All Fly Line 6_2018

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pesci sono più che soddisfacenti. Altri 35 minuti di autocross, poi l’asfalto. Mi fermo con adrenalina a 200, scendo giù in paese, poi arrivo al ponte principale dove il rio si getta.. Tiro fuori la canna, finalmente lancio sul serio, appoggio la mosca dove dico io, ed ecco il risultato: foto 4. Questa però è una ruga (terminologia reggiana: trota d’allevamento. Nrd), scampata all’estate. Ora è davvero il momento di smettere». Questo racconto non è per suggerire di abbandonare i no kill e riversarsi nei piccoli, scomodi e faticosi rii secondari, Anzi! Roberto stesso ha puntualizzato, nella chiacchierata del giorno dopo, che stenta a considerarla pesca a mosca, giacché il volteggio è impossibile: quasi sempre ha dovuto proiettare la mosca col lancio a balestra. D’altra parte non è la prima volta che in Fly Line si parla dei piccoli ruscelli e delle loro potenzialità, che

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Piccoli torrenti, rii e ruscelli di montagna lontani dalle strade comode possono premiare il sacrificio di lunghe e faticose camminate con inaspettate catture di belle trote.

Quella piccolissima percentuale di pescatori disposti al sacrificio sa bene cosa aspettarsi, almeno di tanto in tanto. Per fortuna il loro numero non sarà, probabilmente, mai in aumento.

svanirebbero ben presto se in tanti ci si riversassero. Questo esempio è solo per rafforzare la consapevolezza della “forza della natura” e la capacità dei salmonidi di prosperare anche in ambienti ridottissimi, purché di acqua fredda, corrente e pulita, ma, soprattutto, ben lontani dall’Homo sapiens. Figuriamoci quindi in quelle acque libere, ben più dimensionate, oggi snobbate dai più, poiché prive delle nostre lungimiranti cure antropiche. Infatti il proliferare di tratti ripopolati solo per la gioia dei catturatori a oltranza sta apportando un beneficio inaspettato alle acque non oggetto di simili pratiche, volgarmente note come “acque libere”. Libere soprattutto dalle nostre attenzio-

ni e dominio quasi esclusivo della “forza della natura”.

La Pam capital-consumistica

Più corretto sarebbe il titoletto “la Pam nell’apoteosi capitalistica dell’inizio del secolo XXI dopo la caduta del comunismo e l’esplosione del consumismo globalizzato”, ma sarebbe troppo barocco, poi non ci stava su una sola riga. La pesca a mosca si trova in una posizione privilegiata per analizzare gli accadimenti dell’evoluzione (o involuzione) dell’umana (meglio umanoide) società. Rappresenta infatti la linea di demarcazione tra i più atavici istinti e la più spregiudicata modernità.


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