Gattopardo marzo 2014

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marzo 2014

Il Gattopardo Inaugurata la nuova biblioteca comunale Bambini, genitori, nonni, autorità e curiosi hanno fatto da cornice all’inaugurazione della bella biblioteca comunale, sorta dopo una ristrutturazione poderosa dell’ex Consorzio Agrario. Riportiamo il bel discorso che il Presidente della Gavardo Servizi – dott. Bruno Braga – ha pronunziato prima del fatidico taglio del nastro. Un altro tassello, forse il più significativo, per la promozione della cultura e dei giovani è andato a buon fine.

c’era stato il Consorzio Agrario venne acquistato da chi ha amministrato prima di noi. L’attuale amministrazione ha fortemente voluto e realizzato la ristrutturazione che è sotto gli occhi di tutti. L’impegno di risorse umane ed economiche è stato significativo, personalmente però ritengo che il risultato ottenuto sia eccezionale. In questa sede trovano posto gli uffici della ASL, l’auditorium in cui ci troviamo e la biblioteca che è il fulcro di tutto l’edificio.

“Siamo qui oggi a festeggiare un momento, lasciatemi dire, di buona politica, di quella politica del fare che tanto ci piace. Buona politica perché ha operato in continuità con il passato e perché ha prodotto risultati. Si deve ricordare infatti, che l’edificio in cui

Vorrei porgere alcuni doverosi ringraziamenti: il primo al presidente Dott. Daniele Comini, che mi ha preceduto ed ha portato avanti gran parte del lavoro iniziale, il secondo ad Alketa che si è sobbarcata una mole considerevole di lavoro. Da ultimo a tutti quelli che ci hanno aiutato e si sono


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prodigati affinché questa giornata fosse all’altezza delle aspettative di tutti: dalla ditta Pavoni, ai suoi tecnici, agli uffici Comunali interessati, alle bibliotecarie, ai diversi tecnici e collaboratori che ci hanno assistito. Vorrei qui ricordare anche una persona che purtroppo ci ha lasciati nel dicembre scorso. A lui si deve l’avvio delle biblioteche in Lombardia: il senatore Sandro Fontana che probabilmente qualcuno di voi ha conosciuto. Fontana è stato ministro per l’Università e la ricerca del governo Amato, vicesegretario della Democrazia Cristiana, direttore del quotidiano «Il Popolo», parlamentare europeo a Strasburgo.
 Ma a noi piace ricordarlo quale assessore regionale della Lombardia nel 1975. In quel ruolo, Fontana pensò le biblioteche come fucine di ricerca, di studio, di innovazione e di coinvolgimento dei giovani; attuò una ricognizione globale sulle culture minori, classificando usi e costumi, dialetti e parlate, canti e balli popolari, sonate e strimpellate, proverbi e modi di dire, ninne nanne e nenie, orazioni e preghiere. Alle biblioteche lombarde assicurò finanziamenti ed una struttura in grado di farle nascere, crescere e prosperare negli attuali sistemi bibliotecari. A Gavardo è venuto l’ultima volta per la presentazione del libro dell’amico Fanfani “Potere discreto”, invitato dalla pro loco ed ospitato nella sede del museo. E qui mi ricollego per l’ultimo saluto di oggi: quello al primo bibliotecario gavardese: il maestro

Pieno Simoni che ricordo ancora oggi quando svolgeva la sua preziosa attività negli angusti locali sotto il Municipio, prima sede della biblioteca. Di acqua ne è passata da allora e la nostra biblioteca ha cambiato diverse sedi. Mi piace però pensare che questa sia la sede definitiva – chiudendo un ciclo iniziato circa quarant’anni addietro. Quindi non mi resta che augurarvi buona inaugurazione, buona festa e buona lettura”.

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L’ambiente relax.

I nuovi scaffali.

Il pubblico e le bande cittadine che hanno accompagnato in musica la festa di inaugurazione.

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La zona video e audio.

L’Assessore Salvadori Sandro che ha partecipato alla catena umana di trasferimento dell’ultimo libro e l’Assessore alla Cultura Francesca Orlini.

Lo scoprimento della nuova targa che ricorda l’intitolazione della biblioteca civica a Eugenio Bertoletti.

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L’Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Sabbia Stefano Gaburri mentre pronuncia il discorso.

Il Maestro Luigino Bertuetti in rappresentanza della famiglia a cui è intitolatala biblioteca.

Una giovane lettrice ha tenuto il nastro dell’inaugurazione.

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Il maestro Simoni, ricordato durante il discorso inaugurale, primo bibliotecario gavardese.

La benedizione impartita dal parroco don Giacomo Bonetta. Alle sue spalle l’Assessore Sergio Bertoloni che agli inizi della carriera politica ha ricoperto il ruolo di Presidente dalla Biblioteca.

Il Presidente della ComunitĂ Montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini mentre si intrattiene con il Sindaco.

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Voglia di futuro A conclusione di questo mandato amministrativo sarebbe, credo, naturale riassumere il lavoro fatto e, magari, rispondere alle solite trite e ritrite polemiche che hanno accompagnato questi cinque anni e che ancora vengono riproposte per insinuare il malaffare, la malagestione, lo spreco di denaro pubblico. Ma, da un lato, penso che i gavardesi siano capaci di vedere e valutare quanto abbiamo realizzato, pur nei cinque anni della peggior crisi economica dal dopoguerra e, dall’altro, penso che la denigrazione sia l’unico strumento rimasto a chi poco ha saputo fare e ancor meno ha saputo proporre per lo sviluppo e la crescita del nostro Comune. Il desiderio mio e, credo, di tutti noi è, invece, quello di guardare al futuro. Lo dobbiamo ai nostri giovani, ai nostri figli. Dopo questa crisi, anche la gestione dei Comuni non sarà più la stessa e sarà indispensabile saper mettere in campo strategie nuove che, nelle collaborazioni pubblico-privato sociale e nei fondi europei, sappiano intercettare nuove risorse e nuove opportunità. Proprio in questi primi mesi dell’anno ho seguito con attenzione il nuovo programma di finanziamenti europei per il periodo 20142020 dentro il quale si colloca Erasmus Plus, una straordinaria opportunità di formazione e lavoro per i nostri giovani. E’ stato, infatti, molto bello, la sera di San Valentino, accogliere in Auditorium quasi 150 giovani e comprendere come siano consapevoli delle difficoltà di questo momento storico, ma

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pure delle straordinarie opportunità. Così, penso, sarà motivo di grande soddisfazione per tutta la Comunità gavardese poter mandare la prossima estate 12-15 giovani nel Regno Unito, per sei settimane, per imparare seriamente la lingua inglese. E questo grazie alla disponibilità e alla collaborazione, sia dell’A.Ge Gavardo, che della ProLoco del Chiese che ringrazio di cuore per la loro generosità e sostegno al nostro territorio ed alle nostre famiglie. Il nostro futuro è certamente inscindibile dal tema delle energie rinnovabili. E su questo tema abbiamo già imparato come partecipare a bandi complessi come quello del Fondo Kyoto, il cui contributo consentirà alla Gavardo Servizi Srl di realizzare una prima rete di teleriscaldamento alimentata da un piccolo impianto di cogenerazione a biomassa sul quale stiamo costruendo una filiera che, da un lato consenta di ottenere il cippato dalla cura dei nostri boschi e, dall’altro crei occasioni di lavoro attraverso la creazione di imprese boschive o il potenziamento di quelle già presenti sul territorio. La tutela e valorizzazione del nostro ambiente cittadino è fortemente presente anche nei progetti denominati Smart City sui quali abbiamo avviato il programma di rifacimento della pubblica illuminazione con tecnologie a led e pali intelligenti che, non solo diminuiranno l’inquinamento luminoso, ma consentiranno forti risparmi sui consumi di energia.


Ci sono ancora alcuni temi che mi appassionano: portare fin sull’isolo e quindi in centro al paese, la ciclabile della Gavardina (molto frequentata) con una passerella a sbalzo sul Naviglio che eviti così i problemi di convivenza dei ciclisti con i residenti di via Carlo Sormani e la conseguente riqualificazione di P.zza Marconi con l’ammodernamento complessivo del Municipio, oggi gravemente inadeguato alle esigenze di una pubblica amministrazione moderna e aperta ai cittadini. Il Programma Europa Creativa 2014-2020 ed i Finanziamenti Fondazione Cariplo (sui quali stiamo già predisponendo la domanda di partecipazione agli Interventi Emblematici 2014), per concludere, offrono occasioni da non perdere anche per altri due elementi molto significativi della nostra storia e del futuro dei nostri servizi culturali e sociali: il recupero delle ex scuola elementari per una residenzialità leggera per giovani coppie ed anziani e la ulteriore valorizzazione

del nostro splendido Museo Archeologico, divenuto Sito Seriale Unesco grazie allo straordinario lavoro del Presidente Prof.Angelo D’Acunto e del Gruppo Grotte Gavardo, capitanato dal sempre disponibile Carlo Pettini, che ringrazio di cuore per lo stupore che sa trasmettere difronte ad ogni reperto vecchio di migliaia di anni. Non mi dilungo oltre perché sarebbero ancora numerose le sfide che attenderanno i prossimi Amministratori chiamati a progettare la società 2.0. In questi cinque anni ho certamente commesso degli errori ed il mio carattere avrà certamente ferito ed amareggiato alcune persone: me ne scuso pubblicamente, con la consapevolezza che l’impegno profuso ed il lavoro svolto è stato ispirato e guidato dal desiderio di regalare ai miei bambini, alla mia famiglia ed alla mia comunità un paese migliore. Spero, almeno in parte, di esservi riuscito! Il sindaco Emanuele Vezzola

Arredo urbano a Sopraponte

Il nuovo arredo urbano alla chiesa di sopraponte con i paletti e le catene fissate al suolo.

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Le “mascherine� 2014 del centro sociale Sempre grazie all’infaticabile Presidente Amerigo Filippini, gli anziani riescono a trovare momenti di svago anche durante la festa di Carnevale.

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A maggio l’apertura della strada dei cavatori con l’ingresso in tangenziale Ancora un mese di lavoro e la nuova strada dei cavatori sarà asfaltata e completata con la rimozione dei guard-rail. L’immisione diretta in tangenziale è l’ultimo passaggio prima del completamento di questa nuova infrastruttura.

L’Assessore Bruno Ariassi durante un sopralluogo presso l’ingresso in tangenziale della nuova strada che collegherà Soprazocco a Gavardo.

Quasi ultimati i lavori anche sul lato dell’uscita della tangenziale. L’Assessore ha dichiarato: “Conto di inaugurare questa grande opera infrastrutturale il primo di maggio in occasione della Fiera di Gavardo e Valle Sabbia”

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Inaugurata la nuova ala dell’ospedale Si è tenuta giovedì 19 dicembre la cerimonia di inaugurazione della nuova ala dell’Ospedale di Gavardo presieduta da Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia. Alla cerimonia, accanto al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Marco Votta, erano presenti l’Assessore Giorgio Bontempi in rappresentanza della provincia di Brescia, Emanuele Vezzola Sindaco del Comune di Gavardo e Presidente dell’Associazione Comuni Bresciani e Giovanmaria Flocchini Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia. Anche il parterre era quello delle grandi occasioni, con rappresentanti del mondo politico, istituzionale, economico e accademico. Numerosi i cittadini presenti. Oggi, tutta la struttura è più funzionale, in grado di fornire servizi più adeguati a vantaggio dei cittadini. L’ambizioso percorso fu avviato nel 2006 con il finanziamento del progetto. La sanità lombarda è un sistema di eccellenza che ha fatto della qualità della rete ospedaliera il suo fulcro e che trova conferma nell’inaugurazione di nuove strutture come questa. La stazione appaltante per la realizzazione dell’intervento è stata la Società regionale

