Dossier Sardegna

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Federico Vecchioni

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Proponiamo una riorganizzazione normativa e giuridica da associare a politiche al servizio degli agricoltori, a partire dall’abbattimento dei costi di filiera, passando per semplificazione amministrativa e costi burocratici

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che farà le sue valutazioni». Che valenza assume il nome che ha deciso di assegnare al progetto? «La dizione “Sindacato delle libertà” si presta a parallelismi, ma non a collateralismi. Non vuol dire, infatti, che ci schieriamo politicamente. Confagricoltura crede nel valore della libertà: si tratterà di un progetto dal carattere politico-economico completamente nuovo». Come si articola nello specifico? «L’intenzione è quella di coniugare una visione politica nel lungo periodo con una visione economica per il breve. Si propone una riorganizzazione normativa e giuridica da associare a politiche al servizio e a vantaggio degli agricoltori, a partire dall’abbattimento dei costi di filiera, passando per energie rinnovabili, semplificazione amministrativa e costi burocratici». Quali saranno i maggiori vantaggi per gli agricoltori? «Vogliamo differenziare le finalità, perché più allarghiamo l’ampiezza dei nostri contenuti e più acquistiamo rilevanza politica. Esistono tutta una serie di vincoli che opprimono la libertà di fare impresa. E noi vogliamo rivendicarla con elementi che permettano alle aziende UU SARDEGNA 2009 • DOSSIER • 89


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