RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE MEDICA
La tutela di medici e pazienti La gestione della “malpractice medica” è sempre più orientata alla ricerca di un equilibrio tra l’esercizio della professione sanitaria e la tutela dei diritti del paziente. L’avvocato Andrea Protaso Rivolta spiega a che punto siamo Luca Righi
L’avvocato Andrea Protaso Rivolta esercita la professione nello Studio Legale Rivolta, con due sedi, a Monza e Bernareggio. Nella pagina accanto da sinistra, Rivolta assieme agli avvocati Tiziana Bellani e Maria Cristina Costagliola avv.rivolta@studiorivolta.it
318 • DOSSIER • LOMBARDIA 2010
elaborazione dottrinale e giurisprudenziale della materia della responsabilità professionale medica è in continua evoluzione. I mass media legittimamente denunciano la cosiddetta “malasanità”, ma qualcosa, da diversi anni ormai, sta cambiando, nella gestione del rischio della “malpractice medica”. Ne parliamo con l’avvocato Andrea Protaso Rivolta, specialista del settore, da anni fiduciario dell’Azienda Ospedaliera di Monza: «un noto aforisma – afferma - ci ricorda che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce: la verità è che la professionalità degli addetti alla gestione del rischio professionale sanitario, in ambito aziendale, assicurativo e legale è cresciuta verticalmente negli ultimi anni, proporzionalmente all’impennata delle richieste risarcitorie, e può oggi offrire una sponda di confronto affidabile al magistrato che quotidianamente risponde alle azioni legali promosse dai pazienti». La salute è un diritto prezioso e come tale costituzionalmente garantito, ma, prosegue Rivolta, «nell’interesse della collettività, deve essere comparato alla necessità di tutela dello sviluppo della ricerca scientifica. Nessuno può fingere di ignorare che gli operatori del settore sanitario si trovino quotidianamente ad affrontare problematiche e sfide diagnostiche e terapeutiche di complessità infinitamente superiori rispetto al recente passato». Come può essere gestito l’equilibrio fra queste due esigenze di tutela? «Lo Stato deve garantire, attraverso gli operatori del diritto, che sia tutelata la domanda di giustizia del paziente che ritiene di essere stato leso nell’integrità della propria salute, ma nel contempo deve riconoscere agli operatori del settore sanitario la difesa della dignità della propria professionalità. È ragionevole individuare nel paziente la cosiddetta parte debole del processo, ma nello stesso tempo deve essere vagliato con criteri oggettivi e scientifici l’operato del medico, per valutarne eventuali responsabilità». Come si inquadra dal punto di vista legale la responsabilità professionale del medico? «Semplificando, possiamo affermare che la Giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione
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