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Infrastrutture Lombarde mentre progettista ed esecutore dell’opera è stato il raggruppamento temporaneo di impresa Siram SpA e Arco Lavori. L’intervento ha completamente ridisegnato la struttura che è passata da un volume di 66.000 metri cubi a 99.000 metri cubi con un incremento di superficie lorda di 11.620 metri quadrati. La nuova ala si sviluppa su cinque piani fuori terra con una ossatura portante in cemento armato e acciaio nel rispetto delle normative antisismiche. Grazie al nuovo complesso i servizi sono organizzati e tarati sulle esigenze sanitarie della cittadinanza superando, per esempio, il concetto di “reparto tradizionale” per cui le funzioni specifiche non saranno più legate alla peculiarità delle singole discipline specialistiche ma consentiranno degenze flessibili e intercambiabili nell’ottica di un’organizzazione che tenga conto dell’intensità di cura e della complessità assistenziale. Il primo piano, con accesso diretto da via Santa Maria, ospita il nuovo Pronto Soccorso mentre nei superiori quattro piani verranno collocate le Unità Operative di degenza. L’apparecchiatura più importante acquista-


ta è la risonanza magnetica che ha comportato un investimento di 939.548 euro e verrà installata una volta terminati i lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali (per i quali verranno investiti 600.000 euro). L’acquisto è rientrato nel piano investimenti del 2012 dell’Azienda Ospedaliera. La macchina, di 1,5 tesla di potenza, risulterà di grande utilità per i percorsi diagnostici e per alcuni ambiti potrà offrire possibilità diagnostiche superiori alla TC. Nel finanziamento è invece rientrato anche l’acquisto di arredi e attrezzature elettromedicali quali: letti elettrici di nuova generazione, letti bilancia, arredi sanitari e arredi per le sale di attesa e per i soggiorni; defibrillatori multiparametrici per l’allestimento dei due ambulatori di emergenza, elettrocardiografi per l’allestimento dell’Osservazione Breve Intensiva, sistema di telemetria per monitoraggio pazienti, testaletto specifici per la degenza ordinaria e per l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica. Il nuovo Pronto Soccorso offre, rispetto al passato, spazi più ampi e migliori condizioni di comfort e privacy per pazienti e accompagnatori. Occupa una superficie di 1.500 mq, è fruibile direttamente dalla strada sia attraverso la camera calda di 215 mq sia attraverso un percorso pedonale coperto. E’ collegato funzionalmente alla Radiologia già esistente che è stata anch’essa oggetto di lavori di ristrutturazione che hanno permesso l’integrazione tra il nuovo Pronto Soccor-

so e le aree di diagnostica per immagini. Il Pronto Soccorso offre: una nuova sala d’attesa di 80 mq con 42 posti a sedere; una zona triage per l’accettazione dei pazienti di circa 53 mq; 4 stanze di degenza per l’Osservazione Breve Intensiva con 8 posti letto; 5 ambulatori per l’attività specifica del Pronto Soccorso. Il Pronto Soccorso è collegato, tramite un ascensore dedicato, alla Terapia Intensiva e alla futura risonanza magnetica in modo da garantire un percorso specifico ed adeguato per i pazienti che accedono in regime di emergenza-urgenza. Inoltre è collegato con tutti gli altri reparti posti ai piani superiori e con la vecchia struttura. Tra le opere più importanti correlate all’ampliamento vi è il rifacimento della centrale elettrica che ha comportato una spesa di 510.000 euro.

I locali attualmente occupati dal Pronto Soccorso, una volta lasciati liberi, verranno ristrutturati per ospitare la risonanza magnetica. Con il trasferimento del Pronto Soccorso e della camera mortuaria verrà alleggerita la viabilità veicolare interna all’Ospedale riducendo l’accesso dagli attuali due ingressi carrai (da Via Gosa e da Via Torresella) ai soli veicoli autorizzati, ai mezzi destinati al carico scarico merci ed ai mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco.

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IL GATTOPARDO - Marzo 2014 Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 34/1999 Editore, Comune di Gavardo Direttore Responsabile, Emanuele Vezzola Progetto grafico, impaginazione e stampa Fly Color srl - via Provinciale, 72/A Vobarno (Bs) Tiratura copie: 5000

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Viabilità e parcheggi di fronte al nuovo pronto soccorso Nodari: “una pianificazione rispettosa delle numerose strutture presenti in zona” Una nuova viabilità nella zona del pronto soccorso, spostato di recente in seguito alla messa in funzione dell’ala nuova dell’ospedale. Il nuovo pronto soccorso, che guarda via Santa Maria, è entrato in funzione ufficialmente a partire dal 20 dicembre 2013. In quella fase iniziale era stata posizionata la segnaletica (orizzontale e verticale) in via provvisoria, anche per verificarne il funzionamento. L’amministrazione comunale ha pianificato e studiato la situazione, non lasciando nulla al caso, in stretto contatto con la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera di Desenzano, fissando in 30 giorni il periodo di verifica della viabilità. Anche perché le dinamiche dell’ingresso al Pronto Soccorso dovevano comprendere sia l’accesso delle ambulanze, sia quello degli operatori di associazioni sia quello dei privati. “E’ chiaro che – spiega l’assessore alla viabilità Giuseppe Nodari -; nei primissimi giorni qualche disguido c’è stato, ma era assolutamente previsto perché in un contesto centrale come via Santa Maria era quasi impossibile riuscire ad impostare fin dall’inizio una formula perfetta”. Oggi, però, le cose sembrano sistemate, anche perché Nodari non ha tralasciato alcun particolare: “Nella zona alta della via c’è l’accesso al pronto soccorso – prosegue -; e dall’altra quelli alla Fondazione La Memoria, alla scuola parroc-

chiale e all’oratorio. La priorità è stata quella di assicurare la sicurezza di tutti i fruitori di queste realtà oltre che dei cittadini residenti. Abbiamo cercato di pianificare al meglio la viabilità, senza penalizzare nessuno”. Anche in quest’ottica è stato allargato il senso unico fino all’ingresso degli operatori del pronto soccorso. Infine rimane il nodo dei parcheggi della zona, anche quello oggetto di una sistemazione in grado di garantire un po’ tutte le categorie. Oltre ai parcheggi laterali all’entrata della Fondazione La Memoria e a quelli a disco orario lungo tutto il viale che costeggia il muro di recinzione dell’asilo parrocchiale, in via Rossini, proprio per agevolare l’accesso alle scuole, è stato installato il parcheggio a disco orario, con 3 ore di sosta consentita. Non solo: è stato anche adottato, nella zona di parcheggio a pagamento con cassa automatica delimitato dalle sbarre, accanto all’ospedale, un bonus di 15 minuti gratuiti, un tempo più che sufficiente per accompagnare i figli all’entrata della scuola. “La capienza di parcheggio – conclude Nodari -; risponde a esigenze anche superiori a quelle attuali. Certo è che, come in molti altri aspetti della vita comunitaria, ci aspettiamo il rispetto delle regole da parte di tutti gli utenti”. Per la ridefinizione della viabilità della zona l’amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto un contributo di 5 mila euro da parte della Comunità Montana di Vallesabbia.


Inaugurata la nuova sede del distretto ASL nei locali sotto la biblioteca Un dicembre con due tagli di nastro. Due inaugurazioni in pochi giorni: distretto ASL e nuova ala dell’ospedale. Il Sindaco Vezzola ha evidenziato l’impegno del Comune di Gavardo che è riuscito a riqualificare una zona degradata (prima c’era la sede dell’ex consorzio agrario, chiuso da anni), acquistando l’area (operazione gestita dalla precedente Amministrazione) e realizzando il nuovo moderno edificio che accoglierà a breve anche al nuova biblioteca con annes-

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so auditorium. Costo complessivo dell’opera, compreso l’acquisto dell’area, circa 3 milioni di euro. “Un esempio – ha sottolineato il sindaco – di come anche la pubblica amministrazione è in grado di realizzare le opere che servono per i servizi ai cittadini, rispettando i tempi”. Ha poi annunciato che a breve sarà acquisita l’area della vicina stazione di servizio Total Erg per adibirla a parcheggio.L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco Emanuele Vezzo-


la, del direttore generale dell’Asl di Brescia Carmelo Scarcella, della responsabile del distretto Fiorella Cadoria, di alcuni sindaci e assessori dei paesi interessati (oltre a Gavardo, Muscoline, Paitone, Prevalle, Roè Volciano, Serle Vallio Terme, Villanuova sul Clisi e Vobarno), dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di alcuni cittadini.

zi al cittadino che finora erano sparsi in più edifici – ha precisato il direttore Scarcella –. Si realizza un progetto a lungo inseguito e che a breve vedrà il trasferimento da Nozza anche del Psal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) e da Salò del Servizio Alcologia per la prevenzione delle dipendenze”.

“La nuova sede sarà un polo sanitario per la media e bassa Valsabbia per tutti i servi-

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Un riconoscimento a chi si adopera per la nostra comunità Come ormai da tradizione, in occasione del S. Natale, sono stati premiati durante il concerto di S. Stefano, alcuni nostri concittadini che si sono contraddistinti, attraverso il loro operato a favore della comunità. E’ stato consegnato un simbolico “Angelo custode” alla “Zia” Rosa Leni, per il suo pluriennale lavoro come educatrice e coordinatrice dell’asilo nido comunale (giunta tra l’altro “all’età pensionabile” giunga per l’occasione un ringraziamento per il lungo operato prestato a fianco dei nostri piccoli e un caro e sincero augurio di “godersi” con tanta serenità i prossimi anni di meritato riposo); al maestro di musica per eccellenza di Gavardo, il Cav. Mario Mabellini, che per tanti anni ha seguito la banda musicale di Gavardo e la N. Baronchelli di Sopraponte, dove ancora insegna e avvia alla passione per la musica tanti giovani ragazzini ed infine “all’istrionico” Giorgio Bazoli, che ha deciso di dedicare gran parte del suo tempo da neo pensionato all’attività di intrattenitore per i nostri anziani delle casa di riposo. A.S.

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Polvere di stelle

A cura dell’Assessorato alla Cultura “L’intellettuale, quello vero, lo distingui perché ama il pensiero ma ancora di più ama la realtà. Ed è lì che diventa scomodo. Le parole, i pensieri, le ideologie, le misura con la realtà. E dunque di volta in volta diventa spiacevole per qualcuno. Quando un intellettuale non spiace più a nessuno non è che serva a molto” (G. Gaber) Giorgio Gaber e Alberto Sordi ci hanno lasciato dieci anni fa. Il musicista era nato nel gennaio del 1939; l’attore nel giugno del 1920. Entrambi scomparvero tra gennaio e febbraio 2003. Gavardo ha voluto ricordare i due grandi protagonisti della musica e del cinema italiano con un divertente ed ironico spettacolo andato in scena il 23 novembre 2013 presso il salone Pio XI. Polvere di Stelle, questo il titolo dello spettacolo, ideato e messo in scena da Luciano Bertoli, apprezzato artista bresciano, ha saputo divertire lo spettatore con sketch comici alternati ad emozionanti pagine musicali. La partecipazione di Alessandro Adami (noto per la sua inconfondibile voce) accompagnato dal suo trio musicale ha reso la serata ancor più coinvolgente. Il pubblico ha accolto con grande entusiasmo l’interpretazione dell’attore e del musicista: uno spettacolo difficile, una “scommessa” come lo ha definito Bertoli. “È stata una vera e propria sfida combinare i due grandissimi artisti” ha affermato Luciano Bertoli, “una sfida che ho accolto con grande entusiasmo quando l’Ammini-

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strazione Comunale mi ha chiesto di scrivere uno spettacolo per ricordare due grandi uomini della nostra storia musicale e cinematografica”. Come ricordato da Bertoli il corto circuito che uno spettacolo di Giorgio Gaber o un film di Alberto Sordi generavano erano le parole, i gesti, i personaggi, la musica, le canzoni, l’impeto civile e il divertimento. Oggi quegli spettacoli e quelle pellicole sono pietre miliari per la loro capacità di mettere a nudo, con pudore e sottigliezza, la tragicità ordinaria dell’esistenza e del vivere insieme, dell’italiano medio. Gaber e Sordi dicevano sempre quello che sentivano in modo vero, lucido, affilato. Il recital “Polvere di stelle” ha ripercorso alcune tappe nella musica e nelle parole di queste due stelle: due uomini del nostro tempo amati, rivisti, riascoltati e seguiti ancora oggi da spettatori di ogni età che dalla “polvere” di queste due stelle sono ancora “infettati”. Lo spettacolo non ha avuto la presunzione di replicare le inimitabili individualità di Gaber e Sordi, ma di rievocare la loro simpatia e di ricordare il loro carisma e la loro ironia. Quell’ironia che ha costituito il filo conduttore dell’intera rappresentazione ed ha stupito tutti gli spettatori per la maestrale combinazione di dialoghi, canzoni ed espressioni sapientemente messa in scena ed interpretate dall’attore. Uno spettacolo che ha saputo emozionare, commuovere e divertire.


