Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 21

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UE, BIOLOGICO A METÀ

GIUGNO

Slitta a metà giugno il piano europeo per l’agricoltura biologica. Il documento dovrebbe rispecchiare quello messo a punto sotto la presidenza italiana dell’Unione. Fra i punti qualificanti del piano la costituzione di un organismo tecnico scientifico indipendente.

DANNI DA EPIZOOZIE

È stata estesa anche ai danni causati nel territorio nazionale delle epidemie animali negli allevamenti bovini (epizoozie) la copertura assicurativa agevolata per il 2004. Il decreto è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

MANGIMI E DIOSSINA

Dal 10 giugno il controllo del livello di diossine e Pcb diossina-simili presenti negli alimenti dovrà passare attraverso le nuove norme del dlgs 27 aprile 2004 n. 133, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

GIORNATA FAO

“Biodiversità e sicurezza alimentare’’ sono i temi della Giornata mondiale dell’alimentazione di quest’anno, che sarà celebrata il 16 Ottobre 2004. Lo ha annunciato la Fao, in una nota, sottolineando che la giornata sarà incentrata sull’importanza della biodiversità per l’agricoltura, per la sicurezza alimentare e per le condizioni di vita rurali.

BIOTERRORISMO, PRONTI TEST RAPIDI

Sono pronti in Italia i test per la diagnosi rapida dei principali agenti infettivi che potrebbero essere utilizzati nel caso di un attacco bioterroristico: da 2 a 6 ore per riconoscere i virus responsabili di vaiolo e febbri emorragiche oppure i batteri di peste e antrace. I test sono stati messi a punto dall’ISS.

CLONE DI CLONE

Creato, per la prima volta, un toro ‘fotocopia’ di un altro clone. Ad annunciare la riuscita dell’esperimento di ‘clonazione seriale’ nei bovini sono ricercatori statunitensi e giapponesi in uno studio, pubblicato sulla rivista ‘Nature Biotechnology’.

ORDINI E RIFORMA

Il testo della proposta di legge “Cavallaro-Federici” sarà integrato con la bozza di riforma degli ordini elaborata dal Sottosegretario Vietti. Lo ha dichiarato il Ministro della Giustizia Castelli respingendo l’accusa di aver affossato la bozza-Vietti.

laVETERINARIA

Eletto il nuovo CD SCIVAC 2004-2007

Ecco la “nuova” SCIVAC

Massimo Baroni è il nuovo Presidente. Il futuro? Un “patto tra veterinari di buona volontà”

Massimo Baroni è il nuovo Presidente della SCIVAC. La nomina è stata formalmente attribuita dall’Assemblea dei Soci SCIVAC il 28 maggio scorso nel corso del 48°congresso nazionale della Società. Come da Statuto, Baroni Massimo succede al Collega Ermenegildo Baroni, che nel prossimo triennio sarà Presidente Senior. Esce invece dal Consiglio

Pier Mario Piga per assumere la carica di Past President. L’Assemblea ha eletto Dea Bonello, Ugo Bonfanti, Davide De Lorenzi, Guido Pisani e Fabia Scarampella. Inizia così il “nuovo percorso scientifico” della SCIVAC. La svolta è determinante per i progetti futuri del nuovo Consiglio Direttivo 2004-2007, che per questo esprime competenze di elevata qualificazione nei diversi settori della medicina veterinaria per animali da compagnia: Dea Bonello, diplomata EVDC e vice-presidente del College, dirige i “Quaderni di Odontostomatologia”, Ugo Bonfanti è vicepresidente della Società Italiana di Citologia Veterinaria e con Davide De Lorenzi (SMPA) si occupa dei casi clinici presenti all’archivio Cytovet. Guido Pisani è Vicepresidente della Società di Chirurgia Veterinaria Italiana, mentre Fabia Scarmpella, Diplomata ECVD e membro del Direttivo del College, fa parte del Consiglio SIDEV.

Crediamo nella nostra professione

di Massimo Baroni

Il compito che attende un Presidente SCIVAC all’inizio del suo mandato è, oggi, estremamente complesso. È il mondo veterinario attuale ad essere estremamente complesso e variegato, denso di diverse esigenze, aspettative, delusioni ed entusiasmi; tanti, diversi sentimenti non facili da interpretare e da convogliare in azioni positive per la nostra professione. Non solo questo: per quanto piacevole possa sembrare, è certamente anche oneroso raccogliere l’eredità di 20 anni di attività e saper proporre un futuro che sia all’altezza del passato. Non mi soffermo più di tanto sul passato della SCIVAC per due ragioni: la prima è che tutto l’attuale congresso è un po’ la celebrazione della nostra storia, la seconda è che ritengo sia sempre meglio far progetti per il futuro piuttosto che autocelebrarsi.

Vorrei limitarmi a ringraziare due colleghi e amici: il nostro presidente senior Gildo Baroni. Al di là del suo servizio per SCIVAC, devo dire che mi ha sempre colpito l’onestà intellettuale e l’entusiasmo genuino con cui ha sempre seguito le battaglie della nostra società, il suo sentirsi parte di un progetto SCIVAC da condividere con altri, la sua lontananza da ogni sentimento che non fosse entusiasmo per la professione: forse se fossimo tutti così veri, eviteremmo tanti problemi: grazie Gildo!

E poi il Presidente della nostra commissione Scientifica Giorgio Romanelli: dietro ogni singola iniziativa scientifica c’è Lui, e quelle di successo sono state veramente tante. In questi ultimi tre anni la Commissione scientifica ha svolto un lavoro enorme e fondamentale: tanta fatica, il massimo rigore scientifico possibile, tanto entusiasmo: grazie

Giorgio! (continua a pag. 24) ■

In occasione del convegno annuale organizzato dalla AcNielsen, una delle maggiori agenzie nel settore delle ricerche di mercato, presenti i più importanti protagonisti della produzione e della distribuzione in Italia, il sociologo Enrico Finzi ha dichiarato: “L’italiano medio è profondamente depresso”. I motivi principali che hanno determinato questa situazione sono di origine internazionale: terrorismo, guerra in Iraq, aumento del costo del petrolio, difficoltà sui mercati internazionali, ecc. ma soprattutto nazionali: tensioni politiche, svalutazione, fallimenti Parmalat, Cirio, crisi Alitalia, continui scioperi in diversi settori, incertezzeper la propria pensione, minori garanzie per l’assistenza sanitaria, ecc. Finzi ha inoltre dichiarato: “Secondo la percezione collettiva stiamo attraversando uno dei peggiori momenti della nostra storia. La verità è presto riassunta in un dato: il 70% degli italiani ritiene di stare peggio rispetto a tre anni fa. E solo il 44% pensa che le cose miglioreranno. Insomma gli italiani si sentono più poveri e la loro depressione non è momentanea perché coinvolge le aspettative a medio e lungo termi-

ne. Ciò avviene soprattutto nella classe media che ha ridotto i consumi del 36%. Anche la classe medio-alta, quella che chiamo dei consumatori sazi, ha tagliato le spese del 30%”. L’indagine che era stata realizzata dall’ANMVI su un campione di ambulatori aveva evidenziato per il 2003 una riduzione media del 10% del fatturato. Una percentuale ancora contenuta rispetto al calo di altri settori ma che sta mettendo fortemente in crisi un settore che già esprimeva forti tensioni dovute soprattutto al numero esorbitante di strutture, circa 6.000, che operano sul territorio. Le prospettive, d’altra parte, considerando l’elevato numero di nuovi veterinari che ogni anno si affacciano su un mercato ormai saturo e la situazione economica nazionale che non sembra avere possibilità di forti cambiamenti a breve, non sono certamente buone e l’unica soluzione per modificare, almeno in parte, questa ormai insostenibile situazione è quella di un drastico taglio all’incremento del numero dei veterinari sia riducendo quello degli iscritti al corso di laurea sia rivedendo in modo più serio e selettivo l’accesso alla professione. ■

depressione dell’italiano medio www.anmvi.it@nmviOggi.L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 21, dal 7 al 13giugno 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
La
212 ORGANODIINFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I.
PROFESSIONE
Il nuovo Consiglio Direttivo della SCIVAC (Speciale Rimini alle pagine 13-16).
Brevi

Convegno Nazionale venerdì 2 luglio a Palazzo Trecchi

Medicine non convenzionali, facciamo il punto con l’Onorevole Lucchese

Non un convegno scientifico, ma un dibattito aperto sulla regolamentazione delle mnc all’esame del Parlamento e sui risvolti sulla professione veterinaria

Con la collaborazione della Unione Medicina Non Convenzionale Veterinaria, l’ANMVI organizza un convegno nazionale sulle medicine non convenzionali in veterinaria. L’appuntamento è per il 2 luglio prossimo a Cremona, nella sede ANMVI di Palazzo Trecchi, per fare il punto sulla legislazione italiana e sul riconoscimento dell’atto medico veterinario nelle medicine non convenzionali.

Alla presenza dell’On. Francesco PaoloLucchese, relatore in Parlamento del testo unificato per la regolamentazione del settore, interverranno Carlo Maria Giovanardi Presidente FISA, che ha partecipato ai lavori della Commissione FNOMCEO sulle medicine non convenzionali; Francesco Longo (SIAV), Antonella Carteri (UMNCV), Paola Landi (SIVAR) e Roberto Orsi, Presidente SIMVENCO: “Il dibattito sulle MNCV deve passare attraverso l’ANMVIha dichiarato Orsi- che peraltro già da qualche anno ha instaurato un buon rapporto con il settore. Credo che la crescita di questo settore debba avvenire all’interno di un confronto sereno con le istituzioni, e non da una contrapposizione di principi o di ideologie. Lo testimonia il fatto che la SIMVENCO da 7

anni è attiva all’interno della SCIVAC”. Al convegno interverrà il Presidente della Commissione

MNC della FNOVI, Giovanni Petroccia: “Ritengo che la Commissione non abbia ancora esaurito il suo compito- ha detto Petroccia- e debba continuare a seguire gli sviluppi della pdl Lucchese.

Il testo unificato delle pdl sulle mnc, prodotto dal relatore Lucchese, si sta infatti confrontando con numerosi emendamenti.

Al convegno sono stati invitati PasqualinoSantori del Comitato Nazionale di Bioetica e il Commissario ECM, GaetanoPenocchio Sono inoltre previsti interventi programmati che affronteranno le implicazioni della normativa all’esame del Parlamento nei vari settori della veterinaria.

Il no del Comitato di Bioetica

Sullo sfondo pesano le critiche della FNOMCEO, in parte stemperate con l’apertura alla chiropratica, ma anche quelle del Comitato Nazionale di Bioetica.

Il Cnb ha infatti approvato all’unanimità un Documento che boccia le aperture nei confronti di tali pratiche previste dalla proposta di legge in materia attualmente all’esame della Camera. Esaminato il testo-Lucchese, il Comitato giudi-

A.N.M.V.I.

CONVEGNO NAZIONALE in collaborazione con

Le medicine non convenzionali in veterinaria

Il punto sulla legislazione italiana e sul riconoscimento dell’atto medico veterinario nelle mnc

venerdì,2 luglio 2004

Palazzo Trecchi,Cremona

Sala del Teatro (9.30 - 13.30)

Apertura dei lavori

PaoloBossi,Presidente ANMVI

Interventi

GiovanniPetroccia,Presidente Commissione MNC della FNOVI

Carlo Maria Giovanardi,Presidente FISA

FrancescoLongo,Vice Presidente SIAV

AntonellaCarteri,UMNVC

RobertoOrsi,Presidente SIMVENCO Paola Landi,SIVAR

Sono stati invitati

GaetanoPenocchio,Commissario ECM per la Veterinaria

PasqualinoSantori,Comitato Nazionale di Bioetica

Conclusioni

On FrancescoPaolo Lucchese, Vice presidente XII Commissione Affari Sociali

INTERVENTI PROGRAMMATI E DISCUSSIONE FINALE

La partecipazione è libera e gratuita

Segreteria Organizzativa

ANMVI - Via Trecchi,20 - 26100 Cremona tel 0372/40.35.37 - info@anmvi.it

ca innanzitutto “discutibile’’ il principio affermato all’articolo 1 e che parla di “pluralismo scientifico’’.

“La motivazione - alla base del Documento - ha spiegato CinziaCaporale del Cnb - è che, secondo il Cnb, tali pratiche non sono validate da metodologia scientifica. La preoccupazione del Comitato, dunque, è che lo Stato intenda avallare come scientifiche discipline che invece non lo sono’’. Secondo Caporale è pertanto “importante che su questo argomento si apra una discussione pubblica, perché sono molte le persone serie ma sono troppi i ciarlatani’’.

Quella del Cnb, ha aggiunto, “è una posizione coraggiosa, che rappresenta una scelta di campo.

Un conto è, infatti, la libertà da parte del cittadino di scegliere tali terapie e del medico di praticarle, ma diverso è che lo Stato, tra l’altro in una situazione economica sfavorevole, decida di dare risorse economiche preziose a pratiche che non sono scientifiche’’. Il Documento approvato verrà ora trasmesso al governo e al Parlamento. Il parere del Cnb non è vincolante, essendo questo un organo di consulenza delle istituzioni, tuttavia, proprio il Ministro Sirchia ha recentemente auspicato una maggiore influenza del Comitato sull’attività del Legislatore.

L’esclusione dall’ECM

Dal novembre dell’anno scorso, la Commissione ECM non riconosce le medicine non convenzionali fra le materie di aggiornamento accreditabili nel programma ECM. “Gli eventi di formazione residenziale concernenti medicine alternative o non convenzionali, salvo quelli relativi all’agopuntura ed alla fitoterapia, sono tutti sospesi in attesa delle determinazioni che la commissione nazionale per la formazione continua assumerà nella seduta del 20 novembre p.v.”. Questa decisione, adottata dalla Commissione ministeriale per l’Educazione Continua in Medicina, risale al novembre del 2003. Il Sottosegretario di Stato alla Salute, CesareCursi commentava spiegando che l’educazione medica continua “è una sfida importante di qualità” e che si deve evitare che “diventi un timbro tondo di cui si dimentica il significato’’.

