FRANCESCO METAFUNE
portfolio di architettura
CONTENUTI CV
ATELIER ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO.
ATELIER COSTRUIRE NEL COSTRUITO
ATELIER COMPOSIZIONE E STORIA
DISEGNI
FRANCESCO METAFUNE
INFORMAZIONI data di nascita 24/10/1997 indirizzi Collegio di merito Renato Einaudi via Bobbio n. 3 Torino (To) via Roma n. 77 Nardò (Le)
CONTATTI tel: +39 3883471152 email: francesco.metafune@gmail.com
ISTRUZIONE
[2017- in corso] Percorso di merito Giovani Talenti (formazione di eccellenza per i migliori 25, promossa dalla fondazione CRT e PoliTo) [2016-in corso] Politecnico di Torino - Laurea in Architettura (3 anni) [2011-2016] Liceo Scientifico opzione scienze applicate E. Medi Galatone (Le) valutazione: 100 con lode [09/2014] Progetto PON all’estero (3 settimane) presso ETC International College in Bournemouth [07/2014] Vacanza studio INPS (2 settimane) presso Aston University College in Birmingham
PREMI DI STUDIO [18/12/2017] Vincitore “borsa di studio per brillanti risultati accademici” conferito da SIAT [29/04/2016] Vincitore concorso “pari e non più dispari” indetto dalla commissione Pari Opportunita (Lecce) [20/05/2016] Vincitore concorso letterario “il voto” indetto dall’ANPI
CONOSCENZE INFORMATICHE autoCAD 2D & 3D autodesk 3DS max invidia Mental Ray adobe Photoshop adobe Indesign adobe Illustrator Sketchup
LINGUE Italiano Inglese
madrelingua intermedio
ALTRI INTERESSI disegno, fotografia, musica, chitarra, viaggi
ATELIER ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO. design degli interni: prof. Valeria Minucciani. Illuminotecnica: prof. Valeria Pellegrino. L’esperienza progettuale conseguita durante il primo semestre del III anno ha affrontato due tematiche principali: l’allestimento del museo archeologico presso Taormina Naxos e un progetto di design degli interni di un’abitazione.
Team: Samuele Ingaramo Cristina Camurati
PASSATO
D O V E
VISITATORE 1: - risscopre l’opera: teche ingresso: meta fora dello scavare - ne osserva l’uso nel passato: 1) vita (quoridianità): conservazione delleceramiche ceramiche nel quotidiano ceramiche per la bellezza crematura (clessidre) inumazione tomba) ( - ricorda il reperto che duqne diviene ope ra: 3) le ceramiche e la de corazione
D O V E
PRESENTE
REPERTO STORICO VITA -uso
FINE - essere dimenticato
IL VISITATORE 1 riscoprendo il reperto attraverso il ricordo, “ritorna nel passato” diventando a sua volta opera da osservare dal VISITATORE 2 gioco di sguardi giara:“la giara di pirandello” il visitatore che diviene ope ra. VISITATORE 1 A sua volta il VISITATORE2 nel proseguire la sua visita diviene egli stesso opera osservata e così all’ .
MUSEO ARCHEOLOGICO TAORMINA NAXOS L’attenzione è stata concentrata sull’allestimento del museo archeologico nell’area diroccata del castello,la quale ha permesso di realizzare “un’architettura dentro l’architettura”. Infatti, sfruttando al massimo le potenzialità dei grandi archi presenti sui due setti murari centrali, è stato possibile concepire un involucro più interno che ben si inserisce all’interno della presistenza. Inoltre, la nuova architettura, valorizza quella esistente, in quanto offre nuovi punti di vista per ammirarla, attraverso doppie e triple altezze. UNA DISTRIBUZIONE L’impianto distributivo del museo si rifà al simbolo di infinito, metafora dello scorrere incessante del tempo, che ben si addice alla tipologia di un museo archeologico, il quale, pur ospitando un piccolo frammento di storia, testimonia la continua stratificazione delle epoche. Il visitatore sarà il vero e proprio protagonista, che muovendosi nelle diverse sale espositive, raggiungerà la consapevolezza di essere parte della storia che cambia.
