La Fiera dell'Est n. 10 del 9 giugno 2012

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CASILINO

Ai cittadini di Borghesiana la nuova costruzione sotto la sopraelevata della Metro C proprio non va a genio. Dopo le numerose lamentele cadute nel vuoto hanno deciso di scrivere direttamente al Municipio e al Dipartimento per far luce sulla questione. Dal 20 marzo sono iniziati i lavori per la costruzione di un edificio residenziale lungo via Mezzoiuso. Vicino al fosso, da tempo abbandonato al degrado e rifugio di senza tetto. A due passi dalla metropolitana che, sembra, a breve dovrà aprire. Quello dei residenti non è uno semplice capriccio ambientalista contro la cementificazione selvaggia, piaga non certo trascurabile nella zona, dove ogni centimetro quadrato di terreno rischia di spa-

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REALIZZATI I MARCIAPIEDI DI VIA SICULIANA IL SECONDO DEI TRE PROGETTI DI FONTI. DAVANTI LA SCUOLA SONO STATI REALIZZAT I I MARCIAPIEDI E LE BANCHINE. SPERANDO CHE NON SI ALLAGHI TUTTO.. n via Siculiana, nel quartiere Due Leoni, da poco è stato realizzata la seconda parte del trittico disposto dal Dipartimento su suggerimento di Massimo Fonti, Presidente della Commissione Lavori Pubblici. Dopo la rotatoria di via Gagliano del Capo di Villa Verde è la volta della riqualificazione del tratto di strada antistante la scuola Francesca Morvillo. Servizi da tempo richiesti dai cittadini soprattutto perché assenti in uno dei luoghi maggiormente frequentati dai bambini. E' stato costruito in una decina di giorni un marciapiede dotato di scivoli per disabili. Inoltre è stata creata una banchina per la salita e la discesa dei passeggeri dove, secondo il responsabile

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dei lavori, presto verrà aggiunta una pensilina. Infine, nella porzione terminale dell'area di cantiere sono stati realizzati parcheggi a spina. Durante l'esecuzione dei lavori c'è stato, però, un piccolo intoppo: la fontanella dall'altro lato della strada ha allagato l'intera carreggiata, poiché la griglia di raccolta si era otturata a causa di residui e di foglie. Tutte le acque si sono convogliate, però, proprio dove si stava realizzando l'opera creando rallentamenti ai lavori e costringendo il responsabile a richiedere l'intervento dell'Acea. Che ha provveduto a chiudere la fontanella. Tutto si è risolto nel giro di poche ore. Ma ci si chiede: cosa accadrà quando pioverà? Le acque, non riuscendo a defluire, si accumuleranno proprio sotto la banchina? Sarà possibile attraversare la strada o si correrà il rischio di essere inzuppati dalle auto che passano? Si tratta solo di supposizioni, senza alcun fondamento. Ma preoccupa quella pozzanghera che si è creta proprio lì davanti… JESSICA SANTINI

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Borghesiana: protesta per le nuove costruzioni I CITTADINI HANNO SCRITTO AL MUNICIPIO CONTRO LA REALIZZAZIONE DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI A VIA MEZZOIUSO. MOTIVO : "PENALIZZAMENTO FUTURO DI UN ALLARGAMENTO DI VIA MEZZOIUSO E VIA DI BORGHESIANA". rire, quanto una preoccupazione oggettiva di viabilità: la costruzione pregiudica un eventuale ampliamento di via Mezzoiuso. Già la travagliata storia della strada non fa ben sperare i cittadini. Ora una costruzione a più e più piani - fin da ora se ne vedono un paio in corso d'opera - non permetterà l'allargamento della carreggiata. Così ormai sembra solo un lontano miraggio la possibilità di allungamento della strada con via Siculiana, da tempo promesso, oltre che finanziato. Ora la nuova colata di

cemento quasi lungo il ciglio della strada ha fatto innervosire ulteriormente gli abitanti. Il nuovo Cdq Borghesiana 2, che si fa portavoce della protesta, mette in dubbio, nella lettera protocollata il 28 maggio, quindi oltre un mese fa, il rispetto delle distanze minime da mantenere con la strada. A giovamento di una maggiore cubatura disponibile per la costruzione. E quindi, qualora fossero confermati i dubbi, vorrebbero una variante in corso d'opera, nel rispetto dei termini di legge. Questa, ovviamente, è una questione da valutare e qualora vi fossero delle mancan-

ze si provvederà alle dovute modifiche. La cosa che invece appare insolita riguarda lo stesso permesso a costruire: quando nel 2009 è stato concessa l'autorizzazione alla ditta di realizzare un edificio residenziale, tutti erano a conoscenza del progetto per la Metro C. Anzi, era in corso d'opera. E quindi era noto il fatto che sarebbe passata di lì, a pochi metri dalle future abitazioni. Ora, di certo, non è possibile far nulla per le case preesistenti. Ma perché farne altre proprio sotto la sopraelevata? E poi, visto gli evidenti problemi di traffico, perché piuttosto non progettare e realizzare, finalmente, un sistema per farlo defluire, invece di crearne ulteriore, senza soluzione? Sarebbe curioso chiederlo a chi ha concesso l'autorizzazione. JESSICA SANTINI