Diritti edificatori: missione compiuta! A seguito di lunghe e pazienti trattative sono a disposizione dei cittadini i volumi edificatori per chi ne facesse richiesta. In data 14 gennaio 2014 è stato sottoscritto l’atto dal notaio. La Comunità Montana Valle Sabbia ha realizzato un parco fotovoltaico a partecipazione pubblica al fine di fornire energia per le utenze pubbliche di ben 25 comuni, su di un’area posta al confine occidentale del comune di Gavardo, in località Gusciana, nei pressi della frazione di Pospesio in comune di Paitone. L’area interessata dal parco fotovoltaico era caratterizzata dalla presenza di 13 edifici agro-produttivi, di superficie coperta complessiva di circa 16.000 mq, adibiti allo stallo di tacchini, che versavano in pessimo stato di conservazione: la presenza di materiale in fibra d’amianto (eternit) sulle coperture non protette ed esposte agli eventi atmosferici rappresentava certamente un pericolo contingente per l’inquinamento delle acque ed atmosferico. Vi è inoltre la presenza di due edifici di origine storica, con elementi architettonici riconoscibili e di pregevole valore, uno interno all’area ed uno, di dimensioni più limitate, limitrofo alla stessa, che s’intende salvaguardare e valorizzare con la realizzazione di un parco didattico delle fonti rinnovabili. Uno degli obiettivi strategici che il Piano Governo del Territorio del comune di Gavardo si era posto sin dall’inizio del processo di

pianificazione era stato quello della ricerca di meccanismi urbanistici innovativi, attraverso i criteri di compensazione ed incentivazione, per la risoluzione di problematiche ambientali presenti sul territorio. Tra le criticità individuate vi era l’insediamento agro-produttivo dismesso in località Gusciana, denominato “ex Cip-Zoo”. Il meccanismo individuato era stato quello di riconoscere un premio volumetrico in cambio della bonifica dell’area, allora interessata dalla presenza di capannoni avicoli dismessi con presenza di ampie superfici con copertura in fibra d’amianto (eternit). La scelta, frutto anche di modifiche introdotte durante il processo di Valutazione Ambientale Strategica, era stata quella di definire una destinazione d’uso che consentisse la bonifica e la risoluzione di un problema ambientale: come “premio” per la bonifica e l’eliminazione del problema, il PGT aveva previsto la corresponsione di un credito insediativo (pari a 13.000 mq di slp a carattere residenziale), da attuarsi in appositi ambiti individuati sul territorio comunale e denominati “Aree ad Urbanizzazione Condizionata”, sui quali “atterreranno” i crediti insediativi in aggiunta alla capacità edificatoria propria del lotto. L’attribuzione del “credito insediativo” si attua attraverso il meccanismo della perequazione urbanistica, introdotto dall’articolo 11 della Legge Regionale 12/2005. La scelta della perequazione ormai è diventata una scelta obbligata della pianificazione come

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metodo che permette la distribuzione dei diritti edificatori tra i proprietari per superare i rigidi limiti della zonizzazione. Per perequazione si intende l’attribuzione di un valore edificatorio uguale per tutte le proprietà oggetto di trasformazione territoriale. I singoli lotti vengono ricompresi in ambiti spaziali più ampi, definiti “Aree ad urbanizzazione condizionata”, determinati da un indice derivante dalla capacità edificatoria del terreno e dai diritti edificatori provenienti dall’Ambito della Gusciana. Viene naturalmente mantenuto l’onere di cessione gratuita delle aree necessarie per le attrezzature pubbliche e per le infrastrutture. Rimangono invariati i criteri di convenzione e trattative con l’Amministrazione Comunale, che solitamente sono in uso per operazioni urbanistiche di ampio respiro, per la collocazione spaziale delle aree pubbliche. Nel caso specifico la capacità edificatoria premiale è stata quindi maturata alle seguenti condizioni, mediante: - l’esecuzione di indagini ambientali preliminari del sottosuolo ai sensi del D.Lgs 152/2006 al fine di verificare l’idoneità dei suoli alla destinazione prevista dalla presente scheda; - l’ eliminazione degli edifici agro-produttivi dismessi presenti all’interno dell’ambito; - la bonifica del materiale in fibra di amianto presente, complessivamente sono stati smaltiti più di 350.000 kg. di materiale contaminato da amianto senza costi per la comunità;

Estratto ortofoto con individuazione dell’ambito prima dell’intervento.

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- la cessione al comune, a titolo gratuito e nella misura del 60% del totale previsto dall’ambito di trasformazione (13.000 mq di slp), dei diritti edificatori insediabili nelle aree ad urbanizzazione condizionata individuate dal PGT sul territorio comunale come “Aree ad Urbanizzazione Condizionata”. A tale riguardo, il 14 gennaio 2014 è stata sottoscritta tra il Comune di Gavardo e la società agricola “Allevamenti del Garda Barzetti” la Convenzione Urbanistica per la formalizzazione della distribuzione dei diritti edificatori previsti dalle vigenti norme del P.G.T., nella misura prevista dalle Norme Tecniche di Attuazione con riferimento all’ambito di trasformazione n. 13, in ragione del 60% al Comune di Gavardo (mq 7.800 di SLP) ed in ragione del 40% alla Allevamenti del Garda (mq 5.200 di SLP). Per la gestione dei diritti edificatori sarà istituito un registro contenente le seguenti informazioni: numero progressivo; dati catastali, superficie e proprietà dell’area; diritti edificatori trasferiti; data atto di cessione, nome del notaio rogante, numero di raccolta e di repertorio, data e numero di registrazione dell’atto, data e numero di trascrizione dell’atto; ecc.. Il registro sarà tenuto dall’Area Tecnica Gestione del Territorio, la quale dovrà consentire la consultazione dello stesso da parte dei cittadini interessati e titolari di un interesse legittimo. Il registro (cartaceo e digitale) non avrà effi-


cacia probatoria, ma solo indicativa. Per ogni annotazione sul registro l’Area Tecnica rilascerà all’avente titolo, in un unico esemplare, certificato attestante l’annotazione e gli estremi dell’atto da cui deriva l’attribuzione dei diritti stessi. Il rilascio del certificato dei diritti edificatori sarà soggetto al pagamento dei diritti di segreteria nella misura stabilita con deliberazione della Giunta Comunale. La possibilità di utilizzazione dei diritti edificatori decorrerà dalla data di rilascio del certificato dei diritti edificatori. La cessione dei diritti edificatori avverrà con atto pubblico o scrittura privata autenticata, da trascrivere nei registri immobiliari, e da allegarsi in copia al registro delle cessioni dei diritti. In caso di trasferimento dei diritti edificatori, l’ufficio competente annoterà nell’apposita sezione del registro il passaggio di proprietà,

rilascerà un nuovo certificato intestato all’acquirente, che sarà il nuovo avente titolo. Ogni atto notarile avente ad oggetto il trasferimento di diritti edificatori dovrà porre a carico dell’acquirente l’obbligo di comunicare al Comune l’avvenuta cessione e gli estremi dell’atto e tale obbligo dovrà essere previsto in ogni successivo trasferimento della proprietà dei diritti; l’acquirente dovrà chiedere il rilascio del certificato a suo nome allegando copia dell’atto medesimo e, ove occorra, il certificato originale del venditore. L’ufficio Tecnico Comunale è a disposizione degli interessati per illustrare il meccanismo di attuazione dei crediti edificatori e delle relative “Aree ad urbanizzazione condizionata”. L’Assessore all’Urbanistica Sergio Bertoloni

Vista panoramica dell’area dal monte Budellone prima dell’intervento.

Vista dell’edificio di origine storica oggetto di salvaguardia interno all’area.

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A Gavardo il Giorno della Memoria Il mio nome è 174517 Lettura teatrale da “Se Questo è Un Uomo” di Primo Levi. “Per mia fortuna sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944 e cioè dopo che il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito di allungare la vita media dei prigionieri da eliminarsi, concedendo sensibili miglioramenti nel tenor di vita e sospendendo temporaneamente le uccisioni ad arbitrio dei singoli”. (P. Levi, dalla Prefazione di “Se Questo è Un Uomo”) Sabato 25 gennaio presso il Salone Pio XI è andato in scena lo spettacolo teatrale scritto ed interpretato da Alberto Veneziani ed accompagnato dalle musiche originali di Paolo Bacchetta e di Giacomo Papetti. A distanza di 70 anni dai fatti narrati, “Se Questo è Un Uomo” racconta con fredda lucidità la vicenda del popolo ebreo nei campi di annientamento. È la storia dell’annullamento della dignità, del seppellimento del ricordo, della riduzione ai minimi termini della moralità umana. Il racconto dei giorni di prigionia atterrisce non tanto per la crudezza dei particolari (pochi in realtà) quanto per la forza con cui trascina il lettore nella “normalità” della vita del campo, una normalità disumana alla quale ben presto ci si abitua, finché la realtà del campo ricompare in tutta la sua assurdità, lasciandogli l’angoscia di avere creduto per un attimo che, tutto sommato, esisteva un ordine tollerabile.

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L’inferno di Levi non è l’inferno dantesco, in cui la logica del contrappasso costituisce una legge in grado di ordinare, finalmente, persino il turbinare delle anime. Nell’opera Dantesca, come nella vita ordinaria, l’umanità traboccante dei personaggi si concretizza nei peccati, puntualmente puniti nel luogo e nei modi previsti. Nel libro di Levi l’umanità annullata non concede neanche il lusso di peccare. L’ordine è sovvertito perché è cancellata ogni pretesa di moralità o di eticità: rubare è sopravvivere, sopraffare è concedersi una possibilità in più. Alberto Veneziani, con profonda sensibilità, attraverso le parole, la musica e la danza ha riportato lo spettatore a quei terribili anni, all’inferno dei campi di annientamento, facendo eco al monito contenuto nel libro, perché si faccia memoria di quanto accaduto. Per non dimenticare.


A Gavardo il Giorno del Ricordo. di Nidia Cernecca e Gigi D’Agostini Febbraio 1947. Il Trattato di Pace di Parigi definì la cessione alla Jugoslavia delle terre ai Confini Orientali dell’Italia che aveva perso la Guerra e con quelle terre pagò i suoi debiti. Febbraio 2014. Gavardo ha commemorato quella triste data che ha sancito la perdita subita da tutti gli Italiani di una parte bellissima del suo territorio. Nidia Cernecca e Gigi D’Agostini, esuli istriani, sono stati invitati dal Comune di Gavardo a commemorare questo triste evento che ha avuto come tragica conseguenza un Esodo biblico di 350.0000 Istriani, Fiumani e Dalmati che sono stati costretti ad abbandonare la loro terra, a sradicare le proprie radici, a ricostruirsi una nuova vita fatta di sacrifici, di grandi rinunce e di struggente nostalgia. Per molti fu la Patria il loro Esilio, ma per tanti altri, fu destinato un Esilio oltre oceano in paesi dove fu ancora più dolorosa la lontananza dal suolo italiano. Questo Popolo sfortunato si dimostrò coraggioso e tenace, seppe dare all’Italia un notevole contributo di personaggi in ogni campo della vita sociale, fu parte rilevante della rinascita e della ricostruzione dalle ceneri della Guerra. Nidia Cernecca e Gigi D’Agostini hanno portato con orgoglio la loro testimonianza anche a Gavardo come in tantissimi altri Comuni della nostra Italia ed hanno lasciato un messaggio di Pace e di Umanità agli studenti delle terze medie che hanno seguito con tanto coinvolgimento la loro conferenza e la visita guidata alla Mostra fotografico-documentale esposta per una settimana alla Biblioteca Civica. I ragazzi delle scuole che si sono avvicendati davanti ai pannelli hanno potuto conoscere i

temi della mostra: storia, cultura, foibe, gulag, esodo e bellezze naturali. I due relatori ringraziano gli studenti, i docenti, la Dirigente scolastica, le Autorità istituzionali e tutto il personale della Biblioteca Civica che con grande abnegazione e solidarietà hanno dato un’encomiabile assistenza nel progetto culturale; riconoscenti anche alla RAI che, per loro espresso desiderio, ha dato con la sua presenza a Gavardo il meritato lustro per la celebrazione dell’evento, in diretta, nella trasmissione “PORTA A PORTA”.

