la nostra valle dicembre 2005

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La Nostra Valle

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Lo Scaffale passarono molti eserciti, condotti da comandanti famosi come Eugenio di Savoia e Napoleone Buonaparte. Paitone è legata a due cose molto importanti: il santuario dedicato alla Madonna e la famiglia Paitoni, dalla quale ha tratto il suo stemma. Nel 1935, il Moretto consegna la sua celebre pala, che rappresenta l’apparizione della Madonna avvenuta tre anni prima al pastorello sordomuto Filippo Viotti, nel mese di agosto, sulle pendici del monte Lavignone. Giusto ricordare anche la famiglia del nostro unico pontefice bresciano: i Montini, originari della Val Sabbia, che avevano beni anche a Paitone, come risulta dal catasto del 1797 riguardante i beni nelle chiese dell’intera quadra di Rovato. Belle le antiche dimore nobiliari, soprattutto quella del pittore Luigi Basiletti, che, nel 1807, primo fra i bresciani, fece un’escursione fino a Napoli e Pompei, e contribuito non poco agli scavi nel colle capitolino a Brescia, fra il 1823 e il 1826, insieme a Giovanni Labus e a Rodolfo Vantini. Il 20 luglio del 1826, ebbe la gioia, insieme ad altri due insigni studiosi, di scoprire la famosa

Un minuto a mezzanotte: il terremoto visto da Vobarno

in casa. E dove potevo andare con due bambine, di cui una di soli dieci mesi? Fuori, in una fredda notte di novembre? E fu così che, nella silenziosa cucina, presi un foglio e cominciai ad annotare tutto quello che in quell’attimo mi passò per la testa: impressioni, sensazioni, stati d’animo. E forse è proprio così che è nata l’idea di questo scrittto, che non pretende di dare notizie esaurienti su fatti che tutti conosciamo, e nemmeno fornire dati tecnici, cifre, stime. È soltanto un piccolo viaggio dell’anima. L’itinerario dell’interiorità che affronta un evento. È il semplice ricordo di un mese (il primo dopo il terremoto). È la cronaca interiore di quell’autunno del 2004 che oggi sembra già così lontano, ma che io desidero ricordare.

RIfiuto RIusato ad arte

La mostra prende avvio nel solco dell’iniziativa “Meccaniche della meraviglia” promossa a partire dal duemila dall’Assessorato alle (Dall’introduzione dell’autore) attività e beni culturali e ValoQuesto libro è nato quasi per rizzazione delle identità, culture caso. La notte stessa del terremoto! e lingue locali della Provincia di Poco dopo la scossa, mentre i Brescia. miei vicini, giustamente, scenLa pluriennale esprienza devano in strada per trascorrere dedicata all’arte contemporaalcune ore della notte o all’apernea, che nell’arco degli anni ha to o nelle automobili, io, non per avuto il merito di rendere visibili eroismo, ma per necessità, rimasi Roberto Maggi alcuni tra i tanti “tesori” presenti, e spesso poco conosciuti sul vittoria alata, orgoglio di Brescia mento aereo americano del 29 territorio provinciale ha rappreromana. gennaio 1945. Veramente pesante il contriIn quel sol giorno, come ricorda sentato un valido e stimolante buto dei cittadini paitonesi alle Lodovico Galli, perirono ben 52 antecedente per l’iniziativa produe guerre mondiali, che io persone, fra cui quattro sacerdoti. posta quest’anno dalla Comunità considero vere e proprie guerre Un plauso ben meritato a Pietro Montana della Valle Sabbia. civili europee, cui vanno aggiunti Bodei, che ha collocato una tes- In accordo con l’Amministrazione quelli dell’epidemia denominata sera in più nel gia ricco mosaico Provinciale, la Comunità Mon“spagnola” e del bombardabresciano.

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