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INVERNO
LA MINA DI COL DI LANA
Li trovai che tre quadri erano stati mandati a gambe per aria dai colpi di mina ; bestemmiai e dissi improperi ; poi andai più giù, ove e la galleria di S. Barbara, sotto il Cappello di Napo leone e dove non si lavora di notte ; il piantone russava. Alle
scoprire che lo stridore misterioso era causato da una vibrazione
armonica del tubo di ferro zincato che adduce 1 ana di ven^
zione ; con un poco di stoppa ed una legatura in P
posto riparo a questa insidia nemica ed ora tutti si
cinque ero nel mio sacco-pelo.
Intanto a Verdun infierisce la vera guerra, non questa guerra di assedio che facciamo noi. Ecatombe di belli esseri umani ; fe
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rocia e crudeltà senza limiti! Speriamo trionfi il diritto delle genti
bu..., u. p"e. le
e che quei pazzi, i quali spingono il popolo tedesco al massacro, rimangano soffocati dal sangue.
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vori sul Cappello ; gli uomini scapparono, ma
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pericolo era minimo e la giornata ottima ; c
Costone di Agai (dello « Coslon de' Guai »), 4 marzo 1916.
Il foglietto che ti mando è importante e convincente: esso è
in nsposta alla mia domanda di sei giorni di riposo a Roma.
Non sarò felice e sicuro però sino a che non avrò il foglio di viaggio in mano. Saranno allora (il 12) già 62 giorni che avrò passato m tnncea. E una meraviglia che io resista così bene;
tutti gh altn, dopo un mese di trincea, finiscono a letto o aiospedale. E vero che mi curo ottimamente e che in mezzo a tanti guai cerco di vivere senza angustiarmi. Ieri venne il caporale ... a dirmi che si sente distintamente
li nemico trivellare sotto alla galleria di S. Andrea; non volli apprima ar retta a questa storia per la ragione che, se mai il nemico c. controminasse, si avvicinerebbe dall'alto e non mai dal
asso. uttavia 1 insistenza e T unanimità dei soldati nel darmi i
più minuti dettagli m'indussero ad andare su verso mezzanotte.
ntrato m gallena mi andai a coricare nel punto minacciato e,
circondato dai minatori, rimasi a lungo ad ascoltare per terra. Infatti SI poteva avvertire come lo stridere distante di una trivella
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ed ogni volta che si udiva taU
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rumore, i soldati si guardavano
con aria preoccupata, mentre il caoorale mi f. * •I j. , «-aporaie mi taceva cenno in giù con il dito e spalancava gli occhi Tanf^ i. j- • l 6
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L'austriaco si insospettisce durante tali giornate e pa per spauracchiare.
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ni.
1 anto studiai che venni a
^ disegni da
Fiocca anche oggi; ho un
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fare e Boisio, che è di turno, ®
lui avere un
Il ™ìo b,.vo dleg. Gri^ld, vombi.»
,
camicione-paletot di flanella bianca. ^up^c ho fatto preghiera in una delle mie _ cortesia del Il.The™... S ™..t« »» = rUreeiedi colonnello Bodrero ; è una magni cenza cuore.
« A bìentót! »
7 marzo 1916.
Avanti ieri, ad Allegrie, il genera mi trattenne a pranzo e mi assicuro
A chini, della divisione,
Ubero di partire per verso il 12, allorché
Roma, quando ne avessi fatto oman
metto in moto
avrò bene avviata la nuova organiz
giorni più lardi-
questa sera C). Potrebbe essere anche due
Che gioia!
(1) Si trattava di avviare un po^ mano che ai era andata internando nella
^/allontanata dalh ' , ||oria a quattro metr.
po^o in salita doveva, secondo i calcolt, ncond « perltcie
e
a
pochi metri davanti la tnncea nem.ca,
di nuovo orizzontalmenle.
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