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Attualità tazione. Insomma, è stato un successo ed il nostro gradito ospite si è soffermato sull’inno a Nettuno oltre che sulla storia dell’astronomia in cui ci sono date da interpretare. Abbiamo anche parlato delle iniziative di Casa Leopardi, di mostre, del recupero dell’immobile prima adibito a scuderie ma soprattutto va detto che lui ha già dato l’Alto Patronato per una mostra difficile da realizzare per questione di spazi rispetto a quella di Urbino che ha una location naturale ma egli Poeta dove non è mai stato e riuscendo così a coronare un sogno inseguito da tempo, dopo aver raccolto l’invito che a Torino gli era stato rivolto dalla famiglia Leopardi e che tanto lo avrebbe voluto presente all’apertura, in giugno, delle celebrazioni per il bicentenario dell’apertura al pubblico della grande biblioteca leopardiana che raccoglie più di trentamila volumi e fortemente voluta da Monaldo Leopardi, padre di Giacomo. Con a fianco i rappresentanti delle istituzioni il Presidente si è intrattenuto con il Conte Vanni e la Contessa Olimpia per alcuni minuti salendo al piano nobile

e poi ridiscendere per la visita alla biblioteca dove ha avuto due ciceroni davvero speciali negli eredi del Poeta e che si sono alternativi nell’illustrare le stanze ed il loro contenuto. Ci ha detto il Conte Vanni all’uscita: “ Il Presidente è una persona squisita che conosce bene Giacomo e i testi che gli abbiamo fatto vedere, alcuni del periodo napoletano e Napolitano ha detto che tanto più tempo avrebbe voluto restare qui; c’è stata comunque la possibilità di illustrare per sommi capi la storia dell’astronomia e da grande appassionato il Capo dello Stato ha notato una data non giusta nella interpre-

I coniugi Napolitano con Olimpia e Vanni Leopardi (foto di Maurizio Paradisi)

RACCONTARE RECANATI ANNO XII NUMERO 46 Giugno 2012

le del Poeta che ha ospitato i tedeschi che scappavano ed anche i partigiani. Insomma, un Napolitano particolarmente contento dei recanatesi e dell’accoglienza discreta che gli hanno riservato. Quindi, sempre all’interno della biblioteca leopardiana, dove si sono ritrovati, con i rappresentanti delle istituzioni anche i fratelli Ferdinando e Federico Foschi, l’industriale Adolfo Guzzini, il presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e l’assessore alle culture del Co-

Fiordomo, la contessa Olimpia, Clio Bittoni, Vanni Leopardi e Napolitano (foto di Maurizio Paradisi) ha aggiunto che non bisogna farsi problemi perchè ci sono le immagini che colpiscono il cuore. Il Conte Vanni ha quindi sottolineato anche l’apprezzamento di Napolitano per il vino prodotto dalla casa anche se si tratta di una piccola produzione, soprattutto per via della denominazione. Il vino porta il nome di “Zibaldone”. Il Presidente non ha raccolto l’invito per un caffè per averlo già preso ed ha quindi preferito gustare un calice di vino e seguire con attenzione le notizie che gli eredi di Giacomo gli hanno fornito sulla biblioteca ed anche sulla casa nata-

mune di Recanati Andrea Marinelli. La consegna dei doni da parte della famiglia Leopardi che ha omaggiato Napolitano di una stampa del Coronnelli, di due edizioni speciali volute dalla Contessa Anna in occasione della nascita di Olimpia e prima inedite, con una piccola dedica. Il presidente che ha apposto la firma sull’albo degli ospiti illustri di Casa Leopardi, ha quindi ricevuto i doni del Comune da parte del sindaco Fiordomo che parimenti all’assessore Marinelli ha spiegato le iniziative in corso per la valorizzazione del Poeta e della poetica leopardiana. A Napoli-


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