Poliglot - TiAmo Vi ricordiamo gli appuntamenti organizzati dal Poliglot Club, con il contributo ed il patrocinio del Comune di Gavardo, ogni giovedì sera dalle 20.30 presso il Bar Birillo di Via Falcone attivi ormai da qualche mese. Scopo degli incontri è allenare e migliorare, mediante la conversazione, la lingua preferita. Per partecipare è richiesta la conoscenza di base di almeno una lingua straniera. Ci si può sedere ai diversi tavoli, contrassegnati dalle bandiere delle diverse nazionalità, per conversare in inglese, francese, spagnolo, ma anche tedesco e olandese Il tutto condito da allegria e voglia di mettersi in gioco. Gli incontri sono gratuiti ed è possibile diventare soci sostenitori del club versando una quota annuale di 10 euro. Vi aspettiamo!

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Storie in festa 2014: domeniche per bambini A cura dell’Assessorato alla Cultura A decorrere dal 16 febbraio e per cinque domeniche consecutive, una serie di rappresentazioni teatrali e di letture animate hanno intrattenuto i più piccoli presso l’auditorium Cecilia Zane. Anche quest’anno si è voluto proporre in modo giocoso e divertente alla platea di piccoli spettatori i diversi temi della nostra realtà: il significato della bandiera d’Italia, la

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possibilità di utilizzare due volte uno stesso oggetto mediante il riciclo, l’importanza della conoscenza della segnaletica stradale…. per sapere come superare i mille “ostacoli” e “pericoli” che si possono incontrare lungo la strada. E poi racconti e storie, liberamente tratte dalla letteratura classica e tradizionale. Gli incontri sono stati accolti con favore dai bambini e dai genitori che numerosi hanno affollato l’auditorium. Come lo scorso anno si è deciso di invitare attori di associazioni teatrali e culturali diverse così da assicurare rappresentazioni diversificate e singolari che hanno saputo interpretare e soddisfare le esigenze ed i bisogni dei bambini con un approccio di volta in volta innovativo. Un grazie particolare ai genitori, ai nonni e a tutti coloro che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa accompagnando i bambini alle rappresentazioni.


Il “Circolo Culturale Strada Larga” in collaborazione con la Proloco del Chiese il patrocinio del comune di Gavardo

1^ MOSTRA FOTOGRAFICA Giovanile

Presenta:

12-13 aprile Auditorium C. Zane - Gavardo Sabato: 16.30 - 20.30 Domenica: 09.30 - 20.30 Martina Dall’Oglio (movimento)

Andrea Dottesi (paesaggistica)

Thea Pasini (ritratti)

Hotel Villa Schindler (Manerba)

(via Quarena, Gavardo)

Buffet durante l’esposizione Accompagnamento musicale di:

DJ MIKY

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Al museo si sta bene

Un progetto sperimentale di collaborazione tra il Museo Archeologico e la Fondazione “La Memoria” “Al museo si sta bene”: questo il titolo del progetto nato dalla collaborazione tra Civico Museo Archeologico della Valle Sabbia e Fondazione onlus “La Memoria” di Gavardo. Le due realtà hanno cercato una sinergia di intenti che, valorizzando le rispettive peculiarità e obiettivi, favorisse, da parte degli ospiti anziani della casa di riposo, un percorso fortemente interattivo nello scambio reciproco di “memorie” e di esperienze. Il tema della memoria è proprio il filo conduttore di un itinerario che ha puntato all’attivo coinvolgimento dei fruitori anziani, soprattutto delle donne, molte delle quali in gioventù coinvolte nel settore produttivo del lanificio locale. Ecco allora che il “tessuto”, inteso non solo in termini di prodotto artigianale, ma simbolicamente esplicato nella dimensione degli intrecci e delle relazioni, è diventato il punto focale dell’intera progettazione. Il museo, d’altro canto, “luogo della memoria” per eccellenza, si presta a sollecitare rimandi temporali, per la sua naturale predisposizione ad offrire “cose”, oggetti tangibili, reperti, nel caso specifico del Museo Archeologico, legati ai diversi aspetti della vita quotidiana nelle diverse epoche. Per favorire un approccio “tattile” ai contenuti del museo sono stati, dunque, selezionati due laboratori, dedicati alla tessitura e alla ceramica. A questi è stato anticipato un incontro introduttivo che si è tenuto presso la Fondazione, in cui un’educatrice del museo ha intervistato il maestro Piero Simoni, fondatore e storico direttore del museo. L’incontro è stato così

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motivante che ben 27 ospiti della struttura (molti più di quelli che ci si aspettava) hanno deciso di aderire all’iniziativa. Visto il consistente numero di partecipanti, supportati da diversi gradi di autonomia e/o di compromissione cognitiva e motoria, sono stati definiti due gruppi che a turno hanno preso parte alle attività. Il progetto è ad oggi in fase conclusiva: dopo il laboratorio di tessitura, che si è svolto in museo a dicembre, ci si è visti costretti, causa malanni stagionali, a trasferire il laboratorio di ceramica presso la casa di riposo. Il feedback riscontrato fino ad ora dagli ospiti è stato molto positivo: i laboratori sono stati apprezzati e i manufatti realizzati sono stati gelosamente conservati o donati ai propri cari. Appena le condizioni del tempo lo


consentiranno, si terrà un incontro conclusivo presso il museo per osservare insieme i vasi del Monte Covolo, come richiesto da molti ospiti interessati ai ritrovamenti locali e, soprattutto, per concludere in bellezza con un festoso momento conviviale. Ci si augura che questo sia solo l’inizio di una collaborazione fruttuosa. Un ringraziamento speciale a tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto. I Servizi Educativi del Museo Angelo D’Acunto

Ambulatori via copponi destinati ad housing sociale Continueranno ad avere una destinazione d’uso sociale, gli ex studi medici di via Copponi a Gavardo. Dopo la partenza dei medici infatti, i servizi sociali si sono premurati di mettere in contatto la proprietà dei locali con la cooperativa La Cordata di Roè Volciano, che prenderà in affitto lo stabile ricavandone un appartamento ad uso abitativo. Appartamento che sarà messo a disposizione in via esclusiva attraverso apposita convenzione, del comune, che individuerà tramite la segnalazione dell’assistente sociale soggetti cosidetti “fragili” ed in particolare nuclei famigliari con figli minori soggetto a sfratto. La cooperativa integrerà il servizio con l’affiancamento di un equipe di professionisti e in particolare di un operatore, che seguirà l’utente, la famiglia, in un percorso indirizzato all’autonomia economica e quindi abitativa, monitorandone la gestione delle spese domestiche e affiancandola nella ricerca di una collocazione lavorativa definita. Il costo a carico del comune dell’intero pacchetto (locali + operatore) sarà di € 500 al mese. Spesa di gran lunga inferiore se paragonata all’eventuale presa in carico anche di un solo minore a seguito di segnalazione del tribunale minori causa sfratto esecutivo (circa 80-90 €/giorno) e socialmente, educativamente e formativamente imparagonabile.

Politiche per la famiglia La famiglia è stata al centro delle scelte di questa amministrazione, la decisione di non effettuare tagli al settore sociale e alla scuola, basterebbero da sole a confermare questa tesi. L’intervento sul servizio nido con la creazione del polo dell’infanzia è stata forse l’operazione più significativa e rappresentativa (basti pensare che in tre anni a parità di spesa per il comune e senza aumento di rette per le famiglie, gli iscritti sono raddoppiati, con una immutata qualità del servizio ed una proposta educativa e formativa migliorata con l’avvio della sezione primavera!!!), ma sono tante le azioni intraprese. La fattiva collaborazione e il lavoro di rete con l’Age e le associazioni ed enti del territorio, hanno portato all’ottenimento di fondi per progetti indirizzati ai ragazzi. L’ultimo atto di questa collaborazione ha portato nelle tasche della nostra comunità un contributo di circa € 25.000 tramite il bando della Legge 23 “Politiche regionali per la famiglia”, grazie al progetto “Per esserci, per incontrarci”, che ha visto la compartecipazione della Coop. La nuvola nel Sacco quale ente capofila, l’A.Ge, i comuni di Gavardo, Vallio Vobarno e Muscoline, l’Istituto Comprensivo di

Gavardo, il Polo dell’Infanzia Quarena, le scuole paritaria e dell’infanzia Parrocchiale, l’Avulls e la Coop. Tempo Libero e che permetterà la realizzazione di piani personalizzati di sostegno alle famiglie nell’assolvimento dei compiti educativi e di cura, dei bambini con gravi disabilità ed autismo. Ultimo intervento concreto in ordine di tempo a favore della famiglia è stata la decisione presa con delibera di giunta di mantenere inalterate, nonostante il difficile momento e di tagli a cui sono sottoposte le amministrazioni comunali, le tariffe dei servizi socio assistenziali per l’anno 2014 (CAG - servizio accoglienza pre scuola -CRED estivo - assistenza domiciliare - centro diurno disabili - telesoccorso). Non sono mancati pure momenti di condivisione, aggregazione e divertimento, con la realizzazione di eventi come l’Olimpiade della Famiglia, il Capodanno della Famiglia e le domeniche per bambini di “Storie in festa” in biblioteca in collaborazione con l’assessorato alla cultura. Insomma un impegno a 360 gradi!! L’Assessore, Alessandro Salvadori

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“My firts job” Un progetto per il futuro dei nostri giovani Da ormai cinque anni il nostro paese sta attraversando la crisi più difficile dal dopoguerra e, probabilmente, nulla tornerà come prima. In questo scenario, con tutti i limiti e gli ostacoli che il famigerato Patto di Stabilità impone ai Comuni, abbiamo, comunque, costruito un pezzo di futuro per la nostra comunità. Rimaneva però – dopo il bel risultato della sala prove inaugurata presso il Palazzetto dello Sport - forte il desiderio di mettere in campo un progetto a media scadenza anche per i nostri giovani studenti: per dare loro una marcia in più nel costruire il futuro delle loro famiglie e della nostra comunità. E l’occasione si è presentata, insieme alla presentazione, proprio in queste prime settimane dell’anno, dei nuovi Programmi Europei 2014-2020, tra i quali ci ha molto interessato, in particolare, Erasmus Plus, sul quale abbiamo subito iniziato a lavorare cercando di cogliere tutte le opportunità che la Commissione Europea metterà in capo sino al 2020. In questo percorso è stata preziosa, come sempre, la collaborazione con l’A. Ge (Associazione Genitori Gavardo) che ci ha spronato e messo in contatto con la Cooperativa Tempo Libero, con la quale siamo

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impegnati per consentire, il prossimo anno, ad alcuni giovani di svolgere stage lavorativi presso imprese estere. E’ stato così – studiando i Bandi Europei su giovani e welfare - che è nata l’idea del progetto “My first job” (il mio primo lavoro) per consentire, già durante la prossima estate, a 12-15 giovani fra i 19 ed i 24 anni di recarsi nel Regno Unito, per svolgere uno stage intenso di apprendimento della lingua inglese che, lo sappiamo bene, è oggi uno strumento essenziale per cogliere le nuove opportunità di lavoro in Italia ed all’estero. Così, la sera di San Valentino, abbiamo incontrato all’Auditorium “Cecilia Zane” oltre un centinaio di giovani, ai quali abbiamo illustrato il progetto: 6 settimane, per 25 ore a settimana, di studio serio ed intenso presso un College inglese accreditato, con la possibilità di sostenere e (speriamo) superare l’esame per l’ottenimento del certificato internazionale IELTS che viene riconosciuto dalle università ed imprese di tutto il mondo. Una marcia in più, uno strumento in più che bisognerà conquistarsi con impegno, entusiasmo e determinazione perché, ovviamente, non si tratta certo di una vacanza.


Lingua straniera? Si, grazie! Nelle prossime settimane, presso la scuola secondaria di primo grado G. Bertolotti, su iniziativa del Comune di Gavardo in collaborazione con il Poliglot Club, sarà dato il via ad un ciclo di incontri per l’apprendimento della lingua straniera. In particolare sarà avviato il corso di Spagnolo base, ma sono ancora aperte le iscrizioni per l’attivazione di altri corsi di lingua come il tedesco, il russo ed il cinese. Per maggiori informazioni rivolgersi a Roberta o Vanna al numero: 342 1278724.

L’iniziativa si inserisce nel percorso volto a promuovere la conoscenza delle lingue straniere, importante strumento per accedere al mondo del lavoro e per garantire ai giovani, ma non solo, maggiori opportunità. Nell’ambito di tale percorso si ricorda che da novembre 2013 il Comune di Gavardo, in collaborazione con British Schools ha attivato due corsi di lingua inglese (livello base e livello intermedio), con insegnante di madrelingua.

