DossLAZIO092010

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Marco Mattei

per la bonifica dei siti compromessi. Si proseguirà con l’approvazione del piano di microzonazione sismica utilizzando interventi mirati alla messa in sicurezza degli edifici strategici e rilevati ai fini di Protezione civile. E analogamente si procederà con l’approvazione della proposta di Legge regionale sul sistema idrico integrato e degli Ato (Ambiti territoriali ottimali). E per concludere si getteranno le basi per un programma di incentivi alla

realizzazione di distretti produttivi a limitato impatto ambientale». In agosto la nomina di 14 commissari straordinari a varie aree protette ha suscitato molte polemiche. Altrettante però avevano caratterizzato il rapporto tra l’ultimo presidente del parco dei Castelli romani e i sindaci dei Comuni confinanti, soprattutto in seguito all’adozione del Piano di assetto. Quale pensa dovrebbero essere le linee di indi-

rizzo per lo sviluppo di questo parco? «La cura che dedicheremo al parco dei Castelli romani è certamente primaria ma, altrettanto, ritengo che si debba dirottare un forte impegno per la valorizzazione di tutte le aree naturali protette della nostra regione senza esclusione alcuna. Tuttavia, nello specifico riteniamo che bisogna tenere presente che in questa area particolare è fortemente sentito il bisogno di riavvicinare il parco a quella che è la percezione dei cittadini e le istanze del territorio in corrispondenza alle singole comunità locali. A tale fine il Piano di assetto verrà rivisitato a seguito della valutazione ambientale strategica che è propedeutica alla stesura del piano stesso. Analizzando i dettagli del documento del 2009 saltano fuori carenze evidenti per quelli che dovrebbero essere i requisiti principali per ottenere l’approvazione definitiva e quindi procedere con il via libera decisivo». Come può essere trovato il punto di equilibrio tra salvaguardia delle aree protette e sviluppo urbanistico dei singoli Comuni? «Il mio assessorato è fortemente sensibile all’esigenza di consentire un giusto equilibrio tra la salvaguardia delle aree naturali protette e i territori

La salvaguardia del territorio rimane l’obiettivo di fondo che vuole caratterizzare la nostra politica regionale

che insistono specificatamente in quelle stesse aree. Ed è per questo che gli interventi di tipo urbanistico saranno consentiti nel rispetto delle norme in vigore. Ovviamente stiamo parlando dei dettati delle normative comunitarie, nazionali e regionali nel pieno rispetto del Piano territoriale paesaggistico regionale. La salvaguardia del territorio, che interessa in maniera inderogabile tutte le aree di pregio, la difesa delle biodiversità esistenti e delle specie animali a rischio estinzione così come le specie vegetali non comuni, rimane l’obiettivo di fondo che vuole caratterizzare tutta la nostra politica regionale. In proposito riteniamo utile sottolineare che la gestione dei parchi e delle aree naturali protette è guidata nell’indirizzo dai consigli direttivi che rappresentano tutti gli enti locali dei territori interessati».

Nella pagina a fianco, in basso, Marco Mattei, assessore regionale all’Ambiente e sviluppo sostenibile; in alto e in questa pagina, alcune immagini del parco dei Castelli romani

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