Una Commissione in FNOVI

La FNOVI ha istituito una Commissione sulle Medicine Non Convenzionali con il compito di esaminare la proposta di legge adottata dalla Commissione Affari Sociali della Camera. Sotto la presidenza del Consigliere FNOVI GiovanniPetroccia lavorano in Commissione i Colleghi Roberta Beni-

ISTITUZIONE DELLA QUALIFICA DI “ESPERTO” NELLE MNC ESERCITATE DAI LAUREATI IN MEDICINA E CHIRURGIA, IN ODONTOIATRIA

E IN MEDICINA VETERINARIA

(art. 6 della “pdl Lucchese”)

1. È istituita la qualifica di “esperto” nelle diverse medicine non convenzionali, esercitate dai laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria ed in medicina veterinaria nell’ambito delle rispettive sfere di competenza, su richiesta delle associazioni e delle società scientifiche accreditate. Le qualifiche di “esperto” comprendono i seguenti indirizzi:

a) agopuntura; b) fitoterapia; c) medicina omeopatica; d) omotossicologia; e) medicina antroposofica; f) farmacoterapia tradizionale cinese; g) farmacoterapia ayurvedica; h) medicina manuale. (art. 6) Possono essere istituite altre e nuove qualifiche di esperto nelle medicine non convenzionali esercitate dai laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria e in medicina veterinaria, su richiesta delle associazioni e delle società scientifiche accreditate. (art. 7)

ISTITUZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DA OPERATORI NON MEDICI (Art. 21, ibidem)

1. Sono istituite le professioni sanitarie non convenzionali esercitate da operatori non medici, su richiesta delle associazioni e delle società scientifiche accreditate ai sensi dei commi 1 e 3 dell’articolo 2, che comprendono: a) la naturopatia; b) lo shiatsu; c) la riflessologia; d) la pranoterapia. (art. 21) Gli operatori non medici delle professioni sanitarie non convenzionali di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 21 svolgono con autonomia professionale le attività dirette alla prevenzione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva espletando le funzioni definite dai relativi profili professionali di cui al comma 2 del presente articolo; non è comunque consentito effettuare diagnosi e pertanto la loro attività professionale integra percorsi diagnostico terapeutici definiti dai laureati in medicina e chirurgia, dai laureati in odontoiatria e dai laureati in medicina veterinaria. (art. 25)

ni,Gabriele Fruganti, Antonio Limone Claudio Fratangeli e Roberto Orsi

“La commissione lavora molto bene, non solo a mio parere - ha commentato il Presidente della Commissione Gianni Petrocciaabbiamo già prodotto un documento ufficiale subito approvato in comitato centrale del 21/02/04adesso stiamo valutando gli emendamenti al testo di legge”.

“Si tratta di lavorare su tutti i vari aspetti di questo mondo - ha aggiunto Petroccia - pertanto abbiamo prima di tutto avviato una fase conoscitiva”. Il 29 aprile scorso i delegati della UMNCV, dottori AntonellaCarteri FrancescoLongo AndreaMalgeri, sono stati ascoltati dai membri della Commissione della FNOVI. “La richiesta di audizione rivolta dalla UMNCV alla suddetta Commissione - hanno spiegato i delegati dell’Unione- nasceva dalla volontà di esprime il massimo della collaborazione per individuare un substrato su cui impostare un proficuo lavoro comune per meglio affrontare i problemi legati all’integrazione delle MNC nel settore veterinario. La convocazione è giunta quanto mai opportuna in un momento molto critico per il generale processo di legittimazione delle MNC nell’ambito della sanità animale e dell’uomo”. Nel corso dell’audizione in Commissione FNOVI, sono stati trattati diversi argomenti attinenti alle MNC ed alla lo-

ro pratica. I delegati della UMNCV hanno esposto il loro consenso al PDL Lucchese, che seppure opinabile in alcuni suoi punti, risulta valido strumento di riordino di tutto il settore, ed hanno chiesto alla Commissione di favorire il processo di legittimazione delle MNC. Nello specifico due le richieste avanzate: la formale dichiarazione da parte della FNOVI che le MNC nel settore veterinario siano considerate ‘atto medico veterinario’; la FNOVI, basandosi sulla specifica legislazione in materia di zootecnia biologica, supporti l’attività dei veterinari non convenzionali, favorendo le potenzialità presenti nella nostra categoria. Soddisfazione è stata espressa dai delegati della UMNCV, per il “ clima di reciproco rispetto e cordialità in cui si è svolta l’audizione ed auspica il proseguimento dei lavori in accordo con la stessa Commissione per giungere ad una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa e che sia di vanto per l’intera categoria medico - veterinaria”. ■

Da rileggere sull’argomento: Intervista all’On.Lucchese

Professione Veterinaria, n. 14/ 2004

Intervista a Francesco Longo, Professione Veterinaria, n. 15/2004

Il parere del Comitato Nazionale di Bioetica, Professione Veterinaria, n. 16/2004

3 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

Veterinari in pasto al pubblico: i newsgroups di Usenet

- Come posso alimentare i quaranta girini di rospo che ho raccolto nella pozzanghera?

- Ma pensa tu… il veterinario selfservice! Ma cos’è ‘sta storia di PROPORRE le terapie, SE VOGLIO? Non sono mica un vet per poter decidere? Ma cribbio, sono al Mc Donald’s o dal mio veterinario?

- Andate fiduciosi dal veterinario di Vergate sul Membro (BG), è veramente bravo, è il migliore, pensa che non mi ha fatto nemmeno pagare!

- Il dottor Tizio è un cialtrone e lo denuncio, pensate che ha avuto l’ardire di presentarmi una parcella dopo che stanotte alle quattremmezza gli ho portato un ornitorinco investito che ho salvato per strada… ma si può?

- I guess cats can get heart worm too… - I sacchetti per raccogliere le deiezioni devono essere OMOLOGATI? (questa è successa davvero, caro Giorgio Neri! nda)

Se almeno una di queste frasi vi ha mosso una curiosità o fatto alzare un sopracciglio, siete pronti per tuffarvi su USENET. Di che stiamo parlando? USENET è una rete di internet che sfrutta un proprio linguaggio (NNTP) ed una architettura di server specifici per ospitare NEWSGROUPS pubblici a contenuto tematico in tutto il mondo.

Cos’è il newsgroup

Il NEWSGROUP o gruppo di discussione (NG) è lo strumento base di USENET ed è costituito da un insieme di messaggi sul medesimo tema, resi accessibili a chiunque voglia leggere o partecipare da tutto il mondo.

Attualmente ci sono decine di migliaia di newsgroups in svariate lingue che coprono ogni argomento possibile, dall’arte alla zoologia, dalla fantascienza alla medicina, ed ogni fornitore di servizi internet normalmente mette a disposizione dei propri utenti un server dedicato a USENET, riservandosi peraltro di fornire una selezione di titoli o di

gerarchie (così si chiamano i raggruppamenti di NG) che possano effettivamente interessare ai fruitori; ogni giorno infatti gli utenti di NG nel mondo pompano più di tre miliardi di caratteri in un sistema che risulterebbe di fatto ingestibile o inutile a livello locale. Per trovare gli argomenti di proprio interesse, è sufficiente cercare il nome del gruppo che riporta il tema desiderato. In particolare, i NG che appartengono alla gerarchia it. o che contengono “it” nel proprio nome, riportano discussioni in italiano, mentre nella gerarchia sci.med troveremo tutti i NG che parlano a livello scientifico di argomenti medici (in inglese). Il nome del NG rispecchia almeno nelle intenzioni il suo contenuto, pertanto se mi affaccio sulla gerarchia alt.med non mi meraviglierò di discutere di argomenti medici in ambito non necessariamente scientifico e questo purtroppo vale anche per alt.med.veterinary!

Come vi si accede

Ai NG si accede tipicamente in due modi, attraverso un newsreader o attraverso un gateway. Tradotto in termini semplici, il gateway non è altro che un sito internet che vi permette di leggere i NG con il vostro normale browser; attualmente il servizio più completo è quello di groups.google.com e vi basta digitare questo indirizzo per accedere gratuitamente ai NG testuali. Il newsreader invece è uno strumento appositamente dedicato alla lettura ed all’organizzazione dei NG sul vostro computer. I più diffusi lettori gratuiti sono OutlookExpress e FreeAgent e vi richiedono una breve procedura per la creazione di un

MBV: accettiamo la rivoluzione

G li autori di un articolo pubblicato sulBritish Medical Journal affrontano le possibili conseguenze dei siti web sulla prima generazione di pazienti “in rete”, o “e-patients”. Recentemente si è fatto un gran parlare dei molti rischi per la salute dei pazienti che cercano risposte in internet, un atteggiamento, secondo gli autori, decisamente esagerato e che ha invece offuscato tutti i benefici che ne possono derivare. Più della metà degli adulti statunitensi, ma la tendenza è diffusa ovunque, naviga in internet alla ricerca di approfondimenti relativi ad argomenti medici, un’abitudine questa in rapido aumento e che si trova al terzo posto tra le ricerche online. Gli autori dell’articolo affermano che troppi medici hanno sottovalutato i benefici e sopravvalutato i rischi delle ricerche in rete sulla salute. Le testimonianze di pazienti che siano stati realmente danneggiati dalle informazioni ottenute navigando sarebbero pochissime e molto discutibili. “Dobbiamo accettare il fatto che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione medica tecnico-culturale”, affermano i ricercatori, sottolineando l’importanza di dover lasciare alle spalle critiche ideologiche e puntando invece a migliorare questo prezioso strumento di informazione in grado di avvicinare i pazienti ai medici e viceversa, e di ridurre la paura dell’ignoto, le false credenze e gli stigmi”. (Ferguson T, FrydmanG. The first generation of e-patients.BMJ2004)

news account, un “indirizzo” tramite il quale potete accedere con una vostra identità ai gruppi pubblici. Non è obbligatorio scrivere e partecipare per forza ai NG, è molto utile anche limitarsi a leggerli e basta. Quando decidete di buttarvi, sappiate che bisogna avere le idee ben chiare non tanto sul proprio stile di scrittura o addirittura sull’ortografia, quanto sui costumi di funzionamento di questi ambienti, soprattutto dal punto di vista formale e comportamentale.In particolare sui NG si scrive in formato testuale e non in HTML, non si inviano allegati ai messaggi, non si postano immagini ed altri tipi di files.

Queste attività sono relegate ai NG di tipo binario, appositamente creati per condividere files multimediali, ma appunto per questo motivo oggi i NG binari non sono più accessibili gratuitamente né attraverso i normali gateways, impiegando il proprio browser. Inoltre, sui NG ci si presenta con uno pseudonimo (nickname) ed è utile camuffare il proprio indirizzo di posta elettronica con sigle del tipo NOSPAM o simili artifici per evitare che la vostra mailbox venga “sniffata” da programmi automatici che razziano indirizzi e-mail dai NG che sono appunto aperti ad ogni tipo di pubblico, anche malintenzionato.

Come funziona

A differenza della posta elettronica, che normalmente prevede una comunicazione uno-a-uno, USENET permette un dialogo molti-a-molti. Spesso diventa un punto di incontro internazionale in cui ci si ritrova per discutere di argomenti particolari, comepure una piazzetta locale per incontrare i propri amici, tenersi al passo con le novità in settori specifici, percepire i “rumors” e le tendenze in anticipo, parlare di qualsiasi cosa venga in mente. Irrompere in una discussione USENET può essere a volte un’esperienza utile e formativa, altre una scocciatura o una perdita di tempo. Sta a voi capirlo e deciderlo.

Come può esserci utile da utenti generici in ogni caso, per l’utente generico USENET è un modo per consentire a persone di tutto il mondo di scambiarsi informazioni. USENET può essere usata per molteplici scopi, tra i quali: 1) scrivere la propria opinione e confrontarsi con altri su argomenti di comune interesse: si può spaziare dalle chiacchiere ad avanzate discussioni tecniche e specialistiche; 2) tenersi informati sulle novità di determinati settori, acquisendo nozioni che verranno diffuse solamente dopo qualche mese sulla stampa specialistica. Questo è molto importante nel caso di argomenti informatici, dove la velocissima evoluzione del settore a volte non permette nemmeno di concedersi i normali tempi che passano dalla scoperta

di un nuovo concetto alla pubblicazione su carta, senza chesia già obsoleto; 3) chiedere informazioni su qualche cosa di specifico. Potenzialmente possono rispondervi da tutto il mondo ed i NG specifici sono spesso frequentati da luminari o da persone molto esperte delle questioni dibattute. Le informazioni vanno sempre filtrate criticamente, dal momento che non è possibile verificare subito l’identità di chi risponde.

Non ha molto significato chiedersi quante persone leggeranno il vostro intervento, che diffusione avranno levostre parole. Basta sapere che su un free.it.animali.iguana o su un gruppo che parla di acquari tropicali troverete forse poche persone, ma gli appassionati che contano sono tutti lì (o quasi!), mentre altrettanto importante è individuare i gruppi che diventano di fatto punti di riferimento per determinate attività, come it.discussioni.animali.cani ed il forum gemello sui gatti.

Non potete di certo aspettarvi di trovare un esimio docente che perde il proprio tempo in questi ultimi due NG, ma quelli che incontrate sono semplicemente i vostri clienti di ogni giorno - e come tali vanno trattati.

Come può esserci utile da veterinari Entrare da veterinari in una discussione pubblica può essere funzionale a diversi scopi, alcuni pratici ed immediati, altri di più ampio respiro.

In generale entrare in un NG ci porta ad esercitarci nella pratica più delicata e difficile dell’attività del veterinario, in particolare se libero professionista: la relazione con il pubblico. Alcune opportunità che vengono in mente possono essere:

1)imparare qualcosa, anche dagli interventi “laici” (“prima ascoltare, poi giudicare di fronte alle ricette dei druidi” è la frase elegante che un collega ha messo recentemente in lista);

2)stroncare sul nascere possibili pregiudizi sull’operato dei colleghi o impedire il nascere di dicerie e leggende metropolitane riguardanti il nostro settore;

3)sconfessare un praticone che si atteggia a consulente - ed indirizzare la ricerca di consulenze appropriate presso il più vicino collega;

4)fare corretta informazione riguardo alla legalità ed alle corrette procedure nel trattamento degli animali, invece di lasciarla agli “appassionati” empirici.

