Centopaesi PERIODICO INFORMATIVO SULLE ATTIVITÀ TURISTICHE
Anno decimo
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settembre 2006
E CULTURALI DELLE PROLOCO TRENTINE
Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento edito dalla Federazione Trentina delle Proloco e Consorzi Comitato UNPLI Trentino
DALLE PRO LOCO
NORME & FISCO Deposito legale
Bosesentino e i primi 55 anni
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PAG. 21
DALLE PRO LOCO
EUROPA
Le cronache di Franceschini
Il GEIE informa PAG. 13
PAG. 22- 27
LA NOSTRA IMMAGINE
DALLE PRO LOCO
Telve di Sopra & Giustino
Vigolo Vattaro: “Veci saori Vigolani”
PAG. 4-5
PAG. 20
DAI CONSORZI
OPINIONI
EDITORIA
Il festival delle sagre ad Asti
Michele dalla Palma “Le Pro Loco del Trentino”
Maddalene: dentro la natura
Catenina Dominici
PAG. 12
PAG. 3
PAG. 9
PAG. 6-7
LE PRO LOCO VISTE DA:
DALLE PRO LOCO
DALLE PRO LOCO
DALLE PRO LOCO
DALLE PRO LOCO
Carisolo: estate carisolese
Grauno: l’attività estiva
Terres: Giornata nazionale delle Pro Loco
Settembre Rotaliano a Mezzocorona
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PAG. 18 - 19
PAG. 17
PAG. 14
IL PERSONAGGIO: Vittorio Flaim PAG. 8
Il Governatore Dellai elogia le Pro Loco
NATURA
DALLE PRO LOCO
Nel caos di una siepie
La lunga estate di Meano
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REDAZIONALE
Centopaesi
R EDAZIONALE
IL GOVERNATORE DELLAI ELOGIA LE PRO LOCO
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estate che sta per finire è stata una stagione molto impegnativa per le Pro Loco del Trentino; ricca di manifestazioni rievocative di eventi storici e di tradizioni gastronomiche e culturali, di eventi sportivi, di intrattenimento, di visite e passeggiate tra i profumi e gli stupendi panorami; e ancora, ricca di importanti lavori volti ad accrescere le infrastrutture e la qualità della proposta di accoglienza e di intrattenimento dell'ospite e del cittadino.
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Tutte attività molto gradite dalla gente e importanti per il territorio trentino; attività che fanno onore alle nostre Comunità quale manifestazione di un generoso e qualificato Volontariato, molto apprezzato sia dai concittadini come dal viandante turista che sceglie il Trentino quale meta delle sue vacanze, quindi portatrici di un generoso contributo per la promozione turistica della nostra Provincia. Ho avuto modo di presenziare ad alcune di queste stupende performances di Pro Loco, su preciso invito rivoltomi dai rispettivi presidenti. Voglio citare almeno tre occasioni che mi hanno particolarmente inorgoglito di essere il rappresentate delle Pro Loco del Trentino Alto Adige. L'invito del 5 agosto u.s. per presenziare al 55° di fondazione della Pro Loco di Bosentino ha messo in luce la superba capacità organizzativa della presidente Paola Ferrari e del suo staff, presentando una serata di alta qualità con una rassegna di balletti presentati dalla una rinomata scuola di ballo con sontuosi costumi e avvenenti ballerine. La manifestazione si è svolta su un'area sportiva/ricreativa stupenda, realizzata, anche questa, con il contributo della Pro Loco. Il sindaco Fernando Leonardelli nel suo discorso ha speso parole significative e gratificanti nei confronti della Pro Loco per il prezioso ed importante ruolo che la stessa, volontariamente, svolge per l'intera Comunità. Il 18 agosto sono stato invitato a Grauno in Val di Cembra, dal presidente della locale Pro Loco Gastone Joseph Zendron, per inaugurare una struttura realizzata in collaborazione con l'Amministrazione comunale. Una splendida cucina completamente attrezzata, da fare invidia alle tante mense sparse sul territorio, realizzata a tempo di record con la manodopera di tanti volontari . Tutto questo è stato possibile per il caloroso sentimento volontaristico che contraddistingue il determinato presidente e tutto il suo staff di collaboratori.
Il terzo esempio che voglio portare riguarda la Pro Loco di Mezzocorona. Il primo di settembre sono stato invitato a presenziare alla inaugurazione del Settembre Rotaliano, manifestazione enogastronomica e culturale di eccellenza. Il neo e giovane presidente Alois Furlan si è dimostrato preparato e all'altezza del ruolo che si è assunto. Lo hanno testimoniato le molte dichiarazioni di gradimento e di elogio espresse, per l'occasione, nei suoi confronti, dalle importanti autorità intervenute per inaugurare la serata di apertura e dalla folla che ha letteralmente invaso il centro storico di Mezzocorona. Nei discorsi fatti, il Presidente della Provincia Lorenzo Dellai e l'Assessore al commercio e turismo Tiziano Mellarini, hanno espresso grande apprezzamento per la maestria organizzativa della Pro Loco. Il Governatore Dellai ha esordito affermando che la Giunta provinciale é ben cosciente e consapevole di cosa fanno e sanno fare le Pro Loco, come pure dell'importante ruolo che svolgono su tutto il territorio provinciale. Hanno espresso riconoscimento e gratitudine al presidente Furlan anche le altre autorità che si sono alternate nei discorsi; particolarmente incisivo il sindaco Mauro Fiamozzi di Mezzocorona che ha messo in risalto quanto sia importante per l'Amministrazione comunale avere l'Associazione Pro Loco quale referente per la promozione e l'intrattenimento. Questi sono alcuni eventi, (e ce ne sono stati tanti altri), amici Pro Loco, che tengono alto il livello qualitativo dell'azione svolta dalle Pro Loco Trentine, e, aggiungo io, come consiglière nazionale UNPLI, anche quella delle Pro Loco di tutta Italia. Mi sono sentito appagato e orgoglioso delle parole dette da Dallai e da Mellarini: per questo li ho ringraziati rammentando loro di avere sempre a cuore i nostri problemi e le nostre richieste. Grazie amici Pro Loco, grazie a tutti quelli che, all'interno delle Associazioni Pro Loco, tanto si prodigano per presentare un territorio bello e accogliente; sono tutte persone che meritano il riconoscimento delle Istituzioni e dell'intera Comunità. Evviva le Pro Loco. Armando Pederzolli Presidente Federazione delle Pro Loco e Consorzi
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O PINIONI
Le Pro Loco del Trentino di Michele dalla Palma
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utentici motori di uno sviluppo turistico ancora in armonia con l'ambiente e le tradizioni, le Pro Loco del Trentino rappresentano la cerniera ideale tra le amministrazioni pubbliche, impegnate nel costante miglioramento dei centri urbani e del territorio, e gli ospiti villeggianti, poco importa se stanziali o di passaggio, che grazie all'opera di queste organizzazioni sono in grado di avvicinarsi alle radici della cultura rurale. Le Aziende per il Turismo, preposte alla divulgazione delle peculiarità del territorio trentino, spesso rimarrebbero soltanto una vetrina virtuale se l'impegno di volontariato che sta alla base dell'attività delle Pro Loco non trasformasse in eventi e opportunità fruibili le grandi potenzialità di un mondo dalle infinite sfumature. Per 365 giorni all'anno la gente delle Pro Loco trentine è anima e fulcro di feste di piazza e sagre paesane, di rievocazioni tradizionali che scavano nel passato e nella storia della cultura valligiana, di attività sportivo-ricreative finalizzate alla scoperta di ambienti naturali tra i più belli e affascinanti dell'arco alpino, impreziositi dai segni e dai ritmi del contadino e del montanaro. Presenze essenziali come il profumo dei boschi e il respiro del vento sulle creste rocciose. Straordinario palcoscenico di bellezze naturali e storie di uomini, il Trentino. Che le Pro Loco contribuiscono a conservare e valorizzare, trasformandolo in opportunità di conoscenza e svago per tutti. Per conoscere questo mondo bisogna lasciarsi alle spalle i centri turistici alla moda, e seguire
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percorsi che portano indietro nel tempo. Scoprendo scenari che spesso paiono uscire da libri di fiabe. Tra vigneti e filari di alberi da frutto che le stagioni dipingono di colori impossibili da riprodurre anche per il migliore dei pittori. Tra i boschi maestosi e praterie, laghi blu cobalto disegnati su sfondi di montagne irreali, decorate fino a primavera inoltrata dal bianco della neve. Attraversando borghi antichi dove il divenire del mondo si è fermato. Sui muri di pietra delle case. Sulle rugose travi di larice consumate e annerite da troppi inverni. Sugli acciottolati di stradine anguste e contorte che conducono a ritmi quotidiani altrove dimenticati. Sui ripidi prati ancora coltivati con amorevole cura, non più per necessità, ma in segno di rispetto verso una natura che ha sempre saputo offrire risorse sufficienti alla vita austera del contadino e del montanaro. Realtà di un passato ancora presente e vivo. Negli odori forti e penetranti delle stalle. Negli aromi muschiati e fumosi delle baite di montagna. Nella vivace atmosfera della fienagione, nell'allegria della vendemmia e delle feste tradizionali. Sono i territori "periferici" rispetto alle grandi aree del business turistico a rappresentare l'anima più genuina del Trentino, e proprio qui operano le Pro Loco, valorizzando innanzitutto la presenza dell'uomo e delle sue attività nell'ambiente, connubio perfetto di esperienze che si perdono nel tempo e amore per la propria terra e le proprie radici.
Direttore responsabile: Armando Pederzolli
Direzione e Redazione: via Garibaldi, 3 - 38100 Trento telefono: 0461 239006 fax:0461 264757 e-mail: info@unplitrentino.it Autorizzazione del Tibunale di Trento n. 926 del 26.9.96 Impostazione grafica, impaginazione e stampa a cura di: EUROMEDIA via Don Rizzi, 7 Trento - tel 0461.980909 fax 0461.269574 - e-mail : editoria@euromediasite.it IN COPERTINA: AUTUNNO
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L A N OSTRA I MMAGINE
GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DEL PAESE NEL LOGO DELLA
La nostra immaginee
PRO LOCO TELVE DI SOPRA
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N
ello scorso mese di giugno si è svolta, nella nuova sala "Corropoli", la premiazione del concorso indetto dalla Pro Loco di Telve di Sopra per la realizzazione di un proprio stemma. L'associazione ha, infatti, sempre utilizzato il simbolo del comune ed ora ha deciso di dotarsi di un proprio logo. Invece di affidarsi ad uno studio grafico si è preferito coinvolgere la popolazione, bandendo un concorso di idee aperto a tutti. Gli "artisti" locali hanno risposo presentando undici loghi in busta chiusa e allegando in un'altra busta i loro dati anagrafici. Questo per non influenzare la giuria composta dal sindaco Dino Trentin, da alcuni membri della Pro Loco e da Vincenzo Tadia, esperto d'arte. La scelta è caduta sul disegno di Natalino Stroppa in quanto "rappresenta in modo chiaro e ordinato gli elementi caratterizzanti il paese (campanile, Via Crucis, monte Ciolino, Sasso Rotto e monte Ciste) e i valori dell'associazione (volontariato, ecologia e cultura)". Il logo è inoltre racchiuso in una cornice, elemento decorativo che dà l'idea di un balcone con vista sul paese. Fra gli artisti in gara anche i bambini della scuola materna. Il marchio premiato rappresenta il punto di partenza su cui costruire lo stemma definitivo. L'associazione Pro Loco di Telve di Sopra, nata nel 1951, è sempre attiva e le iniziative che vengono portate avanti sono possibili grazie all'impegno dei numerosi volontari. Nel corso del corrente anno, in particolare, si è provveduto all'acquisto e al posizionamento di
fioriere in ferro battuto che abbelliscono il sagrato della chiesa parrocchiale e il parcheggio antistante il municipio. Dal 2004 l'associazione si è fatta carico della manutenzione e cura del sentiero e delle statue della Via Crucis lignea che sale sul Colle S. Pietro che sovrasta l'abitato. Si tratta di un'opera donata alla comunità da Tarcisio Trentin e collocata nel 1994 lungo il pendio del colle grazie al contributo di tutte le associazioni del paese. Tutti gli anni, in primavera, la Via Crucis viene recitata a livello decanale; l'occasione per riunire ancora una volta il volontariato per rendere agevole il sentiero, e ristorare i partecipanti. A fine luglio, l'associazione, ha organizzato la festa d'estate a Malga Pozza; con pranzo, giochi e tanta allegria. Un altro appuntamento, ormai tradizionale, è la gita di fine agosto, che quest'anno ci ha portato sulla costiera amalfitana, nella regione Campania.
