SERVIZIO CIVILE IN PROVINCIA DI TRENTO
2010 / 2011
Il Servizio Civile in provincia di Trento si è confermato negli anni come un fondamentale strumento di democrazia e di sviluppo. Uno strumento efficace e creativo che consente ai giovani di compiere un’esperienza preziosa di crescita personale e di partecipazione generosa alla realtà in cui vivono. La disponibilità, l’entusiasmo, la vitalità e la voglia di fare dei giovani sono un capitale sociale primario che va riconosciuto e fatto crescere. Un capitale che conferisce valore all’impegno di quanti vogliono fondere in un’unica tensione aspirazioni individuali e responsabilità collettive. Da un lato, il microcosmo delle aspirazioni che li porta ad investire sul loro futuro, costruendo un progetto di vita che tenga conto dei rischi e degli ostacoli da affrontare, ma non subendoli passivamente, come se fossero un destino ineludibile e mortificante. Dall’altro, la responsabilità appassionata che li porta ad investire su un futuro che appartenga a tutti, affrontando in modo solidale e consapevole i grandi mutamenti che stanno trasformando la fisionomia del pianeta. Un atto di generosità al quale i giovani non si sottraggono purché li si sappia motivare e coinvolgere. Il Servizio Civile rientra tra le opportunità a disposizione delle giovani generazioni per sperimentare un percorso di vita che le sappia traghettare consapevolmente verso il mondo che verrà. Qualunque sia la motivazione che induce i giovani a sperimentarsi, è evidente il valore di un “vissuto” che lascia il segno, costruisce relazioni importanti, favorisce la conoscenza di se stessi e fornisce sensibilità e competenze, anche trasversali, utili per il futuro professionale e personale. Un valore ampiamente riconosciuto da chi ne è stato testimone attivo, che va ricondotto soprattutto all’attenzione che gli enti accreditati dedicano ai giovani e ai loro progetti e alla cura che gli operatori locali di progetto garantiscono sia in termini di relazione personale che di competenze operative e conoscenze specifiche. La Provincia autonoma di Trento ha sempre creduto nell’importanza di poter contare su una popolazione di giovani cittadini capaci di collocare la propria azione individuale tenendo conto che non sono frammenti solitari, tuttalpiù immersi nel cosmo virtuale di internet, ma soggetti attivi e partecipi solidalmente della vita delle proprie comunità. Ed è appunto in questa prospettiva che la Provincia autonoma sostiene lo sviluppo del Servizio Civile provinciale e le iniziative connesse che mirano ad una formazione alla cittadinanza attiva e responsabile. Il brand “ES.SER.CI.” (Esperienze Servizio Civile) riassume perfettamente la vision e la mission di questo importante strumento di politica dei giovani, prima ancora che per i giovani.
Il presidente
Lorenzo Dellai
SOMMARIO
pag.
12 12 13 14 22 63 68 76 80 85 94 97 132
Cos’è il Servizio Civile e come funziona Il Servizio Civile Nazionale ES.SER.CI. I numeri del Servizio Civile in Provincia di Trento I Progetti Attivati La Legge Nazionale Il Decreto La Legge Provinciale Regolamento di Attuazione Piano Provinciale per il Servizio Civile 2011-2013 Istituzione della Consulta Provinciale per il Servizio Civile I Protagonisti Le Schede
133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166
AAT ASSOCIAZIONE AMICI TRENTINI ADA ASSOCIAZIONE DIRITTI ANZIANI ALTROTRENTINO AMALIA GUARDINI ANFFAS TRENTINO APPM ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PER I MINORI APS ORATORIO - MEZZOCORONA APSP CASA MIA APSP CIVICA DI TRENTO APSP GIOVANNI ENDRIZZI APSP OPERA ROMANI - NOMI APSP REDENTA FLORIANI - STRIGNO APSP SAN GAETANO - PREDAZZO APSP SAN GIUSEPPE - PRIMIERO APSP S. LORENZO E S. MARIA DELLA MISERICORDIA APSP UBALDO CAMPAGNOLA - AVIO APSP VALLE DEL VANOI APSS AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI ARIANNA ARTEGIOVANE ASSISTENZA - COOPERATIVA SOCIALE ASSOCIAZIONE MURIALDO DEL TRENTINO ALTO ADIGE ASSOCIAZIONE ORATORIO S.ANTONIO - TRENTO ASSOCIAZIONE PEDAGOGICA STEINERIANA ATAS ASSOCIAZIONE TRENTINA ACCOGLIENZA STRANIERI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO TREMEMBÉ CASA ACCOGLIENZA ALLA VITA PADRE ANGELO CASA ZAMBIASI CITTÀ FUTURA COLLOGIO ARCIVESCOVILI CELESTINO ENDRICI COMPRENSORIO DELLA BASSA VALSUGANA E DEL TESINO COMUNE DI ANDALO COMUNE DI ARCO COMUNE DI BASELGA DI PINÉ
ENTI PROVINCIALI pqg.
SOMMARIO
ENTI PROVINCIALI pag. 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213
COMUNE DI BORGO VALSUGANA COMUNE DI ANDALO COMUNE DI CALDONAZZO COMUNE DI CENTA SAN NICOLÒ COMUNE DI DRO COMUNE DI LAVARONE COMUNE DI LAVIS COMUNE DI LEVICO TERME COMUNE DI PERGINE VALSUGANA COMUNE DI ROMALLO COMUNE DI ROVERETO COMUNE DI TRENTO COMUNE DI VIGOLO VATTARO COMUNE DI VILLA LAGARINA COMUNITÀ DI PRIMIERO CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRENTO CON.SOLIDA CONFCOOPERATIVE/FEDERSOLIDARIETÀ CONSORZIO TURISTICO PRO LOCO VAL RENDENA CROCE BIANCA - TRENTO DELFINO EDUS EDUCAZIONE E SVILUPPO ENTE PARGO PANEVEGGIO - PALE DI SAN MARTINO FAI FAMIGLIA ANZIANI INFANZIA FONDAZIONE EDMUND MACH FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA FONDAZIONE GALLERIA CIVICA GIRASOLE GRUPPO OASI DI CADINE GSH GRUPPO SENSIBILIZZAZIONE HANDICAP GRUPPO ‘78 GTV GRUPPO TRENTINO DI VOLONTARIATO GRUPPO UCT UOMO CITTTÀ TERRITORIO IL BUCANEVE I MINIPOLIFONICI IL PONTE ISTITUTO ANTONIO ROSMINI - TRENTO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMIERO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA VALLE DI LEDRO ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 ISTITUTO DI ISTRUZIONE MARIE CURIE - PERGINE VALSUGANA ITER KALEIDOSCOPIO L’ANCORA LA COCCINELLA LA RETE LA RUOTA LA SFERA
SOMMARIO
ENTI PROVINCIALI pag. 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237
LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI MAGI - International Association of Medical Genetics MANDACARÙ MART - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI OLTRE OPERA UNIVERSITARIA - TRENTO PERISCOPIO PRODIGIO PRO LOCO DARZO PUNTO D’INCONTRO SAD SI MINORE SPORTABILI TERRE COMUNI UGB - UBALDA BETTINI GIRELLA UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO VALLE APERTA VILLAGGIO DEL FANCIULLO SOS VILLA MARIA VILLA SANT IGNAZIO WHY - A WORLD HOME FOR YOUTH onlus
SOMMARIO
ENTI NAZIONALI pag. 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257
ACCRI ASS. DI COOP CRISTIANA INTERNAZIONALE (FOCSIV) ACLI - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI ADOC - ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA E L’ORIENTAMENTO DEI CONSUMATORI AISM - ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ARCI SERVIZIO CIVILE - TRENTO ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII CARITAS ITALIANA CITTADINANZATTIVA ONLUS CTS CENTRO TRENTINO DI SOLIDARIETA’ (F.I.C.T.) COMUNITA’ MURIALDO TRENTINO ALTO ADIGE CONFEDERAZIONE NAZIONALE MISERICORDIE D’ITALIA CROCE ROSSA ITALIANA FEDERAZIONE SCS/CNOS SALESIANI INAC - ISTITUTO NAZ.LE ASSISTENZA CITTADINI ITAL - ISTITUTO DI TUTELA E ASSISTENZA AI LAVORATORI LIPU - LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI MINISTERO DELL’INTERNO - Dipartimento per le Liberta’ Civili e l’immigrazione PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO UNPLI FEDERAZIONE TRENTINA PRO LOCO E LORO CONSORZI
Due chiacchiere con Martina Pignatti
Abbiamo fatto due chiacchiere con Martina, al termine di uno dei suoi interventi alla formazione generale dei giovani entrati in servizio a gennaio 2011. Rappresentante della realtà associazionistica nazionale, Martina fa parte di “Un ponte per…”, un’associazione non governativa che si occupa di cooperazione internazionale, di promozione della pace e della giustizia sociale, sostenendo le organizzazioni di società civile che lottano per i diritti, tramite modalità non violenta, per resistere a occupazioni e oppressioni. Martina, cos’è per te il Servizio Civile?
Martina Pignatti, membro dell’Associazione non governativa “Un ponte per…”
Innanzitutto è la disponibilità a lavorare per il bene comune. Penso al Satyagrahi, l’esercito della pace teorizzato da Gandhi, e mi rendo conto di quanto le attività che svolgono i ragazzi costino pochissimo e abbiano un impatto incredibile sulla comunità. Se si investissero nelle azioni a sostegno della comunità e della pace sociale tutti i fondi che vengono destinati oggi alla costituzione e al mantenimento degli eserciti, oltre che all’acquisto delle armi, assisteremmo ad un cambiamento eccezionale, prima di tutto in termini di educazione civica dei più giovani. In Italia il Servizio Civile ha una missione molto importante che si poggia sul sacrificio di chi storicamente si è opposto all’obbligo della leva militare, pagando con la reclusione e dando vita a battaglie sociali importantissime. Per me rappresenta anche l’impegno e la fatica dei giovani che dedicano un anno della loro vita ad un obiettivo di interesse comune e non solo individuale. Quale realtà hai trovato qui in Trentino?
«È un momento in cui il ragazzo può esprimere anche in una certa autonomia il suo ideale di società, mettendo le sue energie a servizio e a disposizione della comunità. È un’occasione per contribuire a quella trasformazione dei rapporti sociali di cui abbiamo tanto bisogno. All’interno del microcosmo di un progetto di Servizio Civile nascono relazioni importanti, c’è uno scambio di idee e di energie che sono alla base della costruzione di sani rapporti sociali.»
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Una sensibilità particolare per questi temi e una volontà esplicita ad investire. Qui i ragazzi vengono coinvolti in attività che hanno ricadute immediate sul territorio, che pertanto ne vede l’utilità concreta e, anche nei progetti all’estero, il contributo è molto rilevante. Il Trentino, però, è una terra un po’ particolare, sia a livello storico che culturale, oltre che economico. Qui il Servizio Civile non è solo un’idea, ma è anche un insieme di azioni. La situazione italiana presenta delle enormi disuguaglianze. Considerando le azioni legislative dell’ultimo biennio, credo sia indispensabile una ridistribuzione delle risorse, delle ricchezze, per poter cominciare a correre tutti insieme. Il Servizio Civile ha un’importanza sia nazionale, perché rappresenta i valori in cui tutti ci riconosciamo, che locale, perché ha la potenzialità di potersi costruire sui bisogni e sulle necessità di uno specifico territorio, potenziando quelle attività che adesso sono deboli.
Qual è stato l’obiettivo di queste giornate di formazione? Abbiamo lavorato molto sulle questioni locali. Ho proposto ai ragazzi delle attività di analisi e gestione di conflitti qui in Trentino. Loro hanno realizzato delle progettualità molto interessanti su temi come l’immigrazione, la possibile costruzione di un inceneritore, la convivenza con le altre lingue e culture presenti sul territorio provinciale. Ho cercato poi di far recuperare ai ragazzi la consapevolezza della storia del Servizio Civile e l’eredità etica e politica di cui sono portatori. Io sono convinta del fatto che le persone e la comunità intera abbiano un potere ineguagliabile e i giovani, più di tutti gli altri, sono dotati di spinta energica, flessibilità mentale, impulsività e coraggio, caratteristiche necessarie al cambiamento in cui tutti speriamo. I giovani sono al centro di tutte le comunità del mondo e la storia recente ce ne sta dando la prova.
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IL SERVIZIO CIVILE IN TRENTINO
Cos’è e come funziona
È l’opportunità di partecipare concretamente alla costruzione solidale della realtà sociale, mettendo a disposizione degli altri le proprie energie ed entusiasmi, arricchendo al contempo il proprio bagaglio personale di conoscenze e competenze, con la garanzia di una minima autonomia economica. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile sono: l’assistenza, l’educazione e la promozione culturale, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, la protezione dell’ambiente e il Servizio Civile all’estero. Possono promuovere progetti gli enti pubblici o privati no profit, iscritti ad uno specifico albo; devono possedere requisiti strutturali e organizzativi, devono avere adeguate competenze e risorse specificatamente destinate al Servizio Civile, condividere le finalità del Servizio Civile e le modalità di svolgimento. Nella realizzazione delle attività progettuali ai giovani è garantito il supporto di un professionista esperto, con il ruolo di “maestro”, e di occasioni di confronto e monitoraggio in itinere per adeguare meglio la gestione del progetto alle caratteristiche dei partecipanti. Gli enti selezionano i giovani candidati attraverso un colloquio e successivamente li coinvolgono nella realizzazione dei progetti. In Trentino esistono il Servizio Civile Nazionale e il Servizio Civile Provinciale.
NAZIONALE
Ufficio Servizio Civile Via Gilli 3 c/o Palazzo Istruzione/1°p. 38121 Trento tel. 0461 493100, uff.serviziocivile@provincia.tn.it
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La legge lo definisce un modo di difendere la patria non in relazione al territorio dello Stato o alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico. Nato come alternativo alla leva militare, è dal 2005 possibile scelta per ragazzi e ragazze. I giovani cittadini italiani tra i 18 e i 28 anni possono impegnarsi volontariamente in un progetto di utilità sociale a sostegno della comunità. Ognuno di loro può scegliere, tra i progetti messi a bando, in quale mettersi in gioco per 12 mesi. Il Servizio Civile Nazionale mira ad offrire un’esperienza a valenza educativa e formativa, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico dell’Italia. Sul sito www.serviziocivile.gov.it sono disponibili tutte le informazioni sul SCN, sono consultabili i progetti a bando ed è scaricabile la modulistica per fare domanda di partecipazione. La domanda deve essere inviata direttamente all’ente per la selezione. Il bando è nazionale e pertanto ciascun giovane può presentare domanda per qualunque progetto, indipendentemente dalla propria residenza. I progetti durano 12 mesi per un impegno settimanale di 30 ore (o 1400 ore annue), su 5 o 6 giorni. È previsto un assegno mensile di 433,80 euro, 20 giorni di congedo e un attestato di riconoscimento a fine servizio. Alcuni progetti inoltre forniscono il vitto e l’alloggio. È possibile svolgere Servizio Civile Nazionale una sola volta nella vita ed eventuali interruzioni impediscono di riproporsi per una nuova esperienza.
IL SERVIZIO CIVILE IN TRENTINO
PROVINCIALE
La Provincia autonoma di Trento ha approvato nel 2007 una legge che istituisce il Servizio Civile Provinciale. Tale decisione deriva dall’impegno che l’amministrazione ha profuso nel coinvolgimento dei giovani in attività di pratica solidale e di formazione alla cittadinanza responsabile. La legge provinciale consente il potenziamento dell’istituto e la valorizzazione delle iniziative proposte in autonomia, seppur in modo complementare, rispetto allo Stato. ES.SER.CI., acronimo di ESperienze di SERvizio CIvile, è il brand del Servizio Civile Provinciale. Questo marchio ne caratterizza i progetti e accompagna tutte le iniziative promosse e attivate nel territorio provinciale dall’Ufficio per il Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento. Il Servizio Civile Provinciale ha adottato il medesimo funzionamento del Servizio Civile Nazionale: gli enti iscritti all’albo propongono la realizzazione di progetti di utilità sociale nei quali coinvolgere i giovani interessati. I progetti vengono messi a bando ed i giovani hanno la possibilità di scegliere quello che più si avvicina ai loro interessi, sensibilità, inclinazioni. Il momento di incontro tra enti e giovani è occasione per verificare la corrispondenza delle reciproche aspettative e interessi. I progetti di ES.SER.CI. hanno durata differente: possono essere progetti di avvicinamento e di sperimentazione, progetti di impegno annuale, progetti di specializzazione, personalizzazione e approfondimento.
2 mesi per ES.SER.CI.
Un periodo per comprendere l’impegno richiesto dal Servizio Civile e mettere alla prova i propri interessi e le proprie abilità in previsione di un’esperienza successiva. È l’occasione per i ragazzi italiani o stranieri, residenti in provincia di Trento da almeno due anni e in regola con il permesso di soggiorno, tra i 18 e i 25 anni.
1 anno per ES.SER.CI.
La possibilità concreta per ragazzi italiani e stranieri di partecipare attivamente alla realizzazione di un progetto di Servizio Civile Provinciale. 12 mesi in cui si impara facendo e si vive un percorso di formazione civica, culturale, sociale e professionale connesso alle attività progettuali
6 mesi in più per ES.SER.CI.
Il progetto nasce da una proposta dei giovani, alla fine del percorso di 12 mesi di Servizio Civile. I ragazzi interessati possono proporre, in accordo con il proprio ente, un progetto personalizzato da realizzare in 6 mesi, in cui valorizzare la propria autonomia e le conoscenze acquisite. Un salto di qualità ulteriore per il giovane, il suo talento e i suoi interessi che offre all’ente il valore aggiunto di una proposta fresca e originale. PER INFO Le informazioni sul Servizio Civile Provinciale sono reperibili sul sito www.serviziocivile.provincia.tn.it In particolare si possono trovare gli aggiornamenti rispetto ai progetti a bando, agli enti iscritti all’albo e alle diverse iniziative e proposte. ES.SER.CI. offre ai giovani l’opportunità di partecipazione civile attraverso laboratori, percorsi di formazione e iniziative.
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I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento
ENTI Gli enti iscritti all’albo del Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento sono 138. Poiché nel 2010 non è stato possibile provvedere all’accreditamento, il dato registra unicamente la cancellazione di un ente.
23,9
% DI RILEVANZA NAZIONALE
105
33
76,1
% DI RILEVANZA PROVINCIALE
Anche la natura giuridica degli enti accreditati rimane pertanto invariata
41
% DI NATURA GIURIDICA PUBBLICA
57 81 59
% DI NATURA GIURIDICA PRIVATA
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I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento
L’iscrizione all’albo degli enti avviene per classi che definiscono la capacità organizzativa di accoglienza e gestione dei giovani, la capacità di assicurare il risultato finale del progetto a beneficio della comunità e dei volontari anche attraverso forme di controllo e di gestione di quanto avviene nelle sedi di attuazione del progetto. Sulla base di questi elementi è possibile costruire una scala che parte dal caso più semplice, quello di un ente con una sola sede di attuazione di progetto (classe 4ª), fino alle situazioni più complesse dei enti con ampia articolazione interna e con un consistente numero di sedi operative nelle quali attivare i progetti (classe 1ª). In particolare, più del 70% degli iscritti all’albo degli enti di Servizio Civile, con sedi in provincia di Trento, sono di 4ª classe, ovvero con una dimensione ridotta ed una capacità di accoglienza di giovani non superiore a 20; il 4,3% è di classe 3ª e il 7,9% di classe 2ª. La 1ª classe registra una frequenza pari al 15,8% che tuttavia necessita di essere considerata separatamente. Infatti, tali enti sono in realtà sedi operative di grandi organizzazioni distribuite sul territorio nazionale. Solo la Provincia autonoma di Trento è ente di 1ª classe con concentrazione di sedi sul territorio e significativa operatività locale.
SEDI DI ATTUAZIONE 15,8% 22 ENTI
7,9% 11 ENTI
4,3% 6 ENTI
71,9% 99 ENTI
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I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento PROGETTI
EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
ASSISTENZA
SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
AMBIENTE
PROTEZIONE CIVILE
Gli iscritti all’albo possono presentare progetti in diversi ambiti, a seconda della molteplice o specifica area di intervento dell’ente stesso. In particolare i settori di applicazione del Servizio Civile indicati dalla legge sono: assistenza, educazione e promozione culturale, ambiente, patrimonio artistico e culturale, protezione civile. Proprio per la natura degli enti di Servizio Civile presenti sul territorio provinciale, per lo più di piccole dimensioni, l’impegno si concentra prevalentemente su un solo settore di intervento (64%).
16
I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento PROGETTI
I progetti realizzati nel 2010/2011 hanno segnato un ritorno alla prevalenza del settore dell’assistenza, confermandolo – dopo l’eccezione del 2009/2010 – come primo ambito di intervento del Servizio Civile. Il 45% dei progetti si è sviluppato pertanto in attività di assistenza, articolandosi in iniziative rivolte ai disabili, agli anziani, ai minori, alle famiglie e alle persone con disagio. Seguono l’educazione e la promozione culturale, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, la tutela dell’ambiente ed infine il Servizio Civile all’estero. Assente tra i progetti 2010/2011 la protezione civile. Tali indicazioni, se rappresentano gli ambiti di intervento scelti dagli enti per la realizzazione dei progetti, descrivono anche la distribuzione dei giovani per settore di attività.
% 17
I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento RISORSE FINANZIARIE
Il sostegno della Provincia autonoma di Trento al Servizio Civile si evidenzia nell’analisi degli interventi a favore dell’attivazione dei progetti. In particolare, i progetti annuali attivati in Trentino, che per semplicità di analisi considerano unitariamente quelli del S.C. nazionale e provinciale, sono stati 59, per un totale di 210 giovani. Il 70% dei progetti, per 72,4% dei giovani, è stato realizzato grazie alle risorse finanziarie della P.A.T. Inoltre, l’impegno della Provincia autonoma di Trento a sostenere la formazione dei giovani alla cittadinanza responsabile è confermata dall’attivazione di 70 progetti di 6 mesi in più per ES.SER.CI. L’avvicinamento alla partecipazione civica dei giovani è stato sostenuto con l’attivazione di 29 progetti di Servizio Civile provinciale 2 mesi per ES.SER.CI., per un totale di 53 giovani.
70
% PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
30
% STATO ITALIANO
I GIOVANI
I giovani complessivamente coinvolti in progetti di Servizio Civile sono 332. Di questi, 209 hanno scelto di partecipare alla realizzazione di un progetto annuale, 70 hanno elaborato progetti di specializzazione e 53 hanno sperimentato per un periodo breve il senso e l’impegno del Servizio Civile.
63
% PROGETTO ANNUALE
16
% 2 mesi per ES.SER.CI.
21
% 6 mesi in più per ES.SER.CI. 18
I numeri del Servizio Civile in provincia di Trento GENERE
La componente femminile è ancora prevalente (67%), anche se si registra nel tempo una crescente partecipazione dei maschi che nel 2008 rappresentavano solo il 28%.
33
% MASCHI
67
% FEMMINE
PROVENIENZA Partecipano a progetti di Servizio Civile in Trentino giovani residenti sul territorio, per una quota pari all’82%. In aumento risulta essere la percentuale dei giovani provenienti da fuori provincia (17%). Inoltre, l’apertura della partecipazione alle attività ai ragazzi stranieri fa registrare una timida presenza dell’1% di giovani provenienti dall’estero. Il coinvolgimento dei giovani residenti sul territorio provinciale, anche se stranieri, è occasione di formazione alla cittadinanza e di crescita individuale e della comunità, oltre ad essere una concreta espressione di convivenza civile e di multiculturalità.
17
% FUORI PROVINCIA
82
% PROVINCIA DI TRENTO
1% ESTERO
19
I NUMERI DEL SERVIZIO CIVILE IN PROVINCIA ETÀ
La distribuzione per fasce d’età dei giovani in Servizio Civile è ripartita in modo abbastanza equilibrato. Tale articolazione evidenzia la diversità di approccio e di motivazione nell’accesso all’esperienza: i più giovani infatti aderiscono ai progetti di Servizio Civile per scegliere o sperimentare ambiti di futuro impegno anche professionale. I protagonisti con qualche anno in più sono prevalentemente studenti universitari che coniugano l’impegno di studio e di acquisizione di conoscenze con la formazione sul campo e la maturazione di competenze personali e professionali. I più “anziani” vedono nel Servizio Civile l’opportunità di potenziare la propria autonomia ed il proprio profilo per un positivo inserimento nella comunità del mondo del lavoro.
33
69
% 18 - 21 anni
80 29
% 26 - 28 anni
20
60
38
% 22 - 25 anni
I NUMERI DEL SERVIZIO CIVILE IN PROVINCIA TITOLO DI STUDIO
A conferma di quanto evidenziato per le classi d’età, l’analisi del titolo di studio in possesso dei giovani protagonisti del Servizio Civile evidenzia una consistente quota di giovani studiosi. Il 53% ha il diploma di scuola media superiore e probabilmente combina la partecipazione al Servizio Civile con la frequenza universitaria. Inoltre, il 36% dell’insieme è già in possesso della laurea e coglie l’occasione del Servizio Civile per potenziare conoscenze e competenze specifiche e civiche. L’11% dei giovani in Servizio Civile ha solo assolto l’obbligo scolastico. Tale dato, pur evidenziando quote significative di popolazione giovane con debolezze formative, descrive il Servizio Civile come opportunità di formazione personale e come sistema inclusivo.
36
% LAUREA
53%
77
11% OBBLIGO 22 SCUOLA
110
DIPLOMA SCUOLA SUPERIORE
21
I PROGETTI ATTIVATI
Nel mese di ottobre del 2010 sono stati attivati 49 progetti di 6 mesi in più per ES.SER.CI. redatti dai giovani che avevano appena concluso l’esperienza di Servizio Civile Nazionale di 12 mesi.
22
NOME
COGNOME
TITOLO PROGETTO
Lorenzo
Valcanover
R.S.A. e qualità di vita: il punto di vista del residente
Kaile Andrea
Habubakar
“Avanti Tutta”
Ares Anna Gianfilippo
Adami Canal Rubbuano
• LaborAttori del fare +6 • LaborAttori del fare +6 • 6 mesi in più ES.SER.CI. all’Intercity
Eleonora
Buttiglione
Valentina
Pilati
• Per un servizio civile presente sul territorio • Es.ser.ci.ttadino attivo: 6 mesi in più per la comunità
ENTE SERVIZIO CIVILE APSP CIVICA DI TRENTO APS ORATORIO DI MEZZOCORONA U.B.G. - Associazione Ubalda Bettini Girella
COMUNE DI BRENTONICO
Francesco
Azzolini
La biblioteca si rinnova
Mara
Maccani
Federica
Penasa
• Esplorando un altro tratto del lavoro sociale • Crescere insieme ai sogni dei piccoli
Miriam
Branz
Nicola Soma
Rizzi Visintainer
Alessia
Prade
Giacomo
Bongrazio
Gabriele
Anesi
Federica
Dallaporta
Daniela Diego
Conci Solizzoni
Lorenza
Lona
Alessia
Pasquazzo
Martina
Rizzi
Gaia
Libera
Gaia
De Muzio
• Artemusicando nei borghi della Valle del Chiese
Samuele
Giovanelli
• LegalitÀ .......che spettacolo
A.P.S. “ARTEGIOVANE” A.P.S. “ARTEGIOVANE” Tione di Trento
Tiziana Andrea
Girardi Truant
Progetto di giornale in crescita 6 mesi per esserci
Associazione “PRODIGIO”
Laura David
Magnaguagno Micheli
Valentino
Magagni
Manuela Massimo
Boezio Lorenzi
• “Tracce”: una rivista per il benessere degli anziani • Educare a nuovi stili di vita cooperativi • Informarsi per crescere assieme La forza della diversità 2 Idea Plus 2011 • Attività didattiche e di valorizzazione alla Casa d’Arte Futurista Depero rivolte ai circoli ricreativi della terza età. • Conoscere e divulgare l’architettura. L’archivio di Michelangelo Perghem Gelmi, ingegnere e artista trentino 1 anno = 365 storie “Gli anziani della Provincia di Trento si raccontano”
COMUNE di LAVARONE Coop. Soc. CASA ZAMBIASI Coop. Soc. CON.SOLIDA G.S.H. - ONLUS Istituto Comprensivo di Scuola Primaria e Secondaria di Primiero MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
A.D.A.
“Star bene a casa con se’ e con gli altri” 2° tempo
A.P.S.P. GIOVANNI ENDRIZZI
Mi Fido! AttivitÀ con il cane in R.S.A.
A.P.S.P. REDENTA FLORIANI
...Io ci sono! 6 mesi per crescere
Poter proseguire il percorso di crescita continuando a giocare Reale e Virtuale: minori e nuove tecnologie nella relazione educativa • Orienta...mente a casa del sole • Più sport per tutti
A.P.S.P. “S.LORENZO E S.MARIA DELLA MISERICORDIA” A.P.S.P. “UBALDO CAMPAGNOLA”
Associazione “VALLE APERTA” Associazione Provinciale per i minori AZIENDA PROVINCIALE per i SERVIZI SANITAR
I PROGETTI ATTIVATI
A dicembre invece sono stati attivati 17 progetti di 6 mesi in più per ES.SER.CI. A febbraio del 2011 è stato dato il via a 4 progetti di 6 mesi in più per ES.SER.CI.
NOME
COGNOME
TITOLO PROGETTO
Laura Mirko
Marinelli Matteotti
• Amico Internet • Fare Teatro
Mariagrazia
Giacomoni
Chiara
Zambiasi
• Renetto-Energina - Progetti educativi sull’ambiente e sulla cittadinanza nelle scuole elementari e medie del Comune di Trento • I giovani e la città: orientamento e forma zione, scelte e opportunità
Ivan
Battisti
Mery
Piccinelli
Comunic.A.A.MO
Arianna
Panzolato
L’amore non ha età
Eleonora
Armani
I tuoi passi verso l’altro + 6 mesi
Maria
Armani
Apriamo gli occhi
Federica
Capelli
Passo dopo passo in viaggio verso gli altri per 6 mesi • Se mi vuoi ci sono...al tuo fianco • Naturalmente...ci sono • Insieme, ad occhi aperti
Annalisa Bommartini Andrea Stefano Graziola Maria Chiara Zanon Martina B.V.Giovanna
Roat Vintrici
Daniela Giulia Natascia Daniele Francesca
Tonezzer Turrina Zangani Pellegrini Soeterboek
Anahi
Brida
Arianna
Caldonazzi
Es.Ser.Ci per coinvolgere
• Indizi per nuovi inizi • Dia.Mond. Dialogo tra mondi Animazione al villaggio Per poterci mettere al servizio del prossimo Comunicare la cooperazione coinvolgendo il mondo aziendale
COMUNE dI DRO
COMUNE dI TRENTO Coop. Soc. “GIRASOLE” Coop. Soc. “Il BUCANEVE” Coop. Soc. “KALEIDOSCOPIO” Coop. Soc. “La RETE” Coop. Soc. “L’ANCORA” Coop. Soc. “OLTRE” Coop. Soc. “PUNTO d’APPRODO” Coop. Soc. “VILLA S. IGNAZIO” Coop. Soc. “VILLAGGIO del FANCIULLO SOS” CROCE BIANCA di TRENTO GRUPPO TRENTINO di VOLONTARIATO
• La disabilità in Trentino dalla fine del Novecento
Daniele
Santuliana
Elisa
Zuccatti
al XXI secolo: evoluzione, ricerca e analisi. Le DSA, un nuovo campo di studi. • I giovani e l’Unione Europa: percezioni e opportunità attraverso una partecipazione attiva • I giovani e l’impegno politico: i movimenti politici giovanili in Trentino • La danza in Trentino
Elena Valeria
Chinellato Marchi
• Oltre l’opera ... il pensiero dei bambini • Per una “rivoluzione dello sguardo” al
Rachele
Plank
Rossana
Todesco
Luca
Toldo
Laura Sara
Casari Menescardi
Ania
Paternoster
Deborah
Albasini
Giada
Dalsass
Mart: comunicazione al pubblico e didattica museale. Un’esperienza a tutto tondo • Le collezioni naturalistiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali • Il patrimonio geologico delle Alpi Meridionali tra conservazione e divulgazione • Monitoraggio inquinamento delle acque di sorgente tramite l’analisi di bioindicatori nelle zone della Vallarsa e della Valle di Ledro • Riparo Gaban: studio e valorizzazione dei reperti dell’età del Bronzo • Valorizzazione del sito d’altura di Isera La Torretta La riduzione dell’impronta ecologica nel Parco Fluviale del Novella • Per comprendere il profumo dei colori: - Comunicazione come simbolo di unione - L’unione tra disponibilità e bisogni
Angelica
Serafini
- La forza del sorriso apre la strada del cuore
Tiziano Gregory Perugini
ENTE SERVIZIO CIVILE
GRUPPO U.C.T. - UOMO CITTA’ - TERRITORIO
MART -Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
MUSEO TRIDENTINO di SCIENZE NATURALI
UNIVERSITA’ di TRENTO COMUNE di Romallo U.I.C. Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
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I PROGETTI ATTIVATI
Nel maggio 2011 sono stati attivati per la prima volta 28 progetti di Servizio Civile Provinciale per un totale di 104 giovani impegnati.
NOME
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COGNOME
Cristina Loris
Casna Comai
Walter Francesco Marta Gianmaria Giulia Natalino Antonio Paolo Riccardo Daniela Veronia Chiara Sara Dalila Ileana Viviana Lorenzo
Panato Rasanelli Tomasi Vicenzi Pittalis Zavarise Cascio Mantovan Presti Caceffo Cavedine Locatelli Moretto Carlà Nardin Garbari Pupi
Martina Smaira Luca
Azara Ilyas Sartori
Betty Andrea Hilary Maddalena Lisa Mirko Aleksandra Diego Silvia Matteo Francesca Stefania Fabizio Ester Akhila Giorgia Andrea Angelo Giovanna Camilla Martina Andrea Sara Stefania Giovanna
Del Fabbro Zanotti Ferrazza Micheli Turra Valenti
Anna Carlo
Brian Ceolan
Lorenzo Gabriele Stefania Roberto
Bicelli Fontanari Puma Sassi
Angelovska
Gasperat Gottardi Steani Dagostin Dalla Serra Olivotto Zampedri Zanghellini Berti Bridarolli Comunello Garbati Bernardinatti Franch Gabbiani Bianchi Dalò Patton
TITOLO PROGETTO Anziani e badanti un rapporto da tutelare per una rete di assistenza formata e qualificata Aprire strade amiche
ENTE SERVIZIO CIVILE
ADA
ANFFAS TRENTINO
Giovani contesti Associazione SI MINORE onlus Rimescolanze
Giovani insieme
Associazione MURIALDO del TAA
Perisopio: non solo studio
Associazione PERISCOPIO
Progetto direzione giornalistica Intercity ramblers 2a edizione
Associazione PRODIGIO
Associazione UBALDA BETTINI GIRELLA
Intercity ramblers 4a edizione 2010 - Con il cuore con i sensi con la mente. Crescere assieme alla comunità nell’interazione con le persone che soffrono nella psiche.