5)tastare il polso circa la sensibilità della gente nei confronti di animali e veterinari: quelli che scrivono le loro considerazioni ragionano allo stesso modo dei vostri clienti;

6)imparare a relazionarsi pacatamente e civilmente con il pubblico;

7)gestire relazioni difficili o critiche con i propri interlocutori. Marketing without ad

In una professione come la nostra che si basa sul marketing without advertising, non sfuggirà a nessun libero professionista l’importanza di avere a disposizione uno strumento del genere nella propria attività, che si inserisce perfettamente in quelle che in un piano di marketing relazionale vanno sotto il nome di strategie integrate di comunicazione di medio termine

Se ci lasciamo incantare dalle promesse del marketing relazionale affrontato scientificamente, una simile attività dovrebbe rendere cinque volte l’investimento che decidiamo di dedicarvi. Sarà vero? Ovviamente non è così ed in ogni caso non è possibile quantificare con precisione l’impegno profuso ed il ritorno dei propri sforzi di lettura e comunicazione, ma non c’è niente come provare. Per il libero professionista moderno, che affronta gli aspetti della propria professione consapevole dell’importanza che ha la qualità della comunicazione con i clienti e di quanto sonopreziosi gli strumenti di comunicazione, di persuasione e di formazione delle opinioni che ci vengono offerti, e se i nostri comuni e condivisi obiettivi di categoria sono quelli di renderci più visibili e di accreditare l’immagine del veterinario presso l’ampio pubblico, USENET è indubbiamente un canale interessante da esplorare. Avvertenze Il presente articolo ha solamente un taglio divulgativo, per rispondere a quesiti specifici contattatemi pure direttamente: mario@vetonline.it ■

Rischio overload informativo

Secondo uno dei più importanti studiosi al mondo di salute su Internet, Gunther Eysenbach, dell’Università di Toronto, la rete può essere una risorsa straordinaria se non ci si lascia sopraffare dalla quantità di informazioni e si è in grado di scegliere con oculatezza. Ed è qui il vero nodo. Come scegliere? Tra le regole da seguire per selezionare i siti di fiducia Eysenbach ricorda che sulla pagina Internet deve prima di tutto essere esplicitata la data di aggiornamento delle informazioni. Deve poi essere chiaro ogni quanto tempo viene aggiornato il sito e occorre che siano dichiarati per nome, cognome e qualifica gli autori, oltre che gli eventuali finanziatori e sponsor. Internet, raccomanda l’esperto, non può sostituire il rapporto con il medico, a cui è sempre necessario rivolgersi prima di prendere decisioni di tipo medico sanitario. (fonte: Corriere Salute)

4 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004
M.Mosanghini

Il tirocinio formativo

obblighi di legge

Lo strumento del tirocinio formativo (o stage) si pone,nelle intenzioni del legislatore, la finalità di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito di processi formativi e di facilitare le scelte professionali, acquisite mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Si tratta di una forma contrattuale che non rappresenta rapporto di lavoro e che quindi non fa sorgere gli obblighi inerenti il rapporto stesso, ma solo quelli previsti dalla norma di legge e dalla convenzione stipulata tra soggetto ospitante e l’ente proponente il progetto di inserimento.

Abbiamo infatti nello stage tre soggetti: il soggetto ospitante, cioè l’impresa (nel nostro caso la struttura veterinaria), il tirocinante (lo studente universitario) e l’ente proponente (l’Università).

Lo stage ha il solo scopo di far acquisire al tirocinante la conoscenza del mondo del lavoro attraverso non una esperienza teorica, ma direttamente sul campo e in ciò differisce da altri contratti di lavoro a base formativa come il CFL e l’apprendistato, anche se accomunati tutti dall’elemento formativo.

Quadro normativo

Dopo una vicenda normativa abbastanza lunga l’istituto dello stage o tirocinio formativo giunge in porto anche in Italia a seguito dell’approvazione del regolamento ministeriale del 25 marzo 1998, sulla base della delega contenuta nella legge 196/1997, art. 18. Il regolamento ormai in vigore dal 12 maggio 1998 dà attuazione a quanto previsto dalla legge Treu del 1997 e colloca il tirocinio come un’importante cerniera di collegamento tra studi scolastici ed esperienze di lavoro. Altra norma attuativa è il DM 22 gennaio 2001 che disciplina le modalità di rimborso degli oneri collegati allo stage. Le principali disposizioni amministrative sono contenute nella circ. del Min. lavoro n. 92 del 15 luglio 1998, nella n. 52 del 9 luglio 1999 e dell’Agenzia delle entrate ris. 21 marzo 2002, n. 95.

Soggetti interessati

Dal punto di vista dei soggetti ospitanti il regolamento fissa dei “paletti” all’instaurazione di un rapporto di tirocinio: infatti l’inserimento di un tirocinante non può essere liberamente effettuato da qualsiasi soggetto. A parte i vincoli procedurali che vedremo più avanti, il numero di giovani tirocinanti che un’impresa può ospitare in un dato momento dipende dalla dimensione occupazionale di quell’impresa (v. Tabella 1). In base ai predetti criteri quindi una struttura che non abbia dipendenti a tempo indeterminato non può ospitare un tirocinante.

Tirocinanti

I giovani che sono interessati allo svolgimento di questi tirocini sono coloro che hanno già assolto l’obbligo scolastico, che, in base alla

recente riforma, è stato ricondotto a 8 anni. Inoltre possono accedere ai tirocini anche i cittadini comunitari che effettuano esperienze professionali in Italia, nonché i cittadini extracomunitari in base ai criteri di reciprocità vigenti tra l’Italia e il paese extra UE di provenienza. Per quest’ultimo aspetto però deve essere emanato un decreto interministeriale che stabilisca i relativi criteri nonché le modalità.

Limiti e divieti

Non esistono divieti o limiti per instaurare un rapporto di stage o tirocinio se non in relazione al numero di dipendenti occupati dal soggetto ospitante. In pratica per poter attivare uno stage occorre che l’ospitante abbia alle proprie dipendenze almeno un lavoratore a tempo indeterminato: sono quindi esclusi soggetti senza dipendenti oppure che occupano solo lavoratori a termine con CFL, apprendistato.

Durata dei tirocini

Lo stage non può essere instaurato per una durata illimitata, ma deve essere circoscritto a precisi limiti temporali. La durata massima del tirocinio infatti collegata direttamente alle caratteristiche del giovane e alla sua provenienza (v. tabella 2).

Computabilità

I tirocinanti sono esclusi dal calcolo e dal conteggio dei dipendenti occupati al fine di applicare determinati istituti o trattamenti legali o contrattuali. Fa eccezione a questa regola l’assolvimento degli obblighi di sicurezza sul lavoro in quanto rispetto a tali adempimenti legati alla dimensione aziendale, i tirocinanti devono essere regolarmente computati nell’organico stesso (Min. lavoro circ. 154 del 19 novembre 1996 che parla appunto di utenti dei servizi di orientamento e di formazione scolastica, universitaria e professionale, avviati presso datori di lavoro per agevolare e perfezionare le scelte professionali). I tirocinanti possono essere inseriti per svolgere uno specifico stage anche se disabili (legge 68/1999). In tale caso il DM 22 gennaio 2001 (art. 6) prevede che i datori di lavoro debbano computare nella quota di riserva le persone disabili impegnate in tirocini realizzati nell’ambito delle convenzioni stipulate con i Servizi prov. per l’impiego in base all’art. 11 della legge n. 68/1999. Gli stessi soggetti disabili impegnati in tirocini realizzati nell’ambito delle convenzioni di cui all’art. 11 della legge n. 68 del 1999 sono esclusi dalla base di computo della quota di riserva.

Costituzione del rapporto

Per instaurare un tirocinio formativo in azienda è necessario rispettare una determinata procedura che deve essere attivata da soggetti individuati dalla legge, con i quali la struttura che intende ospitare il giovane, deve stipulare una conven-

zione. Sono soggetti promotori (art. 2 del regolamento) le università e gli istituti di istruzione universitaria statale e non statale abilitati al rilascio di titoli accademici, ma anche centri di formazione professionale pubblici o partecipazione pubblica e/o centri di orientamento convenzionati con le regioni/provincia e centri di formazione privati senza scopo di lucro specificamente delegati dalla regione.

Il tirocinio deve avere quindi una speciale investitura in quanto deve essere promosso da soggetti appositamente individuati. Tra questi soggetti e il datore di lavoro deve essere stipulata una convenzione a cui deve essere allegato un progetto formativo che specifichi gli obiettivi e le modalità di svolgimento del tirocinio

Svolgimento dl rapporto

Il datore di lavoro ospitante ha innanzitutto l’obbligo di dare corso al progetto formativo e di orientamento previsto in sede di convenzione.

Ciò non è un aspetto di trascurabile portata dal momento che il tirocinante non può essere utilizzato come un normale lavoratore dipendente: certo l’inserimento nella struttura comporta anche un minimo di attività lavorativa del giovane, ma lo scopo del rapporto è quello di dare un orientamento formativo.

Privacy

Le disposizioni in materia di tutela della privacy si applicano anche al tirocinante.

TABELLA 1- NUMERO TIROCINANTI

Dimensione strutturaN°tirocinanti che si possono inserire Struttura con non più di 5 dipendenti a tempo1 tirocinante indeterminato Struttura con dipendenti a tempo indeterminato da 6 a 192 tirocinanti contemporaneamente Struttura con più di 20 dipendenti a tempoNon più del 10% contemporaneamente dei indeterminatodipendenti a tempo indeterminato.

TABELLA 2- DURATA DEL TIROCINIO

BeneficiariDurata

Studenti universitari, studenti che frequentano dottorati di ricerca, studenti che frequentano scuole di specializzazione, persone svantaggiate in base alla legge 381/1991 in attività presso cooperative sociali Non più di 12 mesi Portatori di handicapNon più di 24 mesi

Obblighi del tirocinante

Per quanto concerne il tirocinante la legge pone a suo carico l’obbligo di seguire le indicazioni dei tutori; rispettare gli obblighi di riservatezza in relazione ai processi produttivi, ai prodotti e altre notizie relative alla struttura ospitante; rispettare i regolamenti vigenti nella struttura ospitante e le norme di sicurezza. Aspetti economici Il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro con l'ovvia conseguenza che il datore di lavoro non è obbligato a corrispondere al giovane alcun compenso, né a versare per lo stesso la relativa contribuzione. Ciò non toglie che l'azienda possa corrispondere al giovane una somma a titolo di borsa di studio, fissata liberamente. Altri oneri che l'azienda può impegnarsi liberamente a sostenere sono rappresentati dal rimborso di spese di viaggio, vitto e alloggio. Anche il costo relativo al-

l'obbligo di versare all'Inail un premio a fronte della copertura del rischio di infortunio o malattia professionale (art. 3) non è a carico del datore di lavoro, gravando direttamente sui soggetti promotori. Al contrario, tale costo dovrà essere sopportato totalmente dal datore di lavoro se il soggetto promotore è una struttura pubblica di collocamento. Un altro onere posto a carico del promotore è il costo per il pagamento del premio assicurativo per la copertura della responsabilità civile verso terzi. Tutti gli oneri che in qualche modo gravano sul datore di lavoro potranno in seguito essere rimborsati totalmente o parzialmente, entro i limiti di risorse preordinate (DM 22 gennaio 2001). I datori di lavoro che hanno ospitato tirocinanti sulla base di una convenzione sono ammessi al rimborso delle spese connesse al tirocinio sulla base delle modalità stabilite dalla convenzione stessa. ■

5 ATTUALITÀ
Con lo studente che entra nella struttura veterinaria non nasce un rapporto di lavoro, ma una convenzione con precisi
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

Federalimentare inaugura il Cibus con un forum sulla corretta alimentazione

Forum sugli Stili di vita

di Carlo Sisifo

Alla presenza di Sirchia e Luca di Montezemolo il Gotha della Federazione delle Aziende alimentari affronta il tema dei corretti stili di vita alimentare ed inserisce il veterinario tra i tasselli del mosaico

Gli italiani sono decisamente gente curiosa: mentre l’82% ritiene di condurre una vita sana (e l’8% addirittura molto sana!), il 56% non ha voglia di muoversi e solo il 36% ha smesso di fumare!

Sono queste alcune tra le considerazioni più piccanti, apparentemente banali, emerse durante il forum che Federalimentare ha svolto a Parma, in occasione dell’edizione biennale di Cibus 2004, all’ombra della neonata Authority Europea. Estremamente autorevole il tavolo dei relatori; accanto al presidente Luigi Rossi di Montelera, il ministro Girolamo Sirchia ed il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. A seguire tutto lo staff, compreso il neo eletto Giandomenico Auricchio, responsabile Confindustria per il settore marchi e già vicepresidente di Federalimentare stessa.

Spunti di riflessione sono emersi dal 2°rapporto commissionato ad Ismea, che ha creato l’occasione per far emergere numerosi interrogativi e discutere su qualche soluzione. Gli argomenti hanno ruotato, comunque, attorno al grande tema dell’alimentazione e sugli stili di vita, precursori di benessere e salute.

In questi giorni l’Organizzazione Mondiale della sanità presenta a Ginevra “Strategia globale su dieta, attività fisica e salute”. Questo importante documento avrà il pregio di riportare i riflettori mondiali sul fatto che l’attività fisica ed il movimento sono componenti indispensabili del corretto modo di vivere. Inoltre, il documento metterà in luce due tasselli importanti: il ruolo positivo

dell’industria alimentare e l’apporto indispensabile della componente medica veterinaria. Mentre la prima sta lentamente

“digerendo” il concetto che il cibo è fonte di gioia e l’Italia è il “paradiso ideale” dove conquistare felicità, il secondo è ormai un dato di fatto indiscusso; tutti i professionisti di questa affascinante disciplina, a partire dal clinico d’allevamento fino al consulente di filiera o a quello dell’ASL, sono orientati a sorvegliare un processo sicuro.

• Qual è lo stato di salute dell’industria alimentare del nostro Paese? Buono, se si tiene conto del +1,3% segnato da questo settore in confronto al0,8% dell’industria in generale; ciò significa che le 7 mila imprese con 270 mila addetti, sviluppando un fatturato di 103 miliardi di € stanno lavorando bene.

• Qual è la percezione del consumatore ? Il 75% degli italiani è soddisfatto di quello che mangia e ben il 78% mantiene invariata la fiducia nel prodotto made in Italy. Significativo anche il 63% di italiani che gradisce il senso di responsabilità delle industrie alimentari, tant’è che oltre il 60% nutre fiducia sia nell’autocontrollo delle imprese che nei controlli pubblici ed il 44% si affida alla marca nella scelta del prodotto; sempre in questo trend si colloca il 73% degli italiani che ritengono la sicurezza alimentare frutto del progresso tecnologico delle imprese.