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L A N OSTRA I MMAGINE
LA "SCARPETTA DELLA MADONNA" NEL LOGO DELLA
PRO LOCO DI GIUSTINO
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a Pro Loco di Giustino, dalla fine del 2005, si è voluta dotare di un simbolo che la identificasse immediatamente, non avendo mai avuto, fino a quel momento uno stemma o un logo. Si è cercato un simbolo che richiamasse la nostra caratteristica principale, cioè quella di essere una comunità montana che, anche se proiettata verso il nuovo e il continuo contatto con altre realtà, vuole restare legata alle proprie radici e salvaguardare per quanto possibile le antiche tradizioni. Da qui la scelta della "Scarpetta della Madonna",
bellissima orchidea selvatica delle nostre montagne, un fiore che non è usato in maniera inflazionata in stemmi e marchi come succede ad altre specie di flora montana, e quindi è una novità tra i loghi e inoltre è specie protetta, che va salvaguardata. Così riprende le caratteristiche della comunità alle quali si è accennato sopra. Da quest'anno quindi, anche la nostra Pro Loco si può riconoscere in uno stemma riprodotto su buste e carta da lettera e che viene stampato su tutti i manifesti e locandine che pubblicizzano l'attività della nostra Associazione. In questo modo si diffonde anche il logo stesso che ogni giorno di più viene conosciuto ed associato al nome Pro Loco Giustino. Daniele Maestranzi
Pro Loco Giustino Via Presanella, 77 38086 GIUSTINO (TN) Telefono/Fax: 0465/502297 Email: proloco.giustino@tiscali.it
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Centopaesi
L E P RO L OCO
VISTE DA :
Caterina Dominici Consigliere Provinciale
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ultura significa fare, produrre, elaborare cultura, valorizzare quella del passato e quella esistente, coinvolgere i soggetti locali e promuovere la cultura di livello nazionale e internazionale nel proprio territorio. Cultura vuol dire anche favorire le progettualità innovative, collegare la tradizione alla contemporaneità, provvedere alla valorizzazione dei patrimoni.
Spesso però in molti comuni e molte zone i gruppi che producono cultura, come pro - loco, associazioni culturali, artistiche, storiche o per la valorizzazione delle minoranze non vengono né finalizzati né considerati. Spesso i gruppi culturali, le Pro Loco, le varie e numerose altre associazioni sono disincentivate nelle loro fervide iniziative e nel loro immaginario non solo per la scarsità di finanziamenti, ma anche spesso per la macchinosità delle procedure e delle pratiche burocratiche. Le Pro Loco riescono e sono riuscite a rivitalizzare i paesi, a rianimarli, a rinvigorire l'anima che è andata perdendosi negli ultimi tempi e nel contempo a non far perdere la loro identità e caratterizzazione. Hanno saputo recuperare le tradizioni storiche della nostra autonomia, dei nostri padri, dei nostri nonni.
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L'intelaiatura che così si è tentato di proporre con la delineazione di progetti concretizzati e concretizzabili è integrativa e complementare a un'economia che ha trovato la sua esplicazione più fiorente negli ultimi tempi sicuramente nell'artigianato e nella piccola industria e in uno sviluppo razionalizzato dell' agricoltura almeno in alcune zone, integrata da un' attività turistica complementare. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ingiustificato potenziamento delle città a discapito di molti centri più piccoli. Ormai vige la pericolosa tendenza, confermata anche dal documento sulla cultura dell' Assessorato com-
petente, di privilegiare determinati centri, non garantendo a tutti i paesi, quindi a tutti gli abitanti della Provincia, le stesse opportunità delle città e di chi le abita. Non si deve commettere l'errore, tipico degli anni ottanta, che concepiva il territorio come espansione della città. Questo concetto rappresenta l'antitesi dell'autonomia e di una vera acculturazione. La territorialità va vista come appartenenza, come apertura, come sviluppo delle proprie risorse e potenzialità, come valorizzazione della persona e della famiglia ma allo stesso tempo come interconnessione e interrelazione con altre comunità per non correre il rischio di ripiegarsi su se stessi. Questa rapporto richiede una forte comunicazione tra diverse comunità. Purtroppo, in questo periodo, la comunicazione si sta pericolosamente ridimensionando creando, per l'autonomia delle comunità, un grave pericolo di chiusura, passività, reclusione del proprio nucleo. Negli ultimi anni infatti si è registrata una preoccupante tendenza all'individualismo ed è notevolmente diminuito, in alcuni casi si è addirittura perso, il rapporto con il paesaggio e il paese stesso si è andato strutturando in maniera quanto mai anonima con conseguente abbandono delle storiche aggregazioni e degli straordinari centri storici e della tipicità dei paesi di montagna vero patrimonio del nostro territorio provinciale. L'obiettivo principale è quello di valorizzare il patrimonio già esistente impedendone un ulteriore degrado e di disincentivare le moltissime persone che ogni anno si spostano dalle valli alle città. Ci si deve impegnare per preservare le tradizioni, la cultura, i saperi di ogni comunità che da sempre vive e lavora in un determinato terri-
L E P RO L OCO
VISTE DA :
Centopaesi
torio evitando così l'omologazione generalizzata. Se non vogliamo perdere il senso della bellezza, del mistero della natura e dei nostri centri abitati, elementi che tutti amano indipendentemente da dove vivono, dobbiamo rivitalizzare i vecchi centri, anche quelli più piccoli, ricreando quelle atmosfere di un tempo, almeno perchè se ne possa godere nel corso dell' anno, perchè possano assaporarle anche i turisti insieme a noi, che viviamo e ci muoviamo all'interno della nostra Provincia. Di conseguenza, sempre più importante e intenso deve essere il lavoro di chi si occupa del settore pubblico e sociale. Si devono concentrare gli sforzi in progetti che valorizzino il proprio luogo di nascita e di vita. L'impegno dei cittadini ma in particolare di chi li rappresenta nelle amministrazioni è quello di presentare progetti validi per valorizzare quanto dai secoli è rimasto per dare ulteriore impulso allo sviluppo economico.
seggiate, su strutture ad uso collettivo per manifestazioni turistico - sportive, concerti, opere teatrali ed altro.
Ed è qui che entrano in gioco le associazioni Pro Loco, con il loro compito di coordinamento delle varie associazioni locali. Con un programma concordato di manifestazioni turistiche, sportive, culturali, enogastronomiche, integrate alla scoperta dei vecchi "mestieri", delle attività ormai disperse, della presentazione di prodotti trentini che sono tra i più apprezzati e quotati a livello nazionale ed internazionale (mele, uva, vini, grappe, spumanti, formaggio e il legno, vero patrimonio dei nostri monti). Le pro loco hanno il compito di proporre all' amministrazione comunale del loro ambito di appartenenza un programma annuo dettagliato sul quale l'amministrazione deve esprimersi intervenendo, non solo con un contributo finanziario ordinario, ma anche straordinario in rapporto ai progetti presentati dall'associazione stessa, che è la sinergia, la sintesi dell'operosità di tutte le associazioni locali. Le Pro Loco in questo caso sono il braccio operativo del comune, sono propositive sull'arredo urbano, le aiuole, la segnaletica stradale, le pas-
Di questo bisogna ringraziare tutta questa gente perchè formano un grosso patrimonio di cui il Trentino può esserne fiero. Sicuramente la parte più gravosa è quella burocratica, domande, permessi al comune, alla Provincia, alla SIAE alla Polizia amministrativa… Se sono ben strutturate oppure hanno un loro consorzio, con un ufficio a loro disposizione, riescono ad adempiere alle numerose formalità necessarie, altrimenti si trovano veramente in grosse difficoltà.
Devono avere lungimiranza, presentare zone e programmi di sviluppo per far crescere la collettività, ma anche per far sì che quel territorio sia pronto ad ospitare una clientela di qualità che porti reddito ed anche integrazione socio - culturale. Le Pro Loco tengono legate le famiglie dei paesi, purtroppo nei piccoli centri queste associazioni si basano esclusivamente sul volontariato e senza ulteriori aiuti non riescono a raggiungere gli obiettivi che si prefissano e, a volte, non riescono a continuare la loro attività. Le stesse hanno un grande potenziale di volontariato, gente brava, preparata, disponibile che dedica ore, serate, sabati e domeniche ad organizzare manifestazioni.
Ed è quì che il legislatore, prima quello nazionale, poi quello provinciale, deve intervenire in aiuto di queste persone di grande disponibilità, capacità organizzativa e di grande altruismo. Da parte mia, quale Consigliera Provinciale, posso garantire, peraltro come sempre fatto anche in passato, il mio pieno appoggio e la mia più ampia disponibilità nei loro confronti. Caterina Dominici
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Centopaesi
I L P ERSONAGGIO
VITTORIO FLAIM
Per più di 30 anni alla guida della Pro Loco di Revò
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essantaquattro anni, residente a Revò, Vittorio fa di professione il fotografo, con studio a Revò dal 1963 e, dal 1974, anche a Cles. E’ da sempre impegnato nel vontariato: è stato in Africa nella missione di Padre Alex Zanotelli e in Perù, collabora col Centro di accoglienza di Cles e, da oltre 20 anni, con l’Associazione “Aca de Vita” (nel 2005 hanno raccolto 167.000,00 Euro ! ).
a cura di Leone Cirolini
“Quali sono i ricordi più belli?” “Sicuramente quelli delle iniziative a favore del terzo mondo e di persone o famiglie bisognose o vittime di qualche disgrazia. In queste cose la Pro Loco è sempre riuscita a coinvolgere la comunità, che si è sempre dimostrata generosa e solidale. Siamo anche orgogliosi del lavoro svolto per sistemare tutti i capitelli e le croci del paese, creando attorno degli spazi con panchine e fiori; abbiamo trasformato i ruderi in piccoli gioielli dove la comunità si ferma a gruppi per riposare, giocare a carte e pregare.” “Qualche rimpianto?” “No, nessun rimpianto, perché sono e siamo convinti di aver fatto qualcosa di importante per il nostro paese. E poi sono anche tranquillo perché sono sicuro che il nuovo Presidente, Arnoldo Romedio, continuerà il mio lavoro in modo ancora migliore.” “Come sarà il futuro per le Pro Loco?” “Penso che sarà sempre più difficile creare gruppo tra i giovani: sono sempre meno attenti ai problemi degli altri, a donare il proprio tempo libero, forse a causa del troppo benessere, che crea invidie, egoismo e personalismo.” “A Revò è avviata comunque una bella esperienza, che è la “Pro Loco giovani”. Una bella prospettiva per il futuro” Sì, devo dire che a revò siamo fortunati.Da tre anni abbiamo creato la “Pro Loco giovani”, un bel gruppo che affianca la Pro Loco dei grandi con tanto entusiasmo, molto attivi e volonterosi, trascinati dal loro valoroso Presidente Alessandro Rigatti, un ragazzo giovane, ma molto convinto e maturo che sa organizzare il suo gruppo.” “Un consiglio ai volontari delle Pro Loco?” “Cercate di essere orgogliosi del lavoro che svolgete per la vostra comunità: se lo fate con convinzione e amore, esso vi daràtante soddisfazioni, non ultima quella di avere un paese bello e accogliente, prima di tutto per voi che ci vivete e poi per i vostri ospiti.
Ha guidato la Pro Loco di Revò dal 1963 al 1968. E’ stato poi rieletto nel 1980 ed ha portato avanti il suo impegno fino a qualche mese fa come Presidente, con grande entusiasmo, sempre in prima fila a dare l’esempio e continua tuttora a collaborare col nuovo Direttivo con la solita carica, che riesce a trasmettere anche agli altri. Sono andato a trovarlo nel suo laboratorio di Cles e, con la sua solita disponibilità, ha risposto a “Quali sono le difficoltà a condurre oggi una Pro Loco?” “Fare il Presidente della Pro Loco oggi è un impegno assai gravoso. Sei assillato da burocrazia, fisco, domande di qua e di là, bilanci ecc. Tutte cose che fanno perdere un sacco di tempo, che vanno alleggerite e snellite, anche perché è sempre più difficile trovare un/a segretario/a, che abbia il tempo di seguire tutto. I volontari ci sono, ma aspettano sempre che il Presidente parta per primo in tutte le attività. Ci sono tanti ragazzi volonterosi, ma ci vuole un’attenzione particolare e una buona dose di pazienza e sensibilità per riuscire a fare gruppo; il Presidente non deve mai essere il capo, ma il trascinatore, facendo capire l’importanza della nostra attività e di portare avanti i progetti assieme, stimolare, comprendere, consigliare, far sentire l’orgoglio di avere un paese bello, ordinato, fiorito e confortevole, con le panchine al loro posto, così come i giardini, i campi da gioco, gli spazi per i bambini, la nostra meravigliosa oasi del “Pra da l’aca”dove le famiglie possono trascorrere un tran- Ringrazio Vittorio per le sue parole e perché ha tanta voglia di essere di essere ancora dei nostri. quillo week-end con tutti i conforts necessari”.