Associazione VALLE APERTA
Essere a casa senza dimenticare quella parte di se’
APSP GIOVANNI ENDRIZZI
Un patrimonio di tutti: il museo e le sue collezioni
CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO
Alleanza educativa
Comune di BORGO VALSUGANA
Si puo’ fare se ci aiuti anche tu
I tuoi passi verso l’altro 2^ edizione
Creativita’ a zig zag Conoscere la cooperazione. Gtv come strumento di formazione alla cultura della solidarietà. 3a edizione I valori culturali dell’ambiente e del territorio nel Trentino e in Italia
Soc. Coop. GRUPPO 78
Soc. Coop. LA RETE
GRUPPO OASI di Cadine Gruppo TRENTINO di VOLONTARIATO GRUPPO U.C.T. - UOMO CITTÀ - TERRITORIO
I PROGETTI ATTIVATI
NOME
COGNOME
TITOLO PROGETTO
ENTE SERVIZIO CIVILE
Avviciniamoci 2
Soc. Coop. KALEIDOSCOPIO
Margherita Caterina
Gallo Iori
Omar Cecilia Anna Elisa Marco Martina Silvia Stefano Fulvia
Abdel Kader Benvegnù Bertolini Borga Chemini De Gramatica Longo Roncador Vinante
Giulia Elisa Daniela
Brunello Decet Petrone
L’artista e la sua opera come catalogare e promuovere il lavoro degli artisti attraverso l’attività editoriale ed espositiva.
Veronica Jessica Luca Mariangela Elisa Demis Michela Carlotta
Bisesti Bresciani Ceradini Debiasi Ravasi Scarduelli Voltolini Zendri
Laboratori in opera
Sebastiano Sara
Devigili Endrizzi
Vincenzo Alessandro Nicola
Cortese Raschi Ghennet Semereghebremeskel Zamboni
Laura Daniela Tania Francesca
De Giorgi Ferretti Giovannini Postal
Marica Samantha Ramilia Linda Mattia Denise Federico Lorella Francesca Davide Igor Antonella Sonia
Baldessarini Berlanda Cappello Castello Galassi Joniez Paiano Roat Simonini Sontacchi Spagnuolo Weber
Cecità ed ipovisione...viaggio verso un altro sole
Lucia Giulia Irene Fabio
Dallafior Foradori Moltrer Santaniello
Valorizzazione del patrimonio archeologico trentino
Giulia Mattia Antonella
Detassis Giacomelli Ofosu Appiah
Volontari per scelta, solidali per passione
Obiettivo Oratorio - 2° anno
Redazione Es.Ser.Ci: giovani in rete 3
Il paesaggio come elemento identitario negli strumenti di pianificazione urbanistica
Un anno per gli altri... Un anno per te VIII edizione
Soc. Coop. MANDACARÙ
MART - Museo d’Arte moderna e contemporanea
Opera Romani
Soc. Coop. Kaleidoscopio
Provincia Autonoma di Trento
Servizio Urbanistica e Tutela dell’Ambiente
U.I.C. - Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti
Università di Trento
Gruppo Oasi di Cadine
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I PROGETTI ATTIVATI
Nel giugno 2011 sono stati attivati 14 progetti per un totale di 30 ragazzi, i quali per due mesi sono stati coinvolti in attività interessanti e attive, nei settori più diversi.
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ENTE SERVIZIO CIVILE
NOME
COGNOME
TITOLO PROGETTO
Katia Martina
Ferrari Pederzolli
Anziani e badanti un rapporto da tutelare per una rete di assistenza formata e qualificata
Barbara Francesco Omar
Andriollo Tomaselli Zortea
Rewind! 2 - giovani e anziani protagonisti insieme
APSP REDENTA FLORIANI
Giulia Bruno Stefania
Baldi Fiori Groff
Rewind! 2 - giovani e anziani protagonisti insieme
APSP San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia
Omar Marco
Rigotti Furlan
Elia Giulia Veronica
Brugnara Curzel Postal
Anna Luca Jessica Jessica
Peroni Todeschi Baroni Consolati
Valeria Michele Anna Giulia
Ciurletti Fortarel Toccoli Toniolatti
5 giovani per un team creativo: animazione e sensibilizzazione a misura di bambin@ 2
Federica Giacomo
Coser Gilmozzi
I tuoi passi verso l’altro 2a edizione
Annalisa Sabrina
Gaeta Sandri
“Divertiamoci insieme” collegato al progetto “scoprire il valore dell’altro”
Federica
Ribaga
Nuove trame
Elena Sara
Esposito Moranduzzo
Lorenzo
Sansoni
Davide
Susini
Obiettivo oratorio anno 2
Una storia da costruire
• Due mesi ai laboratori • Due mesi all’ICR
L’artista e la sua opera: come catalogare e promuovere il lavoro degli artisti attraverso l’attivita’ editoriale ed espositiva Le risorse geologiche in trentino dalla preistoria all’eta’ moderna Contributo alla valorizzazione del patrimonio archeologico trentino
ADA
Associazione Oratorio di Mezzocorona Associazione Provinciale per i Minori
Associazione Ubalda Bettini Girella
Comune di Trento
Cooperativa Sociale La Rete GSH - ONLUS Società Cooperativa Il Bucaneve MART - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto Museo Tridentino Scienze Naturali Universita’ di Trento
UN ANNO DI ATTIVITÀ INIZIATIVE E IMPEGNO
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COMUNICAZIONE - PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
La campagna di promozione Raggiungere i giovani per informarli sulle opportunità del Servizio Civile, per comunicare i valori alla base di questa esperienza, per coinvolgerli in una partecipazione significativa è attività centrale per l’Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento.
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COMUNICAZIONE - PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Le linee di intervento attivate nel corso degli anni proseguono e si implementano. Solo a titolo esemplificativo si ricorda l’invito di una lettera personalizzata a tutti i diciottenni residenti sul territorio provinciale, affinché approfondiscano i temi della cittadinanza attiva, anche contattando l’ufficio. Promuovere il Servizio Civile in provincia di Trento significa anche accreditare ES.SER.CI. Accanto alle proposte dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è sviluppata la comunicazione relativa ad ES.SER.CI., che costituisce ormai il brand del Servizio Civile in provincia di Trento. ES.SER.CI., acronimo di ESperienze di SERvizio CIvile, propone la partecipazione a progetti, laboratori, percorsi formativi e occasioni per riflettere. La campagna promozionale 2011 di ES.SER.CI. prende spunto dal social network più utilizzato dai giovani: Facebook. Se Facebook, però, al primo accesso affida ad ognuno un’icona standard, che rispetta solo il genere (maschile o femminile), il Servizio Civile fa un passo avanti. Non si vedono volti, ma sagome, tutte diverse. Sono le sagome di giovani che hanno il coraggio di mettersi in gioco con il proprio essere, prima che con l’apparire. Un’esperienza tutt’altro che anonima, come potrebbe sembrare, che dà la possibilità ad ognuno di impegnarsi per il bene comune e, al tempo stesso, di prendersi cura dei propri interessi. Una grande tela che mette in rete i ragazzi, con i loro talenti e le loro ambizioni, al servizio degli altri. Una community che valorizza il senso di appartenenza alla comunità, che si concretizza nell’impegno quotidiano.
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COMUNICAZIONE - PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Essercionline
Condividere è il modo migliore per arrivare il più lontano possibile Appartenere ad una community è anche opportunità di contatto quotidiano. Internet e i social network sono strumenti di relazione tra i giovani. ES.SER.CI. si integra in questa dimensione fornendo opportunità di aggiornamento e di ricerca informazioni, di documentazione per chi vuole condividere progetti, iniziative ed eventi, di dialogo per chi vuole scambiare opinioni, riflessioni ed esperienze tramite il web. ES.SER.CI. è online.
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COMUNICAZIONE - PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Essercionline
La Comunità è anche virtuale Sul sito www.essercionline.it si trovano le novità e gli aggiornamenti sulle iniziative che il Servizio Civile propone sul territorio provinciale. Interviste, foto, video e news sui laboratori a portata di click. Tutti i componenti della community possono fornire contributi, spunti, documenti e immagini per essercionline.
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COMUNICAZIONE: PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Essercionline ESSERCITRENTO, il canale di YouTube, raccoglie i video delle iniziative promosse dal Servizio Civile in Trentino, le interviste a personalità autorevoli e a giovani in servizio, alcune presentazioni di foto e tanto altro. Essere in rete significa anche rendere visisbile ciò che ognuno fa per la comunità, ogni giorno, ed è occasione per conoscersi e rivedersi.
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COMUNICAZIONE: PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Essercionline Con Facebook si accorciano le distanze e si condividono pensieri, parole, idee per esserci e sentirsi vicini. Leggere una perla di saggezza, guardare una foto bizzarra, aderire ad un gruppo divertente è un ottimo modo per sentirsi parte di una stessa comunità , anche virtuale, per costruire relazioni oltre lo schermo e la tastiera. Cercaci digitando Es Ser Ci.
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INIZIATIVE E PROGETTI
Active Citizens for Y.outh E.nvironement and C.hildcare
Active Citizens for Y.outh, E.nvironement and C.hildcare è il titolo del progetto co-finanziato dalla DG Istruzione e Cultura dell’UE, nell’ambito del programma Gioventù in Azione. L’Ufficio per il Servizio Civile lo ha promosso fra i giovani nel 2010, in sinergia con altri quattro partner europei: Comune di Florina (Grecia), Comune di Eger (Ungheria), le associazioni Meaof Apollonios e Tuskevar Alapityany. La partecipazione al progetto ha consentito a 24 giovani italiani, greci e ungheresi di vivere un’esperienza di interscambio culturale, lunga quindici mesi, per arricchire il proprio bagaglio personale e formativo di nuove conoscenze, nuovi stimoli e buone prassi. Portatori di diritti e doveri di cittadinanza, anche a respiro europeo, i giovani si sono impegnati per contaminare le comunità e gli altri giovani con la voglia di contribuire con le proprie azioni a rendere migliore il mondo in cui vivono. Gli obiettivi specifici del progetto Active Citizens sono stati: confrontarsi e crescere attorno ai principi imprescindibili della democrazia partecipata, quale valore irrinunciabile e fondante l’Unione Europea; maturare una maggior consapevolezza dell’essere cittadino europeo, rafforzare le
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INIZIATIVE E PROGETTI
competenze sociali (competenze comunicative, di mediazione, relazionali, di inclusione), indispensabili per condividere nel gruppo di appartenenza finalità e azioni; valorizzare il proprio impegno civile e sociale; elaborare una proposta da presentare ai decision maker locali finalizzata ad allargare il coinvolgimento giovanile; produrre uno spot sociale per promuovere l’Azione europea e parlare al grande pubblico dei giovani. Nell’arco dei quindici mesi il gruppo si è riunito in Italia, in Grecia e in Ungheria per visitare le realtà locali, entrare in contatto con il territorio e conoscere le diverse strutture di solidarietà sociale e gli attori del mondo del volontariato dei tre Paesi. Momenti di formazione, incontri formali e istituzionali, gite, volti, parole e occasioni di svago e divertimento hanno segnato l’intera esperienza. Nel mese di luglio 2011, a conclusione del percorso, l’intero gruppo è stato ospitato a Trento per tirare le fila di quanto vissuto e presentare il paper e lo spot sociale prodotti. Molti sono stati anche i rappresentanti istituzionali, sia locali che europei, che hanno prestato attenzione a questa prova di cittadinanza attiva in cui i giovani hanno fatto la differenza.
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INIZIATIVE E PROGETTI
Sulle rotte del Mondo Il Servizio Civile ha scelto di ES.SER.CI. in occasione dell’iniziativa “Sulle rotte del Mondo”. Conoscenza e solidarietà sono le due parole chiave della seconda edizione dell’evento, organizzato dalla Provincia, dall’Arcidiocesi di Trento e dal Centro missionario diocesano. Protagonisti del 2010 sono stati due Mondi lontani, l’Asia e l’Oceania: la prima contiene il 60% della popolazione mondiale con tutte le sue sfaccettature, la seconda è ricca di isole che fanno da cornice all’imponenza australiana. I ragazzi del Servizio Civile hanno scelto di ES.SER.CI, raccogliendo fotografie, emozioni, racconti dalla viva voce dei missionari che da anni vivono e operano in contesti sociali difficili, soprattutto per la lontananza geografica, linguistica e culturale. L’obiettivo è quello di portare a conoscenza della popolazione quanto il cosmopolitismo e l’essere aperti alle diversità siano l’antidoto ad un’Europa sempre più chiusa nelle sue insicurezze e paure. Un album fotografico e tante video-interviste costituiscono il prezioso materiale prodotto dai giovani, utile alla riflessione sul tema della convivenza multietnica, soprattutto fra i loro coetanei.
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INIZIATIVE E PROGETTI
EsserCittadini Partecipare alla costruzione del contesto sociale significa come prima cosa conoscerne gli ambiti vitali. La vita quotidiana, i media, le riflessioni dei politici propongono argomentazioni relative alle istituzioni, al Welfare, alla gestione dell’ambiente, al mercato e all’economia, spesso dando per scontati termini e nozioni, proponendo interpretazioni specifiche senza però dichiararne gli assunti teorici. Farsi un’idea personale nella complessità della realtà e della proposta di riflessione è particolarmente difficile, senza abbracciare visioni ideologiche e senza omologarsi. Partendo da questo dato di fatto, condiviso da molti giovani in Servizio Civile, è stata proposta l’organizzazione di momenti di conoscenza e confronto con esperti di alcuni significativi ambiti. Hanno generosamente contribuito alla realizzazione di questa iniziativa Nadio Delai, Mauro Marcantoni, Luciano Malfer, Enrico Zaninotto, Ugo Morelli e Gregorio Arena. Gli esperti hanno proposto, in un contesto informale e facilitante, temi e contenuti scientifici, rendendoli comprensibili, interessanti e ricchi di suggestioni. Si sono rivelate sei occasioni di riflessione e confronto tra esperti e giovani sui temi del vivere quotidiano, per conoscerlo, comprenderlo e provare a migliorarlo.
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INIZIATIVE E PROGETTI
Fa’ la cosa giusta Appuntamento ormai consolidato per ES.SER.CI. è “Fa’ la cosa giusta”, la Fiera più sostenibile dell’anno. L’evento che ha raccolto, come di consueto, tutte le proposte più originali di consumo critico, per presentarle ai visitatori ha ospitato lo stand e i ragazzi di ES.SER.CI. È stata l’occasione di promuovere il Servizio Civile, di conoscerne i protagonisti e di incuriosire i coetanei. Raccontando le loro esperienze, hanno comunicato l’importanza dell’impegno civile nella società, di come e quanto i ragazzi possano contribuire e dare una mano alla comunità per renderla più attiva, solidale e consapevole, nel rispetto degli altri. Lo stand inoltre è stato vetrina di presentazione dei lavori realizzati nel laboratorio “3R RiduciRiciclaRiusa”: borse, arazzi, vestiti e lampade ricavati da vecchi oggetti di scarto. Gadget, brochure e tanti volti hanno caratterizzato le tre giornate di condivisione dei valori del Servizio Civile in un contesto originale e ogni anno più innovativo sotto il profilo culturale.
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INIZIATIVE E PROGETTI
Il Servizio Civile tra i banchi del Liceo
Le attività di sensibilizzazione che l’Ufficio per il Servizio Civile della Provincia realizza in ambito scolastico, ed in particolare presso gli Istituti superiori, si articola in quattro aree: • PROVOCARE: proponendo suggestivi spettacoli teatrali per emozionare e coinvolgere i giovani avvicinandoli alla riflessione sui temi della responsabilità civica • HOME PAGE: fornendo agli studenti le informazioni di base sul Servizio Civile, sulle procedure e i requisiti di accesso • DALL’IDEA AL PROGETTO: prevedendo un percorso di elaborazione di un vero progetto di Servizio Civile, partendo dalla condivisione di un’idea progettuale • AMICI ESSERCI: dando la possibilità ai ragazzi, in accordo con i loro docenti, di proporre tematiche da affrontare, magari in compagnia di ospiti autorevoli e in modalità conviviali, per facilitare la socializzazione e la partecipazione attiva di tutti. Nel 2011 alcuni ragazzi del Liceo A. Rosmini di Trento per alcuni mesi sono stati impegnati sul tema dell’elaborazione di un progetto di Servizio Civile. Dopo aver appreso le finalità, gli obiettivi e i valori su cui il Servizio Civile si fonda, i ragazzi sono stati accompagnati in tutte le fasi che compongono la costruzione di un progetto: da un’idea progettuale condivisa, hanno imparato ad individuare le parti essenziali di un progetto, definirne le specificità, le dimensioni e le caratteristiche. Ne è uscito così il progetto “U.R.L.O.” (Unione Ragazzi Liberi Oggi). Una volta predisposto, l’Ufficio per il Servizio Civile si è fatto carico di trovare un ente iscritto all’albo che adottasse il progetto, facendone propria la filosofia e la proposta operativa. Il Liceo stesso ha dato la propria disponibilità, condividendo il progetto con il Comune di Trento e l’associazione provinciale per i minori (APPM). I lavori per rendere operativo il progetto sono attualmente in corso in modo che i ragazzi coinvolti possano essere, a conclusione di questo ciclo, non solo ideatori e progettisti, ma anche protagonisti operativi della traduzione in pratica del progetto. L’obiettivo finale è quello di rendere protagoniste le risorse partecipative dei giovani e di rispondere ad un bisogno della comunità di scoprire nuove energie.
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LA FORMAZIONE GENERALE
In FormAzione La formazione è una componente fondamentale del progetto di Servizio Civile. Si distinguono tre fasi di formazione: generale, specifica e operativa. La prima è gestita direttamente dall’Ufficio provinciale e costituisce l’alfabetizzazione al Servizio Civile. È obbligatoria e considera la vision e la mission del Servizio Civile; i diritti e i doveri dei giovani in servizio; lavorare per progetto; l’altro: la comunicazione e la costruzione di una relazione positiva; la gestione del conflitto; il primo soccorso e la gestione dell’emergenza. La formazione generale è proposta dall’Ufficio provinciale con modalità “residenziale”: tre giorni di convivenza che consentono anche di avviare relazioni tra giovani impegnati in progetti ed enti diversi. Costruire relazioni su esperienze condivise può essere occasione di costruzione e potenziamento della rete di ES.SER.CI. La formazione specifica è uno strumento fondamentale per l’acquisizione di conoscenze e competenze strettamente connesse al progetto. È gestita dai singoli enti, avvalendosi di professionisti ed esperti. La formazione operativa, che caratterizza il Servizio Civile, si basa sull’IMPARA FACENDO. Ciascun giovane, infatti, può contare sull’accompagnamento costante di un “maestro”: l’operatore locale di progetto. Nel settembre 2010, per venticinque ragazzi entrati in servizio, la formazione generale si è svolta presso la Colonia di Pralongo, presso Montevaccino (TN).
Un contesto isolato e lontano da impegni e scadenze quotidiani, in cui esperti e formatori hanno portato le loro esperienze personali e professionali come stimolo alla riflessione sui valori dell’impegno civile. Si è fatto un excursus sull’obiezione di coscienza, antesignana del Servizio Civile, e ci si è confrontati, non solo a parole, su diversi temi: la solidarietà internazionale, la responsabilità come autonomia e limite, la comunicazione in gruppo e in pubblico, prove pratiche di primo soccorso. Le diverse sensibilità, le molteplici esperienze culturali e l’ambientazione hanno caratterizzato questa esperienza di convivenza che ha consegnato ai protagonisti uno strumento ulteriore per comprendere quali siano le potenzialità di un gruppo così eterogeneo e le difficoltà nel coordinarlo per farlo funzionare. Un ottimo esercizio di vita quotidiana, un chiaro incoraggiamento a cominciare l’esperienza con la carica giusta.
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LA FORMAZIONE GENERALE
Akhila È stata una bellissima esperienza, perché mi ha permesso di conoscere voi giovani del Servizio Civile. Il momento che mi ha resa più partecipe è stato proprio il primo, in cui ci siamo presentati a turno. La consegna era di nominare un personaggio o un idolo. Tutti hanno subito pensato ad un cantante o una persona dello spettacolo, invece il mio personaggio è stata Madre Teresa di Calcutta: una persona direttamente importante nella mia vita, perché mi ha fatta nascere nel suo istituto e poi mi ha fatto adottare dai miei attuali genitori italiani, grazie a loro ho avuto la possibilità di crescere, studiare e di vivere bene. Davide: Il massimo che riesco a fare è stilare un elenco di cose che mi rimarranno sempre impresse di questo “viaggio formativo”. Una parte di esse le capirete tutti, un’altra parte molti di voi, per il resto solo quelli che le hanno vissute con me. - Non ho mai cambiato tanti mezzi per raggiungere una località a meno di 40km da casa mia; - Tra tutte le stanze che c’erano la mia e quella di altri 7 eletti era sprovvista di balcone; - Mangiare e infilare il tovagliolo in una busta da lettere; - Tequila e € 37 mancanti; - Cercare disperatamente nel prato alcuni fantasmi ad ore improbabili; - Il fuoco, il fuoco, il fuoco, che cos’è il fuoco: una combustibile, un comburente e... Il fuoco; - Ho capito che un bambino con un’arancia può creare un impero. Grazie a tutti, belli e brutti, ma soprattutto a quelli che fan tanti rutti. Silvia Ottima l’idea di una formazione residenziale per favorire l’integrazione tra i vari gruppi di Servizio Civile. Azzeccata anche la modalità autogestita. Alcuni seminari sono stati estremamente interessanti; le modalità di svolgimento di altri seminari, che pur affrontavano tematiche importanti, sono state poco calibrate su età e formazione del gruppo.
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LA FORMAZIONE GENERALE
Mentre la formazione generale dei giovani avviati al Servizio Civile a fine 2010 ha previsto due percorsi: il primo residenziale presso l’Ostello della Gioventù di Rovereto, l’altro, non residenziale, presso l’ufficio provinciale. Si è trattato di percorsi formativi intensi, dai contenuti impegnativi: dagli interventi civili di pace al progetto consapevole, dalle relazioni positive alle specificità dei progetti. Impegno, serietà, ma anche divertimento e scambio di idee per cominciare a vivere, in gruppo, dodici mesi di impegno personale per gli altri. Fabio Eravamo lì in posa poco ordinati, tra l’erba alta qualche foto fuori fuoco e quello che più di tutto ha destato la mia attenzione erano i sorrisi, i volti imbarazzati e puliti, la voglia espressa dalle mani gesticolanti di chi ferveva dalla voglia di conoscere, conoscersi... esserci. Paolo: Non ho molta fantasia in questo periodo quindi ecco un elenco delle cose che mi ricorderò di Andalo: - La busta del tovagliolo - Le partite a calcio balilla - La serata al pub - Aver cambiato 2 camere in 2 notti - Aver cambiato 2 compagni di stanza in 2 notti - I Pompieri - La caserma dei pompieri - Il tipo del Video dei pompieri - La Croce Bianca - Il tipo della croce bianca che l’aveva su con i carabinieri - L’Arancia. - La Trascendenza. Aver vissuto 3 giorni e aver la sensazione di aver vissuto 3 anni.
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LA FORMAZIONE GENERALE
101, la carica dei giovani che hanno seguito la formazione generale di “1 ANNO PER ES.SER.CI.â€?, dal 14 al 16 giugno, ad Andalo; 4 i magnifici tutor. Nelle tre giornate di incontro e conoscenza, i giovani hanno potuto sperimentare dinamiche di gruppo e cominciare a costruire intese e sinergie per dar vita ad un viaggio che li accompagnerĂ per un anno intero. Dibattiti, lavori di gruppo e interventi di esperti autorevoli sono stati alternati a momenti di riposo, gioco e scambio. Un contesto protetto in cui cominciare a mettere in circolo idee ed energie.
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I LABORATORI
ES.SER.CI e Un’esperienza di riflessione sulla propria identità e sull’esperienza di Servizio Civile ha coinvolto per alcuni mesi sei giovani e si è conclusa il 21 ottobre 2010 presso la sala Wolf della Provincia autonoma di Trento, con la presentazione dei loro scritti. Un laboratorio di pregio, tenuto da Ludovica Danieli, docente della Libera Università di Anghiari, che ha permesso ai primi temerari di poter riflettere sul loro percorso e generosamente condividere la propria storia alla comunità. Dalla ricostruzione dei ricordi dell’infanzia e attraversando le pieghe dell’adolescenza e delle prime scelte da persone adulte, i giovani hanno raccolto gli stimoli della docente per ripescare dalla memoria ricordi che sembravano dimenticati. Il percorso si è articolato in alcuni incontri di gruppo in cui si è creato un clima amichevole, si sono messe sul piatto sensazioni ed emozioni, poi il
Ludovica Danieli È nata nel 1964 e risiede in un piccolo paese situato nelle colline moreniche del lago di Garda. Frequenta la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari dall’anno 2000. È collaboratrice scientifica e docente al corso Graphein. Da diversi anni ha fatto proprio l’approccio e la metodologia autobiografica nel contesto formativo di gruppo, comunità e con la singola persona.
«Dopo questa esperienza in valigia ci metto … uno spazzolino nuovo, per avere sempre i denti bianchi e sorridere illuminando gli altri.» Agnese S. «È stato mio padre a indirizzarmi al Servizio Civile. Era estate. Un giorno venne da me dicendomi che dovevo prendere in mano la mia vita. Era passato circa un anno dalla maturità e io me ne stavo a casa senza sapere come muovermi. Mio papà praticamente ha voluto dirmi: “Svegliati!”» Margherita V.
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I LABORATORI
Raccontarsi lavoro è diventato più individuale. Ogni giovane ha trovato il coraggio per raccontare la propria storia e, a quattro mani, la si è plasmata, fino a renderla fluida, spesso divertente e piena di significato. Si sono ritrovati ad essere autori e al tempo stesso attori di una storia, la propria. A leggere quelle righe è facile comprendere come ciò che rende significativa un’esperienza, una storia o una vita non è la quantità di tempo trascorsa, ma l’intensità con cui è vissuta. È, a tutti gli effetti, anche un bilancio dei 12 mesi di impegno verso un progetto, utile per prendere coscienza del viaggio di cui sono stati protagonisti e per trasmettere agli altri coetanei messaggi importanti, affinché possano identificarsi e mettersi in gioco in nuovi progetti.
e raccontarsi ancora Il successo ottenuto dalla presentazione delle prime sei storie, che hanno inaugurato la collana di ES.SER.CI. e Raccontarsi, ha convinto i narratori che sono diventati biografi. Con gli strumenti forniti da Ludovica Danieli, hanno affrontato un percorso di formazione sulla raccolta delle storie biografiche e hanno intervistato e costruito insieme ai loro nuovi compagni di avventura (altri cinque ragazzi che hanno concluso da poco l’esperienza di Servizio Civile) delle nuove storie. È il secondo anello di una catena che ha tutte le caratteristiche per diventare molto lunga.
«L’importanza di saper ascoltare l’altro, sospendendo il giudizio, lasciarsi coinvolgere dalla sua storia personale, cercando di essere sempre padroni della conversazione, finalizzata alla raccolta della sua storia. Mettere a suo agio il narratore, instaurando un clima sereno, rispettando i suoi pensieri, le sue parole e le pause. Mettermi alla prova come biografa, scrittrice e sperimentare un modo semplice e complesso allo stesso tempo di narrare una storia, senza tradire il racconto del narratore.» Francesca H.
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I LABORATORI
Il Teatro
Silvia Furlan Attrice e responsabile, insieme a Elena Marino, della Direzione Artistica della Compagnia Teatrincorso e Spazio 14, ha frequentato una scuola di danza classica per oltre 7 anni, ha approfondito le tecniche dell’arte dell’attore attraverso stages e laboratori con attori, danzatori, esperti di psicomotricità e registi. Nel 1998 ha iniziato a lavorare nella Compagnia Teatrincorso e da allora ha partecipato a tutti gli spettacoli e le attività della compagnia, entrando a far parte della Direzione Artistica. Ha catturato l’attenzione dei giovani in Servizio Civile, inizialmente spaventati da un mondo in cui bisogna superare la timidezza e la paura del ridicolo. Un laboratorio intenso, riflessivo, fisico e a tratti faticoso. Del resto, ha più volte precisato Silvia “un attore che non suda non mi convince” .
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Prendere coscienza del proprio corpo, stupirsi di avere delle mani che si muovono in continuazione anche se non ordiniamo loro ogni singolo movimento, avere un’andatura e scoprire come cambia il messaggio che parte ogni volta che pieghiamo una gamba, acceleriamo il passo, stiamo fermi e in attesa, cercare costantemente un equilibrio, sia fisico che interiore, per non cadere, per sperimentare quali e quante potenzialità abbia ogni parte del nostro corpo. Uscire da se stessi, dalle proprie abitudini, dalla pigrizia mentale e dai problemi di tutti i giorni, per scoprire chi si è davvero. Fare un balzo fuori, per capire cosa c’è nel profondo. Il laboratorio teatrale ha coinvolto 13 giovani. Presso la scuola di teatro “Spazio14” di Trento, gli insegnanti, alle prese con l’inesperienza artistica dei ragazzi, hanno messo alla prova le personalità di ognuno. Il risultato è un’interessante ricerca di qualcosa che è dentro ciascuno di noi, ma che non è stimolata a venir fuori. In uno dei vari incontri, ai ragazzi è stato chiesto di pensare di essere un fiore o una pianta e di rappresentare col proprio corpo la sua vita, dallo sbocciare allo sfiorire. C’è stato chi con forza è germogliato e si è schiuso velocemente verso il cielo, chi ha fatto fatica a districarsi, chi era pieno di gemme ed è diventato enorme e imponente, chi strattonato dal vento ha dimostrato di piegarsi ma non spezzarsi. C’è stato anche chi, sotto quella zolla di terra, non è mai sbocciato. Era una delle prime lezioni. Alla fine ogni fiore ha trovato la sua strada e anche chi non aveva fiducia in se stesso ha trovato il coraggio di riconoscersi in alcuni limiti e intraprendere un percorso per superarli.
I LABORATORI
«La timidezza, l’inibizione, il senso del ridicolo. Queste sono le prime difficoltà che ho riscontrato frequentando il laboratorio. A metà percorso non posso dire di averle superate, ma di aver acquisito una certa consapevolezza nella gestione del mio corpo, nel rapporto, anche fisico, con l’altro e nel parlare davanti a persone all’inizio sconosciute, ora ottimi compagni di viaggio.» Francesca H. «Camminiamo camminiamo camminiamo. Camminiamo così tanto che potremmo essere arrivati a Taranto a quest’ora! Dove arriveremo in realtà non lo so, ma quel che conta in questo viaggio è la conduzione e la compagnia. Ed entrambe sono ottime.» Francesca C. ««caotico, stimolante, fecondo, interessante, affiatante e bello.» Francesca B. «Penso che sia uno dei corsi proposti più belli, da modo di conoscere meglio se stessi e il proprio corpo. Ti permette di superare i tuoi limiti e imparare a fidarsi degli altri.» Davide B.
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I LABORATORI
La Fotografia La fotografia suggerisce una visione della realtà, cattura un istante con l’intento di fissarlo per sempre. Dietro ogni fotografia non c’è solo un attimo di vita di chi ne è protagonista, ma anche la storia di chi ha voluto scattarla. Spesso il fascino di uno scatto risiede proprio nel messaggio celato di ciò che non appare. Le macchine fotografiche, dalle più semplici alle più complesse, sono oggi alla portata di tutti, ma la capacità di osservazione di chi scatta è una tecnica che si apprende con pazienza, esercizio e mettendo in campo la propria sensibilità. Il laboratorio fotografico, curato da Leandro Sabin Paz, ha stimolato nei giovani che vi hanno partecipato l’interesse verso i segreti dell’arte dello scatto. L’obiettivo del corso era quello di arricchire il bagaglio culturale dei ragazzi, con un’attenzione specifica per il ritratto. I ragazzi si sono poi esercitati a fotografare i loro compagni di Servizio Civile ed hanno realizzato gli scatti della sezione a loro dedicata di questo annuario. Leandro Sabin Paz È un professionista della comunicazione audiovisiva. Si forma tra Buenos Aires (luogo d’origine), Barcellona, e Milano in diversi ambiti lavorativi e come autodidatta sperimentando e confrontandosi con le esigenze del settore. Sviluppa un particolare interesse per la fotografia still-life, per la sua carica di testure, e ricerca emozioni sensoriali sopratutto relazionate al gusto. Simultaneamente lavora per diverse case di produzione video, realizzando trasmissioni tv per diverse testate nazionali. Negli ultimi anni ha firmato di film documentari, rubriche, redazionali e spot pubblicitari come operatore e direttore della fotografia, esperienza che lo “arricchisce e riempie di stimoli”. Nell’ambito della formazione ha tenuto corsi e laboratori di fotografia e video nell’ambito pubblico e privato. La sua grande passione è la ricerca di immagini equilibrate grazie all’uso della luce e la composizione delle inquadrature.
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La galleria dei ritratti vuole essere l’occasione non solo per rendere visibili i protagonisti che animano i progetti ma anche per cogliere l’autentica molteplicità e la singolare “normalità” di ciascun giovane che sa cogliere, anche con leggerezza, il senso della comunità.
I LABORATORI
«Se vuoi imparare a usare la tua reflex senza usare sempre l’automatico, se vuoi capire come valorizzare al meglio la luce e i colori che hai di fronte all’obiettivo, se vuoi fare un laboratorio dinamico e divertente con tanti amici pronti come te a imparare e mettersi in gioco, scegli il laboratorio di fotografia del servizio civile.» Andrea M. «La difficoltà maggiore era la timidezza da vincere negli esperimenti fotografici quando si trattava di ritratti o di foto tra di noi.» Emma C. «Viene inoltre approfondito l’aspetto più “artistico” di composizione dell’immagine e di gestione della luce, con un focus sul ritratto, trattato anche attraverso la creazione di un piccolo set all’interno dell’aula.» Lara C.
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I LABORATORI
Le 3R RiduciRiciclaRiusa Il consumo responsabile e l’uso intelligente delle risorse sono temi di educazione alla cittadinanza. Entrare in contatto con questi principi è facile: i media li propongono e l’opinione pubblica li rimbalza da una conferenza ad una pubblicazione. Anche le politiche energetiche e perfino aziende profit avviano riflessioni su questi temi. Eppure, sperimentare come questo si possa tradurre concretamente non è così immediato. Il laboratorio “3R RiduciRiciclaRiusa” ha avuto il merito di sperimentare, ricercare e dimostrare sul campo che è possibile eliminare lo spreco, che è gratificante recuperare gli oggetti di scarto, che la creatività è nascosta dentro le pieghe del riciclo e che si può presentare con nuova vitalità nel reinventare oggetti unici ed irripetibili.
