La Fiera dell'Est num. 11 del 25-06-2011

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NUMERO

11 ANNO IV

PRENESTINO

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COLLATINO

Via delle 'marchette' Cerquete I RECENTI LAVORI DI RISISTEMAZIONE DI VIA DELLE CERQUETE NON SEMBRANO SIANO A FAVORE DI TUTTI, MA DI POCHISSIMI CITTADINI. È QUANTO HA FATTO NOTARE IL CONSIGLIERE DANIELE GRASSO CHE, IN UN'INTERROGAZIONE URGENTE IN AULA DI CONSIGLIO, HA PRESENTATO IL PROBLEMA DI UNO SCIVOLO NON PEDONALE ACCANTO AD UNA FERMATA DELLO 051. ono partiti da alcune settimane i lavori su via delle Cerquete, che dovevano ridare sicurezza e vivibilità a chi percorre questa strada. Ma finora i disagi e le anomalie sono più evidenti dei vantaggi portati da questo intervento. Il comodo marciapiede, che corre su un lato della via, ha sensibilmente ristretto la strada quotidianamente attraversata dalla linea 051. Adesso, come commentano alcuni abitanti della zona, il transito di due autobus è diventato un gioco ad incastro. Tra un ciglio della strada e l'altro ci sono circa 7 metri, mentre "dovrebbe essere larga almeno 8 metri", spiega il consigliere Pd Daniele Grasso. Ed è lui l'autore di un'interrogazione urgente in aula di consiglio, che vuole far luce su un tratto di marciapiede che scivola davanti ad un terreno privato e non asfal-

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a qui non puoi uscire. Questa è una borgata bloccata". Chi come il signor Antonio Palozzi abita al di là della rotatoria che collega Lunghezza alla via Collatina, tra via delle Cerquete via Giovanni Casoni e via Acquaviva D'Isernia, resta escluso dal resto del quartiere. A rendere pericoloso l'arrivo a piedi in stazione o una semplice passeggiata nel quartiere è l'assenza di un regolare attraversamento pedonale che colle-

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tato, a fianco alla fermata dell'autobus. "Il progetto diceva che qui dovevano creare un rientranza per l'autobus - spiega Daniele Grasso - Solo che la rientranza era su terreno privato, quindi avrebbero dovuto fare un esproprio. Questo scivolo è a ridosso di un'area verde e mette a rischio i pedoni che scendono o aspettano l'autobus. E poi qui non hanno continuato il marciapiede, come previsto dal progetto. Ed è chiaro che non faranno più niente". L'ingresso al terreno privato è stato con-

siderato come un accesso carrabile, pur non presentando nessuna indicazione in tal senso. L'ennesimo caso di opera pubblica, che per alcuni diventa privata, che intende modificare anche la posizione della fermata dello 051 senza ulteriori spiegazioni. "Il problema è capire perché si fa un passo carrabile su un prato. E come se non bastasse, qui c'è stato abuso su abuso. Per fare un favore a qualcuno, vogliono anche spostare la fermata dell'autobus - prosegue Grasso - Ho fatto anche un'interrogazione. Se vogliono rispondere, visto che ancora non hanno risposto..". Uno scivolo improprio, ma facile da rivendere ad un singolo cittadino, è nuovamente merce di scambio nella realizzazione di interventi pubblici che devono andare a vantaggio del quartiere. "Questo sta diventando il municipio del possibile, dove è possibile fare le cose per gli amici. Ed è possibile fare un passo carrabile sul nulla. Dove si poteva non sono stati fatti gli espropri, per non dare fastidio a nessuno - commenta Daniele Grasso - E questo è scandaloso". ANNA GIUFFRIDA

MARCIAPIEDI A VIA DELLE CERQUETE. PROMESSA MANTENUTA

lcuni ci accusano di essere cattivi, di vedere il bicchiere mezzo vuoto e non menzionare mai ciò che le istituzioni fanno per il territorio. Ebbene, questa volta la notizia è positiva e noi la riportiamo. Lo scorso 6 maggio, durante l'incontro con i cittadini al Castello di Lunghezza, Di Cosimo, presidente della Commissione Urbanistica del Comune, aveva fatto delle promesse. Parlando dei progetti messi in agenda dal Comune, aveva garantito entro tre settimane sarebbero partiti i lavori per la realizzazione dei marciapiedi e dell'asfaltatura in via delle Cerquete. Così è stato, la promessa è stata mantenuta, i lavori sono iniziati. Questo ci fa ben sperare perché di promesse nell' VIII municipio ne vengono fatte tante. Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno.

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CRISTINA CORI

LUNGHEZZA, TAGLIATI FUORI DALLA ROTATORIA DA QUANDO È STATA REALIZZATA LA ROTATORIA, CHE COLLEGA LUNGHEZZA A VIA COLLATINA, UNA PARTE DI QUARTIERE È COSTRETTA A FARE ACROBAZIE E ATTRAVERSAMENTI FUORI DALLE STRISCE PEDONALI QUANDO ESCE DI CASA.

E PER I PIÙ SFORTUNATI, LA SITUAZIONE SI COMPLICA CON LA

MANCANZA DI MARCIAPIEDI.

ghi questa porzione di quartiere al resto della zona. "Se uno vuole camminare deve stare in mezzo alla strada - dice Antonio Palozzi, che vive in una delle strade tagliate fuori dalla rotatoria - Ogni strada ha lo stop per-

ché c'è la rotatoria, ma per l'attraversamento non dico di mettere un semaforo ma almeno la segnaletica a terra! Anche perché se vieni investito fuori dalle strisce non ti ripaga nessuno, così dice la legge". Dei cittadini, costretti ad attraversare quotidianamente questa rotatoria, solo alcuni sono più fortunati a poter usufruire almeno di un marciapiede che metta in sicurezza i pedoni. Chi abita su delle Cerquete ha dovuto rinunciare anche a questo, e per uscire dalla via deve affrontare sul ciglio della strada la curva pericolosa che immette sulla rotatoria. Per tutti si aggiunge un altro disagio: in assenza di strisce pedonali, chi deve attraversare la trafficata rotonda è costretto a scavalcare il guard-rail. "Qui è pericoloso: sul guard-rail ci sarebbe da fare un'apertura, ma purtroppo mancano anche marciapiedi e strisce - prosegue il signor Palozzi provando ad oltrepassare la strada Quando è stato della Tav si sono spesi tan-

ti soldi, ma qui che bastava stringere o allargare e creare un marciapiedi non si è fatto nulla. Basterebbero anche pochi soldi per farlo, realizzando magari degli scalini per arrivare direttamente alla stazione. Se no devi girare, scavalcare e ti metti sempre a repentaglio". Con la cronica assenza di parcheggio che intasa la stazione di Lunghezza, e altre zone del quartiere, lasciare la macchina e fare pochi metri a piedi per questi cittadini è un lusso. Un quartiere spezzettato, a cui si potrebbe ridare qualità già con piccoli interventi. Finora mancati. E dare una risposta a chi vorrebbe anche solo poter uscire di casa tranquillo. "C'è tanta gente che qui passeggia. Anche per non stare sempre in casa - aggiunge il signor Antonio - Ma così è difficile". ANNA GIUFFRIDA


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