VISITATORE 2
METAMUSEO
percorso generale
SALA DELLE CERAMICHEA A USO QUOTIDIANO
SALA DELLE CERAMICHE PER LA COSMETICA
SALA DELLE CERAMICHE PER LA COSMETICA INGRESSO AL MUSEO
SALA DELLE GORGONI
CERAMICHE per usi quotidiani
CERAMICHE per i riti funebri
sabbia
vetro apparecchio
reperto
policarbonato opaco retroilluminato
INGRESSO
SEA BRANCH Ristrutturazione di un’abitazione in Costa Azzurra. Il progetto prevede l’unione, attraverso una scala a gradini sfasati, di due appartamenti identici in pianta. Il concept distributivo prevede una zona giorno al piano terra flessibile, in quanto è possibile estrarre un letto di una piazza e mezzo dalla pedana. La zona notte che si forma al piano terra è separata dall’angolo cottura da una parete scorrevole. Il piano superiore ha un grado di intimità più elevato, in quanto è costituito da uno spazio per lo studio che acquisisce la funzione di filtro per la camera da letto. I due spazi sono separati da una libreria progettata su misura, che diviene un unico pezzo con il letto, grazie al l’uso di listelli in legno, ripresi in tutta l’abitazione.
MORNING/AFTERNOON DETTAGLIO PESANA CON LETTO ESTRAIBILE.
EVENING
NIGHT
ATELIER COSTRUIRE NEL COSTRUITO composizione architettonica e urbana: prof. Daniele Campobenedetto tecnologia dell’architettura: prof. Roberto Giordano L’esperienza progettuale, conseguita durante il secondo semestre del II anno, ha affrontato la complessità di un progetto di cohousing sviluppato nel quartiere parigino de la Villette. Team: Mattia Lo Presti Alice Perona Enrica Prataviera
PLACE EMELIÈ L’Impasse Emeliè ha la caratteristica di essere una strada che racchiude in sè la diversità, sia delle architetture presenti, che della gente che vi abita: dai bambini agli anziani, dai giovani studenti, ai lavoratori, diverse etnie e culture si intrecciano nel quartiere de La Villette. L’obiettivo, quindi, è stato quello di favorire l’incontro e il mix generazionale attraverso il progetto di uno spazio pubbilco aperto al piano terra. Questo ha portato alla scelta di una utenza diversificata, riservando una parte del cohousing a studenti e un’altra metà a famiglie. La sfida principale è stata quella di trovare un equilibrio tra le esigenze dei due tipi di utenza adattandondole al lotto di progetto, avente un solo affaccio sull’isolato e pertanto poco illuminato da luce naturale. Tutto ciò ha comportato , attraverso la ricerca di tracciati e allineamenti con il contesto costruito, all’individuazione di due blocchi destinati alle utenze scelte. Attraverso questa strategia progettuale, è stato possibile avere molti più affacci e di conseguenza più aperture. Le esigenze degli utenti hanno portato ad adottare due modelli distributivi completamente differenti. Se gli studenti necessitano di un grado di condivisione elevato, le famiglie, hanno bisogno di spazi privati.
