So lidarietà & Cooperazione 2011 - Anno 2 - Numero 2
LA LEGGEREZZA DEL FERRO L’arte di tessere relazioni nell’economia al tempo della crisi
Oltre cento persone il 18 marzo si sono riunite presso la Saletta della Fondazione Banca del Monte di Lucca in occasione della presentazione del libro La leggerezza del ferro – un’introduzione alla teoria economica delle Organizzazioni a Movente Ideale (edizioni Vita e Pensiero).
il senso di quello che facciamo. E poi c’è il discorso della gratuità. La parola gratis spesso e volentieri richiama un concetto comune che è quasi sempre positivo ma anche superficiale. A volte sotto l’egida del gratis vengono erogati servizi sottodimensionati rispetto ai bisogni. La leggerezza del ferro analizza invece un altro concetto di gratuità, profondamente radicato fra i principi della cooperazione sociale, e cioè l’interesse verso la comunità, la tensione continua verso il bene comune. Un’immagine bellissima chiarisce questo concetto e
“E’ stata raccolta con grande entusiasmo la presentazione del libro La leggerezza del ferro – ha detto Luca Rinaldi, presidente del Consorzio So. & Co. che insieme alla Caritas diocesana Lucca e coop La Mano Amica, ha organizzato l’evento – durante la quale gli autori, i professori Luigino Bruni e Alessandra Smerilli, hanno spiegato il complesso e appassionante mondo delle organizzazioni a movente ideale (OMI).
segue a pagina 8 dipinge le OMI non come i soggetti che all’interno di un mercato si spartiscono una torta, ma come quelli che attraverso il loro impegno ne creano di nuove”.
Certo, la cooperazione sociale viene toccata molto da vicino. Due a mio avviso i punti fondamentali. Da una parte, l’impegno costante, la riproposizione continua della nostra identità. Siamo organizzazioni di secondo livello, che non hanno contatto diretto col pubblico. Per questo dobbiamo domandarci chi siamo ogni giorno per non rischiare di perdere
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SOMMARIO
1-8 LA LEGGEREZZA DEL FERRO 2 Tessitori di comunità 3 Lavoratori più sicuri 4 RETE VERDE 5 UNO SCONOSCIUTO LATO B DELLA COOPERAZIONE SOCIALE 6 LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI 7 ATTIVAMENTE
WELFARE
Tessitori di comunità Nel seminario organizzato dal consorzio di coop sociali So. & Co. di Lucca si è parlato dell’importanza del mediatore linguistico-culturale nel lavoro di strada e in contesti di marginalità. Qiang (abbiamo scelto un nome di fantasia, che tradotto significa “forza”) è un operaio cinese che lavora a Prato da diversi anni, pur non conoscendo l’italiano. Un giorno Qiang si presenta in ospedale. Dice di stare male, accusa difficoltà nella deglutizione e nel respiro. Soprattutto giura che “l’acqua che beve gli esce dagli occhi”. Nessuno sa come spiegarsi la cosa: si pensa a una malattia rara, o perfino a una qualche strana forma di superstizione. Finché non interviene un mediatore: Qiang si confida, gli parla dei turni massacranti, della moglie incinta che ha lasciato a casa insieme a un altro figlio di pochi mesi. E la disperazione che l’assale. Tutto gli appare così insopportabile da non poter nemmeno bere un bicchiere d’acqua… senza scoppiare in pianto.
no, interpretano; osservano, accolgono, capiscono l’altro. Ma devono ancora raccogliere la sfida di costruirsi un professionalità “ampia” che vada al di là delle contingenze, e si faccia portatrice di un messaggio specifico.
Questa storia è un delle tante che sono state raccontate in occasione del seminario “Tessitori di Comunità - Il lavoro di strada e in contesti di marginalità: il contributo del mediatore linguisticoculturale”, l’incontro che ha avuto luogo giovedì 24 febbraio, dalle 15 alle 19, presso la sala riunioni del Comune di Capannori, e che si è rivelato un’occasione di formazione e confronto per operatori, educatori, mediatori e assistenti sociali.
“I due nodi della mediazione linguistico culturale – ha spiegato in un lungo e articolato intervento il tutor Delio Barbato, di fronte a una platea di oltre 40 persone – sono la nebulosità e la mancanza di un albo professionale. Quando si parla di mediazione culturale non abbiamo chiaro di cosa si parla. Volendo prendere come modello filosofico di riferimento l’etica della cura elaborata da Joan Tronto e Virginia Held, possiamo immaginare una situazione in cui mediazione e relazione si intrecciano e infrangono l’equazione straniero=portatore di differenze da combattere. La mediazione ci aiuta a comprendere. In molti casi ci avvicina all’altro in una dimensione strettamente e intimamente umana”.
