CENTOPAESI 2004-3

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Centopaesi PERIODICO INFORMATIVO SULLE ATTIVITÀ TURISTICHE

Anno ottavo

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settembre 2004

E CULTURALI DELLE PROLOCO TRENTINE

Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento edito dalla Federazione Trentina dei Consorzi Proloco

REDAZIONALE Rintervento Armando PAG. 2

LE PRO LOCO VISTE DA

LA NOSTRA IMMAGINE

Walter Nicoletti Trentino SpA

Pro Loco di San Lorenzo in Banle

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DALLE PRO LOCO 50 anni insieme a Lasino PAG. 19

DALLE PRO LOCO Il bilancio “Sociale” della P ro Loco di Carisolo PAG. 14

DALLA FEDERAZIONE Assemblea Provinciale PAG. 4-6

DALLE PRO LOCO

DALLE PRO LOCO

DALLE PRO LOCO

Le manifestazioni

“Monelli” e Fionde a Margone

Feste Madruzziane a Calavino

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Estive a Lavis PAG. 16-17


E DITORIALE

L’INTEVENTO DEL PRESIDENTE ALL’ASSEMBLEA PROVINCIALE

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editoriale di questo numero lo voglio dedicare all'intervento fatto alla assemblea provinciale delle Pro Loco per dare la più ampia diffusione alle richieste che sono state rivolte all'Istituzione Pubblica dal Volontariato turistico.

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"Un saluto a voi tutti cari amici proloco e un plauso per essere qui questa sera così numerosi a questa assemblea di tutte le Pro Loco del Trentino Un benvenuto all'assessore Tiziano Mellarini che vediamo con immenso piacere e dal quale ci aspettiamo dei coraggiosi riconoscimenti nei confronti del volontariato turistico. Un grazie particolare di benvenuto al dott. Claudio Miorelli presidente della Trentino S.pA , dal quale attendiamo, con una certa curiosità, di conoscere le novità, che la nuova legge sul turismo mette in campo relativamente alla promozione turistica del Trentino ed in particolare le possibili partner-schip tra tra il mondo delle Pro Loco e l'Azienda per il Turismo. Ringrazio i tecnici provinciali del turismo per la loro preziosa presenza. Ci sentiamo onorati di essere ospiti di una struttura così prestigiosa, qual'e la cantina della famiglia FERRARI.

Per questo esprimo un pensiero di vera gratitudine a tutta la Famiglia Lunelli ; grazie anche da parte delle ProLoco del Trentino. Cari amici Proloco, è un momento particolarmente importante quello che stiamo vivendo in questo preciso istante, ci troviamo ad interloquire con l'Istituzione Provincia, con coloro che governano il settore di nostra competenza, il turismo. Siamo qui per confrontarci sul nuovo sistema di gestione della politica turistica in trentino e siccome rivendichiamo a pieno titolo e con forza, riconosciutaci anche dalla storia,- non dimentichiamo che le Associazioni Pro Loco sono nate in Trentino 123 anni fa a Pieve Tesino,dicevo, rivendichiamo con forza un ruolo di co.protagonisti nell'azione che la Provincia mette in atto per lo sviluppo turistico del Trentino. Ci piace quindi, e ci teniamo a farlo, poter esprimere la nostra idea, le nostre proposte riguardo alla costruzio-

ne di questo nuovo meccanismo provinciale che governerà prossimamente il settore turistico. Ecco allora che mettiamo qui sul tavolo del confronto alcuni suggerimenti ,portiamo a conoscenza le richieste che il mondo delle Pro Loco trentine vuole far arrivare all'Istituzione centrale Innanzitutto Assesssore Mellarini rivendichiamo un riconoscimento ufficiale dell'operato del volontariato turistico, ci piacerebbe che venisse espressamente richiamata la grande valenza, anche dal punto di vista sociale, che ricopre per l'intera comunità trentina l'operato di queste Associazioni. Per secondo, gradiremo poter esprimere la nostra idea su come valorizzare l'importante risorsa delle Associazioni di Pro Loco e della loro organizzazione, con l'auspicio che la proposta venga accolta concretamente attraverso il recepimento in articoli di legge. Più in concreto: 1. Le Pro Loco esprimono preoccupazione per quanto sta accadendo sulla trasformazione delle attuali A.P.T. da enti pubblici ad ente privati. In queste operazioni, di fatto, le Pro Loco rimangono escluse dalla partecipazione alla promozione turistica di ambito con grave danno per la comunità intera. 2. L'implementazione della


L.P. 8/02 sulla nuova organizzazione turistica ha di fatto comportato una notevole crescita del numero di Associazioni iscritte all'albo provinciale e quindi con diritto di beneficiare dei finanziamenti previsti dalla L.P. 21/86. Fino qui tutto bene, meno bene quando si scopre che la torta da distribuire è sempre dello stesso peso; serve un adeguamento delle disponibilità finanziarie in riferimento alla crescita numerica registrata. 3. Si richiede una modifica della L.P. 21/86 ( o della 8/02) volta a riconoscere i Consorzi di Pro Loco anche in ambiti A:P.T. intendendo con riconoscere l'erogazione del finanziamento per la gestione dell'ufficio, così come sta avvenendo ora, direttamente dalla PAT. 4. Inserire nella modifica di legge un articolo ad hoc che preveda incentivi economici a sostegno di corsi formativi per tutti i componenti dei direttivi di Pro Loco, di Consorzio e di Federazione

per completare quella crescita e quell'aggiornamento professionale iniziato l'anno scorso. 5. Modifica degli statuti al fine di coinvolgere concretamente nella gestione della promozione turistica operata dai Consorzi do Pro Loco gli operatori turistici e le Amministrazione locali, senza però, e questo è un aspetto di principio, senza però snaturare la qualificazione di Associazioni di Pro Loco. 6. Riconoscere la Federazione Trentina dei Consorzi Pro Loco quale Comitato Nazionale UNPLI e come tale degno di un finanziamento adeguato al ruolo che dovrà sostenere per rappresentare le Pro Loco Trentine, con tutto quello che ne consegue, anche a livello nazionale. 7. Dare ai Consorzi il riconoscimento pieno e concreto per una operatività promozionale sinergica con la nuova Azienda di Promozione Turistica S.p.A. Queste sono, Assessore Mellari-

ni, le istanze che l'Associazionismo turistico trentino mette sul tavolo della discussione! Come può notare sono richieste che meritano attenzione, tutte accettabili, che rientrano in un rapporto di reciproca collaborazione, e, soprattutto, si sostanziano nella volontà concreta espressa dalle 180 Associazioni territoriali esistenti, che raggruppano più di 5.000 volontari tutti protesi a voler continuare in questo prezioso lavoro volto alla costruzione di un Trentino turistico a dimensione d'uomo dove il turista che sceglie questa meta, trovi completo appagamento alle sue aspettative. Le nostre aspettative sono alte; personalmente aggiungo, e ben riposte, a Lei Ass: Mellarini l'impegno di non spegnere la fiamma che alimenta l'entusiasmo di questi 5.000 volontari del turismo. VIVA LE PRO LOCO” Armando Pederdolli Presidente Federazione Trentina Consorzi Pro Loco

Direttore responsabile: Armando Pederzolli Direzione e Redazione: via Garibaldi, 3 - 38100 Trento telefono e fax 0461 239006 e-mail federazione.proloco@trentino.to Autorizzazione del Tibunale di Trento n. 926 del 26.9.96 Impostazione grafica, impaginazione e stampa a cura di: EUROMEDIA via Don Rizzi, 7 Trento - tel 0461.980909 fax 0461.269574 - e-mail : euromedia@freemail.it IN COPERTINA:

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L E P RO L OCO

VISTE DA :

Walter Nicoletti

Assessore comune di Rovereto Membro CdA Trentino Spa

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l percorso di riforma del turismo trentino dovrà necessariamente fare leva su due assi di sviluppo: da una parte l’innovazione della comunicazione turistica (per forza di cose orientata alla qualità e all’enfatizzazione delle emozioni); dall’altra dovrà tener conto di una nuova organizzazione lungo tutta la filiera di questo importante settore dell’economia locale e nazionale.