Le sei unità abitative delle famiglie sono organizzate in duplex che garantiscono l’affaccio su due parti del lotto differenti. Le unità abitative degli studenti sono invece organizzate su piani differenti, ognuno dei quali provvisti di una cucina comune. Il progetto dello spazio aperto, avente il fine di favorire il mix culturale si è concretizzato attraverso due scelte fondamentali: 1. Svuotare il piano terra attraverso l’uso di portali in calcestruzzo armato a vista che hanno il compito di sostenere i due blocchi e creare la distribuzione libera dello spazio aperto. 2. Adottare un disegno del suolo
con la ricerca di una griglia, la quale ha permesso di individuare due spazi differenti: lo spazio dello stare (sopraelevazione del modulo che crea sedute e giochi per bambini) e lo spazio distributivo, il quale ha il compito di distribuire alle due lunghe scale in linea l’accesso ai blocchi. Lo spazio aperto, infine, è stato dotato di tre piccole scatole di vetro indipendenti dai blocchi, le quali ospitano degli spazi pubblici per lo studio. Esse si affacciano direttamente sul sottopassaggio garantendo un controllo sociale e la possibilità di essere sfruttati da tutti gli abitanti dell’Impasse Emeliè.
SPAZI DI SOCIAL HOUSING
STRUTTURA
DISTRIBUZIONE
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.
Magrone in calcestruzzo Tubo di drenaggio in pvc Strato di ghiaia Strato di sabbia Massetto di pendenza in calcestruzzo (5%) Pavimentazione in resina Serramento scorrevole in alluminio Isolante termico in vetro cellulare spessore 10 cm Massetto in calcestruzzo per impianti Malta per posa pavimentazione interna Pavimentazione in gres porcellanato Controsoffitto in cartongesso Strato di protezione dell’isolante termico Isolante termico in lana di roccia spessore 10 cm Traverso in alluminio per curtain wall Serramento scorrevole in alluminio Montante in alluminio per curtain wall Parapetto in cavi d’acciaio Pavimentazione in gres porcellanato
20. Malta per posa pavimentazione interna 21. Massetto in calcestruzzo per impianti 22. Solaio prefabbricato in lastre Predalles pr35 23. Pannello metallico di sostegno spandrel 24. Isolante termico alta densitĂ in lana di roccia spessore 10 cm 25. Carter in alluminio di rivestimento facciata 26. Pavimentazione esterna in gres porcellanato 27. Malta per posa pavimentazione esterna 28. Membrana impermeabilizzante 29. Barriera al vapore 30. Isolante termico in lana di roccia spessore 10 cm 31. Isolante acustico in fibra 32. Intonaco 33. Barriera al vapore 34. Isolante termico in lana di roccia s. 10 cm 35. Elemento rompigoccia 36. Massetto di pendenza in calcestruzzo (2%) 37. Doppia membrana impermeabilizzante
38.
Ghiaia protettiva
34 33 32
26 27 2829 30 31
25 24 23
19 20 21 22
18 17 16 15
14 13
12
11 8 9 10 1 2 3 456 7
ATELIER COMPOSIZIONE E STORIA composizione architettonica e urbana: prof. Michele Bonino storia dell’architettura: prof. Filippo De Pieri L’esperienza progettuale conseguita durante il primo semestre del II anno ha affrontato lo studio storico del quartiere algerino Climat de France e si è interrogato su come la conoscenza della storia dell’architettura possa influire sulle scelte progettuali-compositive. Team: Immacolata Lamacchia Mattia Lo Presti Anna Gloria Moschetti
CLIMAT DE FRANCE _Tavola n° 5 - Spazi abitativi e collettivi Gruppo 5
CLIMAT DE FRANCE Immacolata Lamacchia Mattia Lo Presti Francesco Metafune Anna Gloria Moschetti
Abitare i quartieri Atelier Composizione e storia _ 2017 M. Bonino, A. Bologna / F. De Pieri
Di seguito viene riportato a titolo esemplificativo, tra i tanti effettuati, lo studio del quartiere algerino Climat de France, grazie al quale è stato possibile concepire un masterplan di densificazione. L’attenzione è stata concentrata sulla grande piazza, che ha sicuramente dei forti richiami con le architetture del passato. Elementi tradizionali come il modello trilitico o il caravanserraglio sono presenti nel progetto di Fernand Pouillon.
Spazi collettivi Spazi abit Spazio-Filtro
Ghardaia
Ghardaia
Casbah
Atene
Isfahan
Palermo
Segovia
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