Renata Mariotti È nata a Rovereto e risiede ad Ala. Insegna da 6 anni Discipline pittoriche all’I.S.A. di Trento. Ha realizzato scenografie per eventi culturali, ha collaborato con studi grafici, allestito mostre fotografiche e condotto performance sull’interculturalità. Da 2 anni si dedica in particolar modo alla ceramica raku e primitiva, alla lavorazione del feltro per la realizzazione di arazzi polimaterici. La sua ricerca è rivolta al mondo dei simboli, archetipi e alle altre culture ed è alimentata dalle frequenti esperienze di viaggio.
«Il tempo passava e tenendo ago e filo in mano mi concentravo a tal punto da estraniarmi dal posto dove mi trovavo. In quel momento davo sfogo alla creatività e non avevo pensieri che mi attraversavano. In quel momento, la cosa più importante era ciò che stavo creando. Mi ha fatto scoprire una manualità che non sapevo di possedere e tanta voglia di esprimermi attraverso l’arte.» Chiara T. «È stato uno spunto per un laboratorio per i ragazzi del centro in cui presto il mio Servizio Civile. Renata Mariotti ha condotto il laboratorio egregiamente. Ripeterei questo tipo di laboratorio, che mi ha insegnato a riutilizzare gli scarti di ciò che abbiamo a casa, trasformandoli in qualcosa di utile.» Stefania S.
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I LABORATORI
Le dimensioni del gioco, della fantasia e dell’interpretazione di nuovi sensi delle cose si sono incontrate con una dimensione valoriale alta ed hanno accompagnato in questo percorso un gruppo di giovani che non solo ha scoperto un nuovo modo di osservare le cose e il loro utilizzo, ma anche di poterne valorizzare una seconda, più allegra ed inconsueta, vita. Arricchire il proprio modo di guardare le cose è stato inoltre occasione per imparare metodi e tecniche da riproporre con utenti e coetanei anche in altri contesti. Creatività, manualità e recupero sono state pertanto le parole chiave del laboratorio diretto da Renata Mariotti. Un percorso di conoscenza delle proprie potenzialità e una possibilità per liberare la fantasia e dedicare del tempo all’estro creativo, realizzando opere, d’arte e d’uso, manipolando il feltro e altri strumenti dimenticati e accantonati. Un’occasione per stare insieme e ridar vita a oggetti che hanno anche l’obiettivo di sostenere un progetto di solidarietà individuato dai protagonisti.
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I LABORATORI
Presentazione di Sè Affrontare un colloquio può essere un’occasione importante, anche per un futuro lavorativo. Presentarsi preparati e non permettere all’ansia di compromettere quei pochi minuti che si hanno a disposizione è pertanto fondamentale. Il laboratorio “Presentazione di sé”, condotto da Isabella Bertino, ha permesso ai giovani di acquisire informazioni generali e suggerimenti pratici per migliorare le proprie capacità comunicative e di aumentare le probabilità di successo.
Isabella Bertino È nata in Italia ma ha vissuto venti anni a Londra prima di trasferirsi a Trento nel 1992. Durante il periodo all’estero ha sviluppato un interesse alla comunicazione e alla crescita personale. Dell’Inghilterra rimpiange il senso dell’umorismo che, sostiene, allunga la vita. Ama definirsi un life coach. Con i suoi studenti è generosa, ed associa al rigore imposto dal proprio lavoro un genuino interesse ad aiutare gli altri. Ne risulta un mix che in passato ha sempre ottenuto riscontri molto positivi da parte delle persone che hanno frequentato i suoi corsi.
«Durante il corso, la docente mi ha fornito molti spunti su cui lavorare a livello personale; di conseguenza credo che con un po’di costanza potrò raggiungere dei risultati soddisfacenti riguardo la mia autostima e la gestione dell’ansia in pubblico.» Francesca C. «L’insegnamento più prezioso che mi è stato trasmesso è certamente il fatto che ciascuno di noi con le proprie specifiche caratteristiche possiede la chiave del successo in ogni ambito di vita, prima ancora che professionali, e che alla base di questo successo vi è la consapevolezza che non sì mai meno agli altri, poiché in ciascuno sono presenti risorse necessarie tali da farci rendere migliori. Pertanto la fiducia e l’autostima sono stati i due concetti chiave che questo corso mi ha lasciato.» Lino C. «Questa esperienza mi ha fatto riflettere su come “gli altri” ci percepiscono e su come sia importante lavorare sul nostro carattere.» Luciana C.
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LE ESPERIENZE SUL CAMPO
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ESPERIENZE SUL CAMPO
ES.SER.CI. nel mondo 2010
Ripensare le figure tradizionali impegnate nella cooperazione internazionale per immaginare un modo di cooperare diverso, ascoltando la terra e il territorio in cui si agisce, sentendone gli odori, parlando con la gente, con uno spirito nuovo che spinga verso la lettura dei contesti, verso il riconoscimento degli altri soggetti presenti e verso la relazione. Queste le tematiche alla base della prima esperienza di ES.SER.CI. nel mondo, alla quale nel 2010 hanno partecipato 20 giovani curiosi di entrare in contatto con una realtà lontana anche geograficamente. Un percorso formativo strutturato in tre diversi moduli, tra i quali l’esperienza sul campo, che ha portato i ragazzi nella realtà boliviana di Cochabamba, tra le comunità multietniche di Nyahururu in Kenya e nei due contesti più significativi dell’esperienza dei Balcani: Kosovo e Serbia.
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ESPERIENZE SUL CAMPO
Kosovo e Serbia ESSERCI NEL MONDO è l’occasione di guardare, sospendendo il giudizio, ciò che avviene oltre i nostri confini, su come, attraverso la Solidarietà Internazionale, diverse realtà entrano in contatto fra di loro. E’ un’opportunità per conoscere metodi e acquisire strumenti specifici della Solidarietà Internazionale.
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ESPERIENZE SUL CAMPO
Kenya. le Comunità multietniche di Nyahururu «Oramai è chiaro che essere cittadini oggi significa tenere conto di un contesto che non si ferma ai confini nazionali (e tanto meno provinciali), ma richiede a ciascuno di noi di tenere conto di un contesto che è globale. Come si usa rendere questo concetto attraverso una metafora, il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo.» Manuel
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ESPERIENZE SUL CAMPO
Bolivia. la Realtà boliviana di Cochabamba
«In un mondo in cui ci si chiude in se stessi non ha più valore niente. La solidarietà internazionale e la cooperazione devono agire per combattere questa tendenza. Ho imparato che la comunità ha tutte le risorse per fronteggiare i problemi che la vita ci pone, che l’unione è il miglior modo per non soccombere e che un saluto, un sorriso e delle mani tese possono essere il motivo per svegliarsi al mattino. Senza le relazioni siamo finiti.» Giuseppe
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ESPERIENZE SUL CAMPO
ES.SER.CI.
nel mondo PLUS L’esperienza di ES.SER.CI. nel mondo base del 2010 si è conclusa con un incontro residenziale di due giorni in cui i gruppi, tornati dai viaggi, si sono raccontati l’esperienza, servendosi di foto, video, interviste raccolte e racconti. L’emozione di questi viaggi, sia geografici che interiori, ha coinvolto tutti i protagonisti al punto da lanciare l’idea all’Ufficio per il Servizio Civile di poter fare un passo ulteriore nel mondo della Solidarietà Internazionale e della cooperazione. Da questo impulso è nato ES.SER.CI. nel mondo plus. La caratteristica di questa seconda edizione, però, è quella di produrre a fine viaggio un video-documentario che narri l’esperienza vissuta e, per questo, oltre a lezioni e incontri mirati ad approfondire le caratteristiche storiche, sociali, politiche e geografiche dell’America Latina, contesto nel quale si svolgerà l’esperienza, si è proposto ai giovani di sperimentare il mondo della produzione videoamatoriale. L’obiettivo principale resta il racconto della storia, delle difficoltà, della crescita, dei risultati raggiunti e quelli a cui tendere, attraverso sguardi attenti al contesto ma rispettosi dell’altro. Sono stati scelti il Brasile, l’Ecuador, il Nicaragua e il Perù, perché i video-documentari realizzati verranno presentati alla comunità trentina in occasione dell’evento “Sulle Rotte del Mondo 2011”, dedicato proprio al continente americano.
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ESPERIENZE SUL CAMPO
ES.SER.CI. nel mondo PLUS è un vero e proprio laboratorio. I partecipanti hanno un ruolo attivo nella costruzione del proprio percorso di apprendimento e hanno l’occasione di condividere vissuti, di acquisire conoscenze e di maturare competenze. L’Ufficio Servizio Civile della P.A.T., si è avvalso dei formatori del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, di docenti dell’Università di Bologna e Parma e, per la parte tecnico-documentale, di Wasabi filmaker di Trento.
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ESPERIENZE SUL CAMPO
ES.SER.CI. nel mondo 2011
Solidarietà è il principio ispiratore del Servizio Civile e della solidarietà internazionale. Solidarietà è il valore che accomuna chi si impegna in queste esperienze. Per entrambi gli ambiti il focus è la dimensione e il significato di aiuto, è lavorare sulla relazione con l’altro, è costruire collegamenti e ponti tra realtà diverse. Su queste considerazioni si basa l’edizione 2011 di ES.SER.CI. nel mondo base. La comunità territoriale e la relazione sono le basi sulle quali innestare approcci e metodologie di intervento, anche innovativi, per favorire lo sviluppo di iniziative e progetti in contesti problematici, quando non difficili. La solidarietà, in ambito internazionale in particolare, deve considerare il legame che unisce un territorio “sviluppato” con uno “in via di sviluppo” non come l’aiuto del primo nei confronti del secondo, ma anzi, in una relazione di reciprocità fondata sullo scambio e sul confronto per una crescita condivisa, mantenendo e rafforzando autonomie e differenze proprie.
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ESPERIENZE SUL CAMPO
Proposto ad un gruppo di giovani in Servizio Civile in Provincia di Trento, ES.SER.CI. nel mondo ruota attorno a cinque azioni specifiche: conoscere la solidarietà internazionale con un attenzione particolare sulle esperienze trentine e sugli approcci alla “nuova cooperazione”; approfondire la conoscenza dei contesti, delle culture e dei territori in cui si sviluppano le diverse esperienze di solidarietà internazionale; equipaggiarsi di strumenti utili per leggere la complessità dei territori e delle organizzazioni che in essi operano, per comprendere il ruolo dell’operatore di solidarietà internazionale e i progetti in campo sociale “qui” e/o “altrove”; toccare con mano e praticare la solidarietà ogni giorno, attraverso la concretezza dei progetti, per passare dalla “teoria” alla “pratica” e riflettere sull’esportabilità di quelle esperienze in altri contesti e territori.
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LA NORMATIVA
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LA LEGGE NAZIONALE
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LA LEGGE NAZIONALE
L. 6 marzo 2001, n. 64 (1).
ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (2) Capo I - Disposizioni relative alla istituzione del Servizio Civile Nazionale 1. Princìpi e finalità. 1. È istituito il servizio civile nazionale finalizzato a: a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; b) favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale; c) promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l’aspetto dell’agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero. -----------------------
2. Delega al Governo. 1. A decorrere dalla data della sospensione del servizio obbligatorio militare di leva, il servizio civile è prestato su base esclusivamente volontaria. 2. Il Governo è delegato ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto: la individuazione dei soggetti ammessi a prestare volontariamente servizio civile; la definizione delle modalità di accesso a detto servizio; la durata del servizio stesso, in relazione alle differenti tipologie di progetti di impiego; i correlati trattamenti giuridici ed economici (3). 3. I decreti legislativi di cui al comma 2 sono emanati nel rispetto dei princìpi di cui all’articolo 1 e secondo i seguenti criteri: a) ammissione al servizio civile volontario di uomini e donne sulla base di requisiti oggettivi e non discriminatori, nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente; b) determinazione del trattamento giuridico ed economico dei volontari in servizio civile, tenendo conto del trattamento riservato al personale militare volontario in ferma annuale e nei limiti delle disponibilità finanziarie di cui al Fondo nazionale per il servizio civile; c) funzionalità dei benefìci riconosciuti ai volontari nel favorire lo sviluppo formativo e professionale e l’ingresso nel mondo del lavoro, tenendo conto di quanto previsto per i volontari in ferma delle Forze armate; d) utilità sociale del servizio civile nei diversi settori di impiego, anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero; e) funzionalità e adeguatezza della durata del servizio civile, nei diversi settori di impiego, nel rispetto dei criteri di cui alle lettere c) e d); f) previsione che i decreti legislativi di cui al presente articolo acquistino efficacia da data utile a consentirne il raccordo con la chiamata alle armi dell’ultimo scaglione di giovani di leva; g) conferma delle disposizioni della legge 8 luglio 1998, n. 230, e del decreto-legge 16 settembre 1999, n. 324, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 novembre 1999, n. 424, in quanto compatibili con la presente legge; h) previsione della disciplina da applicare in caso di reintroduzione del servizio militare obbligatorio, con particolare riferimento agli obiettori di coscienza; i) garanzia di analoghe condizioni tra il servizio civile e quello militare in riferimento alla scelta vocazionale, alla scelta dell’area nella quale prestare servizio, agli orari di servizio e per il tempo libero; l) previsione del diritto per gli appartenenti alle minoranze linguistiche di svolgere il servizio nel territorio di insediamento della rispettiva minoranza. 4. Gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 2 sono trasmessi al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati perché su di essi sia espresso, entro trenta giorni dalla ricezione, il parere delle Commissioni parlamentari competenti. 5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, emanato con le modalità di cui all’articolo 6, sono stabiliti i requisiti di ammissione al servizio civile in relazione alle differenti tipologie di impiego. -----------------------(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 22 marzo 2001, n. 68. (2) Vedi, anche, l’art. 40, L. 27 dicembre 2002, n. 289 (3) In attuazione della delega di cui al presente comma, vedi il D.Lgs. 5 aprile 2002, n. 77
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LA LEGGE NAZIONALE 3. Enti e organizzazioni privati. 1. Gli enti e le organizzazioni privati che intendono presentare progetti per il servizio civile volontario devono possedere i seguenti requisiti: a) assenza di scopo di lucro; b) capacità organizzativa e possibilità d’impiego in rapporto al servizio civile volontario; c) corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all’articolo 1; d) svolgimento di un’attività continuativa da almeno tre anni.
3-bis. Sanzioni amministrative. 1. Gli enti di cui all’articolo 3 sono tenuti a cooperare per l’efficiente gestione del servizio civile e la corretta realizzazione dei progetti. 2. Agli enti che violino il dovere di cui al comma 1, in particolare non osservando le procedure e le norme previste per la selezione dei volontari, ovvero violando quelle per le modalità di impiego dei volontari, o non realizzando in tutto o in parte i progetti ovvero ledendo la dignità del volontario, si applicano una o più delle seguenti sanzioni amministrative: a) diffida per iscritto, consistente in un formale invito a uniformarsi; b) revoca del provvedimento di approvazione del progetto, con diffida a proseguirne le attività; c) interdizione temporanea a presentare altri progetti di servizio civile della durata di un anno; d) cancellazione dall’albo degli enti di servizio civile. 3. Le sanzioni di cui al comma 2 sono applicate, previa contestazione degli addebiti e fissazione di un termine per controdedurre non inferiore a trenta giorni e non superiore a quarantacinque, dall’Ufficio nazionale per il servizio civile o dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, in ordine proporzionale e crescente, secondo la gravità del fatto, la sua reiterazione, il grado di volontarietà o di colpa, gli effetti prodottisi. La sanzione della cancellazione dall’albo degli enti di servizio civile è disposta solo in caso di particolare gravità delle condotte contestate ed impedisce la reiscrizione dell’ente nell’albo per cinque anni (4). ------------------------
Capo II - Disciplina del periodo transitorio 4. Ambito di applicazione. 1. Le disposizioni del presente Capo disciplinano il servizio civile nazionale fino alla data di efficacia dei decreti legislativi di cui all’articolo 2.
-----------------------5. Ammissione al servizio civile. 1. Nel periodo di cui all’articolo 4, sono soggetti all’obbligo di prestare servizio civile, oltre ai cittadini di cui alla legge 8 luglio 1998, n. 230, i cittadini, abili al servizio militare di leva, che dichiarino la loro preferenza a prestare il servizio civile piuttosto che il servizio militare, purché non risultino necessari al soddisfacimento delle esigenze qualitative e quantitative delle Forze armate, ivi comprese quelle del servizio ausiliario di leva delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e comunque nei limiti del contingente definito ai sensi dell’articolo 6. 2. Nel medesimo periodo di cui all’articolo 4, il Governo potrà incrementare il numero degli obiettori di coscienza destinati ai comuni, a richiesta dei comuni stessi, anche in eccedenza rispetto a quanto stabilito dalle convenzioni sussistenti, attingendo tra coloro che abbiano espletato il previsto periodo di formazione nei comuni stessi. I comuni interessati provvedono, con le risorse del proprio bilancio, ai relativi oneri finanziari. 3. Nel bando di chiamata alla leva, predisposto dal Ministero della difesa, è fatta esplicita menzione della possibilità di esprimere la preferenza per il servizio militare o per il servizio civile nazionale, nonché di optare, nell’àmbito di quest’ultimo, per l’obiezione di coscienza. Nel medesimo bando sono riportate in modo chiaro le condizioni di ammissione al servizio civile nazionale previste dalla presente legge.
(4) Articolo aggiunto dall’art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.
4. Sono ammessi a prestare servizio civile su base volontaria, della durata di dodici mesi, se giudicati idonei dagli organi del Servizio sanitario nazionale con riferimento allo specifico settore di impiego e comunque nei limiti del contingente definito ai sensi dell’articolo 6: a) le cittadine italiane che ne fanno richiesta e che al momento di presentare la domanda hanno compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventiseiesimo; b) i cittadini riformati per inabilità al servizio militare, anche successivamente alla chiamata alle armi o in posizione di congedo illimitato provvisorio, se non hanno superato il ventiseiesimo anno d’età. ------------------------
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LA LEGGE NAZIONALE 6. Determinazione del contingente. 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare ai sensi dell’articolo 9, comma 2-quater, della legge 8 luglio 1998, n. 230, e successive modificazioni, è stabilita, nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile, la consistenza del contingente dei giovani ammessi al servizio civile nel periodo previsto dall’articolo 4, includendovi prioritariamente i giovani che hanno optato per l’obiezione di coscienza ai sensi della predetta legge n. 230 del 1998 (5). 2. Il Ministero della difesa, sulla base di intese con l’Ufficio nazionale per il servizio civile, trasmette a quest’ultimo i nominativi dei giovani di cui all’articolo 5, comma 1. ------------------------
7. Ufficio nazionale per il servizio civile. 1. L’Ufficio nazionale per il servizio civile, di cui all’articolo 8 della legge 8 luglio 1998, n. 230, cura l’organizzazione, l’attuazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale, fino alla costituzione dell’Agenzia per il servizio civile di cui all’articolo 10, comma 7, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303. 2. Per le finalità di cui al comma 1, l’Ufficio nazionale per il servizio civile approva i progetti di impiego predisposti dalle amministrazioni statali e regionali e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, nonché dagli enti locali e dagli altri enti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 11 della legge n. 230 del 1998, assicurando e coordinando la coerenza di progetti e convenzioni con le finalità della presente legge e la programmazione nazionale. 3. Le spese di funzionamento dell’Ufficio nazionale per il servizio civile sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nel limite massimo del 5 per cento delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile, di cui all’articolo 11, comma 1, lettera a). 4. Lo statuto dell’Agenzia di cui all’articolo 10, comma 7, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, prevede la costituzione di sedi della stessa Agenzia nelle regioni e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, dotate di autonomia gestionale e operativa, prevedendo anche forme di consultazione con le regioni, le province autonome e gli enti locali. ------------------------
8. Disposizioni integrative ed attuative. 1. Con regolamento, da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sono determinati: le caratteristiche e gli standard di utilità sociale dei progetti di impiego; i criteri per la ripartizione dei finanziamenti necessari all’attuazione degli stessi, tenendo conto delle capacità finanziarie dell’ente proponente, del numero dei giovani in servizio civile impegnati nei progetti e dell’estensione dell’area geografica interessata al progetto, nonché della garanzia di accesso ai finanziamenti da parte di ogni regione e provincia autonoma, al fine di consentire che la ripartizione dei finanziamenti sia effettuata in funzione delle esigenze oggettivamente prioritarie e non soltanto della presentazione dei progetti; le procedure e le modalità per le attività di monitoraggio, controllo e verifica della corretta gestione dei progetti approvati; i criteri in base ai quali il Servizio sanitario nazionale valuta l’idoneità alla prestazione del servizio civile dei giovani di cui all’articolo 5, comma 4. 2. Con il regolamento di cui al comma 1 sono individuati gli organismi istituzionali che, su richiesta, coadiuvano le amministrazioni o gli enti responsabili della stesura dei progetti di impiego. 3. Con il regolamento di cui al comma 1 si provvede all’abrogazione delle disposizioni incompatibili dei regolamenti previsti dall’articolo 8 della predetta legge n. 230 del 1998. ------------------------
9. Servizio civile all’estero. 1. Il servizio civile può essere svolto all’estero presso sedi ove sono realizzati progetti di servizio civile da parte di amministrazioni ed enti, di cui all’articolo 7, comma 2, nell’àmbito di iniziative assunte dall’Unione europea in materia di servizio civile, nonché in strutture per interventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite dalla stessa Unione europea o da organismi internazionali operanti con le medesime finalità ai quali l’Italia partecipa. Resta salvo quanto previsto dalla legge 8 luglio 1998, n. 230. 2. La Presidenza del Consiglio dei ministri definisce le modalità di svolgimento del servizio civile all’estero. (5) In attuazione di quanto disposto dal presente comma vedi il D.P.C.M. 10 agosto 2001, il D.P.C.M. 25 gennaio 2002, il D.P.C.M. 17 luglio 2003, il D.P.C.M. 4 febbraio 2004 e il D.P.C.M. 23 febbraio 2005.
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LA LEGGE NAZIONALE 10. Benefìci culturali e professionali. 1. Per il periodo di cui all’articolo 4, ai cittadini che prestano il servizio civile a qualsiasi titolo si applicano le disposizioni di cui all’articolo 6 della legge 8 luglio 1998, n. 230. 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione sono determinati i crediti formativi, per i cittadini che prestano il servizio civile o il servizio militare di leva, rilevanti, nell’àmbito dell’istruzione o della formazione professionale, ai fini del compimento di periodi obbligatori di pratica professionale o di specializzazione, previsti per l’acquisizione dei titoli necessari all’esercizio di specifiche professioni o mestieri. 3. Le Università degli studi possono riconoscere crediti formativi, ai fini del conseguimento di titoli di studio da esse rilasciati, per attività formative prestate nel corso del servizio civile o militare di leva rilevanti per il curriculum degli studi. ------------------------
Capo III - Norme finanziarie e finali 11. Fondo nazionale per il servizio civile. 1. Il Fondo nazionale per il servizio civile è costituito: a) dalla specifica assegnazione annuale iscritta nel bilancio dello Stato; b) dagli stanziamenti per il servizio civile nazionale di regioni, province, enti locali, enti pubblici e fondazioni bancarie; c) dalle donazioni di soggetti pubblici e privati. 2. Le risorse acquisite al Fondo di cui al comma 1, con le modalità di cui alle lettere b) e c) del medesimo comma possono essere vincolate, a richiesta del conferente, per lo sviluppo del servizio civile in aree e settori di impiego specifici. 3. [A decorrere dalla data in cui acquista efficacia il primo dei decreti legislativi di cui all’articolo 2, comma 2, le risorse del Fondo di cui al comma 1 confluiscono nel Fondo nazionale per le politiche sociali previsto dall’articolo 59, comma 44, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni] (6). 4. All’onere di cui alla lettera a) del comma 1 determinato in lire 235 miliardi per l’anno 2001, lire 240 miliardi per l’anno 2002 e lire 250 miliardi a decorrere dall’anno 2003, si provvede mediante utilizzo delle disponibilità iscritte per gli anni medesimi nell’unità previsionale di base 16.1.2.1 «Obiezione di coscienza» del centro di responsabilità 16 dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l’anno 2001, intendendosi corrispondentemente ridotta l’autorizzazione di spesa di cui alla legge 8 luglio 1998, n. 230. 5. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. ------------------------
12. Norme abrogate. 1. All’articolo 4, comma 3, della legge 8 luglio 1998, n. 230, sono abrogate le parole: «Fino al 31 dicembre 1999». 2. È abrogato l’articolo 46 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, come modificato dall’articolo 13, comma 2, della legge 3 agosto 1999, n. 265.
(6) Comma abrogato dall’art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione
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IL DECRETO
IL DECRETO
D.Lgs. 5-4-2002 n. 77
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64 (1). Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 6 marzo 2001, n. 64, ed in particolare l’articolo 2 che conferisce al Governo delega ad emanare disposizioni aventi ad oggetto la individuazione dei soggetti ammessi a prestare volontariamente servizio civile; la definizione delle modalità di accesso a detto servizio; la durata del servizio stesso, in relazione alle differenti tipologie di progetti di impiego; i correlati trattamenti giuridici ed economici; Vista la legge 8 luglio 1998, n. 230, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, recante disposizioni per disciplinare la trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale a norma dell’articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000, n. 331; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21 febbraio 2002; Visto il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni permanenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 marzo 2002; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 agosto 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 27 agosto 2001, con il quale il Ministro per i rapporti con il Parlamento è stato delegato ad esercitare i poteri attribuiti al Presidente del Consiglio dei Ministri dalle L. 8 luglio 1998, n. 230, e L. 6 marzo 2001, n. 64; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e, ad interim, Ministro degli affari esteri e del Ministro per i rapporti con il Parlamento, di concerto con i Ministri per gli affari regionali, per la funzione pubblica, della salute e del lavoro e delle politiche sociali; Emana il seguente decreto legislativo: -----------------------
1. Ambito di applicazione e definizioni. 1. . Le disposizioni del presente decreto integrano, nel rispetto dei principi e delle finalità e nell’ambito delle attività stabiliti ed individuati dall’articolo 1 della legge 6 marzo 2001, n. 64, le vigenti norme per l’attuazione, l’organizzazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale quale modalità operativa concorrente ed alternativa di difesa dello Stato, con mezzi ed attività non militari. . 2. Nel presente decreto per «Ufficio nazionale» si intende l’Ufficio nazionale per il servizio civile istituito dall’articolo 8 della legge 8 luglio 1998, n. 230, e dall’articolo 2, comma 3, lettera g), della legge 6 marzo 2001, n. 64; per «Fondo nazionale» si intende il Fondo nazionale per il servizio civile istituito dall’articolo 11 della legge 6 marzo 2001, n. 64. ------------------------
2. Ufficio nazionale per il servizio civile 1. L’Ufficio nazionale cura l’organizzazione, l’attuazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale, nonché la programmazione, l’indirizzo, il coordinamento ed il controllo, elaborando le direttive ed individuando gli obiettivi degli interventi per il servizio civile su scala nazionale. 2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano curano l’attuazione degli interventi di servizio civile secondo le rispettive competenze. -----------------------
3. Requisiti di ammissione e durata del servizio. 1. Sono ammessi a svolgere il servizio civile, a loro domanda, senza distinzioni di sesso i cittadini italiani, muniti di idoneità fisica, che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo.
(1) Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generalen. 99 del 29 aprile 2002.
2. Costituisce causa di esclusione dal servizio civile l’aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad
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IL DECRETO una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata. 3. Il servizio civile ha la durata complessiva di dodici mesi. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentite le Amministrazioni dello Stato interessate, la durata del servizio può essere prevista o articolata per un periodo maggiore o minore in relazione agli specifici ambiti e progetti di impiego. 4. L’orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto e prevede comunque un impegno settimanale complessivo di trenta ore, ovvero di un monte ore annuo minimo corrispondente a millequattrocento ore. I criteri per l’articolazione dell’orario di svolgimento del servizio sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (2). 5. Al servizio civile non possono essere ammessi gli appartenenti a corpi militari o alle forze di polizia. 6. [Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 3, di concerto con i Ministri per gli affari regionali, per le pari opportunità, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, di seguito denominata «Conferenza Stato-regioni», sono individuati gli incarichi pericolosi, faticosi o insalubri ai quali non può essere destinato il personale femminile] (3).
4. Fondo nazionale per il servizio civile 1. Il Fondo nazionale per il servizio civile, ai fini dell’erogazione dei trattamenti previsti dal presente decreto, è collocato presso l’Ufficio nazionale per il servizio civile, che ne cura l’amministrazione e la programmazione annuale delle risorse, formulando annualmente, entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, un apposito piano di intervento, sentita la Conferenza Stato-regioni. Il piano può essere variato con apposita nota infrannuale, ove se ne manifesti l’esigenza e sussistano adeguate risorse finanziarie disponibili. La nota di variazione è predisposta con le stesse formalità del piano annuale entro il 30 settembre dell’anno di riferimento. 2. Il piano di programmazione annuale di cui al comma 1 stabilisce: a) la quota delle risorse del Fondo da utilizzare per le spese di funzionamento dell’Ufficio nazionale per il servizio civile; b) la quota delle risorse del Fondo da destinare alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano per attività di informazione e formazione. La Conferenza Stato-regioni con deliberazione da adottare entro trenta giorni dall’avvenuta comunicazione da parte dell’Ufficio nazionale del piano di programmazione annuale, determina la ripartizione della predetta quota comunicandola all’Ufficio nazionale per il servizio civile; c) la quota di risorse del Fondo da destinare ai compensi dei giovani destinati alla realizzazione dei progetti approvati in ambito regionale; d) la quota di risorse del Fondo da destinare ai compensi dei giovani destinati alla realizzazione dei progetti approvati in ambito interregionale, nazionale o all’estero; e) la quota di risorse del Fondo vincolata, a richiesta dei conferenti ai sensi dell’articolo 11, comma 2, della legge 6 marzo 2001, n. 64, allo sviluppo di progetti di servizio civile in aree e settori di impiego specifici. 3. Le risorse disponibili alla fine dell’esercizio finanziario di riferimento sono portate in aumento nell’esercizio finanziario successivo sul medesimo Fondo nazionale per la successiva redistribuzione. 4. Alla gestione del Fondo nazionale per il servizio civile continua a provvedersi tramite la contabilità speciale istituita dall’articolo 1 del decreto-legge 16 settembre 1999, n. 324, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 novembre 1999, n. 424. 5. Le modalità di gestione e di rendicontazione delle risorse del Fondo nazionale per il servizio civile e delle spese di funzionamento dell’Ufficio nazionale per il servizio civile sono stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. -----------------------
5. Albi degli enti di servizio civile. 2) Comma così modificato dall’ 1. Presso l’Ufficio nazionale per il servizio civile è tenuto l’albo nazionale al quale possono art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio iscriversi gli enti e le organizzazioni in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 3, della legge 2005, n. 7, nel testo integrato dalla 6 marzo 2001, n. 64. relativa legge di conversione.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano istituiscono, rispettivamente,
(3) Comma abrogato dall’art. 6- albi su scala regionale e provinciale, nei quali possono iscriversi gli enti e le organizzazioni quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, in possesso dei requisiti di cui al comma 1, che svolgono attività esclusivamente in ambito n. 7, nel testo integrato dalla rela- regionale e provinciale. tiva legge di conversione.
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IL DECRETO 3. Fino all’istituzione degli albi di cui al comma 2, gli enti e le organizzazioni sono temporaneamente iscritti nel registro di cui al comma 1 al solo fine di consentire la presentazione dei progetti. 4. Presso l’Ufficio nazionale è mantenuta la Consulta nazionale per il servizio civile quale organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto di cui all’articolo 10 della legge 8 luglio 1998, n. 230. 5. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ove non abbiano provveduto, possono istituire analoghi organismi di consultazione, riferimento e confronto nell’ambito delle loro competenze. -----------------------6. Progetti. 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentita la Conferenza Stato-regioni e la Consulta nazionale di cui all’articolo 5, comma 4, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono individuate le caratteristiche a cui si devono attenere tutti i progetti di servizio civile, da realizzare sia in Italia che all’estero, sentito, per questi ultimi, il Ministero degli affari esteri. 2. I progetti presentati dagli enti o organizzazioni registrati ai sensi dell’articolo 5 contengono gli obiettivi che si intendono perseguire, le modalità per realizzarli, il numero di giovani che si intendono impiegare, la durata del servizio nei limiti di cui all’articolo 3, commi 3 e 4, nonché i criteri e le modalità di selezione degli aspiranti, senza discriminazione dovuta al sesso. 3. I progetti di cui al comma 2 possono prevedere altresì particolari requisiti fisici e di idoneità per l’ammissione al servizio civile sulla base di criteri stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 2, comma 5, della legge 6 marzo 2001, n. 64, ovvero in base a quanto previsto dalla regione o dalle province autonome di Trento e di Bolzano. 4. L’Ufficio nazionale esamina ed approva i progetti di rilevanza nazionale, presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato e dagli enti pubblici e privati nazionali, sentite le regioni, le province autonome interessate, nonché quelli di servizio civile all’estero. 5. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, esaminano ed approvano i progetti presentati dagli enti ed organizzazioni che svolgono attività nell’ambito delle competenze regionali o delle province autonome sul loro territorio, avendo cura di comunicare all’Ufficio nazionale, in ordine di priorità, i progetti approvati entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello di riferimento. Entro trenta giorni dalla comunicazione l’Ufficio nazionale esprime il suo nulla-osta (4). 6. L’Ufficio nazionale e le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano curano, nell’ambito delle rispettive competenze, il monitoraggio, il controllo e la verifica dell’attuazione dei progetti. 7. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano trasmettono annualmente all’Ufficio nazionale una relazione sull’attività effettuata. -----------------------7. Definizione annuale del numero massimo di giovani da ammettere al Servizio civile nazionale 1. L’Ufficio nazionale per il servizio civile determina, in base alla programmazione annuale delle risorse di cui all’articolo 4, comma 1, il numero massimo di giovani che possono essere ammessi a prestare servizio civile su base volontaria nell’anno solare successivo, tenendo conto del numero di giovani da impiegare sulla base dei progetti approvati a livello nazionale e regionale ai sensi dell’articolo 6. -----------------------8. Rapporto di servizio civile. 1. I giovani selezionati dagli enti e dalle organizzazioni per la realizzazione dei progetti approvati sono avviati al servizio civile sulla base del contratto di servizio civile sottoscritto dall’Ufficio nazionale per il servizio civile e successivamente inviato al volontario per la sottoscrizione.
(4) Comma così modificato dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (5) Articolo così sostituito dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.
