Frattura Scomposta novembre-dicembre 2013

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Le sue figurine si muovono solo se arriva la certezza del colore a manovrarne la scena. scena La folla di personaggi (che lui chiama “S‐ personaggi”) è distribuita con una intensità istintiva che non dà molto spazio ad interpretazioni difficili: piena come un Romoli vuole che la sua scena sia p mercato orientale, ricca, coinvolgente. Ultimamente capita di vedere alcune sue opere più libere, in cui uno o due sono i protagonisti e niente più che quei colori diluiti, stesi con un atteggiamento da d astrattista e con l’ accortezza del d l metafisico . E’ questa l’attuale strada di Romoli, un percorso che sembra restringere lo spazio di azione , rispetto a quelle opere piene di tante figure, figure o a quelle in cui l’ accidentale accumularsi di oggetti, in un ambito ed una atmosfera di silenzio e mistero, pareva di stare di fronte all’ incombenza di un nuovo che p spaventa. Qui ed oggi, Marco Romoli libera il campo dall’ eccesso e si dedica al dettaglio. A due soli (o uno addirittura) tra i suoi “S‐personaggi” che attraggono l’attenzione dei romantici, perché la luna o una notte stellata sono parte integrante dei bei sogni. L’ occhio, è vero, vuole la sua parte. Nondimeno la fantasia ne vuole una, ma che sia preponderante e lasci sperare in una creatività immortale.


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