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REGIONE Minori in affido, fondi in arrivo La giunta regionale ha approvato una delibera per l’erogazione di assegni mensili alle famiglie che ospitano ragazzi in difficoltà La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Angiolina Fusco Perrella, ha approvato una delibera con cui verranno erogate ai vari ambiti territoriali (previa presentazione di un elenco di beneficiari con la quantificazione dei costi) le risorse finanziarie necessarie a corrispondere alle famiglie affidatarie di minori con particolari problematiche sociali, il

contributo mensile spettante. “Abbiamo inteso con questo provvedimento - ha detto il presidente della Regione Michele Iorio – individuare una modalità diretta di erogazione di fondi agli ambiti territoriali per l’attribuzione degli assegni mensili necessari alle famiglie al cui interno sono ospitati minori in affidamento. In questo modo daremo un aiuto pratico ed innova-

tivo ai Comuni che nei loro bilanci non posseggono le risorse economiche necessarie da destinare a questo scopo. Tale provvedimento si inserisce nell’ambito della produzione normativa emanata dall’esecutivo regionale negli ultimi anni, tendente ad attuare interventi per migliorare, sul piano qualitativo e quantitativo, l’istituto dell’ affidamento famigliare in Molise”.

ELEZIONI PROVINCIALI DEL 15 E 16 MAGGIO

La sinistra che si bastona da sé, che litiga e strepita, è spettacolo! Le sigle politiche di un certo prestigio hanno letteralmente abdicato. Del Pd si raccolgono flebili segnali di sopravvivenza, del Psi nemmeno quelli; il residuato comunista disseminato tra SeL e Pdci funge da orpello. Resta l’Idv a menare fendenti e a mettere in piazza i (tanti) vizi e le (poche) virtù che fanno della coalizione in opposizione a Rosario De Matteis una sgangherata pretesa politica e dialettica. La candidatura di Micaela Fanelli si sta rivelando una preziosa cartina del Tornasole capace, cioè, di decantare gli equivoci e le insufficienze di cui è infarcito il Pd (che la Fanelli nel giro di qualche anno sarà in grado di assoggettarselo a tutto tondo) e di mettere in bella vista la costruzione di un nuovo blocco generazionale con Massimo Romano e il codazzo giovanilistico che lo contorna. Un’operazione perdente alle urne del 15 e 16 maggio, ma congegnata per avere un futuro in prospettiva regionale e parlamentare. Fanelli e Romano e gli accoliti che gli riconoscono una maggiore dotazione intellettuale, caratteriale e strategica, sono destinati a fare piazza pulita del materiale umano che fin qui ha lucrato potere e popolarità a buon mercato. Costoro, senza avvedersene, sono giunti al capolinea. A farli scendere senza alcun riguardo saranno appunto la Fanelli e Romano in associazione d’interesse (in prospettiva futura). Spera di recuperare qualcosa Danilo Leva; convinto di restare a galla è anche Roberto Ruta; sicuramente destinati ad essere affondati sono Massa e Peppe Astore (sì, finanche lui che aspira al ruolo di padre nobile della sinistra, allevatore di coscienze democratiche e contestatrici). La sinistra si rin-

nova usando metodologie d’antan (personalismo esasperato e gioco delle tre carte). Quelle per le quali la Fanelli, Romano, e gli accoliti del cambiamento hanno potuto guadagnare il proscenio senza spendersi eccessivamente sul piano dell’impegno e della partecipazione. Lungi da loro, infatti, sollecitare ed ottenere l’investitura diretta della base come avevano fatto credere propugnando le primarie. Il partito dei Di Pietro (padre e figlio) ha subodorato la manfrina e s’è tirato fuori, preferendo distinguersi per ciò che sostanzialmente rappresenta nella coalizione di sinistra (“Noi, al contrario di altri, le battaglie siamo abituati a combatterle in piazza a tutela dei cittadini e del bene comune” - Di Pietro junior), lasciandosi le mani libere per le successive manovre che seguiranno l’esito delle provinciali. Questa presa di distanza sta avendo effetti benefici sulla figura e sulla campagna elettorale di Pierpaolo Nagni che può muoversi libero da condizionamenti e, quindi, libero di svelare l’opportunismo della concorrenza. Gli sta dando manforte Di Pietro junior con dichiarazioni a getto continuo, allo scopo di ribadire l’estraneità dell’Idv alle intese e alle alleanze di comodo (Combattiamo contro una classe dirigente che si avvita mediocremente su se stessa la cui unica abilità è quella che adopera per fare giochetti di poltrone), solo e unico schieramento in campo ad avere le carte in regola per rivendicare un briciolo di coerenza rispetto alla strategia di partenza che propugnava l’assalto al fortino dei Iorio e del Pdl. Vederli beccarsi come galli da combattimento è spettacolo! Dardo

Brucellosi, Cavaliere convoca tavolo tecnico CAMPOBASSO – L’assessore regionale, Nicola Cavaliere, ha convocato per martedì prossimo un tavolo tecnico nella sede di Campobasso su alcuni casi di brucellosi verificatisi in alto Molise. “Ho ritenuto di attivare e convocare le strutture competenti dell’Asrem, degli assessorati all’Agricoltura e alla Sanità, dell’associazione Allevatori del Molise e delle associazioni di categoria, per evitare l’ingenerarsi di eccessivi allarmismi nella popolazione rispetto alla genuinità delle produzioni lattiero-casearie e la qualità delle carni bovine dei nostri territori. Il nostro obiettivo – ha spiegato Cavaliere – è quello di fare una verifica precauzionale, attraverso le informazioni di chi opera quotidianamente sul territorio e concertare eventuali azioni preventive a difesa e a sostegno del settore”. Eppure, nonostante l’abbattimento di numerosi capi di bestiame a Capracotta, sono arrivate pochi giorni fa le rassicurazioni del dottor Candido Paglione, dirigente del servizio Veterinario della ex Asl di Agnone, (riportate dalla testata on line “Eco del Sangro.it”), il quale aveva affermato che i controlli sono in corso per stabilire l’origine della patologia e il conseguente contagio tra gli animali.


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