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Questi due assi sono ben rappresentanti dalla legge di riforma varata nella scorsa legislatura e dal dispositivo che ha portato alla costituzione della Trentino Spa, società di marketing territoriale della nostra provincia. Certo, tutto è perfettibile, ma non c’è dubbio che questa è la strada tracciata per i prossimi anni in provincia di Trento così come è avvenuto e sta avvenendo in tante altre province e regioni alpine. Il settore turistico dovrà in altre parole aggredire con sempre maggiore convinzione i nodi della comunicazione (orientata sempre di più al territorio e non semplicemente al marketing turistico) ed in nodi dell’organizzazione (vincendo la sfida della commercializzazione e di una nuova organizzazione da dare alla Aziende turistiche). In questo processo di riforma non c’è dubbio che le Pro Loco, i loro Consorzi locali ed il Consorzio provinciale, potranno assumere un ruolo centrale e strategico sia in ambito territoriale, sia a livello politico generale.

Non esiste infatti riforma senza partecipazione e le Pro Loco rivestono innanzitutto un ruolo essenziale nel coinvolgimento delle forze sociali nelle svariate forme del volontariato rivolto all’innalzamento complessivo dell’offerta di ogni singolo territorio. Se pensiamo inoltre che il turismo è sempre di più sinonimo di ambiente, presidio, alleanza con l’agricoltura e l’artigianato, arredo urbano e bellezza paesaggistica; ci rendiamo conto della profonda e radicata attualità del ruolo delle Pro Loco. Un patrimonio che dovrà essere “capitalizzato” all’interno della riforma attraverso un dialogo ed un percorso specifico di coinvolgimento e responsabilizzazione. Su questo punto le attenzioni della Giunta provinciale e dell’Assessore Mellarini mi sembrano inequivocabili: le Pro Loco potranno costituirsi in Agenzie per la commercializzazione, mentre sul versante della promozione potranno beneficiare di un rapporto paritetico con le Apt nell’ambito degli indirizzi operativi della Trentino Spa. Se dunque sul versante politicoamministrativo non mancano gli attestati di riconoscimento e gli indirizzi di sviluppo, è altrettanto vero che il ruolo delle Pro Loco e gli sviluppi futuri di questi importanti sodalizi sono tutti legati alla capacità degli attori locali di farsi carico del proprio futuro in termini strettamente organizzativi. Gli esempi dei Patti territoriali, delle Strade del Vino, dei nuovi circuiti turistici scaturiti dalle

esperienze dei Life, dei Leader, del Leader Plus e di tanti altri programmi di sviluppo locale, dimostrano che è necessario imprimere a livello di singola valle una nuova cultura dell’organizzazione dell’offerta turistica sia in termini di nuova accoglienza, sia di nuova comunicazione e soprattutto di commercializzazione del prodotto. In questo insieme di strategie le Pro Loco rientrano senz’altro a pieno titolo in quanto rappresentano un potenziale di partecipazione e di organizzazione che va valorizzato e rilanciato nell’interesse del sistema turistico e dell’ambiente dove questa attività si svolge. È per questi motivi che dobbiamo insistere per un pieno riconoscimento del ruolo delle Pro Loco e per il mantenimento di un dialogo continuo fra questi sodalizi e gli altri attori dello sviluppo turistico affinché il settore dell’accoglienza si collochi a tutti gli effetti al centro della strategie di sviluppo provinciale. Il turismo sostenibile ed integra-


L E P RO L OCO

VISTE DA :

to con le altre attività economiche, culturali e sociali rappresenta un vero e proprio presidio del territorio: un settore che significa manutenzione ambientale e paesaggistica, tenuta delle attività produttive in montagna, mantenimento di valori e tradizioni da comunicare sapientemente anche agli ospiti. Questo visione dell’attività di accoglienza ha bisogno di un valido supporto a livello politico, ma anche a livello territoriale. Uno di queste colonne del turismo di valle sono appunto le Pro Loco con la loro carica associativa, con la simpatia dei loro operatori ed operatrici, con la capacità di muovere il volontariato a favore dell’arredo urbano, della bellezza paesisti-

ca, dell’attenzione nei confronti dell’ospite e del residente. A tutto questo si aggiunge anche la significativa evoluzione del turismo, o meglio del turista, il quale manifesta un orientamento più marcato che in passato alle emozioni dei luoghi anziché alle loro prestazioni. Questo significa che in futuro ci sarà da parte dei nostri ospiti una sempre maggiore attenzione nei confronti dell’autentica ospitalità, della cultura e dei saperi dei luoghi, della genuinità dei prodotti e delle relazioni sociali ad essi collegate. Insomma un bisogno di “localismo intelligente” che non farà altro che levare il peso specifico e l’importanza delle Pro Loco intese come ambasciatrici

privilegiate dello “spirito del luogo” che ogni località e distretto turistico sarà in grado di esprimere. L’auspicio che possiamo fare è allora quello di rinsaldare gli antichi legami fra questi sodalizi e tutto quanto fa turismo in provincia di Trento al fine di creare le condizioni per costituire e rafforzare un vero e proprio “sistema dell’accoglienza” dove ogni tassello, ogni attore protagonista, ogni operatore possa trovare la giusta collocazione ed il giusto riconoscimento. Le Pro Loco rappresentano uno di questi attori al quale auguriamo lunga vita e grandi successi. Walter Nicoletti

La nostra immagine

SAN Lorenzo in Banale Montagne...e spazi infiniti...

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l logo sintetizza gli elementi naturali che caratterizzano San Lorenzo. Il paesaggio è dominato dalla montagna. Sono i fianchi di montagne opposte, a est e a ovest, che, digradando fino ad incontrarsi, creano una sella nella quale è adagiato il paese, cui fa da zoccolo la campagna in dolce declivio. Lo sfondo, disegnato da montagne ardite, lascia intuire vedute che si perdono fin dove lo sguardo può arrivare e si congiungono sotto un cielo che si apre all’infinito. Infinito per gli spazi, infinito per i sogni.

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D ALLA F EDERAZIONE

Assemblea provinciale Pro Loco Trento 16 luglio 2004

!! TESTO FINTO

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uesti due assi sono ben rappresentanti dalla legge di riforma varata nella scorsa legislatura e dal dispositivo che ha portato alla costituzione della Trentino Spa, società di marketing territoriale della nostra provincia. Certo, tutto è perfettibile, ma non c’è dubbio che questa è la strada tracciata per i prossimi anni in provincia di Trento così come è avvenuto e sta avvenendo in tante altre province e regioni alpine. Il settore turistico dovrà in altre parole aggredire con sempre maggiore convinzione i nodi della comunicazione (orientata sempre di più al territorio e non semplicemente al marketing turistico) ed in nodi dell’organizzazione (vincendo la sfida della commercializzazione e di una

nuova organizzazione da dare alla Aziende turistiche). In questo processo di riforma non c’è dubbio che le Pro Loco, i loro Consorzi locali ed il Consorzio provinciale, potranno assumere un ruolo

centrale e strategico sia in ambito territoriale, sia a livello politico generale. Non esiste infatti riforma senza partecipazione e le Pro Loco rivestono innanzitutto un ruolo essenziale nel coinvolgimento delle forze sociali nelle svariate forme del volontariato rivolto all’innalzamento complessivo dell’offerta di ogni singolo territorio. Se pensiamo inoltre che il turismo è sempre di più sinonimo di ambiente, presidio, alleanza con l’agricoltura e l’artigianato, arredo urbano e bellezza paesaggistica; ci rendiamo conto della profonda e radicata attualità del ruolo delle Pro Loco. Un patrimonio che dovrà essere “capitalizzato” all’interno della riforma attraverso un dialogo ed un percorso specifico di coinvolgimento e responsabilizzazione. Su questo punto le attenzioni della Giunta provinciale e dell’Assessore Mellarini mi sembrano inequivocabili: le Pro Loco potranno costituirsi in Agenzie per la commercializzazione, mentre sul versante della promozione potranno beneficia-

re di un rapporto paritetico con le Apt nell’ambito degli indirizzi operativi della Trentino Spa. Se dunque sul versante politicoamministrativo non mancano gli attestati di riconoscimento e gli indirizzi di sviluppo, è altrettanto vero che il ruolo delle Pro Loco e gli sviluppi futuri di questi importanti sodalizi sono tutti legati alla capacità degli attori locali di farsi carico del proprio futuro in termini strettamente organizzativi. Gli esempi dei Patti territoriali, delle Strade del Vino, dei nuovi circuiti turistici scaturiti dalle esperienze dei Life, dei Leader, del Leader Plus e di tanti altri programmi di sviluppo locale, dimostrano che è necessario imprimere a livello di singola valle una nuova cultura dell’organizzazione dell’offerta turistica sia in termini di nuova accoglienza, sia di nuova comunicazione e soprattutto di commercializzazione del prodotto. In questo insieme di strategie le Pro Loco rientrano senz’altro a pieno titolo in quanto rappresentano un potenziale di partecipa-