2. Il contratto, recante la data di inizio del servizio attestata dal responsabile dell’ente, prevede il trattamento economico e giuridico, in conformità all’articolo 9, comma 2, nonché le norme di comportamento alle quali deve attenersi il volontario e le relative sanzioni (5). -----------------------9. Trattamento economico e giuridico 1. L’attività svolta nell’ambito dei progetti di servizio civile non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. 2. Agli ammessi a prestare attività in un progetto di servizio civile compete un assegno per il servizio civile, non superiore al trattamento economico previsto per il personale militare
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IL DECRETO volontario in ferma annuale, nonché le eventuali indennità da corrispondere in caso di servizio civile all’estero. In ogni caso non sono dovuti i benefici volti a compensare la condizione militare. La misura del compenso dovuto ai volontari del servizio civile nazionale è determinata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri tenendo conto delle disponibilità finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile (6). 3. L’Ufficio nazionale, tramite l’ISVAP, provvede a predisporre condizioni generali di assicurazione per i rischi connessi allo svolgimento del servizio civile. 4. Il periodo di servizio civile è riconosciuto valido, a tutti gli effetti, per l’inquadramento economico e per la determinazione dell’anzianità lavorativa ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato, nei limiti e con le modalità con le quali la legislazione vigente riconosce il servizio militare obbligatorio con onere, per il personale volontario, a carico del Fondo nazionale per il servizio civile. 5. L’assistenza sanitaria agli ammessi a prestare attività di servizio civile è fornita dal Servizio sanitario nazionale. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 68 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, le certificazioni sanitarie a favore di chi presta il servizio civile sono rilasciate gratuitamente da parte delle strutture del Servizio sanitario nazionale e sono rimborsate a carico del Fondo nazionale. 6. Il personale femminile del Servizio civile nazionale è sospeso dall’attività a decorrere dalla comunicazione da parte dell’interessata all’Ufficio nazionale, alla regione o alla provincia autonoma della certificazione medica attestante lo stato di gravidanza e fino all’inizio del periodo di astensione obbligatoria. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151. Dalla data di sospensione del servizio a quella della sua ripresa è corrisposto l’assegno di cui al comma 2, ridotto di un terzo, a carico del Fondo nazionale. 7. I dipendenti di amministrazioni pubbliche che svolgono il servizio civile ai sensi del presente decreto legislativo, sono collocati, a domanda, in aspettativa senza assegni. In questo caso, il periodo trascorso in aspettativa è computato per intero ai fini della progressione in carriera, della attribuzione degli aumenti periodici di stipendio. Si applicano le disposizioni dell’articolo 20 della legge 24 dicembre 1986, n. 958. Gli oneri gravano sul Fondo nazionale. 8. Al termine del periodo di servizio civile, compiuto senza demerito, l’Ufficio nazionale per il servizio civile o le regioni o le province autonome di Trento e di Bolzano, per quanto di rispettiva competenza, rilasciano ai volontari un apposito attestato da cui risulta l’effettuazione del servizio civile. I titolari di tale attestato sono equiparati al personale militare volontario in ferma annuale (7). -----------------------10. Doveri e incompatibilità. 1. I soggetti impiegati in progetti di servizio civile sono tenuti ad assolvere con diligenza le mansioni affidate, secondo quanto previsto dal contratto di cui all’articolo 8, e non possono svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo, se incompatibile con il corretto espletamento del servizio. 2. I soggetti che hanno prestato il servizio civile nazionale non possono presentare ulteriore domanda (8). ----------------------11. Formazione al servizio civile. 1. La formazione ha una durata complessiva non inferiore a 80 ore e consiste in una fase di formazione generale al servizio ed in una fase di formazione specifica presso l’ente o l’organizzazione di destinazione (9).
(6) Comma così sostituito dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (7) Comma così sostituito dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (8) Articolo così sostituito dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione. (9) Comma così modificato dall’ art. 6-quinquies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.
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2. La fase di formazione generale comporta la partecipazione a corsi di preparazione consistenti anche in un periodo di formazione civica e di protezione civile ed ha la durata minima di 30 ore. 3. I corsi di cui al comma 2 sono organizzati dall’Ufficio nazionale, dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, anche a livello provinciale o interprovinciale, che possono avvalersi anche degli enti dotati di specifiche professionalità. L’Ufficio nazionale, sentita la Conferenza Stato-Regioni e la Consulta nazionale di cui all’articolo 5, comma 4, definisce i contenuti base per la formazione ed effettua il monitoraggio dell’andamento generale della stessa. 4. La formazione specifica, della durata minima di 50 ore, è commisurata sia alla durata che alla tipologia di impiego e deve essere svolta nel periodo iniziale di prestazione del servizio. -----------------------12 Servizio civile all’estero. 1. I soggetti di cui all’articolo 3 possono essere inviati all’estero anche per brevi periodi e per le finalità previste dall’articolo 1, comma 1, lettera e), della legge 6 marzo 2001, n. 64, nelle forme stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro degli affari esteri.
IL DECRETO 2. Al fine dell’eventuale verifica preventiva e successiva dei progetti da realizzare all’estero, nonché del loro monitoraggio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri può ricorrere, attraverso il Ministero degli affari esteri e di intesa con esso al supporto degli uffici diplomatici e consolari all’estero. -----------------------13. Inserimento nel mondo del lavoro e crediti formativi. 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9, comma 7, l’Ufficio nazionale, le regioni e le province autonome, nei limiti delle rispettive competenze, possono stipulare convenzioni con associazioni di imprese private, con associazioni di rappresentanza delle cooperative e con altri enti senza finalità di lucro, al fine di favorire il collocamento nel mercato del lavoro di quanti hanno svolto il servizio civile. 2. Il periodo di servizio civile effettivamente prestato, salvo quanto previsto dal comma 4, è valutato nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso enti pubblici. 3. Le università degli studi possono riconoscere crediti formativi ai fini del conseguimento di titoli di studio da esse rilasciati, per attività formative prestate nel corso del servizio civile, rilevanti per il curriculum degli studi. 4. A decorrere dal 1° gennaio 2006, nei concorsi relativi all’accesso nelle carriere iniziali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato sono determinate riserve di posti nella misura del 10 per cento per coloro che hanno svolto per almeno dodici mesi il servizio civile nelle attività istituzionali di detti Corpi. A tal fine sono comunque fatti salvi i requisiti di ammissione previsti da ciascuna Amministrazione. 5. La cessazione anticipata del rapporto di servizio civile comporta la decadenza dai benefici previsti dal presente articolo, salva l’ipotesi in cui detta interruzione avvenga per documentati motivi di salute o di forza maggiore per causa di servizio ed il servizio prestato sia pari ad almeno sei mesi. -----------------------14. Norme finali. 1. Nei casi previsti dall’articolo 2, comma 1, lettera f), della legge 14 novembre 2000, n. 331, e con le modalità previste dall’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, è ripristinato anche il servizio civile ai sensi della legge 8 luglio 1998, n. 230, e successive modificazioni. 2. Nel periodo transitorio di cui al capo II della legge 6 marzo 2001, n. 64, e fino alla data di sospensione del servizio obbligatorio di leva, il documento di programmazione annuale dell’Ufficio nazionale, previsto all’articolo 4, stabilisce la quota parte del Fondo nazionale da destinare prioritariamente al servizio civile previsto dalla legge n. 230 del 1998. Nel medesimo periodo il contingente annuale è determinato secondo le modalità previste dall’articolo 6 della citata legge n. 64 del 2001. 3. Il presente decreto entra in vigore dal 1° gennaio 2006, ad eccezione delle disposizioni di cui all’articolo 3, comma 1, che entrano in vigore il 1° gennaio 2005 (10). 4. Le disposizioni di cui agli articoli 2 e 4 entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
(10) Comma così modificato prima dall’art. 12, D.L. 24 dicembre 2003, n. 355 e poi dall’art. 2, D.L. 9 novembre 2004, n. 266
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CARTA di IMPEGNO ETICO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
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CARTA DI IMPEGNO ETICO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE L’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e gli Enti che partecipano ai progetti di Servizio Civile Nazionale: - sono consapevoli di partecipare all’attuazione di una legge che ha come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale; - considerano che il servizio civile nazionale propone ai giovani l’investimento di un anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all’età e alle responsabilità dell’adulto, e si impegnano perciò a far sì che tale proposta avvenga in modo non equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà apprendere durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo da metterlo nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità della scelta; - affermano che il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno; - riconoscono il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente, di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi di attività e di lavoro del progetto, di verifica critica degli interventi e delle azioni, di non essere impiegati in attività non condivise dalle altre persone dell’ente che partecipano al progetto, di lavorare in affiancamento a persone più esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; di potersi confrontare con l’ente secondo procedure certe e chiare fin dall’inizio a partire delle loro modalità di presenza nell’ente, di disporre di momenti di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza; - chiedono ai giovani di accettare il dovere di apprendere, farsi carico delle finalità del progetto, partecipare responsabilmente alle attività dell’ente indicate nel progetto di servizio civile nazionale, aprendosi con fiducia al confronto con le persone impegnate nell’ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità e sensibilità, valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo; - si impegnano a far parte di una rete di soggetti che a livello nazionale accettano e condividono le stesse regole per attuare obiettivi comuni, sono disponibili al confronto e alla verifica delle esperienze e dei risultati, nello spirito di chi rende un servizio al Paese ed intende condividere il proprio impegno con i più giovani.
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LA LEGGE PROVINCIALE
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LA LEGGE PROVINCIALE
LEGGE PROVINCIALE 14 febbraio 2007, n. 5
Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, disciplina del Servizio Civile provinciale e modificazioni della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 Capo I - Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili (omissis....) Capo II - Disciplina del Servizio Civile provinciale Art. 16 - Oggetto e finalità 1. La Provincia istituisce il Servizio Civile provinciale che svolge anche le funzioni attribuite alla Provincia al fine della realizzazione del Servizio Civile nazionale in relazione a quanto previsto dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 (Istituzione del Servizio Civile nazionale). 2. Il Servizio Civile provinciale è finalizzato a: a) favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; b) favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva nel rispetto e nella valorizzazione dei principi di uguaglianza, democraticità, tolleranza, pari opportunità e di solidarietà sociale; c) valorizzare le forme di cittadinanza attiva dei giovani tramite l’esperienza diretta in uno specifico settore di intervento; d) promuovere il senso di appartenenza alla comunità provinciale, nazionale e internazionale, sviluppando interventi di integrazione e coesione sociale; e) promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona, allo sviluppo della sensibilità intergenerazionale e all’educazione alla pace tra i popoli; f) partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; g) promuovere e sostenere la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolta anche in enti e amministrazioni operanti all’estero; h) incentivare settori e azioni innovative per lo sviluppo di una cultura della pace e dello sviluppo sostenibile; i) collaborare con l’ufficio nazionale per il Servizio Civile, con altre istituzioni regionali, nazionali o internazionali che condividano i principi ai quali è ispirato il Servizio Civile provinciale, per armonizzarne e potenziarne gli interventi.
Art. 17 - Soggetti del Servizio Civile provinciale 1. I soggetti del Servizio Civile provinciale sono: a) la Provincia, che provvede alle funzioni previste dall’articolo 18; b) gli enti e le organizzazioni, iscritti all’albo previsto dall’articolo 20, che concorrono alla realizzazione degli obiettivi previsti da questo capo attraverso la realizzazione di progetti; c) i destinatari degli interventi e dei progetti individuati dall’articolo 21.
Art. 18 - Funzioni della Provincia 1. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 64 del 2001 e dalle relative disposizioni attuative, la Provincia per la realizzazione del Servizio Civile provinciale: a) favorisce la divulgazione dei principi ispiratori e la diffusione dell’informazione sul Servizio Civile per promuoverne lo sviluppo, anche territoriale; b) promuove e sostiene interventi di formazione sul Servizio Civile rivolti ai giovani e agli operatori; c) individua i criteri e le modalità per la realizzazione dei progetti di Servizio Civile e provvede alla loro valutazione, all’approvazione, al monitoraggio e controllo della loro gestione ed alla verifica dei risultati; d) istituisce e cura l’albo provinciale del Servizio Civile suddiviso nella sezione nazionale e nella sezione provinciale; e) attua ogni intervento e iniziativa utili o necessari per il perseguimento degli obiettivi del Servizio Civile. 2. Per l’espletamento delle proprie funzioni la Provincia può avvalersi di soggetti pubblici e privati individuati secondo quanto disposto dalla legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 (Disciplina dell’attività contrattuale e dell’amministrazione dei beni della Provincia autonoma di Trento). 3. La Provincia è autorizzata a stipulare con l’ufficio nazionale per il Servizio Civile un protocollo d’intesa ai sensi dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1999, n. 352 (Regolamento recante norme concernenti l’organizzazione e il funzionamento dell’ufficio nazionale per il Servizio Civile, ai sensi dell’articolo 8, comma 3, della legge 8 luglio 1998, n. 230).
Art. 19 - Piano provinciale del Servizio Civile (1) Sistema educativo di istru- 1. Per la realizzazione degli interventi relativi al Servizio Civile provinciale la Giunta provinzione e formazione del Trentino ciale approva, previo parere del Consiglio delle autonomie locali, un piano di durata triennale che può essere aggiornato annualmente; il piano individua in particolare: (b.u. 27 febbraio 2007, n. 9)
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LA LEGGE PROVINCIALE a) le linee guida, gli indirizzi e gli obiettivi da promuovere e realizzare; b) gli interventi da realizzare e le priorità degli stessi; c) gli standard, i criteri e le modalità di presentazione dei progetti da parte degli enti e delle organizzazioni iscritti all’albo di cui all’articolo 20; d) le modalità di gestione del fondo provinciale per il Servizio Civile previsto dall’articolo 23; e) i criteri e le modalità di determinazione del numero di giovani da impegnare in progetti del Servizio Civile provinciale, nei limiti della disponibilità finanziaria del fondo.
Art. 20 - Albo provinciale del Servizio Civile 1. L’albo provinciale del Servizio Civile contiene l’elenco dei soggetti iscritti nella sezione nazionale e quello dei soggetti iscritti nella sezione provinciale. Al fine dell’iscrizione nella sezione nazionale i soggetti interessati devono essere in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 3 della legge n. 64 del 2001. Nella sezione provinciale sono automaticamente iscritti i soggetti iscritti nella sezione nazionale. Possono altresì essere iscritti nella sezione provinciale i soggetti che presentano i seguenti requisiti: a) esercitino l’attività senza scopo di lucro; b) dispongano di capacità organizzativa e di possibilità d’impiego in rapporto al Servizio Civile provinciale; c) posseggano corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all’articolo 16, comma 2; d) svolgano l’attività continuativamente da almeno due anni; e) abbiano sottoscritto il codice di impegno comportamentale definito dalla Giunta provinciale.
Art. 21 - Destinatari degli interventi e dei progetti 1. I destinatari degli interventi e dei progetti del Servizio Civile provinciale sono gli operatori che concorrono alla realizzazione del servizio e i giovani di età compresa tra i diciotto e i ventotto anni. 2. Con regolamento sono disciplinati i criteri e le modalità per l’ammissione dei giovani al Servizio Civile provinciale, le modalità di accesso, la durata del servizio stesso, in relazione alle differenti tipologie di progetti di impiego, i trattamenti economici e giuridici.
Art. 21 bis - Progetti di impegno nel servizio civile provinciale 1. Per fornire ai giovani opportunità di crescita sociale e personale aggiuntive rispetto a quelle realizzate nell’ambito del servizio civile nazionale, la Provincia può sostenere il coinvolgimento dei giovani in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 21 in attività di utilità sociale, attraverso il finanziamento di progetti di utilità sociale nell’ambito del servizio civile provinciale della durata non superiore a dodici mesi, presentati da soggetti iscritti all’albo previsto dall’articolo 20, secondo quanto previsto dal piano provinciale del servizio civile (6).
Art. 22 - Consulta provinciale per il Servizio Civile 1. La Giunta provinciale istituisce la consulta provinciale per il Servizio Civile, quale organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto della Provincia con gli enti e le organizzazioni di Servizio Civile iscritti all’albo previsto dall’articolo 20. 2. La consulta è composta da un minimo di cinque a un massimo di quindici membri rappresentanti degli enti e delle organizzazioni iscritti all’albo. Alle sedute della consulta partecipa al fine del coordinamento il responsabile della struttura provinciale competente in materia di Servizio Civile. 3. La consulta presenta alla Giunta provinciale, entro il 31 dicembre di ogni anno, una relazione sull’andamento del Servizio Civile in provincia di Trento e fornisce alla stessa proposte al fine della programmazione degli interventi da realizzare. 4. Le modalità di individuazione dei componenti, le funzioni, le modalità di funzionamento della consulta sono stabilite dal regolamento previsto dall’articolo 24. 5. Ai componenti della consulta spetta il rimborso delle spese nella misura prevista dalla normativa provinciale in materia di organi collegiali.
Art. 23 - Fondo provinciale per il Servizio Civile (3) Articolo aggiunto dall’art. 74 della l.p. 21 dicembre 2007, n. 23. Per una disposizione transitoria relativa all’art.12, comma 2 del d.p.p. 24 luglio 2008, n. 28-135/Leg. (4) Vedi il d.p.p. 24 luglio 2008, n. 28-135/Leg. (6) Articolo aggiunto dall’art. 74 della l.p. 21 dicembre 2007, n. 23 e così sostituito dall’art. 35 della l.p. 29 ottobre 2010, n. 22. Per una disposizione transitoria relativa all’articolo qui annotato vedi l’art. 12, comma 2 del d.p.p. 24 luglio 2008, n. 28-135/ Leg.
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1. Al fine della realizzazione degli interventi previsti da questo capo è istituito il fondo provinciale per il Servizio Civile al quale concorrono: a) le quote delle risorse del fondo nazionale per il Servizio Civile; b) le assegnazioni annuali iscritte nel bilancio della Provincia; c) altri stanziamenti per il Servizio Civile provinciale messi a disposizione dallo Stato, da enti pubblici e fondazioni bancarie; d) le donazioni di soggetti pubblici e privati.
Art. 24 - Regolamento 1. La Provincia adotta norme regolamentari al fine dell’attuazione di questo capo, previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale (4).
LA LEGGE PROVINCIALE Capo III - Modificazioni, abrogazioni e disposizioni transitorie e finanziarie Art. 25 - omissis (5) Art. 26 - Abrogazioni e disposizioni transitorie 1. Fatto salvo quanto stabilito al comma 2, dalla data di entrata in vigore di questa legge sono abrogate le seguenti disposizioni: a) articolo 13 (Fondo per le politiche giovanili) della legge provinciale 23 luglio 2004, n. 7; b) articolo 10 bis (Servizio civile) della legge provinciale 13 febbraio 1992, n. 8; c) commi 4 e 7 dell’articolo 89 della legge provinciale 19 febbraio 2002, n. 1; d) articolo 15 della legge provinciale 30 dicembre 2002, n. 15; e) articolo 76 della legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11. 2. In relazione alle abrogazioni delle disposizioni di cui al comma 1, fino alla data di entrata in vigore dei regolamenti attuativi e delle disposizioni di carattere generale previsti da questa legge, continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, le disposizioni di carattere generale previgenti, relative alle corrispondenti disposizioni contenute in questa legge.
Art. 27 - Norme finanziarie 1. Per i fini di cui agli articoli richiamati nell’allegata tabella A, le spese sono poste a carico degli stanziamenti e delle autorizzazioni di spesa disposti per i fini di cui alle disposizioni previste nei capitoli del documento tecnico di accompagnamento e di specificazione del bilancio 2007-2009, indicati nella tabella A in corrispondenza delle unità previsionali di base di riferimento. 2. La Giunta provinciale è autorizzata ad apportare al bilancio le variazioni conseguenti a questa legge, ai sensi dell’articolo 27, terzo comma, della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento). Tabella A - omissis (6)
(5) Articolo modificativo degli articoli 71 e 72 della l.p. 7 agosto 2006, n. 5; il testo delle modificazioni, quindi, è riportato in quest’ultima legge. (6) Disposizioni finanziarie.
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LA LEGGE PROVINCIALE - REGOLAMENTO di ATTUAZIONE
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REGOLAMENTO di ATTUAZIONE DECRETO DEL PRESIDENTE
Prot. n. 145-08/D321
N. 28-135/Leg. del 24 Luglio 2008 Regolamento di attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 relativo alla disciplina del Servizio Civile provinciale IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA -
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visto l’articolo 53, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante “Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino – Alto Adige”, ai sensi del quale il Presidente della Provincia, emana, con proprio decreto, i regolamenti deliberati dalla Giunta; visto l’articolo 54, comma 1, numero 1, del medesimo decreto del Presidente della Repubblica, secondo il quale la Giunta provinciale è competente a deliberare i regolamenti per l’esecuzione delle leggi approvate dal Consiglio provinciale; vista la deliberazione n. 1817 di data 18 luglio 2008, con la quale la Giunta provinciale ha approvato il “Regolamento di attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 relativo alla disciplina del Servizio Civile provinciale”, emana
il seguente regolamento:
Art. 1 Oggetto e definizioni 1. Questo regolamento in attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 (Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, disciplina del Servizio Civile provinciale e modificazioni della Legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino)) e in particolare degli articoli 21, 22 e 24 della legge stessa, disciplina il Servizio Civile provinciale. 2. Il Servizio Civile provinciale svolge anche le funzioni attribuite alla Provincia al fine della realizzazione del Servizio Civile nazionale in relazione a quanto previsto dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 (Istituzione del Servizio Civile nazionale) ed è finalizzato a: a) favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; b) favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva nel rispetto e nella valorizzazione dei principi di ugua- glianza, democraticità, tolleranza, pari opportunità e di solidarietà sociale; c) valorizzare le forme di cittadinanza attiva dei giovani tramite l’esperienza diretta in uno specifico settore di intervento; d) promuovere il senso di appartenenza alla comunità provinciale, nazionale e internazionale, sviluppando interventi di integrazione e coesione sociale; e) promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona, allo sviluppo della sensibilità intergenerazionale e all’educazione alla pace tra i popoli; f) partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio ambientale, storico-artistico, culturale e alla protezione civile; g) promuovere e sostenere la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolta anche in enti e amministrazioni operanti all’estero; h) incentivare settori e azioni innovative per lo sviluppo di una cultura della pace e dello sviluppo sostenibile; i) collaborare con l’ufficio nazionale per il Servizio Civile, con altre istituzioni regionali, nazionali o internazionali che condividano i principi ai quali è ispirato il Servizio Civile provinciale, per armonizzarne e potenziarne gli interventi. 3. Ai fini di questo regolamento: a) la legge provinciale n. 5 del 2007, è indicata come “legge provinciale”; b) l’albo provinciale del Servizio Civile, è indicato come “albo provinciale”; c) la struttura della Provincia autonoma di Trento competente in materia di Servizio Civile, è indicata come “struttura provinciale competente”; d) gli enti, le organizzazioni e i soggetti iscritti all’albo provinciale per il Servizio Civile, sono indicati come “enti”.
Art. 2 Albo provinciale del Servizio Civile 1. La Giunta provinciale ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera d), della legge provinciale, istituisce l’albo provinciale, suddiviso nella sezione nazionale e in quella provinciale secondo quanto previsto dall’articolo 20 della legge provinciale. 2. Possono richiedere l’iscrizione nella sezione provinciale dell’albo provinciale i soggetti in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20 della legge provinciale; a tal fine la Giunta pro-
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REGOLAMENTO di ATTUAZIONE vinciale con propria deliberazione definisce le procedure e le modalità per l’iscrizione nella sezione stessa. 3. La struttura provinciale competente provvede alle iscrizioni nelle sezioni dell’albo provinciale nonché alla tenuta e alla gestione dell’albo medesimo.
Art. 3 Procedura per l’adozione del piano provinciale del Servizio Civile 1. La struttura provinciale competente predispone lo schema di piano provinciale del Servizio Civile, elaborato secondo quanto stabilito dall’articolo 19 della legge provinciale. La Giunta provinciale approva il piano, previo parere del Consiglio delle autonomie locali.
Art. 4 Invito a proporre progetti di Servizio Civile provinciale, valutazione e graduatoria degli stessi 1. La Giunta provinciale, in attuazione di quanto previsto dal piano provinciale del Servizio Civile, formula un invito a proporre progetti di Servizio Civile provinciale rivolto agli enti e ne dà pubblicità sul sito internet della struttura provinciale competente. 2. L’invito a proporre indica in particolare: a) i requisiti che gli enti devono possedere per proporre progetti; b) gli elementi essenziali dei progetti; c) le caratteristiche, la tipologia e la durata dei progetti; d) le modalità e i termini per la presentazione dei progetti e la relativa modulistica; e) le modalità e i criteri di valutazione e di ammissibilità al finanziamento dei progetti. 3. La struttura provinciale competente provvede alla preliminare verifica del possesso dei requisiti da parte degli enti proponenti e, in caso di esito favorevole di tale verifica, alla valutazione dei progetti e alla assegnazione di un punteggio a ciascun progetto. La Giunta provinciale approva la graduatoria dei progetti individuando quelli ammessi a finanziamento.
Art. 5 Bando per la partecipazione dei giovani ai progetti di Servizio Civile provinciale 1. In attuazione di quanto previsto dal piano provinciale del Servizio Civile, la struttura provinciale competente predispone un avviso pubblico, di seguito denominato “bando”, per informare i giovani, in possesso dei requisiti indicati dall’articolo 6, in ordine alla possibilità di partecipare alla realizzazione dei progetti di Servizio Civile provinciale ammessi a finanziamento ai sensi dell’articolo 4. Il bando in particolare contiene: a) la tipologia, la decorrenza e la durata dei progetti; b) il numero di giovani da avviare al Servizio Civile; c) il trattamento economico, i riconoscimenti assicurativi e previdenziali, secondo quanto disposto dall’articolo 8; d) i requisiti e le condizioni di ammissione dei giovani al Servizio Civile, secondo quanto disposto dall’articolo 6, e eventuali ulteriori requisiti previsti dal piano provinciale del Servizio Civile; e) la modalità e i termini di presentazione della domanda di partecipazione e la relativa modulistica; f) le modalità e i criteri per la selezione dei giovani che hanno presentato domanda di partecipazione ad un progetto, le modalità di formazione della graduatoria dei giovani stessi per ciascun progetto, nonché il termine entro il quale l’ente deve trasmettere tale graduatoria alla struttura provinciale competente per le verifiche previste dal comma 3; g) le modalità di avvio al Servizio Civile provinciale; h) gli obblighi connessi alla prestazione del Servizio Civile provinciale; i) le modalità di acquisizione di ulteriori informazioni in merito a ciascun progetto. 2. I giovani interessati ad uno specifico progetto devono presentare domanda di partecipazione direttamente all’ente che lo ha proposto. 3. Gli enti sulla base delle domande di partecipazione ai progetti presentate, attivano le procedure di selezione dei giovani secondo le modalità e i criteri previsti dal bando. Al termine delle procedure di selezione gli enti trasmettono alla struttura provinciale competente la documentazione relativa ai giovani selezionati nonché la graduatoria degli stessi. 4. Entro quarantacinque giorni la struttura provinciale competente verifica il possesso dei requisiti previsti dal bando e approva la graduatoria; in caso di esito negativo delle verifiche la struttura provinciale competente nell’approvare la graduatoria esclude dalla stessa il giovane privo dei requisiti. La struttura provinciale competente può richiedere chiarimenti all’ente e in tal caso il termine dei quarantacinque giorni è sospeso fino al ricevimento degli stessi. 5. La struttura provinciale competente comunica a ciascun ente il provvedimento di approvazione della graduatoria.
Art. 6 Requisiti per l’ammissione dei giovani al Servizio Civile provinciale 1. Possono richiedere di partecipare alla realizzazione dei progetti di Servizio Civile provinciale ammessi a finanziamento ai sensi dell’articolo 4, i giovani che: a) abbiano compiuto i diciotto anni e non superato il ventottesimo anno di età; b) non abbiano riportato condanne anche non definitive alla pena della reclusione superiore
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REGOLAMENTO di ATTUAZIONE ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata. 2. I requisiti previsti dal comma 1 devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di ammissione ai progetti di Servizio Civile provinciale e, ad eccezione del limite di età, devono essere mantenuti sino al termine del progetto. 3. Il bando per la partecipazione dei giovani ai progetti di Servizio Civile provinciale, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera d), può individuare ulteriori specifici requisiti per l’ammissione dei giovani ai progetti. 4. Al Servizio Civile provinciale non sono ammessi i giovani appartenenti a corpi militari o alle forze di polizia.
Art. 7 Condizioni per la presa in servizio e contratto di Servizio Civile provinciale 1. I giovani inseriti nella graduatoria approvata ai sensi dell’articolo 5, comma 4, possono essere avviati al Servizio Civile provinciale solo dopo la sottoscrizione del contratto di Servizio Civile provinciale. 2. La Giunta provinciale approva uno schema tipo di contratto di Servizio Civile il quale deve prevedere in particolare: a) l’ente presso il quale svolge il Servizio Civile provinciale e il progetto di assegnazione; b) la data di inizio del Servizio Civile provinciale; c) il trattamento economico e giuridico dei giovani, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 8; d) le norme di comportamento alle quali i giovani in Servizio Civile devono attenersi e le relative sanzioni per il mancato rispetto; e) i casi di interruzione del Servizio Civile provinciale e le relative conseguenze.
Art. 8 Trattamento economico, giuridico, assicurativo e previdenziale dei giovani in Servizio Civile provinciale 1. Ai giovani che concorrono alla realizzazione di progetti di Servizio Civile provinciale la struttura provinciale competente eroga il trattamento economico nella misura prevista per il Servizio Civile nazionale, come disciplinato dall’articolo 9 del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 (Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64). Ai sensi del comma 1 del medesimo articolo 9 del decreto legislativo n. 77 del 2002, l’attività svolta nell’ambito dei progetti di Servizio Civile provinciale non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. 2. Nei limiti della disponibilità finanziaria del fondo provinciale per il Servizio Civile la Giunta provinciale stabilisce la misura, i criteri e le modalità per il rimborso delle spese sostenute dai giovani in Servizio Civile provinciale per la contribuzione volontaria relativa alla previdenza sociale pubblica. 3. Ai giovani in Servizio Civile provinciale la Provincia garantisce la copertura assicurativa per i casi di infortunio e di responsabilità civile verso terzi connessi alle attività dei progetti; tale onere è imputato al fondo provinciale per il Servizio Civile.
Art. 9 Sanzioni 1. Le sanzioni per il mancato rispetto delle norme di comportamento alle quali i giovani in Servizio Civile devono attenersi sono stabilite dalla Giunta provinciale nell’ambito dello schema tipo di contratto di Servizio Civile previsto dall’articolo 7, comma 2, attenendosi al principio di gradualità e di proporzionalità in relazione alla gravità della violazione posta in essere e delle conseguenze derivanti dalla violazione. 2. Agli enti iscritti alla sezione provinciale dell’albo provinciale si applicano, in quanto compatibili, le sanzioni previste per gli enti del Servizio Civile nazionale dalla normativa nazionale vigente in materia.
Art. 10 Consulta provinciale per il Servizio Civile 1. Alla istituzione della consulta provinciale per il Servizio Civile provvede la Giunta provinciale secondo quanto stabilito da questo articolo. 2. La consulta è composta da quindici membri in rappresentanza degli enti iscritti all’albo provinciale ed eletti dall’assemblea degli stessi secondo quanto disposto dal comma 3. 3. La Giunta provinciale con propria deliberazione definisce le modalità di convocazione e di funzionamento dell’assemblea per l’elezione dei rappresentanti degli enti, prevedendo in particolare i requisiti per la validità dell’assemblea, nonché i criteri e le modalità per assicurare, nella composizione della consulta, un’adeguata rappresentanza degli enti di rilevanza nazionale e provinciale. Con lo stesso provvedimento sono altresì stabilite le modalità per la convocazione delle assemblee successive alla prima.
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REGOLAMENTO di ATTUAZIONE 4. La consulta oltre a quanto previsto dall’articolo 22, comma 3, della legge provinciale svolge i seguenti compiti: a) propone alla Giunta provinciale, tramite la struttura provinciale competente, iniziative di rilevanza provinciale a favore dello sviluppo e del potenziamento del Servizio Civile; b) cura i rapporti con analoghi organismi regionali e nazionali; c) su richiesta dell’assessore provinciale competente in materia di Servizio Civile, esprime parere sulle iniziative relative al Servizio Civile provinciale; d) opera in stretto raccordo con la struttura provinciale competente per la costruzione di un sistema di Servizio Civile orientato alla qualità. 5. La consulta dura in carica cinque anni; la consulta a maggioranza assoluta dei suoi componenti nomina al suo interno il presidente e stabilisce un proprio regolamento di funzionamento. La consulta si riunisce almeno due volte all’anno e su richiesta scritta di almeno la metà dei componenti.
Art. 11 Disciplina del fondo provinciale per il Servizio Civile 1. La Giunta provinciale determina annualmente la consistenza del fondo provinciale per il Servizio Civile, previsto dall’articolo 23 della legge provinciale, tenuto conto delle entrate previste dal comma 1, lettere a), b), c) e d) del medesimo articolo. 2. Le risorse assegnate da enti pubblici e fondazioni bancarie nonché quelle derivanti da donazioni di soggetti pubblici o privati sono gestite dalla Provincia nell’ambito della parte II “Entrate per contabilità speciali” del bilancio provinciale.
Art. 12 Disposizioni transitorie 1. La Giunta provinciale entro un anno dalla data di entrata in vigore di questo regolamento approva il piano provinciale del Servizio Civile previsto dall’articolo 19 della legge provinciale, secondo la procedura stabilita dall’articolo 3 di questo regolamento. 2. Entro un mese dalla data di entrata in vigore di questo regolamento, la Giunta provinciale stabilisce le modalità e criteri per l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 21 bis della legge provinciale fino alla data di approvazione del piano provinciale del Servizio Civile. Il presente decreto sarà pubblicato nel “Bollettino ufficiale” della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
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IL PRESIDENTE Lorenzo Dellai
PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013
INDICE
PIANIFICAZIONE OPERATIVO GESTIONALE 1. PREMESSA 2. IL QUADRO NORMATIVO 3. IL QUADRO ANALITICO 4. INDIRIZZI, LINEE GUIDA E OBIETTIVI GENERALI DEL SERVIZIO CIVILE 5. OBIETTIVI 6. INTERVENTI DA REALIZZARE E PRIORITA’ DEGLI STESSI 7. GLI STANDARD, I CRITERI E LE MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI 8. MODALITA’ DI GESTIONE DEL FONDO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE PREVISTI DALL’ARTICOLO 23 L.P. 5/07 9. CRITERI E MODALITA’ DI DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI GIOVANI DA IMPEGNARE IN PROGETTI DEL SERVIZIO CIVILE PROVINCIALE, NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITA’ FINANZIARIA DEL FONDO 1.
