Hospes 27

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V I V E R E

Una giornata in presa diretta

Il confronto con l'équipe

Burn-out

La condivisione con tutti i membri dell'équipe multidisciplinare delle informazioni relative al paziente è un elemento fondamentale. L'infermiera/e e l'operatore socio sanitario sono figure chiave nella raccolta di informazioni.

I livelli di stress emotivo nella professione infermieristica sono molto alti, dati i continui contatti e scambi con il paziente. La condivisione delle problematiche con l'équipe aiuta ad affrontare e gestire l'equilibrio personale/professionale.

mi, sono qui e sono qui per te, sono pronta ad accogliere le tue D'Alessandro, senza troppi giri di parole: «Stare a contatemozioni, il tuo sollievo, la tua preoccupazione, la tua to con la sofferenza è faticoso. Il coinvolgimento emotivo rabbia"», dice Piccirillo. Si tratta di una dinamica molto è l'essenza del nostro lavoro, ma è anche il più grande fragile giocata sul confine invisibile che tiene in equili- pericolo perché, se vai oltre quel confine invisibile, vai in brio empatia e razionalità professionale, dove a dettare crisi e soprattutto metti a rischio il lavoro di tutto lo staff, il ritmo dei rapporti, delle relazioni, della giornata sono metti in pericolo il paziente. l'imprevedibilità e la modulazione della propria risposta Anche da questo punto di vista il lavoro d'équipe è fondaal mutare dei bisogni del paziente. mentale: poter condividere l'emozione significa proteg«Dobbiamo essere sempre pronti al cambiamento perché gersi, stemperare la tensione, l'ansia, i timori che inevilo sviluppo del quadro clinico non è quasi mai prevedi- tabilmente ti porti dentro. Ma ogni volta che sei arrivato bile, la malattia ha spesso delle improvvise accelerazioni a un passo dalla crisi, e ne esci, ti accorgi di essere più e così cambiano altrettanforte, più maturo. Acquisti to all'improvviso i bisogni ogni volta un pezzettino in «L'esperienza in Hospice ti spinge specifici o le attese che del più di consapevolezza su a un processo di maturazione continuo, quello che sei, su quello paziente», spiega D'Alessandro. Attraverso il conche fai, su quello che sei in a sviluppare l'empatia tenendo tinuo confronto all'interno grado e sei disposto a dare la giusta distanza» dell'équipe e grazie ai brieagli altri». fing quotidiani durante i quali tutti gli operatori condividono la situazione di ogni singolo paziente, ogni staff cerca di avere più informazioni e dati possibili per rispondere al meglio a questa imprevedibilità. «Poi, però, ogni volta che entri in camera devi essere pronto a lasciarti sorprendere». Dal punto di vista professionale, confermano gli infermieri, questo si traduce in una sfida continua al miglioramento, all'essere sempre più sensibili, sempre più attenti, sempre più profondi. «L'esperienza in Hospice ti porta a Catia Franceschini, un processo di maturazione continuo, ti inResponsabile segna a sviluppare la capacità di essere empaInfermieristico tica mantenendo però quella giusta distanza Fondazione Hospice che ti consente di esprimere al meglio la tua MT.C. Seràgnoli professionalità». Faticoso? «Molto», risponde

DAI FORZA AGLI OPERATORI “Ciò che rende unica la nostra assistenza è quell’attenzione alla persona che sta alla base del nostro lavoro quotidiano” 8 hospes

Puoi sostenere l'impegno sul campo degli operatori della Fondazione Hospice utilizzando il bollettino allegato a questa copia di Hospes o direttamente sul sito www.FondHS.org/dona


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