Di fronte a questi dati l’industria agro alimentare, quindi, non può

fare altro che continuare ad affrontare con coraggio la battaglia contro il cosiddetto “Italian sounding”, un modo subdolo di imitare i nostri prodotti. Ben sei sono le sfide lanciate dal forum.

1. La competitività. Non potendo delocalizzare le imprese, gli imprenditori italiani devono puntare sulla sinergia di filiera, stringendo un patto redistributivo sia a monte, con i produttori agricoli, capaci di lavorare sul trinomio qualità/quantità/ prezzo, che a valle, con il commercio e la distribuzione. Se questo patto funziona, si possono marginalizzare i costi e distribuire in maniera soddisfacente gli utili di processo.

2. La tutela dei marchi. Pochi e chiari marchi identificativi, lanciati anche da poche ma forti istituzioni all’estero, possono dare valore aggiunto al mercato, sia interno che estero, visto che i nostri cibi sono tra i più apprezzati nel mondo.

3. La ricerca e l’innovazione Puntando sulla gradevolezza dei nostri prodotti, vanno incentivate tutte le operazioni che, attraverso la ricerca nutrizionale e la comunicazione scientifica, siano in grado di sostenere la fiducia dei consumatori.

4. La sicurezza alimentare. Le imprese sono pronte alle sfide dell’Authority, ancora di più oggi che questa ha sede in Italia. La tracciabilità e l’etichettatura diventeranno occasioni di trasparenza per tutto il settore; le recenti “linee guida” pubblicate da Federalimentare ne sono la testimonianza.

Alla relazione del Presidente, seguite da quelle di Sirchia e Luca di Montezemolo, si sono affiancate quelle di Ferdinando Romano (INRAN), Eugenio Del Toma (Associazione Italiana di Dietetica) e Giorgio Calabrese (EFSA).

I tre esperti hanno ribadito che:

• La dieta equilibrata e lo sport sono essenziali per ridurre l’obesità, una condizione invalidante più costosa delle classiche malattie.

• Il gusto deve essere salvaguardato anche se l’innovazione e la ricerca devono portare al miglioramento tecnologico continuo.

• Il consumatore va educato alle scelte alimentari ed a uno stile di vita più equilibrato.

in moto il proprio corpo.

• Cosa induce a non condurre una vita sana? Il 56,3% dà la colpa alla mancanza di volontà, il 20,2% alle pessime abitudini e, curiosamente, il 9,8% denuncia una scarsità di risorse economiche da destinare a questo scopo.

• Il corretto stile di vita si può imparare a scuola? Il 41,4% suggerisce l’adozione di campagne informative, curate da dietologi e veterinari, mentre il 37,1% chiede di inserire a scuola un’ora di disciplina didattica dedicata all’argomento, soprattutto nelle scuole inferiori.

• Cosa fa bene o no alla salute?

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5. L’interfaccia con EFSA. La Federazione ritiene corretta la posizione del Governo, che non vuole sprecare risorse per duplicare i costi con un nuovo, faraonico organismo; si faccia una struttura snella e di coordinamento sfruttando la competenza consolidata della pubblica Amministrazione.

“Tra il dire ed il fare” è il titolo del Monitor Alimentare Doxa 2004 che indaga sul rapporto alimentazione e salute. Scelte sane e consapevoli di fronte al cibo ed un’attività fisica costante sono auspicabili ma non sempre perseguite; i ragazzi italiani, ad esempio sono promossi in sedentarietà e bocciati in movimento. Fanno poco esercizio e, dunque, non si piacciono, mentre un bimbo ed un giovane su tre si muovono a piedi meno di trenta minuti al giorno. Eppure tutti gli italiani, a conti fatti dicono di essere soddisfatti.

Il 95,4% del campione Doxa crede che la cattiva alimentazione sia un fattore determinante, mentre il campione si spacca quando si introduce l’argomento della scelta degli alimenti. Al centro sud si bada a mangiare ciò che piace, mentre al nord si bada di più a mangiare ciò che si ritiene debba far bene alla salute ed ancora una volta gli intervistati denunciano che i professionisti sanitari dovrebbero spendere più tempo ad insegnare.

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6. La qualità alimentare e qualità ambientale. Entrambe rappresentano un punto di forza per la sicurezza alimentare, ma Federalimentare insisterà in tutte le sedi per far sì che quest’ultima sia affiancata anche da queste certificazioni; la tracciabilità potrebbe valorizzare la prima mentre la seconda costituirà il progetto di sensibilità della Federazione per il cittadino-consumatore.

• Come definirebbe il suo stile di vita? 9 italiani su 10 lo ritengono abbastanza sano ed i più soddisfatti sono i settentrionali e gli “over 54”.

• Cosa significa vivere in modo sano? Il 77% indica il bisogno di un’alimentazione sana (80,8% donne e 72% uomini); per il 48% occorre fare sport e per il 38% non bisogna fumare. Per il 35%, poi, bisogna evitare lo stress (?) ed il 31% indica nella bicicletta o nel camminare il modo migliore per mettere quotidianamente

• A chi si affidano gli italiani per essere informati su una corretta alimentazione? Al medico di famiglia pensa il 54,4%, al nutrizionista il 34,3% mentre al dietologo ci pensa il 39,8%; Internet è relegato al microscopico 1% del campione.

Infine un’occhiata al piacere di cucinare. In Italia il 92% degli addetti sono donna e l’8% uomini. Tra questi ultimi, quelli che appartengono ai ceti bassi raggiungono la quota dell’11,6% e vivono al nord est (10,6%), mentre un dato intrigante mostra che per tutti ben il 54,2% ama veramente cucinare e ben il 57,7% non si farebbe mai incantare davanti ad un cibo surgelato! ■

6 ATTUALITÀ laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004
Tabella 1) (Fonte Monitor Doxa-Federalimentare) Le scelte degli italiani.
Cloruro Potassio Fosfati Bilirubina
ALT (GPT) ALP γ-GT AST (GOT) GLDH Proteine totali Albumina Globulina Albumina/ globulina
α
Lipasi
Fruttosamine CK LDH Calcio Magnesio
TUTTO QUESTO
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Un ex dirigente INPS alla direzione dell’ENPAV

né tantomeno portata all’attenzione e alla discussione dell’Assemblea nazionale per quel parere positivo che, solo, consente la trasmissione ai Dicasteri vigilanti. Si è così interrotto quel rapporto di fiducia che deve intercorrere tra l’Organismo tecnico, rappresentato dalla Direzione dell’Ente, e l’Organo politico (il CdA), sotto la cui esclusiva competenza ricade la responsabilità

istituzionale di ogni deliberazione”. Il Presidente Lombardi, spiega in un editoriale del Notiziario ENPAV, le ragioni del congedo dal precedente Direttore spiegando come le inopinate dichiarazioni del Direttore Generale” abbiano interferito sull’attività dell’Ente e sull’elaborazione di importanti strategie. Tre gli scenari: quello elaborato dal Cerp di Torino (sulla sostenibilità di lungo

periodo), quello del prof. Modigliani (sul metodo a capitalizzazione) e quello dell’Ente (sul cosiddetto “metodo alternativo”). Il Consiglio di Amministrazione ha rivolto il suo orientamento a favore di quest’ultimo scenario, ed ha affiancato all’attuario Luca Coppini un giurista e un docente di Tecnica Attuariale delle Assicurazioni sociali che è anche componente

del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale del Ministero del Welfare. Superata la questione del Direttore, Lombardi scrive che il gruppo riprenderà la sua attività “col massimo dinamismo e con la massima collaborazione sia da parte del sottoscritto sia del Consiglio d’Amministrazione e del personale tutto dell’Ente ”. (www.enpav.it) ■

Dal 14 giugno il nuovo Direttore Generale dell’ENPAV è il Dott.Vincenzo Maria Tomassini. Ne ha dato formalmente notizia il Presidente, Alessandro Lombardi, dal sito ufficiale dell’Ente. Tomassini, laureato in giurisprudenza, vanta una profonda conoscenza del sistema previdenziale italiano, avendo ricoperto, fino a dicembre 2003, un’alta carica dirigenziale presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Nominato all’unanimità il 27 maggio scorso dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente Lombardi, Tomassini, in circa 37 anni di attività nel massimo Ente previdenziale italiano, ha percorso la propria carriera nei diversi settori dell’organizzazione, della gestione del personale, dello sviluppo normativo in materia previdenziale e del controllo di gestione, assumendo funzioni di massima responsabilità sia a livello centrale che periferico.

È stato, infatti, in varie fasi, direttore centrale dell’Organizzazione, delle Risorse umane e del Controllo di gestione, nonché direttore regionale delle Sedi del Piemonte e della Lombardia.

“La sua vasta ed articolata esperienza - ha dichiarato il Presidente Lombardi - costituirà un efficace contributo ed un utilissimo elemento di riferimento per l’azione del Presidente e degli altri Organi di Amministrazione in questo momento particolarmente delicato nello sviluppo delle attività dell’Ente”.

Le ragioni di una scelta

“Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di arrivare alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro con il Direttore Generale, Augusto Romagnoli. È accaduto infatti che al Sole 24 Ore di sabato 31 gennaio, Augusto Romagnoli ha reso una serie di dichiarazioni su una bozza di riforma, in assoluto embrione, della nostra normativa. Ciò ha creato un giustificato allarme, vivaci proteste e sconcerto presso i Delegati provinciali, le Istituzioni, i Ministeri vigilanti e la Categoria nel suo insieme. Tutti accomunati in un giudizio: inammissibile che si possa esternare sul principale quotidiano economico nazionale, in merito a una delicata revisione dei meccanismi dell’Ente che è ancora in una fase preliminare di studio, che non è stata ancora esaminata

7 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

Commissione per la tutela animale

Randagismo, presto un testoper il Ministro Sirchia

Si è conclusa il 31 di maggio la fase iniziale dei lavori della commissioneministeriale Benessere animale e lotta al randagismo. La commissione era stata istituita con lo scopo di individuare i motivi che nel tempo hanno rallentato

e spesso reso inefficiente o inutilizzata la legge quadro 281 del 14 agosto 1991 e di proporre possibili rimedi che ne facilitassero finalmente l’effettiva operatività.

La stesura finale del documento sarà a breve inoltrata al Ministro Sirchia ed ai suoi collaboratori responsabili per il settore che do-

vrebbero utilizzarla come base sulla quale costruire nuove norme finalizzate alla migliore gestione dei problemi del randagismo e dell’abbandono degli animali d’affezione.

Nonostante la diversità delle componenti la commissione le conclusioni alle quali si è giunti

sembrano avere discretamente soddisfatto sia i veterinari, sia gli animalisti, forse per la prima volta dalla stessa parte di un tavolo di discussione.

Di primaria importanza soprattutto per la specie canina, l’attivazione in tempi rapidi di un’anagrafe efficiente e funzionale, basata sul

microchip e sulle banche dati regionali e nazionale, che permetta ai proprietari di animali di usufruire della possibilità capillare di iscrivere e identificare il proprio pet direttamente dal proprio veterinario evitando lungaggini burocratiche e perdite di tempo che scoraggiavano in passato molti di loro.

Nuovo inoltre il concetto di un’anagrafe felina che avrà tempi di attivazione probabilmente più lunghi, ma che potrà esordire con l’entrata in vigore del passaporto per l’espatrio che stabilisce anche in Italia l’obbligo di identificazione certa sia dei cani sia dei gatti e dei furetti.

Capitolo rilevante che ha impegnato i componenti della commissione per diverso tempo la questione della sterilizzazione dei cani ricoverati o in transito nelle pubbliche strutture. L’articolo 2 della legge 281 già stabiliva, anche se in modo non chiarissimo e “liberamente” interpretabile, la necessità di limitazione delle riproduzione mediante sterilizzazione effettuata dalle strutture ASL, ma difficoltà sia economiche sia organizzative hanno sempre reso l’esecuzione di tale procedura saltuaria e inefficiente. Si prevede quindi in futuro di sfruttare fattivamente ed estensivamente lo strumento della convenzione con i veterinari LP per meglio ottemperare alla necessità di ridurre il numero dei soggetti ricoverati presso i canili, e soprattutto per impedire la riproduzione degli stessi all’interno delle strutture. Già alcune leggi regionali, come quella del Lazio, prevedevano di dare in adozione solo animali sterilizzati, e tale vincolo sarà quindi esteso al territorio nazionale. È inoltre ormai ritenuto indispensabile il censimento delle strutture che ricoverano animali privi di proprietario, dato che attualmente risulta poco attendibile.

Non secondario il lavoro relativo alla necessità di sviluppare metodiche di comunicazione corrette ed efficaci rivolte alla cittadinanza per rendere noto il concetto di possesso responsabile dell’animale, troppo spesso considerato poco più di un giocattolo.

Una parte rilevante del problema degli abbandoni deriva dalla leggerezza con la quale spesso si acquisisce un animale che in realtà comporta un impegno rilevante non da tutti conosciuto a priori. Sarà quindi uno degli obiettivi primari della campagna di informazione prevista la diffusione di informazioni realistiche relative alla convivenza con i pet.

Si prevede inoltre di mantenere attiva la commissione, che in futuro potrà avere compiti di controllo e verifica sui risultati ottenuti e di studio delle nuove strategia da adattare alle possibili evoluzioni delle problematiche considerate. ■

8 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

Visite domiciliari: pubblicità regolamentata

Il Ministero della Salute esclude la possibilità di pubblicizzare le visite domiciliari nelleinserzioni telefoniche: anche queste ultime sono infatti soggette alla L. 175/92.

In questo modo viene confermata la circolare diramata dalla FNOVI nel mese di marzo. In quella nota, la FNOVI chiariva che la dicitura “visite domiciliari” e/o “visite a domicilio” può essere riportata sulle

Pagine Gialle solo quando il Medico Veterinario non ha fatto richiesta di autorizzazione all’apertura di una struttura veterinaria.