D ALLA F EDERAZIONE

“Le Pro Loco, realtà co-protagoniste, nelle azioni che la Provincia mette in atto per lo sviluppo turistico del Trentino”

“Creare una rete tra tutti i soggetti impegnati in ambito turistico per trovare gli spazi per migliorare»

“Una nuova legge per ritagliare una forte identità al movimento del volontariato”

sodalizi e gli altri attori dello sviluppo turistico affinché il settore zione e di organizzazione che va È per questi motivi che dobbia- dell’accoglienza si collochi a tutvalorizzato e rilanciato nell’inte- mo insistere per un pieno ricono- ti gli effetti al centro della strateresse del sistema turistico e del- scimento del ruolo delle Pro gie di sviluppo provinciale. l’ambiente dove questa attività si Loco e per il mantenimento di Il turismo sostenibile ed integrae. svolge. un dialogo continuo fra questi È per questi motivi che dobbia- sodalizi e gli altri attori dello svi- È per questi motivi che dobbiamo insistere per un pieno ricono- luppo turistico affinché il settore mo insistere per un pieno riconoscimento del ruolo delle Pro dell’accoglienza si collochi a tut- scimento del ruolo delle Pro Loco e per il mantenimento di ti gli effetti al centro della strate- Loco e per il mantenimento di un dialogo continuo fra questi un dialogo continuo fra questi gie di sviluppo provinciale. sodalizi e gli altri attori dello svi- Il turismo sostenibile ed inte- sodalizi e gli altri attori dello sviluppo turistico affinché il settore luppo turistico affinché il settore grae. dell’accoglienza si collochi a tut- È per questi motivi che dobbia- dell’accoglienza si collochi a tutti gli effetti al centro della strate- mo insistere per un pieno ricono- ti gli effetti al centro della strategie di sviluppo provinciale. gie di sviluppo provinciale. scimento del ruolo delle Pro Il turismo sostenibile ed integra Loco e per il mantenimento di Il turismo sostenibile ed integrae. e. un dialogo continuo fra questi È per questi motivi che dobbia- sodalizi e gli altri attori dello svi- È per quee. mo insistere per un pieno ricono- luppo turistico affinché il settore È per questi motivi che dobbiascimento del ruolo delle Pro dell’accoglienza si collochi a tut- mo insistere per un pieno riconoLoco e per il mantenimento di ti gli effetti al centro della strate- scimento del ruolo delle Pro Loco e per il mantenimento di un dialogo continuo fra questi gie di sviluppo provinciale. sodalizi e gli altri attori dello svi- Il turismo sostenibile ed inte- un dialogo continuo fra questi sodalizi e gli altri attori dello sviluppo turistico affinché il settore grae. dell’accoglienza si collochi a tut- È per questi motivi che dobbia- luppo turistico affinché il settore ti gli effetti al centro della strate- mo insistere per un pieno ricono- dell’accoglienza si collochi a tutti gli effetti al centro della strategie di sviluppo provinciale. scimento del ruolo delle Pro Il turismo sostenibile ed inte- Loco e per il mantenimento di gie di sviluppo provinciale. Il turismo sostenibile ed integra grae. un dialogo continuo fra questi

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L E P RO L OCO

VISTE DA :

ROBERTO TONEZZER

Ex Presidente della nostra Federazione

a cura di Leone Cirolini

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oberto Tonezzer, nato a Tione di Trento il 10 maggio 1957, è responsabile del Servizio Finanziario del Comprensorio delle Giudicarie e Revisore Contabile. Socio della Pro Loco di Tione da oltre 20 anni, è stato Presidente del Consorzio Turistico Giudicarie Centrali dal 1987 al 1998 e po, fino ad oggi, VicePresidente. Ha ricoperto per tre anni, dal 1991, la carica di Vice Presidente della Federazione e poi quella di Presidente fino al 2002. Di lui ricordiamo il grande impegno e la passione che ha sempre messo nel suo lavoro, accompagnati da decisionismo, franchezza e senso critico, anche nei rapporti con le istituzioni. Gli abbiamo rivolto qualche domanda a proposito della nuova Legge 8/2002 sulla promozione turistica.

“Questa è a mio giudizio la parte virtuosa in quanto il principio della "porta aperta" che prevede per le società cooperative una larga partecipazione di base ed un controllo non in funzione delle quota sottoscritta ma bensì della partecipazione del singolo permette una più democratica gestione. Ma mi si lasci dire che anche in questo caso "fatto la legge, fatto l'inganno" in quanto si sente parlare anche di Consorzi cooperativi ed in questo caso direi che si lavora in regime di "democrazia controllata." Secondo lei quale potrebbe essere la soluzione? “Non nego la necessità della più snella e meno vincolante gestione privatistica, anche in forma lucrativa, ma ciò non dovrebbe negare l'ipotesi di una partecipazione pubblica con una ipotesi di "golden share" che permetta di mantenere il controllo sulla nomina degli amministratori a carico della parte pubblica, vincolando l'espressione dei soggetti al gradimento del socio privato.”

E per le PRO LOCO cosa ha portato la nuova legge? “Se dicessi che a mio giudizio nessuno si è ancora accorto che esiste la nuova legge confermerei la certezza che nulla è cambiato. Ciò che mi preoccupa di più è che a fianco della normativa per la promozione turistica (le pro loco al momento fanno quasi esclusivo riferimento alla vecchia Legge provinciale 21/86) non esista una specifica normativa ordinamentale di questi soggetti. Con grande enfasi la Legge 8/2002 distribuisce oneri ed onori (ben più oneri per il momento) ma mai riconosce alle Pro Loco una legittima presenza in cabina di regia. Preferisce dar posto (nel consiglio di amministraCosa intende per finanziamento a piè di zione della Azienda Provinciale S.PA.) agli Orazi lista? ed ai Curiazi per non farli litigare (UNAT ed “Voglio dire che una società di capitale è governata ASAT) limitandosi a riconoscere le Pro Loco solo da chi ne detiene la proprietà. E' evidente che l'u- "a parole" (articolo 6 comma 1 lettera f) ).” sura del capitale generata, per usare un eufemismo, dai mancati utili, potrà favorire un accentramento Il nuovo assessore ha promesso di intervedel controllo in mano ai pochi e più danarosi ope- nire in termini sostanziali a favore della ratori i quali di fatto, una volta raggiunto il control- Pro Loco. lo societario potranno gestire i finanziamenti pub- Il nuovo assessore è "un bravo ragazzo" sicurablici a loro assoluta discrezione con magari un mente animato da buoni propositi ma se intende occhio di maggior riguardo (la carne è debole) ver- metterli in pratica deve frequentare un po' meno so le proprie aziende.” "el restel de fer" e venirci a trovare un po' di più. Come vede l'applicazione della nuova legge provinciale sul turismo? “Direi che non c'è molto da dire. La montagna ha partorito il topolino ed ora il topolino sta mangiando la montagna ... di formaggio. I limiti della legge erano evidenti in quanto la così detta privatizzazione ha generato enormi contraddizioni. La possibilità di costituire soggetti di tipo lucrativo, quali le S.P.A. garantite da finanziamento pubblico a pie di lista per l'attività svolta a titolo "istituzionale" ha alimentato gli appetiti delle grandi lobbies turistiche.”

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Ma la legge da la possibilità di costituire anche delle forme associative o cooperative?

Si, è sempre lui, con la solita grinta! Grazie Roberto e ... chi ha orecchie ...