I mediatori sono una risorsa preziosa: si inseriscono nei contesti più diversi; traducono, decodifica-
Da qui l’idea dei Tessitori di comunità. Come ha spiegato Elisabetta Linati, responsabile dell’agenzia formativa del consorzio So. & Co., “Tessitori di Comunità è un seminario di formazione e confronto organizzato all’interno del corso formativo per diventare Tecnico qualificato in mediazione culturale e linguistica per immigrati. Il corso, che finirà a maggio, si configura come proposta culturale e di riflessione ma anche come start per attivare servizi nuovi e consolidare l’esistente”.
“Tessitori di comunità - Il lavoro di strada e in contesti di marginalità: il contributo del mediatore linguistico-culturale” è un evento organizzato dal consorzio di cooperative sociali So. & Co. e dalla coop Odissea all’interno del corso formativo “Tessitori di comunità. Tecnico qualificato in mediazione culturale e linguistica per immigrati”, progetto finanziato dalla Provincia di Lucca tramite Fondo Sociale Europeo. Il seminario ha visto la presenza, tra gli altri, di Luca Menesini, vicesindaco del Comune di Capannori, Gabriele Bove, assessore alle politiche sociali, Lesli Mechi della cooperativa C.A.T. di Firenze e Gabriella Mauri del CEIS di Lucca. 2
Lavoratori più sicuri
Più sicurezza per i lavoratori della Poseidon: la cooperativa sociale viareggina impegnata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ha messo a punto uno speciale sistema di gestione dei rischi sul lavoro. Se ne è parlato mercoledì 30 marzo presso la sala consiliare del Comune di Viareggio nel corso del seminario COOPERARE IN SICUREZZA, un incontro organizzato dal consorzio So. & Co. al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Luca Lunardini e l’assessore provinciale Gabriella Pedreschi. Il Consorzio So. & Co. da anni è impegnato per promuovere iniziative concrete per favorire una cultura della sicurezza sul lavoro diffusa e applicabile a tutti i livelli. In particolare il consorzio promuove almeno un seminario ogni anno sul tema della sicurezza. Nel 2010 So. & Co. ha organizzato 18 corsi sulla sicurezza dei lavoratori, che hanno coinvolto 233 persone.
WELFARE
Al via un innovativo sistema di gestione per la coop Poseidon
Il progetto COOPERARE IN SICUREZZA è uno dei percorsi formativi organizzati dal consorzio So. & Co. e finanziato dalla Provincia tramite Fondo sociale europeo che ha portato la coop Poseidon a dotarsi di un nuovo sistema di gestione del rischio per i lavoratori e di miglioramento gestionale della cooperativa stessa. “Il corso COOPERARE IN SICUREZZA – spiega il coordinatore Andrea Gioffredi – ha formato una decina di persone appartenenti ai quadri dirigenziali e capi cantiere della coop Poseidon: sono state messe a punto delle procedure da applicare nel proprio contesto lavorativo, ma soprattutto i partecipanti sono stati messi a conoscenza della Certificazione OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) appositamente studiata per aiutare le aziende a formulare obiettivi e politiche a favore della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori (SSL), secondo quanto previsto dalle normative vigenti ed in base ai pericoli ed ai rischi potenzialmente presenti sul posto di lavoro”. 3
AM BIENT E
RETE VERDE
L’agricoltura che semina uguaglianza Il corso darà una prospettiva di inserimento lavorativo a 16 persone svantaggiate nell’ambito provinciale lucchese Un corso per insegnare l’agricoltura, il giardinaggio e dare una possibilità di lavoro a chi è difficoltà: Rete Verde è il corso di agricoltura sociale e gestione del verde ideato e progettato dal Consorzio di cooperative sociali So. & Co. e rivolto a inoccupati, disabili, donne disoccupate, detenuti, tossicodipendenti e altre persone svantaggiate.
Per quanto riguarda l’agricoltura sociale affronteranno temi quali la gestione del terreno , la concimazione e la potatura, le tecniche e la normativa dell’agricoltura biologica, le pratiche forestali. Nel campo della gestione del verde riceveranno insegnamenti di giardinaggio, lavorazione del terreno nelle aree a verde, potature e sfalci”.
