quaderno di storia contemporanea 48

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che l’abbia avuto, se resta su un piano settoriale e non si collega invece ad una azione volta a modificare l’intera società”; è dunque ritenuto necessario “contrapporsi all’arco delle scelte capitalistiche in nome di altre scelte, di altri bisogni, di altri interessi di classe”, non già come “generico ‘collegamento’ del sindacalismo scolastico con quello operaio”, bensì come consapevolezza che i lavoratori della scuola “sono già essi stessi, obiettivamente, proletariato” e che è “la logica dello sviluppo capitalistico e dell’estensione della ferrea legge del profitto, che proletarizza strati sempre più vasti della società”. il sindacato scuola è allora pensato come “inquadrato organicamente nelle grandi centrali operaie”, in quanto avanguardia della lotta anti-capitalistica, fondata sulla “acquisizione di una nuova coscienza del rapporto scuola-società”. in tale prospettiva gli obiettivi sindacali sono incentrati sui temi del diritto allo studio, della lotta alla “utilizzazione capitalistica delle forze di lavoro intellettuale” e della istanza di una radicale trasformazione della scuola e della professione docente, in senso antiburocratico, antigerarchico e antiautoritario. in altri termini, agire politico e agire sindacale sono fatti coincidere, nella prospettiva di una riforma radicale della società, della scuola e della cultura. si trattava di una prospettiva comune, in tutta italia, alla maggioranza dei dirigenti del nascente sindacato scuola (che tendevano a relegare “in secondo piano o su un terreno puramente strumentale i compiti di difesa sindacale della categoria”),30 ma anche a tutte le forze democratiche e progressiste, al nascente movimento studentesco e ai docenti più giovani, sia pure con radici politiche e ideologiche diverse, dal socialismo marxista alla dottrina sociale della chiesa. il documento termina con l’indicazione dell’indirizzo provvisorio del comitato di iniziativa sindacale, presso l’abitazione privata di Adriano Marchegiani, scelta non casuale, dettata dalla considerazione delle differenti opzioni personali interne al gruppo promotore, come rammenta Franco Livorsi: da un lato, coloro che erano interessati al lavoro più precipuamente politico e che emblematicamente pensavano a un sindacato scuola comprendente anche gli studenti; dall’altro, i quadri maggiormente coinvolti nella costruzione concreta della struttura sindacale, come Adriano Marchegiani, che avrebbe dedicato al sindacato tutto il resto della vita e sa-

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Patrizia Nosengo, Il sindacato scuola CGIL e la scuola degli anni Settanta ad Alessandria

Studi e ricerche


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