D AI C ONSORZI

CONSORZIO PRO LOCO

"LE MADDALENE - VAL DI NON" Il primo Festival della Fisarmonica

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n trionfo con tanto di standing-ovation finale. Così si è conclusa la prima edizione del Festival della Fisarmonica svoltosi all'auditorium di Marcena di Rumo il 7 e 8 agosto. L'idea di Leone Cirolini, presidente del Consorzio turistico "Le Maddalene", di onorare la scuola di fisarmonica che da alcuni anni raduna parecchi giovani nonesi, organizzando un momento di spettacolo e confronto con i migliori fisarmonicisti, si è subito dimostrata vincente.

liana Astor Piazzolla, mentre Marco Polidori piemontese di Barge (CN), pluricampione e ragazzo prodigio dello strumento con il mantice ha regalato le emozioni della musica colta di Bach, Rossini, Ciaikovski. Grande la tensione del pubblico che ha raccolto i suoni della "regina delle note" in silenzio totale interrotto solo dagli scroscianti applausi. La seconda giornata ha visto esibirsi la Fisorchestra Luigi Valcavi di Reggio Emilia con nove fisarmoniche che ci hanno proposto altrettanti brani popolari e di musica leggera, il gruppo spontaneo Palaerlearmusikant di Bernstol-Valle dei Mocheni che ha proposto anche balli, La qualità della musica proposta costumi e tradizioni dei tempi è stata di altissimo livello sia andati tipici dell'isola linguistica durante la prima serata, dedica- germanofona, il duo Tobias e ta al repertorio classico, sia in Jacob, giovanissimi ragazzi della quella più partecipata del reper- vicina Val d'Ultimo e nuovamentorio popolare. Il duo fisarmoni- te Marco Polidori e i suoi virtuoca - bandoneon composto dai sismi che hanno trovato sfogo maestri Lorenzo Munari e Mar- soprattutto nello splendido poutco Fabbri, emiliani DOC, ha pourri di canzoni popolari di tutfatto rivivere le atmosfere argen- ta Italia, improwisato assieme al tine del tango con un concerto padre e al fratello anch'essi maequasi interamente dedicato al stri della fisarmonica. Due ore e grande musicista di origine ita- mezza di spettacolo intenso e rit-

mato, presentato e coordinato da Sandro de Manincor, e che ha visto il tutto esaurito. Dopo le premiazioni con la consegna di una preziosa targa ricordo, in apertura e chiusura due pezzi eseguiti da Piero Fanti, 11 anni, allievo del Maestro Aliprandi di Cles che dirige la scuola di fisarmonica di Rumo. Grande la soddisfazione degli organizzatori e del sindaco Vito Fedrigoni che stanno già pensando alla prossima edizione. Un festiva l che :t vuole diventare il punto di riferimento per gli appassionati della buona musica e per rivalutare uno strumento spesse volte bistrattato, in grado di regalare emozioni uniche.

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D AI C ONSORZI

CONSORZIO PRO LOCO

"LE MADDALENE - VAL DI NON"

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a promozione si può fare anche con il canto, specialmente quando é di qualità. E' il caso di questa "Cantata" scritta da Pio Fanti, musicata da don Renato Valorzi e cantata stupendamente dalla Corale di Rumo. Parole, musica e canto che LA CANTATA DELLE MADDALENE sono un inno alla bellezza di queste montagne. Il Consorzio Turistico li ringrazia per Dalle cime delle Maddalene, sentinelle della Val di Non, la loro sensibilità e per il messaggio che trasmettono a spazia lo sguardo dall Adamello al Similaun. Cammina lesto sul Bonacossa l alpinista tutti coloro che amano la montagna tra prati e boschi profumati che allietano la sua vista! Volteggia l aquila nell azzurro del cielo, bruca l erba fresca del bosco il capriolo; un branco di camosci a balzi s allontana verso le rocce, le nude rocce! Le vigili marmotte sempre all erta stanno e fischiano alla tua vista. Va in cerca del suo pasto l astuta volpe nella notte profonda! Rit: VAI, VAI, VAI SULLE MADDALENE AMATA CORONA DI MONTI, DI BOSCHI E DI VERDI VALLATE: AMMIRANE LE ALBE RADIOSE E I SUOI DORATI TRAMONTI! VAI, VAI, VAI SUL MONTE LUCO, LO STUBELE, L OMETTO, PUNTA QUAIRA, CIMA TRENTA, CASTEL PAGANO E IL CORNICOLETTO! Dalle cresta erbose si dipartono valli ridenti solcate da rivi e chiassosi torrenti. Cresce il mugo col faggio, cresce l abete,cresce il pino, sorridono vermigli i rododendri al tuo passaggio! Specchi d acqua scura all improvviso: perle incastonate che riflettono il tuo viso! Rit: VAI, VAI, VAI.............

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Su queste vette tante croci hanno piantato con fatica, segni di fede, di fratellanza! Muta sale una preghiera al Signore della vita, dalle cime delle Maddalene!!!


D AI C ONSORZI Testo di Pio Fanti Musica di Renato Valorzi

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D ALLE P RO L OCO

PRO LOCO DI SPIAZZO RENDENA

"La Nuova Sgalbarada" a cima Durmont

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Arrivo a cima Durmont

ura, faticosa e superba. Questi tre aggettivi non sono sufficienti per descrivere l'impegnativa cronoscalata di ben 1200 mt. di dislivello, dalla frazione Fisto (Spiazzo Rendena) a cima Durmont a quota 1835.

Gara di corsa in montagna inserito nel trittico agonistico denominato "La Nuova Sgalbarada", organizzata dalla Pro Loco di Spiazzo presieduta da Ezio Chesi, con la collaborazione delle Asuc, il Soccorso alpino, gli alpini, i vigili del fuoco volontari e gli amici delle sagre di Fisto, Borzago e Mortaso. Tre distinte manifestazioni agonistiche tra agosto ed ottobre, unite dallo spirito del più autentico volontariato e per fare rivivere la "Sgalbarada", nata negli anni '70 come gara podistica di 35 Km, che univa molti paesi della Val Rendena. Il toponimo deriva dalla "Sgalbara", una scarpa chiusa con la suola in legno usata una volta per andare in montagna. I partecipanti hanno dovuto superato pendenze anche del 35%, su un percorso estrema-

mente selettivo ma per gli appassionati questo genere di corse particolarmente apprezzato. Primo in vetta Giovanni Paris in 51 minuti, mentre per la categoria femminile Silvia Caminetti in 1°03'. Una cronoscalata che merita per gli anni futuri d'essere meglio reclamizzata, perché non parteciparvi è proprio un gran peccato, sia sotto l'aspetto agonistico che per il panorama offerto al cospetto dei massicci del Carrè AltoPresanella. Al rientro, a Fisto, gradito il concerto della Banda di Caderzone e la solenne processione in onore alla Madonna dell'Addolorata. Fisto, domenica 19 settembre 2004 Roberto Franceschini

Pro loco di Villa Rendena Progetto “Con-sonanti”

Il sindaco di Tione, Vincenzo Zubani, a colloquio con il leader del gruppo rumeno Ionel Florea

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a Pro loco di Villa Rendena ha ospitato il 4 settembre scorso, la serata di chiusura del progetto di scambio tra giovani europei di Francia, Romania, Ungheria ed Italia denominato "Con-sonanti. Suoni e danze popolari per l'integrazione dei giovani europei". Il progetto, che è stato finanziato dal programma della Commissione europea "Gioventù", il cui obiettivo è favorire l'incontro tra giovani fino a 25 anni di diverse nazioni del vecchio continente, aveva sede era a Javrè, frazione del Comune di Villa Rendeva, e prevedeva per otto giorni attività dedicate al tema della musica e danza popolari. Nel corso dell'incontro, i giovani hanno avuto modo di venire a contatto con le culture ed espressioni artistiche popolari degli altri paesi europei e di quelle del Trentino in particolare.

Curato dall'Associazione Diagonal, ente internazionale con sede in Trento che da anni realizza scambi giovanili in vari paesi, lo scambio di Javrè ha coinvolto diversi soggetti che in Trentino operano nel campo della cultura popolare. Tra essi, le bande musicali, i cori alpini, i gruppi di danza e musica popolare. A suggello dell'incontro, una performance offerta dai giovani stessi in occasione della festa di Tione, con danze e musiche dei diversi paesi europei che hanno anche coinvolto la popolazione locale. La pro loco di Villa rendeva ha quindi offerto i propri spazi per la commovente serata finale, in cui i giovani si sono salutati. Nella accogliente struttura chiamata Pafsang sita in cima al paese ed adiacente la bella chiesetta antica, si è così svolta una allegra e simpatica serata di arrivederci, condita da grigliate e musica europea che ha rafforzato i sentimenti di identità comune e di cittadinanza europea e ancor più favorito l'interazione e l'integrazione tra i giovani e le culture, portando naturalmente alla promozione dell'uguaglianza, alla lotta alla discriminazione sociale, per arrivare ad una convivenza pacifica e solidale in un Europa unita di nome e di fatto.