“Rete Verde nasce dopo un confronto con diverse aziende agricole e coop sociali della provincia lucchese – spiega Elisabetta Linati, responsabile dell’agenzia formativa So. & Co. –, confronto dal quale è emerso il bisogno di una serie di figure spendibili direttamente nel mercato del lavoro.
Sostenitori per stage: Nicobio, Cooperativa sociale Pozzuolo, Cooperativa sociale Poseidon, coop. sociale Giovani e Comunità, Cooperativa sociale AGAPE, Cooperativa La Mongolfiera, Cooperativa Morelli, Centro Legno Ambiente, Coop. sociale La Tartaruga, Effecorta, Cooperativa La Ficaia – in via di definizione. Sostenitori: Cgil, CIA, Frantoio Sociale del compitese, Comune di Capannori, SERT Lucca, U.E.P.E. , Confcooperative Lucca, CEIS, USL 2, USL 12, ANFFASS, Centro Interdipartimentale Agro-alimentare – Avanzi., Cooperativa Sociale Odissea
Il corso, gratis e di circa trecento ore, formerà sedici operatori nell’ambito della gestione del verde e dell’agricoltura sociale. Gli allievi riceveranno parte della formazione in aula e parte in stage presso aziende della provincia.
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Il 4 marzo al Saschall di Firenze si è parlato di Amleto, di come il lavoro sia un diritto per tutti e di come sia stato firmato il decreto a livello regionale che mette il turbo (finalmente) agli affidamenti di forniture da parte delle Asl “Essere, o non essere.../ questo è il nodo: se sia più nobil animo/ sopportar le fiondate e le frecciate/ d’una sorte oltraggiosa, /o armarsi contro un mare di sciagure,/ e contrastandole finir con esse./ Morire... addormentarsi: nulla più.” Il re e Polonio sono usciti. È la prima scena del terzo atto, la più famosa, la più grande. Amleto (ma è poi Amleto? o il suo fantasma? o il fantasma di suo padre?) recita, sì recita. Il gioco è svelato, il personaggio principe può stare su un palco, e può parlare stando in una posa insolita; è prono e sollevato come se dovesse fare una serie infinita di flessioni; come se sul serio dovesse faticare incredibilmente, fisicamente, per dire quel suo “essere o non essere”. È cominciata così la più insolita “Conferenza su Amleto” che si sia mai vista: siamo al teatro Saschall di Firenze, per lo spettacolo della compagnia ISOLE COMPRESE (www.isolecompreseteatro.it), che ha aperto la giornata “Uno sconosciuto lato b della cooperazione sociale”.
COOPERAZIONE
UNO SCONOSCIUTO LATO B DELLA COOPERAZIONE SOCIALE
Che questa realtà sia importante, oltre che radicata, lo dicono i numeri: sono 32 le coop di questo tipo attive a Firenze e provincia, per 26 milioni di fatturato e oltre 1000 occupati. In Toscana sono 183, fatturano 145 mila euro all’anno e danno lavoro a oltre 6mila persone.
Lo spettacolo continua e Amleto si sgretola, sul palco, in infiniti personaggi: ognuno col suo nodo, ognuno col suo dubbio e la sospensione sua propria tra l’agire e il lasciar perdere. I ragazzi delle ISOLE COMPRESE mietono applausi e si congedano. Ma qualcosa rimane: se parliamo di cooperazione sociale, se parliamo di dar lavoro a persone in difficoltà il nodo diventa un altro. Si tratta di un interrogativo al tempo stesso più ampio e più preciso: la comunità è ancora teatro di integrazione socio-lavorativa? A questa domanda ha cercato di rispondere Paolo Ruffini, arbitro d’eccezione del matching teatrale al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale Daniela Scaramuccia, l’assessore provinciale Elisa Simoni e il direttore generale della Asl10 Luigi Marroni.
Si discute, viene annunciata la firma che dà il via libera al protocollo della Regione (documento pre-elettorale che risale a febbraio 2010) che prevede che l’8% di forniture di beni e servizi delle aziende sanitarie sia affidato a coop di tipo B. Alla L’evento - promosso dalle coop sociali di inseri- fine ci si lascia con un accordo provocatorio: le mento lavorativo e dalle associazioni di rappre- coop si impegnano in un anno a incrementare del sentanza Confcooperative-Federsolidarietà e 10 per cento il fatturato privato; l’anno prossimo, Legacoopsociali - è stato l’occasione per “raccon- per contro, l’appuntamento è di nuovo al Saschall, tare” la cooperazione di inserimento lavorativo, stesso posto stessa ora: a contare gli inserimenti ossia quella particolare forma di cooperazione lavorativi di persone svantaggiate generati da una sociale che offre una possibilità di impiego, e per nuova intesa, della quale il 4 marzo è stato gettato molti versi di riscatto, alle persone in difficoltà. il seme, fra pubblico e privato. 5
AGENZIA FORMATIVA
LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Corsi (gratis) per disoccupati in cerca di impiego
Informatica, composizione del proprio curriculum, elementi di auto imprenditorialità: da oggi esiste un progetto che aiuta i disoccupati a trovare un lavoro partendo da zero. Si chiama la Cassetta degli attrezzi, ed è un progetto articolato in diversi corsi che hanno preso il via a partire da marzo 2011. I corsi, di 30 ore ciascuno, gratuiti e distribuiti su tutto il territorio provinciale, sono rivolti a disoccupati, cassaintegrati, precari e stranieri.
