il Corriere dei due mari

Page 21

QuiNotizie - il Corriere dei due mari

corriereduemari@mediawe.net Novembre 2008

Quindici giorni Soverato

Quindici giorni Soverato

Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari

Chi e quando provvederà a ripulire l'autostazione? Autostazione di Soverato. Storia di ordinario degrado nel balletto di competenze. A chi tocca la pulizia dell'area?Spetta al Comune? No. L'area appartiene alle Ferrovie della Calabria. Ma il tempo passa e la congerie di rifiuti aumenta, rendendo meno vivibile un'area in cui tante persone passano decine di minuti in attesa dell'autobus. E che dire di autisti e personale che in quei luoghi lavora e passa parecchio tempo della propria giornata lavorativa dribblando cartacce e rifiuti di ogni tipo? Si tratta di un'area piuttosto estesa e ormai centrale per tutta la mobilità del comprensorio soveratese. Vederla in questo stado di abbandono non è un biglietto da visita spendibile per una città come Soverato sempre impegnata a tenere alto il proprio nome in tutto il mondo. Non resta che aspettare l'intervento di pulizia che, con cadenza fissa, renda fruibile questo spazio.

La castagna diventa una cuccagna "La castagna che cuccagna" questo il tema dell'interessante progetto della Scuola Primaria dell'Istituto Maria Ausiliatrice che ha coinvolto tutte le classi facendo diventareprotagonisti i bambini dai sei ai dieci anni. Il percorso progettuale durato per tutto il mese di ottobre, ha coinvolto le maestre delle cinque classi che hanno illustrato ai propri alunni, la castagna, le sue qualità e le caratteristiche di frutto autunnale. Nelle proprie classi i bambini hanno potuto apprendere una importante conoscenza sul castagno, un albero che si trova e cresce nelle nostre colline che matura dei frutti racchiusi in un particolare e caratteristico riccio protettivo. Tutti i bambini hanno realizzato disegni sulla tematica del progetto che sono stati poi, esposti nei corridoi della stessa scuola, per essere ammirati e posti all'attenzione dei familiari. I bambini hanno, inoltre, portato a scuola ricci e castagne dalle loro gite nei boschi, e dolci e pane preparati dalle mamme per sperimentare insieme,

21

come può essere trasformata la castagna. Gli alunni hanno, altresì, imparato favole e storie apprezzando la qualità di questo seme e di questo frutto, che veniva, un tempo, chiamato il pane dei poveri. Per la giornata conclusiva è stata organizzata una grande festa, presso il cortile interno dell'Istituto, che ha coinvolto tutti i bambini, i quali a turno e con in mano una bandierina a forma di castagna, hanno recitato filastrocche, poesie e storielle sulla castagna, entusiasmando i genitori e i familiari, arrivati in massa ad applaudire i propri piccoli. A fare da cornice tanti stand quanti

sono le classi della Primaria, allestiti con tanti dolci e leccornie rigorosamente tutti a base di quel frutto autunnale che piace a grandi e piccini. Il momento festoso si è concluso con una grande degustazione dei tanti dolci e prelibatezze preparati dalle mamme. Oltre al contenuto del progetto, la festa è servita a ricordare un episodio legato alla vita di Don Bosco, "il Miracolo delle castagne", «che ancora oggi - precisa suor Enza coordinatrice del progetto - costituisce un elemento della tradizione salesiana». Nel lontano 1800 don Bosco al ritorno dal cimitero, nella festa di tutti i Santi, aveva promesso le castagne a tutti i suoi ragazzi, ma Mamma Margherita pur avendone cotte a sufficienza si accorge che non sarebbe riuscita a soddisfare tutti. I ragazzi erano tanti e le castagne in pentola durante la consegna diminuivano. All'improvviso, quel mestolo che affondava nel fondo, risaliva in superficie sempre più colmo.

www.quinotizie.info

L'amministrazione comunale diserta le celebrazioni per il 4 novembre

«Non ho parole per descrivere la mortificazione che ho potuto provare nel constatare la completa assenza dell'Amministrazione comunale alla celebrazione liturgica e civile per la ricorrenza della giornata delle Forze Armate che coincide con il doveroso ricordo di quanti dispersi e caduti in guerra hanno dato il loro tributo, attraverso l'olocausto, per garantire oggi a tutti noi pace, libertà e democrazia». E' lo sfogo di Vincenzo Cilurzo, ex Presidente del Consiglio comunale di Soverato, che in una nota lamenta: «Quel banco e quei posti normalmente riservati per queste occasioni alla stessa Amministrazione, tristemente e desolatamente vuoti anche se occupato sul finire della celebrazione religiosa dal Sindaco, tra l'altro mestamente solo nell'assolvimento di questo doveroso quanto dovuto impegno istituzionale, ha lasciato sconcerto in quanti come me presenti, con stupore, hanno preso atto costernati dell'atteggiamento disinteressato di quanti hanno con ingratitudine ed irriconoscenza voluto ignorare questa giornata dedicata alla Memoria di quanti eroicamente si sono battuti per l'Unità d'Italia. Concludo questo mia riflessione ringraziando tutte le forze armate presenti che personalmente mi preoccupavo di invitare all'epoca del mio mandato insieme, tra l'altro, a tutte le Associazioni di Volontariato ed al Parroco della vicina Marina, ed in particolare l'Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale, la Capitaneria di Porto l'Associazione Carabinieri che si prodigano quotidianamente per garantire e tutelare la legalità in questa città ed in questo territorio così come ringrazio anche la Banda Città di Soverato che attraverso le note dell'Inno, del Silenzio e della Leggenda del Piave riesce sempre a trasmettere le emozioni degne di questi momenti che suscitano una straordinaria emotività».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.