Al maestro Piero Simoni il Premio Brescianità Un insigne gavardese, noto per la sua attività di archeologo e di divulgatore, è tra i premiati del Premio Brescianità, assegnato ogni anno dall’Ateneo di Brescia e dalla Fondazione Civiltà Bresciana, nella ricorrenza patronale dei Santi Faustino e Giovita, per aver “dato lustro alla città di Brescia e di essa meritatamente per prestigio si sono resi ambasciatori in Italia e nel mondo, nell’esercizio della promozione sociale e in pratica nella crescita civile”. Con lui sono stati premiati altri illustri bresciani: Dorina Frati, Alberto Rovetta, Antonio Benedetto Spada e alla memoria di Angelo Rampinelli Rota, già presidente dell’Ateneo. Nato a Vobarno il 1° gennaio 1920, a otto anni si trasferì con la famiglia a Gavardo dove completò il ciclo scolastico elementare iniziato nel paese d’origine. Nel 1954, con gli amici Sandro Dusi, Alberto Grumi, Silvio Venturelli e Alfredo Franzini, diede vita al “Gruppo Grotte Gavardo” e due anni dopo al Museo, di cui è stato Conservatore onorario fino al 2004. Nel 1962 subentrò al collega Mario Baronchelli nella conduzione del “Centro di Letture e Informazione” trasformato nel 1965 in Biblioteca Civica “Eugenio Bertuetti”, della quale assunse per vent’anni, fino al 1986 l’incarico di Assistente. Nel 1968, dopo essere stato per dieci anni Fiduciario della Soprintendenza alle Antichità della Lombardia, ricevette dal Ministero la nomina di Ispettore Onorario per l’intera zona della Valle Sabbia. Nel 1971 fu nominato socio effettivo dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia, e nel 1986 fu chiamato a far parte, come socio corrispondente, dell’Ateneo di Salò, divenendo poi socio effettivo nel 2005. Ancora adesso, all’età di 94 anni, è ancora attivo col Gruppo Grotte con il quale collabora alle attività del museo da lui creato. Daniele Comini

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Il nuovo romanzo di Enrico Giustacchini Un appassionante giallo nella Gavardo medievale

Un romanzo mozzafiato. Uno straordinario giallo ambientato nella Gavardo medievale. Esce in marzo, e porta la firma di Enrico Giustacchini. Dopo il grande successo di “Gavardo delle meraviglie”, edito da Comune e Pro loco del Chiese e andato a ruba (le copie si sono esaurite in pochi giorni), Giustacchini - che tutti conosciamo anche per la quotidiana presenza sulle pagine del “Giornale di Brescia” - torna a raccontare il “suo” paese, ma da una prospettiva diversa e originalissima. Lo fa con un giallo, appunto. Un’invenzione narrativa, poggiata però su solide fondamenta storiche. “La vicenda - anticipa l’autore - si svolge nell’estate del 1238 e ha come protagonista un personaggio realmente esistito, il giudice Albertano”. Albertano da Brescia, magistrato e uomo di lettere, si trovava allora a Gavardo, con l’incarico di difendere il “castrum”, ossia la cittadella fortificata, dall’assalto dell’esercito dell’imperatore Federico II. Qualche tempo dopo, egli scrisse un’opera famosa, il “Liber consolationis et consilii”, in cui riferiva di un misterioso delitto, portato a termine con modalità inconsuete e stravaganti. “Tutto ciò appartiene alla verità storica - ricorda Giustacchini. - Da questi presupposti sono partito per creare il mio romanzo. Ho immaginato che il delitto di cui parla Albertano non fosse una finzione, ma un delitto autentico, avvenuto a Gavardo durante la presenza del giudice, e che il giudice stes-

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so avesse poi condotto l’indagine e risolto brillantemente il complicatissimo enigma, come uno Sherlock Holmes del XIII secolo”. Per i gavardesi, quella del nuovo libro di Enrico Giustacchini - dal titolo evocativo e ricco di suggestioni: “Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce” - non sarà solo una lettura affascinante, consigliata agli appassionati del poliziesco. Dalle pagine dell’opera emerge infatti fin nei più piccoli dettagli la Gavardo duecentesca, con i suoi palazzi, le mura, la chiesa, il ponte, l’Isolo, le case sul fiume… Una ricostruzione esatta, quasi “fotografica”, resa possibile dalle informazioni tramandate dai documenti dell’epoca. Insomma, un meraviglioso viaggio alla scoperta delle nostre radici, a metà tra realtà e fantasia. Da non perdere.


Don Antonio Andreassi: un ricordo significativo Il 21 febbraio scorso è ricorso il 5° anniversario della morte dell’indimenticabile Don Antonio Andreassi. Come amministratore ho sentito quasi “il dovere” di ricordare la sua figura, che è coincisa con la crescita della comunità, non solo parrocchiale, gavardese e soprapontina in particolare, in opere non solo spirituali, ma anche e soprattutto materiali (Villa Pace - Colonia B.V. Fatima in Monte Magno - Teatro S. Antonio - Chiesetta Alpina in Magno - avvio dell’attuale oratorio B.P.G. Frassati...). Come ricordare allora la sua grande figura di sacerdote, di alpino, di vero operatore sociale anche nella vita civile di tutti i giorni? Sapendo che sarebbe stato molto difficile, abbiamo come amministrazione deciso di ricordarlo, con le sue stesse parole, attraverso una breve e semplice, ma significativa pubblicazione del bollettino parrocchiale del 5 agosto 1945 scritto appunto da Don Antonio in occasione del suo ingresso come parroco e di un breve memoriale sul Teatro S. Antonio, che tanti soprapontini considerano una specie di testamento spirituale,

scritto a mano, nel suo ultimo periodo di vita, su dei semplici fogli di carta, come era spesso uso fare. D’accordo con il Parroco Don Angelo Nolli, il libretto è stato distribuito Domenica 23 al termine della S. Messa ufficiale in suffragio, celebrata per l’occasione da S.E. Mons. Vigilio Mario Olmi, vescovo emerito, già vescovo ausiliario di Brescia e tra l’altro grande amico personale di Don Antonio. Penso di interpretare il pensiero di tanti se non di tutti coloro che hanno conosciuto Don Antonio nel sostenere, che in questo lustro di sua assenza, ci sono mancate tanto le sue prediche, i suoi insegnamenti e le sue bonarie, ma ferme strigliate, le sue forti strette di mano, il suo cappello d’alpino in testa, il suo sorriso e perché no le sue barzellette, ma è altrettanto vero, che la sua lunga opera pastorale e lavorativa, rivive oggi nell’indomito spirito di tanti suoi parrocchiani, dei suoi alpini e di tanti concittadini, che nel solco del suo insegnamento operano per il bene comune. Alessandro Salvadori

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Capodanno delle famiglie: un bel modo per iniziare il nuovo anno! Si è archiviata come un autentico successo, la prima edizione del “Capodanno della Famiglia”. Poco meno di 350 persone tra bimbi, ragazzi, genitori, zii e nonni, hanno interpretato al meglio la volontà dell’amministrazione e dell’A.ge l’associazione Genitori, nel proporre una serata di svago e divertimento a misura di famiglia per festeggiare il nuovo anno. Pur senza sfarzi, non sono mancati tutti gli ingredienti necessari per la buona riuscita: un cenone curato dal catering Questioni di Gusto di Brescia, tanta buona musica e divertimento assicurato dall’inesauribile e coinvolgente Luigi Delpanno, l’animazione per i più piccoli con gli operatori della Cooperativa Nuvola nel sacco, e addirittura lo spazio nanne per i piccoli…. Tanto divertimento senza eccessi, che le famiglie sembrano aver di gran lunga gradito. Un sentito ringraziamento a tutti coloro, che in vario modo e a diverso titolo sono stati coinvolti nell’organizzazione della bella serata ed in particolare al responsabile del centro sportivo Michele Andreassi e al suo collaboratore Simone Ruggeri, per i lavori di allestimento e ripristino, alle mamme dell’Age, ad Amerigo & C. per gli addobbi, alla Pro Loco che ha affiancato gli uffici dei servizi so-

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ciali e l’Age per gli aspetti amministrativi. Prossimo obiettivo ed occasione di festa e incontro specifica per le famiglie, la seconda edizione dell’Olimpiade della Famiglia, in fase organizzativa per i primi giorni di giugno, in concomitanza con gli ultimi giorni di scuola. A.S.



Cinema teatro S. Antonio: presto l’avvio lavori per la ristrutturazione in Sala Polivalente Si è ormai quasi completamente concluso l’iter, che porterà alla ristrutturazione del teatro di Sopraponte rendendolo una polifunzionale sala-teatro. La scorsa estate si è definita con la Curia, la cessione dell’immobile dalla parrocchia alla Gavardo Servizi, braccio operativo del comune, attraverso un contratto di cessione di diritto di superficie con validità trentennale. Una volta ottenuta la proprietà, l’amministrazione attraverso l’attento lavoro del presidente Dott. Braga, ha trovato a mezzo regolare bando, l’istituto di credito (Banca Valsabbina) che provvederà a finanziare con apposito mutuo

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l’intervento, per un importo totale dei lavori che si aggira intorno ai 600.000 mila euro. La parrocchia per contro ha ottenuto grazie all’accordo l’uso gratuito della struttura per 40 giorni all’anno. La ristrutturazione si attuerà in due lotti e a lavori finiti oltre a mettere a norma antisismica l’intera struttura, sarà realizzato il rifacimento del tetto, un ingresso con foyer e servizi, il collegamento con il primo piano dove verrà ristrutturata la saletta riunioni fino ad ora in gestione alle Acli. Al piano terra sarà realizzata la sala polivalente, ottenuta con un sistema di sedie movibili e impilabili


all’occorrenza. Si è voluto invece di proposito, mantenere intatto l’ampio palco, mentre nel sottopalco troveranno spazi, camerini e servizi per i figuranti. Insomma una ristrutturazione essenziale e senza sfarzi, che permetterà comunque di riportare in auge un’opera pubblica di sicuro valore sociale e aggregativo, fortemente voluta e costruita dall’indimenticato Don Antonio Andreassi, che usando le sue stesse parole lasciate qualche tempo prima della sua morte “ci ha invitato a non lasciare perdere un ambiente tanto capace e che può servire a tenere vicini i giovani, maturi e piccoli, a mantenere l’unità della parrocchia; a coinvolgere chi ancora crede al bello, al vero, al buono: a seminare abbondantemente”. Sono sicuro, che seppur con qualche distinguo comprensibile,

queste sue parole non resteranno vane, non solo per la frazione soprapontina, ma anche per la futura unità pastorale parrocchiale e per tutta la comunità civile gavardese e non. Alessandro Salvadori e Bruno Ariassi

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Giovani imprenditori ai nastri di partenza L’idea di Roberta Comaglio e Giovanni Taraborelli di aprire uno studio di consulenza psicologica a Gavardo nacque parecchio tempo fa. Giovanni e Roberta si conoscono fin dai tempi delle scuole medie e da allora sono rimasti sempre amici. Hanno intrapreso gli studi di psicologia in momenti diversi ma da luglio dello scorso anno hanno concretizzato l’opportunità di realizzare il loro sogno. Roberta è psicologa specializzata nella diagnosi e trattamento dei disturbi dell’apprendimento e sta frequentando la scuola di specializzazione in psicoterapia, Giovanni è laureato in scienze psicologiche, ha seguito un corso di specializzazione dei DSA e sta frequentando il perfezionamento in mediazione sociale e familiare. Hanno trovato la disponibilità di altre 4 persone a partecipare al progetto: “studio ATTIVAmente” e da novembre 2013 hanno costituito il gruppo di lavoro composto da: Alessandra Bersanini, psicomotricista; Damiano Derani, psicologo specializzato in psicologia forense; Barbara Morandi, pedagogista; Alice Vernia, logopedista. L’equipe formata da 6 professionisti è stata pensata ed organizzata al fine di offrire un servizio il più completo ed integrato possibile. In un momento storico in cui l’attenzione è focalizzata a questioni di crisi e difficoltà

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economica, in cui il disagio verte su problematiche di carattere materiale, l’aspetto del benessere mentale viene spesso accantonato. Si accentuano però in parallelo situazioni di profondi disagi psicologici che il più delle volte vengono soffocati e non affrontati. Ne soffrono gli adulti come i ragazzi. Molte volte questi ultimi che affrontando un già delicato passaggio quale l’adolescenza si trovano disorientati in un mondo che fatica a rassicurarli con valori e aspettative a cui ancorarsi. Ma allo stesso tempo ne sono disorientati i genitori, in affanno ad adattare il proprio ruolo alle rapide e continue evoluzioni, anche tecnologiche, a cui sono sottoposti i loro figli. Il nostro obiettivo è aiutare sia bambini che adulti a migliorare la qualità della vita: dalle difficoltà scolastiche a quelle sociali, relazionali ed individuali. Poter offrire a chi si trova in difficoltà un’opportunità che possa essere la più completa possibile. Con il Comune di Gavardo “ATTIVAmente” ha stipulato una convenzione che prevede uno sconto ai cittadini gavardesi al fine di andare incontro alle difficoltà economiche che stiamo affrontando. Lo studio si trova in una posizione centrale a Gavardo: in piazza Aldo Moro alle spalle dell’edicola.