voro”, che dà ai partecipanti elementi di auto imprenditorialità.
AREA DI LUCCA E PIANA In quest’area i percorsi attivati sono: corso “Informatica per la ricerca attiva del lavoro”, che aiuta i partecipanti ad acquisire competenze di base nell’uso del computer e di internet, e nella stesura del proprio curriculum vitae; corso “Identi-chi”, che presenta le caratteristiche di determinati ruoli occupazionali; corso “Ri-conoscersi al lavoro”, che si propone lo sviluppo della consapevolezza all’interno di un mercato del lavoro in continua trasformazione; corso “Mi progetto il la-
AREA GARFAGNANA Nell’area della Garfagnana, presso il CIAF del Comune di Gallicano (via Bertini) e il Comune di Camporgiano (via Roma), sono organizzati: corso “Informatica per la ricerca attiva del lavoro” e il corso “Mi progetto il lavoro”.
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AREA VERSILIA In quest’area i percorsi attivati sono: corso “Informatica per la ricerca attiva del lavoro”; corso “Identi-chi”; corso “Ri-conoscersi al lavoro”. Le sedi di svolgimento dei corsi sono: scuola media Pellegrini e la sala consiliare in piazza Taddei, nel comune di Massarosa.
La cassetta degli attrezzi è un progetto ideato dal consorzio di coop sociali So.&Co. e la coop Zefiro, gestito in convenzione con la provincia le Lucca e cofinanziato dal Fondo sociale europeo.
Riservato ai lucchesi in cassa integrazione o in mobilità, il progetto “Attivamente” da’ la possibilità a circa duecento tra uomini e donne di accedere ad un percorso di formazione completo e su misura finalizzato al reinserimento nel mercato del lavoro. Presentato il 28 febbraio a palazzo Ducale, il percorso prevede un investimento di circa 200 mila euro da parte della Provincia. I corsi saranno effettuati fino al giugno 2012. I partecipanti alla fase di accoglienza e orientamento saranno circa 450, la metà dei quali accederanno alla formazione. Il percorso, che nella parte pratica prevede 150 ore di aula, include un’attività di promozione per individuare i lavoratori e le lavoratrici in CIGS o in mobilità, l’orientamento di gruppo e un primo colloquio individuale per costruire il bilancio delle competenze, per stilare, cioè, il profilo del lavoratore con le sue attitudini e le abilità già acquisite. Si prosegue poi con l’attività di formazione vera e propria, finalizzata ad incrementare le competenze, favorire il rientro nel mercato del lavoro e l’eventuale creazione di una nuova impresa. Alla presentazione del progetto erano presenti il presidente della Provincia Stefano Baccelli insieme all’assessore alle Politiche del lavoro, Gabriella Pedreschi, i responsabili dei centri per l’impiego e i rappresentanti degli enti coinvolti. “La forza di “Attivamente” – ha commentato il presidente Baccelli - oltre che nella sinergia tra le diverse componenti del mondo del lavoro, sta nel fatto che, da un lato, si agisce sulla persona, sul suo grado di consapevolezza, di autostima e di motivazione al lavoro, orientandola e formandola per fornirgli una metodologia utilizzabile anche in futuro e, dall’altro, si lavora sul territorio e sulle aziende, andando ricercare opportunità per favorire la ricollocazione dei soggetti formati. Il progetto, infatti, prevede un impegno della stessa Provincia ad avviare percorsi di outplacement, vale a dire di accompagnamento dei lavoratori in uscita da un’azienda nella ricerca di nuove opportunità professionali, per ricercare opportunità lavorative idonee alle caratteristiche di ogni utente, in aziende disponibili all’inserimento a tempo determinato o indeterminato”. “Fa parte del progetto - dichiara l’assessore Pedreschi - anche una fase di mappatura delle necessità di personale nelle aziende del territorio. Scopo di quest’attività
AGENZIA FORMATIVA
ATTIVAMENTE