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Panorama di Revò
Casa Campia a Revò
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E DITORIA
Maddalene
dentro la Natura
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uesto volume rappresenta l'ultima fatica editoriale del Consorzio Turistico "Le Maddalene - Val di Non". Una fatica, perché tale può essere definita, che abbiamo sostenuto con il solito entusiasmo, desiderosi, come sempre, di far conoscere a tutti le bellezze naturali delle nostre Maddalene. Una fatica che è stata condivisa da numerose persone che, come noi, hanno lavorato prevalentemente all'insegna del volontariato, gratificati principalmente dalla soddisfazione di rendersi utili e dal loro grande amore per la natura: sono gli autori di questo libro: Alessandro, Lauro, Armando, Marco, Ferdinando, Sabrina, Fabio, Stefano e i ragazzi della LIPU; tutti amici che hanno apprezzato e condiviso l'impegno e la passione che hanno sempre ispirato il nostro operare. Un grazie di cuore anche a tutte le altre persone che, in modi diversi, hanno collaborato per la buona riuscita di questa iniziativa. Ritengo, con quest'opera, di aver ulteriormente valorizzato il nostro territorio e di avergli reso un doveroso omaggio, grazie anche alla stupenda veste grafica, che è degna cornice all'opera d'arte della natura; e qui un ringraziamento particolare va a Giovanna Venditti, che ha creato questa bellissima cornice con quella professionalità e quel gusto che, utilizzati ad arte, fanno diventare stupende le cose belle. Leone Cirolini foto di Vittorio Flaim
Il volume può essere richiesto al CONSORZIO PRO LOCO "LE MADDALENE" 38020 MARCENA DI RUMO (TN)
Leone Cirolini con il Sindaco di Revò, Walter Iori e Giovanna Venditti.
Elegante formato, 312 pagine con 300 illustrazioni a colori. Capitoli su: GEOLOGIA, FLORA E VEGETAZIONE, UCCELLI E MAMMIFERI, ANFIBI E RETTILI, INSETTI, LAGHI, ORSO, GIACIMENTI MINERARI E INOLTRE 18 ITINERARI DI INTERESSE NATURALISTICO CON ALTIMETRIA E CARTINA 1:25000.
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N ATURA
NEL CAOS DI UNA SIEPE Non è bello ciò che è bello, ma ciò che ...
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l nostro concetto di bellezza si scontra con la funzionalità ecologica ed il risparmio energetico richiesto da tutto ciò che cresce naturalmente e spontaneamente. Si reputa "bello" un parco cittadino, il giardino all'inglese del vicino o la pineta del Hotel a 5 stelle. Alberi ed arbusti, disposti ordinatamente, seguono disegni geometrici, le aiuole fiorite sono continuamente rintuzzate allo sbiadire della corolla, la fontana zampillante ospita i pesci rossi ed il prato verde è tosato secondo maniacale precisione inseguendo un ideale di perfezione estetica. Eppure in questi ambienti così perfetti ci si sente a disagio, si avverte il senso di artificialità e quasi si soffoca come presi da una crisi di panico. Le sensazioni cambiano radicalmente quando ci si siede in un prato o si passeggia nel bosco; qui ogni spazio è conquistato, la vegetazione appare stratificata con le piccole erbe che occupano i livelli base del disegno, ne seguono arbusti di varia misura per arrivare più in alto dove le chiome degli alberi nascondono il cielo e filtrano la luce. Le macchie luminose si spostano sul terreno inseguendo il sole che sorge e tramonta ogni giorno, in ogni momento vi è una pianta illuminata ed un'altra in ombra, in ogni istante si combatte per ottenere più o meno luce, si lotta quotidianamente per ottenere le risorse adeguate alla sopravvivenza. L'energia non è mai sprecata e quando si libera una nicchia, un piccolo posticino magari in mezzo ad una fitta boscaglia, ecco germogliare, come per incanto i semi, fino ad allora quiescenti, di erbe temporaneamente sparite in seguito all'avvento del bosco. Il caos, l'intrico, il disordine sono vita in natura, ogni cosa è al suo posto, da una pianta dipende un'altra pianta, da un animale dipende un altro animale, da una pianta dipende un animale e da un animale dipende una pianta, tutti insieme in turbine energetico sempre in evoluzione e mai fer-
Nelle foto: a sinistra - Biancospino; i suoi frutti commestibili sono graditi a molti uccelli e piccoli mammiferi a destra - Orbettino; animale del tutto innocuo si ciba di piccole lumache e di altri invertebrati molesti
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di Sabrina Valentini mo. Solo l'uomo appare legato alla staticità, al non cambiamento, ciò che muta lo intimorisce, lo spaventa, lo terrorizza. Crescita è mutamento, lo sviluppo implica una trasformazione, l'evoluzione pretende la modificazione.
Utilità delle siepi
Un tempo i poderi erano delimitati da filari di arbusti di varie specie, oltre che da bellissimi muri a secco (taluni vere e proprie opere d'arte) e da rustiche palizzate di legname scortecciato. Le campagne si coloravano in primavera con le fioriture ed in tarda estate si tingevano di toni caldi con bacche, cinorrodi, pomi e drupe. Oltre all'indiscutibile fascino che le zone coltivate assumevano in qualsiasi momento dell'anno, si inseriva nel contesto agricolo una diversificazione biologica offerta proprio dai variopinti ambienti di margine. Le coltivazioni di orzo, segale, grano, avena e granoturco, oltre che delle immancabili patate, venivano spezzate da coltri arbustive, alberature, boschetti, canalette di irrigazione, fossati, stagni e risorgive, che ostacolavano la diffusione di insetti nocivi, ospitavano animali utili all'agricoltore, riparavano dal vento gli appezzamenti e proteggevano amorevolmente il terreno e la sua delicatissima parte fertile. Oggi non si può più godere della presenza di queste importanti aree rifugio, ricettacolo di specie animali e vegetali, dato che la moderna agricoltura spinge verso un appiattimento del paesaggio. I campi intensivamente coltivati presentano piante tutte uguali, geneticamente identiche, spesso così deboli da non essere in grado di sostenersi autonomamente, il terreno è esposto all'azione disseccante del sole e disidratato dal vento oltre che danneggiato dal passaggio dei mezzi meccanici. Come spesso accade dopo anni in cui il sapere contadino è stato oggetto di continue revisioni, si assiste fortunatamente ad un recupero dei vecchi insegnamenti questa volta supportati da ricerche scientifiche che attestano il valore ecologico delle strutture marginali (siepi).
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N ATURA Forse il mio caro nonno, che proteggeva gelosamente il suo "carbonar" rifugiato tra le crepe di un vecchio muro di sassi, sapeva dell' aiuto nel tenere sotto controllo le popolazioni di topi di campagna che gli avrebbe offerto il suo amico strisciante e dunque, come lui diceva sempre, "Val pù la pratica che la gramatica".
Cedronella; farfalla di colore giallo limone, sverna allo stadio adulto tra le foglie secche. Questa specie è in forte regresso
Cosa si può fare
Realizzare una siepe, nel giardino di casa o nel campo coltivato, è molto facile ed oggi soprattutto necessario. D'importanza assoluta è la variegatura dell' ecotono di margine che impiega più specie arbustive e arboree per aumentare la diversità biologica e consentire alle numerose specie animali (insetti, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) di trovare le condizioni più adatte alla creazione di tane e rifugi e di ricavare idonee fonti alimentari. Alcune delle specie vegetali, che possono essere usate in sostituzione delle classiche bordure di ligustro, sono elencate di seguito in ordine alfabetico. Nome italiano
Nome latino
Albero delle farfalle
Buddleia davidii
Berretto del prete
Euonymus europaeus
Biancospino
Crataegus monogyna
Corniolo
Cornus mas
Crespino
Berberis vulgaris
Frangola
Frangula alnus
Lantana
Viburnum lantana
Maggiociondolo
Laburnum anagyroides
Melo selvatico
Malus sylvestris
Nocciolo
Corylus avellana
Olivello spinoso
Hippophaë rhamnoides
Prugnolo
Prunus spinosa
Rosa selvatica
Rosa sp.
Rovo
Rubus fruticosus
Salicone
Salix caprea
Sambuco
Sambucus nigra
Sanguinello
Cornus sanguinea
Scotano
Cotinus coggygria
Salicone all'inizio della primavera; specie rustica, resistente e di grande importanza per le api Rosa selvatica; specie per niente esigente, cresce anche su terreni poveri, purché soleggiati. Dei suoi frutti si nutrono molti animali soprattutto uccelli e piccoli mammiferi (ricci)
Sorbo degli uccellatori Sorbus aucuparia
Come procedere all'impianto di una siepe
Le piantine si mettono a dimora tra ottobre ed aprile al più tardi; è bene eliminare rametti troppo lunghi o radici e porzioni di ramo danneggiati. Assicurarsi che l'erba che cresce attorno alle giovani piantine non soffochi le stesse ed annaffiare con cura regolarmente. Potare solo se necessario e per brevi tratti, ricordando che un arbusto o un albero non potato vive meglio di uno potato.
Studio Clematis dott. Naturalista Valentini Sabrina via Fabio Filzi, 31 38028 - Revò (TN) cell. 333/6744325 E-mail: SabrinaValentini@jumpy.it
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D AI C ONSORZI
Ad Asti con le Pro Loco della Valle di Non per il
FESTIVAL DELLE SAGRE a cura di Leone Cirolini
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Consorzi Pro Loco "Le Maddalene" e "Tovel" hanno organizzato per le Pro Loco della Valle di Non, il 9 e 10 settembre, un viaggio ad Asti per incontrare le Pro Loco artigiane in quella meravigliosa manifestazione che è il "Festival delle Sagre".
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Qualche numero della passata edizione: 47 Pro Loco partecipanti, 250.000 visitatori, 600.000 porzioni di cibo, 500 damigiane di vino, 70 q.li di tartufo, 6 q.li di cinghiale, ecc. e si potrebbe continuare a lungo. Le Pro Loco della Provincia di Asti hanno presentato, in Piazza Campo del Palio, le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOC astigiani in quello che può tranquillamente essere definito il più grande ristorante all'aperto d'Italia, in un tripudio di tovaglie colorate e ombrelloni attorno a quelli autentici capolavori che sono le "casette" delle Pro Loco in mattoni o in legno, che riproducono fedelmente antiche abitazioni, osterie, locande, botteghe: un vero "villaggio delle meraviglie". La cucina è stata curata in modo impeccabile facendo gustare ai visitatori delle autentiche leccornie: dagli agnolotti d'asino al gran fritto misto, dal risotto alla Barbera d'Asti al coniglio del vignaiolo, dalla "bagna cauda" alla polenta arrostita con cinghiale, ecc.,ecc. Come? Il colesterolo? …lasciamo perdere !! La domenica mattina abbiamo potuto assistere alla suggestiva sfilata che si snoda per le vie della città, animata da più di tremila figuranti in autentici abiti d'epoca e 250 carri: un vero e proprio
museo etnografico itinerante della cultura e della civiltà contadina di un tempo. E' certamente il momento più spettacolare e coinvolgente del Festival: personaggi, attrezzi da lavoro, trattori e macchine agricole e un variegato zoo domestico con buoi, cavalli, muli, asinelli, caprette, oche, anatre, tacchini e sui carri la riproduzione di riti e consuetudini di un'epoca lontana. E tutto questo organizzato e realizzato dalle Pro Loco! E' sicuramente un esempio di quello che le Pro Loco riescono a fare. Siamo rimasti tutti impressionati e convinti, più che mai, che si possono realizzare cose straordinarie se si è uniti e si lavora in concordia, nella convinzione di rendersi utili alla propria comunità. Abbiamo anche visitato la "Douja d'Or", Salone Nazionale di Vini Selezionati: una vetrina di vini prestigiosi, dove si possono degustare e acquistare i vini premiati all'omonimo Concorso nazionale. Abbiamo trascorso così due giornate piacevoli, grazie anche agli amici Luisella, Presidente UNPLI della Provincia di Asti e Enzo, Presidente della Pro Loco di Mongardino, che ci hanno insegnato principalmente due cose: essere uniti e solidali fra Pro Loco e non avere mai paura ad organizzare le cose in grande, basta impegno, serietà, costanza e tanta, tanta disponibilità.