Il gruppo di cammino per la terza età costituito da numerosi partecipanti gavardesi e di Villanuova sul Clisi.

Nell’immagine di Giuseppe Cavalleri, il paese addobbato da splendide ghirlande in occasione delle festività natalizie.

Anche il Sistema bibliotecario, da oggi a Gavardo Ha traslocato nelle scorse settimane il Centro operativo del Sistema bibliotecario Nord Est Bresciano. Dalla sede “storica” di Roè Volciano a quella nuovissima di via Quarena nel seminterrato della nuova biblioteca, proprio sotto gli uffici dell’ASL. La nuova sede è dotata di locali più ampi e di accessi maggiormente idonei a sopportare il gran traffico di libri che devono essere catalogati e che vengono spostati di continuo per il prestito fra biblioteche. Nel Centro operativo del Sistema, per la gestione di tutte le operazioni, sono impegnati la coordinatrice Alessandra Vittici, una “catalogatrice” della cooperativa ZeroVenti, un addetto al trasporto dei libri fornito dalla Colibrì ed un lavoratore socialmente utile.

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Il nuovo piano del welfare E così siamo arrivati al Piano del Welfare 2014, l’ultimo di questa tornata amministrativa. Un piano che conferma servizi e progetti già in essere, con le novità di alcuni progetti di Housing sociale e di gestione dei contributi straordinari erogati a seguito di situazioni di disagio economico. La spesa è arrivata oltre il milione e centomila euro, non si è mai tagliato un servizio in cinque anni, abbiamo dovuto affrontare l’enorme disagio economico di tantissimi concittadini e famiglie colpite dalla crisi economica, con la perdita di lavoro, arrivate al collasso finanziario, con conseguenze talvolta drammatiche come lo sfratto abitativo. Eppure nonostante tutto abbiamo implementato ogni anno il piano di nuovi servizi, guardando con occhio particolare alle famiglie giovani e con figli, ma anche al tema della popolazione che invecchia con ritmi vertiginosi (3 mesi ogni anno secondo l’ultimo rapporto dell’Asl) implementando e potenziando i servizi in essere e dando il via al servizio del Caffè Alzheimer. La sfida che attenderà il mio successore e l’ammi-

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nistrazione che ha da venire non sarà facile. Il livello qualitativo e quantitativo di servizi in essere ha un livello talmente alto che sarà impensabile continuare a sostenerlo con le attuali condizioni finanziare e le prospettive che il comune e i comuni più in generale hanno a disposizione. L’attuale sistema di welfare andrà ripensato e i servizi dovranno essere sostenuti, avranno l’assoluto bisogno dell’intervento privato, del terzo settore, di un sempre maggiore senso di corresponsabilità dei cittadini e degli utenti e dei naturali “caregiver” … Abbiamo bisogno di riscoprire quello spirito di auto mutuo aiuto, che oggi ci viene spiegato in maniera scientifica, da professori e professionisti, ma che una volta era la qualità principale del buon vicino di casa. Avremo bisogno di ritrovare grandi valori…. Solidarietà, sussidiarietà, corresponsabilità, reciprocità, saranno principi che non potranno più essere solo un bel parlare, ma una assoluta necessità. L’intervento e la promiscuità tra ente pubblico e privato, che per suo natura, sa ottimizzare i costi in rapporto alla qualità del


servizio reso. L’assistenzialismo, figlio del welfare state, non è più perseguibile. Credo che per certi aspetti abbiamo avuto lungimiranza di programmazione il Polo dell’Infanzia, il Caffè Alzheimer, e il lavoro di rete, che ha concretamente portato risorse alla comunità, ma che ancora trova infiniti ostacoli principalmente dovuto all’autoreferenzialità dei gruppi e dei gruppi di volontariato, talvolta rimane un bel difficile poi da mettere in pratica. Abbiamo però una grande forza, una dedizione all’impegno per il bene comune, che caratterizza i gavardesi, i suoi imprenditori, i suoi tantissimi volontari; questi saranno sicuramente in grado di trovare le soluzioni. Voglio ringraziare il sindaco e tutti i colleghi di giunta, che mi hanno permesso di realizzare i piani, il consiglio comunale tutto, i colleghi di maggioranza, per avermi sempre appoggiato nelle scelte e perché no tutti voi colleghi di minoranza, che non avete mai votato a favore un piano figlio anche di scelte effettuate da tanti di voi. Que-

sto mi ha realmente spronato a far sempre meglio. Grazie a tutti i membri di commissione dove spesso si è discusso, talvolta anche animatamente e superando qualche volta i limiti del politicamente corretto, ma sempre con spirito costruttivo e di partecipazione attiva da parte di tutti. Lasciatemi ringraziare in particolare il Presidente della commissione il consigliere Vezzola; è stato veramente un valido collaboratore, ma soprattutto un grande aiuto con la sua presenza sul territorio. Devo ringraziare sinceramente gli operatori dei servizi sociali in primis il Dott. Giancarlo Zambelli, valido e competente responsabile del servizio. Un pensiero e un virtuale abbraccio infine a tutti coloro, anziani disagiati, ammalati o altro che sono in una situazione di difficolta. La speranza grande è che in qualche modo il mio operato abbia potuto lenire le loro difficoltà. Grazie. L’Assessore, Alessandro Salvadori

Auguri sinceri! Lo scorso 24 gennaio si è aggiunta all’esclusivo club dei centenari gavardesi la signora Pesci Felicita. Non essendo in buone condizioni fisiche, la nonna è amorevolmente seguita e curata, da tutti i famigliari, che le stanno ritornando l’amore che lei stessa gli aveva donato.

Ricordiamo anche la signora Bianca Simoni, che in piena lucidità a raggiunto i 101 e, non da meno, la signora Elisabetta Viviani che sorretta da immenso amore ed affetto, al suono delle squillanti note del “bandì’” ha festeggiato le sue 102 primavere. A tutte le festeggiate sono stati presentati gli auguri dell’Amministrazione Comunale.

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La mia Polonia Venerdì 27 settembre Gabriele Abastanotti, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Gavardo, ha presentato il suo libro “La mia Polonia. Diario di Viaggio 1982 – 1991”. Il libro racconta i viaggi della solidarietà in Polonia compiuti da Gabriele, dai suoi famigliari e da un gruppo di attivisti della Cisl del Garda e dell’Alto mantovano negli anni ottanta.

Il ricavato della vendita del libro (il cui costo ammonta a 10 euro) sarà destinato al sostegno di una iniziativa solidale. L’Amministrazione Comunale ha deciso di aderire alla bella iniziativa mediante l’acquisto di alcuni libri. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi direttamente all’autore al numero 339 4461879 o all’indirizzo di posta elettronica: gabrieleabastanotti@alice.it.

El Signur della Colma

Superata la cappella centrale della “Via Crucis” sul monticello, intrapresa la ripida strada che sale verso il monte Tesio, ecco apparire una nuovissima staccionata, all’interno un decorato capitello con il Cristo sulla Croce. Tale bellezza fu ideata e realizzata nel 1997 da tre “artisti”: Moreni Egidio, Ramazzini Andrea e Tebaldini Giuseppe. Purtroppo dopo diciassette anni di intemperie il manufatto necessitava di una doverosa sistemazione. Ed ecco che le “mani d’oro” di tre volontari, Nereo Vezzola, Antonio Lauro e Andrea Avanzi, senza tanto esitare, si sono messi all’opera. Non esistono parole per descrivere il lavoro di allora e l’intervento attuale, consiglio solo, con l’arrivo della bella stagione di indossare scarpe e tuta da ginnastica e recarsi sul posto, perchè oltre a gustarsi la bellezza dell’opera totalmente immersa nel verde sarà buona l’occasione per deporre un fiore, ma soprattutto recitare una preghiera.

Michele Vezzola

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Rivoluzione nel metodo di erogazione contributi Si chiama Salva-Denaro è il nuovo progetto avviato, grazie alla collaborazione con la Coop. La Cordata, che mira alla totale riorganizzazione delle modalità di erogazione dei contributi economici attraverso la creazione di interventi volti alla consulenza e al sostegno nell’utilizzo degli stessi affinché l’elargizione del contributo non risulti un mero e puro intervento “tampone”, ma rappresenti un punto di partenza per gli utenti interessati di uscita da un percorso strettamente assistenzialistico e dall’altro un ritorno per la comunità tutta, in un contesto di corresponsabilità e reciprocità. Il progetto si svilupperà attraverso 5 fasi: nella prima i servizi sociali individueranno i soggetti disagiati beneficiari del contributo e ne indicheranno la finalità (pagamento bollette, alimentari, affitto….). Il contributo sarà elargito solo ed esclusivamente nel caso in cui l’utente accetti di aderire al progetto. Nella seconda fase La Cordata prenderà in carico il soggetto, iscrivendolo nel proprio registro dei soci volontari offrendogli così una adeguata copertura assicurativa

che permetterà all’utente di svolgere opere di volontariato quantificate in base all’entità del contributo ricevuto, per il Comune ed in particolare tale attività si riferirà a servizi di pulizia, manutenzione verde, pulizia strade…. La cooperativa metterà a disposizione un supervisore, che si interfaccerà con Gavardo Servizi per l’organizzazione logistica dell’operato. Infine nelle rimanenti fasi, la cooperativa attraverso operatori qualificati e un legale si farà carico dell’utente sotto un profilo educativo per finalizzare l’intervento ad un’autonomia finanziaria e lavorativa. Laddove l’utente non si presterà alla collaborazione fattiva con gli operatori, sarà prevista l’immediata uscita dal progetto stesso. Il progetto sperimentale, avrà validità un anno e costerà circa 8.000 € al comune, per almeno una decina di utenti, ma siamo sicuri pur capendo l’emergenza di disagio in cui versano alcuni soggetti, questo sia un buon metodo per abbandonare un assistenzialismo diseducativo e fine a se stesso. Alessandro Salvadori

16° Torneo Internazionale di calcio Garda Valsabbia “Città di Gavardo” Nonostante le sempre più pressanti difficoltà della crisi, che non possono che avere risvolti anche nel mondo sportivo l’AC Gavardo, non rinuncia anche quest’anno all’ormai tradizionale torneo internazionale per la categoria giovanissimi, che si svolge nel week end pasquale. Al momento di andare in stampa si stanno definendo gli ultimi dettagli organizzativi e l’elenco delle squadre partecipanti come sempre di elevato spessore e prestigio. Vi invitiamo a tenere monitorata la stampa e i manifesti sul programma e vi aspettiamo numerosissimi al palazzetto, per vedere il bello dello sport allo stato puro, interpretato al meglio dai giovani ragazzini,ma non solo. Infatti punto fermo e già stabilito è invece la finalità sociale, che il direttivo ha deciso di perseguire per questa edizione. L’AC Gavardo ha sposato l’iniziativa nata dal locale gruppo CAI definito “il sentiero di Cinzia”. Il progetto del club Alpino si propone di acquistare una speciale carrozzina, che permetterà ai disabili di poter essere accompagnati sui sentieri della montagna. In barba al difficile momento il presidente Tonoli e i suoi collaboratori, pur non sapendo ancora, quali saranno gli introiti derivanti dal torneo hanno tra l’altro deciso di raddoppiare la cifra che solitamente mettono a disposizione donando al gruppo CAI ben 3.000 €. Insomma una scelta davvero significativa, quella di aiutare un’associazione gavardese, che si sta prodigando in un progetto così particolare, bello ed ambizioso. Due mondi a prima vista così lontani, quello del calcio a volte così “chiassoso” e pubblicizzato e quello della montagna “silenziosa” e schiva, che si uniscono per un fine tanto nobile. A.S.