PREMESSA
Il Programma di legislatura con riferimento al capitale sociale rappresentato dai giovani, dà indicazioni di: - “potenziare tutte le opportunità che stimolino la partecipazione dei giovani alla vita civile e all’assunzione di responsabilità nei confronti della comunità, anche attraverso il Servizio Civile volontario o la condivisione di esperienze formali o informali, di cittadinanza attiva”. - “aprire una stagione straordinaria di promozione dell’associazionismo giovanile sotto ogni forma e con tutti gli attori disponibili sul territorio, in considerazione del fatto che oggi i giovani stessi sono prigionieri di una socializzazione povera, in cui ha perso peso in maniera determinante la funzione di famiglia e scuola e ha guadagnato enormemente l’influenza del gruppo dei pari, ma non quella altrettanto necessaria di un polo educativo-associativo organizzato”. - “puntare sulle opportunità di crescita della personalità dei giovani attraverso esperienze di solidarietà (come ad esempio il Servizio Civile volontario) o attraverso la conoscenza e la frequentazione dell’ambiente montano.” Il Programma di Sviluppo Provinciale, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 608 di data 26.03.2010, individua come obiettivo in relazione al capitale sociale e welfare ”utilizzare meglio e incrementare la dotazione attuale, sostenendo e dando la massima pubblicità a tutte le espressioni di solidarietà e di impegno civico”. Prosegue inoltre sostenendo che “ciò è possibile attraverso azioni volte a: - promuovere, soprattutto tra i giovani e più che nel passato, una cultura della solidarietà e della fiducia, incentivare la formazione di nuove iniziative e favorire l’impegno dei cittadini nelle organizzazioni di volontariato di tutti i tipi, nelle organizzazioni cooperative e in quelle di gestione collettiva di risorse e attività economiche; - contrastare la tendenza dei media alla sottovalutazione delle iniziative di impegno civile, diffondendo maggiormente la loro conoscenza e, al contempo approfondire le conoscenze delle caratteristiche del capitale sociale e delle dinamiche che lo formano e lo incrementano per poter, in futuro migliorare le stesse politiche di sostegno e di sviluppo; - favorire l’integrazione della componente della popolazione immigrata secondo le linee del Piano di interventi in materia di convivenza e promuovere la solidarietà intercomunitaria, anche a livello internazionale.” Il Programma di Sviluppo provinciale individua, con specifico riferimento ai giovani, azioni strategiche come: - sostenere in modo mirato la transizione dei giovani alla vita adulta ed alla formazione in età più precoce di autonomi nuclei familiari (…); - sviluppare ulteriormente il Servizio Civile provinciale, favorendo la partecipazione attiva e la formazione dei giovani in esso impegnati; - sviluppare l’esperienza dei piani giovani di zona e d’ambito creando una rete provinciale al fine di rafforzare la capacità dei giovani alla costruzione di un proprio progetto di vita; - promuovere esperienze pilota di progetti innovativi che aiutino i giovani al cambio generazionale nel campo sociale culturale e politico all’interno della comunità locale. Il programma di sviluppo provinciale dunque, colloca esplicitamente il Servizio Civile tra le componenti strategiche per la valorizzazione ed il potenziamento del capitale sociale in Trentino grazie alla sua funzione di avvicinamento e responsabilizzazione dei giovani alla vita della comunità. Inoltre, il Servizio Civile è chiamato ad agire in modo indiretto laddove prevede interventi idonei al raggiungimento di obiettivi (promuovere una cultura della solidarietà e della fiducia, incentivare la formazione di nuove iniziative e favorire l’impegno dei cittadini; approfondire le conoscenze delle caratteristiche del capitale sociale e delle dinamiche; l’integrazione della componente della popolazione immigrata) o all’attivazione di azioni strategiche (transizione alla vita adulta; costruzione progetto di vita; cambio generazionale). Il riferimento costituzionale più immediato rimane peraltro il dovere di difesa della Patria, inteso quale dovere di salvaguardia e promozione dei valori costituzionali fondanti la comunità dei consociati.
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 Attraverso dei comportamenti di tipo volontario, è possibile ottemperare al dovere costituzionale di difesa della Patria. Partendo, infatti, dal presupposto che il dovere di difesa deve essere letto nell’ambito del principio di solidarietà (art. 2 della Costituzione) è stata interpretata dalla Corte Costituzionale, con l’adesione della dottrina, nel senso di favorire il superamento di una concezione della stessa come esclusivo fondamento di obblighi giuridici, per allargarla invece anche alla dimensione della volontarietà e della libertà della persona. Tale nuova prospettiva realizza il passaggio da una concezione individualistica di cittadinanza, come rapporto esclusivo tra cittadino e Stato, ad una visione sociale della stessa, nell’ambito della quale l’esercizio della libertà è finalizzato anche “alla realizzazione di valori sociali condivisi e fissato dalla Costituzione, per il perseguimento dei quali i cittadini hanno il dovere di attivarsi”. Il Servizio Civile disegnato dalla Legge n. 64 si colloca perfettamente all’interno di questa nuova concezione della cittadinanza. Il Servizio Civile è un sistema articolato che si regge su alcune componenti fondamentali: gli enti, i giovani, la collettività. Gli enti ed i giovani sono gli attori protagonisti del sistema che si mobilitano per rispondere ai bisogni espressi, in modo più o meno manifesto e in ambiti diversi, dalla collettività. Questa triade deve poter dar vita, nella vision ideale del Servizio Civile, ad un circolo virtuoso di relazioni tali da realizzare al contempo gli interessi di tutte e tre le componenti. Il contesto entro il quale si realizzano l’intreccio di relazioni, si soddisfano bisogni e si concretizzano gli interessi delle parti è il progetto. Per essere un progetto di Servizio Civile il progetto, presentato esclusivamente da enti iscritti all’apposito albo, deve dimostrare l’equilibrio degli interessi: dell’organizzazione proponente che coinvolge al proprio interno energie giovani, dei giovani che partecipano al progetto, e della collettività che beneficia delle ricadute del progetto stesso. Al governo pubblico competono la regia del sistema, la definizione dei criteri di funzionamento e sviluppo, la valutazione e la verifica delle attività svolte e la responsabilità di mantenere dinamico il ciclo del miglioramento. In sintesi dunque, il Servizio Civile si configura come sistema articolato che attribuisce ad un insieme di enti iscritti a specifico albo la funzione di formare i giovani alla cittadinanza responsabile coinvolgendoli come attori protagonisti nella realizzazione di progetti di utilità sociale con lo scopo di rispondere ai bisogni di una comunità e di realizzare, attraverso tali progetti il principio costituzionale di solidarietà sociale. 2. IL QUADRO NORMATIVO L’istituzione del Servizio Civile nazionale volontario avviene con la Legge n. 64 del 2001. Il decreto legislativo n. 77 del 2002 provvede a disciplinare le modalità di attuazione dell’Istituto e stabilisce di conseguenza le funzioni e le relative competenze a capo dell’Ufficio Nazionale, delle Regioni e delle Province Autonome. Successive circolari poi, definiscono le specifiche operative del Servizio, indicando nel dettaglio diritti e doveri dei soggetti coinvolti. Gli adempimenti derivanti dalla normativa nazionale e dalla sottoscrizione degli accordi con l’Ufficio nazionale per il Servizio Civile sanciti dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono curati dall’Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento. Tale struttura è inoltre competente in materia di Servizio Civile provinciale. Con sentenze diverse (n. 228 del 2004 e n. 431 del 2005) la Corte Costituzionale, riconoscendo il Servizio Civile come difesa della Patria seppur con modalità non armate e non militari, stabilisce la competenza esclusiva dello Stato. Nelle stesse sentenze tuttavia, la suprema Corte, rilevando che l’operatività del Servizio Civile interviene in settori ed abiti di competenza regionale, riconosce la facoltà delle Regioni – Province autonome di legiferare nello spirito di leale collaborazione e secondo il principio di sussidiarietà e solidarietà. Il Servizio Civile provinciale è istituito con la “legge provinciale sui giovani” L.p. n. 5 del 2007capo II, mentre il Regolamento di attuazione (DPP n. 28-135/Leg del 24 luglio 2008) ne disciplina le modalità di attuazione. Il Servizio Civile provinciale integra le funzioni attribuite alla Provincia autonoma di Trento per la realizzazione del Servizio Civile nazionale e esplicita le proprie finalità (art. 16) nel: a. favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; b. favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva nel rispetto e nella valorizzazione dei principi di uguaglianza, democraticità, tolleranza, pari opportunità e di solidarietà sociale; c. valorizzare le forme di cittadinanza attiva dei giovani tramite l’esperienza diretta in uno specifico settore di intervento; d. promuovere il senso di appartenenza alla comunità provinciale, nazionale e internazionale, sviluppando interventi di integrazione e coesione sociale; e. promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona, allo sviluppo della sensibilità intergenerazionale e all’educazione alla pace tra i popoli; f. partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 g. promuovere e sostenere la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolta anche in enti e amministrazioni operanti all’estero; h. incentivare settori e azioni innovative per lo sviluppo di una cultura della pace e dello sviluppo sostenibile; i. collaborare con l’ufficio nazionale per il Servizio Civile, con altre istituzioni regionali, nazionali o internazionali che condividano i principi ai quali è ispirato il Servizio Civile provinciale, per armonizzarne e potenziarne gli interventi. Per dare concretezza a tali finalità e per realizzare il Servizio Civile provinciale, la Provincia autonoma di Trento, oltre a provvedere a quanto disposto dalla Legge nazionale n. 64 del 2001, prevede di intervenire con funzioni proprie. In particolare (art. 18): a. favorisce la divulgazione dei principi ispiratori e la diffusione dell’informazione sul Servizio Civile per promuoverne lo sviluppo, anche territoriale; b. promuove e sostiene interventi di formazione sul Servizio Civile rivolti ai giovani e agli operatori; c. individua i criteri e le modalità per la realizzazione dei progetti di Servizio Civile e provvede alla loro valutazione, all’approvazione, al monitoraggio e controllo della loro gestione ed alla verifica dei risultati; d. istituisce e cura l’albo provinciale del Servizio Civile suddiviso nella sezione nazionale e nella sezione provinciale; e. attua ogni intervento e iniziativa utili o necessari per il perseguimento degli obiettivi del Servizio Civile. Il presente Piano, previsto dall’art. 19 della legge provinciale sui giovani, si inserisce nella disciplina del Servizio Civile, per individuare: a. le linee guida, gli indirizzi e gli obiettivi da promuovere e realizzare; b. gli interventi da realizzare e le priorità degli stessi; c. gli standard, i criteri e le modalità di presentazione dei progetti da parte degli enti e delle organizzazioni iscritti all’albo di cui all’articolo 20; d. le modalità di gestione del fondo provinciale per il Servizio Civile previsto dall’articolo 23; e. i criteri e le modalità di determinazione del numero di giovani da impegnare in progetti del Servizio Civile provinciale, nei limiti della disponibilità finanziaria del fondo. Questa prima edizione del Piano considera il triennio 2011-2013 per il quale configura l’impianto generale. 3. IL QUADRO ANALITICO L’impegno della Provincia autonoma di Trento nell’ambito del Servizio Civile si inserisce in modo integrato e complementare alle funzioni delegate dallo Stato e riguarda ambiti di intervento diversi tesi alla costituzione e valorizzazione di un sistema integrato di sviluppo della cultura della partecipazione attiva e responsabile ed al potenziamento delle iniziative di concretizzazione del principio costituzionale di solidarietà sociale. La Provincia autonoma di Trento, con l’approvazione della Legge provinciale sui giovani, ha istituito il Servizio Civile provinciale. In attesa di dare piena attuazione alle previsioni della Legge provinciale, la Provincia Autonoma di Trento ha adempiuto alle funzioni delegate dallo Stato e, considerando la formazione alla cittadinanza responsabile delle giovani generazioni un investimento sociale, ha attivato e promosso iniziative e progettualità coerenti con tale presupposto. Con delibera n. 233/2006 è stato istituito, come previsto dal d.lgs.77/02 art.5 comma 2 , l’albo provinciale degli enti di Servizio civile al quale sono stati iscritti, nello stesso anno 38 enti di rilevanza nazionale e 47 enti di rilevanza provinciale. Ad oggi, a seguito di successive procedure di iscrizione, adeguamento e cancellazione gli enti sono complessivamente 140. Nel 2006 gli enti accreditati hanno presentato 42 progetti. Di questi ne sono stati valutati positivamente 40. Il finanziamento statale ha interessato 26 progetti per complessivi 100 giovani. Con delibera della Giunta provinciale n. 1136 del 30 maggio 2007 la Provincia è intervenuta finanziando 14 progetti per 36 giovani. A fronte di un progressivo aumento di proposte progettuali da parte degli enti e di disponibilità alla partecipazione dei giovani al Servizio Civile, si è registrata la diminuita capacità di finanziamento statale. Nel 2009 infatti, su 203 domande di coinvolgimento dei giovani il finanziamento dello Stato ha coperto il 34% dei posti disponibili, mentre la Provincia è intervenuta per il rimanente 65%. I finanziamenti provinciali dal 2006 al 2009 sono progressivamente aumentati per rispondere alle maggiori richieste degli enti e dei giovani, e per fronteggiare le non sufficienti risorse statali. In particolare se il bilancio provinciale 2006 ha destinato al finanziamento di progetti di Servizio Civile nazionale € 350.000,00, nel 2009 le risorse destinate al finanziamento dei progetti di competenza a scavalco 2009 e 2010 sono giunte a € 1.027.880,00.
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 Al bando 2010 infine, solo 56 giovani hanno avuto la possibilità di partecipare ai progetti di Servizio Civile grazie ai finanziamenti messi a disposizione dallo Stato. Altri 25 giovani hanno potuto essere coinvolti grazie alle economie dei trasferimenti provinciali al Fondo nazionale effettuati negli ultimi anni. Il sostegno finanziario a sostegno dei progetti è reso possibile dall’art.11 della Legge 64/01 che prevede la facoltà di provvedere in tal senso attraverso il trasferimento di risorse al Fondo nazionale per il Servizio Civile. I finanziamenti della Provincia autonoma di Trento hanno in questi anni seguito la procedura di trasferimento al Fondo nazionale con vincolo di destinazione a favore dei progetti di interesse provinciale. Tale procedura ha consentito l’attivazione di molti progetti che altrimenti non sarebbero stati realizzati ed il coinvolgimento di molti giovani che non avrebbero potuto svolgere il servizio. Poiché il finanziamento dei progetti di Servizio Civile è impiegato esclusivamente per la copertura del costo dei giovani impegnati nel progetto e considerato che la gestione dei giovani, in termini di avvio al servizio, gestione presenze assenze, malattie ferie e compensi, è competenza diretta dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, le risorse finanziarie provinciali sono state gestite dall’Ufficio romano. Se in una fase sperimentale e transitoria, la gestione diretta da parte dell’Ufficio Nazionale delle risorse provinciali poteva essere funzionale al sistema trentino del Servizio Civile, è ora poco coerente con la necessità di rispondere in modo efficiente alle richieste degli enti e dei giovani. Inoltre, pare giunto il momento di valorizzare il Servizio Civile provinciale rispetto a quello nazionale, più flessibile e maggiormente rispondente alle esigenze espresse dal territorio, dagli enti operativi in provincia e dai giovani. Con l’attuazione della legge provinciale sui giovani, ed in particolare con la recente modifica dell’articolo 21 bis, si ritiene prioritario valorizzare, attraverso il potenziamento del Servizio Civile provinciale, l’impegno e le risorse che la Provincia autonoma di Trento investe nella formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani favorendo la loro partecipazione a progetti di utilità sociale. In attesa dell’adozione del presente Piano di Servizio Civile provinciale, il Servizio Civile provinciale si è concretizzato sperimentalmente in due modalità specifiche: - “2 mesi per ES.SER.CI.”, dove ES.SER.CI. è acronimo di esperienze di Servizio Civile, che introduce la partecipazione a progetti di utilità sociale con una formula propedeutica, ovvero di avvicinamento alle esperienze progettuali per un periodo limitato a due mesi. Tale modalità ha consentito da un lato di coinvolgere i più giovani che riescono a conciliare gli impegni di studio con i tempi, tutt’altro che residuali, richiesti dal Servizio Civile e dall’altro lato, di favorire un’adesione ai progetti più consapevole e responsabile sia per quanto riguarda il carico di impegni, sia per il settore e l’area di impiego in cui si realizza il progetto. - “6 mesi in più per ES.SER.CI.”, ha consentito ai giovani che hanno compiuto l’intero percorso progettuale del Servizio Civile nazionale di proporre all’ente che li ha ospitati di condividere un loro progetto personalizzato da realizzare in un semestre. Lo scopo di questa proposta è duplice: da un lato di consentire al giovane interessato di valorizzare gli apprendimenti, in termini di conoscenze e competenze, maturati nell’ambito dell’ente di Servizio Civile proponendo un personale contributo aggiuntivo; dall’altro lato offre all’ente ospitante un ritorno prolungato dell’investimento formativo realizzato e l’occasione per introdurre elementi innovativi e specifici connessi ai talenti ed alle abilità del singolo giovane. Il Servizio Civile in provincia di Trento si presenta dunque, con una configurazione unitaria ma distinta su una duplice linea organizzativa: coesistono e si integrano il Servizio Civile nazionale ed il Servizio Civile provinciale: - il Servizio Civile nazionale disciplina le regole di rilevanza nazionale, stabilite per il funzionamento del sistema nazionale; a fronte della funzione delegata la Provincia autonoma ha investito consistenti risorse sia per qualificare il proprio intervento in materia di informazione, promozione, formazione ed aggiornamento, sia ad integrazione degli investimenti statali per la realizzazione dei progetti; - il Servizio Civile provinciale, che ha coniato il brand ES.SER.CI. Esperienze Servizio Civile, che mira a potenziare la partecipazione responsabile delle giovani generazioni a progetti di utilità sociale, valorizzandone le personalità ed i talenti ed offrendo occasioni di sperimentare la solidarietà fattiva in contesti concreti che spesso collocano la singola comunità nell’ambito di relazioni planetarie. L’adozione del presente Piano consentirà di dare piena attuazione alla legge provinciale ed al Servizio Civile provinciale che, valorizzando il patrimonio di esperienze di solidarietà espresse dalla comunità provinciale, offrirà ai giovani occasioni di partecipazione e di formazione alla cittadinanza responsabile.
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 4. INDIRIZZI, LINEE GUIDA E OBIETTIVI GENERALI DEL SERVIZIO CIVILE Il Servizio Civile in provincia di Trento opera ed interviene, in coerenza con la propria mission, secondo i seguenti indirizzi tra loro integrati: 1) attribuire concretezza al valore e al principio di solidarietà sociale attraverso l’operatività progettuale; 2) favorire la diffusione della cultura della pace e della convivenza; 3) realizzare progetti di utilità sociale; 4) concorrere all’educazione dei giovani alla cittadinanza responsabile ed attiva anche attraverso il loro coinvolgimento diretto in attività sperimentali ed iniziative innovative. Il Servizio Civile e le attività che nel suo contesto si realizzano, procedono lungo alcune precise linee guida: - la centralità del giovane rispetto all’esperienza: come occasione di crescita personale, di maturazione in consapevolezza e conoscenza di sé; - l’efficacia formativa dell’esperienza sia dal punto di vista civico, culturale, sociale e professionale, orientata all’acquisizione di competenze sia specifiche che trasversali. - l’ottimale impiego delle risorse impiegate, in particolare valorizzando al massimo le potenzialità ed i talenti delle risorse umane, componenti fondamentali dei progetti di Servizio Civile, siano esse i giovani che gli operatori degli enti; - l’efficacia dell’intervento sia per quanto attiene alla ricaduta sulla comunità in termini di qualità di vita sia della crescita personale dei giovani in servizio sia, infine, di diffusione della cultura della partecipazione e della solidarietà. Per dare attuazione alle finalità della Legge provinciale il Piano individua come prioritari alcuni obiettivi generali distinguendo in particolare quelli riferiti ai giovani e quelli riferiti agli enti. Con riferimento ai giovani gli obiettivi generali da perseguire sono: - favorire l’avvicinamento consapevole e responsabile alla partecipazione e alla cittadinanza attiva; - dare continuità alle sperimentate forme flessibili di partecipazione al Servizio Civile da parte dei giovani, disciplinandone la gestione; - individuare eventuali nuove modalità di partecipazione a seguito di sollecitazioni provenienti dai giovani stessi; - favorire il protagonismo giovanile, sostenendo l’ideazione, l’elaborazione e la gestione di progetti di Servizio Civile da parte dei giovani; - sostenere e stimolare l’interesse e la partecipazione a progetti di solidarietà anche internazionale. Con riferimento agli enti gli obiettivi generali da perseguire sono: - favorire la crescita di un sistema di qualità consapevole della responsabilità educativa e di operatori adeguatamente formati e motivati; - sostenere la realizzazione di progetti di utilità sociale sul territorio e nelle comunità; - creare occasioni di confronto e di concertazione permanenti per la condivisione delle strategie operative del sistema e per l’eventuale soluzione di problemi; - semplificare le procedure di presentazione dei progetti, nel rispetto dei criteri di trasparenza ed imparzialità. 5. OBIETTIVI Nel triennio 2011-2013 si ritiene che gli obiettivi generali possano essere declinati con la definizione di obiettivi specifici che prevedano, compatibilmente con le risorse disponibili, di: - incrementare del 10%, nel triennio il numero dei giovani che partecipano ai progetti di servizio civile; - incrementare del 10% il servizio civile propedeutico “2 mesi per ES.SER.CI.”; - mantenere un costante livello di partecipazione nell’esperienza “6 mesi in più per ES.SER.CI.”; - accogliere proposte e sollecitazioni dai giovani per conciliare i progetti di partecipazione civica alle esigenze organizzative ed ai progetti di vita dei giovani; - sostenere almeno un progetto ideato dai giovani; - avviare la realizzazione di un progetto di formazione alla valutazione ex post ed in itinere dei progetti solidarietà, anche in ambito internazionale; - garantire la costituzione di un insieme di enti attivi e partecipi alla gestione del sistema, anche attraverso l’attivazione della Consulta provinciale del Servizio Civile; - proseguire nell’attività di sostegno e finanziamento dei progetti, con particolare attenzione alle politiche di integrazione ed inclusione. 6. INTERVENTI DA REALIZZARE E PRIORITA’ DEGLI STESSI A. Aree di intervento e azioni prioritarie trasversali al Servizio Civile Nazionale e al Servizio Civile Provinciale:
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 a) sensibilizzare i giovani sui temi della solidarietà, dei diritti umani e della pacifica convivenza: comunicare con i giovani anche attraverso le tecnologie informatiche a disposizione, proponendo spunti di riflessione ed occasioni di confronto, costruendo canali di interazione e coinvolgimento favorendo modalità di espressione, da sviluppare in particolare dal 2011; b) promuovere il Servizio Civile come strumento di partecipazione attiva e crescita nella cittadinanza responsabile: dare visibilità alle esperienze ed agli esiti maturati sia come ricaduta sociale sia come capitalizzazione personale attraverso la testimonianza dei protagonisti. Le modalità adottate per perseguire l’obiettivo, tradizionali od innovative, saranno molteplici ed adeguate al target (studenti scuole superiori, studenti universitari, popolazione giovane, docenti, genitori, amministratori), e tenderanno a riprendere le attività già sperimentate: pubblicazioni, spettacoli teatrali, visite nelle scuole, da sviluppare in particolare dal 2011; c) diffondere le informazioni sul Servizio Civile per garantire pari opportunità di accesso e per favorire le modalità di partecipazione più adeguate: attivare iniziative informative adeguate al target, anche con l’utilizzo di nuovi canali comunicativi e dei socialnetwork, da sviluppare in particolare dal 2012; d) proseguire nelle attività di formazione rivolte ai giovani e di formazione ed aggiornamento rivolte agli operatori: l’investimento in formazione realizzato nel corso degli anni consente da un lato di offrire ai giovani un percorso formativo adeguato alle aspettative ed agli obiettivi, dall’altro di aver costituito una comunità professionale di operatori di Servizio Civile attrezzati e motivati, consapevoli del ruolo ed orgogliosi del compito che sono chiamati a svolgere. Le esperienze maturate indicano l’opportunità di proseguire con l’attività corsuale e di valorizzare metodologie attive rispetto a quelle frontali. e) fornire assistenza tecnica adeguata agli enti per garantire un coerente posizionamento nel sistema del Servizio Civile e la realizzazione di progetti di qualità: avviare, dal 2011, le attività di controllo ed ispezione; proseguire con le attività di accompagnamento al monitoraggio; offrire assistenza tecnico metodologica costante. B. Aree di intervento e azioni prioritarie esclusive del Servizio Civile provinciale ai sensi della lett. e) art.18 della L.P. n.5/2007: a) partecipazione dei giovani al Servizio Civile: favorire l’esercizio della cittadinanza attiva attraverso la partecipazione a progetti ed iniziative di Servizio Civile. Tale obiettivo si persegue attraverso il sostegno e la promozione delle opportunità di partecipazione tra i giovani. Si prevede quindi di attivare progetti di Servizio Civile della durata di dodici mesi che saranno identificati con “un anno per ES.SER.CI.”. Attenzione particolare è riservata all’adozione di modalità di partecipazione flessibili, conciliabili e coerenti con i percorsi di vita intrapresi o progettati, quali le già sperimentate formule del “6 mesi in più per ES.SER.CI.” e “2 mesi per ES.SER.CI.” lett. e) ( art.21 bis della L.P. n.5/2007). b) ESSERCittadini: favorire la diffusione della cultura della partecipazione e della responsabilità civica. Crescere come cittadino responsabile significa interiorizzare i valori della solidarietà, del riconoscimento e della tutela dei diritti della persona e dell’interesse collettivo, dell’accoglienza e del rispetto oltre che perseguire la soluzione dei conflitti con modalità non violente. Sollecitare la riflessione ed il confronto su temi di attualità nello spirito dei valori fondanti della convivenza democratica attraverso le iniziative di ESSERCIttadini, almeno una all’anno ( art.18 della L.P. n.5/2007). c) protagonismo giovanile: Favorire e sostenere gli interessi e le disponibilità di partecipazione attiva e di impegno a favore della comunità, che si concretizzano in proposte progettuali o in iniziative coerenti con i valori e le finalità del Servizio Civile, sono favorite e sostenute, anche con la sperimentazione di modalità innovative, formali ed informali, di realizzazione, da attivare a partire dal 2012 ( art.18 della L.P. n.5/2007). d) ricerca e sperimentazione: La struttura provinciale competente in materia di Servizio Civile sperimenta azioni a gestione diretta orientate a comprendere le modalità operative più opportune per inserire nel sistema opportunità progettuali che possono favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze civiche trasversali indispensabili per affrontare la complessità delle relazioni, anche professionali, in ambito locale, nazionale ed internazionale. Già nel 2011 si prevede l’avvio di iniziative a gestione diretta ( art.18 della L.P. n.5/2007). 7. GLI STANDARD, I CRITERI E LE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI La definizione di standard, criteri e modalità di presentazione dei progetti è condizione essenziale per garantire al sistema l’orientamento al risultato, trasparenza ed imparzialità e per consentire agli enti iscritti all’albo di elaborare e proporre progetti che rispondano alle finalità del Servizio Civile.
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 Per rispondere in modo efficace ed efficiente alle necessità operative espresse dal Servizio Civile sul territorio provinciale e garantire adeguata flessibilità di risposta sia ai bisogni delle comunità sia alle disponibilità di partecipazione dei giovani, annualmente la Giunta Provinciale ripartisce le risorse del Fondo destinate al finanziamento dei progetti per tipologia di servizio, in particolare quelli previsti al punto 6, lett. B,a). Per ciascuna tipologia la Giunta provinciale potrà pubblicare più Inviti a proporre (D.P.P. n. 28135/Leg del 24 luglio 2008) nei limiti della disponibilità finanziaria del fondo. Ciascun Invito a proporre in particolare conterrà: - i requisiti per la presentazione dei progetti; - le caratteristiche dei progetti; - le condizioni essenziali, le modalità e i tempi di presentazione; - le procedure per l’esame della documentazione, per la valutazione dei progetti, per l’attribuzione dei punteggi, per la formazione delle graduatorie dei progetti e per l’individuazione dei progetti da inserire nei bandi; - la scheda tipo per la presentazione del progetto. I progetti di Servizio Civile provinciale devono prevedere come standard, alcuni elementi essenziali minimi ed in particolare le indicazioni relative: - alle ricadute sulla comunità delle attività ed iniziative dei progetti; - al percorso formativo proposto al giovane. Tali elementi devono essere declinati, nel rispetto dei principi fondativi del Servizio Civile ovvero nel concorso a realizzare concretamente il principio di solidarietà sociale e nel favorire la crescita dei giovani nel percorso civico, culturale, sociale e professionale. In particolare i progetti distinguono dimensioni: di contesto, in base alle quali descrivere il contesto territoriale e/o settoriale; definire gli obiettivi del progetto, le attività previste e il numero di giovani da coinvolgere per realizzarle; evidenziare la coerenza delle azioni e delle attività prefigurate con il bisogno, con gli obiettivi del progetto e con le finalità del Servizio Civile; organizzative, che prevedono gli interventi di monitoraggio e controllo sull’andamento del progetto; descrivono l’impegno dell’ente nella realizzazione del progetto stesso misurando le risorse (umane, tecniche, strumentali e finanziarie aggiuntive) impegnate nel progetto; di conoscenze acquisibili, sia in termini di formazione alla cittadinanza responsabile sia di formazione specifica legata al singolo progetto, in particolare per il riconoscimento di tirocini, certificazioni e titoli validi per il curriculum vitae. A tale scopo le proposte progettuali saranno predisposte e presentate alla struttura provinciale competente attraverso specifiche “schede progetto”, definite dal singolo “Invito a proporre” distinte per tipologia progettuale. Componente significativa del Servizio Civile inoltre, è il contesto organizzativo nel quale il progetto si svolge e nel quale i giovani sono ospitati. A questo proposito sono da considerare criteri imprescindibili le condizioni di sicurezza dell’ambiente in cui operano i giovani in servizio e l’adeguatezza professionale e la formazione al Servizio Civile degli operatori coinvolti nella gestione del progetto. Ciò premesso: - solo le sedi accreditate potranno essere indicate come sedi operative in cui realizzare i progetti ed ospitare i giovani. - l’Operatore locale di progetto (OLP), la figura che funge da mentore per il giovane ed ha la responsabilità di accompagnamento nel percorso che segue il motto “imparo facendo”, deve essere professionista esperto del settore in cui si realizza il progetto e deve aver seguito, prima dell’attivazione del progetto, adeguato percorso formativo e/o di aggiornamento alla funzione; - il Responsabile del monitoraggio, che ha funzione di supporto alla gestione operativa del progetto tenendo le relazioni tra obiettivi progettuali e sviluppo del progetto, tra giovani e Olp, tra finalità del Servizio Civile, aspettative dei giovani e articolazione del progetto, deve avere adeguato profilo professionale. Con riferimento alla modalità di presentazione dei progetti, la Struttura provinciale responsabile in materia di Servizio Civile, in attesa di perfezionare modalità esclusivamente informatiche, contempera, con il minor aggravio possibile per gli enti, la via cartacea e quella attraverso il sistema HeliosPat. HeliosPat, che specializza il modello informativo del Servizio Civile nazionale, è il sistema dedicato per la presentazione, gestione, controllo dei progetti oltre che degli enti iscritti all’Albo provinciale previsto dall’art. 20 della Legge provinciale sui giovani. I progetti di Servizio Civile provinciale sono presentati dagli enti iscritti all’Albo provinciale secondo quanto disposto dall’”Invito a proporre” approvato dalla Giunta Provinciale, attraverso la compilazione, sottoscritta dal legale rappresentante, della scheda progetto definita dal medesimo invito, corredata dagli allegati richiesti, in particolare quelli relativi a documentare i criteri di adeguatezza delle sedi operative e degli operatori coinvolti nel progetto stesso.
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PIANO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE 2011-2013 I progetti presentati su “Invito a proporre”, a seguito dell’esame e della valutazione effettuata dalla struttura provinciale competente, sono posti in graduatoria con ordine decrescente del punteggio attribuito e ammessi a finanziamento fino a concorrenza delle risorse disponibili per la tipologia progettuale. Sono posti a bando i progetti utilmente collocati in graduatoria e ammessi a finanziamento. 8. MODALITÀ DI GESTIONE DEL FONDO PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE PREVISTO DALL’ARTICOLO 23 DELLA L.P. 5/07 Il fondo provinciale per il Servizio Civile è la dotazione di risorse disponibili annualmente per il Servizio Civile. Il fondo, secondo quando disposto dalla legge provinciale sui giovani art. 23 è composto da: a) le quote delle risorse del fondo nazionale per il servizio civile; b) le assegnazioni annuali iscritte nel bilancio della Provincia; c) altri stanziamenti per il servizio civile provinciale messi a disposizione dallo Stato, da enti pubblici e fondazioni bancarie; d) le donazioni di soggetti pubblici e privati. Il fondo offre le risorse utili e necessarie per assolvere alle funzioni indicate dall’art. 18 della legge provinciale sui giovani ed in particolare per: 1. realizzare le attività trasversali ((art6, punto A, voci a, b, c, d,) formazione, sensibilizzazione e promozione, monitoraggio, verifiche e controllo, supporto agli enti): le attività trasversali alla gestione del sistema Servizio Civile che richiedono acquisizione di servizi, come ad esempio la stampa e la pubblicazione di materiale divulgativo, le docenze di esperti e professionisti coinvolti nelle attività di formazione dedicate ai giovani e di formazione ed aggiornamento rivolte agli operatori, l’organizzazione di eventi promozionali, vengono finanziate attraverso un programma di spesa annuo. 2. sostenere la realizzazione dei progetti presentati dagli enti iscritti all’Albo provinciale a seguito di invito a proporre della Giunta Provinciale (art 6, punto B, voce a): il finanziamento dei progetti avviene con determinazione del Dirigente della Struttura responsabile in materia di Servizio Civile. 3. le azioni dirette della Struttura provinciale competente in materia di Servizio Civile per favorire lo sviluppo del sistema provinciale (art 6, punto B, voci b,c,d,): sono finanziate singolarmente, con appositi programmi di spesa. Per garantire idonea copertura finanziaria alle attività, nel triennio 2011-2013 si adottano i seguenti criteri di ripartizione del fondo: - 35% del fondo destinato al finanziamento delle attività trasversali così ripartito: formazione 40%, sensibilizzazione e promozione 20%, monitoraggio, verifiche e controllo 10% , supporto agli enti 30%; - 60% del fondo destinato al finanziamento dei progetti presentati dagli enti di Servizio Civile iscritti all’albo; - 5% del fondo destinato al finanziamento delle iniziative dirette della Provincia autonoma di Trento. Si ritiene, in questa prima redazione del Piano ed in considerazione del recente e non completo avvio del Servizio Civile provinciale, di prevedere la possibile compensazione tra le macrovoci su indicate per un massimo del 25% dello stanziamento complessivo. 9. CRITERI E MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI GIOVANI DA IMPEGNARE IN PROGETTI DEL SERVIZIO CIVILE PROVINCIALE, NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITÀ FINANZIARIA DEL FONDO Le risorse destinate al finanziamento dei progetti di Servizio Civile provinciale, sia di proposta degli enti iscritti all’albo, sia di azioni a gestione diretta, sono calcolate sulla disponibilità totale delle risorse del fondo, tolte le quote necessarie all’assolvimento delle funzioni delegate dallo Stato, alla previdenza e delle attività ed iniziative trasversali. La determinazione del numero di giovani da impegnare in progetti di servizio civile è vincolata dalla disponibilità del fondo e dipende dalla spesa giornaliera, rimborsabile per la contribuzione volontaria, determinata in Euro 14,46 giornalieri per 30 giorni convenzionali al mese, al netto dei costi di vitto e alloggio (se previsti nei progetti approvati), di rimborso per i viaggi di accesso al servizio e di rientro al luogo di residenza (per i giovani residenti in altra regione) e dei costi forfetari di assicurazione.