Massimo Fotino


CASSE RURALI


D ALLE P RO L OCO

PRO LOCO CARISOLO

La Pro Loco s’interroga per crescere di Ivo Povinelli

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a Pro Loco Carisolo è da qualche tempo impegnata nella redazione di un bilancio sociale. Ma che cos’è un bilancio sociale? In questo breve articolo cercherò di spiegarvi di che cosa si tratta! La parola bilancio suggerisce che bisogna fare i conti con qualche cosa, ed effettivamente è proprio così. A differenza del bilancio tradizionale di un’azienda il bilancio sociale non è un conteggio che riguarda delle cifre in denaro in senso stretto. Gli elementi che vanno a finire nel bilancio sociale sono i fatti, le azioni e le attività proposte dalla Pro Loco. Veniamo ora alla parola “sociale”. La parola sociale ci spiega che le azioni e le attività proposte dalla Pro Loco sono sempre rivolte ad un destinatario, e su questo hanno delle conseguenze. Il destinatario di queste azioni può essere in generale la comunità di Carisolo, il turista, l’ambiente, un’associazione o i soci della Pro Loco stessa, insomma qualunque gruppo o entità più generale su cui abbia una qualunque ricaduta ciò che la Pro Loco fa e promuove. Se ora uniamo le due parole viene fuori il bilancio sociale che si presenta come una valutazione, che la Pro Loco fa, di tutte le sue attività, tenendo conto dei risvolti che queste possono avere su chi ne beneficia o su chi, ci auguriamo di no, ne subisce le conseguenze. Il bilancio sociale si compone quindi di tante idee che possono essere messe sia a preventivo che a consuntivo. A preventivo ci si propone di fare alcune cose mentre a consuntivo si va a vedere se quelle cose sono state fatte e soprattutto se hanno sortito l’effetto desiderato.

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delle domande e per riflettere. E’ un po’ come fermarsi, cercare di guardarsi e riflettere. L’altro motivo per cui si cerca di stendere un bilancio sociale è sempre legato alla fase di crescita della Pro Loco. A Carisolo la Pro Loco è viva, è un’associazione in tutti i sensi, è un’occasione per stare insieme e quindi un’occasione di socialità. Il mondo frenetico di oggi, con le sue mille opzioni da scegliere, ci offre pochi momenti d’incontro e ci richiude nei nostri piccoli spazi privati: sono quindi sempre più scarse le possibilità di riscoprire il piacere di fare le cose insieme. La Pro Loco offre un’alternativa di vita pubblica, un po’ come succedeva, una volta, nel piazzale della chiesa prima e dopo la messa dove si organizzava la vita sociale della comunità in ogni momento dell’anno.

E’ per definire bene questo e altri ruoli che la Pro Loco continua ad operare, è per far stare bene i turisti in modo che stiano bene anche le persone del posto, per organizzare le manifestazioni e le feste per noi e per i turisti contemporaneamente, A che cosa serve tutto questo sforzo? Il consiglio senza che il benessere dei residenti sia in contraddi amministrazione ha pensato che la Pro Loco dizione con il piacere di passare le vacanze a Cariaveva bisogno di capire in questo momento alcune solo. Quindi, accanto alla necessità di ricordare cose. La prima viene dal fatto che la Pro Loco sta che è un’associazione di volontariato, la Pro Loco crescendo, di anno in anno, nel numero delle atti- scopre, poco a poco, di essere un’organizzazione vità e, parallelamente, nel volume del bilancio eco- importantissima per la vita nomico. Come può un’associazione di volontaria- sociale ed economica della comunità. Per questo la to mantenere la propria vocazione anche quando Pro Loco ritiene che valga la pena di crescere, di le sue dimensioni aumentano e le sue attività si fan- imparare a gestire cose più grandi e di capire che no sempre più numerose e sempre più complesse anche nuove attività possono entrare a far parte del da gestire? Può farlo cominciando a chiedersi a suo operato, senza perdere la propria natura di che cosa serve, che cosa fa e perchè lo fa. Ora, poi- associazione che fa le cose per il territorio. chè quando si prepara un bilancio sociale la prima domanda che ci si pone è “perchè si fanno le La terza grande ragione della scelta di redigere un cose?”, il CDA ha pensato che il Bilancio Socia- bilancio sociale viene dall’esigenza di visibilità che le potrebbe essere una buona occasione per farsi manifesta la Pro Loco Carisolo. E’ forte l’esigen-


D ALLE P RO L OCO za di strutturarsi per diventare un’organizzazione solida, capace di accumulare e di far fruttare la propria esperienza nella gestione degli eventi, attraverso il fondamentale contributo dei volontari. Inoltre, è fondamentale acquisire visibilità perchè la Pro Loco possa mostrare e far capire, soprattutto alle istituzioni, la validità del proprio operato e delle proprie modalità di agire, questo al fine di ottenere, anche dall’esterno, il giusto riconoscimento. La stesura di un bilancio sociale chiede di definire le azioni messe in atto verso gli interlocutori, di capire il senso di queste azioni e di valutare il loro esito. Il CDA diventa quindi l’organo che traduce i principi guida dello statuto dalla semplice forma scritta alla loro attuazione. Dal lavoro svolto finora penso di poter affermare che la Pro Loco vuole cambiare per migliorare. Il suo consiglio di amministrazione vuole farla diventare “adulta” e il bilancio sociale è un’occasione per crescere bene.

La commissione per il Bilancio Sociale si compone in questo modo: Presidente della Pro Loco Carisolo, Gianni Morandi, i consiglieri Graziano Righi, Elena Pedretti e Flavio Periotto, il segretario Modesto Povinelli, il socio Ivo Povinelli e il consulente esterno Luca Salvaterra per conto del Centro Servizi Volontariato.

Pro Loco di Margone

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50 monelli armati di fionde Margone, domenica 22 agosto 2004

l 1° «gran trofeo dello scanderlot», gara con fionda riservata ai monelli di una volta, è riuscita a coinvolgere molti appassionati questa piccola arma da tiro. Questo semplice attrezzo, ricavato da un rametto biforcuto a Y di legno molto duro, con degli elastici ricavati da vecchie camere ad aria di bicicletta ed un pezzo di pelle per contenere un sassoli-

no, per generazioni ha divertito ogni ragazzino. Per questo motivo ma anche per riscoprire i giochi di una volta, la Pro Loco di Margone ha organizzato questa birichinata estiva. Ben 50 i concorrenti, tutti presi e concentrati nel colpire un barattolo di latta posto su un palo di ferro. Vincitore della prima edizione il «monello» Franco Bragagna da Piedicastello, seguito da Rolando Coser da Ravina e da Dario Tiecher abitante a Matterello. Gran lavoro per il “mastro fion- messo a disposizione la sua ricca daio” Dino Coppola, il quale ha collezione di fionde (tutte realizzate in legno), nel suggerire utili consigli nei tiri ai meno esperti e per riparare gli elastici delle fionde spezzati per la troppa foga. In serata poi, al chiarore della luna, il 3° gran trofeo notturno di briscola è stato vinto dalla coppia Roberto Decarli ed Ezio Tasin, già vincitori quest’anno anche del 7° trofeo di carte alla trentina di ferragosto. Roberto Franceschini

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PRO LOCO DI LAVIS

PIENONE ALLA CENA CONTADINA DI FINE ESTATE... di Giovanni Rossi

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’estate sta finendo, si cantava nei mitici anni ‘60, e questo appuntamento proprio a cavallo di settembre, si è ripetuto per la quinta edizione 2004 della ormai famosa “Cena Contadina”, organizzata e voluta proprio dal Comune (le prime edizioni entravano allora nel programma settembrino del W Avisio) e con la diretta partecipazione della Pro Loco lavisana e di tutto il suo staff organizzativo. Il caratteristico e atteso appuntamento si è svolto dalle 18 precise di venerdì 27 agosto presso la piazzetta antistante la Biblioteca Comunale e l’annunciato menù è stato, come sempre ormai, giustamente coinvolto nelle ricette di una volta, quelle delle nonne e delle famiglie di allora, tutte dedite alla campagna e quindi ai prodotti genuini che da essa si ricavavano stagionalmente. Il top della serata quindi, si è concentrato sul “minestron”, con tante verdure e pasta piccola, naturalmente e rigorosamente di ricetta trentina. Al seguito, il richiestissimo - anche in questa edizione - “tortel de patate”, confezionato con le patate lavisane, sia di pianura che di collina. Contorni ormai d’obbligo sono stati forniti e accompagnati dal “formai de malga” e, naturalmente, dalle “luganeghe de casa”, quelle per intenderci di pura ricetta contadina come una volta. Verdure caserecce, infine, con in testa i “capussi lavisani”, quelli cresciuti nelle campagne di pianura, Ospli e Zarghe compresi. Ad inaffiare il tutto, i soliti ed immancabili, nonchè richiestissimi, vini dei Colli Avisiani e dei Sorni, con birra ed altre bevande “moderne” per i palati più difficili e delicati. Non sono mancate le autorità locali ed intorno ai tavoli hanno cenato anche sindaco e assessori vari, accompagnati dalle gentil consorti e militanza al seguito, più volte omaggiati e coinvolti da tutto il pubblico presente alla serata. Non sono mancate, nemmeno in questo frangente, richieste e domande

