholas, patron and protector of the village. The biennial Festivities are celebrated on even years, which means that on the last Sunday of July this year, you will be able to see the traditional procession. Referred to as A Sciuta, the Saint is taken out to sea in the afternoon, accompanied by a fanfare of boats. In the evening he is taken A spalla by the devotees, who literally take the statue dancing along the village streets, with music accompanying the procession. The Festa continues till night, and ends when the statue is taken back inside the Church, though not before a spectacular fireworks display. A short walk from the village you will find the Basilica “Madonna dell'Adonai,” a place of Early Christian worship. Brucoli is also a seaside village, where you can hire motorboats (no boat licence required) and explore the coves whose seafloor displays an abundance of Neptune's grass. An area known as Tri puttusa, a stretch of coastline with luxuriant vegetation and flat rocky outcrops, is great for a walk in nature and relaxing swims in crystal clear waters. Don't miss seeing the natural Fjord, where local fishing boats are safely moored.
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rucolia timeless village un borgo d’altri tempi
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isalendo la costa orientale della Sicilia, proprio a metà strada tra Siracusa e Catania, è d’obbligo una sosta a BRUCOLI, un piccolo borgo marinaro dove sembra che il tempo si sia proprio fermato… Antico villaggio di pescatori, risalente ai primi insediamenti Greci in Sicilia, fu aggregato nel 1400 alla Camera delle Regine Aragonesi, da qui l’origine della costruzione del maestoso Castello, che ancor oggi domina il borgo, a guardia dell’emporio e dei magazzini dove si caricavano le merci da esportare. Attaccato al castello, un caratteristico faro per la segnalazione degli scogli, tutt’oggi funzionante. Assolutamente da visitare la storica Chiesa Parrocchiale, di origine ottocentesca ed intitolata a San Nicola, patrono e protettore del Borgo. I cui festeggiamenti si svolgono con cadenza biennale, negli anni pari. Quest’estate quindi, l’ultima domenica di Luglio, sarà possibile ammirare questa tradizionale processione. Un misto tra sacro e profano che vive il suo fulcro con “A sciuta” del Santo, prima nel pomeriggio, portato in processione a mare “scortato” da un corteo di barche, e poi la sera portato “A spalla” dai fedeli devoti che lo fanno letteralmente ballare lungo le vie del paese a suon di musica. La festa si protrae sempre fino a tarda notte e si conclude con il rientro del fercolo in Chiesa, non prima dello spettacolo di fuochi pirotecnici. Appena fuori dal centro abitato, si trova il Santuario “Madonna Dell’Adonai”, luogo di antico culto cristiano. Ma Brucoli è soprattutto mare. Qui è possibile noleggiare barchette a motore (senza bisogno di patente nautica) ed esplorare le caratteristiche calette dai bassi fondali ricchi di poseidonia. Molto caratteristica la zona denominata “Tri puttusa”, un mare cristallino in cui si specchia una costa frastagliata con scogli piatti ed una vegetazione lussureggiante ideale per lunghe passeggiate e bagni rilassanti a stretto contatto con la natura. Da vedere anche il caratteristico Fiordo naturale, ricovero sicuro per le imbarcazioni di pescatori della marineria locale.
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Castello
al
Dining with the sea a tavola C
con il mare
ruising along the east coast of Sicily, halfway between Catania and Syracuse, a short deviation will take you to the fishing village of Brucoli. Arriving on this stretch of land bathed by the waters of the Mediterranean Sea, you will find the restaurant “Al Castello” situated at the end of the main street. Sommelier and restaurant manager Alessandro Carrubba will be there to greet you. With the help of his staff, he will be happy to guide you through your dining experience of the local seafood cuisine and fine wines. On entering, you will be pleasantly surprised by the restaurant's location, just centimetres from the sea. The terrace sits above a rocky outcrop, where you can enjoy lunch or dinner during summer. It has a breathtaking view of the Gulf of Brucoli, with the majesty of Mount Etna in the background. On clear days the entire East Coast, and a hint of the Calabrian coast are visible. In this place far from the world, you will feel further immersed by the sounds of the sea. In the evenings, you can see fishermen out at sea fishing for octopus using the traditional method of the Lampara, where a lamp is used to light the water beneath the boat. The cuisine at “Al Castello” is based on fish and seafood. The catch of the day is the true protagonist of all the dishes served, the whole year round. The appetizer of the house is a must; it includes eight different delicacies, fresh octopus, chicory with prawn, sweet and sour swordfish, king prawns in almond crust, and a delicious couscous prepared in the typical Tunisian way. For those that love raw fish, you mustn’t miss the “CrudoMare”, which includes a selection of marinated fish, raw seafood and tartare. If you're after a first course, go no further than the linguine with sea urchin, or one of the many dishes on the menu. From the fish display you can choose Lobster, sarago, squid, grouper fillet, and much more ...all freshly fished. Following these many specialties, be ready for a line up of local dessert dishes. The unique “eggplant chips with ricotta” are a true culinary feat which invite a taste, accompanied perhaps by a glass of Passito di Pantelleria. At the end of the meal take your time to enjoy the stunning views. “Al Castello” is open for lunch and dinner everyday. Booking is recommended.