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Ultima Relazione Capogruppo LEGA NORD Anche in questa ultima relazione vi commenterò le notizie che più mi hanno colpito negli ultimi giorni, nella consapevolezza che il “ Gattopardo” sarà diffuso prima di Pasqua e noi consegniamo il materiale entro febbraio, quindi con il limite che le notizie possano essere già vecchie e talvolta superate dall’incalzare degli avvenimenti. Intanto la Kyenge, appuntamento obbligatorio ormai. Non può essere contestata, ci hanno detto, perché è razzismo, contestare la Kyenge, contestare gli altri è democrazia, invece! Poi tanto ha fatto e tanto ha detto che la clandestinità non è più reato solo in Italia,però, lo è in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, eccetera, solo da noi. Ma non è tanto l’abolizione del reato perché qui poi non veniva applicato un bel nulla, ma l’effetto psicologico per i cosiddetti disperati che penseranno che in Italia si può arrivare senza alcuna sanzione e già vediamo le braccia spalancate religiose ed ideologiche, predicare la necessità dell’accoglienza, altrui, naturalmente… Grazie Kyenge, del resto dicevano che non faceva niente, ecco, ha fatto. Grazie anche per il contributo determinante di Renzi e compagnia bella, Alfano in testa.Intanto il Belgio manda a casa tutti i cittadini europei, italiani compresi, che non hanno un reddito e la cassa malattia personale, la Svizzera promuove un referendum che impone una trattativa con l’Europa per ridimensionare drasticamente gli ingressi, tutti. Intanto la guardia civil spagnola ogni giorno spara sugli immigrati.Così l’effetto Kyenge e papa Francesco hanno fatto aumentare gli sbarchi nel 2013 del 325 %!!! FIAT ed acquisto di Chrysler, s’è fatto un gran baccano e sperticate celebrazioni a sinistra come a destra, ricordiamoci che ciò è stato realizzato, attraverso i benefici delle casse integrazioni italiane, di vantaggi di rottamazioni, di artigiani ed industrie piccole e grandi che lavoravano per un tozzo di pane ed hanno consegnato tutte le proprie risorse a quel colosso per renderlo più forte ed aggressivo sul difficile mercato internazionale. A questo proposito sono d’accordo con Camusso e Landini che dicono brava Fiat, ma in Italia che fai? Anzi ultimissime notizie, Fiat decide, dopo la fusione con Chrysler, di trasferire il proprio domicilio fiscale in Gran Bretagna e la sede legale in Olanda, con il risultato di non pagare più tasse in Italia… e ti pareva? grazie Fiat …”Fiat voluntas tua”… e fine dei festeggiamenti ! (Però la Juve va bene e segna.) Marijuana libera in Colorado, evviva e c’è una colonna festante di auto in quelle strade ricche della nostra fantasia di terra selvaggia e di western. C’è chi dice che a Rovigo ci potrebbe esser un terreno ideale per la piantagione e sembra ci sia chi sta già provvedendo in casa propria. In nome della libertà, così mandiamo a picco campagne salutiste contro il tabacco, per il cibo genuino, per la salubrità dell’aria e dell’acqua, contro l’alcool ed i pirati della strada? Bella prospettiva per i nostri giovani, non hanno il posto di lavoro, vivono in un mondo di cinici e di vecchi sfruttatori, però stiano tranquilli che l’ “erba” sarà presto a portata di mano! Ed è un po’ come dire ti allevio le pene ed i mali che non ti so risolvere come Governo ed istituzioni e ti procuro la spensieratezza drogata. Parrebbe di gridare, come sentenziavano i nostri vecchi e pronunciavano ciò in italiano:“Governo ladro! Pensa al pane!” A proposito di Governo ladro ci mancava proprio la RAI. In questi giorni fioccano le premurose letterine con tanto di scritto “Agenzia delle Entrate”, eh certo, così noi somari lombardi, abituati a pagare sempre tutto con puntualità tedesca, nel vedere quei simboli autorevoli ci mobilitiamo subito e lo dico con una parola in dialetto stavolta: “Corom a pagà, perché se sa mai …” Così noi corriamo, mentre Campania, Calabria e Sicilia si attestano intorno all’ 86% di evasione del canone, praticamente i paga nisù…Eppure consolatevi lombardi, perché continua la ben nota pacchia RAI, vi sono 600 manager Rai che godono (e qui il termine sembra assai appropriato) godono di un compenso annuo di 500.000 Euro, la Presidente Tarantola della Commissione di Vigilanza che veniva da Banca d’Italia, per risanare…, becca 1000 Euro al giorno, il Direttore di RAI Gubitosi, caro amico di Monti, ne becca 2000, sempre al giorno !(Vi ricordate la canzone di Renato Zero “Viva la Rai” se fossimo al loro posto, chi non la canterebbe ?) Ma dici al giorno ? Sì al giorno . Ed è come dire tu, magari, li becchi al mese, lorsignori al giorno, ma al giorno compresi sabato e domeniche e feste e ferie eccetera, naturalmente. Ti verrà da dire che questi sono scemi, ti dico che scemo sei tu a votarli ancora e pensa che chiunque hai votato è sempre stato così. Ricordo che da giovane leghista mi illudevo di far fallire questi lazzaroni della Rai e ci avevano detto che rai 3 sarebbe stata solo lombarda, con l’avvento della Lega, in realtà continuò ad essere com’è ora una combriccola di sinistra ed anzi fu chiamata sempre Telekabul. Impostammo accanite campagne contro il canone; al grido di “Som stof de pagà le bale” e offrimmo la nostra consulenza legale a chi aveva coraggio e ricordo che ad una mia collega residente a Vallio, ora defunta, sequestrarono l’apparecchio televisivo e fu portato perfino in Comune. Non se ne fece nulla, il governo astutamente approvò la legge che la sola detenzione dell’apparecchio determinava il pagamento del canone e con uno sketch dei tempi andati si confermò il detto scherzoso che la televisiù la ga pora de nisù! Il nostro alleato Berlusconi non fece nulla per cambiare qualcosa, potè governare con il nostro apporto determinante ed ora pontifica con Renzi, risultato potremmo essere eliminati come partitino inutile, ma vedremo se il Nord sarà così ottuso.

Sicilia, lasciamolo dire alla Corte dei Conti, quella che sta i inquisendo anche noi della Giunta di Gavardo e rispetto a ciò che succede laggiù, ci viene proprio da ridere. Per la Sicilia la Corte dei Conti dice: “… un concentrato di malgoverno nel quale emerge l’esplosione delle spese a scopo clientelare o demagogico”…”regalie di ogni tipo, destinate pressoché esclusivamente ad essere utilizzate come meccanismo di perpetuazione del consenso.” (Intanto il Governatore della Sicilia Crocetta è a Roma, in questi giorni, a battere cassa da Letta per l’ennesimo aiutino ! e tu lavora somaro lombardo!) Ha sollevato un notevole scalpore l’evasione fiscale della palazzinara Angiola Armellini evasione per 2 miliardi e 200 milioni di euro, ma stucchevole la risposta di Bruno Tabacci ora Assessore della Giunta del Comune di Milano, ex compagno della signora, il quale afferma”non è mica Ruby” Cosa diavolo avesse voluto dire sto voltagabbana di professione non ci è dato sapere… oppure sì, nell’intervista a La Stampa è come dicesse: <Non mi vergogno di averla frequentata, non è “una di quelle”>. Bravo Bruno, perché definiamola pure “una di queste”, cioè queste figlie di … (indovina un po’?). Non ho mai capito come certa gente abbia fatto tanta strada in politica come nelle amministrazioni pubbliche o forse sì, forse perché anche loro sono figli di…? Bene darà la mano all’amico storico Casini anche lui “figlio di”, però ravveduto… tornerà nel centrodestra come il figliol prodigo è c’è chi già gli spalanca le braccia… Si è dimesso il Presidente dell’INPS Mastrapasqua di cui vi parlai in articoli precedenti, a proposito di ottantenni che ricevono dall’INPS raccomandate per restituire all’Ente per le madri morte anni e anni prima, per conteggi strani, di cui nessuno capisce nulla. Mastrapasqua aveva 24 incarichi e beccava in un anno ben oltre il milione di euro, un vero record! e ci credete? stanno già sgomitando Tiziano Treu e Raffaele Bonanni per prendere il suo posto. Si parla pure della gestione di 13.000 palazzi da lui affidati senza gare, ai soliti amici, con perdite che vengono stimate fino all’800 % (I ga maiat fora tot!). RENZI eletto presidente del Consiglio senza alcun voto dal popolo, con la stessa maggioranza di prima, tra cui una buona parte di voltagabbana di professione e dopo aver mandato a casa uno dei suoi… un’autentica indecenza fatta ingoiare a tutti noi con assoluta indifferenza da Re Giorgio. Il cosiddetto rottamatore dalla scelta dei ministri e dai primi atti compiuti,vedi 560 milioni di euro dati subito a Roma,non rottama un bel nulla, dalle nostre parti si direbbe l’è on ciancol! …ed è come essere come quel nostro concittadino che in piazzetta S.Bernardino se ne sta davanti al suo portone ad aspettare che arrivi il sole ! Così anche noi aspettiamo che arrivi “qualcosa”… Infine alcune considerazioni del nostro lavoro svolto in Amministrazione Comunale, un bilancio sicuramente positivo, per le opere pubbliche, per il controllo dell’ambiente, per l’aggiornamento e la gestione urbanistica del territorio, per il notevolissimo sostegno all’istruzione, alla cultura ed al sociale, per la sistemazione attiva e costante della viabilità. Giungerà il consuntivo del quinquennio, com’è prescritto, prima delle nuove elezioni. Già perché ci avviamo alla fine del mandato. Voglio ringraziare tutti i Consiglieri Comunali della Lega, anche quelli che ci hanno lasciato, ma per un certo periodo hanno lavorato in nome e per conto della Lega con me, innanzi tutto il collega Assessore Nodari Giuseppe, per la sua assidua presenza in Comune, con la spinosa responsabilità dei parcheggi e della viabilità da gestire e con la riorganizzazione della Protezione civile.Il ringraziamento viene esteso agli impiegati comunali, in particolare i mitici capoarea dei miei tre assessorati, che hanno condiviso con noi l’Amministrazione, per quanto hanno saputo interpretare la nostra linea politico-amministrativa nel rispetto delle responsabilità e dei ruoli. Voglio sottolineare come mi sia trovato a mio perfetto agio tra loro e come anche questa esperienza mi abbia aiutato a crescere in questo nostro ininterrotto cammino di educazione permanente e di ricerca dei valori. Un ringraziamento anche ai cittadini gavardesi che spero di non aver deluso, se qualcosa di più abbiamo fatto in questo paese è proprio perché abbiamo ascoltato le loro richiese e le loro critiche, sia nelle sedi opportune o semplicemente in piazza. (Quante volte per strada ho chiamato gli uffici per mettere in buone mani una loro osservazione !). Un’ultima battuta che spero venga ben interpretata, è dettata da un certo bon ton e nella chiarezza; è rivolta agli alleati. I “giochi politici” si riaprono, l’alleanza se verrà ripetuta dovrà fondarsi su basi nuove e diverse. Anche noi nel frattempo abbiamo imparato a capire “come funziona”… Tutto ciò che l’Amministrazione ha compiuto porta necessariamente la responsabilità della Lega nel bene e nel male, siamo responsabili di tutto, ma non tutto abbiamo condiviso e pertanto da un rapporto di responsabilità dovremo passare a quello di stretta condivisione sia nel programma che nella puntuale esecuzione dello stesso e delle numerose variabili non previste che sempre accadono. Ricordando infine che la Lega non è ne’ di destra ne’ di sinistra, ma che tra mille traversie continua ad essere un riferimento del Nord e di tutta la gente che lavora e che produce ed attende urgenti riforme, non più ulteriormente rinviabili. Viva il Nord! Viva la Lega Nord! Sergio Bertoloni

