Terra rubata. Viaggio nell'Italia che scompare

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(MATTM), parlano chiaro: a causa dei processi di degrado del suolo e delle condizioni climatiche il territorio italiano è potenzialmente a rischio desertificazione. Questa problematica, ad oggi, interessa le seguenti regioni centro-meridionali: Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Campania e parte delle regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Marche e Umbria. Le analisi, condotte nelle suddette regioni (campione rappresentativo del 52% circa dell’estensione del territorio nazionale), mostrano che il 4,3% del territorio italiano ha già caratteristiche di sterilità funzionale, il 4,7% è sensibile a fenomeni di desertificazione mentre il 12,3% può essere considerato vulnerabile alla desertificazione. 6.10 - La gestione e la tutela del suolo nella legislazione La Legge n. 183/1989 (Norme per il riassetto funzionale ed organizzativo per la difesa del suolo) inquadra la difesa del suolo delle acque nel bacino idrografico inteso quale unità territoriale, ambientale ed economica di riferimento per operare una corretta pianificazione del territorio. La L. n. 183/1989 individua ed istituisce, in ragione della loro estensione territoriale, bacini idrografici di rilevanza nazionale, interregionale e regionale governati. Le Autorità di Bacino sono gli organi istituzionali chiamati a sovrintendere, secondo forme di concertazione e cooperazione tra Stato e Regioni, la pianificazione del territorio di competenza attraverso il Piano di Bacino che si configura come strumento conoscitivo, normativo e tecnico operativo mediante il quale sono programmate le azioni e definite le norma d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa, alla valorizzazione del suolo. La pianificazione di bacino ha sonnecchiato fino a quando, a seguito dei tragici effetti delle alluvioni di Sarno e Soverato, lo Stato con il D.L. n. 180/1998 e s.m.i., ha imposto alle Regioni ed alle Autorità di Bacino di individuare, perimetrare e normare le aree a rischio frane ed alluvioni attraverso la predisposizione dei Piani Straordinari poi confluiti nei Piani Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI).In mancanza di linee guida omogenee ed in assenza di una base conoscitiva, omogenea su tutto il territorio nazionale, circa l’assetto geologico, geomorfologico ed idrogeologico sono stati redatti PAI che, all’interno di una stessa regione caratterizzata da bacini di rango nazionale, interregionale e regionale, sovente non dialogano tra di loro. L’Italia con la Legge 4 giugno 1997, n. 170 ha ratificato la “Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione nei Paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o dalla desertificazione, in particolare in Africa” (Parigi, 14 ottobre 1994). Si prende atto che la desertificazione ed il degrado delle terre interessano non solo l’Africa ma anche i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. L’articolo 2 dell’Allegato IV della Convenzione, (1996) evidenzia, a tal proposito, che la regione nord Mediterranea si caratterizza per: a) condizioni climatiche semi-aride che colpiscono vaste distese, siccità stagionali, grande variabilità del regime pluviometrico e piogge improvvise e molto violente; b) suoli poveri e sensibili all’erosione, soggetti alla formazione di croste superficiali; c) rilievi eterogenei con forti pendii e paesaggi molto variati; d) perdite importanti della copertura forestale dovute ad incendi; e) crisi dell’agricoltura tradizionale, caratterizzata dall’abbandono delle terre e dal deterioramento delle strutture di protezione del suolo e dell’acqua; f) sfruttamento non sostenibile delle risorse idriche che provoca gravi danni all’ambiente, compreso l’inquinamento chimico, la salinizzazione e l’esaurimento delle falde idriche; g) concentrazione dell’attività economica nelle zone costiere imputabile allo sviluppo dell’urbanizzazione, delle attività industriali, al turismo e all’agricoltura irrigua. Gli articoli 4 e 5 dell’Allegato IV stabiliscono l’obbligo, ai Paesi sottoscrittori, di elaborare ed attuare programmi d’azione nazionali, regionali e subregionali secondo precise indicazioni. L’Italia con la Delibera CIPE n. 229 del 21 dicembre 1999 ha adottato il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione (PAN) da redigersi secondo le linee guida approvate dal Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione (22 giugno 1999). La Delibera CIPE n. 49


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