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ISTITUZIONE DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE
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CONSULTA PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE
Delibera 6 maggio 2011
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE OGGETTO Articolo 10 del Decreto del Presidente della Provincia 24 luglio 2008, n. 28-135/Leg, “Regolamento di attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 relativo alla disciplina del servizio civile provinciale”: Istituzione della Consulta provinciale per il Servizio civile. Il giorno 06 Maggio 2011 ad ore 10:05 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita LA GIUNTA PROVINCIALE sotto la presidenza del PRESIDENTE Presenti: ASSESSORI Assenti: Assiste: LA DIRIGENTE
LORENZO DELLAI MARTA DALMASO MAURO GILMOZZI LIA GIOVANAZZI BELTRAMI FRANCO PANIZZA UGO ROSSI ALBERTO PACHER TIZIANO MELLARINI ALESSANDRO OLIVI PATRIZIA GENTILE
Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta LA GIUNTA PROVINCIALE vista la legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 (Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, disciplina del servizio civile provinciale e modificazioni della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (Sistema educativo, di istruzione e formazione del Trentino)) ed in particolare l’articolo 22 che prevede l’istituzione della Consulta provinciale per il servizio civile, quale organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto della Provincia con gli enti e le organizzazioni di servizio civile iscritti all’albo previsto dall’articolo 20 della medesima legge; visto l’articolo 10 del Decreto del Presidente della Provincia 24 luglio 2008, n. 28-135/Leg, “Regolamento di attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio2007, n. 5 relativo alla disciplina del servizio civile provinciale” che stabilisce che alla istituzione della Consulta provinciale per il servizio civile provvede la Giunta provinciale con propria deliberazione; vista la deliberazione della Giunta provinciale del 15 ottobre 2010 n. 2306 avente ad oggetto “Articolo 10 del Decreto del Presidente della Provincia 24 luglio 2008, n. 28-135/Leg, “Regolamento di attuazione del capo II della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 relativo alla disciplina del servizio civile provinciale”: modalità di convocazione e di funzionamento dell’assemblea per l’elezione dei rappresentanti degli enti componenti la Consulta provinciale per il servizio civile e determinazione dei criteri e delle modalità per assicurare, nella composizione della Consulta, un’adeguata rappresentanza degli enti di rilevanza nazionale e provinciale; considerato che, a seguito della deliberazione n. 2306 d.d. 15.10.2010 gli enti di servizio civile si sono riuniti in assemblea ed hanno eletto, al loro interno, 15 enti rappresentanti gli enti iscritti all’albo del servizio civile previsto dall’art.20 della legge sui giovani; considerato che gli enti eletti assicurano, nella composizione della Consulta, un’adeguata rappresentanza degli enti iscritti alla sezione A ed alle sezioni B e C dell’albo provinciale del servizio civile; vista la legge provinciale 20 gennaio 1958, n. 4 e s.m. recante “Disposizioni concernente i compensi spettanti ai componenti di commissioni, consigli e comitati comunque denominati, istituiti presso la Provincia autonoma di Trento”; vista la deliberazione della Giunta provinciale n. 230 del 2007; vista la deliberazione della Giunta provinciale n. 3092 del 30 dicembre 2010 e la relativa circolare prot. n. 5788 del 5 gennaio 2011; considerato urgente procedere all’istituzione della Consulta; considerato che non sono previsti compensi per i componenti ma soltanto rimborsi spese; ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge;
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CONSULTA PROVINCIALE PER IL SERVIZIO CIVILE DELIBERA 1. di istituire la Consulta provinciale per il Servizio civile, di cui all’art. 22 della L.P. 14 febbraio 2007 n.5, quale organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto della Provincia con gli enti e le organizzazioni di servizio civile iscritti all’albo provinciale del Servizio civile; 2. di nominare componenti della Consulta provinciale per il Servizio civile, i seguenti enti: ♦ A.D.A. Associazione per i Diritti degli Anziani; ♦ ANFFAS Trentino Onlus; ♦ A.P.P.M. Associazione Provinciale Per i Minori; ♦ Ass. di Prom. Sociale Oratorio di Mezzocorona; ♦ Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari; ♦ Comune di Borgo Valsugana; ♦ Comune di Trento; ♦ Con.Solida scs; ♦ Museo Tridentino di Scienze Naturali; ♦ Opera Universitaria di Trento; ♦ Villa S.Ignazio coop. di solidarietà sociale; ♦ A.C.L.I. - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani; ♦ Cittadinanzattiva onlus – Cittadinanzattiva trentino; ♦ Patronato ACAI ♦ Unione Nazionale pro loco d’Italia - UNPLI Trentino Alto Adige. 3. di delegare al responsabile della struttura competente in materia di servizio civile la convocazione della prima seduta della Consulta; 4. di stabilire che la Consulta, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, nomina nella sua prima seduta al suo interno il presidente ed adotta un proprio regolamento di funzionamento; 5. di stabilire che la Consulta si riunisce almeno due volte l’anno e su richiesta scritta di almeno la metà dei componenti ed è convocata dal presidente; 6. di stabilire che i rappresentanti eletti durano in carica 5 anni e che nell’ultima seduta prima della scadenza e comunque almeno 90 giorni prima della scadenza, la Consulta uscente attuerà le procedure per la convocazione dell’assemblea di votazione dei nuovi componenti per il quinquennio successivo, con le modalità individuate dalla deliberazione n. 2306 del 15.10.2010; 7. di autorizzare il Presidente della Consulta provinciale per il servizio civile o un suo delegato, previo incarico del responsabile della struttura provinciale competente in materia di Servizio civile, a partecipare a convegni, commissioni e comitati in genere, anche fuori Provincia, che abbiano per oggetto la trattazione di argomenti di interesse della Consulta stessi ed utili per l’espletamento delle sue funzioni; 8. di corrispondere per le giornate di partecipazione alle riunioni, il rimborso delle spese di viaggio e l’indennità chilometrica nel rispetto della normativa provinciale prevista per i membri di comitati e commissioni prevedendo contestualmente l’autorizzazione fin da ora per l’uso del mezzo proprio; 9. di corrispondere, in aggiunta a quanto indicato al punto 8. anche il pernottamento, per i soli lavori effettuati fuori Provincia nel rispetto delle condizioni di cui al punto 7.; 10. di assumere i criteri dettati dalla deliberazione numero 230 del 9 febbraio 2007 nel caso di rimborso pasti consumati in occasione delle riunioni per gli oneri sostenuti direttamente dai membri della Consulta. 11. di specificare che il nominativo del partecipante dell’Ente alle riunioni verrà definito di volta in volta dagli Enti stessi. 12. di imputare la spesa di cui ai punti 8), 9) e 10) al capitolo 151500-001 del bilancio 2011 per euro 2.000,00 e al corrispondente capitolo per gli anni 2012-2013-2014 per euro 2.000,00 per ciascun anno.
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I PROTAGONISTI
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ADA
Cristina Casna Loris Comai
APSP
GIOVANNI ENDRIZZI LAVIS
Aleksandra Angelovska Diego Gasperat Silvia Gottardi Matteo Stefani
CASA ACCOGLIENZA alla VITA PADRE ANGELO
Monica Betti Erika Dallapiccola Chiara Tomasi
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ANFFAS TRENTINO
Walter Panato Francesco Rosanelli Gianmaria Vicenzi
COMUNE di BORGO VALSUGANA
Akhila Zanghellini
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GRUPPO ‘78
Giorgia Berti Andrea Bridarolli Angelo A. Comunello Giovanna Garbati
GRUPPO OASI CADINE
Sara Bianchi Stefania Dalò Giovanna Patton
100
CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO
Francesca Dagostin Stefania Dalla Serra Fabrizio Olivotto Ester Zampedri
101
GTV
Anna Brian Carlo Ceolan
MANDACARÙ Onlus Cecilia Benvegnù Anna Bertolini Elisa Borga Marco Chemini Martina De Gramatica Omar Abdel Kader Silvia Longo Stefano Roncador Fulvia Vinante
102
KALEIDOSCOPIO
Margherita Gallo Caterina Iori
103
LA RETE
Camilla Bernardinatti Martina Franch Andrea Gabbiani
MART
Giulia Brunello Elisa Decet Daniela Petrone
ASSOCIAZIONE MURIALDO
Daniela Caceffo Veronica Cavedine Chiara Locatelli Sara Moretto 104
APS di MEZZOCORONA
Sebastiano Devigili Sara Endrizzi
105
APSP UBALDO CAMPAGNOLA
Jessica Bresciani Luca Ceradini Mariangela Debiasi Elisa Ravasi
PERISCOPIO
Dalila CarlĂ Ileana Nardin
106
APSP OPERA ROMANI
Veronica Bisesti Demis Scarduelli Michela Voltolini Carlotta Zendri
PRODIGIO
Viviana Garbari Lorenzo Pupi
107
PAT SERVIZIO URBANISTICA
Laura De Giorgi Daniela Ferretti Tania Giovannini Francesca Postal
SI MINORE
Giulia Pittalis Natalino Zavarise Antonio Cascio Paolo Mantovan Riccardo Presti
108
UBALDA BETTINI GIRELLA
Maria Grazia M. Azara Smaira Ilyas Luca Sartori Betty Del Fabbro Andrea Zanotti 109
UIC
Marica Baldessarini Samantha Berlanda Mattia Castello Denise Galassi Federico Joniez Lorella Paiano
110
UIC
Linda Ramilia Cappello Francesca Roat Davide Simonini Igor Sontacchi Antonella Spagnuolo Sonia Weber
111
UCT
Lorenzo Bicelli Gabriele Fontanari Stefania Puma Roberto Sassi
UNIVERSITĂ€ di TRENTO
Lucia Dallafior Giulia Foradori Irene Moltrer Fabio Santaniello 112
PAT UFFICIO SERVIZIO CIVILE
Vincenzo Cortese Alessandro Raschi Ghennet Semere Nicola Zamboni
113
VALLE APERTA
Hilary Ferrazza Maddalena Micheli Lisa Turra Mirko Valenti
VILLA SANT’IGNAZIO
Antonella Ofosu Appiah Giulia Detassis Mattia Giacomelli
114
APPM
Elena Giannetti Renato Meo Alessandro Pasquali Stefania Stanchina
115
COMUNE di LAVARONE
Selene Zucal
APSP REDENTA FLORIANI STRIGNO
Alessia Dalceggio Nicola Pecoraro Jessica Zen
ATAS
Emma Cambosu Silvia Panizza Ester Trimarco Tiziana Zandanel 116
APSP SAN LORENZO e SANTA MARIA della MISERICORDIA
Serena Feller Marco Osti
117
COMUNE di TRENTO
SERVIZIO POLITICHE GIOVANILI
Davide Boselli Francesca Braito Eleonora Raffini Lara Scartezzini Martina Tenaglia
118
SERVIZIO AMBIENTE
Leopoldo Zuanelli Brambilla Marianna Moser
SERVIZIO COMUNICAZIONE GIOVANE
Arianna Aste Anna Galvagni Ivan Piacentini Romina Vicentini 119
FORUM per la PACE di TRENTO
Francesca Bottari
FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA
Silvia Caramia Angela Centurioni Giulia Zatelli
120
COMUNE di ROMALLO
Arianna Pedri Filippo Ziller
GSH
Michela Angeli Thaina Nascimento Alessandro Pizzoli Giusi Turri 121
GIRASOLE
Lino Criasia Manuela Gambino
IL BUCANEVE
Mara Buccio Paolo Omicini
122
MAGI
Francesca Agostini
ISTITUTO ANTONIO ROSMINI TRENTO
Lucia Altani Claudia Paolella
ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5
Diego Lenzi Ilenia Piffer Isacco Ricci Andrea Tonezzer 123
MART
Massimo Faes Stella Maranesi Matteo Efrem Rossi Gabriele Salvaterra
VILLAGGIO SOS
Annalisa Callovi Raffaele Galvan Viviana Morandini Alice Panizza 124
ISTITUTO COMPRENSIVO PRIMIERO
Romina Bachis Anna Pellizzari Fabiola Simion
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PUNTO D’APPRODO
Marta Agostini Veronica Faccio Nicole Vicentini
MUSEO TRIDENTINO di SCIENZE NATURALI
Lara Casagrande Francesca Conci
126
APPA
Daniela Casatta Elisa Guido Alessandro Rubin Federico Zandomeneghi
VILLA SANT’IGNAZIO
Noelia Jakimczyk
127
PAT SERVIZIO SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE
Maddalena Alberti Francesco Mongera Elena Pagni Silvia Passerini
128
PAT SERVIZIO GEOLOGICO
CASTELLO del BUONCONSIGLO
Mauro Chiari
Elena Bianchi Giulia Dal Piaz Sara Picone
PAT SERVIZIO MINORANZE LINGUISTICHE
Citlali Brida Silvia Cocco Francesca Geraci Andrea Morghen
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PAT SERVIZIO URBANISTICA
Giuseppe Altieri Martina Calovi Manola Travaglia
PAT UFFICIO SERVIZIO CIVILE
Vincenzo Chiarizia Eliana Endrici Nicole Franceschini
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ENTI PROVINCIALI
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LEGENDA
Gli enti iscritti all’albo indicano in quali settori svolgeranno i progetti di Servizio Civile.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
I progetti si riferiscono alla tutela dei diritti sociali e ai servizi alla persona; ad esempio possono riguardare anziani, minori, immigrati, disabili, minoranze, detenuti, dipendenze e situazioni di disagio. I progetti possono ad esempio gestire iniziative di animazione, tutoraggio scolastico, sportelli informativi, centri di aggregazione e di educazione ai diritti del cittadino.
AMBIENTE
I progetti in questo settore possono riguardare, ad esempio, la salvaguardia del patrimonio forestale, la prevenzione e il monitoraggio dell’inquinamento, la tutela di parchi e oasi naturalistiche.
PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
I progetti possono promuovere, ad esempio, la tutela, la valorizzazione delle tradizioni locali, dei centri storici minori, del sistema museale, del patrimonio librario e archivistico, eccetera.
PROTEZIONE CIVILE
I progetti possono essere attivati per la prevenzione degli incendi, per interventi di emergenze ambientali, per l’assistenza a popolazioni colpite da catastrofi e calamità naturali.
SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
Per tutti i settori indicati, si possono attivare progetti all’estero. Inoltre, è possibile prevedere la realizzazione di progetti di cooperazione decentrata, di peacekeeping e di ricostruzione post conflitto.
AAT ASSOCIAZIONE AMICI TRENTINI
CHI SIAMO
Via Carlo Esterle, 26 38122 Trento
L’Associazione Amici Trentini onlus nasce in Valsugana nel 1980 con la finalità di miglio rare le condizioni morali, materiali, sociali dei minori in stato di necessità e di abbandono. Nell’84 riconoscimento della personalità giuridica dalla P.A.T., dal 1997 riconosciuta Onlus e dal 2000 Ente Autorizzato per l’adozione internazionale. Lungo il cammino volontaristico - solidale percorso per la promozione del futuro dei bambini in difficoltà, si è strutturata in due ambiti operativi: ✦ promozione di progetti di cooperazione internazionale e iniziative di sostegno individuale a distanza a favore di bambini/ragazzi e delle loro famiglie nel paese di origine; ✦ promozione dell’adozione per i bambini in stato di totale e definitivo abbandono. Collaboriamo principalmente con India e Nepal in Asia e con Bolivia, Colombia, ed Ecuador in America Latina.
telefono 0461 260490 fax 02 700560894
trento@amicitrentini.it www.amicitrentini.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Silvia Cristina Zangrando trento@amicitrentini.it
SETTORE
L’Associazione si riconosce nei valori di pace e solidarietà promossi dal Servizio Civile e li vede in sinergia con l’impegno sociale nel portare giustizia e tutela ai minori dei paesi più poveri. Vediamo la partecipazione dei giovani in servizio civile come un’opportunità per realizzare insieme nuovi progetti di grande ricaduta sui destinatari: un’occasione sia di crescita insieme sul fronte delle competenze, sia di avvicinamento a mondi esperienziali diversi. L’intenzione futura è promuovere una nuova area di volontariato fatta di adolescenti e giovani, fa i quali molti figli adottivi; urge, perciò, quella ventata di freschezza che i giovani di servizio civile sapranno portare nel contatto, nella progettualità e nel lavoro di rete con le risorse del territorio.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
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ADA ASSOCIAZIONE DIRITTI ANZIANI
CHI SIAMO
Via San Pio X, 85 38122 Trento
Nata nel novembre del 1998, l’Associazione per i Diritti degli Anziani, è riconosciuta come Ente Nazionale avente finalità assistenziali. ADA, in tutte le attività di cui si fa promotrice, mette al centro delle sue azioni la persona, ovvero l’anziano bisognoso di cura ed assistenza, mediando l’incontro tra anziano e badante, favorendone le attività sociali le quali aggiungono anni e qualità di vita. L’associazione svolge inoltre un’importante opera di sensibilità e sensibilizzazione attraverso la realizzazione e la programmazione di corsi di formazione, come il care giver, informatica, inglese, attività motoria, convegni ed incontri informativi sulle principali problematiche che interessano il vivere quotidiano dell’anziano. ADA offre inoltre il servizio di sportello di ascolto, segretariato sociale e accoglienza sia per badanti che per anziani, tutti i giorni.
telefono 0461 933773 fax 0461 933773 ada.tn@tiscali.it www.ada-tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Paolina Gottardi ada.tn@tiscali.it
SETTORE
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ASSISTENZA
L’associazione ADA ha già fatto l’esperienza di avvalersi degli obiettori di coscienza in passato e dei volontari del Servizio Civile con un progetto nazionale. Questa opportunità è stata veramente positiva sia per gli aspetti relazionali sia per il supporto fornito dai giovani molto motivati a svolgere tale innovativa esperienza. Con i partecipanti sono stati attuati dei progetti riguardanti la sicurezza nei diversi momenti della vita dell’anziano e il progetto che verrà realizzato prossimamente sarà quello dell’integrazione della badante nella famiglia e nell’ambiente di vita dell’anziano. A tale scopo ADA provvederà ad effettuare dei corsi care giver appositamente studiati per formare le badanti secondo le necessità richieste dall’anziano. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Anziani e badanti, un rapporto da tutelare.” Daniela Conci e Diego Salizzoni. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Anziani e badanti un rapporto da tutelare. Per una rete di assistenza formata e qualificata” con la partecipazione di Loris Comai e Cristina Casna.
ALTROTRENTINO
CHI SIAMO
Via Calepina, 65 38122 Trento
telefono 0461 232096 fax 0461 1860168
La Cooperativa da 27 anni edita il quindicinale QT-Questotrentino, con la finalità di promuovere, nella maniera più autonoma e indipendente possibile, l’informazione e il dibattito sulla società, la politica, la cultura, con particolare ma non esclusiva, attenzione alla realtà locale. Nel corso degli anni, decine di redattori e collaboratori, hanno partecipato in modo volontario alla redazione del giornale, motivati sia da una sensibilità civica, sia da interessi personali. Tra queste collaborazioni, molto significative sono state quelle di svariati giovani che, avvicinatisi al giornale. Vuoi per interesse culturale, vuoi perché impegnati in stage o nel Servizio Civile sostitutivo, hanno fornito un fattivo e talora innovativo apporto, tradottosi in una professionalizzazione sfociata anche (in una decina di casi) nella loro assunzione presso testate locali e nazionali. Questotrentino ha pure una sua versione on-line www.questotrentino.it, che rende disponibili (con gli articoli collegati ipertestualmente tra loro e attraverso vari archivi) le annate del giornale dal 1998 ad oggi, con una buona fruizione, circa 5.000 page-view al giorno.
redazioneqt@questotrentino.it www.questotrentino.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Ettore Paris ettore.paris@questotrentino.it
SETTORE
La Cooperativa, forte delle esperienze maturate in passato, con l’immissione nel lavoro di editazione del giornale di tanti giovani, tra cui quelli del Servizio Civile sostitutivo, si propone di perseguire analoghe finalità attraverso il nuovo Servizio, cui peraltro aderiscono giovani mediamente molto motivati. Gli obiettivi specifici consistono nel far acquisire ai ragazzi cultura, mentalità, capacità e tecniche da spendere nel concreto delle attività interne al giornale. Il lavoro di formazione prevede di inserirli nella redazione, mettendoli in grado di partecipare fattivamente al dibattito interno; porli in grado di collaborare alla stesura di articoli, redazione di interviste, somministrazione ed elaborazione di questionari per sondaggi; far loro acquisire le nozioni tecniche per l’impaginazione, la fotografia digitale, l’elaborazione grafica, la gestione di archivi informatici, l’aggiornamento e implementazione del sito Internet.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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AMALIA GUARDINI
CHI SIAMO
Via Pasqui, 63 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 490615 fax 0464 490266
La Società Cooperativa Sociale Amalia Guardini è nata nel 1980 come CILS (Cooperativa Iniziative Lavori Sociali), la prima Cooperativa sorta in Rovereto intesa a garantire agli ospiti disabili la possibilità di non interrompere l’iter di recupero iniziato con i corsi scuola, proponendo attività di lavoro di tipo artigianale. È un Centro Socio Occupazionale, che attualmente accoglie 34 persone. Attraverso metodologie scientifiche realizza interventi individualizzati di abilitazione a favore di una migliore autonomia ed indipendenza nel contesto di vita. Le attività sono le più varie e si concretizzano sia all’interno della struttura, che all’esterno, tra queste: laboratori di sartoria, assemblaggio, generalizzazione, creatività, informatica, motoria e linguistica. Fondamentale il contratto formativo che lega la famiglia e la Struttura per il Progetto di Vita dell’utente. Insostituibile il contributo portato dai volontari che frequentano il Centro. Varie collaborazioni con le Agenzie similari del territorio e gli istituti scolastici ed universitari.
direzione@cooperativaguardini.it www.cooperativaguardini.it
In ricordo delle solide passate esperienze di obiezione di coscienza, le motivazioni di adesione al Servizio Civile sono molte. Tra le più importanti: offrire agli utenti inseriti modelli di vita giovanile, far sperimentare loro relazioni diverse e più vicine alla loro età nell’ottica di socializzazione ed opportunità di crescita nel proprio ambiente, offrire referente possibilità di confronto anche agli addetti al lavoro in processi o azioni particolari dell’agire per la comunicazione educativo. Per chi sceglie di “spendere” il Servizio Civile presso la nostra Struttura, invece sono richieste qualità di flessibilità e di attenzione alla persona, tali da poter creare, sostenere, Michele Paissan mantenere e rinforzare un inserimento con valenza educativa all’interno del team di direzione@cooperativaguardini.it lavoro e sul clima generale dell’ambito relazionale. La dinamicità e la continua evoluzione in risposta ai bisogni degli utenti possono essere quindi, per il giovane, possibilità di investire tale periodo di vita all’interno della Cooperativa Guardini. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
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ASSISTENZA
ANFFAS TRENTINO
CHI SIAMO
Via G.B. Trener, 8 38121 Trento
telefono 0461 407511 fax 0461 407500
ANFFAS nasce a Roma nel 1958 ed in Trentino nel 1965. È la prima associazione italiana sorta a tutela dei diritti della Persona con difficoltà intellettive e relazionali e della Sua famiglia. La Sezione di Trento è nata nel 1965 ed è oggi denominata ANFFAS TRENTINO Onlus. Lo scopo della sua azione è promuovere il benessere della persona con disabilità intellettiva e relazionale e della sua famiglia, attraverso attività educative ed abilitative, finalizzate all’assistenza ed alla formazione, svolte in apposite strutture differenziate in base a bisogni ed età. Opera sul territorio della PAT con 23 Centri Diurni – 12 Comunità Alloggio – il Centro Residenziale Nuova Casa Serena, i Centri Abilitativi per l’età evolutiva Il paese di Oz e Cresciamo Insieme, 7 Centri Diurni di Formazione Professionale appartenenti al Progetto “Per.La” (percorso lavoro, 1 Atelier, 1 Casa Satellite). Attiva e gestisce anche percorsi di assistenza scolastica, educativa domiciliare, consulenze sanitarie, organizzazione di soggiorni estivi. L’Associazione conta 433 soci e si occupa di 660 persone con disabilità, impiegando 470 collaboratori e oltre al valido contributo di 330 volontari.
associazione@anffas.tn.it www.anffas.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Andrea Bosetti a.bosetti@anffas.tn.it
SETTORE
Con il 2009 ANFFAS TRENTINO Onlus è entrata a far parte dell’Albo degli Enti della Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione di progetti di servizio civile dopo un’esperienza ventennale svolta tramite la propria Sede Nazionale. Per l’anno in corso ANFFAS ha presentato due progetti di servizio civile che prevedono il coinvolgimento dei giovani su attività informatiche per l’implementazione dei siti internet dell’ente e per lo sviluppo di nuove opportunità relazionali con le persone portatrici di disabilità ospiti nelle Comunità Alloggio. Nel 2009 al progetto “Per comprendere il profumo dei colori – Trento” hannoparteci- pato Deborah Albasini, Laura Berti, Daniele Daldoss, Giada Dalsass, Giulio Giovanazzi, Alessia Manieri, Serena Paolazzi, Michela Russo, Angela Scarda e Angelica Serafini. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Aprire strade amiche” con la partecipazione di Gianmaria Vicenzi, Walter Panato, Francesco Rosanelli e Marta Tomasi.
ASSISTENZA
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APPM ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PER I MINORI
CHI SIAMO
Via Zambra, 11 38121 Trento
telefono 0461 829896 fax 0461 824666
L’Associazione Provinciale per i Minori – APPM onlus è una realtà nata nel 1976 come realizzazione di un “sogno”: quello di creare strutture di accoglienza per i minori in difficoltà personale e/o familiare il più possibile rispondenti ad un modello di tipo familiare, al fine di garantire al minore la possibilità di sviluppare legami, sostenere la sua crescita fisica e psichica, supportarlo nello studio, promuovere la sua partecipazione alla vita del territorio. Dagli iniziali gruppi famiglia, l’APPM sperimenta e realizza, con l’emergere di nuove esigenze sociali, altri servizi, come i centri diurni, i centri aperti e i centri di aggregazione giovanile: sono punti di incontro per il sostegno relazionale, lo svolgimento dei compiti, per offrire opportunità culturali varie, oltre che luoghi di svago e divertimento. Nel 1998 è stato avviato un centro di pronta accoglienza; dall’anno 2001 è attivo un centro sperimentale per minori a rischio psicologico/comportamentale. I nostri centri che hanno sede nel territorio della Provincia di Trento sono: Trento (Gruppi Residenziali: Melta, Povo, Tigli, Palazzo Onda, CPA, Campotrentino; Centri di Aggregazione giovanile L’Area); Pergine (Gruppo Residenziale e Centro Diurno); Levico (Centro Aperto); Lavis (Centro Diurno); Mezzolombardo (Centro Diurno); Dimaro (Progetto Giovani); Canal San Bovo (Centro Diurno) e Tierno di Mori (Centro Diurno).
associazioneminori@appm.it www.appm.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Enrico Capuano associazioneminori@appm.it
SETTORE
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ASSISTENZA
L’Associazione, dal 1987, ha sempre accolto nelle sue strutture gli obiettori di coscienza, favorendo la loro partecipazione alla vita delle comunità e offrendo loro l’opportunità di sperimentarsi nelle attività con i ragazzi, nello svolgimento dei compiti, nella organizzazione e gestione di attività ludiche per il gruppo, nelle gite, nei campeggi e nelle attività sportive, nella riflessione sui percorsi individuali dei minori. Con l’apertura dei Centri aperti e di quelli di aggregazione giovanile, l’APPM si è anche impegnata a potenziare le reti relazionali fra i soggetti del territorio in cui sono inserite queste strutture nella convinzione di poter contribuire, con il proprio lavoro, all’incremento del benessere e allo sviluppo del “capitale sociale” della società. In quest’ottica l’APPM ha aderito alla proposta di accogliere i giovani in Servizio Civile ritenendola un’occasione di avvicinamento a mondi esperienziali diversi, sia per quanto concerne il rapporto frontale con i ragazzi, sia per quel che riguarda il lavoro di rete con le risorse del territorio. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Stiamoci dentro!” Francesca Sara Heidarinia, Valentino Magagni e Stefano Negri. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Una storia da costruire” con la partecipazione di Mauro Cont, Elena Giannetti, Renato Meo, Alessandro Pasquali e Stefania Stanchina.
APS ORATORIO - MEZZOCORONA
CHI SIAMO
Via S. G. Bosco, 10 38016 Mezzocorona (TN)
telefono 0461 601386 cell 335 7487195 fax 0461 603781 info@oratoriodimezzacorona.it www.oratoriodimezzocorona.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Giovanni Ghezzer ghezzergiovanni@tin.it
SETTORE
L’Oratorio di Mezzocorona è un’associazione di promozione sociale associata alla NOI Associazione (Ente Nazionale con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell’Interno) e al registro provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale. L’attuale Associazione, fondata nel 2005, deriva da una ristrutturazione societaria della precedente associazione operante dal 1986. L’Associazione non ha fini di lucro e persegue finalità di solidarietà civile, culturale e sociale. In particolare, favorisce la crescita e la formazione delle persone, promuovendo i valori umani e cristiani; dà impulso al dialogo e alla collaborazione con le famiglie, con le realtà ecclesiali, con le altre associazioni locali, con le istituzioni civili; realizza esperienze di animazione culturale e di servizio sociale; organizza eventi culturali, sportivi, artistici e musicali; pone attenzione alle istanze delle fasce sociali più deboli curando iniziative e attivando strutture idonee alla prevenzione e al superamento delle situazioni di disagio. Dispone di una sala polifunzionale con annessa cucina, un teatro, una sala giochi, numerose salette per incontri e attività varie, campi esterni di pallavolo, calcio e pallacanestro, usufruibili anche per altre attività all’aperto.
L’Associazione aderisce al Servizio Civile perché ritiene esista sintonia tra le proprie finalità e quelle dell’Istituto. L’Associazione reputa che la partecipazione di giovani di Servizio Civile nella conduzione di specifici progetti nel settore dell’educazione, in attività ricreative, culturali, sportive e di aggregazione sociale, costituisca una grande opportunità per l’Associazione e per i giovani stessi. La scommessa è quella di mantenere vivi e, se possibile, rafforzare i legami e le re- lazioni all’interno di una comunità quale quella dell’Oratorio di Mezzocorona, promuo- vendo la partecipazione e il coinvolgimento di ciascuno, comprese le categorie più deboli e svantaggiate, in attività ricreative, culturali e sociali. L’Associazione vuole aprirsi ed offrire la possibilità a giovani, motivati e volenterosi, di partecipare attivamente e responsabilmente alle attività progettuali valorizzando le loro capacità, le loro doti personali, le competenze e le conoscenze acquisite. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Obiettivo oratorio” Davide Fontana e Habubakar Andrea Kaile. a Nel 2011 è stato attivato il progetto “Obiettivo oratorio (2 edizione)” con la partecipazione di Sebastiano Devigli e Sara Endrizzi.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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APSP CASA MIA
CHI SIAMO
Viale Trento, 26 38066 Riva del Garda (TN)
telefono 0464 576200 fax 0464 576212
Casa Mia nasce come Orfanatrofio Cittadino nel 1922. Nel 1971 diventa Istituto e nel 2002 Servizi Socio Educativi. Attualmente è Azienda Pubblica di Servizi alla Persona e si occupa di rispondere a situazioni di disagio minorile e di favorire attività di prevenzione dello stesso. Attraverso la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità personali dei minori, il Casa Mia intende sostenerli nel raggiungimento della capacità di autoprogettare il proprio percorso di vita, dagli aspetti più quotidiani a quelli di senso, nelle scelte scolastiche e professionali, negli aspetti affettivi e di socialità. I servizi proposti sono molteplici e pongono attenzione alla persona, alla sua individualità, al lavoro di rete,alla pratica della collaborazione e della condivisione. Attualmente Casa Mia gestisce servizi: ✦ residenziali: gruppi appartamento, residenza assistita, domicilio autonomo, appartamento semi-protetto ✦ semiresidenziali: centro diurno ✦ al territorio: centri aperti, progetti con la scuola, eventi sul territorio ✦ spazio neutro
direttore@casamiariva.it www.casamiariva.it
Casa Mia ha deciso di investire nel Servizio Civile per proseguire quel percorso di cura e presa in carico dell’altro che si sta rivelando un prezioso contributo per rafforzare la coesione sociale e trasformare la nostra società. Il Servizio Civile è cresciuto in questi ultimi anni, si è arricchito di esperienze e di conoscenze, ha acquistato sempre più importanza referente nella vita quotidiana di uomini e donne diventando anche strumento di conoscenza di per la comunicazione realtà e progetti. Casa Mia ha voluto puntare su questa opportunità per diventare sempre più realtà attiva e aperta al territorio aprendosi a nuove figure, come i volontari, che diventeranno parte Francesca Giuliani attiva nei nostri servizi. francesca.giuliani@casamiariva.it Per la nostra realtà è la prima esperienza ma da alcuni anni stiamo proponendo un percorso di volontariato interno ai nostri servizi per le persone (giovani e adulti) che ne fanno richiesta. Questo ci ha fatto ulteriormente capire che tutte queste nuove figure sono grandi risorse e validi sostegni nella realizzazione degli obiettivi condivisi. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
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ASSISTENZA
APSP CIVICA di TRENTO La Civica di Trento viene fondata nel 1817 come espressione della filantropia di un gruppo di cittadini di Trento con lo scopo di “provvedere gratuitamente (...) al ricovero, al mantenimento ed all’assistenza dei poveri d’ambo i sessi, inabili al lavoro proficuo (…) i quali non abbiano parenti tenuti, per legge, a provvedere al loro sostentamento ed in grado di farlo”. Nel tempo l’ente ha adeguato la sua missione istituzionale in armonia con l’evoluzione culturale della società civile, passando da una prima espressione di servizio istituzionalizzante e segregante nei confronti dei poveri e degli inabili alla attuale offerta di servizi sociali, assistenziali e sanitari diretti alla generalità dei cittadini ed in particolare alle persone adulte disabili e/o non autosufficienti. Oggi la Civica di Trento si configura quindi come un’istituzione inserita nella rete di protezione sociale e sanitaria che, attraverso i propri servizi, contribuisce a tutelare la salute e il benessere dei soggetti interessati e a promuoverne una migliore qualità di vita. Per rispondere in maniera adeguata alle esigenze assistenziali e sanitarie, poste in modo particolare dalle persone in condizioni di limitata autonomia, l’ente ha articolato le proprie risorse in maniera diversificata realizzando servizi residenziali, servizi semi-residenziali e giancarlofumanelli@civicatnapsp.it servizi aperti. CHI SIAMO
Via della Malpensada, 156 38123 Trento
telefono 0461 385000 fax 0461 385001
www.civicatnapsp.it
La scelta di aderire al Servizio Civile Nazionale è maturata assieme al desiderio di offrire ai giovani l’opportunità di conoscere un’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona: chi sono i soggetti interessati ai servizi, quali sono le loro problematiche, come vivono la quotidianità; di quali servizi possono usufruire e quali figure professionali lavorano per il referente miglioramento/mantenimento del loro benessere. Si tratta dunque di un’esperienza che per la comunicazione proietta i giovani in un mondo solitamente poco conosciuto, un mondo che invece può svelarsi una vera risorsa di conoscenze e di relazioni. In particolare la Civica di Trento vuole offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare le proprie Giancarlo Fumanelli capacità e la propria creatività all’interno di progetti appositamente e accuratamente giancarlofumanelli@civicatnapsp.it studiati per il continuo miglioramento della qualità del servizio offerto. formazione@civicatnapsp.it L’intenzione è quella di impegnare i giovani in progetti ad ampio respiro, che permettano di mettersi in gioco e sperimentare le proprie conoscenze gestionali, competenze organizzative, la capacità di lavorare in gruppo e di gestire efficacemente relazioni interpersonali, la capacità di analisi, di pianificazione e di programmazione, l’abilità a risolvere problemi e a raggiungere degli obiettivi. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Una casa aperta al mondo” Lorenzo Valcanover e Salvo Viola. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
ASSISTENZA
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APSP GIOVANNI ENDRIZZI
CHI SIAMO
Via degli Orti, 50 38015 Lavis (TN)
La casa di Riposo RSA di Lavis nasce nel 1925 con funzione di ricovero-ospedale. Giuridicamente l’Ente ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è una “Azienda Pubblica di Servizi alla Persona” (APSP), ai sensi della Legge Regionale 21 settembre 2005 n. 7, che recepisce il D.Lgs. 4 maggio 2001 n. 207. La Casa di Riposo è una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) che presta assistenza sanitaria di base, prestazioni socio-assistenziali e riabilitative ad anziani affetti da patologie cronico-degenerative. E’ anche Casa Soggiorno per anziani autosufficienti o parzialmente tali. I servizi della Casa di Riposo sono arricchiti dalla presenza assidua di familiari e volontari. Numerosi, inoltre, sono i legami con associazioni appartenenti alla comunità locale.
telefono 0461 246308 fax 0461 246967
info@rsalavis.it www.rsalavis.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Dominga Rossi info@rsalavis.it
SETTORE
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ASSISTENZA
La presenza di giovani all’interno della RSA è una risorsa di conoscenze e di relazioni. E’ un momento di incontro e di scambio fra generazioni. Un giovane in casa di riposo vive una realtà dove conosce la sofferenza, il dolore, il senso di dipendenza vissuto dagli ospiti. Al tempo stesso, comprende lo scopo della sua presenza, il proprio ruolo, l’importanza di offrire aiuto a chi si trova in una situazione di disagio; sperimenta la solidarietà sociale. Questa esperienza rappresenta una fonte di crescita personale, anche dal punto di vista del senso civico e della responsabilità verso la società nella quale vive. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Star bene a casa con sé e con gli altri” Lorenza Lona, Laura Chini e Valentina Guarnirei. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Essere a casa senza dimenticare quella parte di sé” con la partecipazione di Aleksandra Angelovska, Matteo Stefani, Silvia Gottardi e Diego Gasperat.