Europa & Pro Loco
notiziario a cura del Geie Europays - Eurocountries
m o Fotinn o a cura di Massim
Le parola chiave del turismo europeo: il turismo sostenibile (I parte) Già da tempo l'Europarlamento ha chiesto l'adozione di nuove iniziative a sostegno del turismo sostenibile - cofinanziate dall'Unione europea - per promuovere la competitività delle imprese turistiche europee. In questo articolo iniziamo a fare una rassegna delle principali problematiche sul tappeto nel rapporto tra l'unione europea e il settore. Con un occhio al settore del volontariato e del no profit… L'Europa è la prima destinazione turistica mondiale. I suoi servizi di turismo e di viaggio contribuiscono direttamente al 4% del PIL dell'UE e rappresentano oltre sette milioni di posti di lavoro diretti e più di due milioni di imprese, in grande maggioranza piccole e medie. D'altra parte, se il turismo contribuisce direttamente allo sviluppo del territorio, può anche condizionare la coesione e gli equilibri territoriali. Partendo da queste premesse, l'Europarlamento ha adottato un anno fa la relazione d'iniziativa sulle nuove prospettive e le nuove sfide per un turismo europeo sostenibile. Il turismo sostenibile si propone di mitigare i propri impatti sulle risorse e di generare valore, materiale e immateriale, diffuso nelle comunità ospitanti, stimolando al tempo stesso un processo di miglioramento continuo dei territori e delle realtà infrastrutturali, in cui avviene la valorizzazione turistica. La relazione chiede di promuovere, anche dal punto di vista normativo, la competitività e la qualità dei servizi, chiede nuove iniziative a favore di un turismo sostenibile e propone la promozione delle mete turistiche europee. I deputati, sostengono poi un rafforzamento delle reti di trasporto come fattore di sviluppo del turismo e chiedono interventi strutturali integrati nel settore, cofinanziati dall'Unione. Competitività e qualità dei servizi Nella relazione, i deputati, innanzitutto, rilevano che il turismo "contribuisce in misura essenziale alla crescita, all'occupazione e alle nuove tecnologie di comunicazione e di informazione" ed è uno dei settori con maggiori potenzialità di sviluppo. Tuttavia, la crescente concorrenza internazionale sta erodendo quote di mercato agli operatori europei. E' pertanto necessario che il settore europeo raccolga questa sfida, approfittando anche della crescita economica e dello sviluppo di paesi come il Brasile, la Cina, l'India e la Russia che creeranno una significativa domanda addizionale. I deputati insistono pertanto sull'importanza di una regolamen-
tazione europea che tuteli i consumatori e che contribuisca a creare un ambiente favorevole alla valorizzazione dell'industria turistica europea, promuovendo soprattutto servizi turistici di qualità. Si tratterebbe, quindi, di definire una classificazione comunitaria dei servizi turistici, in particolare per le strutture alberghiere, nonché di varare misure per identificare chiaramente e armonizzare i profili professionali nell'industria del turismo al fine di garantire servizi più trasparenti, che non inducano in errore il consumatore. Occorre poi definire i diritti dei consumatori e potenziare la loro difesa, individuando anche nuove modalità di tutela. A tale scopo, la Commissione è invitata a prendere in considerazione l'elaborazione di un "pacchetto turismo" che comporti la revisione delle vigenti direttive concernenti il diritto dei consumatori e nuove misure che consentano di migliorare la loro protezione e la qualità delle norme nei servizi turistici. Nel chiedere al Consiglio di rilanciare e completare talune iniziative legislative avviate in passato (agenzie di viaggio e regime IVA), i deputati si impegnano poi a sostenere ogni proposta dell'Esecutivo mirante a promuovere le PMI dell'artigianato e ricordano che con lo sviluppo dell'agriturismo è possibile garantire la permanenza degli agricoltori sul territorio rurale, salvaguardare il paesaggio e conservare l'identità culturale del mondo agricolo attraverso la promozione delle tradizioni locali e dei prodotti tipici enogastronomici. E' altresì necessario promuovere l'occupazione, la formazione e le competenze professionali per offrire prospettive reali di carriera agli operatori professionali, ridurre le conseguenze negative dell'instabilità della manodopera stagionale e assicurare una qualità dei servizi adeguata alle nuove tendenze e alle esigenze della domanda. In quest'ottica è chiesto alla Commissione di valutare l'ipotesi di creare una rete formativa specifica per le competenze turistiche, segnatamente all'interno di programmi comunitari già attivi (Erasmus), "in grado di interagire con misure per l'occupazione e per il collegamento degli organismi di formazione". E' infine auspicata l'istituzione, a livello europeo, di un gruppo di contatto che associ gli Stati membri e gli operatori turistici al fine di coordinare le informazioni sulla gestione di crisi sanitarie, di catastrofi naturali o di atti terroristici come pure i problemi di insicurezza personale, giuridica e penale (detenzioni, sequestri, ...). Alla luce dei bilanci tratti dalle crisi recenti, occorrono poi azioni vol-
te ad assicurare una risposta rapida e coordinata per la protezione dei turisti europei e per il sostegno agli operatori interessati da tali eventi. Nuove iniziative di turismo sostenibile La relazione, individuando nel turismo una forma di valorizzazione di risorse ambientali capaci di esaltarne le forme di conservazione e di protezione, si compiace delle proposte avanzate dalla Commissione nella sua comunicazione "Orientamenti di base per la sostenibilità del turismo europeo". Nel rilevare, tuttavia, che esistono regioni che presentano un'offerta turistica eccedente e altre per le quali il turismo potrebbe invece rappresentare un notevole fattore di sviluppo, i deputati invitano la Commissione ad esaminare l'efficacia di alcune formule di nuova concezione o già applicate (come le moratorie) per far fronte a tali squilibri e compensarli, nonché a sviluppare iniziative in grado di superare questa situazione. In particolare, anche segnalando "i rischi legati al turismo di massa", i deputati insistono sulla necessità di creare servizi per la gestione e la ridistribuzione spaziale e temporale dei flussi turistici. Si tratterebbe, più in particolare, di organizzare la mobilità turistica nelle destinazioni congestionate. In tale ottica, è sottolineata l'esigenza di attrarre nuovi segmenti di domanda al di fuori dell'alta stagione, scaglionare il viaggio nell'intero anno e di utilizzare meglio le strutture alberghiere. A tal fine sono evidenziate le ripercussioni positive del turismo congressuale, d'affari, sanitario, termale, commemorativo e culturale in ogni sua forma: gastronomico, naturalista, sportivo, intellettuale, storico, linguistico, religioso, sociale ecc.. La relazione sottolinea poi la necessità di uno standard ben equilibrato per le ecoetichettature nel settore del turismo sostenibile e sostiene ulteriori iniziative che contribuiscano a tenere meglio conto delle preoccupazioni locali per quanto riguarda gli aspetti sociali ed economici, la protezione del clima, il rispetto per l'ambiente naturale e locale, il risparmio energetico, la gestione delle acque e dei rifiuti, le catene di mobilità intermodali sostenibili, e così via. Infine, nell'ottica dell'esigenza di un turismo responsabile, i deputati insistono nel richiedere alla Commissione e agli Stati membri che vengano applicate sanzioni dissuasive a quelle agenzie, compagnie aeree o catene alberghiere che fomentano il turismo sessuale e lo sfruttamento di bambini e bambine. (segue)
Il turismo è una ricchezza strategica per il Paese. Produce il 12% del PIL italiano, dà lavoro a un occupato su dieci e genera un indotto economico utile a tutta la comunità. Tuttavia bisogna affrontare una situazione globale sempre più competitiva, anche sotto il profilo dell'attrattività turistica. I dati parlano chiaro: alla fine degli anni '70 l'Italia era il Paese più visitato al mondo, mentre ora il Bel Paese perde posizioni in seguito all'ingresso di nuove destinazioni sul mercato turistico. La valorizzazione del "prodotto Italia" è quindi un obiettivo prioritario nelle politiche di competitività del nostro Paese. Un'azione in cui le Regioni sono in prima linea con un ruolo chiave di coordinamento e indirizzo per rilanciare le politiche di accoglienza, promozione e valorizzazione dei propri territori. Su queste premesse Forum P.A. Conferenza dei Presidenti delle Regioni hanno promosso il Premio Regionando 2006 (ottava edizione) sul tema: "Le Regioni e il Turismo. Azioni di sistema per promuovere l'Italia delle opportunità" Se lo slogan di FORUM PA 2006 era "FARE INSIEME - le pubbliche amministrazioni in rete per la competitività e la garanzia dei diritti", in pochi altri campi questa organizzazione a rete è necessaria come nella promozione del turismo. Le azioni di sistema che sono state selezionate per il premio sono esempi chiari di cooperazione. Cooperazione tra pubblico e privato, dove alla mano pubblica resta forte il compito di indirizzo e controllo e al mercato è attribuita la responsabilità imprenditoriale; cooperazione tra enti diversi, perché un territorio è un unicum che vede la necessaria interazione tra Regioni, che di questo settore hanno la piena responsabilità politica e operativa, Enti locali, consorzi e unioni di comuni, ma anche Stato centrale che ha il compito della promozione del "prodotto Italia". Due sono state le categorie in cui si è articolato il premio: - Promozione delle tipicità e del territorio - Rafforzamento della filiera del turismo e dei sistemi turistici locali Entrambe ben rappresentate nei progetti che vedono tutti una particolare attenzione al "benessere" inteso spesso come ritorno a condizioni di vita dai ritmi rilassati, basati su tradizioni antiche, centrati su un nuovo equilibrio tra uomo, natura, cultura. Se la vita proposta ai turisti dalle Regioni italiane guarda spesso al passato e alla storia, i mezzi per promuoverla sono quelli di oggi: Internet soprattutto che, rete universale, è lo strumento di elezione per proporre una posizionamento strategico di una Regione. Ne esce un quadro articolato, ma vitale, che necessita certo ancora di approfondimenti e di ampliamenti, ma fa ben sperare che ci siano le condizioni minime per rilanciare un'ospitalità turistica che la Regione Friuli Venezia Giulia ha sintetizzato benissimo in un motto che da regionale potremmo traslare su scala nazionale "Ospiti di gente unica". Per il Trentino, sono stati due i progetti presentati, entrambi nella tipologia Rafforzamento della filiera del turismo e dei sistemi turistici locali. Tali progetti sono: Sistema di Qualità dei B&B in Trentino, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento Servizio Turismo Ufficio Osservatorio per il Turismo e Progetto valorizzazione turistica dell'area lago di garda promosso dalla stessa Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con Trentino SpA MARKETING. Per ulteriori informazioni: www.trentinobedandbreakfast.it www.trentino.to
Informazioni: Geie Europays - Eurocountries - Via Don Rizzi, 7 38100 Trento - tel 0461 980909, fax 0461 269574 - info@europays.net
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Pro Loco di Mezzocorona IL NOSTRO SETTEMBRE ROTALIANO
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li scorsi 1-2-3 settembre si è tenuto a Mezzocorona l'ormai conosciutissimo Settembre Rotaliano; tre giorni di festa e di incontro con il vino principe della Piana Rotaliana: il Teroldego.
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L'evento è stato un grosso successo sia per la forte affluenza di persone locali e di turisti, anche stranieri, che per la preziosa collaborazione da parte delle associazioni del paese che, con il loro costante impegno, hanno curato al meglio l'organizzazione della festa e sono state in grado di gestire ammirevolmente i propri stand offrendo caratteristici ed elaborati piatti. Di particolare pregio all'interno dell'evento è la Mostra del Teroldego che quest'anno ha raggiunto la sua XVI edizione ed ha registrato un notevole numero di visitatori. Un'occasione unica per scoprire, conoscere e degustare l'inconfondibile gusto del principe dei vini trentini: il Teroldego Rotaliano. Mostra che si svolge nella suggestiva corte di Palazzo Martini , che ha ospitato altresì l'inaugurazione della festa nella serata di venerdì 1 settembre con l'inaspettata e gradita partecipazione del presidente della Provincia Lorenzo Dellai e dell'assessore dell'Agricoltura, Commercio e Turismo Tiziano Mellarini. Dai loro significativi discorsi di saluto, nonché da quelli delle autorità locali e del presidente della Pro Loco di Mezzocorona, è emerso con particolare rilievo il sostanziale ruolo delle Pro Loco nello sviluppo e promozione del territorio, in particolar modo l'importanza del volontariato che si sta positivamente
diffondendo e rafforzando nelle nuove generazioni. Ammirevole quindi il lavoro svolto da questa giovane Pro Loco per la riuscita di una manifestazione che non rappresenta solo divertimento ma un momento di particolare ritrovo e aggregazione per l'intera comunità.