Sull’argomento la Federazione ha recentemente interpellato il Ministero della Salute, ricevendo ulteriori chiarimenti. Scrive il Presidente

D’Addario in una nuova circolare agli ordini che il Ministero ha “ribadito che anche le inserzioni telefoniche, rientrando a pieno titolo tra le possibili forme di pubblicità a disposizione del sanitario, così come sancito dalla Legge 5 febbraio 1992 n. 175, modificata con leggi 26 febbraio 1999, n. 42 e 14 ottobre 1999, n. 362, devono rispondere a quei requisiti di contenuto tassativamente indicati nelle norme in materia di pubblicità e non possono deviarvi pur se supportate dalla necessità di fornire una informazione necessaria. Quale diretta conseguenza del ragionamento innanzi illustrato, il Ministero ha escluso la possibilità di inserire la dicitura “visite domiciliari” nelle inserzioni telefoniche, prevedendone la possibilità di comparsa solo sui biglietti da visita, essendo gli stessi non contemplati tra gli strumenti pubblicitari disciplinati dalla L. 175/92”. ■

Ordini da Tesauro

Q uanto gli ordinamenti professionali sono “proporzionali” alla tutela degli interessi di utenti e professionisti? Quanto pesa la regolamentazione ordini-

stica sulla possibilità di farsi pubblicità? L’applicazione del test di proporzionalità inizia dai ragionieri e proseguirà con gli avvocati, ma il confronto tra ordini e Antitrust non si esaurirà con queste professioni.

Il presidente dell’Antitrust, Giuseppe Tesauro, scrivendo agli

avvocati ha infatti espresso l’intenzione di “organizzare incontri con gli esponenti degli organismi rappresentativi di professioni la cui regolamentazione appare caratterizzata da ingiustificate restrizioni alla concorrenza”. Al centro del dibattito la relazione sulla concorrenza nei servizi pro-

fessionali adottata il 9 febbraio scorso dalla Commissione Europea. L’Antitrust, raccogliendo le indicazioni del Commissario Europeo alla concorrenza, auspica autoriforme da parte degli Ordini; in mancanza di adeguamenti Bruxelles ha anche ipotizzato procedimenti istruttori per viola-

zione della libera concorrenza, o da parte delle autorità comunitarie o delle Antitrust nazionali. Il nodo è sulla pubblicità, rigidamente regolamentata dalla deontologia di molte professioni ed ammessa, con molte regole, solo come “pubblicità informativa.”

(fonte: Il Sole 24 Ore) ■

9 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona Edizione accreditata ECM Cremona, Palazzo Trecchi 5-6 novembre 2004 Organizza un Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO Corso ai sensi dell’art. 10, comma 2, del D.Lgs 626/94 In collaborazione con

ECM, accordo di transizione fra Ministero e Stato-Regioni

Sono norme di transizione quelle stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni, norme “ponte” in attesa che il sistema ECM entri nella fase in cui saranno i provider a farlo girare. E per arrivare a questo ci vorranno

tre mesi. Nella seduta del 20 maggio la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul programma di formazione continua per l’anno 2004 e sugli obiet-

tivi formativi di interesse nazionale per il triennio 2003-2005. Sei i punti dell’Accordo:

1)obiettivi formativi sulla base del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, dei Piani Sanitari Regionali e dei LEA: ulteriori obiettivi

specifici saranno stabiliti dalla Stato-Regioni su proposta del Ministero della Salute;

2)possibilità per gli operatori sanitari di acquisire il 50% dei crediti annuali nell’ambito degli obiettivi fissati dai Governi locali: viene

così riconosciuto ampio spazio alle esigenze della programmazione socio-sanitaria regionale;

3)possibilità di recupero del debito formativo degli anni 20022003 nel corso del 2004;

4)possibilità di acquisire crediti annuali attraverso la formazione autogestita, le pubblicazioni scientifiche, ecc. fino al 10% dei crediti annuali;

5)entro tre mesi dall’accordo, si avrà la definizione di criteri di accreditamento dei provider da sperimentare nell’ultimo quadrimestre del 2004;

6) società scientifiche assoggettate alle stesse regole dei provider anche sulle incompatibilità tra attività di valutazione e di realizzazione eventi. I fondi per realizzare tutto questo sono quelli già contemplati nella Finanziaria 2001: per il funzionamento della Commissione ECM e le sue attività si ricorrerà alle quote versate dai provider per l’accreditamento dei loro eventi. ■

Siamo in buona compagnia

Roberto Callioni, il neo eletto presidente dell’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) conferma le posizioni del suo predecessore Paolo Amori e condanna l’ECM. “Il fai da te - dice - paga più dell’ECM. I soci ANDI l’aggiornamento l’hanno sempre fatto per scelta, pagandolo di tasca propria e non per decreto. I dentisti non devono sentirsi obbligati a seguire un percorso ECM. Inoltre, almeno in campo odontoiatrico, l’ECM è stata vista da molti soggetti come un’occasione di business, mentre l’ordine professionale non è stato in grado di assumere quel ruolo di terzietà e di garanzia che era indispensabile”.

Intanto, ai vertici della FNOM è passata la linea dura: così com’è questo ECM non va, troppa burocrazia, poca chiarezza nei criteri e nelle procedure di accreditamento. In particolare, i medici sollecitano un “più puntuale controllo sull’operato dei referee, più trasparenze e certezze sul numero dei crediti assegnati agli eventi, maggiore correlazione tra percorso formativo e attività professionale realmente svolta, maggiore controllo sulle capacità didattiche dei provider privati che dovranno prestare attenzione alle finalità culturali più che a quelle economiche”. Il Consiglio della Fnomceo chiederà ai rappresentanti della Federazione in Commissione ECMdi “rimettere il proprio mandato se non fossero recepite e attuate misure idonee a valorizzare la qualità del sistema nell’interesse dei professionisti e dei cittadini”. ■

10 ATTUALITÀ
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004

LEGGI IN GAZZETTA /DAL PARLAMENTO

Ricognizione degli uffici veterinari periferici del Ministero

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 28 maggio scorso (Serie Generale n.124) il decreto 7 maggio 2004 riguardante la “Rettifica della tabella allegata al decreto ministeriale 26 novembre 2003, recante la ricognizione degli uffici veterinari periferici del Ministero della Salute”. Il posto di ispezione frontaliero di Trieste porto era stato erroneamente indicato come ufficio veterinario periferico principale di livello dirigenziale non generale, anziché di livello non dirigenziale.

GAZZETTA UFFICIALE

Serie Generale n.40 del 24 Maggio 2004

Regolamento (CE) n. 546/2004 del 24 Marzo 2004 che modifica gli allegati I, II e III del regolamento (CEE) n. 2377/90 del consiglio che definisce la procedura comunitaria per la determinazione dei limiti massimi di residui di medicinali veterinari negli alimenti di origine animale

Serie Generale n.125 del 29

Maggio 2004

Legge 26 MAGGIO 2004 n. 138

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 29 Marzo 2004 n. 81, recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica

Serie Generale n.125 del 29

Maggio 2004

Decreto legge 29 MARZO 2004 n. 81 (Testo del Decreto Legge Convertito in Legge con Modificazioni) Interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica

Serie Generale n.127 del 01

Giugno 2004

VARIAZIONI AL PRONTUARIO

FARMACI VETERINARI

Ministero Della Salute - Provvedimenti di autorizzazione e modifica di autorizzazioni all’immissione in commercio delle seguenti specialità medicinali per uso veterinario: Tilosina 20% liquida, Tilosina 20% Trei, Duotech, Polvere antiparassitaria A.P.E. per cani e gatti, Collare antiparassitario

A.P.E. per gatti, Collare antiparassitario A.P.E. per cane taglia grande, Pet collare antiparassitario, Collare antiparassitario A.P.E. per cane, Wind collare antiparassitario per cane grande taglia, Wind collare antiparassitario per gatto, Trixie collare antiparassitario per cane di grande taglia, Trixie collare antiparassitario per cane, Trixie collare antiparassitario per gatto, Wind collare antiparassitario per cane.

GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEA

L 189 del 27 Maggio 2004

Decisione (CE) del 29 Aprile 2004

che modifica la decisione

97/221/CE per quanto riguarda le condizioni di polizia sanitaria e di certificazione veterinaria relative ai prodotti a base di carne in transito o temporaneamente immagazzinati nella comunità

Rettifica della decisione 94/438/ CE della commissione del 07 giugno 1994 che stabilisce i criteri per la classificazione dei paesi terzi o di parti di paesi terzi in riferimento all’influenza aviaria e alla malattia di Newcastle

DAL PARLAMENTO

Ultimi progetti di legge annunciati 25 maggio 2004

L 187 del 26 Maggio 2004 11
Una rettifica dal Ministero della Salute
ZANELLA: "Modifica all'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di esenzione dall'IVA delle prestazioni sanitarie veterinarie" (5024)

A che punto è il tuo rimborso? La risposta è on line

Dal 1 giugno i soci del Fondo Sanitario ANMVI possono personalmente verificare l’andamento delle liquidazioni delle loro pratiche di rimborso. Assidim Assistenza, la compagnia presso la quale è assicurato il Fondo, ha infatti realiz-

zato un sistema informatico interattivo accessibile ai nuclei familiari. Dal sito web www.assidim.it è possibile accedere ad un’area riservata (denominata “area riservata ai Dipendenti delle Aziende Associate”) per mezzo della quale effettuare le richieste

di rimborso delle spese sanitarie e seguire il costante aggiornamento sullo stato delle pratiche che, per via informatica, perverranno direttamente all’ufficio-liquidazioni, trovando tra l’altro notizie sulla ricezione documenti, data dei rimborsi, prestazioni non rim-

borsabili, eccetera.

L’accesso all’area riservata è reso possibile da una password, che verrà inizialmente fornita via posta ordinaria al Capo Nucleo che ne farà richiesta (e che allo stesso viene raccomandato di sostituire da subito, per ovvii motivi di sicu-

rezza e riservatezza). Una volta entrati in detta area, gli interessati, per mezzo del “codice nucleo” possono:

1.accedere alla propria situazione anagrafica che - grazie all’interattività - è possibile modificare per variazioni indirizzo e/o coordinate bancarie, l’inserimento o la cancellazione di componenti il nucleo, con l’avvertenza che l’iscrizione o la cancellazione di un nucleo, possono essere effettuate soltanto dall’Azienda di appartenenza, come avviene attualmente;

2.effettuare le richieste di rimborso spese medico-ospedaliere attraverso la compilazione guidata e facilitata dell’apposito modulo. Tutte le richieste di rimborso verranno “archiviate” dal sistema e saranno quindi richiamabili per consultazioni future.

Per ragioni di riservatezza, il Fondo non viene a conoscenza delle password attribuite ai singoli nuclei. La consultazione delle proprie pratiche è dunque assolutamente tutelata e privata. Naturalmente chi non avesse la possibilità di attivare il servizio interattivo potrà continuare a seguire le procedure “tradizionali”, utilizzando la modulistica recapitata a tutti i Soci (v. libretto Le coperture del Fondo Sanitario ANMVI) e permanentemente disponibile al sito www.anmvi.it, oppure rivolgendosi agli uffici del Fondo allo 0372/40.35.36 ■

A.N.M.V.I.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

Organizza un CORSO PERADDETTI ALPRIMOSOCCORSO Teoria e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso

Corso ai sensi del DECRETO 15 luglio 2003, n. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale in attuazione dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Ufficiale del 3 febbraio 2004In collaborazione con

Cremona, Palazzo Trecchi 12-13 novembre 2004

Per informazioni: 0372/40.35.37 info@anmvi.it

12
Fondo Sanitario ANMVI
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 ANMVI INFORMA
MEDICI VETERINARI ITALIANI
Edizione
ECM
Azienda
Sanitaria Locale della Provincia di Cremona
accreditata

Come richiedere la Carta ANMVI-Visa

Ho letto su Professione Veterinaria 19/04 del lancio della carta di credito ANMVI-VISA. Nulla vien detto sulle modalità di richiesta e sul costo annuale della quota. Potete indicarmi dove reperire tali informazioni. (C.B.)

È piaciuta l’idea di realizzare una carta di credito “personalizzata”, riservata ai medici veterinari. La richiesta della Collega C.B., come molte altre analoghe, lo testimonia. Chi ha partecipato al 48°congresso della SCIVAC ha potuto assistere alla presentazione della Carta di Credito ANMVI-VISA, alla presenza di CONSEL SPA, la società finanziaria del Gruppo Banca Sella. La carta sarà operativa a settembre 2004. Il modulo per ottenerla (application form) sarà disponibile nelle prossime settimane e verrà recapitato a tutti i lettori di Professione Veterinaria. Fin da ora, chi fosse interessato a riceverlo, può inoltrare una richiesta all’indirizzo info@anmvi.it, lasciando un recapito di posta elettronica. È inoltre possibile farne richiesta all’indirizzo cartedicredito@e-consel.it

Quanto ai costi, la carta ANMVIVISA prevede un canone annuo di 20 euro: con questa cifra si accede a tutti i servizi e vantaggi offerti dalla Carta. Sono inoltre attivi i seguenti numeri verdi • per richiedere la carta: 800 000 444

• per informazioni: 800 65 33 65

Dieci ottimi motivi per richiederla

1.È una carta che prevede ilpagamento rateale (revolving): mette a disposizione del titolare un fido (da 3.000 a 5.000 euro) da spendere dove e come si desidera, e da rimborsare in comode rate mensili. A mano a mano che avvengono i rimborsi, si ricostituisce il valore iniziale del fido e la carta può continuare ad essere utilizzata. In sostanza: è una carta-serbatoio, che si può utilizzare fino all’esaurimento della scorta disponibile; poi di mese in mese il serbatoio torna a riempirsi con le carte rimborsate, e quindi la carta può continuare ad essere utilizzata.

2.Ha un tasso di interesse dell’1 per cento mensile (12% annuale), il più conveniente sul mercato italiano delle carte rateali, come appare da una ricerca CRIF-EURISKO del settembre 2003.

3.Può essere utilizzata su tutto il circuito mondiale VISA: punti vendita, negozi, centri commerciali, ristoranti, caselli autostrada-

li, distributori di carburante (senza nessuna commissione supplementare!), biglietterie aeree e ferroviarie, acquisti su Internet… ovunque sia esposto il marchio VISA.

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sti dalla CONSEL a condizioni di assoluto vantaggio: in particolare il leasing automobilistico e i prestiti personali “Pronto Tuo” (fino a 30.000 euro, risposta e bonifico dell’importo entro la giornata).

8.Possibilità di consultazione on line degli estratti conto e dei movimenti della carta, con accesso (tramite password e codice personale) all’Area Riservata Clienti sul sito Internet www.econsel.it

9.Numeri verdi del Servizio carte CONSEL “dedicati” per

ogni informazione sull’utilizzo delle carte, e per le operazioni più comuni: modifica e personalizzazione della rata mensile, aumento del fido disponibile, richiesta di trasferimento del fido dalla carta al conto corrente. Numero verde “24 ore su 24”per blocco carta in caso di furto, smarrimento, uso fraudolento.