VIA MONTEMAGGIORE BELSITO, L'ASFALTO CROLLA SU SE STESSO IL FONDO STRADALE FATTO IN MODO APPROSSIMATIVO CREA DEI VUOTI. COSÌ IL MANTO CEDE DANDO VITA AD ALCUNE VORAGINI. QUI NON BASTA UNA VELOCE COLATA DI ASFALTO… he le strade dell' VIII Municipio versino in condizioni a dir poco pietose di certo non è una novità. Le buche e le falde che si sono create col passare del tempo sull'asfalto sono a dir poco spaventose. Ma di rado accade che l'asfalto crolli su se stesso, come è accaduto nel quartiere Borghesiana. Si tratta, in verità, di una stradina collaterale alla più trafficata via di Borghesiana: via Montemaggiore Belsito. Una strada che sta franando: il manto stradale, vuoi per il peso, vuoi per i veicoli che vi transitano, vuoi perché non ha un fondo adatto, sta cedendo. Il materiale utilizzato per il basamento non ha retto al passare del tempo e al transito dei mezzi, anche pesanti. Così,

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sotto il peso di se stesso e dei veicoli ha ceduto. Lasciando una piccola frana molto pericolosa. Così è dovuta intervenire la Polizia Municipale per un sopralluogo ed isolare la falda che si era venuta a creare. Segnalata e resa inaccessibile, si deve provvedere alla sistemazione. "Non è stato creato un fondo come si deve - sostiene Pietro Giansanti, portavoce del Cdq Borghesiana 2 - e per questo l'asfalto ha ceduto. Tutte le strade qui intorno sono nella medesima condizione. Vanno completamente rifatte". Mai richiesta potrebbe essere giunta in un momento più opportuno, vista la pioggia di asfalto che si è abbattuta in questi ultimi tempi sull' VIII Municipio. Solo che qui non è sufficiente una

colata e una levigata. Serve un progetto molto più accurato. JESSICA SANTINI

TORNANO LE PROSTITUTE A ROCCA CENCIA SONO

STATE CACCIATE E ARRESTATI GLI

SFRUTTATORI. MA SONO DI NUOVO LÀ. VEN-

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SICUREZZA, FA UNA PROPOSTA: "RIAPRIRE LE CASE CHIUSE". DETTI,

on un'ordinanza e 11 arresti un mese fa erano state allontanate le prostitute da via Rocca Cencia nel quartiere Finocchio. Da tempo i residenti dei quartiere sorti intorno alla strada lamentavano la presenza delle donne a qualsiasi ora del giorno. Hanno condotto battaglie su più fronti sia a livello politico, con manifestazioni, sia chiedendo aiuto agli addetti alla pubblica sicurezza. I risultati sono sempre stati transitori. Se non inesistenti. Anche questa volta non è stata fatta eccezione. Così già qualche tempo dopo una nuova squillo era pronta ad occupare il posto di quella mandata via. "Non è questa la soluzione: io ho proposto in un consiglio il riesame della proposta dell'ex ministro delle pari opportunità Mara Carfagna che giace in Parlamento da tempo -dichiara Fernando Vendetti, Presidente della Commissione sicurezza dell' VIII Municipio - per ripristinare il reato di prostituzione. Ma solo in strada. Perché in realtà dovrebbe essere rivalutata la possibilità della riapertura delle case chiuse". Secondo Vendetti questo sarebbe una garanzia di sicurezza sia per le prostitute "non tutte sono costrette a svolgere la professione. Alcune lo fanno per libera scelta. Circa un 60% di loro", che per i clienti "perché ci sarebbero maggiori controlli igienico-sanitari e la fine dello sfruttamento". Un grosso smacco alla criminalità organizzata. La stessa cosa potrebbe valere anche per le droghe leggere, no? "Per le droghe no. Sono fermamente contro è tutto un altro discorso quello della prostituzione. Si tratta di una pratica antica impossibile da sradicare. La regolamentazione renderebbe la vita migliore alle squillo, tranquillità per i clienti. E riempirebbe le casse dello Stato. Sembrerò cinico ma il mio discorso fila".

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JESSICA SANTINI


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