APSP OPERA ROMANI - NOMI
CHI SIAMO
Via Roma, 21 38060 Nomi (TN)
Nata per iniziativa di un ricco industriale e dei suoi due figli nel 1906, l’Opera Romani è stata recentemente trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (APSP) “Opera Romani”. Giuridicamente è un‘”Istituzione di Assistenza e Beneficenza Pubblica” (IPAB). Attualmente gestisce una Residenza Sanitaria Assistenziale, (RSA) e presta assistenza socio-assistenziale e sanitaria a 174 anziani non autosufficienti ospitati in quattro nuclei assistenziali.
telefono 0464 839425 fax 0464 839434 info@operaromani.it operaromani@legalmail.it www.operaromani.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Rosanna Miorandi info@operaromani.it
SETTORE
Si vuole offrire ai giovani in Servizio Civile l’opportunità di fare un’esperienza globale in una realtà arricchente come la RSA, strutturata su principi innovativi e dinamici. Obiettivo centrale del progetto è la valorizzazione delle individualità del giovane e dell’anziano e delle rispettive capacità relazionali per consentire ad entrambi di esprimere la propria identità nel rapporto interpersonale. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Un anno con noi” Mattia Debiasi, Monica Cascarano, Fabrizio Galvagni, Gaia Libera, Rosaria Paladino e Federico Scarpinato. Nel 2011, in collaborazione con l’ente APSP Ubaldo Campagnola di Avio, è stato attivato il progetto “Laboratori in opera” con la partecipazione di Veronica Bisesti, Demis Scarduelli, Michela Voltolini, Carlotta Zendri, Jessica Bresciani, Mariangela Debiasi, Elisa Ravasi e Luca Ceradini.
ASSISTENZA
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APSP REDENTA FLORIANI - STRIGNO
CHI SIAMO
Via Borgo Allocco, 2 38059 Strigno (TN)
L’APSP trae origine dalla Casa di Riposo Redenta Floriani di Strigno. L’APSP Redenta Floriani persegue i seguenti scopi: contribuire alla programmazione sociale e sociosanitaria e di governo delle politiche sociali e socio-sanitarie, in forma diretta o associata, anche attuando e promuovendo studi e ricerche nei propri settori di attività; erogare e promuovere interventi e servizi alla persona e alle famiglie assumendo come fine la cura, il consolidamento e la crescita del benessere personale, relazionale e sociale dei cittadini. In particolare l’Azienda, attraverso i servizi Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), Hospice, Casa di soggiorno per anziani, Centro diurno, Centro di servizi, Alloggi protetti, Assistenza domiciliare integrata e Servizi di sollievo per le famiglie, provvede al soddisfacimento dei bisogni della popolazione non autosufficiente e di persone disabili che comunque si trovino in condizione di disagio.
telefono 0461 762009 0461 781199
upipa.strigno@mail.infotn.it www.apspstrigno.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Beniamino Condler personalecrstrigno@akmail.it
SETTORE
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ASSISTENZA
L’APSP Redenta Floriani ha ospitato il primo giovane nel 2006 e nel 2007 il secondo coinvolti nel progetto: “Da persona a persona… Es.Ser.Ci per dare vita e benessere agli anni.” La presenza dei giovani in Servizio Civile è un arricchimento per l’organizzazione dell’Azienda sia nelle attività di animazione sia per un approfondimento della conoscenza di bisogni, desideri, potenzialità degli utenti di RSA, oltre ad essere da stimolo per sensibilizzare le aree di autonomia residua dell’anziano. È obiettivo dell’Azienda mantenere e potenziare la presenza di giovani volontari in quanto importante risorsa che garantisce ricadute positive per l’anziano (il rafforzamento dell’autostima e la percezione di sé; la valorizzazione delle risorse della persona e della capacità di ricordare; il mantenimento e il rafforzamento della funzione generativa; il mantenimento e potenziamento del contatto con il territorio d’appartenenza) e per la comunità territoriale (aumentare la conoscenza dei servizi offerti dall’Azienda; favorire la partecipazione alla realizzazione di servizi offerti cogliendo specificità d’intervento).
APSP SAN GAETANO - PREDAZZO
CHI SIAMO
La Casa di Riposo San Gaetano, fondata nel 1927, è una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) deputata a prestare assistenza sanitaria di base, nonché assistenza specialistica e riabilitativa, secondo una precisa normativa regionale e provinciale, ad anziani affetti da patologie cronico-degenerative. Giuridicamente è una Istituzione di Assistenza e Beneficenza Pubblica (IPAB).
Via Sottsass, 11 38037 Predazzo (TN)
telefono 0462 501235 fax 0462 502775
upipa.predazzo@mail.infotn.it www.cdrpredazzo.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Michela Donei
I principi fondanti del nostro operato sono: il lavorare in équipe, coinvolgendo nelle scelte l’anziano ma, anche la sua famiglia; il lavorare per progetti individualizzati, cercando di identificare non solo i limiti ma soprattutto i bisogni e le risorse della persona anziana. Molta attenzione è posta al clima relazionale per garantire all’anziano un ambiente armonioso, sicuro e tranquillo ma nel contempo stimolante. Infatti, vengono favorite le relazioni famigliari e sociali e facilitati i rapporti di scambio con la comunità circostante. La casa di riposo ha deciso di aderire al Servizio Civile perché crede sia un’occasione di arricchimento e potenziamento per tutti: l’anziano, il giovane e la struttura stessa.
m.donei@cdrpredazzo.it
SETTORE
ASSISTENZA
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APSP SAN GIUSEPPE - PRIMIERO
CHI SIAMO
Viale Marconi,19 38054 Transacqua (TN)
L’APSP San Giuseppe di Primiero è ente di diritto pubblico senza finalità di lucro e trae origine dalla Casa soggiorno per anziani S. Giuseppe di Primiero, fondata nell’anno 1851. In particolare opera sotto forma di Residenza sanitaria assistenziale e sanitaria rispondendo a bisogni di anziani e di persone non autosufficienti o con gravi disabilità fisiche o psichiche. Casa di soggiorno per anziani, Centro di servizi, Centro Diurno, Alloggi protetti destinati ad anziani del tutto o in parte autosufficienti e a persone esposte al rischio di emarginazione. Offre, infine, assistenza a domicilio. Realizzare attività strumentali volte alla ottimizzazione dei servizi; attualizzare attività di assistenza e beneficenza in favore di persone bisognose di particolare assistenza con domicilio di soccorso nei comuni di Transacqua, Fiera di Primiero, Mezzano, Imer, Siror, Tonadico e Sagron Mis.
telefono 0439 62371 fax 0439 765399 segreteria@apsp-primiero.net segreteria@pec.apsp-primiero.it www.upipa.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Silvio Partel personale@apsp-primiero.net
SETTORE
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ASSISTENZA
L’APSP San Giuseppe ha coinvolto nel 2006 e nel 2007 giovani in Servizio Civile con il progetto: “Da persona a persona… Es.Ser.Ci per dare vita e benessere agli anni.” La loro presenza è un arricchimento per l’organizzazione dell’Azienda sia nelle attività di animazione sia per un approfondimento della conoscenza di bisogni, desideri, potenzialità degli utenti di RSA, oltre ad essere uno stimolo per la sensibilizzazione delle aree di autonomia residua dell’anziano. È obiettivo dell’Azienda mantenere e potenziare la presenza di giovani volontari in quanto importante risorsa che garantisce ricadute positive per l’anziano (il rafforzamento dell’autostima e la percezione di sè; la valorizzazione delle risorse della persona e della capacità di ricordare; il mantenimento e il rafforzamento della funzione generativa; il mantenimento e potenziamento del contatto con il territorio d’appartenenza) e per la comunità territoriale (aumentare la conoscenza dei servizi offerti dall’Azienda; favorire la partecipazione alla realizzazione di servizi offerti cogliendo specificità d’intervento).
APSP S. LORENZO E S. MARIA DELLA MISERICORDIA
CHI SIAMO
Via per Telve, 7 38051 Borgo Valsugana (TN)
L’APSP “San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia” trae origine dalla “Casa di Riposo San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia”, denominazione che risale al 1984, anno fino al quale l’Ente fu gestito e amministrato dall’Ente Comunale di Assistenza – ECA. L’Azienda ha sede a Borgo Valsugana esplica la propria attività principalmente nell’ambito territoriale del Comune di Borgo Valsugana e dei Comuni del Comprensorio C3 Bassa Valsugana e Tesino. L’APSP eroga servizi di assistenza in forma di Residenza Sanitaria Assistenziale, agli utenti non autosufficienti, ai disabili che si trovino in condizione di disagio, agli utenti ad alto fabbisogno assistenziale, o in stato vegetativo od a minima responsività; in forma di Casa di Soggiorno a utenti autosufficienti.
telefono 0461 754123 fax 0461 752909 upipa.borgo@mail.infotn.it www.apspborgo.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Rodolfo Ropelato rodolforopelato@virgilio.it
SETTORE
L’APSP ha già accolto giovani del Servizio Civile Nazionale ed ha pertanto maturato una prima positiva esperienza. I giovani si sono impiegati in attività di animazione per progetti di promozione in ambito artistico ed espressivo, in attività a valenza relazionale. Il rapporto di collaborazione ha generato ricadute positive di qualità di vita dei residenti e per loro, è stata un’esperienza particolarmente significativa in termini di formazione personale e professionale. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Rewind! Giovani e anziani protagonisti insieme” Andrea Franz Buffa, Elisa Capra, Alessia Pasquazzo e Martina Rizzi. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Rewind!2 Giovani e anziani protagonisti insieme” con la partecipazione di Alessia Dalceggio, Serena Feller, Marco Osti, Nicola Pecoraro e Jessica Zen.
ASSISTENZA
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APSP UBALDO CAMPAGNOLA - AVIO
CHI SIAMO
Via Campagnola, 5 38063 Avio (TN)
telefono 0464 688024 fax 0464 688193
La Casa Soggiorno Anziani di Avio trae origini da un lascito del signor Campagnola Ubaldo alla congregazione di Carità di Avio con l’obbligo di comperare un locale e ricoverarvi i poveri infermi del Comune. La congregazione di Carità di Avio acquista dall’erario l’ex convento delle Orsoline sistemandolo ad Ospedale Ricovero. Lo stesso è fondato in data 02.02.1844. Nell’anno 1887 grazie alla sovvenzione della famiglia Fracchetti Valentino viene ampliato e nell’anno 1905 si è provveduto al completo restauro dell’opera grazie alle offerte della famiglia Libera. Nel 1979 si provvede alla modifica sostanziale del fabbricato trasformandolo nell’attuale Casa di Soggiorno per Anziani di Avio. La Casa Soggiorno Anziani di Avio attualmente gestisce una Residenza Sanitaria Assistenziale (più oltre solo RSA) ed è deputata a prestare assistenza socio-assistenziale e sanitaria ad Ospiti anziani non autosufficienti. Giuridicamente è un “Isitituzione di Assistenza e Beneficenza Pubblica” (IPAB).
casasoggiorno.avio@tin.it www.apspavio.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Monica Bona segreteria@apspavio.it
SETTORE
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ASSISTENZA
Proseguendo sulla scia della positiva collaborazione instaurata con gli obiettori di coscienza negli anni precedenti, si vuole offrire ai giovani in Servizio Civile un’esperienza globale in una realtà arricchente come la RSA, strutturata su principi innovativi e dinamici. Si cercherà di valorizzare le individualità e le capacità relazionali sia dell’anziano sia del giovane. Obiettivo fondamentale deve essere la valorizzazione dei due soggetti nella loro globalità, per consentire ad entrambi di esprimere la propria identità nel rapporto interpersonale.
APSP VALLE DEL VANOI
CHI SIAMO
Via Danoli, 15 38050 Canal San Bovo (TN)
telefono 0439 719009 fax 0439 718830
La Casa di Riposo di Canal San Bovo affonda le sue radici nel 1867 quando per volontà dell’Amministrazione comunale si stabilì di costruire un “Ospedale di Ricovero” nel centro del Comune, in località Canale di Sopra, “(…) per ivi collocarvi i poveri infermi mancanti delle proprie famiglie di alloggio e del necessario sostentamento, e per gli impotenti di recarsi ad accattare di porta in porta”. Il fine istituzionale dell’Ente è quello di offrire servizi assistenziali e sanitari a favore della popolazione anziana, non autosufficiente o a rischio di perdita di autonomia, secondo le modalità previste dai piani nazionali e provinciali. Dal 1998 la Casa di Riposo di Canal San Bovo è accreditata presso il Servizio Sanitario Provinciale quale Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Dal 01.01.2008 è iscritta nel registro provinciale delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, con il nome di APSP Valle del Vanoi.
segreteria@rsacanalsanbovo.com www.upipa.tn.it
La presenza di giovani all’interno dell’organizzazione è per l’Ente una risorsa di conoscenze, relazioni e un momento di incontro e scambio fra generazioni. Un giovane che svolge un periodo in casa di riposo vive in una realtà dove conosce la sofferenza, il dolore, il senso di dipendenza vissuto da un’altra persona. Al tempo stesso, si rende conto del referente significato del proprio ruolo, dell’importanza di offrire aiuto a chi si trova in una situazione per la comunicazione di disagio; sperimenta la solidarietà sociale. Tali esperienze rappresentano una fonte di crescita personale, anche dal punto di vista del senso civico e della responsabilità verso la società nella quale vive. Cinzia Zortea Per attivare quest’importante risorsa l’APSP Valle del Vanoi è iscritta all’Albo provinciale segreteria@rsacanalsanbovo.com come ente di Servizio Civile Nazionale. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
ASSISTENZA
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APSS AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
CHI SIAMO
Via A. Degasperi, 79 38123 Trento
telefono 0461 364111 fax 0461 364160 urp@apss.tn.it www.apss.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Elisa Degasperi Valeria Giovannini elisa.degasperi@apss.tn.it Elena Margoni valeria.giovannini@apss.tn.it Mariachiara Weiss elena.margoni@apss.tn.it mariachiara.weiss@apss.tn.it
SETTORE
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ASSISTENZA
L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari è un ente di diritto pubblico strumentale della Provincia Autonoma di Trento, a cui è affidata in via principale la tutela della salute. Più in particolare, ha il compito di gestire in modo coordinato i servizi e le attività sanitarie pubbliche per l’intero territorio provinciale secondo quanto previsto dalla legge, dal Piano Sanitario provinciale e dalle direttive della Giunta provinciale. Le prestazioni offerte comprendono l’assistenza medico-generica, specialistica, infermieristica, ospedaliera e farmaceutica e sono erogate, a seconda della tipologia di prestazione, in forma ambulatoriale, domiciliare o di ricovero. L’Azienda è articolata in una direzione generale e 7 direzioni centrali, 13 Distretti sanitari (con o senza presidio ospedaliero) e 2 ospedali: quello di Trento e quello di Rovereto. In base alla “visione” delineata nel Programma di sviluppo strategico, l’Azienda è una rete integrata di persone, strutture, tecnologie e processi che soddisfa le parti interessate al più alto livello possibile. Il Servizio di Salute Mentale di Trento cura la sofferenza psichica e si adopera per prevenirla. Lavora per migliorare la qualità della vita di quanti vi si rivolgono e delle loro famiglie attraverso l’accoglienza e l’ascolto, interventi programmati o a carattere di urgenza, continuità di cura tra le diverse aree del Servizio, l’attenzione alla famiglia, al contesto di vita e al “fare assieme”.
Dal 1984, il Servizio di Salute Mentale si è sempre avvalso della presenza di obiettori, ritenendola un valido contributo alle pratiche di accoglienza e di “fare insieme”. Con l’avvio e la sperimentazione del Servizio Civile è stato presentato nel 2003 un progetto triennale di promozione della salute mentale e di contrasto allo stigma, denominato “Giovanni, la sua famiglia, tutti noi. Insieme è meglio” per l’impiego di quattro giovani. Nel 2009 hanno aderito al progetto “AAA!!!! Una casa per tutti...al servizio salute mentale di trento” Manuela Boezio; “Attenzione lavori in corso! abbattiamo i pregiudizi...al servizio salute mentale di Trento” Sabrina Cantatore, Sara Margoni e Martina Prosseri; “Tutti pazzi per lo sport! al servizio salute mentale di Trento” Massimo Lorenzi.
ARIANNA
CHI SIAMO
Via Marco Pola, 7 38121 Trento
telefono 0461 235990 fax 0461 235990 amministrazione@arianna.coop www.arianna.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Roberto Martinello
Arianna è una Cooperativa Sociale nata nel dicembre del 1991. Opera nel Comune di Trento nel campo del sostegno e dell’aiuto a bambini e adolescenti in difficoltà e non, alle loro famiglie e alla comunità tutta. L’obiettivo principale della Cooperativa è accompagnare i bambini e i ragazzi nel loro percorso di crescita, sostenendoli attivamente al fine di aiutarli a costruirsi una sana e armoniosa identità. La Cooperativa intende, inoltre, favorire il protagonismo e la partecipazione dei giovani cittadini alla vita della città di oggi e alla costruzione di quella che verrà, stimolare il confronto tra ragazzi e adulti e sostenere tutti i processi che emergono dalla società civile e che pongono al centro il variegato e complesso mondo giovanile. Nel perseguire questi obiettivi la Cooperativa collabora con le agenzie educative e assistenziali e con l’Amministrazione comunale per valorizzare le risorse già presenti sul territorio e partecipare alla costruzione di concrete reti solidali. Arianna propone progetti diversificati e in continua evoluzione al fine di rispondere alle mutevoli esigenze del mondo giovanile e della comunità nella quale è profondamente immersa. I principali servizi di Arianna sono: Centro aperto diurno “Giocalaboratorio” per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie; Centro aperto diurno “Casetta” per ragazzi delle scuole medie e superiori; Progetto di Educativa di Strada “I Panchinari e…” rivolto principalmente a ragazzi tra i 14 e i 22 anni.
Arianna ha aderito al Servizio Civile poiché attivando continuamente nuovi progetti ed attività abbisogna di persone motivate e interessate che possano affiancare gli educatori e i volontari già attivi in Cooperativa. ♦ I volontari del Servizio Civile saranno di supporto anche nei tradizionali servizi dei centri diurni di Trento centro e di Canova e avranno la possibilità di affrontare una breve esperienza nel servizio di Educativa di Strada. ♦ I ragazzi del Servizio Civile sono considerati in Arianna un’importante risorsa cui attingere valori e nel contempo si offre loro percorsi di sperimentazione interessanti e coinvolgenti.
amministrazione@arianna.coop
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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ARTEGIOVANE
CHI SIAMO
Via Roma, 9 38079 Tione di Trento (TN)
Artegiovane è un’Associazione di promozione sociale iscritta al registro provinciale di Trento. E’ nata dal movimento de L’Ancora che esiste dal ’92 e ha concentrato in un unico organismo le attività artistiche rivolte ai giovani e non solo. L’associazione ha per scopo la valorizzazione e la diffusione della dimensione artistica sia individuale che di gruppo. Inoltre si propone di promuovere e sostenere attività musicali, teatrali, di danza, pittura, scultura, multimedialità ed artistiche in generale, svolte in maniera non professionistica. I progetti che Artegiovane ha promosso nei primi 2 anni di attività sono: produzione di spettacoli del GMA (Gruppo Musicale Artegiovane), accoglienza di gruppi artistici stranieri, organizzazione di rassegne di spettacoli, allestimenti di cantanti italiani, organizzazione di concerti musicali e percorsi formativi legati al ballo e al canto.
telefono 0465 326370 fax 0465 324489 info@arte-giovane.it www.arte-giovane.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Romeo Festi info@arte-giovane.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Artegiovane si colloca all’interno di un contesto di attenzione al mondo giovanile delle Giudicarie e si pone come agenzia educativa per ragazzi e giovani che intendono sperimentarsi in esperienze artistiche di qualità. Il progetto GMA (Gruppo Musicale Artegiovane) che è nato nel dicembre ’91 è a tutti gli effetti un laboratorio di esperienze di vita e un’opportunità che molti giovani hanno colto in questi anni. Si tratta di un gruppo di 25 persone che cantano, ballano, suonano, si occupano di impianto audio e luci, e insieme propongono uno spettacolo musicale multimediale. Il gruppo ha raccolto successi non solo in Italia ma anche all’estero con alcune tournée in Europa, ma anche in Brasile e nei Balcani. I giovani disponibili a fare il Servizio Civile potrebbero trovare un’ottima occasione di crescita personale e di esperienza di vita vissuta a contatto con altri giovani e a confronto con altre realtà artistiche. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Gruppo musicale artegiovane.” Gaia De Muzio e Samuele Giovanelli.
ASSISTENZA
CHI SIAMO
Via D. Chiesa, 2/A 38079 Tione di Trento (TN)
La Cooperativa Sociale Assistenza è stata costituita nell’ottobre del 1999 a seguito della scissione della Cooperativa Ascoop, avvenuta allo scopo di adeguare l’organizzazione aziendale alla specificità dell’attività svolta. La nostra Azienda quindi opera nell’ambito dei servizi Socio Assistenziali alla persona fin dal 1992. Il nostro modo di operare é orientato ad assumere come centro di gravità l’utente, con la propria individualità, i propri bisogni, il proprio vissuto. Diamo alta rilevanza a quella parte dell’aspetto assistenziale che punta al mantenimento e possibilmente al recupero e rieducazione delle capacità residue dell’utente.
telefono 0465 322222 fax 0465 329623 info@coopassistenza.net www.coopassistenza.net
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Chiara Cannerozzi chiara@coopassistenza.net
SETTORE
La nostra organizzazione, essendo fortemente radicata sul territorio, intrattiene particolari rapporti con il mondo del volontariato. Nella nostra cooperativa il volontario può mettere a disposizione delle persone in difficoltà il proprio tempo libero e la propria professionalità, ricevendo in cambio la possibilità di vivere un’esperienza estremamente appagante sul piano dei rapporti umani. Questa Cooperativa, in collaborazione con Con.Solida e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, offre la possibilità a giovani fortemente motivati di misurarsi per un anno con il difficile mondo degli anziani e delle persone bisognose di aiuto. Attualmente i Volontari possiedono una specifica formazione nell’ambito dei servizi sociali, che possono arricchire con la collaborazione della nostra cooperativa.
ASSISTENZA
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ASSOCIAZIONE MURIALDO del TRENTINO ALTO ADIGE
CHI SIAMO
Via Césa Vècia, 11 38123 Sardagna (TN)
L’Associazione Murialdo del Trentino Alto Adige ONLUS crede fermamente che bambini, giovani e famiglia costituiscano il futuro di ogni comunità e che ad essi vadano sempre offerte adeguate opportunità di sviluppare relazioni significative per crescere in modo armonioso e superare le fragilità che la vita talvolta può presentare. Condividendo con la Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige valori e cultura ispirati al carisma di San Leonardo Murialdo, l’Associazione si propone come luogo di aggregazione e crescita per volontari che credono in una società più accogliente. Collabora con la Comunità Murialdo ed altre organizzazioni che ne condividono i principi di solidarietà e condivisione, promuovendo iniziative locali o nel resto del mondo a favore del mondo giovanile e delle famiglie.
telefono 0461 231320 cell 388 3806547 fax 0461 236036 associazione@murialdo.taa.it www.murialdo.taa.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Davide Monti direzione@murialdo.taa.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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Per i giovani è un’occasione preziosa di crescita e di avvicinamento alle problematiche delle persone più in difficoltà. Per l’ente è fonte di sperimentaione e di arricchimento. E’ nostra intenzione continuare a percorrere tutte le strade che ci possano permettere di sviluppare questa esperienza all’interno della realtà murialdina. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Giovaninsieme” con la partecipazione di Veronica Cavedine, Chiara Locatelli, Daniela Caceffo e Sara Moretto.
ASSOCIAZIONE ORATORIO S. ANTONIO - TRENTO
CHI SIAMO
Via S. Antonio, 20 38122 Trento
cell 347 4361829 fax 0461 331455
L’Associazione Oratorio S. Antonio è stata fondata nell’ottobre del 2004 sulla scia di una tradizionale attività operante da oltre un ventennio presso la Parrocchia di S. Antonio di Trento, a cura di un gruppo di volontari senza una organizzazione strutturata. L’Associazione non ha fini di lucro ed intende svolgere attività di utilità sociale, nei confronti degli associati e di terzi, nei settori dell’aggregazione sociale, della cultura, dello sport e della solidarietà, nel rispetto della libertà e dignità degli associati. A tale fine l’Associazione potrà compiere ogni azione diretta a promuovere i valori della persona e di una società fondata sul pluralismo, sulle pari opportunità e sulla cultura della solidarietà. In particolare, l’Associazione potrà svolgere attività di organizzazione di eventi culturali, sportivi, artistici e musicali; organizzazione di corsi e moduli formativi in materia di educazione e di cultura; organizzazione di itinerari guidati presso luoghi di rilevante interesse culturale, storico e artistico; gestione degli spazi interni ed esterni alla Parrocchia di S. Antonio; intervento e supporto in favore delle fasce sociali più deboli ed in relazione a specifiche situazioni di disagio; collaborare con altre Associazioni, organismi ed Enti, aventi finalità di utilità e solidarietà sociale.
info@oratorio. parrocchiasantantonio.org www.oratorio. parrocchiasantantonio.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Nel 2006 l’Associazione ha deciso di aderire al Servizio Civile Nazionale, ritenendo che alcuni scopi dell’Associazione siano attinenti a quelli che si prefigge il Servizio Civile. Nel 2008 è stato attivato il progetto “Crescere insieme in Bolghera” seconda edizione, che ha visto la collaborazione di Sonia Rama e Antea Ravagni. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Crescere insieme in Bolghera. Anno III” Alessandro Arlati e Elena Nicolini.
Pietro Ferrari piferrari@yahoo.com
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
155
ASSOCIAZIONE PEDAGOGICA STEINERIANA
CHI SIAMO
Via Enrico Conci, 86 38123 Trento
telefono 0461 930658 fax 0461 395742
La Scuola Rudolf Steiner di Trento è stata fondata il 20 settembre 1992, dopo un periodo di preparazione durato diversi anni. Dal 1986, infatti, un gruppo di genitori ed educatori si era incontrato regolarmente per lo studio in comune degli scritti pedagogici di Rudolf Steiner. Quale frutto di questi primi anni di lavoro, un piccolo gruppo di gioco per bambini in età prescolare cominciò la sua attività nell’autunno del 1990. Due anni dopo, 8 bambini inaugurarono la prima classe concludendo il proprio ciclo di studi con l’esame di terza media nel giugno del 2000. Da allora, ogni anno, un’ottava classe affronta con successo la licenza media e una prima inizia un nuovo ciclo di studi. Ad oggi la Scuola Rudolf Steiner di Trento è una Scuola Parificata ed è composta da 28 insegnanti, 155 allievi, suddivisi nelle otto classi di un unico ciclo (5 elementari e 3 medie) e 26 bambini in età prescolare. Oltre alle materie istituzionali, il piano di studi è arricchito dalla presenza di diverse materie artistiche, teatrali, musicali, attività pratiche e di laboratorio scientifico.
segreteria@scuolasteiner-trento. it www.scuolasteiner-trento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
segreteria@scuolasteiner-trento. it
SETTORE
156
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Il Servizio Civile è la possibilità per i giovani interessati di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Il tutto attraverso l’agire concreto all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza, tutela ambientale, educazione e promozione culturale.
ATAS ASSOCIAZIONE TRENTINA ACCOGLIENZA STRANIERI
CHI SIAMO
Via C. Madruzzo, 21 38122 Trento
telefono 0461 263330 fax 0461 263346 info@atas.tn.it presidente@atas.tn.it www.atas.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Antonio Braz Joao Mutacate antonio.mutacate@atas.tn.it
SETTORE
L’Associazione, nata nel 1989, è una onlus, apartitica, aconfessionale e senza fini di lucro. Si rivolge a tutti coloro che credono nell’importanza di una società disposta a conoscere le “diversità” e a dialogare con esse, per crescere e migliorarsi. ATAS collabora con le Istituzioni pubbliche e gli Enti del privato sociale ed opera per promuovere, negli stranieri immigrati in Trentino, la conoscenza dei propri diritti e doveri in un percorso di legalità, sostenendoli nei rapporti con lo Stato, nell’accesso ai servizi pubblici, nella ricerca del lavoro e dell’abitazione, nel processo di integrazione sociale e culturale nel territorio. Le attività definite nello Statuto dell’Associazione sono molteplici: ♦ ascolto, informazioni e orientamento, consulenza sociale e legale, orientamento al lavoro e segretariato sociale, sostegno nel contatto con i servizi attraverso propri sportelli aperti al pubblico dislocati sul territorio; ♦ gestione di alloggi per stranieri, singoli e famiglie; ♦ progetti di formazione e formazione agli stranieri; ♦ la promozione di rapporti con enti, istituti, università; ♦ attività in carcere, corsi, scambi.
Nella nostra associazione, i giovani in Servizio Civile hanno l’opportunità di acquisire nuove competenze, mettere in pratica quelle pertinenti al background personale e apportare innovazione a tutto tondo contribuendo alla crescita dell’ente e al miglioramento della qualità dei servizi offerti. Il servizio fornito da ATAS richiede soluzioni e professionalità specifiche legate alla primaria esigenza di razionalizzare e monitorare i servizi di consulenza e i servizi alloggiativi nonché la loro gestione. La figura del giovane in Servizio Civile sarà a supporto di queste attività e dei servizi che offre l’associazione, possibilmente ampliandoli o innovandoli. Il risultato atteso è infine quello di far acquisire ai giovani quel mix di competenze relazionali e strumentali che concorrono a definire la figura del “mediatore sociale all’abitare” che interviene nel settore del disagio abitativo e del “consulente sociale” per gli sportelli aperti al pubblico. Per il futuro ATAS prevede di diversificare i progetti in modo da coinvolgere, oltre a questo settore prettamente legato ai servizi, anche l’area progettuale (fund raising, FSE, ecc.), formativa e di consulenza legale. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Migra-AZIONE: promuovere l’integrazione degli stranieri” Valentina Brugnara, Marco Oberosler e Debora Zandonai. Nel 2010 è stato attivato il progetto “MigrAbitare: incontri di comunità” con la partecipazione di Emma Cambosu, Silvia Panizza, Ester Trimarco e Tiziana Zandanel.