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Gavardo al centro. Nel discorso tenuto a Milano ai dirigenti lombardi della Democrazia Cristiana il 23 aprile 1949, intitolato “Il miglior modo di servire il Paese”, Alcide De Gasperi pronunciò, fra le tante altre cose, queste parole: “…non bisogna sbagliare sulla applicazione pratica di una regola di giustizia, non bisogna sbagliare dal punto di vista finanziario. Politica vuol dire realizzare.” Di quel passaggio vengono spesso citate, anche a Gavardo, solo le ultime quattro parole dimenticando quelle precedenti. Vorremmo soffermarci proprio su quelle dimenticate facendo alcuni esempi. A Gavardo opera e prospera una associazione privata chiamata Pro Loco del Chiese, che ad oggi non risulta essere inserita nell’Albo regionale delle associazioni Pro Loco, requisito indispensabile per poter fruire dei contributi previsti dalle leggi regionali. Ma i requisiti indispensabili per essere inseriti nell’Albo regionale delle Pro Loco sono i seguenti: lo statuto deve prevedere le norme sull’elezione e sul funzionamento del consiglio di amministrazione, la pubblicità delle sedute del consiglio di amministrazione e la possibilità di iscrizione per tutti i cittadini residenti nel comune. Ad oggi la Pro Loco del Chiese non può ottenere finanziamenti regionali, ma ottiene sostanziosi contributi comunali. Segnaliamo ad esempio, ma è solo un esempio, che il Comune di Gavardo ha erogato alla Pro Loco del Chiese per l’organizzazione del Concorso di Natale 2013 la sommetta di 25.356,10 € ma il monte premi distribuito è stato di 4.000,00 €. In mezzo ci sono certamente anche le spese per organizzare l’evento! Il 30 dicembre 2013 la giunta con la delibera n° 235 eroga altri 5000,00 € alla Pro Loco per non meglio precisate “iniziative di carattere culturale, storico e ricreativo”, oltre ai 9.380,00 € già erogati nel 2013 per lo stesso motivo. Poi ci sono i soggiorni estivi 2013 (7000,00 € per quanti ragazzi?) ed altro ancora. Poi la Pro Loco compare, e non si capisce con quale ruolo, nella lettera che pubblicizza la possibilità per alcuni

ragazzi di passare un periodo estivo in Inghilterra: l’Associazione Genitori A.Ge. lavora, si procura i finanziamenti e altri si prendono i meriti? Sempre la Pro Loco ricompare nella lettera che organizza alcune gite con pranzo per ultrasessantenni: ma quanto costano realmente queste iniziative e, oltre a quanto versano i partecipanti, chi paga il resto? Quello che non riusciamo MAI a vedere sono i bilanci di questa Pro Loco. La sensazione, per usare un eufemismo, è che un sacco di soldi pubblici finiscano ad una associazione privata. E se qualcuno è curioso, effettui una verifica alla camera di commercio di Brescia. Per tornare alle parole di De Gasperi sul fatto che “non bisogna sbagliare dal punto di vista finanziario”, facciamo un altro esempio. Il Comune di Gavardo ha crediti nei confronti di cittadini e aziende che NON hanno pagato la tassa sui rifiuti dal 2010 al 2012 per 391.937,11 € (tecentonovanunomila…)a cui vanno aggiunti 120.000 € per il 2013; totale più di mezzo milione di euro che sono finiti sulle spalle (e fuori dalle tasche) di chi ha regolarmente pagato. Fino ad oggi nulla è stato fatto dall’amministrazione per recuperare questi crediti o almeno per verificare le situazioni di vera difficoltà legate alla crisi economica. Le cartelle esattoriali arriveranno SOLO dopo le elezioni? Conclusione: noi siamo d’accordo con Alcide De Gasperi su tutto anche perché quando un’opera pubblica viene realizzata o inaugurata, le prime persone che devono essere ringraziate sono i cittadini che con le loro tasse hanno permesso di ottenere il risultato. Ai sindaci e ai pubblici amministratori vengono richieste due sole cose: che i soldi di tutti vengano spesi bene e correttamente, magari rendendo pubblici i bilanci di certe pro loco, e che la scelta delle cose da fare sia legata solo alle reali esigenze della Comunità e non alle ricadute elettorali. Per citare nuovamente De Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.” Guido Lani

Partecipazione, condivisione e senso civico. Ci avviciniamo alla prossima scadenza elettorale amministrativa, ed anche per il nostro Comune i cittadini saranno chiamati ad assolvere al diritto/dovere di scegliere chi dovrà amministrare Gavardo nei prossimi anni. L’impegno ed il contributo che il nostro gruppo vuole offrire alla comunità per questo importante appuntamento, prima ancora che sulla praticità delle opere da realizzare, si evidenzia nella scelta dei valori e del metodo con il quale si intende operare. Dire partecipazione non è certo un’invenzione dei nostri giorni, se pensiamo alle esperienze partecipative presenti nelle polis greche ed ancor più nell’esperienza dell’antica Roma repubblicana, ma data la situazione attuale e gli esempi a noi vicini riteniamo sia uno dei valori da riscoprire ed attuare nella sua interezza. Partecipazione da intendere non solo come il semplice “prendere parte” ad un’esperienza, ma sopratutto l’impegno ad “esserne parte” diretta ed attiva. E’ il metodo con il quale abbiamo deciso di regolare i rapporti tra le persone che condividono l’esperienza di Gavardo Domani, e che riteniamo sia da estendere sia alle eventuali ed indispensabili aperture verso altre esperienze, ma soprattutto da applicare al modo futuro di amministrare. Rendere il cittadino attore

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principale non solo della scelta di chi deve amministrare ma pure di come e cosa amministrare è un impegno che ci sentiamo di prendere. Vedete, la partecipazione si può evidenziare in svariate maniere, alcune virtuose ma alcune pessime; è partecipazione politica anche quella di coloro che mirano ad influenzare in maniera più o meno diretta ed evidente la selezione di chi dovrà amministrare per poterne poi avere un tornaconto personale dalle loro future decisioni. Sono cose già viste. Cercheremo gli strumenti adeguati per attuarla nelle forme più oneste, percorribili ed efficaci. La condivisione delle scelte riteniamo sia lo strumento per migliorare ed acuire il senso civico, inteso come la coscienza che il cittadino ha dei propri doveri e quindi delle proprie responsabilità nei confronti dello Stato e della comunità. Il grado di senso civico dei singoli incide in modo rilevante sulla qualità di vita dell’intera comunità. Il senso civico si manifesta in ogni ambito della vita, ci spinge ad operare per il bene del prossimo. La carenza di senso civico, invece, ci rende miopi ed egocentrici. Contribuisce allo sfaldamento del tessuto sociale. Alimenta la sfiducia nelle istituzioni. Conduce alla mancanza di rispetto per tutto ciò che è collettivo. Riuscire a


condividere il percorso da attuare, far si che le scelte non vengano operate nel chiuso di una stanza tra due o tre persone che decidono per tutti, deve essere un indirizzo primario. Come già scritto in precedenti occasioni, l’apertura del nostro gruppo a persone oneste e ben disposte verso un

impegno sociale che annoveri anche il compito di amministrare, è sempre valido ed attuale proprio ora. A questo paese servono persone capaci e di buona volontà che si mettano in gioco per la comunità. Vi attendiamo Fabrizio Ghidinelli

Un’opposizione irragionevole: peccato. Cari concittadini, ci stiamo avvicinando al termine dei cinque anni di mandato di questa Amministrazione e vorrei cogliere l’occasione per tracciarne un bilancio complessivo. In più di un’occasione ho ribadito che questi non sono stati anni facili, la situazione economica ha portato con sé molte criticità e molte incertezze e la politica nazionale non è stata chiaramente in grado di offrire delle risposte adeguate. Ma ritengo che non sia opportuno fare di tutta l’erba un fascio e catalogare irrimediabilmente la politica tutta come il male supremo. Si tratta, infatti, di un’idea che non solo non rappresenta l’intera realtà, ma che ci mette nella condizione di sentirci impotenti e di subire, senza perciò reagire. Purtroppo gli scandali trovano uno spazio eccessivo sui nostri mass media, andando così a offuscare il buon operato dei tanti amministratori che ogni giorno lavorano per il bene comune. A livello comunale, vale a dire il livello più vicino (e - ritengo - più attento) al cittadino, gli amministratori sono chiamati a comprendere i problemi reali della comunità e a fornire risposte e soluzioni, con un occhio di riguardo, ora più di prima, al bilancio. Questa Amministrazione, già durante la campagna elettorale di cinque anni fa, si è impegnata ad essere l’amministrazione del fare. Non si tratta di giochi di parole, di un’espressione ad effetto, ma rispecchia la convinzione e l’atteggiamento che ci hanno ispirato in questi anni. Abbiamo cercato, infatti, di intervenire in maniera ragionata, con oculatezza e in un’ottica migliorativa in tutti i numerosi e complessi ambiti che caratterizzano la vita di una comunità. Come mi è più volte capitato di ricordare, in questi anni a scuola e servizi sociali non è stato fatto alcun taglio. Magari verrebbe da dire: “e ci mancherebbe!”, ma con la situazione che ci troviamo ad affrontare nulla può essere più dato per scontato, ma anzi deve essere considerato come precisa scelta di un’Amministrazione che ha ben chiari quali sono gli ambiti prioritari di una collettività come la nostra. Numerosi sono stati gli interventi concreti finalizzati all’introduzione di nuovi servizi e al miglioramento di quelli già esistenti, per esempio, per i nostri giovani, il campo di calcio di Sopraponte, il campo di calcio di Gavardo, la sala polivalente di Soprazocco e la sala prova e di registrazione al Centro Sportivo Woytila,il polo dell’infanzia. Abbiamo realizzato vari interventi per migliorare la viabilità, si pensi all’ultima rotonda costruita su Viale Avanzi e soprattutto alla realizzazione della strada dei cavatori. Abbiamo creduto nella Gavardo Servizi, tanto da riconoscerle e affidarle un ruolo strategico. In questo modo, in futuro, diventerà ancora più preziosa per il nostro comune, in quanto non si limiterà soltanto all’organizzazione della festa di maggio, ma interverrà in concreto addirittura in ambito energetico.

Questo forte spirito di innovazione è stato un altro principio cardine che ha ispirato il lavoro di questa Amministrazione, si pensi al progetto della centrale elettrica a biomassa, all’introduzione dell’Wi-Fi nei luoghi centrali del paese e alla “diretta” dei consigli comunali da seguire sul sito del Comune. Abbiamo creduto fermamente anche nella cultura. Abbiamo voluto rimodernare il tipo di proposte culturali che Gavardo era solita vedere. Abbiamo voluto ospitare personaggi di alto livello e promuovere eventi di qualità, sia per offrire ai nostri concittadini qualcosa di diverso e veramente meritevole, sia per far conoscere il nostro paese anche a chi non vi risiede. Non dimentichiamoci che, oltre a possedere un museo importante, quale il Museo Archeologico della Vallesabbia, tra poco potremmo disporre di una nuova biblioteca, ancora più fornita e in grado di offrire più servizi e,pertanto,di essere ancora meglio di prima “casa della cultura”,luogo di aggregazione e del sapere. Un grazie anche alla Pro Loco del Chiese, braccio operativo del Comune per l’organizzazione degli eventi culturali, in gran parte finanziati dagli sponsor. I suoi bilanci sono annualmente depositati ed è iscritta all’Albo Nazionale delle Pro Loco. Spiace rilevare - anche in questo caso - la costante critica verso chi si adopera per l’organizzazione di mostre, incontri culturali, concerti etc. Tuttavia non dobbiamo dimenticarci di altre cose: questa Amministrazione ha continuato ad agire in maniera corretta e senza cedere a facili polemiche, anche quando è stata, più volte e irragionevolmente, bersaglio di attacchi assurdi e insensati. Mi riferisco all’atteggiamento dell’opposizione che per cinque anni si è sempre mantenuta su un rigido atteggiamento di provocazione e non si è mai dimostrata interessata a collaborare e a ragionare insieme. Mi riferisco ad articoli usciti su quotidiani locali, per esempio a quelli in cui si parlava di Gavardo come un paese culturalmente morto e dei collaboratori del sindaco come una “sfranta di pretoriani”. Mi riferisco alle polemiche sterili, mosse in un’ottica non certamente costruttiva e che, a ben vedere, rappresentano l’esatto contrario del buon agire per la comunità. Mi riferisco alle minacce personali che alcuni di noi, in particolar modo il sindaco, hanno dovuto sopportare. Mi pare siano evidenti l’impegno e la concretezza che hanno caratterizzato questa Amministrazione. Non mi resta, quindi, che ringraziare tutti coloro che ne fanno parte per il tempo e le energie che dedicano e hanno dedicato alla propria comunità . In particolar modo vorrei ringraziare il sig. Sindaco Emanuele Vezzola: in questi anni, infatti, ha dimostrato una grande competenza nell’amministrare il nostro paese, assumendosi la responsabilità per ogni decisione presa (e quante se ne devono prendere ricoprendo il suo ruolo!) e portando avanti in prima persona un rilancio che Gavardo aspettava da troppo tempo. Fulvio Zambelli

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