Bevimi Bevimi, brinda di me! Ti faccio assaggiare il sole che m'ha parlato la pioggia che m'ha lavato ti racconto i segreti della formica e i trilli degli uccelli ti regalo un brivido di vento ti riporto la gioia dell'attesa. Bevimi, fai festa al mio donarti! T'entro nel sangue e nei pensieri della terra e del cielo ti porto i messaggi dell'uomo che m'ha voluto ti dico l'ardore. Bevimi, ti lascio il mio ricordo che rimane insistente sull'orlo della gola sull'orlo delle ciglia sull'orlo dei desideri. Anna Tava 14 marzo 2006
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D ALLE P RO L OCO
La calda estate della Pro Loco di Meano
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ella stagione appena conclusa la Pro Loco di Meano è stata intensamente impegnata ad organizzare numerose iniziative per animare le calde serate estive del sobborgo. Si è cominciato con l'inizio di giugno e le proiezioni delle partite della nazionale Italiana impegnata nel mondiale di Germania; serate piene di emozioni che si sono concluse con la magica serata trionfale della finale di Berlino dell'11 luglio ... Numerose, come ogni estate, anche le proiezioni dei film su maxi schermo all'aperto che quest'anno, oltre agli immancabili cartoni animati per bambini, sono state integrate da pellicole legate a temi "sociali". A Luglio, la "Baby Disco", novità nella programmazione della Pro Loco, ha trasformato il cortile di "Case Sardagna" in un mini discoteca per bambini che si sono potuti scatenare in balli di gruppo e giochi, accompagnati anche dai papà e dalle mamme. Il giorno 19 agosto la corte ed il parco di "Case Sardagna" hanno ospitato la tradizionale mani-
Nelle foto: alcuni momenti della serata “Baby Disco”
festazione denominata "Falò di fine estate", che la Pro Loco di Meano propone come un momento di incontro per i ragazzi e le loro famiglie, "alternativo" alle classiche feste campestri e sagre di paese. La sera è stata illuminata con la sola luce di lanterne e di torce, con gli organizzatori vestiti con costumi antichi. Durante il pomeriggio gli animatori dalla Pro Loco hanno costruito insieme ai ragazzi l'òm de paia che è stato bruciato nel Falò della sera, nel frattempo un Folletto ha raccolto intorno a sè i più piccini con lettura di Fiabe Trentine, mentre Alice nel suo laboratorio ha realizzato tatuaggi realizzati con prodotti naturali ricavati dalle erbe.
Musicanti e vari artisti, in costume, hanno piacevolmente intrattenuto gli ospiti con i loro antichi Suoni dall'Otre e con musica del repertorio della tradizione Celtica fino a tarda serata. All'antica "Hostaria del cinghiale morto", all'ora di cena, è stato servito un assaggio di maiale arrosto, polenta abbrustolita, "fasoi", "orzet", dolci alla marmellata e frutta fresca; il tutto accompagnato da Cervogia fersca e Sambuc. Nell'occasione cibo e bevande sono state serviti in materiale naturale come legno, carta e cartone, per sensibilizzare i partecipanti al rispetto per l'ambiente. Donato Lombardi Nelle foto: l’òm de paia, il falò e il gruppo dei musicanti
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PRO LOCO DI CARISOLO Estate Carisolese
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i è conclusa positivamente la lunga programmazione estiva che la Pro Loco di Carisolo ha proposto ai propri ospiti che dalla fine di giugno ai primi di settembre hanno voluto scegliere il nostro amato paese per trascorrere i loro giorni di relax. Con gli oltre sessanta appuntamenti inseriti nel programma estivo distribuito in diecimila copie, si è cercato di fare tutto il possibile per andare incontro alle aspettative che il turista sempre più esigente si aspettava. Cultura, musica, sport, natura, animazione e spettacolo, ce n'era per soddisfare anche i palati più fini nel variegato e ricco calendario di proposte, dalle feste campestri di Cima Lancia, Nambrone e Cornisello alle 12 programmazioni cinematografiche presso la palestra comunale. Queste hanno riscontrato un particolare successo: più di mille i biglietti staccati all' ingresso solo nelle tre programmazioni più conosciute ("L'era glaciale 2", "Uno zoo in fuga" e "Il Codice da Vinci"). Discreto successo anche per Barzovaglia, la rievocazione storica del leggendario passaggio in Val Rendena dell'imperatore Carlo Magno, diventato ormai da qualche anno l'appuntamento più atteso nel mese di luglio. Quest'anno purtroppo l'evento è stato in parte guastato dalle bizze del tempo. Una particolare attenzione si è voluta riservare al pubblico più giovane: ai bambini infatti, oltre ai due spettacoli con pupazzi e burattini e agli incontri con le fate del castagneto che nel suggestivo ambiente naturale hanno saputo far sognare con le loro favole i bambini accorsi fin lassù, si è voluto dedicare anche il pomeriggio di ferragosto riempiendo la piazza con giochi e strutture gonfiabili che, assieme ai giochi popolari, alla caccia al coni-
glio, alla pesca di beneficenza del gruppo missionario parrocchiale ed al simpatico clown con il suo spettacolo di magia, hanno saputo far vivere ai bimbi una giornata di grande allegria. La festa si è conclusa con l'attesissimo spettacolo pirotecnico che con le sue luci ed i suoi colori ha illuminato a giorno la notte ferragostana. E dai più giovani ai più anziani, hanno sempre occupato tutti i posti disponibili presso l'anfiteatro di Piazza 2 Maggio per partecipare alle tombolate o assistere allo spettacolo di danze e musiche Vietnamite o al concerto con i sosia di Vasco Rossi e Gianna Nannini organizzato dall'Unione Sportiva di Carisolo. Ma l'Unione Sportiva si è data da fare anche dal punto di vista sportivo, proponendo ed attuando in collaborazione con la Pro Loco diversi appuntamenti, dalla corsa di orientamento alla tradizionale "Slaifera Carisöla" dal torneo di "Beach volley" giunto alla nona edizione, alla proiezione su maxi schermo della ormai leggendaria Italia-Francia finale di coppa del mondo di Germania 2006. E poi ancora …appuntamento con la cucina tipica con "I sapori di un tempo", con la musica Sacra, con i cori di montagna, la banda, il ballo liscio e molto ancora. A tutto questo vanno poi aggiunti i vari servizi offerti in collaborazione con altre realtà locali, da "L'albero dell'amicizia", attività per ragazzi dai 6 agli 11 anni che dal 4 luglio al 1 settembre era appuntamento fisso per molti ragazzi, a "Parco da favola " le escursioni organizzate in collaborazione con il Parco naturale Adamello Brenta, per finire con il risveglio muscolare presso la palestra comunale. Come si può notare è
Giocolandia
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Ballo Vietnamita
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D ALLE P RO L OCO stata una mole di lavoro che ha saputo mettere a dura prova anche gli infaticabili volontari della Pro Loco i quali, fortunatamente, hanno potuto contare anche sul prezioso aiuto di volontari esterni, che ringrazio a nome di tutto il Consiglio d'Amministrazione. Un ringraziamento particolare lo riserviamo inoltre a tutti i volontari che hanno dato parte del proprio tempo per poter far ammirare ai nostri ospiti le bellezze della Chiesa di S. Stefano e del Santuario della Beata Vergine del Potere. Grazie anche a tutte le ditte che hanno sponsorizzato le nostre manifestazioni, ai Vigili del fuoco di Carisolo che al comando di Mariano Bertarelli hanno svolto tutti i servizi di sicurezza che gli appuntamenti richiedevano, agli alpini del gruppo ANA i quali, diretti dal neo capogruppo Italo Bertarelli, hanno dato un indispensabile contributo con le loro polente e le loro grigliate durante le feste campestri e gli appuntamenti gastronomici. Per noi della Pro Loco è stata una bella occasione poter ricambiare almeno in parte il loro prezioso aiuto, con la nostra collaborazione prestata durante il 43° Pellegrinaggio degli alpini in Adamello, organizzato quest'anno qui a Carisolo dalle sezioni ANA di Trento e Brescia.
Ci auguriamo di poter contare sempre su queste straordinarie persone che regalando parte del proprio tempo aiutano il nostro paese a crescere poiché, come si suol dire…è bello vivere nel paese ma ancora più bello è aiutare il paese a vivere! Una menzione finale ed un arrivederci a tutti quanti hanno aderito alle nostre proposte: senza di loro infatti nessuna di queste avrebbe motivo d'essere! Ennio Righi
PRO LOCO DI TERRES Giornata nazionale delle Pro Loco La Federazione Trentina delle Pro Loco e Consorzi ha voluto ricordare la "Giornata nazionale delle Pro Loco", che si celebra la prima domenica di luglio, con la donazione alla Pro Loco di Terres di una targa commemorativa, che è stata consegnata dal Vice Presidente della Federazione Diego Coletti (a destra nella foto) nel corso dell'iniziativa "Festa del Bosco"; a riceverla la Presidente della Pro Loco Lucia Tommasi, con la presenza del Vice Sindaco di Terres, nonché Segretario della Pro Loco, Marco Dalpiaz
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PRO LOCO DI GRAUNO Attività estiva 2006
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a Pro Loco di Grauno durante l'estate 2006 ha organizzato due grosse manifestazioni. La prima, in collaborazione con il locale Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari, nei giorni 12 e 13 agosto con lo svolgimento, all'interno della manifestazione, della competizione ciclistica in Mountain Bike denominata "10° Trofeo Fontana d'Ao - 2° Memorial Daniele Pedot", valida anche come prova unica del Campionato Provinciale dei Vigili del Fuoco. La manifestazione ha ottenuto un notevole successo sia di partecipazione che di pubblico, ottenendo favorevole consenso anche dal Presidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Trentini, cav. Sergio Cappelletti, il quale ha
Foto di gruppo dei volontari che hanno costruito il nuovo locale
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avuto parole di elogio nei confronti dell'impeccabile organizzazione, nel settore della competizione da parte dei Vigili del Fuoco, e nel settore logistica e organizzativa da parte della Pro Loco ed in particolare del Presidente Zendron Gaston Joseph che con il suo instancabile lavoro ha spronato tutta la macchina organizzativa nel migliore dei modi. Discorso a parte merita la seconda manifestazione. Questa è consistita nella inaugurazione del nuovo locale interrato adibito a cucina e bar per le varie manifestazione che si organizzano nella zona sportiva ai "Pradi". Tutti diranno: "cosa
sarà mai una festa per una semplice inaugurazione". Per l'Associazione il locale inaugurato invece è stata una grande conquista ed ancora più importante perché costruito interamente con il volontariato dei soci e simpatizzanti. La costruzione è iniziata il 10 giugno 2006 e tutte le sere, dalle ore 20,00 in poi, i volontari hanno lavorato incessantemente alla realizzazione dell'opera. Dopo due mesi di intenso lavoro, che si ribadisce è stato eseguito tutto con il volontariato, si è potuto utilizzare un locale idoneo alla predisposizione dei pasti per le feste, utilizzato, proprio per la prima volta in occasione della manifestazione denominata "10° Trofeo Fontana d'Ao - 2° Memorial Daniele Pedot". La struttura però aveva bisogno di una specifica festa di inaugurazione che è avvenuta sabato 19 agosto 2006 alla
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Il Presidente della Federazione delle Pro Loco Trentine taglia il nastro di inaugurazione del nuovo locale
presenza di numerose autorità tra cui anche il Presidente della Federazione delle Pro Loco Trentine signor Armando Pederzolli. Per l'occasione anche il Parroco, don Renzo Gretter, ha officiato la S. Messa sotto il tendone installato nel campo sportivo adiacente anziché nella Chiesa Parrocchiale. Dopo la S. Messa ha benedetto il locale ed il Presidente della Federazione delle Pro Loco Trentine signor Armando Pederzolli ha avuto l'onore del taglio del nastro. A seguire i discorsi dello stesso Presidente della Federazione delle Pro Loco Trentine e del Vice Sindaco di Grauno signor Cristofori Walter, i quali hanno elogiato il lavoro svolto. Il Presidente della Pro Loco di Grauno, signor Zendron Gaston Joseph, prendendo la parola ha voluto ricordare che
l'intera Associazione vuole dedicare il locale al compianto caro amico ed ex Presidente Daniele Pedot che è stato il primo a proporre l'idea della costruzione del locale. Ha poi ringraziato tutti i volontari che hanno permesso la realizzazione del locale, consegnando agli stessi una targhetta di ringraziamento.