10. Possibilità di usufruire della copertura assicurativa “Salvacarta” nei casi di uso fraudolento della carta rubata o smarrita, malattia grave, infortunio, decesso. ■

17 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 ANMVI INFORMA

ANMVI

al

SCIVAC

Soddisfazione ed entusiasmo di Scotti per la regionalizzazione dell’ANMVI

Si sono incontrati,in occasione del 48°Congresso Nazionale Multisala SCIVAC, i Presidenti, i Vicepresidenti e molti membri dei Consigli Direttivi ANMVI Regione insieme al Coordinatore Carlo Scotti, per fare il punto delle strategie d’intervento a livello regionale. “È con grande entusiasmo - spiega Carlo Scottiche voglio dedicare un breve commento di apertura al resoconto dell’incontro delle ANMVI Regione. Innanzi tutto un doveroso riconoscimento a tutti i Colleghi che nelle varie regioni si sono impegnati in questo gravoso compito, e a tutti coloro che quotidianamente si impegnano con entusiasmo anche all’interno della nostra sede nazionale di Cremona affinché il sistema regionale funzioni. Nell’ar-

co di due anni la regionalizzazione è completata, le nostre ANMVI si stanno impegnando a diventare un riferimento professionale e politico anche a livello locale. Questo era quello che ci prefiggevamo e questo è quello che abbiamo ottenuto in anticipo sui tempi previsti.

Il ruolo delle ANMVI Regioneconclude Scotti - è e sarà sempre

più determinante per lo sviluppo futuro della nostra professione, per l’affermazione del suo ruolo sociale sia nel privato che nel pubblico. Noi non siamo un Sindacato e mai rivendicheremo per nessun motivo un ruolo che spetta ad altri e non a noi, ma anche a livello locale vogliamo portare avanti il modello di una professione veterinaria al passo con i tempi protagonista in prima persona del suo futuro.” La riunione è stata un’occasione di confronto con le varie regioni segnando una tappa molto importante nell’evoluzione del progetto di avvicinamento alle esigenze locali di ANMVI. In primo luogo è stato fatto un resoconto dell’attività ANMVI regionale negli ultimi due anni. Dall’avvio del processo di regionalizzazione nume-

rose sono le attività che hanno coinvolto le ANMVI Regione e tanti i problemi che hanno riguardato la categoria. I nostri organismi regionali, dalla loro costituzione, sono diventati interlocutori attenti e presenti sul territorio, riconoscendo alle regioni il ruolo importante che sempre di più stanno assumendo soprattutto in ambito politico-amministrativo. Molto sentito il problema delle sterilizzazioni di animali di proprietà. Oggi questa questione sta riguardando diverse regioni d’Italia. Tutte le ANMVI Regionali per questo hanno inviato agli assessorati competenti una lettera portando alla loro attenzione alcune considerazioni sia sulla prevenzione del randagismo che sul mancato coinvolgimento della categoria veterinaria, quasi mai consultata né attraverso le sue rappresentanze istituzionali presenti sul territorio, né attraverso le organizzazioni rappresentative della professione veterinaria. L’ANMVI ha inoltre sottoscritto un documento FNOVI sulla prevenzione del randagismo che è stato inviato dalle ANMVI Regione alle autorità competenti di loro riferimento, per comunicare la posizione ufficiale della veterinaria portata al Ministero della Salute. Molto discussa anche la partecipazione degli organismi ANMVI regionali ai tavoli di concertazione Confprofessioni. L’ANMVI infatti, fin dalla sua costituzione, è affiliata a CONSILP Conf-professioni, l’organizzazione confederale che riunisce tutte le professioni intellettuali e che dall’anno 2000 gode del riconoscimento di parte sociale. In seno a Confprofessioni l’ANMVI ha attivato un’area-sanità per il confronto fra le professioni sanitarie. Sia le ANMVI REGIONE, che le organizzazioni periferico-regionali di Confprofessioni, sono a pieno titolo “parte sociale” sul loro territorio. In conseguenza della velocità con cui molte Regioni stanno legiferandoin materia di professioni intellettuali e di sanità pubblica animale, i Consigli Regionali ANMVI hanno comunicato agli assessorati competenti il ruolo che rivestono di “parte sociale”. In particolare ANMVI Veneto ha partecipato a numerosi tavoli di concertazione regionale. Consilp-Confprofessioni Veneto, intende portare il proprio contributo alla elaborazione delle politiche regionali ma, data la portata degli argomenti in di-

Alcuni

scussione, intende farlo coinvolgendo nel modo più vasto possibile i rappresentanti delle diverse discipline che compongono il panorama delle professioni liberali presenti in Consilp. Tra gli argomenti discussi ai tavoli regionali: il piano socio sanitario regionale, il contratto integrativo regionale per gli Studi Professionali, il progetto di Formazione Dirigenti suddiviso in trefasi, il Fondo Professioni, nonché l’istituzione di varie commissioni. In riferimento ai Tavoli di Lavoro inerenti si è discusso: contrattazione regionale del CCNL, la formazione di Consilp Veneto,rapporti e lo sviluppo territoriale, l’attivitàconvegnistica.All’ordine del giorno anche l’organizzazione delle iniziative ANMVI a livello regionale. Presto in alcune regioni, saranno organizzate giornate di aggiornamento su temi di interesse professionale. La prima regione a partire, sarà il Friuli Venezia Giulia che il 26 settembre organizzerà una giornata sulla salute e la sicurezza sul lavoro in applicazione al D.lgs 626/94. Ormai il processo di regionalizzazione dell’ANMVI è quasi completato. Dopo la costituzione di ANMVI VAL D’AOSTA, avvenuta il 26 maggio scorso, rimangono da collocare due tessere nel mosaico della regionalizzazione: ANMVI Campania e ANMVI Basilicata, per le quali sono comunque in corso le consultazioni per la loro composizione finale. Soddisfazione del coordinatore Carlo Scotti, per il rapido processo di regionalizzazione avvenuto a soli quattro anni dalla nascita dell’ANMVI che afferma: “Questo rapido processo di regionalizzazione è stato reso possibile grazie alla consapevolezza di molti Colleghi, nostri dirigenti regionali, che solamente con un coinvolgimento personale ed entusiasmo potranno garantire un futuro alla nostra professione ed una sua riqualificazione”. ■

I PRESIDENTI ANMVI REGIONALI

ANMVI ABRUZZO - Marco Della Torre

ANMVI CALABRIA - Andrea Gallo

ANMVI EMILIA ROMAGNA - Marco Gariboldi

ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIA - Stefano Candotti

ANMVI LAZIO - Marzio Gargiulo

ANMVI LIGURIA - Giuseppe Carlisi

ANMVI LOMBARDIA - Marina Perri

ANMVI MARCHE - Marco Principi

ANMVI MOLISE - Roberto Carluccio

ANMVI PIEMONTE - Piermario Piga

ANMVI PUGLIA - Sergio Spirito

ANMVI SARDEGNA - Elio Cresci

ANMVI SICILIA - Francesco Antoci

ANMVI TOSCANA - Carlo Pizzirani

ANMVI TRENTINO ALTO ADIGE - Maurizio Cornali

ANMVI UMBRIA - Amato Violini

ANMVI VALLE D’AOSTA - Emilio Bazzocchi

sinistra:

ANMVI VENETO - Antonio Castellucci

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Riunione
Regione
48°Congresso
“Il ruolo delle ANMVI Regione sarà determinante per lo sviluppo futuro della nostra professione”
laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 ANMVI REGIONE
Carlo Scotti - Coordinatore ANMVI Regione Da Antonio Manfredi, direttore ANMVI e Carlo Scotti deipartecipanti alla Riunione ANMVIRegione

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 ANMVI REGIONE

Cani pericolosi

Regolamentazione dellagestione potenzialmente pericolosa del cane

Una legge della regione

Toscana sulla regolamentazione della gestionepotenzialmente pericolosa del cane. È stata presentata il 4 giugno scorso durante la Tavola Rotonda “La gestione pericolosa dei cani: un’emergenza dimenticata?” che si è tenuta presso l’Auditorium del Monte dei Paschi di Siena. L’incontro è stato promosso dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa. Spiega Vittorio Tellarini, Preside della Facoltà: “La problematica legata ai cani cosiddetti pericolosi ha animato le cronache dell’estate 2003, ma come spesso accade, terminata l’emergenza, si sono abbassate le luci e, dopo la discussa Ordinanza Ministeriale del settembre scorso, l’interesse della Sanità Pubblica nei confronti del fenomeno sembra essersi esaurito. Nella consapevolezza che non esistono cani pericolosi, ma piuttosto cani gestiti in modo pericoloso, e che l’efficacia di qualunque provvedimento debba essere posta in stretta relazione con una scientifica valutazione del fenomeno, la Facoltà di medicina Veterinaria di Pisa e l’Azienda Sanitaria di Firenze, hanno promosso una specifica legge regionale”. La proposta di legge prevede l’istituzione dell’Osservatorio Regionale per la Profilassi della Rabbia e per la Prevenzione delle Morsicature Canine al quale le Aziende Sanitarie inviano alla fine di ogni semestre i dati sulle morsicature canine. L’Osservatorio è presieduto dal dirigente della struttura regionale competente e composto da un Medico Veterinario di un’Azienda ASL, un Medico Veterinario che abbia conseguito un titolo universitario post-laurea di secondo livello in Etologia degli animali d’affezione, denominato Veterinario Comportamentalista, un rappresentante regionale dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) e da un docente universitario di Etologia Veterinaria.

“È infatti indispensabile - si legge nella proposta di legge - poter disporre di dati aggiornati sul fenomeno delle morsicature in modo che l’applicazione della legge risulti il più rispondente possibile alla situazione contingente. L’individuazione dei profili di rischio dei cani gestiti in modo potenzialmente pericoloso permetterà di adeguare le norme legislative alla reale portata del problema, consentendo una miglior azione preventiva.” Prevista inoltre la realizzazione di progetti didattici, svolti da Medici Veterinari Comportamentalisti o da altri laureati in discipline biologiche in possesso di adeguata formazione universitaria post-laurea nel campo dell’Etologia Applicata, che favoriscano l’instaurarsi

di una corretta relazione uomoanimale nelle scuole. Prevista anche la creazione di un registro speciale in cui vengono riportati i cani appartenenti ai profili di rischio indicati annualmente dall’Assessorato Regionale alla Sa-

Veterinari Comportamentalisti, di Educatori Cinofili, dalle Facoltà di Medicina Veterinaria e dall’ENCI. Prenderanno parte ai corsi sia gli animali che i rispettivi proprietari, e dovranno dimostrare di “aver acquisito le competenze 19

necessarie per la conduzione in sicurezza del proprio animale”. I proprietari che non adempieranno agli obblighi di legge, saranno puniti con sanzioni amministrative ma le quote non sono ancora state definite. ■

nità ed i cani morsicatori, e l’istituzione di corsi per cani morsicatori e per quelli ritenuti potenzialmente pericolosi. i Servizi Veterinari delle ASL si occuperanno dell’organizzazione dei corsi, avvalendosi della collaborazione di
Presentata dalla Regione Toscana una proposta di legge

O.N.A.O.S.I.: il principio di solidarietà e l’obbligo di versamento

Con riferimento alla richiesta dell’ANMVI di verificare l’opportunità di eccepire l’incostituzionalità dell’art. 52 comma 23 L. 289/2002, nella parte in cui estende a tutti i sanitari iscritti agli ordini professionali italiani (farmacisti, medici chirurghi, odontoiatri e veterinari) l’obbligo di versare un contributo annuale fisso all’O.N.A.O.S.I., osservo che né l’A.N.M.V.I. né i singoli associati e/o i veterinari in proprio possono radicare un giudizio avanti la Corte Costituzionale.

L’eccezione di incostituzionalità di una norma deve, infatti, essere proposta avanti il Giudice di merito, all’interno di un procedimento. Nel caso di specie, potrebbe essere promosso dall’O.N.A.O.S.I. nei confronti di veterinari liberi professionisti, che avessero deciso di non pagare il contributo annuale fisso.

Chiamati a rispondere del loro inadempimento i veterinari interessati potrebbero eccepire l’incostituzionalità dell’art. 52 comma 23 L. 289/2002, nella parte sopra richiamata, in violazione di quanto previsto ex art. 2-18-38 della Costituzione.

Il Giudice di merito (nel caso de quo il Tribunale Sez. Lavoro), avanti a cui l’eccezione di incostituzionalità verrebbe esperita, sarà l’organo competente che deciderà vuoi di rimettere, con ordinanza, la questione alla Corte Co-

stituzionale affinché la esamini, vuoi,qualora ritenesse non accoglibile l’eccezione de qua, di rigettarla, sempre con ordinanza non impugnabile. In tale ultima ipotesi l’eccezione potrà venire riformulata in sede di appello.

Serve un casus belli

In presenza di tali norme di natura processuale è evidente che, per coltivare l’eccezione di incostituzionalità dell’art. 52 comma 23 L. 289/02, occorre creare un casus belli, suggerendo ad alcuni veterinari di non pagare il contributo così da sollecitare l’O.N.A.O.S.I. a citarli in giudizio per la riscossione del quantum debeatur. Ammettendo che sia realizzabile una simile ipotesi va tenuto presente che la Corte Costituzionale è già intervenuta in tema di previdenza complementare con riferimento all’obbligo di contribuzione posto dalla legge a carico degli appartenenti ad un ordine o ad una categoria professionale nei confronti dell’ente gestore di una forma di previdenza integrativa.

Basti al riguardo richiamare la Sentenza della Corte Costituzionale N°248 del 17.7.1997, con cui la Corte ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionaledell’art. 1 comma 3 del Decreto Leg.vo N°509/94 e dell’art.

32 L. 136/91 e art. 11 comma 26 della L. 537/93, sollevata con riferimento agli artt. 3,18 e 38 Costituzione, dal Pretore di Torino adito

da alcuni veterinari dipendenti A.S.L. che ritenevano che, stante la privatizzazione dell’E.N.P.A.V. e stante la copertura previdenziale dell’I.N.P.D.A.P., essi non dovessero pagare il contributo all’E.N.P.A.V. La Corte si è inoltre pronunciata, nuovamente, sull’argomento a seguito dell’eccezione di incostituzionalità promossa dal Pretore di Modena sul ricorso proposto da Moscardini Eros e altri proprio contro l’O.N.A.O.S.I. Ente anch’esso privatizzato.

