Exibart.onpaper n.07

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Venezia

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Premio Furla

Querini Stampalia per l'arte > fino al 15. VI. 2003 - Venezia, Fondazione Querini Stampalia

Quattro volte Furla. Ecco la quarta edizione di uno dei premi più ambiti dai giovani artisti italiani. Dai gorgheggi di Sade ai funghi atomici, breve viaggio tra i cinque partecipanti al Premio Querini Stampalia-FURLA per l’arte. In attesa di conoscere il vincitore, ci siamo già fatti una nostra idea…

[info] > Premio Furla per l’arte – quarta edizione 2003. Fondazione Querini Stampalia, Castello 5252, 30122 Venezia

> Curatrice: Chiara Bertola con la consulenza di Giacinto di Pietrantonio ed Angela Vettese Giuria che assegnerà il premio: Zdenka Badovinac, Carlos Basualdo, Nuria Enguita, Vincent Todoli, Michelangelo Pistoletto. Critici che hanno operato la prima selezione: Cristiana Collu, Roberto Daolio, Aurora Fonda, Massimiliano Gioni, Salvatore Lacagnina, Cornelia Lauf, Andrea Lissoni, Luisa Perlo, Marion Piffer, Maria Rosa Sossai. Giuria che ha operato la seconda selezione: Dede Auregli, Emanuela De Cecco, Francesca Pasini, Bartolomeo Pietromarchi, Giacinto di Pietrantonio, Angela Vettese.

Domenico Mangano, Deriva - 2003, Video DVD, 2’,40’’

I

l gruppo di artisti in concorso è piuttosto eterogeneo nei mezzi usati e nelle tematiche affrontate, ma appartiene in gran parte alla grande famiglia di Exit, mostra di apertura della Fondazione Sandretto a Torino. Evidentemente la scuderiaBonami sta facendo tendenza, per una serie di fattori (ricordiamoci che siamo a Venezia in attesa della biennale che Bonami stesso dirigerà), non ultimo quello meramente probabilistico, visto l’alto numero di artisti in mostra alla Sandretto. Il format del premio Furla però permette fortunatamente di evitare l’accumulo di troppi artisti e dà ad ognuno di loro abbastanza spazio per presentarsi adeguatamente. Stefania Galegati , ad esempio, presenta un video, tre dipinti ed un’installazione (l’inquietante samurai in terracotta radioattivo che ha vinto il premio della critica per la giovane arte italiana nel 2001); piacevole il corto Passeggiata in Paradiso in cui all’idillio stile pubblicità del canone RAI tra due vecchietti che si ritrovano 50 anni dopo il loro incontro durante la resistenza, si contrappone una disturbante

scena di sesso tra i due. Diretta e sconcertante la videoinstallazione di Sarah Ciracì Un’estate a Bikini, dove lo spettatore steso su una sdraio con una bibita fredda in mano è improvvisamente tempestato da luci stroboscopiche ad intermittenza ed immagini fluorescenti di un fungo atomico in esplosione che emergono da apparenti monocromi bianchi. Con la video animazione in 3D Trebbiatori celesti , Ciracì omaggia Duchamp, immaginando che i segni da lui tracciati nel “grande vetro” siano in real-

tà stati a lui suggeriti da un’astronave aliena su un campo di grano. Accattivante. Domina la mostra il sonoro ossessivo dei video di Domenico Mangano, poeta visivo di un nuovo Lamento per il Sud. Nostalgia, speranza e naufragio i suoi temi, ben espressi. Interessanti le fotografie, tracce di luoghi cancellati su cui si sovrappongono vecchie foto magnetiche di persone appartenenti al passato. La veste grafica della mostra di Michelangelo Pistoletto ben si addice al clima di

Massimo Grimaldi vince il Premio Furla La giuria internazionale del Premio Querini Stampalia FURLA per l’Arte IV Edizione, composta da: Zdenca Badovinac, Carlos Basualdo, Nuria Enguita, Michelangelo Pistoletto, Vincent Todolì, riunitasi alle ore 15,30 del giorno 11 aprile 2003 e presieduta da Chiara Bertola (senza diritto di voto) coadiuvata da Giacinto Di Pietrantonio (senza diritto di voto) e Angela Vettese (senza diritto di voto); alla presenza dei testimoni ha decretato come vincitore del Premio Massimo Grimaldi. Questo Premio è stato assegnato a Grimaldi in riconoscimento del suo desiderio di non essere riconosciuto in quanto artista. Nel suo lavoro è costante la possibilità di una lettura doppia e opposta: esso coinvolge l’aspetto sociale senza in effetti esprimerlo, anzi intendendo negarlo; vi coesistono inoltre forme autonome in tensione, con un’enfasi sul contesto che al tempo stesso sottolinea e rende problematico il ruolo dell’autore.

Massimo Grimaldi, Coccoloba Club Valtur Immage, Forced to Be Dependent 2002, Immagine, dimensioni variabili

> Ingresso: intero 6,00 euro, ridotto 4,00 euro > Orario: tutti i giorni 10.00 – 18.00; ven. e sab. 10.00 – 22.00; chiuso lun. > Catalogo: Postmediabooks, milano Informazioni: tel. 041 – 2711411 fax 041 – 2711445; e-mail: manifestazioni.querini@provincia.venezia.it > Ufficio Stampa: Rosi Fontana, tel. 050 – 9711343 fax 050 – 9711317 e-mail r.fontana@tin.it queste opere: la scritta a matita ‘fame’ ed il suo duplice significato in italiano ed in inglese rimandano alla “fame di fama ed alla fama di fame che dividono il nord dal sud”. Gli altri due artisti in gara sono meno convincenti: Gianni Bugno di Massimo Grimaldi è un oggetto in sé interessante, con quegli effetti optical del pvc con il pavimento alla veneziana, ma l’idea di chiamare un oggetto con un titolo che poco si associa alla sua immagine ed il video di Sade presentato come ready-made odorano di dejà vu . Tecnicamente abilissimo Pierpaolo Campanini, iperrealista descrittore di oggetti impossibili. Ma forse troppo freddo e lontano dalla comprensibilità del “fruitore medio”. [valeria burgio]


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