Ha ringraziato il Comune di Grauno che ha permesso la costruzione sul suolo comunale concedendo un contributo di Euro 8.000,00, mentre la spesa a carico dell'Associazione è stata di circa Euro 17.000,00, per una spesa complessiva che si aggira attorno a Euro 25.000,00. La struttura ora, pur essendo di proprietà del Comune di Grauno è stata concessa per 9 anni all'Associazione Pro Loco. La serata è poi proseguita con la cena offerta dall'Associazione Pro Loco di Grauno a cui erano presenti circa 240 persone. Ora forse chi legge queste poche righe comprenderà perché l'inaugurazione del locale non è stata "una semplice inaugurazione" ma il coronamento di un sogno a lungo cullato dalla Pro Loco di Grauno Federico Pedot Interno del locale attrezzato a cucina per le manifestazioni turistico ricreative di Grauno
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PRO LOCO DI VIGOLO VATTARO
Tutto esaurito per la terza edizione di "Veci saori Vigolani"
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omenica 6 agosto si è svolta a Vigolo Vattaro, a cura della Pro Loco, la terza edizione della manifestazione "Veci Saori Vigolani" con una cena a base di vecchi sapori e la rappresentazione di vecchi giochi. La manifestazione è molto sentita, ed è ormai diventata una vera festa della comunità, con tavole imbandite per gustare le pietanze di una volta, al lume di candela, in un'atmosfera squisitamente socializzante. Il tutto è iniziato alle ore 17.00 presso il piazzale delle scuole dove a cura della Filodrammatica di Vigolo Vattaro sono stati mostrati i giochi di una volta quali la fionda, la croce, la polenta, le vetrinette, i "zerci" ecc… mettendo poi alla prova grandi e piccini che si sono divertiti per più di due ore a far correre i "zerci" e a saltare la croce.
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Alle nove poi in Piazza del Popolo è stata servita una cena a base dei vecchi sapori; il menù consisteva in un piatto (o più…) di una gustosa minestra di orzo, seguita da lucanica e formaggio accompagnati da fagioli, pane ed infine un gustoso strudel di mele con un caldo caffè di orzo. Il tutto annaffiato da acqua e da un buon bicchiere di vino! La serata è stata allietata dalla musica della fisarmonica e da una sfilata di oggetti di una volta mentre per l'apertura della cena alcuni ragazzi del corpo musica-
le del nostro paese hanno suonato alcune note dell'inno al trentino. Un'atmosfera veramente accogliente che ha accompagnato tutta la gente (eravamo in 400!!!!) a gustare quei sapori che forse qualcuno non aveva mai assaggiato. Gradito ospite d'onore il presidente della giunta Lorenzo Dellai e parecchi sindaci dei paesi limitrofi. Il ricavato della cena è stato dato in beneficenza alla parrocchia, un altro mattone, pesante, per la ristrutturazione dell'oratorio. Un ringraziamento da parte mia va ovviamente a tutti quelli che hanno collaborato che quest'anno sono stati veramente tanti e a tutti quelli che hanno partecipato. E chi fosse curioso di scoprire il paese di Vigolo Vattaro e gustare i nostri vecchi sapori un caloroso invito a partecipare il prossimo anno! Linda Tamanini Presidente della Pro Loco di Vigolo Vattaro
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BUON COMPLEANNO PRO LOCO DI BOSENTINO
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abato 5 agosto la Pro Loco di Bosentino ha festeggiato i suoi 55 anni. Lo ha fatto regalando alla comunità una serata stupenda al nuovo parco del paese. La serata è iniziata con la dimostrazione degli allievi della Scuola di Ballo Stella Alpina di Lidia Martinelli e Tarcisio Zeni impegnati nell'esibizione di ballo liscio e tango argentino con un fuori programma di danza del ventre da parte delle allieve più giovani. La festa è continuata con il saluto del Presidente della Pro Loco Paola Ferrari, del Presidente della Federazione delle Pro Loco e dei Consorzi del Trentino Armando Pederzolli, del Presidente del Consorzio Pro Loco Altopiano della Vigolana Franco Campregher e del Sindaco di Bosentino Fernando Leonardelli e i ringraziamenti attraverso delle targhe di riconoscimento consegnati agli ex dirigenti della Pro Loco. Il taglio della mega torta di compleanno, accompagnata da una
mega bottiglia di spumante ha coinvolto i numerosi presenti. I fuochi d'artificio sono stati il sigillo della indimenticabile serata. La costituzione della Pro Loco, datata 1951, è stata scoperta in un vecchio quaderno di scuola, dove in un tema una bambina racconta la nascita dell'associazione. Una pagina documento che fa risalire alla fondazione visto che, purtroppo, i resoconti dei consigli direttivi iniziano dal 1958 quando l'associazione comincia a prendere le forme societarie. Nel corso degli anni si sono susseguiti Riccardo Ianeselli, Luciano Ianeselli, Renzo Ianeselli, Emilio Dellai, Raffaele Gerosa, Franco Eccher, Walter Ianeselli, Tullio Valcanover e Michela Bonvecchio alla guida della Pro Loco. In questi 11 lustri tante sono state le attività che hanno carat-
terizzato l'operato della Pro Loco, operato rivolto principalmente ad attività di promozione turistica che, indirettamente, ha consentito la creazione di servizi nel piccolo paese di mezza montagna. Rileggendo i verbali del direttivo emerge come le prime attività erano rivolte soprattutto alla sistemazione del parco, all'apertura di un bar e alla distribuzione, in forma di contributo a fondo perduto, di piccole somme (ma non per quel tempo) per il rifacimento delle facciate o delle finestre delle case del paese. Memorabili poi le feste campestri, la costruzione di due campi da tennis, la realizzazione di tante panchine in legno, la partecipazione alla creazione del Consorzio Pro Loco e dell'ufficio turistico, la costruzione di una piccola casetta di legno quale bar per i campi da tennis, concorsi di fotografia, concorsi del balcone fiorito, mercatini di Natale, la colonia estiva per i bambini, corsi di ballo, sci e ginnastica e tante altre iniziative per il paese, i suoi residenti e i suoi turisti.
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CRONACHE DALLE LE PRO LOCO ALLE FESTE VIGILIANE
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n occasione delle Feste Vigiliane, svolte nel mese di giugno nel centro storico cittadino di Trento, in onore del santo patrono Vigilio, sono state allestite diverse bancarelle promozionali, riguardanti l'attività d'alcuni Consorzi o singole Pro Loco. Abbiamo quindi incontrato quelle gestite dalla Pro Loco di Mezzolombardo con le "contadinelle" Emanuela Tait e Giovanna Parzian, mentre pochi passi dalla nostra sede provinciale quella della Federazione Trentina Pro Loco con le "damigelle" Rina Chemelli e Pierangela Pedron. Altri incontri, sempre al cospetto del Duomo cittadino, con le bancarelle della Pro Loco di Calavino, Stravino, le Pro Loco ed il comune di Vezzano e del Consorzio Altopiano della Vigolana. Per tre giorni le nostre Pro Loco hanno quindi distribuito dell'interessante materiale turistico e promozionale, facendo così conoscere ed apprezzare le realtà e le finalità delle nostre associazioni.
nelle foto: (a sinistra) la bancarella della Federazione; (a destra dall’alto) Mezzolombardo, Vezzano, Altopiano Vigolana, Stravino e Calavino
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PRO LOCO
a cura di Roberto Franceschini
TERLAGO
Festa di mezza estate
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'intera comunità di Terlago in collaborazione con i censiti delle altre due frazioni (Covelo e Monte Terlago), ha organizzato grazie all'impegno della locale Pro Loco presieduta da Noris Forti, la 1ª edizione della "Festa di mezza estate". Un'iniziativa sponsorizzata dall'assessorato comunale alla cultura con un impegno diretto delle varie associazioni locali. Gli alpini del gruppo ANA Terlago (capogruppo Silvio Mazzonelli), di Covelo (c.g. Modesto Cappelletti) e di Monte Terlago (c.g. Roberto Depaoli); il G.S. ANA Covelo (pres. Carlo Perli); il Circolo Anziani "Il Fogolar" (pres. Luigino Verones); le Donne Rurali di Monte Terlago (pres. Elda Zuccatti) e Covelo (pres. Agnese Depaoli); il Coordinamento giovanile Terlago (pres. Paolo Decarli); gli Amici di Terlago (pres. Silvio Biasiolli); i Vigili del Fuoco Volontari (com. Mauro Biasiolli). Circa 70 i volontari impegnati nei tre giorni di festa nell'area
nella foto: lo staff degli organizzatori
del parco Braidon, con diversi intrattenimenti, spettacoli musicali, un torneo di calcio saponato e giochi gonfiabili per la gioia dei più piccini. Una maniera intelligente per stare assieme ma soprattutto per fare comunità, contribuendo così grazie alla presenza di tutte le associazioni alla buona riuscita della manifestazione, e come ottimo auspicio per altre iniziative sociali.
PADERGNONE
Festa dell'uva e fine estate
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l Comitato Valle dei Laghi, fondato nel 1965, presieduto dall'instancabile Diego Beatrici, in collaborazione con la Pro Loco di Padergnone diretta da Corrado Beatrici, ha organizzato la tradizionale "Festa dell'Uva e di Fine Estate", nel parco pubblico adiacente lo specchio lacuale di Santa Massenza e Toblino. Quattro giorni d'intrattenimenti per festeggiare l'inizio della raccolta dell'uva e per trasmettere della sana allegria, in un ambiente semplice e naturale. Oltre agli spettacoli musicali e bandistici, ai fuochi d'artificio, ai concorsi di pittura per bambini, particolarmente nutrita la partecipazione alla 42ª regata velica riservata alla categoria Optimist, sotto l'attenta regia della "Fraglia Vela - Riva del Garda", ed alla marcia a passo libero di 8 e 12 km "Caminada dei Laghi". Da segnalare, infine, la mostra "La Valle dei Laghi produce", giunta alla 38ª edizione, con l'esposizione e la degustazione di vini, grappe e frutta di stagione.
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MARGONE 1- Festa patronale e 30° anniversario della Pro Loco
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uesta piccola frazione vezzanese, già comune autonomo, sede di terrazzo orografico, in un'ampia spianata sulle pendici meridionali del Monte Gazza, un tempo curaziale dipendente dal sottodecanato del Banale, la cui chiesetta del XVI secolo (ampliata nel 1870) è dedicata a Santa Maria Maddalena, ha festeggiato con tutti gli onori del caso la santa patrona. Con una gran festa tra il sacro ed il pagano.
nelle foto: alcuni momenti della festa patronale presso la sede della Pro Loco
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Alla solenne celebrazione religiosa hanno partecipato tutti gli abitanti della frazione per ringraziare la protettrice, mentre al mezzodì abbondanti porzioni di polenta e spezzatino hanno accompagnato i palati più esigenti. Un pranzo offerto (a sorpresa) a quanti avevano deciso
di raggiungere questo lembo di Trentino nell'alta Valle dei Laghi, nel 30° anniversario della fondazione della Pro Loco. Unica e dinamica associazione del luogo che oggi conta 44 residenti (negli anni scorsi si era raggiunto un minimo anagrafico di 32 anime), sorella minore delle altre sei
frazioni comunali dall'esteso panorama sin giù alla Pianura Padana. Località dove il silenzio è ancora un bene prezioso, rinfrescata dal vento dell'Ora del Garda, mai come in queste torride settimane di luglio apprezzato e gradito dai suoi visitatori. Particolarmente combattuto l'ambito torneo di briscola patronale, vinto dalla coppia di Ischia di Pergine Mario Tasin e Maria Angeli.