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il palco musicale

a questo e a quell’assessore, naturalmente sui prossimi programmi di lavoro di questa nuova Giunta Comunale e sui molteplici impegni avviati subito dopo il suo insediamento. E la gente è arrivata, numerosa, assediando la piazzetta e mettendo a dura prova lo staff di impegnatissimi cuochi e camerieri vari al seguito. La cucina era animata dalla partecipazione attiva dei vari cuochi rinomati, Bruno, Riccardo, Oliviero e gentil signore al seguito, con la supervisione tecnica e logistica dello stesso presidente della Pro Loco, Luigi Mogna e dell’immancabile esperto Nicola Parrotta. Si può dire che anche il bel tempo abbia fatto la sua parte egregia, richiamando intorno agli invitanti tavoli oltre seicento persone sicuramente, assiepate in ogni dove e fino alle ore piccole. Tutto bene quel che finisce bene, non è mancata nemmeno la bella e buona musica, naturalmente quella di una volta e fino agli anni ‘60, che in sottofondo a tutta la manifestazione è stata elargita a piene mani dal complesso “Los Marineros”, come sempre diretto dal funanbolico e bravo Bruno Giovanella artista di casa nostra. Una bella parentesi, quindi, trascorsa insieme a tutta la famiglia, lontani da casa e dalla solita stomachevole TV, con gli amici e specialmente con le amiche del cuore. La collaborazione a questa ennesima “Cena Contadina” è stata assicurata da tutto il volontariato locale e dalle associazioni sensibili a queste organizzazioni. Oltre allo staff, direttivo e sociale della Pro Loco, sono scesi letteralmente in campo per tutti i servizi logistici annessi e connessi, le solite e brave Donne Rurali lavisane, la Corale S.Cecilia, il CRCS Paganella e naturalmente con il contorno dei soliti indispensabili, preziosi e disponibili volontari sempre presenti sul campo. Una proposta per le edizioni prossime, quella di più spazio disponibile anche per il ballo, unitamente a quella della prenotazione dei pasti e dei tavoli per alleggerire la tempistica dei servizi logistici e di cucina. Naturalmente la Pro Loco ne ha preso buona nota!

tutto esaurito ai tavoli


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PRO LOCO DI LAVIS

CON LA PRO LOCO PORTEGHI E SPIAZI ASSEDIATI...

di Giovanni Rossi

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rchiviata con successo anche la sesta edizione di “Porteghi & Spiazi d’Istà”, la Pro Loco, insieme al Comune e alle Associazioni, possono sicuramente dirsi soddisfatti della riuscita, malgrado il tempo metereologico abbia fatto le bizze in più occasioni. Possono essere stati intorno ai diecimila i visitatori che si sono alternati nella tre giorni di festa lavisana e che hanno percorso in lungo ed in largo l’intero centro storico lavisano, concentrandosi all’interno ed all’esterno della quindicina di porteghi superattrezzati.L’associazionismo locale è stato mobilitato come al solito e, l’itinerario dei Porteghi lavisani è iniziato dalla via Mulini, presso il bar Marta, con i piatti sudamericani. In via Matteotti lo storico portico di casa Zadra ha ospitato le Donne Rurali, con le loro omelette e spaetzle, e subito dopo il Gruppo dei 3P con altre specialità fredde e calde accompagnate dai rinomati vini lavisani. Davanti al Palazzo Maffei ecco il gruppo Ana con la birra speciale e a fianco il gruppo Albanese & Marocchino con i piatti tipici etnici. In casa Romani il Gruppo Strumentale Giovanile con la torta di patate e le bruschette pugliesi, quasi di fronte la Pizza Granda, seguita dal bar Alpini con ogni specialità. Nella storica “Posta Vecia” ecco il gruppo Radiantistico con le trippe, gnocchi, polenta e spezzatino a volontà. Davanti all’abergo Corona altra tappa con porchetta, patate fritte, wurstel e birra, mentre all’inizio del 2° Pristol ecco Iride & Cavallo Pazzo con la Paella e sangria. Nella piazzetta della Biblioteca il Gruppo Speleo Sat ha esposto il suo interessante stand gastronomico per tutti i gusti e in via Carlo Sette nella

consorteria di palazzo Monfort specialità tutto pesce a cura del CRCS Paganella. Il giro si concludeva al Ricreatorio di via Degasperi con la cucina nostrana e il richiestissimo “piatto Oratorio”, il tutto presentato dal Circolo “don Celestino Brigà” con tutto il volontariato in campo, tante mamme e famiglie sempre presenti e disponibili. E’ stato un successo pieno per i prodotti tipici trentini e locali, ma anche per la pizza all’aperto e il “tuttopesce” che non sono stati da meno. I nostalgici hanno potuto assaporare la cucina di una volta e quella della nonna, poi la torta di patate e i contorni vari. Poi anche bruschette per gli appassionati, grigliate a non finire, omelettes con la marmellata e la nutella. A Lavis “Città del Vino”, per questa occasione la vittoria è toccata sicuramente alla birra, seguita dalle altre bevande e bibite più o meno sofisticate e moderne. Non da meno i vini lavisani, che però hanno troneggiato comunque sui tavoli di diverse compagnie e famiglie intere, riunite per il pranzo o la cena nei vari “porteghi”. Insomma, si è visto e gustato proprio di tutto, per non parlare poi del ricco contorno musical-popolare che ha fatto una degna cornice a tutta la favolosa tre giorni estiva lavisana. Grande successo di pubblico è stato il ballo del venerdì con l’orchestra Stella e tanti ballerini che hanno letteralmente occupato l’intera zona di via Matteotti e piazza Grazioli. Le danze sono state aperte dal sindaco Graziano Pellegrini e gentil signora, applauditissimi dai presenti e da tutte le altre coppie coinvolte. Altre novità, quelle dello spinning dei Radiantisti, il Karaoke del Bar Marta, lo spettacolo di strada Mangiafuoco, i tornei alla Piscina Comunale, la mostra del trentennale del gruppo speleo lavisano, la simultanea di scacchi con il campione russo, il gruppo spagnolo, la Border

Line Blues Band, i Rising Power e lo chansonnier Simone con la sua musica d’altri tempi. Tutto bene quindi, la gente c’è stata nonostante tutto, assediando letteralmente la borgata, bastava vedere i parcheggi esterni e quelli allestiti in borgata per rendersene conto. Non sono mancate, infine, le proposte per migliorare sempre più l’intera organizzazione e il direttivo della stessa Pro Loco ne ha fatto tesoro per le prossime edizioni. Più musica popolare, è stato chiesto, oltre al liscio anni ‘60 e naturalmente non dimenticando la musica romagnola alla Casadei. Per il traffico interno, poi, in molti hanno auspicato la chiusura completa delle strade interne della borgata, cosicchè il centro storico diventi - almeno per questi 3 giorni all’anno - il vero salotto buono di casa aperto a tutti, grandi e piccini.