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ercorrendo la costa orientale della Sicilia, a metà strada tra Catania e Siracusa, è d’obbligo una piccola deviazione nel percorso per visitare Brucoli, antico borgo marinaro ricco di storia e di cultura. Appena arrivati in questo meraviglioso spicchio di terra bagnato dal mare, al termine della strada principale, vi aspetta il Ristorante “Al Castello”. Ad accoglierVi Alessandro Carrubba, direttore e sommelier del locale che, con il suo staff, sarà ben lieto di guidarvi in un percorso eno-gastronomico che metterà in risalto le specialità tipiche della cucina marinara. Appena entrati, vi sorprenderete per la meravigliosa posizione in cui si trova il locale, a pochi centimetri dal mare, con una splendida veranda abbarbicata sugli scogli, dove è possibile pranzare o cenare durante la bella stagione. Ad accompagnare la vostra sosta un panorama mozzafiato, il golfo di Brucoli e, sullo sfondo, la maestosità del vulcano Etna e, in caso di belle giornate, di tutta la costa orientale fino ad arrivare a scorgere persino la costa calabrese. E poi il suono del mare, che farà da colonna sonora alla vostra permanenza in questo fantastico posto, lontano dal tempo. Il mare e gli scogli sono talmente vicini che la sera non sarà difficile ammirare i pescatori locali intenti nella pesca dei polpi con l’antico metodo della “Lampara”.
La cucina del Ristorante Al Castello è strettamente legata al mare, ed il pescato del giorno è l’autentico protagonista di tutti i piatti proposti, in ogni periodo dell’anno. Assolutamente da provare il tipico Antipasto della casa, una degustazione di 8 specialità tra le quali insalata di polpo fresco, nuvolette di radicchio e gamberetti, pescespada in agrodolce, gamberone in crosta di mandorle, fino ad arrivare ad un gustosissimo Cous Cous, preparato secondo la tradizionale ricetta tunisina. Per gli amanti del Crudo, imperdibile il “CrudoMare”, un mix di pesce marinato, frutti di mare crudi e tartare. Se avete voglia di un primo piatto tipico e saporito, beh, non potrete fare a meno di provare le Linguine ai Ricci , oppure uno tra i tantissimi piatti presenti in menù. Per continuare, non dovete far altro che scegliere dal bancone del Pesce, quello che più preferite… Aragoste, saraghi, seppie, tranci di cernia, e tanto altro ancora… tutto appena pescato. Dopo tutte queste specialità, ricordatevi che c’è ancora il dolce, preparato sempre dalla brigata di cucina del locale. Da assaggiare la “chip di melanzane e ricotta” un autentico “gioco culinario” perfettamente riuscito, magari accompagnandolo con un bicchiere di passito di Pantelleria. Alla fine del pasto, prendetevi il vostro tempo per godervi il meraviglioso panorama che la natura vi offre. Il Ristorante “Al Castello” è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena. È consigliata la prenotazione.
Encomio riconosciuto solo al 10 % delle strutture presenti su TripAdvisor che con costanza ricevono recensioni eccellenti da parte dei viaggiatori.
