Il Gattopardo

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Il nostro museo

Inaugurazione della riallestita Sala Paleontologica del museo di Gavardo Domenica , 11 novembre 2012, ha avuto luogo l’inaugurazione della nuova riallestita Sala Paleontologica del Museo della Valle del Chiese in Gavardo, alla presenza di autorità e di studiosi che hanno curato il riallestimento. Sono intervenuti il presidente dell’Istituzione Museale Gavardese Angelo D’Acunto, il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola, la soprintendente per i Beni Archeologici della Lombardia Raffaella Poggiani Keller, il maestro Piero Simoni, conservatore emerito del museo gavardese, il direttore del museo Marco Baioni, il progettista della sala Andrea Perin e il paleontologo Fabio Bona.

 Fossili, ossa e rinvenimenti delle diverse ere geologiche hanno trovato una più ordinata collocazione nel nuovo allestimento della sala paleontologica del Museo di Gavardo. 

L’Istituzione Museale ha voluto riordinare il percorso della sala che ospita lo scheletro dell’Ursus Spelaeus, il ritrovamento animale più famoso del museo gavardese, e di tutti gli altri fossili e ossa animali, riportati alla luce in gran parte nella zona fra il Garda e la Valsabbia e custoditi dal Museo gavardese 
L’allestimento della sala, che risale al 1954, ad opera dei volontari del Gruppo Grotte Gavardo, aveva bisogno di un rinnovamento, per creare un percorso didattico più in linea con le attuali frontiere della ricerca, e rivolto, in particolare, agli alunni delle scuole. Un percorso che parte dai fossili di 500 milioni di anni fa, prosegue con conchiglie, pesci, e che arriva via via fino alle ossa di animali (orsi, lupi, uccelli, cervi, volpi,

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ghiottoni), alcuni dei quali estinti. Questi ultimi ritrovati in massima parte nella grotta del Buco del Frate a cui è dedicata un’apposita vetrina. 

Il progetto è costato circa 30 mila euro: oltre alle nuove moderne vetrine, la nuova cartellonistica, si è proceduto anche a uno studio rigoroso dei materiali esposti secondo le più moderne teorie in materia; il pro-

getto finanziato grazie a un bando regionale, ha visto il contributo della Fondazione Comunità Bresciana, del Comune di Gavardo e del Lions Club Clisis Brixia. 

L’allestimento presenta anche nuovi pannelli e nuove schede di ciascun animale, e viene ricreata l’habitat dove questi animali vivevano, secondo le epoche in cui hanno vissuto.


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