I principi della Corte

I principi fissati dalla Corte in tali pronunce, con cui è stata dichiarata non fondatal’eccezione di incostituzionalità delle norme che prevedono, per i sanitari pubblici dipendenti l’obbligo ad essere sottoposti ad una doppia posizione contributiva, tracciano un quadro dell’orientamento del Giudice costituzionale sul tema de quo che si potrebbe così riassumere: a) la ratio sottesa ad una doppia posizione contributiva (nel caso E.N.P.A.V.-I.N.P.D.A.P.) di per sé pienamente compatibile con la garanzia di tutela prescritta dall’art. 38 Cost.che così dispone: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e

vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera”, si risolve in un rafforzamento di tale tutela;

b) l’attribuzione di una notevole valenza giuridica al principio di solidarietà endocategoriale idoneo a gratificare la necessaria provvista di mezzi tanto più nel nuovo sistema autofinanziato conseguente alla privatizzazione dell’O.N.A.O.S.I. (e per es. dell’E.N.P.A.V.),

c) la preminenza riconosciuta al principio solidaristico, quale finalità perseguita dalla Associazione O.N.A.O.S.I., confrontato con il principio della libertà di associarsi da parte dei cittadini ha portato la Corte a ritenere l’insussistenza della violazione dell’art. 18 Cost. che così dispone “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”, d) l’insussistenza dell’impossibilità, da parte degli iscritti, di una verifica della destinazione delle risorse quale conseguenza dell’avvenuta privatizzazione, in quanto, vi è un penetrante sistema di interventi e controlli previsto da par-

te degli organi ministeriali e della Corte dei Conti, e) la mancata violazione dell’art. 2 Cost. che dispone che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. La Corte ha ritenuto, infatti, che tale precetto deve essere evocato proprio in senso contrario, in quanto le sopracitate sentenze della Corte Costituzionale si richiamano proprio al principio solidaristico, che in tale norma costituzionale trova le sue radici e che certamente informa anche i rapporti di previdenza e assistenza interni alle categorie professionali (cfr. Sent. Corte Cost. N.°15/99 e 214/99).

Conclusioni

In presenza di un tale orientamento della Corte Costituzionale in tema di doppia contribuzione previdenziale pubblica e privata, la circostanza che nel caso de quo, ad eccepire l’incostituzionalità dell’art. 52 comma 23 della L. 289/2002, siano i veterinari professionisti piuttosto che i veterinari pubblici dipendenti non mi pare possa configurare violazioni di norme costituzionali diverse da quelle qui esaminate.

Certo è che, con riferimento all’art. 18 Cost. le argomentazioni della Corte Costituzionale mi sembrano, prima facie, non del tutto convincenti. ■

Garanzia dell’ecografo

Sono in possesso di un ecografo e dopo circa un mese dalla scadenza della garanzia (1 anno) ho avuto un guasto; ho fatto notare alla ditta che secondo il decreto legislativo n.24 del febbraio 2002,la garanzia,per tutti i beni mobili dovrebbe essere estesa a 2 anni.Loro hanno risposto che il decreto non vale per i beni ad uso professionale.È vero?

L’ambito di applicazione delle garanzie previste dal paragrafo 1 bis della vendita dei beni al consumo inserito ex D. lgs.vo N 2/02/2002 N 24 nel Libro quarto, Titolo III, Sezione Seconda del codice civile agli articolida 1519 bis a 1522 non si estende ai soggetti che acquistano beni di consumo per scopi imprenditoriali o professionali. Ritengo, pertanto, che non si possa usufruire dell’estensione a due anni della garanzia dell’ecografo in questione. Avv. M.T.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 RUBRICA LEGALE
S.

Una sindrome atipica nel Lagotto romagnolo

Dalla Finlandia un’inedita sindrome neurologica osservata nella razza italiana

co per localizzare la sede di lesione.

Non è opportuno infatti, cercare di rapportare sempre la neurologia veterinaria a quella umana. Il sistema extrapiramidale, ad esempio, ha un’importanza mino-

re nel cane e nel gatto rispetto all’uomo. La classificazione dei movimenti involontari patologici nel cane e nel gatto deve essere distinta da quella utilizzata in medicina umana. Il relatore prosegue poi descrivendo alcuni casi

clinici, tra cui un interessante caso di intossicazione da metronidazolo in un cane che presentava strabismo dorsale (“il cane guarda il cielo”), tremori generalizzati e nistagmo. Pur avendola osservata in altri casi, Cizinau-

skas non si spiega tuttavia la patogenesi dell’intossicazione da metronidazolo, che si verificava anche a seguito di dosaggio e durata di somministrazione del farmaco adeguati.

Un relatore finlandese che,in Emilia Romagna, descrive ai veterinari italiani una sindrome neurologica atipica osservata per la prima volta in cani di razza Lagotto romagnolo residenti in Finlandia. È successo al congresso SCIVAC di Rimini (27-30 maggio 2004), nel corso della relazione “Movimenti involontari negli animali: anche il cane e il gatto hanno il Parkinson?” (S. Cizinauskas, FI). Sigitas Cizinauskas, del Servizio di neurologia veterinaria dell’Università di Helsinky (Finlandia), ha osservato disfunzioni neurologiche multiple in 8 cani di razza Lagotto romagnolo a lui riferiti, caratterizzate da atassia, movimenti involontari - soprattutto tremori - ipermetria e dismetria. Si trattava di soggetti giovani, la maggior parte erano cuccioli appartenenti alla stessa cucciolata. Nessuno dei colleghi presenti in sala ha riferito di avere osservato una condizione assimilabile in questa razza.

Nella maggior parte dei casi, la MRI permetteva di riscontrare un’ipoplasia cerebellare, confermata anche necroscopicamente in un soggetto soppresso. La maggior parte dei cuccioli affetti mostrava però inaspettatamente un miglioramento significativo in tempo breve, evoluzione che non si osserva in genere nelle altre razze colpite da malattie cerebellari.

Per questo, nonostante non esistano ancora conoscenze precise su questa condizione patologica, di verosimile natura ereditaria, il relatore consiglia ai colleghi che dovessero osservarla di non effettuare subito l’eutanasia, giacché è possibile una remissione spontanea dei sintomi. In altri casi invece la progosi è infausta.

Nella sua relazione sulle discinesie del cane e del gatto, Cizinauskas enfatizza anche l’importanza, nella diagnosi neurologica veterinaria, dell’esame neurologi-

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laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL http://www.evsrl.it/vet.journal/ •Notizie scientifiche •Archivio bibliografico •Servizio Cytovet •Newsletter inviata gratuitamente a tutti gli iscritti a VETLINK tre volte alla settimana

Dal letame nascono i fior...

Storicamente i medici,i farmacisti e le altre corporazioni spesso utilizzavano, nei loro scritti, una terminologia appositamente complicata da parole che il volgo non poteva capire. Era il dominio dell’informazione che, per determinate arti non doveva essere con-

divisa con chi ne era escluso.

Naturalmente il tasso di analfabetismo facilitava questa opera di criptazione della cultura scientifica o umanistica. Si trattava di stabilire una gerarchia ben precisa dove i più poveri e meno preparati culturalmente guardavano, più con stupore che con invidia,

all’interno delle torri eburnee nelle quali vivevano gli uomini di scienza.

L’aumento del grado di scolarizzazione e quindi di conoscenza, l’acquisizione del diritto fondamentale a fruire dell’informazione e l’aumento esponenziale delle conoscenze umane hanno cam-

biato, nei secoli, radicalmente il modo di rendere l’informazione fruibile.

In questo senso Internet ha sconvolto un sistema che, tutto sommato, si reggeva ancora sui livelli di conoscenza. Se, fino a pochi anni fa la ricerca di un dettaglio, in qualsiasi campo, voleva dire la

perdita (o forse il guadagno) di ore nella consultazione di testi, enciclopedie, viaggi alla biblioteca comunale, oggi è sufficiente battere un tasto per avere a disposizione una mole di informazioni straordinaria.

Oggi, dal bambino delle elementari, al commesso del negozio, al pensionato, alla casalinga, tutti possono accendere un computer e andare a vedere che cos’è quella malattia che ha colpito il conoscente e di cui il medico parlava a cena la sera precedente.

L’informazione scientifica deve necessariamente correre all’interno di binari abilmente “scambiati” da personale specializzato o può fluire libera in mille contenitori, che vanno dalle riviste di divulgazione “serie”, ai periodici che si occupano di gossip, ai talk show dei vari Vespa, Costanzo and company?

Domanda oziosa, a mio avviso. L’establishment scientifico si sforza ancora oggi di criptare i propri messaggi e di imporre una visione della medicina assolutista e non contestabile. Il modo in cui la scienza ufficiale ha presentato (e continua a fornire) alla popolazione la propria “verità” sull’AIDS è semplicemente scandaloso.

Per fortuna esiste una controinformazione che una volta era affidata ad amanuensi o a vecchi ciclostili e rischiava di bruciare assieme ai propri autori ma che oggi, esclusa artatamente dai consessi “scientifici”, trova la sua collocazione in libri portati alla luce da coraggiose case editrici e soprattutto in quella grande ragnatela che è il Net. Oggi non è difficile che di fronte ad una diagnosi e ad una terapia, magari controverse, il cliente si metta a discutere criticamente con noi, dopo avere letto su Internet tutto quello che riguarda la patologia che abbiamo diagnosticato. È evidente che sul net si trova di tutto e di più. Si trovano i fiori e si trova il letame e tocca a noi, al nostro grado di conoscenza e di aggiornamento, separare gli uni dall’altro. Trent’anni fa chi acquistava la Treccani sapeva che quanto vi era impresso era stato filtrato da centinaia di collaboratori e quanto si andava a leggere faceva testo proprio perché c’era una garanzia di conoscenza dietro.

Non è più pensabile tornare all’oscurantismo delle corporazioni e trattenere l’informazione scientifica nelle torri eburnee, come non è pensabile utilizzare il Net senza un’adeguata preparazione. È necessario dunque essere preparati a separare le rose dal concime senza dimenticare che non solo in Via del Campo “dal letame nascono i fior”. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004
L’OPINIONE

Il congedo all’Assemblea dei Soci

Gildo Baroni conclude il suo mandato

Nel nuovo CD Gildo Baroni rivestirà la carica di Presidente Senior

quello che ha dato. A tutti loro un grazie di cuore. Ma il successo di SCIVAC non dipende solo dai relatori o dai componenti del consiglio, dipende anche da una oculata conduzione scientifico-ammini-

strativa ed è per questo che vorrei che tutti noi facessimo un applauso a due persone che difficilmente compaiono sulle nostre riviste o nelle nostre premiazioni, ma che senza di loro posso assicurarvi

SCIVAC non sarebbe così grande, mi riferisco ad Antonio Manfredi e Fulvio Stanga. Io finisco il mio mandato come presidente di questa società e lo faccio ringraziando sentitamente tutti coloro che mi

sono stati vicini dal past president Pier Mario Piga, al futuro presidente Massimo Baroni a tutti i componenti del consiglio.” (Discorso all’Assemblea dei Soci SCIVAC, Rimini, 28/05/2004) ■

“L’assemblea di oggi è molto importante, e sono contento di una così alta partecipazione, perché è l’assemblea che conferma SCIVAC protagonista della formazione post laurea in Italia da 20 anni. Non sono pochi, anche per chi come me fa parte del Consiglio direttivo della società da 10 anni esatti. Tanti anni di continui successi e continua evoluzione non sono casuali, noi non siamo una istituzione statale che vive del contributo pubblico. Il nostro successo è legato alla nostra capacità di soddisfare le esigenze di chi ci sostiene e al lavoro che tutta la dirigenza ha saputo fare fino ad ora. SCIVAC ha saputo indubbiamente offrire quello che il collega voleva e a volte ha saputo anticipare i tempi e le necessità di aggiornamento che una platea sempre più vasta ed eterogenea esige. Molti sono i colleghi che si sono succeduti alla guida della società o che hanno fatto parte della dirigenza. Alcuni sono stati ricordati e premiati ieri, mi riferisco ai colleghi Peruccio, Scotti, Romanelli, Vezzoni, in rappresentanza di quelli che maggiormente si sono distinti in questi 20 anni, ma tutti indistintamente meritano la nostra riconoscenza. Ad esempio il Dr. Zunino che è stato un socio fondatore della nostra Società, il Dr. Cornelli segretario per diverso tempo della SCIVAC nel periodo in cui SCIVAC cominciava a rendersi conto del proprio potenziale, il Dr. Stefano Pizzirani che oltre ad essere un nostro past President e tuttora impegnato nella conduzione di corsi pur insegnando e risiedendo negli Stati Uniti d’America. Per rimanere in ambito scientifico, ci sono colleghi come il Dr. Marco Caldin che indubbiamente ancora trasportano la platea con le proprie relazioni e chi invece, pur non essendo più attivo come relatore, ha dato molto a tutti quelli che anni fa affrontarono il mondo dell’ortopedia, mi riferisco al Dr. Giorgio Bagnasco. Potrei ancora continuare, ma vorrei soffermarmi invece su un altro aspetto, molti dei relatori sono diventati delle autorità scientifiche in campo nazionale ed internazionale, e a volte si disquisisce se sono stati loro a portare lustro a SCIVAC o viceversa, cari colleghi non c’è dubbio ognuno di noi ha ricevuto molto di più di

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laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 DALLE ASSOCIAZIONI

Se il tuo allievo non diventa meglio di te,

(segue dalla copertina)- Il mondo professionale non è oggi facile ed il rischio più grosso è quello di sprofondare nella veterinaria vecchia, quella del piccolo ambulatorio poco attrezzato e mal gestito: una veterinaria poco remunerativa ed ancor più avvilente. Il ruolo degli specialisti. SCIVAC deve far capire forte e chiaro che

esiste un mondo professionale nuovo, fatto di competenza e professionalità e che esistono i mezzi per acquisire questa professionalità: il mondo esterno è oggi in tutti i campi particolarmente crudele: pronto ad accogliere chi eccelle ed a condannare chi non dà un buon servizio: noi dobbiamo dare i mezzi per eccellere. Ci sono poi gli specialisti

e, amici miei, ci sono tanti specialisti veri oggi in Italia, colleghi che hanno dedicato la loro vita ad una branca della medicina veterinaria ed in essa hanno raggiunto competenze specifiche di tutto riguardo. Molti sono diplomati ai College Europei, forse una delle più belle e utili istituzioni nate in Europa. Essi rappresentano il fiore all’occhiello di

molte nostre iniziative ed a loro va il merito di aver fatto compiere passi da gigante alla medicina degli animali da compagnia. Ma attenzione: da tempo avverto un pericolo che noi specialisti stiamo correndo oggi in Italia: è il pericolo dell’imborghesimento, delle baronie, del difendere la propria posizione ad ogni costo; stiamo attenti: pensiamo sem-

pre che la vera difesa e il vero potere dello specialista è la continua crescita scientifica: recuperiamo umiltà!. Non offendiamoci se perdiamo una relazione ad un congresso od una direzione di corso a favore di un giovane capace. Devo dire che, se in qualche istante vengo colto da questa debolezza, sempre mi impongo di ricordare una frase di un mio maestro, una di quelle frasi che rimangono stampate nell’anima a vita: “Se il tuo allievo non diventa meglio di te, hai fallito il tuo insegnamento. Solo così può andare avanti la scienza”. E allora recuperiamo la nostra umiltà, quello spirito di pura crescita scientifica che ha caratterizzato SCIVAC nei suoi primi anni!

