Dossier Trentino Alto Adige 10 2011

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Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx Marino Simoni

comporta sacrifici per tutti: grazie anche all’esperienza degli anni scorsi cercheremo di fare fronte agli impegni. Per quanto riguarda i meccanismi del patto di stabilità è ovvio che dovranno essere premiati gli enti virtuosi. So che, quando si tratta di finanza locale, trovare la giusta chiave di lettura è assai difficile, ma in questo caso il discorso non è solo tecnico: la scelta infatti deve essere politica e la politica deve assumersi la responsabilità di decidere. Fare oggi di tutta l’erba un fascio rischia di far emergere domani derive pericolose. Insomma è impensabile che la virtù non venga premiata: la

Sul patto di stabilità il discorso non è solo tecnico: la scelta dev’essere politica

buona politica paga, come la sana amministrazione paga e deve essere pagata». Come vede l’ipotesi di accorpamento dei piccoli Comuni, da più parti ventilata di recente? È anche lei contrario, come il presidente Dellai, o ritiene che siano praticabili passi in questa direzione? «Il ragionamento è complesso e deve partire da una precisa contestualizzazione, senza però dimenticare che serve anche pensare a ciò che le scelte comporteranno in un prossimo futuro. Su questo argomento ho già annunciato un tour tra i Comuni trentini che partirà a breve. In linea di massima siamo comunque favorevoli all’accorpamento dei Comuni, purché il processo parta dal basso e cioè dagli stessi Comuni e che alla base di tutto ciò vi sia una forte volontà popolare. Esempi positivi, in Trentino, sono quelli che si riferiscono ai Comuni di Ledro e di Comano Terme: in questa direzione le indicazioni sono partite dagli stessi Comuni e la realtà odierna vede un'ottimale distribuzione sul territorio dei servizi associati. Una strada che si sta dimostrando il miglior viatico per raggiungere obiettivi concreti». In che modo oggi il consorzio tutela gli interessi dei Comuni trentini? «Il consorzio è il loro sindacato. Tramite una serie di servizi, ma non solo, si

pone come punto di riferimento per la vita amministrativa delle municipalità: presta ogni forma di assistenza con particolare riguardo al settore contrattuale, amministrativo, contabile, legale, fiscale, sindacale, economico e tecnico; inoltre, promuove e favorisce l’innovazione nei Comuni e nelle Comunità attuando iniziative e compiendo operazioni che favoriscono un ottimale assetto organizzativo. Ma l’attività dei consorzi si esplica anche nella formazione e nell’aggiornamento professionale del personale dipendente degli enti locali. E attraverso il Consorzio i Comuni sono fortemente attivi anche nel mettere in atto i valori della Cooperazione trentina. È uno scambio, che mira a porsi su scala nazionale, con esperienze su progetti di sostenibilità ambientale, bisogni di welfare e tecnologie innovative». Qual è il suo obiettivo? «Creare un mondo che tenga presente le esigenze di tutti a partire da chi, come il Comune, opera nel locale e con il locale è a contatto quotidiano. È questo il senso del manifesto partito dalle municipalità trentine in accordo con la Cooperazione e la Provincia autonoma di Trento: una carta che ha come punti di riferimento la Convezione dell’Onu per i diritti alle persone con riferimento alla disabilità, il manifesto del turismo accessibile e i nuovi indirizzi di digitalizzazione e informatizzazione della Provincia».

TRENTINO - ALTO ADIGE / SÜDTIROL 2011 • DOSSIER • 39


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