Via Libertà 1 - Brucoli (SR) T. +39 0931.982407 M. 392.0807594 www.alcastellobrucoli.it AL CASTELLO BRUCOLI. FREE ZONE Aperto tutti i giorni a pranzo e cena
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discover
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alta
Patricia Belford
herever you look in Malta, you will see ancient buildings of honey coloured stone, the pink domes of churches, and glimpses of a turquoise sea. Malta, with sister islands Gozo and the tiny Comino, lies midway between Italy and Africa. Its strategic position in the heart of the Mediterranean has made it a melting pot, for it has attracted sea powers over the centuries. Phoencians, Greeks, Romans, Arabs and the British have all left their mark on the islands. The Maltese language, obscure and much influenced by Arabic, but using the Latin script, is almost incomprehensible to strangers. However, English, the other official language, is widely spoken. Everywhere, one hears a babel of tongues which reflect the cosmopolitan nature of Malta. In Valetta, the crowds of visitors who bustle down Republic Street mingle with ordinary Maltese citizens as well as crocodiles of school children in uniform and back-packing students. Men and women in formal suits, who hurry briskly from office to restaurant are a reminder that this is the island capital where the everyday business of commerce and government goes on. The Grand Master`s Palace, the current seat of government, is nearby, its impressive State Apartments crammed with treasures â&#x20AC;&#x201C; Gobelin tapestries, the Great Siege Frieze and the Corridors of the Knights, whose suits of armour guard you on your way.
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alla scoperta di Malta
vunque posiate lo sguardo a Malta, vedrete antichi edifici di pietra color miele, chiese dalle cupole rosa e scorci di mare turchese. Malta, con le isole sorelle, Gozo e la minuscola Comino, si trova a metà strada tra l'Italia e l'Africa, posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, che nei secoli l'ha resa importante crocevia delle principali potenze navali. Fenici, Greci, Romani, Arabi ed Inglesi, hanno tutti lasciato il loro segno su queste isole. La lingua maltese, ermetica e molto influenzata dall’arabo, pur utilizzando l'alfabeto latino, è quasi incomprensibile agli stranieri, tuttavia, l'inglese, l'altra lingua ufficiale, è ampiamente parlato. Ovunque si sente una babele di lingue, riflesso del carattere cosmopolita di Malta.
A La Valletta folle di visitatori movimentano Republic Street mescolandosi con la popolazione locale ed alle lunghe file di studenti in uniforme con lo zaino in spalla. Uomini e donne in abiti formali che dagli uffici si recano frettolosamente verso i ristoranti, ci ricordano che questa è la capitale dell’isola e che qui vi è una fervente attività commerciale. Non lontano si trova il Palazzo del Grande Maestro, sede attuale del governo, con gli impressionanti Appartamenti di Stato pieni zeppi di tesori ed arazzi, e all'interno dei quali è possibile ammirare il fregio del Grande Assedio ed il corridoio dei Cavalieri, le cui armature proteggeranno il vostro passaggio. Date uno sguardo all’affollata piazza principale mentre prendete un caffè o assaporate deliziosi dolci seduti al famoso Caffe Cordina mentre i camerieri, con i loro vassoi tenuti in alto oltre le spalle, servono i clienti cercando di schivare la folla. I maltesi amano i festeggiamenti e di frequente vi ritroverete circondati da drappi rossi, gialli e color oro che adornano le strade, con la banda musicale ad annunciare il corteo in costume medioevale o religioso e a seguire gli immancabili fuochi d’artificio.
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Watch the crowds in the main square, while lingering over coffee and delicious pastries at the famous Caffe Cordina where waiters bearing loaded trays at shoulder height dodge the throng as they serve their customers. The Maltese love to celebrate. Banners of red, yellow and gold often adorn the streets, festivals are commemorated with fireworks and one frequently encounters a procession of people in medieval or religious costumes, heralded by the lively sounds of a marching band. There is much to see in Republic Street; wide squares with beautiful churches, flower vendors whose colourful scented blooms spill over the pavements, elegant shops and mobile vans laden with fruit and vegetables, as well as, prosaically, a branch of Marks and Spencer. In the narrow cobbled side streets, rows of market stalls snake endlessly while overhead, strings of drying washing are suspended from the balconies of crumbling apartments. Valetta, entered from the city gate beyond the bus station, is built on a grid and bounded by massive golden stone
In Republic Street c'è molto da vedere, ampie piazze con belle chiese, venditori di fiori colorati le cui composizioni profumate riempiono i marciapiedi, negozi eleganti ed ambulanti con frutta e verdura. Le strette e lastricate vie laterali, sono percorse da lunghissime file di bancarelle, simili a smisurate serpentine, mentre alzando gli occhi noterete, sospesi ai balconi dei vecchi edifici, una moltitudine di panni stesi ad asciugare. La Valletta è costruita e delimitata su un reticolo di imponenti bastioni di pietra dorata ed entrando dalla porta della città, situata al di là della stazione degli autobus, è possibile passeggiare tutto intorno alle mura. Il mare azzurro-verde si trova su tre lati e spesso lo si intravede percorrendo le strade che scendono verso i porti. Una gita in barca intorno al magnifico Grand Harbour è un ottimo modo per trascorrere un paio d'ore e sotto le imponenti mura potrete vedere navi da crociera, mercantili ed i “Luzzu”, le tipiche barche maltesi, dipinte con colori vivaci, sulle quali è disegnato l'Occhio di Osiris, simbolo scaramantico utilizzato per allontanare il male.