D ALLE P RO L OCO 2 - 5555 metri tutti di un fiato
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sicuramente la manifestazione sportiva a carattere non competitiva ed a passo libero, tra quelle inserite nel ricco calendario provinciale trentino FIASP (Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti) dal percorso più breve, se paragonata ad altre marce con minimo 10 km, o quelle sulla classica distanza della maratona (42,195 km).
nella foto: la partenza della 5555 metri a maso Rualt
E' la "5555 metri a maso Rualt" a Margone di Vezzano che si corre a ferragosto, organizzata dalla Pro Loco del paese. Itinerario apparentemente facile (se affrontato con calma), ma durissimo per il dislivello di 350 metri in così pochi chilometri, specialmente in alcuni tratti del fitto bosco ceduo, con pendenze che stroncano anche il podista più allenato. Una corsa giovane, giunta alla seconda edizione, che è riuscita in ogni caso a radunare 147 partecipanti. Gruppo più numeroso quello composto dagli scout di Verona S.Martino 1° in campeggio estivo a Margone, quindi i forti atleti del G.S. Fraveggio diretto da Mauro Bressan (primo al traguardo Cristian Giovanazzi in 27'15", mentre nella categoria femminile Antonella Beatrici in 38'00"), seguito dal Gruppo Trento dell'onnipresente presidente Gaetano Frisoni. Una giornata ricca di sole ha accompagnato gli ospiti durante tutta la giornata, dove in molti hanno partecipato anche all'ambito torneo di briscola di mezza estate, vinto per il secondo anno consecutivo dalla coppia roveretana Giacomo Bellini ed Elena Ciapusci.
3 -Monelli e fionde
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umerosi "monelli", alcuni dei quali ormai con i capelli bianchi e figli al seguito, hanno partecipato alla 3° trofeo dello "Scarderlot".
Gara di tiro con la fionda, tipico arnese con cui i ragazzi si divertono a scagliare lontano piccoli sassi, colpendo una serie di scanderlotti (barattoli di latta), sorretti da un'asticella ad altezza variabile. Le "armi" sono state fornite dal mastro fiondaio Dino Coppola, esperto artigiano nella realizzazione delle forcelle di legno, alle cui estremità sono assicurati due nastri elastici tenuti insieme dalla parte opposta da un pezzetto di cuoio, entro cui si pone il sassolino. La competizione, organizzata dalla locale Pro Loco, si è svolta in un prato adiacente la casa sociale comunale, nell'ambito della festa estiva per gli ospiti ed amici quest'isolata frazione della Valle dei Laghi. Nella categoria giovani vittoria di Giacomo Sartori, seguito da Enrico Cofler e Andrea Cumerlotti. Nella categoria adulti netta vittoria di Domenico Sartori, seguito da Mattia Dalla Costa e Franco Bragagna. Ai vincitori, in premio, una fionda in frassino oltre ad un'inusuale coppa: uno scanderlot riciclato. La festa è proseguita con una cena al chiarore della luna, seguita dal tradizione torneo di briscola in notturna, vinto dalla coppia Adriana Tecchiolli e Salvetta Giancarlo.
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CALAVINO
Feste Madruzziane
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ntico nobile villaggio in posizione fortunata, ricco d'acque, giĂ prediletto soggiorno di nobili famiglie trentine, tra le quali spiccano per importanza i Madruzzo. Uno dei casati piĂš importanti della storia trentina, avendo retto le sorti del Principato vescovile di Trento per 119 anni (1539-1658).
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Imponente troneggia nella valle il castello di Madruzzo in tutto il suo splendore, quale perenne testimonianza della nobile famiglia originaria della Valle di Non. Ed oggi, per ricordare gli antichi fasti, da 12 anni sono organizzate dalla locale Pro Loco (presidente Vigilio Pisoni), in collaborazione con l'amministrazione comunale le "Feste Madruzziane".
Importante momento della storia comunitaria con eventi culturali di primissimo piano. Tra questi la rievocazione dei "supplizi e delle pene" e tre distinti accadimenti. Il primo sulla "Dura reprimenda dello Sindico di Calavino nelli confronti delli propri villici"; il secondo su "Intervento dello Capitano dello castello di Madruzzo a causa di increscioso facto"; il terzo "Allo cospecto dello Cardinal Cristoforo Madruzzo tenesi regolar processo". Significative anche le rievocazioni d'antichi mestieri, l'arte di dipingere nel vestire, i concerti di musica sacra rinasci-
mentale, la tavola rotonda sull'architettura dell'antico castello di Madruzzo da rifugio per uomini d'arme a nobile residenza fortificata, il processo giullaresco itinerante tragicomico, la distribuzione del "minestron de pizi con pan" ed il gran finale con la sfilata in costume con la presenza del Cardinale Cristoforo Madruzzo e la sua corte con musici, giocolieri, mangiafuoco e ciarlatani. Uno spettacolo coinvolgente, emozionante sullo spaccato di quotidianitĂ paesana del '500, del quale gli abitanti di Calavino ne sono fieri ed orgogliosi.
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SAGRON MIS
Di corsa tanti piccoli gnodoli
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oche case del villaggio costruite in una prateria battuta dai venti, in posizione isolata, solitaria, ma bellissima per l'imponente panorama dolomitico, contraddistinguono Mis. Su un'altura che s'innalza alla confluenza del torrente Mis con il Pezzea, sede comunale e parrocchiale, sorge invece il paese di Sagron con il vicino agglomerato di case Matiuz. Piccolo comune trentino (nemmeno 250 abitanti) ai più sconosciuto, posto nel lembo estremo orientale del comprensorio Primiero-Vanoi-Mis. Sede municipale dalla maggiore distanza dal capoluogo provinciale (115 Km) e con la necessità di superare il suggestivo passo Cereda per arrivare nella conca del Primiero. Micro comunità nel passato famosa per i suoi ambulanti di seggiole (gareghéti) o, come si chiamavano in gergo locale, i "conza". Terra dove un tempo si cercava l'oro (ai Vori), giù nel vicino fondovalle veneto in una località battezzata California. Due paesi vivi, dinamici, uniti ed anche per questo da visitare, assaporando nella loro interezza i ritmi del tempo che sanno offrire. Come quelli proposti in occasione dalla 4ª edizione della corsa non competitiva "La Gnodolina", in occasione della tradizionale "Festa de Lujo".
Un percorso di 11 Km con partenza da Mis, dalla piazza antistante la parrocchiale della Madonna delle Grazie (eretta nel 1901), quindi verso Sagron, l'erta salita ai Matiuz, Valeta, Padreterno, Cima Gnodolina, e quindi la discesa tra i boschi del Pian de le Poiate, Pian della Not, Buscon, Gat, Bagas e poi nuovamente a Mis. Alcune decine i partecipanti adulti, quasi un centinaio i giovanissimi aspiranti maratoneti. Una corsa ideata soprattutto per loro. Il nostro futuro in ambito sportivo. Una manifestazione perfettamente organizzata dal "Comitato Manifestazioni Mis" presieduto da Walter Broch, in stretta collaborazione con i Vigili del fuoco volontari diretti dal comandante Fedele Paganin, la locale Pro Loco presieduta da Martino Salvatori, e seguita per tutti gli aspetti tecnici dall'Unione sportiva Primiero-San Martino coordinata da Antonio Maimone.
nella foto: la partenza degli scatenatissimi mini maratoneti
STRAVINO
Stravino Stravinario - incontri di buona creanza
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na tradizione popolare afferma che il nome di questa frazione di Cavedine indica il limite della coltura della vite nella valle. Clima tipicamente mediterraneo tant'è che a sud della stretta delle Ganùdole permette anche una limitata coltivazione dell'olivo. Paese alle falde occidentali del Monte Bondone, dove un'altra tradizione afferma che un lago ricopriva il piatto fondovalle lambendo le balze di Laguna e il rialzo di Brusino. Ed è proprio in quest'amabile contesto paesaggistico che la locale Pro Loco diretta da Matteo Malfer, ha organizzato l'edizione 2006 di "Stravino Stravinario". Una serie d'incontri di buona creanza per bere bene nella cultura di un paese. Un fine settimana di leccornie a non finire, degustazioni, musica e folklore, convivialità, giochi e divertimenti, oltre ad un'interessante mostra fotografica "Radici: venti foto nella Val del Vent" di Nereo Pederzolli. Di rilievo anche la convention di artigiani "Ve faren le scarpe", grazie alla storica presenza del calzaturificio dei F.lli Nereo e Giancarlo Dallapè e quella dei fabbricanti di fisarmoniche della famiglia Mariano Dallapè. Da menzionare inoltre i diversi itinerari nei volti, nelle osterie e nelle caneve del paese, per gustare dell'ottimo vino senza eccedere mai di troppo. Oppure assaporando olio d'oliva & cioccolato con l'esperto Angelo Peretti. Una gran festa in una piccola frazione, la quale riesce ogni anno ad attirare migliaia di visitatori per il gusto d'assaporare dei piatti tipici ed i presidi proposti dallo Slow Food Trentino.
nella foto: una caneva di Stravino
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Centopaesi
N ORME & F ISCO DEPOSITO LEGALE – NUOVE REGOLE RELATIVE AL DEPOSITO LEGALE DEI DOCUMENTI D’INTERESSE CULTURALE DESTINATI ALL’USa O PUBBLICO
cura di Mauro Giannarelli
I documenti digitali hanno la stessa “dignità” dei documenti su carta La Carta sulla conservazione dell’eredità culturale digitale, adottata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel corso della sua 32a sessione svoltasi a Parigi il 17 ottobre 2003, ha posto i documenti in formato digitale sullo stesso piano di quelli in formati o su supporti tradizionali, affermando l’esigenza di conservarli al fine di mantenerli accessibili nel tempo. Ha inoltre individuato, fra gli strumenti chiave necessari al conseguimento di questo fine, il deposito legale o volontario dei documenti digitali in istituzioni pubbliche, come le biblioteche. Le disposizioni previste dalla precedente normativa La legge 2 febbraio 1939, n. 374 prevedeva, per ogni tipografo, l’obbligo di consegnare, per quasliasi stampato o pubblicazione: - quattro esemplari alla Prefettura della Provincia nella quale aveva sede la tipografia (due le Biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze, una per la biblioteca della Provincia e una per la Presidenza del Consiglio); - un esemplare alla locale Procura della Repubblica (per la biblioteca del Ministero di grazie e giustizia). Nel caso di edizioni eseguite da enti di diritto pubblico, dovevano essere aggiunte ulteriori due copie, di cui una per la biblioteca del Sentato e una per quella della Camera. Nel caso, poi, l’argomnento fosse stato di carattere scientifico e tecnico era previsto il deposito di una ulteriore copia per la biblioteca centrale del CNR. Nuova legge sul deposito legale di documenti stampati e digitali – Finalità e ambito di applicazione
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Dopo lungo iter parlamentare è stata approvata la nuova legge sul deposito legale dei documenti, editi in Italia, aventi interesse culturale destinati all’uso pubblico. La legge n. 106 del 15 aprile 2004 (nota anche come “Legge Urbani”) è diretta a sostituire la normativa che, sino ad oggi, ha regolato il deposito obbligatorio, la quale risaliva al 1939 (legge 2 febbraio 1939, n. 374), poi in parte modificata dal decreto luogotenenziale nº 660 del 31 agosto 1945.
Il deposito legale, come viene affermato al comma 2 dell’articolo 1, della legge in questione è “diretto a costituire l’archivio nazionale e regionale della produzione editoriale”. I documenti destinati al deposito legale sono quelli prodotti totalmente o parzialmente in Italia, offerti in vendita o altrimenti distribuiti e comunque non diffusi in ambito esclusivamente privato. Per quanto attiene ai documenti sonori e audiovisivi, sono destinati al deposito legale anche quelli distribuiti su licenza per il mercato italiano. La nuova legge sul deposito legale ha la finalità di regolare in modo organico il deposito obbligatorio delle pubblicazioni inclusi i documenti diffusi tramite rete informatica allo scopo di conservare la memoria della cultura e della vita sociale del nostro Paese. A tal fine sono previste procedure snelle e semplificate. La legge rinvia a un successivo Regolamento, da emanarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, l’individuazione del numero delle copie e i destinatari del deposito legale, oltre alle Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e Firenze previste dal quarto comma dell’art. 1. L’innovazione sostanziale della legge sta nel fatto che finora costituivano oggetto di obbligo gli stampati e le pubblicazioni, mentre oggi l’obbligo è esteso a tutti i tipi di produzione editoriale nazionale “qualunque sia il processo di produzione, di edizione o di diffusione”. Vi sono comprese le edizioni digitalizzate in cd-rom e on-line, materiale filmico etc.. La nuova legge amplia, dunque, l’obbligo del deposito anche ai documenti in formato elettronico e diffusi tramite Internet. Emanato il regolamento di attuazione E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 18 agosto 2006, il D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252, concernente “Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico”. Il regolamento, previsto dall’art. 5 della legge n. 106/2004, entra in vigore il 2 settembre 2006.
