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Le Stanze

seguiti all’ultima grande guerra sono passati da un po’, eppure non è affatto aumentata la capacità della gente di sopportare le insicurezze, di esporsi ai rischi e di fronteggiare i nuovi pericoli senza illusioni (Wolfgang Sofsky, Rischio e sicurezza).

m a u ro z a n c h i

Quando la paura mangia l’anima, la fuga dall’anima stessa può essere un comportamento per evitare il pericolo di scoprire di non avere in realtà un’anima. Le società dominanti hanno compreso come instillare la paura nella gente, inventando continuamente nemici e mostri senza anima. Di notte, abbattendo le pareti di ciò che di solito fa barricare in casa le persone in attesa del mattino, i Temporary black space hanno apposto frasi su fogli A3 in giro per la città: “Fu la paura che diede al mondo i primi dèi”, “Senza immaginazione la paura non esiste”, “Mi ripetevo con angoscia: Dove andare? Dove Andare? Tutto può capitare”, “Quando mi prende la paura mi invento un’immagine”, “Poco importa. La paura che si abbatte su di te ti strazia sino ai limiti dell’impossibile”. Questa azione è un preludio alla mostra nelle “Stanze” di Trescore Balneario.


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