bastions. It is possible to walk round the city walls. The bluegreen sea lies on three sides and can often be glimpsed from the streets which slope down to the harbours. A boat trip round the magnificent Grand Harbour is a great way to spend a few hours, and below the towering city walls, you will see cruise liners, naval ships and the small brightly painted boats, luzzus, on each of which is painted the Eye of Osiris to ward off evil. Away from the hectic pace of the Valetta is the former capital, Mdina, the Silent City, lying within imposing walls. Wander round the quiet traffic–free streets, visit beautiful St Paul`s Cathedral, view the Durer woodcuts in the delightful Cathedral museum, then call at the Fontanella Tea Gardens where you can have tea and cakes at a table on the ramparts with spectacular views of the island.
Lontano dal ritmo frenetico de La Valletta troviamo l'ex capitale Midina, la città silenziosa, situata all'interno di imponenti mura dove potrete visitare le tranquille strade senza traffico, la bellissima cattedrale di St Paul, ammirare le incisioni di Durer nel Museo della Cattedrale e poi farvi deliziare, seduti ad un tavolo con una vista mozzafiato, al Tea Gardens Fontanella, da tè e dolcetti. Se avete tempo, acquistate un biglietto settimanale o giornaliero ed esplorate Malta sui famosi autobus gialli e arancioni. Per chi vuole prendersela comoda, suggeriamo di fare un salto a Gozo, raggiungibile con il traghetto da Cirkewwa, sul qual potrete imbarcare la vostra auto, navigando lungo la famosa Laguna Blu di Comino. Arrivati a Gozo, prima di un pranzo in uno degli ottimi ristoranti dell’isola, a base di pesce fresco oppure del tradizionale stufato di coniglio, potrete fare una nuotata in una delle piccole baie
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If you have time to spare, buy a weekly or daily ticket and explore Malta on one of the famous yellow and orange buses. For a slower pace of life take the car and passenger ferry at Cirkewwa and sail to Gozo, sailing past the famous Blue Lagoon of tiny Comino on the way. Swim in one of the small hidden coves or walk along the cliffs before dining on fresh fish or traditional rabbit stew at one of the island`s many good restaurants. After the simple pleasures of Gozo return to Malta and perhaps take in the more sophisticated scene at St Julian`s. Here you will find a shopping mall where several Italian and English chain stores have branches. St Julian`s also offers a large cinema complex and bowling alley as well as restaurants, and cocktail bars. Or, if you fancy a flutter at the Casino, dress in your best and head for the Dragonara Palace, a nineteenth century palazzo with gaming tables and live entertainment. This small island has much to offer. You will want to make a return visit.
nascoste o una camminata lungo le scogliere. Dopo esservi concessi questi semplici piaceri, potreste tornare a Malta e magari fare un giro nella piÚ sofisticata St Julian, con il suo centro commerciale ricco di negozi italiani e inglesi, un cinema multisala, il bowling, nonchÊ ristoranti e cocktail bar. Oppure, se avete voglia di sfidare la sorte, indossate il vostro abito migliore ed in cima a Palazzo Dragonara, palazzina del XIX secolo, ecco il Casinò dove potrete assistere anche a spettacoli dal vivo. Questa piccola isola ha molto da offrire, tanto da avere voglia di tornarci.
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