Attilio Selva, Sergio Selva - Dentro lo studio

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LISA MASOLINI

nile soprattutto, come evento necessario che in traslato diviene l’amore per l’essere umano: qui l’artista giunge al suo ultimo atto, come se fosse di fronte alla sua ultima figura. Nella lucida conclusione dell’intervista, di fronte al dissolversi di ogni concretezza Selva constaterà, non senza un sorriso amaro, come in fondo l'unico sollievo fosse ormai «continuare l'uomo: [...] il resto non vale, il resto è rumore»196.

NOTE 1 M. Masau Dan, “Un Istituto di Belle Arti” per “abilitarsi al bello”. Il Museo Revoltella dalla fondazione ad oggi, in Il Museo Revoltella di Trieste, a cura di M. Masau Dan, Vicenza 2004, pp. 11-29; P. Fasolato, 1884-1914: notizie e note sull'arte a Trieste, in Arte d'Europa tra due secoli: 1895-1914. Trieste, Venezia e le Biennali, a cura di M. Masau Dan e G. Pavanello, Milano 1995, pp. 54-71.

Fig. 63 - Collolungo, 1966. Collezione privata. Foto: Archivio Attilio Selva

2 B. Cuderi, Il Curatorio del Museo Revoltella dal 1872 al 1914, in Arte d'Europa, cit., pp. 83-90. 4 A. Caroli, Kaiserlich Königliche Staatsgewerbeschule in Triest. Arte e tecnica a Trieste 1850-1916, Monfalcone 1995.

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M. Masau Dan, La politica delle acquisizioni del Museo Revoltella dalla fondazione al 1914. Formazione e crescita di una galleria d’arte moderna tra esposizioni internazionali e vita di provincia, ivi, pp. 9-18.

5 Nell’ultimo decennio dell’Ottocento furono acquistate La Derelitta di Domenico Trentacoste

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