Nelle Foto: un portico in via matteotti e la serata musicale

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Pro Loco di Calavino Feste Madruzziane Calavino, 15-16-17-18 luglio 2004

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otevole l’impegno profuso dalla Pro Loco di Calavino nelle quattro giornate che hanno contraddistinto la 10ª edizione delle Feste Madruzziane. Rievocazione che porta alla riscoperta dell’identità storica di questo nobile villaggio, già prediletto soggiorno di nobili tra i quali spicca per importanza storica la famiglia Madruzzo. Casato illustre del principato vescovile di Trento, fortemente legato a questa terra dalla notevole tradizione vitivinicola all’ombra dei castelli di Toblino e Madruzzo. Ricco il programma offerto al numeroso pubblico, il quale anno dopo anno apprezza sempre più lo sforzo dell’intera comunità, coinvolta in prima persona nell’aprire gli angoli più suggestivi dei propri borghi. Interessante al riguardo la mostra storico-fotografica «Calavin de nà volta», in collaborazione con il locale circolo pensionati. Oltre ai concerti proposti dal coro “La Gagliarda” e

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dalla compagnia ”Euganeus Consert”, ai racconti cortesi del gruppo “Salin Consort”, alle esibizioni dei musici e sbandieratori della Città Murata di Montagnana (PD), alla visita guidata nella chiesa cinquecentesca ed alla cappella della famiglia Madruzzo, seguitissime le tre serate del teatro di strada per l’accadimento storico. Il primo, «quale dura reprimenda dello vicesindaco di Calavino nelli confronti delli propri villici»; il secondo, «intervento dello Capitano dello castello di Madruzzo, a causa di increscioso facto»; il

terzo, «allo cospecto dello Cardinal Cristoforo Madruzzo tenesi regolar processo…». Spettacolare la sfilata conclusiva delle Feste Madruzziane dai ricchi costumi d’epoca, con la presenza del Cardinale e della sua corte, accompagnati per le vie del paese dai ritmi incessanti dei tamburi storici di Dro. Ricca, infine, l’offerta di rievocazioni degli antichi mestieri, giochi ed arti medioevali con la rara possibilità di gustare piatti di rustica memoria. Roberto Franceschini


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Pro Loco di Lasino

50 anni insieme per la comunità di Lasino Lasino, domenica 08 agosto 2004

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l 6 febbraio 1954 un gruppo d’abitanti di Lasino e della frazione lacuale di Lagolo, si trovarono per sottoscrivere il primo verbale di ricostruzione dell’associazione Pro Loco Lasino-Lagolo. Primo presidente fu Mario Ceschini che rimase in carica fino al 1964. Per altri 10 anni proseguì l’impegno associativo Carlo Ronchetti, seguito da Pietro Bassetti, Domenico Pizzedaz Trentini, Pietro Bassetti, Michele Gianordoli ed ancora, sino ad oggi, da Pietro Bassetti. Mezzo secolo d’impegni, d’iniziative sociali e ricreative a favore della comunità, oltre che per abbellire il proprio territorio. Tutto questo per il piacere del bello ed il diletto della mente. Per spegnere idealmente queste 50 candeline, la Pro Loco ha organizzato una tre giorni di festa, con un’inedita gara di polo sulla groppa di simpatici asinelli. Asini arrivati a «L’Asino» (in questi giorni il paese della Valle dei Laghi è stato in questo modo scherzosamente ribattezzato grazie ad un facile gioco d’apostrofi), per la disponibilità offerta dall’azienda agrituristica «Monte Baducco» da Salvarano di Quattro Castella (Reggio Emilia), la quale ha fornito un gran numero di quadrupedi dall’inconfondibile raglio. Particolarmente apprezzato il latte d’asina: una vera e propria primizia rara da trovare nei pur forniti supermercati iperconsumistici. Dopo la cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Mario Zambarda, del presidente della federazione Pro Loco del Trentino Armando Pederzolli, della rappresentante del Comprensorio C5-Valle dell’Adige Renata Scenico e dell’ideatore della manifestazione il giornalista Nereo Pederzolli, il presidente in carica della dinamica Pro Loco di Lasino Pietro Bassetti, ha consegnato delle targhe ricordo ad alcuni soci particolarmente meritevoli in questi primi dieci lustri d’attività sociale. Presentato anche il nuovo logo dell’associazione, frutto del lavoro artistico e grafico di Alvaro Periotto da Lasino, che rappresenta in forma stilizzata la chiesetta di S.Siro adornata da alcuni cipressi. Roberto Franceschini

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Le ciuìghe

di San Lorenzo in Banale Miriam Sottovia

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er i nostri avi erano il companatico abituale dei mesi invernali. Una fettina sottile con qualche patata lessa dopo un piatto di minestra, la loro cena. Oppure qualche fettina, sempre sottile, nei crauti, con la polenta.

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Fresca, la ciuìga veniva consumata preferibilmente bollita; stagionata si mangiava cruda. Immagino tuttavia che avrebbero preferito qualche cosa di più sostanzioso, e gustoso, di quelle eterne ciuìghe: rape (molte) e scarti di maiale (pochi) macinati, aglio, sale, pepe; il tutto insaccato in budella sottili e affumicato. Ebbene, da tre anni le ciuìghe di San Lorenzo in Banale sono Presidio Slow Food. Se l’origine di questo insaccato è figlio della povertà, la sua “scoperta” da parte dei media, la sua valorizzazione e il ritorno alla grande sulle nostre tavole è frutto dell’opulenza. Per decenni la ciuìga, nata a San Lorenzo in un tempo imprecisato, non è uscita dal paese: “piaceva” solo ai sanlorenziani, e si sarebbe certamente “estinta”

negli anni del boom economico se qualche produttore, lontano discendente degli antichi inventori, caparbiamente, non ne avesse continuato la produzione. Più per tradizione, allora, che per calcolo economico e aggiornando la ricetta ai tempi nuovi: non più carne scarta, ma carne scelta; non più 80 – 90 % di rape, ma rape in proporzione per far armonizzare il gusto con gli altri ingredienti, senza coprirne il sapore o esserne sopraffatta. Poi un giorno, un giornalista la “scopre” e l’umile insaccato di San Lorenzo finisce, con qualche ansietà, al Salone del Gusto di Torino e alla Fiera Cibus Tour di Parma, acquistando una notorietà che nessuno avrebbe immaginato. E’ stata in televisione e sulla stampa. La stampa locale, ci mancherebbe. Ma anche il prestigioso Il Sole 24 Ore e Famiglia Cristiana e il Corriere della Sera e la Stampa,… le hanno dedicato servizi. Ciuìga, da dove viene questo nome? A San Lorenzo vengono chiamate ciuìghe le pigne delle conifere, cui l’insaccato stagionato somiglia in modo sorprendente quando sono chiuse. Ma i giornalisti de Il Sole 24 Ore, ad esempio, tirano in campo qualche affinità con salsicce medievali di altre zone che dovevano “sciuccare al fumo” ipotizzando che il nostro “ciuìga” derivi, attraverso chissà quali trasformazioni, da quell’antico sciuccare. Lasciamoli disquisire e se il problema, qualora esista, troverà soluzione plausibile ne saremo contenti; intanto a noi piace pensare che la “ciuìga” derivi il nome dalla somiglianza con le pigne, con le quali abbiamo famigliarità.

di Adesso San Lorenzo dedica una sagra alla ciuìga, il primo fine settimana di novembre se non coincide con la festività di Ognissanti; in tal caso slitta alla settimana seguente. Quest’anno, terza edizione, la festa si terrà il 6 e 7 novembre. Un evento da non mancare. Ma San Lorenzo in Banale, dove si trova? La descrizione che capita spesso di leggere, se manca una cartina, fa più o meno “tra Trento e Madonna di Campiglio, circa a metà strada”. Benissimo. Ma voglio ricordare che quella zona, che sa vivere anche di vita propria, si chiama Giudicarie Esteriori, ed è percorsa dal tratto medio del Sarca. E che le Giudicarie si dividono in tre zone; di queste il Banale sta in sinistra orografica del fiume Sarca già menzionato. Banale. Questo toponimo, di origine non sicura, sembra derivi dalla radice germanica ban con il significato di luogo, territorio, paese posto sotto la giurisdizione del Principe. Il toponimo dovrebbe quindi ricollegarsi all’organizzazione feudale del territorio, atteso che il Banale fu sempre amministrato dai Principi Vescovi di Trento a mezzo dei loro capitani. San Lorenzo è porta meridionale del Parco Naturale Adamello Brenta; si può fregiare del marchio villaggi natura per la qualità dell’ambiente; è compreso nel territorio dell’ecomuseo Dalle Dolomiti al Garda, una vasta zona del Trentino sud-occidentale nella quale si fondono ambienti integri e dalle peculiari attrattive naturalistiche, accanto a luoghi dalle importanti vestigia storiche e rinomati per le cure termali. Vediamoci dunque a San Lorenzo in Banale, a novembre, con la ciuìga, per cominciare!