è l’analisi delle opportunità offerte dal tessuto produttivo e imprenditoriale locale, ma soprattutto la verifica della compatibilità con i profili degli utenti nonché il loro accompagnamento nel reinserimento lavorativo. La realizzazione di questa attività di ricerca e di scouting del mercato comprende l’attivazione di una rete di relazioni non soltanto con aziende, ma anche con associazioni datoriali, sindacali e di categoria e con tutti quegli organismi che, a vario titolo, si occupano di gestione risorse umane”. Tre sono le fasi di cui si compone il progetto. Il primo step è dedicato all’informazione e alla promozione. Prevede la ricognizione e l’analisi dei profili dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti da crisi aziendali e settoriali da parte dei Centri per l’Impiego. In questa fase, infatti, risulta fondamentale il ruolo della Provincia di Lucca che offre a lavoratori e imprese garanzie di credibilità ed autorevolezza. Gli incontri si svolgeranno nelle aree di Piana, Versilia e Garfagnana, per rimanere il più vicino possibile agli utenti. Le sedi degli incontri saranno gli stessi Centri per l’impiego. La seconda fase consiste nell’erogazione delle attività di formazione ad almeno 200 soggetti individuati nel percorso precedente. L’attività punta ad incrementare le competenze di base e quelle trasversali, prevede 150 ore di aula durante le quali i lavoratori parteciperanno a unità formative dedicate a diritti e doveri dei lavoratori, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, conoscenze informatiche di base, parità di genere, lingua inglese ad un livello base e nozioni legate al “fare impresa”. Al termine delle attività formative, nella terza fase, per ogni allievo formato sarà realizzato un bilancio delle competenze, finalizzato a verificare i miglioramenti delle conoscenze acquisite. Per ciascun utente si raccoglieranno dati ed informazioni utili per rilevare le conoscenze scolastiche e professionali, redigere il curriculum vitae definitivo, sviluppare la conoscenza del mercato del lavoro e definire uno o più obiettivi professionali, individuali e personalizzati, in funzione delle caratteristiche e delle esigenze di ciascun utente assistito. “Attivamente” è realizzato da A.F. Italiaindustria S.R.L. di Massa in parternariato con C.S.A Centro Servizi per l’Artigianato, Cescot Toscana Nord, So.Ge.Se.Ter. Srl, Proteo Centro Studi e Formazione, So.Ge.S.A. 2000 Srl, So&Co e Formetica. 7
continua dalla prima pagina
LA LEGGEREZZA DEL FERRO. L’ARTE DI TESSERE RELAZIONI NELL’ECONOMIA AL TEMPO DELLA CRISI L’economia, e con essa la società, sta attraversando una fase di cambiamento epocale. Le imprese e i mercati attuali si allontanano sempre più dal modello con il quale li abbiamo immaginati vissuti e descritti solo fino a pochi decenni fa. In particolare, diminuisce giorno dopo giorno il peso relativo dei capitali tecnologici e finanziari per il successo e la durata delle imprese, e aumenta quello delle persone (del capitale umano), del capitale sociale e civile, dei beni relazionali. In un tale contesto, la risorsa più scarsa, e quindi più fragile, sarà sempre più l’arte di tessere relazioni, la capacità di far sì che la diversità umana, dentro e fuori le imprese, non imploda nel caos e nell’anarchia, ma dia luogo a nuove sinergie. Anche per queste ragioni questo libro parla di relazioni, di motivazioni e soprattutto di persone.
GLI AUTORI Luigino Bruni è professore associato di Economia politica nell’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di teoria economica, di filosofia dell’economia e di storia del pensiero economico. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’impresa civile (Milano, 2009), Dizionario di economia civile (con S. Zamagni, a cura di, Roma 2009), L’Ethos del mercato (Milano 2010).
Alessandra Smerilli è professore aggiunto di Economia POlitica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma, e insegna Economia della cooperazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Roma. E’ membro del comitato scientifico e organizzatore delle settimane sociali dei cattolici. Tra le sue pubblicazioni: Benedetta economia (con Luigino Bruni, Roma 2008)
CONSORZIO PER LA COOPERAZIONE E LA SOLIDARIETÀ Sede legale ed Amm: Via E. Mattei, 293/F - loc. Mugnano - 55100 Lucca Tel. 0583 432201 - Fax 0583 432231 E-mail: segreteria@soandco.org - sito: www.soandco.org 8