N ORME & F ISCO I CONTENUTI DEI NUOVI PROVVEDIMENTI SUL DEPOSITO LEGALE Deposito dei documenti stampati Il comma 4 dell’art. 6 del D.P.R. n. 252/2006 stabilisce che negli Istituti individuati dalla Conferenza unificata dovranno essere depositati: libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, carte geografiche e topografiche, atlanti, manifesti, musica a stampa. Nel successivo comma 6 si stabilisce inoltre che i documenti sonori e video, i film, i soggetti, i trattamenti e le sceneggiature e i video d’artista che siano accompagnati, nella loro ordinaria modalità di diffusione al pubblico, dai documenti di cui sopra, sono inviati alle Biblioteche nazionali centrali di Firenze e Roma, nonchè agli Istituti individuati dalla Conferenza unificata. Secondo quanto disposto dall’art. 8 del regolamento, per l’Archivio nazionale della produzione editoriale e per gli archivi regionali della produzione editoriale non sono soggette al deposito legale le seguenti categorie di documenti: a) estratti, quali i fascicoli contenenti un articolo di rivista o una parte di un libro, che siano stampati a parte utilizzando la stessa composizione, ad esclusione degli estratti di musica a stampa); b) bozze di stampa; c) registri e modulistica; d) elenchi dei protesti cambiari e documenti assimilabili; e) mappe catastali; f) materiale di ordinaria e minuta pubblicità per il commercio. Secondo quanto stabilito dall’art. 9 del regolamento, per le opere che abbiano una tiratura limitata non superiore a 200 esemplari o un valore commerciale non inferiore a 15.000,00 euro per ciascun esemplare, fatta esclusione per la musica a stampa, il soggetto obbligato può consegnare una sola copia per l’archivio nazione e una sola copia per l’archivio regionale. Esoneri parziali possono essere richiesti per le opere che abbiano una tiratura limitata non superiore a 500 esemplari ed un valore commerciale non inferiore a 10.000,00 euro. I soggetti obbligati Altra novità è quella relativa al soggetto obbligato al deposito legale che in prima istanza è rappresentato: a) dall’editore o comunque dal responsabile della pubblicazione, sia perso-
Centopaesi na fisica che giuridica; b) dal tipografo, qualora manchi l’editore; c) dal produttore o dal distributore di documenti non librari o di prodotti editoriali similari; d) dal Ministero per i beni e le attività culturali; e) dal produttore di opere filmiche. I soggetti destinatari Nel comma 4 dell’art. 1 della legge n. 106/2004 sono chiaramente indicati come soggetti destinatari soltanto le due biblioteche nazionali centrali di Firenze e di Roma mentre si rinvia al regolamento, da emanare entro sei mesi, l’individuazione di altri istituti depositari e del numero delle copie. Il regolamento approvato con il D.P.R. n. 252/2006, tra i soggetti destinatari, ha anche individuato gli archivi delle produzioni editoriali regionali. Numero di copie Il comma 2 dell’articolo 1 del regolamento approvato con il D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252, ha stabilito che l’obbligo di deposito legale è assolto mediante il deposito di due copie, per l’Archivio nazionale della produzione editoriale, dei documenti prodotti e diffusi in Italia, e di altre due copie per l’archivio della produzione editoriale regionale della Regione in cui ha sede il soggetto obbligato al deposito legale, presso gli Istituti che dovranno essere individuati, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, dalle singole Regioni o Province autonome. Se la Regione o la Provincia autonoma non effettua tale adempimenti, alla individuazione degli istituti depositari provvederà il Ministero per i beni e le attività colturali, sentita la Conferenza unificata. In sostanza dovranno essere consegnate le seguenti copie: a) una copia alla Biblioteca nazionale centrale di Roma; b) una copia alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze; c) due copie agli Istituti che saranno individuati dalla Conferenza unificata. All’articolo 5 del regolamento vengono inoltre stabilite le modalità di raccolta e di conservazione dei documenti. Modalità e tempi di consegna Sono altresì cambiati i tempi per la consegna: nella legge n. 374 del 1939 doveva essere fatta prima che le pubblicazioni fossero poste «in commercio o in diffusione o
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Centopaesi distribuzione», nella nuova legge «entro i sessanta giorni successivi alla prima distribuzione al pubblico». All’articolo 7 del regolamento vengono inoltre stabilite le modalità di consegna, che possono essere così sintetizzate: 1. I soggetti obbligati al deposito consegnano agli Istituti depositari i documenti, racchiusi in un apposito plico, direttamente o attraverso posta o con qualsiasi altro mezzo, anche avvalendosi di eventuali convenzioni all’uopo predisposte dal Ministero con Poste italiane S.p.a. 2. Gli esemplari depositati devono avere una perfetta qualità ed essere identici, per forma e contenuto, agli esemplari messi in circolazione. 3. Gli esemplari devono essere racchiusi in plichi confezionati con involucro resistente, recanti all’esterno la dicitura: «esemplari fuori commercio per il deposito legale agli effetti della legge 15 aprile 2004, n. 106», nonche’ nome, ovvero denominazione o ragione sociale e domicilio o sede legale del soggetto obbligato al deposito. 4. I soggetti obbligati al deposito hanno l’obbligo di accompagnare la consegna con un elenco in due copie dei documenti inviati. L’elenco deve riportare, per ciascun documento, gli elementi identificativi necessari alla sua individuazione. Deposito dei documenti sonori e video Il Capo III (artt. 14 – 19) del regolamento è dedicato al deposito dei documenti sonori e video. Una copia dei documenti sonori e video, prodotti totalmente o parzialmente in Italia o distribuiti su licenza per il mercato italiano, e’ consegnata alla Discoteca di Stato Museo dell’Audiovisivo a cura del soggetto obbligato. Una ulteriore copia e’ consegnata all’istituto che sarà individuato dalla Conferenza unificata. Sono esonerati dal deposito legale i documenti sonori e video importati dall’estero in numero inferiore a 15 esemplari.
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Deposito dei documenti di grafica d’arte dei video d’artista e dei documenti fotografici Il Capo IV (artt. 20 - 25) del regolamento è dedicato al deposito dei documenti di grafica d’arte dei video d’artista e dei documenti fotografici. Un esemplare di tali opere e’ inviato all’Istituto nazionale per la grafica a cura del-
N ORME & F ISCO l’editore o, comunque, del responsabile della pubblicazione. Nel caso di edizioni in cartella, con o senza testo, composte di più opere grafiche o fotografiche realizzate da uno o più autori, l’esemplare dell’opera deve essere consegnato nel suo insieme completo di tutti i suoi elementi. Una ulteriore copia e’ consegnata agli istituti che saranno individuati dalla conferenza unificata. Deposito dei film, dei soggetti, dei trattamenti e delle sceneggiature cinematografiche Il Capo V (artt. 26 - 31) del regolamento è dedicato al deposito dei film, dei soggetti, dei trattamenti e delle sceneggiature cinematografiche. Il produttore di opere filmiche consegna alla Cineteca Nazionale una copia positiva nuova, conforme al negativo o al master, di tali documenti. Nel caso di film riconosciuti di interesse culturale ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, il produttore di opere filmiche consegna alla Cineteca nazionale anche una copia negativa del film. Un’ulteriore copia di tali documenti e’ consegnata ad istituti della Regione nella quale ha sede il soggetto obbligato, provvisti di idonee strutture di conservazione ed individuati, per ciascuna Regione, dalla Conferenza unificata. Deposito dei documenti diffusi su supporto informatico Il Capo VI (artt. 32 - 36) del regolamento è dedicato al deposito dei documenti diffusi su supporto informatico. I documenti su supporto informatico (documenti su qualunque supporto tecnologico, di tipo riscrivibile o non riscrivibile, contenenti informazioni digitali), prodotti totalmente o parzialmente in Italia o distribuiti su licenza per il mercato italiano, sono consegnati, a cura dei soggetti obbligati, in due copie, di cui una alla Biblioteca nazionale centrale di Roma ed un’altra alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Una copia dei documenti sonori e video su supporto informatico e’ consegnata alla Discoteca di Stato - Museo dell’Audiovisivo. Una copia dei documenti fotografici, di grafica d’arte e video d’artista, su supporto informatico, e’ consegnata all’Istituto nazionale per la grafica. Una copia dei film diffusi su supporto informatico e’ consegnata alla Cineteca nazionale.
N ORME & F ISCO Una copia dei documenti su supporto informatico attinenti alla materia giuridica e’ consegnata alla Biblioteca centrale giuridica del Ministero della giustizia. Due ulteriori copie dei documenti su supporto informatico sono consegnate agli istituti che saranno individuati dalla Conferenza unificata. Deposito dei documenti diffusi tramite rete informatica Il Capo VII (artt. 37 - 40) del regolamento è dedicato al deposito dei documenti diffusi tramite rete informatica. Le modalità di deposito di tali documenti verranno stabilite con un successivo regolamento, adottato ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge n. 106/2004, su proposta del Ministero per i beni e le attività culturali sentite le associazioni di categoria interessate, nonchè la Commissione per il deposito legale e il Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore. Sistemi di controllo e sanzioni Il controllo sull’adempimento degli obblighi di deposito legale e’ svolto dagli Istituti depositari relativamente ai documenti di propria competenza. Presso il Ministero per i beli e le attività culturali è istituita un’apposita Commissione, denominata: «Commissione per il deposito legale», con compiti consultivi, di controllo e monitoraggio dell’attuazione della legge e del relativo regolamento. All’articolo 7 della legge e all’articolo 43 del regolamento viene prevista, per chi violi le norme della legge e del relativo regolamento. una sanzione amministrativa pecuniaria pari a tre volte il valore commerciale del documento, raddoppiata in caso di recidiva, fino ad un massimo di 1.500,00 euro, per ogni documento non depositato. Il pagamento della sanzione non esonera il soggetto obbligato dal deposito degli esemplari dovuti. Qualora il soggetto obbligato provveda al deposito degli esemplari dovuti successivamente alla scadenza dei sessanta giorni previsti per il deposito e comunque prima dell’avvio della procedura di accertamento, la sanzione è ridotta della metà. Le biblioteche nazionali archivieranno i siti web mediante l’harvesting Il termine “deposito” nel contesto del web richiede sicuramente qualche precisazione. La legge per essere operativa rinvia a un regolamento (da emanare entro sei mesi)
Centopaesi dove dovranno essere definite, tra le altre cose, “speciali criteri e modalità di deposito”. Oggi le biblioteche nazionali indicano nell’harvesting - ossia nella raccolta delle pagine web effettuata tramite un software (crawler) - la modalità più efficiente e sostenibile di deposito. In pratica chi pubblica siti web liberamente accessibili in rete non deve “depositare” assolutamente niente: sarà il crawler gestito dall’istituzione depositaria che provvederà a “raccogliere” il sito web. Un Consorzio internazionale tra biblioteche nazionali e Internet Archive Da maggio 2004 è presente in rete il sito web dell’ International Internet Preservation Consortium. Si tratta di un Consorzio tra importanti biblioteche nazionali internazionali e Internet Archive. Fanno parte del Consorzio la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Biblioteca Nazionale Francese (che ha attualmente il ruolo di coordinatore), la Library of Congress, la British Library, la Biblioteca nazionale australiana e quella canadese; inoltre le biblioteche nazionali di Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda portano nel consorzio l’esperienza dell’harvesting dello spazio web nazionale del Nordic Web Archive. Il Consorzio si propone di: • rendere possibile la conservazione (intesa come salvaguardia e possibilità di accesso nel lungo periodo) della ricchezza dei contenuti di Internet provenienti da tutto il mondo; • favorire lo sviluppo e l’uso di strumenti, tecniche e standard condivisi per la creazione di archivi internazionali; • sostenere le biblioteche nazionali che intendono occuparsi dell’archiviazione di Internet. Data la continua evoluzione dei documenti digitali e delle tecnologie di harvesting c’è chi ritiene che sia ragionevole pensare a un Consorzio nazionale tra le biblioteche depositarie che definisca priorità, livelli di servizio e di cooperazione. Nei confronti dell’utente finale il Consorzio si porrebbe come Comunità distributiva di contenuti digitali e dei relativi servizi di accesso. E’ presumibile che a tali servizi possano accedere anche altre biblioteche o altre istituzioni, sulla base di specifici accordi.
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