L’Università. SCIVAC ha da sempre avuto rapporti burrascosi con l’Università. Non voglio e sarebbe fuori luogo analizzarne i motivi. Dico solamente che ciò non deve più essere. È assurdo e anacronistico. Oggi abbiamo tanti bravi giovani all’interno delle Università che fanno scienza e la fanno in modo corretto. Con tanti di loro abbiamo un buon rapporto e auspico che sia sempre migliore! Sono convinto che l’Università possa aiutare il mondo professionale e quest’ultimo possa dare una mano all’Università stessa a risolvere i propri problemi. La svolta. Di fronte a questo panorama, SCIVAC vorrebbe farsi promotrice di un progetto, un progetto culturale trasversale, un patto tra “veterinari di buona volontà”, che al di fuori di tutti gli schemi, promuova la crescita culturale e isoli senza esitazioni tutte le componenti retrograde e reazionarie del nostro ambiente. Da questo mandato la società riacquista il suo carattere naturale, quello scientifico. Per questo motivo sono state riunite in esso quelle che erano le competenze della commissione scientifica. Il consiglio SCIVAC sarà in stretto dialogo con le società specialistiche e da questo dialogo dovrà nascere la nostra produzione scientifica. I nostri corsi dovranno sapersi trasformare anche acquisendo i nuovi sistemi tecnologici ed informatici ormai tanto diffusi in tutti i sistemi di insegnamento: programmi interattivi, abstract più completi e ricchi di immagini su CD od altri supporti dovranno essere solo alcuni aspetti del nostro rinnovamento. Interpellateci!. Per far tutto ciò abbiamo bisogno del vostro aiuto! Nessuno pensi mai che chi sta nel consiglio SCIVAC faccia parte di una cupola oscura e tessa chi sa quali trame; siamo solo persone che crediamo nella nostra professione e che hanno voglia di lavorare per essa: interpellateci nei prossimi tre anni, fateci partecipi delle vostre aspettative: non so se saremo all’altezza delle vostre richieste, ma sicuramente tutto ciò che faremo, sarà fatto in piena onestà e buona fede e con tanto entusiasmo. In bocca al lupo a tutti!”. (Discorso all’Assemblea dei Soci SCIVAC, Rimini, 28/05/2004) ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 DALLE ASSOCIAZIONI
hai fallito il tuo insegnamento

AMVETPA: dodici anni di attività

Nasce nel 1992, per volontà di un gruppo di veterinari mantovani, l’AMVETPA. Realtà che ad oggi rappresenta circa 40 veterinari operanti nel settore degli animali da compagnia.

Gli obiettivi che si pone ora, come al momento della sua istituzione, sono tesi innanzitutto al confronto tra gli associati, su argomenti di comune interesse, questioni che nella pratica quotidiana, possono gravare sulla nostra professione come, per citarne alcune, lo smaltimento dei rifiuti sanitari, la normativa sui farmaci veterinari, i rapporti con le istituzioni locali. Tra le iniziative che l’Associazione ha intrapreso in questi anni, una in particolare è motivo di orgoglio per l’importante riscontro ottenuto, ovvero l’organizzazione di corsi e seminari monotematici con la partecipazione dei più autorevoli relatori. L’esigenza di coniugare i nostri impegni professionali, con la necessità di progredire culturalmente, ci hanno indotto a creare le condizioni per un aggiornamento “a portata di mano”. Nei dodici anni trascorsi, si sono organizzati tanti eventi contraddistinti da grande qualità, da partecipazione attenta e non da ultimo, dalla possibilità di interagire con i vari relatori, in uno scambio di informazioni e di esperienze, come solo una piccola realtà consente. Siamo a ricordare le serate dedicate alla neurologia, alla dermatologia, alla medicina interna, all’oftamologia e alle zoppie nonché alla pediatria e ginecologia, a cui si sono aggiunte giornate di approfondimento delle cardiopatie del gatto per finire con il più recente evento organizzato lo scorso novembre, su argomenti di ortopedia.

Già dalla sua costituzione nel 2001, l’AMVETPA ha aderito ad ANMVI, vedendo in tale progetto la possibilità di rappresentare le istanze della base laddove si decide del futuro della professione, con l’auspicio che il nostro contributo possa favorirne la riqualificazione e rappresentatività. Sono trascorsi dodici anni dalla costituzione di AMVETPA, anni nei quali ogni associato ha dato il suo supporto mettendo a di-

A.N.M.V.I.

RC PROFESSIONALE

In esclusiva per l’ANMVI, Sicuramente srl (Bernese Assicurazioni- Gruppo Allianz) ha realizzato una Polizza di Responsabilità Civile Professionale rivolta a i medici veterinari iscritti ad una Associazione Federata ANMVI. Per informazioni è attivo il numero verde: 800906377. Si veda anche al sito www.sicuramente.it

sposizione del gruppo, le proprie peculiari competenze o attitudini e ha potuto in essa trovare uno stimolo di crescita culturale e professionale nonché un forte richiamo alla deontologia professionale.

In qualità di Presidente di questa piccola ma creativa realtà, sono quindi certo che AMVETPA abbia ancora motivo di esistere e di crescere: ne sia dimostrazione il programma di iniziative che si intende realizzare nell’anno in corso.

Tra le quali, oltre al consueto e or-

mai collaudato aggiornamento professionale, è prevista un’operazione divulgativa destinata, con il ricorso ai mezzi di informazione locali, al pubblico; obiettivo primario diffondere la cultura tra l’uomo e l’animale in un momento, come quello attuale in cui, al contrario, “fanno notizia” i casi di difficile convivenza.

Carlo Garrò, Presidente AMVETPAAssociazione Mantovana Veterinari per Animali da Compagnia

Voglio personalmente complimentarmi con Carlo per l’entusiasmo che traspare da questa lettera. La pubblico con grande piacere, anche nella mia veste di Vice Presidente del Consiglio Nazionale dell’ANMVI, di cui l’AMVETPA è parte. Permettetemi, anzi, di approfittarne e di ricordare ai Presidenti delle Associazioni Federate (ben 16 ormai) che il 2 luglio prossimo ci sarà una seduta del Consiglio Nazionale, rivolta anche ai nostri Coordinatori Regionali. Grazie Carlo.

“Le sacrosante campagne dei veterinari per la sterilizzazione di cani e gatti vengono considerate “crudeli” per un molto malinteso pietismo animalista”.

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2004 25 LETTERE AL DIRETTORE @

SISCA

CORSO SCIVAC

CORSO SCIVAC/SISCA

MERIAL

CORSO SCIVAC

SIMEF

SIMIV

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA

CORSO SCIVAC

CORSO AIVEMP

CORSO AIVEMP

SEMINARIO SCIVAC

ESPERIENZE DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email socspec@scivac.it

CORSO DI CITOLOGIA MIDOLLARE- Cremona - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP

Crediti ECM:18 - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

6°CONGRESSO INTERNAZIONALE MERIAL - Riccione - Centro Congressi Le Conchiglie

Per informazioni:New Team - tel.0521/293913 - Fax 0521/294036 - www.newteam.it

CORSO DI FISSAZIONE ESTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

SEMINARIO SULLE PATOLOGIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO SUPERIORE DEL GATTO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email socspec@scivac.it

ARTROPATIE D’INTERESSE INTERNISTICO NEL CANE E NEL GATTO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email socspec@scivac.it

FONDAMENTI DI PRONTO SOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - c/o la sede dell’ordine di Trento,Via Zambra,16 Trento - Relatore:dr. Fabio Viganò - Richiesto accr.ECM - Per info:Monica Borghisani - Segr.SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

PERCORSI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PIU’FREQUENTI CARDIOPATIE ACQUISITE DEL CANE- Relatore: Dr.Francesco Migliorini - Centro Congressi Palagarden,C.Da Marchesino,Roges di rende -CS- Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

CORSO DI ECOGRAFIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM:23

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

LA MEDICINA VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE - Lipari - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email segreteria@aivemp.it

EPIDEMIOLOGIA DEI SERVIZI QUALE STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE IN SANITA’PUBBLICA VETERINARIA - Lipari - Richiesto accreditamento ECM - - Per informazioni:Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email segreteria@aivemp.it

AGGIORNAMENTI IN ECOCARDIOGRAFIA E ARITMOLOGIA - Cavaion Veronese (VR) - Eurocongressi Hotel,Via L.Fiumi 24 - Relatori:dr.Michele Borgarelli,dr.Claudio Bussadori,dr.David Chiavegato,dr.Gino D’Agnolo,dr.Roberto Santilli - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATAARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Ostello Femminile Le Monacelle Via Riscatto,9/10 Matera - Relatore:dr.ssa Ivana De Francesco - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506email:delregionali@scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO

MEDICINA DI BASE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - EX Scuderie di Palazzo Farnese -Caprarola -VT - Relatore:dr.ssa Marta Avanzi - Crediti ECM:4 - Per info:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

GIORNATE DI APPROFONDIMENTOPRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM:19

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

CORSO DI METODOLOGIA CLINICA IN MEDICINA INTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM

IN QUESTO NUMERO

COPERTINA:

ECCO LA NUOVA SCIVAC

ATTUALITÀ

• CONVEGNO ANMVI SULLE MEDICINE NON CONVENZIONALI

• I NEWSGROUPS DI USENET, di Mario Mosanghini

• IL TIROCINIO FORMATIVO, di Carlo Cottarelli

• FORUM SUGLI STILI DI VITA, di Carlo Sisifo

• UN EX-DIRIGENTE INPS ALLA DIREZIONE ENPAV

• RANDAGISMO, PRESTO UN TESTO PER SIRCHIA, di L. Torriani

ANMVI INFORMA

• A CHE PUNTO È IL TUO RIMBORSO? LA RISPOSTA È ON LINE

ANMVI REGIONE

• RIUNIONE DI ANMVI REGIONE AL 48°CONGRESSO SCIVAC

RUBRICA LEGALE

• ONAOSI: IL PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ E L’OBBLIGO DI VERSAMENTO, di M. T. Semeraro L’OPINIONE

• DAL LETAME NASCONO I FIOR..., di Oscar Grazioli

DALLE ASSOCIAZIONI

• GILDO BARONI CONCLUDE IL SUO MANDATO

• SE IL TUO ALLIEVO NON DIVENTA MEGLIO DI TE, di Massimo Baroni

LE RUBRICHE

• LA RASSEGNA DI VET JOURNAL

• LETTERE AL DIRETTORE

laVETERINARIA PROFESSIONE

CORSO SCIVAC

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

CONVEGNO NAZIONALE ANMVILE MEDICINE NON CONVENZIONALI IN VETERINARIA.- Cremona - Dalle 9.30 alle 13.30

Per informazioni:Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel 0372/403537 - email info@anmvi.it

SIVE - MACROREGIONI NORD ORIENTALE E NORD OCCIDENTALESEMINARIO MACROREGIONE - Relatori:J.M.DENOIX - M.TONIATO - Cremona,Palazzo Trecchi

Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email info@sive.it

SIVE - MACROREGIONI CENTRALE E MERIDIONALESEMINARIO MACROREGIONE - Relatori:J.M.DENOIX - M.TONIATO - Roma - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email info@sive.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIAFONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Campania - Relatore:dr.Emilio Feltri - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZOL’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Pescara - Relatore:dr.Davide De Lorenzi - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

SEMINARIO SCIVAC

SEMINARIO SCIVAC

CORSO SCIVAC

NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cremona - Relatore:dr.Grant

Guilford - Richiesto accr.ECM - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email:info@scivac.it

NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Teramo - Relatore:dr.Grant

Guilford - Richiesto accr.ECM - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email:info@scivac.it

CORSO DI CARDIOLOGIA 2a PARTE - Cremona - Crediti ECM:18

Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIAIL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Sicilia - Relatore:dr.ssa Fabia Scarampella - Richiesto accreditamento ECM

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO

SICARV

MASTER SCIVAC

MASTER SCIVAC

SEMINARIO SCIVAC

Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac

MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Veneto - Relatore:dr.Tommaso Furlanello - Richiesto accreditamento ECM -

Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email:delregionali@scivac.it

TACHIARITMIE SOPRAVENTRICOLARI E IPOCINESIA VENTRICOLARE SINISTRA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM -

Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email socspec@scivac.it

MASTER SCIVAC IN CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO (prima parte corso) - Cremona - Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email commscientifica@scivac.it

MASTER SCIVAC (Esame Master 2002-2003) - Cremona

Per informazioni:Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email commscientifica@scivac.it

MEDICINA COMPORTAMENTALE - Alghero - Hotel Carlos V - Relatori:dr.Raimondo Colangeli,dr.Corrado Sgarbi - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email info@scivac.it

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

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Chiuso in stampa il 4giugno 2004

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6 giu. 10-11 giu. 10-12 giu. 11-13 giu. 16-18 giu. 19 giu. 20 giu. 20 giu. 20 giu. 23-25 giu. 24-25 giu. 26 giu. 26-27 giu. 27 giu. 27 giu. 28-30 giu. 1-3 lug. 2 lug. 11 set. 12 set. 12 set. 12 set. 12 set. 15 set. 16-18 set. 19 set. 19 set. 19 set. 20-24 set. 21-22 set. 25-26 set.
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