Digitalic n. 16 - La natura delle immagini

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Barbara Silbe

I suoi soggetti preferiti sono le cose di uso quotidiano, piccoli oggetti consumati e abbandonati su tavoli o marciapiedi, o le persone che incontra per strada e che lasciano tracce di emozioni nel suo sentire. È alla sua terza mostra, Maurizio Pichi, fotografo aretino che di mestiere farebbe il consulente informatico, se non fosse che ormai la sua arte lo sta portando più lontano di quel che aveva previsto. Maneggia macchine fotografiche da quando era ragazzino, seguendo la passione della nonna materna Iva e dello zio Amedeo, che esercitava la professione e aveva uno studio proprio ad Arezzo.

I

racconta –. Partii con una serie scattata e postprodotta esclusivamente con iPhone e con App dedicate. L’esposizione, dal titolo Tracce imperfette, fu ospitata dalle Librerie Feltrinelli di Arezzo: ventidue scatti, rigorosamente in formato quadrato 30x30, di frammenti usati e apparentemente insignificanti che raccontano invece molto su chi li ha lasciati». Un bicchiere di carta, che l’autore usa anche come avatar per i suoi profili social, acini d’uva, una piuma, copertoni di auto accatastati, frutti sbucciati, piatti vuoti, un giornale, un ramo che si staglia in mezzo alle nubi, per una galleria che si compone di dettagli emozionali. Mischia colore, bianco e nero di continuo, a seconda di cosa inquadra e di come decide di proseguire durante il fotoritocco di ogni scatto.

La street photography «Sono convinto – ci dice – che la fotografia sia prima di tutto un mezzo per raccogliere e trasmettere emozioni attraverso le immagini, raccontando storie in un linguaggio universale compreso da tutti. La fotografia genera emozioni, come la musica o la scrittura, ma in questi altri casi serve un retaggio culturale che nell’arte di scrivere con la luce non è nemmeno necessario. È tutto più immediato: io propongo a chi osserva e, se ti do un’immagine, tu puoi restare indifferente o dire che è bella o brutta, ma prenderai sempre una posizione guidato dall’emozione».

La tecnica conta «Questa parte del lavoro è solo questione di volontà – prosegue –, basta applicarsi

Tutto inizia dal Web Nel 2011 Maurizio Pichi si decide ad abbattere il muro della sua stessa timidezza e carica alcuni scatti su Flickr.com, noto sito di condivisione di immagini di proprietà del gruppo Yahoo. Pichi si mette a fare una sorta di test e, viste le preferenze e i commenti positivi che arrivano da molti degli utenti iscritti, si rende conto delle potenzialità dei suoi scatti. «Fu questo a convincermi di poter proporre le foto per una mostra nella mia città – ci

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