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Pro Loco di Vezzano Meno rifiuti - fatti non parole -

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ell’ambito della manifestazione «tutti i colori della pace», promossa dal comune di Vezzano, la parrocchia e le associazioni locali, per festeggiare il 60° anniversario del voto a San Valentino in Agro, affinché salvasse il paese durante l’ultima guerra mondiale, hanno dato un significativo contributo eco-ambientale per ridurre la sempre maggior massa di rifiuti urbani. Durante la serata conclusiva nella quale è stata offerta una «cena etnica» con prodotti nordafricani, ai numerosi commensali le pietanze sono state servite utilizzando stoviglie di porcellana, posate inox e bicchieri in vetro. Con l’appoggio dell’associazione Ri.N.G. (Rifiuti No Grazie) e l’A.S.I.A. (Azienda Speciale Igiene Ambientale) ed il lavoro manuale dei volontari della Pro Loco di Vezzano, (nella foto

mentre lavano piatti e stoviglie) nemmeno un sacco nero dei rifiuti con gli “usa e getta” è stato utilizzato e conferito nel cassonetto delle immondizie. Un esempio d’impegno civile collettivo che non può passare inosservato, ma al contrario essere da stimolo per altre realtà associative impegnate nell’organizzazione di feste. Occorre ritornare al gusto del palato oltre a quello altrettanto importante della vista, mangiando e bevendo in un bel piatto di ceramica, con una solida forchetta ed un bicchiere in vetro. Par quasi impossibile ma tutto diventa così ancor più buono e casalingo, in perfetta sintonia con lo spirito della festa. Certo, bisogna lavorare un po’ (tanto) di più: raccogliere i piatti sporchi, lavarli, asciugarli e rimetterli a posto ma…vuoi mettere la soddisfazione di non aver alcun rifiuto! Visto poi che il problema della riduzione dei rifiuti sta diventando ovunque un’emergenza, l’amministrazione comunale di Vezzano - per altro già molto attenta a questo problema –

ripeterà nei prossimi mesi una campagna di sensibilizzazione sull’argomento in tutte le sette frazioni. L’obiettivo è quello di ridurre sempre di più i rifiuti, partendo dal momento stesso della spesa (fare acquisti con pochi imballaggi), fino a quando a casa si separano i vari elementi (l’umido, il vetro, la plastica, la carta, i barattoli, etc.). Contribuire pertanto anche con delle piccole azioni a salvare l’ambiente, mai stato in così precarie condizioni come in questi ultimi decenni di folle consumismo. Roberto Franceschini

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E DITORIA

DELLE

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PRO LOCO DI NOARNA Nel 25° di fondazione per ricordare e ringraziare ...

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el 2000, anniversario di fondazione della Pro Loco, i soci hanno voluto festeggiare questo importante traguardo con particolare rilevanza, soprattutto - come scrive il Presidente Silvano Fiorini nella presentazione - "per rendere un giusto omaggio ai soci che purtroppo non sono più tra noi e che tanto hanno fatto per la comunità, e per dire un grazie sincero a tutti gli amici, soci e membri dei vari direttivi, che hanno profuso e profondono tuttora impegno, intelligenza, esempio, spirito di collaborazione, solidarietà e tanto entusiasmo.

Pro Loco Noarna Gente di Paese Pagine di Vita a cura di Giuseppe Michelon e Enzo Pancheri

Questa pubblicazione - prosegue il Presidente - vuole essere dunque la storia di gente semplice che sa unirsi, capire, operare per il bene di una comunità. L'esperienza ci insegna che le storie di gente semplice racchiudono gioie, dolori, sacrifici, soddisfazioni: un insieme di sentimenti che insegnano a valorizzare nel migliore dei modi la propria vita. Con questo volume dunque siamo invitati a ricordare, ma anche a impegnarci perché la nostra Pro Loco possa continuare a lungo e con sempre maggiore impegno il cammino iniziato venticinque anni fa."

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Da questo numero viene proposta "L' EDITORIA DELLE PRO LOCO" : chi avesse qualche pubblicazione edita dalla Pro Loco (o Consorzi) è pregato di portarcene a conoscenza, inviandoci una copia, una relazione ed eventuali fotografie.


L A P AGINA F ISCALE RAPPORTI PRO LOCO - SIAE E’ utile chiarire che in uno spirito di collaborazione, la SIAE può chiedere alla pro loco, NON IN VIA AUTORITATIVA, la fornitura di dati e documentazione utili all’assolvimento del proprio incarico erariale (richiesta registro corrispettivi in assenza di opzione per la L. 398/91, registro fatture ecc.) Naturalmente il rifiuto della pro loco ad esibire presso gli uffici SIAE quanto richiesto, NON COMPORTA ALCUNA SANZIONE ( qualsiasi controllo dovrebbe essere fatto in Pro Loco – vedi Circolare 224/E del 5.12.2000 del Ministero delle Finanze “Compiti e poteri della SIAE”). Diversamente, in sede di verifica fiscale presso la sede della pro loco ovvero presso il luogo della manifestazione, il soggetto E’ OBBLIGATO ad esibire quanto richiesto in virtù dei poteri della SIAE di cui all’art. 52 del DPR 633/72 citato.

COORGANIZZAZIONE MANIFGESTAZIONI Come già previsto in altri accordi (in particolare quello con l’Assomusica) è possibile riconoscere il trattamento normativo e tariffario della convenzione SIAE/UNPLI alla Pro loco aderente all’UNPLI che si qualifichi “coorganizzatore” unicamente nei casi in cui sia prevista l’utilizzazione di una struttura fissa per la quale la licenza di pubblico spettacolo sia stata rilasciata in via continuativa ed esclusiva ad un soggetto vincolato, organizzatore della manifestazione. In tali casi, il Permesso Spettacoli e Trattenimenti (Mod. 116) rilasciato dalla SIAE, così come i documenti compilati ai fini fiscali dovranno riportare la figura del Coorganizzatore, associato UNPLI, quale responsabile in solido con l’Organizzatore. La Coorganizzazione della Pro Loco non potrà, invece, essere riconosciuta in tutti i casi in cui l’ attività spettacolistica realizzata dalla Pro Loco assuma un carattere imprenditoriale e di “routine”.

SIAE: MANIFESTAZIONI CINEMATOGRAFICHE Tra le numerose e variegate attività che le Pro Loco mettono in cantiere nel corso dell’anno vi è pure quella rivolta agli spettacoli cinematografici attraverso la proiezione o la videoproiezione di film. Purtroppo le case cinematografiche non hanno ancora aperto le porte e quindi dato la possibilità di effettuare detti spettacoli al di fuori delle classiche e note sale cinematografiche dislocate su tutto il territorio. L’unica possibilità ad oggi fattibile è quella di rivolgersi, dietro compenso del servizio, ai vari distributori specializzati che, avendo ottenuto le opportune autorizzazioni dalle case produttrici, possono permettere alle Pro Loco interessate di organizzare serate cinematografiche gratuite od a pagamento. In caso contrario e senza le autorizzazioni necessarie si incorre in sanzioni penali non indifferenti e non dipendenti dalla SIAE. I compensi base di riferimento per la SIAE sono riportati nella tabella allegata, con la doverosa precisazione che per gli spettacoli cinematografici gratuiti il diritto d’autore dovuto è del 20% dei compensi fissi citati. Per quanto concerne invece il compenso per spettacoli cinematografici “ non gratuiti “ il diritto d’autore dovuto è del 2,10% dell’incassato, ovvero dei biglietti venduti. In ultimo, non ci rimane che sensibilizzare tutti i Dirigenti delle Pro Loco U.N.P.L.I. a non incorrere in irregolarità nell’organizzazione di spettacoli cinematografici, in quanto non tanto si troverebbero la SIAE come interlocutore, ma bensì le varie case cinematografiche. Compensi fissi per manifestazioni cinematografiche gratuite LOCALI

AL CHIUSO

AREE

ALL’ APERTO

COMPENSI

Fino a 100 posti di capienza

o presenze

Euro 21,542

Da 101 a 300 posti di capienza

o presenze

Euro 41,396

Da 301 a 1000 posti di capienza

o presenze

Euro 63,730

Da 1001 a 2000 posti di capienza

o presenze

Euro 90,800

Da 2001 a 3000 posti di capienza

o presenze

Euro 125,766

Da 3001 a 5000 posti di capienza

o presenze

Euro 188,704

Da 5001 a 8000 posti di capienza

o presenze

Euro 283,114

Con aumenti di Euro 50,870 per ogni 1000 posti ( o frazione ) di capienza ovvero per ogni 1000 presenze ( o frazione ) in più. Compensi per manifestazioni cinematografiche non gratuite 2,10% dell’incassato, ovvero dei biglietti venduti.

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