2009_XII_Rapporto_Videogiochi

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Titolo dell’argomento Roma, 17 dicembre 2009

VII Summit sull’Industria della Comunicazione in Italia

Il ritardo italiano Il prodotto videoludico è poco cultural-specific e vede quindi ovunque la leadership dei grandi produttori giapponesi e angloanglo-americani Ma in altri mercati a noi paragonabili (Francia, Spagna, Scandinavia) si è comunque sviluppato un tessuto produttivo di dimensioni ben maggiori, anche grazie alle politiche pubbliche (in Francia, nel 2008, 50 M€ di finanziamenti pubblici alla produzione di videogiochi e alla promozione) Manca un sistema editoriale-distributivo nazionale interessato al prodotto originale: oltre i (pochi) gruppi italiani, i publisher internazionali soddisfano a livello globale le proprie esigenze di approvvigionamento e non rappresentano una domanda per il prodotto italiano. I grandi gruppi media italiani, a differenza dei grandi gruppi esteri esteri (Disney, Warner, Vivendi) non hanno aree di business dedicate ai videogiochi. videogiochi In Italia, le poche aziende editoriali o tecnologiche che hanno investito in passato, lo hanno fatto più sul multimediale che sul videoludico: i pochi investimenti in giochi non hanno prodotto un ritorno e hanno funzionato da deterrente per l’afflusso di altre risorse IEM - Fondazione Rosselli


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