ASSISTENZA
157
ASSOCIAZIONE di VOLONTARIATO TREMEMBÉ
CHI SIAMO
Via Julg, 9 Centro Marnighe 38121 Cognola (TN)
telefono 0461 824737 fax 0461 824737 tremembe.onlus@gmail.com www.tremembe.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Chiara Ghetta tremembe.onlus@gmail.com
SETTORE
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SERVIZIO CIVILE ASSISTENZA ALL’ESTERO
L’associazione Tremembè Onlus nasce a Trento nel marzo ’99 e si occupa di micro-progetti di cooperazione allo sviluppo e di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo, ala mondialità ed all’interculturalità. ♦ In Trentino organizza ogni anno un corso di formazione rivolto ai giovani e agli adulti sul tema della mondialità e cooperazione internazionale, che si conclude con un viaggio in Brasile e nei Balcani e le “Cene dell’Altro Mondo”, una delle manifestazioni più significative nel panorama interculturale trentino. ♦ Nel nord-est del Brasile accompagna il progetto “Turismo Responsabile” che ha portato finora 2000 pernottamenti nel villaggio Tremembè; il Progetto “Bodega”, un innovativo progetto di commercio equo e solidale che permette ad una trentina di comunità di vendere i propri prodotti agricoli e artigianali; il Progetto “Coco” basato su di una piccola fabbrica che permette di smaltire e nello stesso tempo valorizzare la buccia di cocco secco; il Progetto “Coquerinho” che è un progetto presentato a Porto Alegre come modello di sviluppo agro-turistico comunitario ed il Progetto Centro diurno Pedegral, che consiste in un punto di riferimento per i ragazzi ed adolescenti in condizione di rischio (droga, prostituzione e furto). ♦ Nei Balcani accompagna un progetto che mira alla costruzione della rete del Turismo Responsabile e la realizzazione della prima ciclo-turistica internazionale nei Balcani.
Con l’iscrizione all’Albo provinciale degli enti di Servizio Civile, l’Associazione intende dare l’opportunità, ad alcuni giovani fortemente motivati, di partecipare a progetti ed iniziative di cooperazione allo sviluppo nel Sud del Mondo, di sensibilizzazione e di interculturalità, vivendo esperienze di crescita personale.
CASA ACCOGLIENZA ALLA VITA PADRE ANGELO
CHI SIAMO
Viale N. Bolognini, 28 38122 Trento
telefono 0461 925751 fax 0461 925751
L’Associazione Casa Accoglienza alla Vita Padre Angelo – ONLUS di diritto – è un’organizzazione di volontariato nata come risposta di tipo residenziale alle donne in difficoltà per una gravidanza o una maternità difficile. Si propone quindi di favorire la maternità responsabile nel rispetto della vita, accettando la vita del proprio bambino concepito o già nato, offrendo ospitalità, affetto, ambiente familiare, nonché attività di tipo educativo e formativo. La struttura residenziale principale, che può ospitare fin ad un massimo di 12 mamme e 16 bambini, è ubicata in viale Bolognini 28 angolo via Adamello 1 a Trento. Di recente è stato inaugurato un centro diurno di aggregazione “Mamma bambino, per crescere insieme” situato in via Marchetti, 1 a Trento. A Sarche in via Dain 1-3, è stata creata “Casa Verde”, con sei appartamenti destinati a famiglie, monoparentali e non, in regime di semiautonomia. A Trento ci sono altri 5 appartamenti di estrema utilità per il passaggio in semiautonomia delle mamme ospiti della struttura residenziale di viale Bolognini.
info@casapadreangelo.it www.casapadreangelo.it
Crediamo fermamente che il volontario sia l’anello forte di congiunzione tra i nostri utenti, gli Educatori e l’”esterno”. Pensiamo che l’attività del giovane in servizio civile sia indispensabile nel percorso di crescita, di cambiamento o semplicemente di vita che i nostri ospiti affrontano in Casa Accoglienza. L’approccio del giovane è di più stretto referente contatto con la realtà esterna, più semplice e naturale, meno precostituito e molto efficace per la comunicazione ove l’obbiettivo finale è anche l’integrazione o la reintegrazione dell’utente sul territorio. L’Associazione stessa è nata, 26 anni fa, e cresciuta con il solo apporto di personale volontario, mentre le molte “complessità” di oggi chiedono la compresenza di personale Carlo Pasolli dipendente formato specificatamente che nel contempo lavora in stretta ed efficace carlo.pasolli@casapadreangelo.it sinergia con i giovani in servizio civile. Pensiamo di poter offrire un’esperienza molto intensa, con la possibilità di vitto e alloggio per vivere tutti i momenti della Comunità, dove “spendersi personalmente per arricchirsi” non sia solo uno slogan fascinoso. Nel 2010 hanno aderito al progetto “Tumula Fenna” Monica Betti, Erika Dallapiccola, Claudia Perretti e Chiara Tomasi. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
ASSISTENZA
Casa di Accoglienza Padre Angelo
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CASA ZAMBIASI
CHI SIAMO
Via Dante Alighieri, 1 38010 Denno (TN)
telefono 0461 655265 fax 0461 655609
La Cooperativa Casa Zambiasi è nata a Denno nel 1985 su iniziativa di un gruppo di volontari impegnati nel contrasto di situazioni di disagio personale e di marginalità sociale. Attualmente la Cooperativa opera con attività rivolte ai minori, adolescenti e adulti in convenzione con l’ente pubblico (L.P. 35/1983). Parte delle attività è rivolta anche ad anziani in collaborazione con ACLI-anziani. Casa Zambiasi offre a bambini e ragazzi sostegno didattico, sia individuale che collettivo, laboratori di manualità, spazi espressivi attraverso il gioco, l’aggregazione, la creatività, sempre inseriti in un “ambiente” educativo. Agli adulti e agli anziani, la Cooperativa propone attività per il mantenimento o il recupero di abilità motorie, manuali, cognitive e socio-relazionali. Di recente la Cooperativa sta predisponendo percorsi di inserimento occupazionale, nella convinzione che la promozione umana sia favorita anche da azioni partecipate, di costruzione di opportunità, di scambio e di occupazione per gli svantaggiati. Nel corso degli anni, la Cooperativa ha allargato il ventaglio delle sue proposte con azioni di sensibilizzazione sociale e culturale sui temi della prossimità e reciprocità.
casazambiasi@consolida.it www.casa-zambiasi.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Lino Guidolin direzione.casazambiasi@ consolida.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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La Cooperativa si è avvalsa, in passato, della presenza degli obiettori di coscienza e a seguito della riforma del Servizio Civile, si è ritenuto importante rinnovare tale opportunità. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Vietato Oscurare i Grandi Sogni dei Piccoli” Mara Maccani e Federica Penasa.
CITTÀ FUTURA
CHI SIAMO
Via G.D. Romagnosi, 26 38122 Trento
telefono 0461 263155 fax 0461 263894
Città Futura è una cooperativa sociale che si occupa, fin dalla sua costituzione nel 1993, di servizi all’infanzia. E’ nata per rispondere all’accresciuta richiesta da parte delle famiglie di servizi educativi e di supporto per i bambini nella fascia di età 0-3 anni. Nel corso degli anni Città Futura ha conosciuto un costante incremento che l’ha portata ad ampliare e qualificare i propri servizi dai Nidi d’infanzia, alla Ludoteca, all’area gioco Ambarabacicicocò, ai laboratori Archimede (3-6 anni), ai Servizi estivi (3-6 anni) e allo Spazio Marsupio. I diversi servizi sono gestiti sia direttamente, sia attivando convenzioni con le amministrazioni pubbliche. Sono principalmente tre le caratteristiche che contraddistinguono la nostra organizzazione. L’attenzione, anzitutto, non solo verso il bambino ma verso la famiglia. Accogliere un bambino per Città Futura significa ricevere tutta la sua famiglia e progettare un percorso educativo, affettivo e di crescita complessivo. Città Futura aderisce al Consorzio Provinciale delle Cooperative Sociali Con.Solida ed alla Federazione Trentina della Cooperazione.
info@citta-futura.it www.citta-futura.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Il Servizio Civile è la possibilità per i giovani interessati di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Il tutto attraverso l’agire concreto all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza, tutela ambientale, educazione e promozione culturale
info@citta-futura.it
SETTORE
ASSISTENZA
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COLLEGIO ARCIVESCOVILE CELESTINO ENDRICI
CHI SIAMO
Via mons. C. Endrici, 23 38122 Trento
telefono 0461 1731200 fax 0461 1731288
Il Collegio Arcivescovile Celestino Endrici è un’Istituzione dell’Arcidiocesi di Trento fondata nel 1863 in occasione del III centenario del Concilio Ecumenico di Trento. Gli obiettivi sinteticamente espressi sono: sviluppare la formazione dei giovani attraverso la scuola e la cultura in un orizzonte cristiano della vita. La formazione dell’Uomo attraverso la cultura parte da un presupposto di fondo che più spazio viene garantito alla ragione, maggior garanzia viene assicurata alla Persona per la sua crescita e per il convivere sociale all’insegna del rispetto e della collaborazione vicendevole. In questa prospettiva in più di 140 anni di storia, il Collegio Arcivescovile ha attivato diverse scuole ed il convitto. Nella sede di Trento operano il Liceo Classico, Scientifico e Linguistico Europeo; le Scuole Medie, le Scuole Elementari, il convitto e la residenza universitaria e sono ospitati circa 1300 studenti. Nella sede di Rovereto sono operativi: il LIA (Liceo Internazionale Arcivescovile), le scuole Medie e le Scuole Elementari, oltre alla residenza che può accogliere circa 460 studenti.
collegioarcivescovile@ arcivescoviletrento.it www.arcivescoviletrento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Filippo Galli filippogalli@arcivescoviletrento.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
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L’adesione al Servizio Civile nasce dall’obiettivo di offrire ai giovani la possibilità di formarsi ed attivarsi in progetti nell’ambito educativo e dell’assistenza all’interno delle strutture di Trento e Rovereto. Si vuole coinvolgere giovani che condividono i valori cristiani e la mission educativa del Collegio Arcivescovile all’interno di progetti di assistenza nei due convitti, in progetti di educazione e promozione culturale e in progetti di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nelle due biblioteche e nel Museo.
COMPRENSORIO DELLA BASSA VALSUGANA E DEL TESINO
CHI SIAMO
Piazzetta Ceschi, 1 38051 Borgo Valsugana (TN)
Il Comprensorio Bassa Valsugana e del Tesino, su delega della Provincia Autonoma di Trento, svolge funzioni che riguardano l’attività socio-assistenziale, il diritto allo studio e le agevolazioni per l’edilizia pubblica e agevolata. Su delega dei Comuni, il Comprensorio svolge l’attività riguardante tutto il ciclo dei rifiuti solidi urbani (raccolta, raccolta differenziata e smaltimento). Tutte le attività svolte dal Comprensorio sono dirette a favorire la crescita civile ed economico-sociale della popolazione, a rafforzarne l’unità, il senso di appartenenza e la partecipazione. L’area del territorio del Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino comprende 21 comuni e precisamente: Bieno, Borgo Valsugana, Carzano, Castello Tesino, Castelnuovo, Cinte Tesino, Grigno, Ivano Fracena, Novaledo, Ospedaletto, Pieve Tesino, Roncegno Terme, Ronchi, Samone, Scurelle, Spera, Strigno, Telve, Telve di Sopra, Torcegno e Villa Agnedo.
telefono 0461 755555 fax 0461 755592
segreteria@c3tn.it www.c3tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Alessandra Zotta zotta.alessandra@c3tn.it
SETTORE
Il Comprensorio aderisce al Servizio Civile in settori volti a migliorare la qualità dei servizi indirizzati agli anziani, ai giovani, ai minori e alle famiglie. I progetti hanno un duplice scopo: da un lato rinnovare la struttura grazie agli stimoli portati dai volontari e dall’altro offrire ai giovani un’occasione di crescita professionale spendibile nel mercato del lavoro. Il Comprensorio ha già maturato delle esperienze progettuali nel settore delle politiche giovanili coinvolgendo un gruppo di giovani italiani assieme a giovani provenienti da altri paesi europei. E’ intenzione del Comprensorio avviare progetti che interessino le politiche giovanili e, in particolare, i centri di aggregazione per i giovani.
ASSISTENZA
163
COMUNE DI ANDALO
CHI SIAMO
Piazza Centrale, 1 38010 Andalo (TN)
telefono 0461 585275 fax 0461 589627
Biblioteca Intercomunale Altopiano Paganella Brenta
La Biblioteca Intercomunale è l’Ufficio Culturale dei Cinque comuni dell’Altopiano della Paganella e nasce nel 1995. La sede centrale di Andalo è affiancata dai punti di lettura di Molveno, Fai della Paganella, Cavedago e Spormaggiore. E’ un servizio rivolto a tutti i cittadini residenti ed ospiti nel territorio, senza distinzioni di età, di istruzione e di professione. Concorre all’educazione permanente e soddisfa ogni esigenza di lettura, informazione, aggiornamento e studio, realizzando un moderno servizio di ricerca, informazione e documentazione. La Biblioteca si ispira ai principi enunciati nel Manifesto UNESCO per le Biblioteche pubbliche. Attualmente dispone di circa 40.000 volumi, più altro materiale multimediale (3.000 documenti circa). I servizi offerti prevedono il prestito a domicilio e la consultazione in sede di cataloghi elettronici, ricerche e consulenze bibliografiche, navigazione Internet, videoteca, fonoteca, emeroteca, fototeca. La Biblioteca sviluppa numerosi progetti speciali rivolti alla scuola e all’infanzia ed opera nel recupero e nella valorizzazione della storia locale.
andalo@biblio.infotn.it www.bibliopaganella.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Graziano Cosner graziano.cosner@biblio.infotn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
La Biblioteca intende dare la possibilità ai giovani di “fare cultura” con le proprie competenze, mani, cuore ed emozioni. Nel 2009 ha partecipato al progetto “Webmaster creativi per la cultura. Comunicare la Biblioteca in internet” Oliver Pace.
COMUNE DI ARCO
CHI SIAMO
Piazza III Novembre, 3 38062 Arco (TN)
telefono 0464 583607 fax 0464 583609
Il Comune di Arco è un ente autonomo che ispira la propria azione politica ed amministrativa alla cura degli interessi dei cittadini e alla tutela dei loro diritti. Il Comune di Arco tramite il proprio Assessorato alle Politiche Sociali attua interventi a favore della famiglia (percorsi formativi per nonni, papà e coppie in difficoltà; percorsi rivolti alla formazione e al sostegno della genitorialità), dei giovani (attraverso il centro di aggregazione giovanile “A. Gio” attivo dall’ottobre 2000, la partecipazione al piano di zona delle politiche giovanili, le attività ludico ricreative estive per ragazzi, il progetto di educazione alla salute, il patrocinio di progetti rivolti al protagonismo giovanile etc.), degli anziani (progetto attività motoria, orti per anziani, accoglimento e mantenimento in strutture residenziali protette etc.), delle categorie protette ed emarginati (progetto Azione 10 e casa alloggio), del volontariato (erogazione di contributi), della generalità dei cittadini (alloggi comunali, alloggi per anziani, Servizio Civile).
sociale@comune.arco.tn.it www.comune.arco.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Viviana Sbaraini viviana.sbaraini@comune.arco. tn.it
SETTORE
Nell’ambito delle politiche sociali il Comune di Arco ha svolto per molti anni un importante attività di assistenza rivolta ai propri cittadini in stato di bisogno grazie all’opera degli obiettori di coscienza. Per garantire una continuità nell’attività di assistenza e animazione anche dopo la sospensione della leva obbligatoria, a partire dal 2004 il Comune di Arco ha realizzato due progetti di Servizio Civile. I progetti hanno perseguito la finalità di potenziare il servizio di “vicinanza continua” presso il domicilio di persone anziane o in stato di bisogno, di favorire l’aggregazione e il protagonismo giovanile attraverso il supporto ai due educatori professionali impiegati presso il centro comunale “A. Gio” e di valorizzare le capacità e le conoscenze dei giovani volontari. Il Comune di Arco intende proporre anche per gli anni futuri progetti di Servizio Civile con le medesime finalità nei settori socio – assistenziale e culturale. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Vo.Ci. del Sarca” Stefano Canali e Alberto Gilli.
ASSISTENZA
AMBIENTE
165
COMUNE DI BASELGA DI PINÈ
CHI SIAMO
Via Cesare Battisti, 22 38042 Baselga di Piné (TN)
telefono 0461 557024 fax 0461 558660
Il comune di Baselga di Pinè, superficie di Kmq 40,84, si estende per la maggior parte nel settore meridionale dell’Altopiano di Pinè ed in piccola parte sulle estreme pendici meridionali della Catena del Lagorai. Conta circa 4700 abitanti ed è suddiviso in dieci frazioni: San Mauro, Tressilla, Baselga, Vigo – Ferrari, Montagnaga, Miola, Faida, Ricaldo, Sternigo, Rizzolaga. Sorto con i comuni di Miola, Bedollo e Lona Lases come unità amministrativa nel 1875 sulle ceneri della “Comunità delle regole della Montagna di Pinè”, ha acquisito l’estensione attuale nel 1928 con l’inclusione del Comune di Miola. Il Comune, a forte vocazione turistica sviluppata fin dal secolo XIX nei due poli di turismo lacuale a Serraia e religioso a Montagnaga, oggi è una delle più riconosciute località di turismo estivo della Provincia di Trento. E grazie allo Stadio del Ghiaccio (Ice Rink) di Miola è diventato il principale centro italiano del pattinaggio velocità su ghiaccio. Il comune di Baselga di Pinè promuove lo sviluppo della propria Comunità secondo i principi e le linee espressi dal proprio Statuto Comunale.
c.baselgadipine@comuni.infotn.it www.comunebaselgadipine.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Marina Ferrari marina.ferrari@comuni.infotn.it
SETTORE
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PATRIMONIO ASSISTENZA ARTISTICO E CULTURALE
La Pubblica Biblioteca Comunale di Baselga di Pinè è l’agenzia culturale e informativa stabile istituita dall’Amministrazione Comunale per soddisfare i bisogni culturali di base dell’intera Comunità locale. Alla direzione della stessa è affidata l’attuazione delle iniziative culturali promosse dall’Assessorato Comunale alla Cultura. L’esperienza del Comune di Baselga di Pinè nell’ambito del Servizio Civile risale al 1985 con l’impiego di obiettori di coscienza presso la Pubblica Biblioteca, nella quale fino al 2004 decine di obiettori di coscienza hanno prestato servizio con soddisfazione reciproca. Con la riforma del Servizio Civile Nazionale, l’Amministrazione Comunale ha considerato importante valorizzare l’esperienza organizzativa e gestionale maturata nel passato aderendo alla nuova opportunità. L’intenzione è di presentare annualmente un progetto di utilità comunitaria nel settore dell’educazione e della promozione culturale.
COMUNE DI BORGO VALSUGANA
CHI SIAMO
Piazza Degasperi, 20 38051 Borgo Valsugana (TN)
Il Comune di Borgo Valsugana, situato nel comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino, è un ente pubblico territoriale e conta circa 6500 abitanti. Per quanto riguarda le attività svolte nell’ambito delle politiche sociali esso promuove iniziative variegate per fasce d’età, realizza progetti e sostiene interventi mirati che abbiano come finalità primaria il benessere psico-fisico della persona (a prescindere dalla sua età anagrafica) come singolo e come componente di un gruppo (dalla cellula più piccola come la famiglia all’intera comunità).
telefono 0461 758700 fax 0461 758787 comune@comune.borgo-valsugana.tn.it www.comune.borgo-valsugana.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Il Comune di Borgo è iscritto all’albo provinciale come ente di Servizio Civile di IV classe. L’esperienza del Comune di Borgo Valsugana nell’ambito del Servizio Civile risale al 1985 con l’impiego di obiettori di coscienza. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Alleanza educativa” con la partecipazione di Akhila Zanghellini.
Tullia Quaiatto tullia.quaiatto@comune. borgovalsugana.tn.it anagrafe@comune. borgovalsugana.tn.it
SETTORE
ASSISTENZA
167
COMUNE DI BRENTONICO
CHI SIAMO
Via Fabio Filzi, 35 38060 Brentonico (TN)
telefono 0464 399105/399111 fax 0464 399120
Il Comune di Brentonico si estende sulla parte settentrionale del Monte Baldo, tra la Valle dell’Adige ed il lago di Garda. Il territorio comunale è caratterizzato da un’orografia quasi multiforme cha va dalla collina alla montagna, ed ha come centro l’abitato di Brentonico. La vastità del territorio ed il numero dei residenti (poco meno di 4.000, ma che nei periodi turistici aumentano in modo considerevole) configurano Brentonico come uno dei maggiori tra i 223 Comuni della Provincia di Trento. Il territorio è a vocazione turistica, con la presenza di alcune strutture alberghiere rilevanti (soprattutto nelle stazioni montane) e di strutture ricettive nelle frazioni e nel centro. La popolazione residente svolge la propria attività lavorativa nel fondovalle e nei centri maggiori della Provincia (Trento e soprattutto Rovereto), con impieghi nei settori di industria e servizi. In ambito socio-culturale il Comune di Brentonico è particolarmente sensibile ed attento nell’organizzazione e supporto alle iniziative e servizi rivolti ai bambini, ai giovani, agli adulti, agli anziani ed ai cittadini stranieri.
tributi@comune.brentonico.tn.it www.comune.brentonico.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Annalisa Passerini annalisa.passerini@comune. brentonico.tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Con il Servizio Civile il Comune di Brentonico intende valorizzare i giovani, rendendoli protagonisti sul territorio di esperienze significative di “cittadinanza attiva”, attraverso la partecipazione ed il supporto ai servizi erogati ed alle attività proposte da parte dell’Amministrazione. La valorizzazione dei giovani e l’ottimizzazione delle risorse presenti sul territorio possono infatti, in prospettiva, portare ad un miglioramento del rapporto cittadini-servizi, per rispondere ai numerosi e diversificati bisogni espressi dalla collettività, con particolare attenzione e coinvolgendo maggiormente le fasce più deboli della comunità. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Informare, orientare, aiutare per far crescere la comunita” Eleonora Buttiglione e Valentina Pilati.
COMUNE DI CALDONAZZO
CHI SIAMO
Il Comune di Caldonazzo, Ente Pubblico Locale con oltre 3200 residenti, è un’Istituzione che, in base alle finalità del proprio Statuto, ritiene prioritaria la promozione della cultura e delle varie iniziative e manifestazioni a carattere culturale e ricreativo. E’ molto sviluppata l’attività di volontariato con la presenza di oltre 40 associazioni operanti nel Comune che promuovono iniziative e appuntamenti di carattere culturale e ricreativo.
Piazza Municipio, 1 38052 Caldonazzo (TN)
telefono 0461 723123/724380 fax 0461 724544
comune@comune.caldonazzo.tn.it www.comune.caldonazzo.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Il Comune di Caldonazzo ha chiesto e ottenuto l’accreditamento e l’iscrizione all’albo della Provincia Autonoma di Trento degli Enti di Servizio Civile Nazionale con lo scopo di coinvolgere i giovani in progetti culturali e ricreativi. In particolare le energie dei ragazzi e delle ragazze potranno essere valorizzate nella programmazione e gestione di manifestazioni e occasioni culturali sotto la regia dell’Amministrazione Comunale e tramite il supporto della Biblioteca.
Rosaria Fedel caldonazzo@biblio.infotn.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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COMUNE DI CENTA SAN NICOLO’
CHI SIAMO
Via Municipio, 2 38040 Centa San Nicolò (TN)
telefono 0461 722124 fax 0461 722179
Il Comune di Centa San Nicolò è un ente pubblico territoriale della Provincia di Trento. E’ situato sull’altipiano della Vigolana e si affaccia sul lago di Caldonazzo, che dista circa venti chilometri da Trento. Nell’ambito delle proprie competenze il Comune è impegnato: ♦ nell’ambiente e protezione civile, curando e valorizzando il bosco, i sentieri, il nuovo parco fluviale sul torrente Centa, caratterizzato da percorsi didattici, naturalistici, storici e vecchi mulini, presidiando l’ampio territorio e i masi; ♦ nell’assistenza con interventi a sostegno della Terza Età (Università della Terza Età, Gestione Casa Anziani), dei Giovani (creazione di “Spazio giovani” da gestire e promuovere, Progetto Giovani) e di categorie speciali (Azione 10); ♦ nell’ambito culturale, con la realizzazione di una importante iniziativa di risonanza provinciale: il concorso letterario, ormai ventennale, “La Fiaba e il Racconto di Natale”; ♦ nell’organizzazione di numerosi corsi, laboratori ricreativi-didattici, cicli di conferenze, incontri, concerti, nell’allestimento di mostre, proiezioni di film, eventi folkloristici importanti (“La barela de Carneval”, a Pasqua “El luni dei ovi”,…); ♦ nella promozione del libro e della lettura presso la biblioteca comunale.
c.centasannicolo@comuni. infotn.it www.comune.centasannicolo. tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Cinzia Frisanco cs.frisanco@alice.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE AMBIENTE
170
Il Comune di Centa San Nicolò ha ospitato continuativamente, dal 1995 fino al 2000, esperienze di Servizio Civile sostitutivo della leva militare, impiegando gli obiettori nei servizi culturali (biblioteca, corsi di informatica ai giovani, assistenza ai compiti), sociali (progetti di sostegno agli anziani), ambientali (valorizzazione del territorio). L’adesione al Servizio Civile rappresenta, pertanto, una nuova tappa di questo percorso di attenzione verso i giovani dei quali ci si propone di valorizzare le qualità e le competenze nell’ambito di uno scambio e di una crescita formativa ed umana reciproca. Il Comune di Centa San Nicolò intende presentare progetti relativi: ♦ all’educazione e promozione culturale (progetto di incontro alla lettura dei giovani, implementazione del costruendo sito web del Comune, animazione culturale dei ragazzi, promozione del nuovo Spazio giovani con incontri, musica, attività formative e di aggregazione, conferenze, mostre, incontri); ♦ all’educazione ambientale (attività di valorizzazione del Parco Fluviale del torrente Centa con ideazione, progettazione, esecuzione di laboratori e percorsi sull’ambiente (flora, fauna, acqua), sui manufatti storici recuperati come i mulini e gli orti, in rapporto alla riscoperta delle tradizioni agro-ambientali del territorio); ♦ del sociale (animazione e partecipazione a progetti per giovani, anziani e associazioni di volontariato).
COMUNE DI DRO
CHI SIAMO
Via Torre, 1 38074 Dro (TN)
Tratto della Valle del Sarca, situato tra Toblino e Riva del Garda abitato sin dall’antichità. Stazione romana, la mitica città di Kas è oggetto della leggenda che la vide sepolta sotto la frana delle Marocche. Nel Medioevo Dro vide la dominazione dei Sejani (discendenti da Carlo Magno) che costruirono il loro castello su un dosso poco fuori l’abitato ed estesero il loro dominio sulla Valle di Cavedine fino al 1273, quando subentrarono i Conti d’Arco. Venne risparmiata dall’incendio conseguente alla passata del generale Vendome grazie alla devozione a S.Antonio, al quale è dedicata una delle chiese del paese. Grazie alla bonifica dell’800, Dro diventa famosa per il clima mite, per i vini e per la coltivazione dell’ulivo e delle susine. La sua natura giuridica è Ente territoriale - autonomo con finalità proprie e delegate.
telefono 0464 545511 fax 0464 545520 dro@biblio.infotn.it www.comunedro.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Dino Sommadossi dro@biblio.infotn.it
SETTORE
Il Comune di Dro intende avviare progetti di Servizio Civile per inserire i giovani in diverse iniziative di valorizzazione culturale, quali “Drodesera” e il progetto di archiviazione d’immagini della storia locale, e per offrire loro la possibilità di un’esperienza nell’ambito dell’animazione culturale e in quello delle biblioteche. Il Comune di Dro si è avvalso in passato della presenza degli obiettori di coscienza. Con la riforma del Servizio Civile, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di rinnovare tale opportunità ai giovani al fine di valorizzare i propri servizi, supportando il personale del Comune e potenziando i servizi all’utenza. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Le strade della memoria” Nadine Aisha Cont, Laura Marinelli e Mirco Matteotti.
PATRIMONIO ARTISTICO E ASSISTENZA CULTURALE
171
COMUNE DI LAVARONE
CHI SIAMO
Frazione Gionghi, 107 38046 Lavarone (TN)
telefono 0464 783832 fax 0464 783059
lavarone@biblio.infotn.it www.comune.lavarone.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Morena Bertoldi lavarone@biblio.infotn.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
172
Il Comune di Lavarone è un ente pubblico territoriale appartenente alla provincia di Trento. Situato nell’estrema propaggine sud-orientale del Trentino, dista 30 km circa dai centri cittadini di Trento e Rovereto. Nell’ambito delle proprie competenze il Comune è impegnato in interventi a sostegno della Terza Età (Gestione Casa Anziani, collaborazione con l’UTETD), dei giovani (Progetto Giovani, Progetto Lavoro sugli Altipiani), di categorie speciali (Azione 10), nonché nella qualificazione e nella salvaguardia del territorio e del patrimonio ambientale. Per quanto attiene in particolare l’ambito culturale è impegnato nella valorizzazione delle testimonianze storiche e dei manufatti presenti sul territorio nonché nel recupero e nella valorizzazione della propria memoria mediante la cura e la pubblicazione di studi e saggi. Cura e partecipa all’organizzazione di convegni/giornate di studio riguardanti l’arte, la storia, l’ambiente del proprio territorio, all’organizzazione di conferenze e incontri di vario argomento, rassegne librarie, concerti, allestimento mostre. Attraverso la biblioteca comunale svolge attività di promozione del libro e della lettura, organizza corsi, promuove incontri, conferenze, presentazioni di libri, laboratori a carattere ricreativo-didattico. Attraverso la Fondazione Belvedere-Gschwent cura la gestione e la valorizzazione di Forte Belvedere (ripristino e valorizzazione, pubblicazioni, mostre, conferenze, ecc.).
Il Comune di Lavarone ha ospitato continuativamente, fino alla sua sospensione, esperienze di Servizio Civile sostitutivo alla leva militare, impiegando gli obiettori nei servizi culturali (biblioteca) e sociali (progetti di sostegno agli anziani). L’adesione al Servizio Civile rappresenta pertanto una nuova tappa di questo percorso di attenzione verso i giovani, dei quali ci si propone di valorizzare le qualità e le competenze nell’ambito di uno scambio e di una crescita formativa ed umana reciproche. In quest’ottica il Comune di Lavarone intende presentare progetti negli ambiti: ♦ del sociale (animazione e partecipazione a progetti riguardanti anziani e giovani); ♦ dell’educazione e promozione culturale (progetti di promozione del libro e della lettura in particolare rivolti a bambini e giovani, elaborazione contenuti e aggiornamento del sito web della biblioteca); ♦ del patrimonio artistico e culturale (ideazione, progettazione, esecuzione di laboratori didattici relativi alla Prima guerra mondiale e l’uso delle fonti storiche, ideazione, progettazione ed esecuzione di progetti di animazione culturale incontri, conferenze, allestimento mostre ecc.). Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Una biblioteca per la comunità” Francesco Azzolini ed Elisa Bertoldi. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Biblioteca amica” con la partecipazione di Selene Zucal.
COMUNE DI LAVIS
CHI SIAMO
Lavis è un Comune del Trentino, situato nella Valle dell’Adige, sviluppatosi attorno al torrente Avisio, che segna il confine con il vicino Comune di Trento. Dal nucleo centrale a ridosso della collina del “Paion”, l’abitato si è progressivamente esteso verso la statale del Brennero e, superata questa, nella piana agricola ad ovest. Il boom edilizio degli anni ‘60 con la creazione di nuovi quartieri residenziali ha comportato un conseguente aumento della popolazione, che oggi ammonta ad 8.000 abitanti circa.
Via G. Matteotti, 45 38015 Lavis (TN)
telefono 0461 248111 fax 0461 246327
info@comunelavis.it www.comunelavis.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Iscritto all’Albo Provinciale degli Enti di Servizio Civile, il Comune di Lavis intende coinvolgere i giovani in progetti attivi nel settore dell’assistenza, in particolare volti a qualificare la vita di anziani e giovani. Nel 2008 è stato attivato il progetto “Animarsi per animare” con l’adesione di Matteo Avi e Daniele Osti. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “GIOVANI INSIEME AI GIOVANI: per condividere, riflettere, crescere.” Eleonora De Martino, Davide Pisetta e Luca Sicher.
Silvia Franchini Antonella Magotti franchini@comunelavis.it attiv.sociali@comunelavis.it
SETTORE
ASSISTENZA
173
COMUNE DI LEVICO TERME
CHI SIAMO
Il Comune di Levico Terme è uno dei maggiori centri della Valsugana; si estende su una superficie di 62,88 kmq con un’altitudine dai 2002m della Panarotta ai 425m del fondovalle. Oltre al centro di Levico, il Comune conta le frazioni di Campiello e Vetriolo, Barco, Santa Giuliana e Quaere per complessivi 7.300 abitanti al 31 dicembre 2008.
Via Marconi, 6 38056 Levico Terme (TN)
telefono 0461 710211 fax 0461 710230
attivitaeconomichesociali@ comune.levico-terme.tn.it www.comune.levico-terme.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Roberto Trentin trentinroberto@comune.levicoterme.tn.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
174
Il Comune di Levico Terme ritiene di prevedere l’impiego di giovani in servizio civile al fine di offrire un’esperienza che contribuisca alla loro formazione civica, sociale, culturale e professionale nonché alla realizzazione di attività integrative rispetto a quelle normalmente realizzate dagli uffici e dai servizi comunali. Prevede la presentazione e gestione di progetti di servizio civile per il coinvolgimento e la partecipazione di giovani ragazzi e ragazze in attività di promozione culturale, educazione, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico, storico, documentario e settore giovani.
COMUNE DI PERGINE VALSUGANA
CHI SIAMO
Piazza Municipio, 7 38057 Pergine Valsugana (TN)
telefono 0461 502442 fax 0461 502436
Il Comune di Pergine Valsugana rappresenta un ente pubblico territoriale piuttosto ampio. Si tratta, infatti, del terzo comune Trentino più grande per numero di abitanti, circa 20.000, situato in una zona geografica strategica. Si trova a pochi chilometri dal capoluogo Trento, in una valle che è via di comunicazione tra Trentino e Veneto. E’ un comune particolarmente attivo dal punto di vista sociale e culturale, sono presenti infatti numerose associazioni culturali, educative, teatrali, sociali, di volontariato, scout che rendono la piccola cittadina un luogo accogliente, dinamico e stimolante. Negli ultimi anni il Comune sta sviluppando politiche per la famiglia e i giovani fornendo servizi ai cittadini e proponendo attività di svago e divertimento per ogni target. Per i giovani, in particolare, è stato attivato un Centro Giovani che è diventato punto di riferimento per molti ragazzi che abitano in questa zona e che offre attività di ogni tipo: escursioni estive, sostegno scolastico, laboratori tematici, iniziative di svago, ecc. Il Comune di Pergine è stato fra i primi ad aderire al Piano Giovani di Zona ed ora si sta attivando anche per ottenere l’accreditamento per accogliere ragazzi del Servizio Volontario Europeo.
sociale@comune.pergine.tn.it www.comune.pergine.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Enio Tomaselli sociale@comune.pergine.tn.it
SETTORE
Il Comune di Pergine Valsugana è impegnato da tempo nell’individuare, assieme ai giovani del proprio territorio, modi e percorsi di responsabilizzazione che poggiano su una definizione positiva dell’età giovane e che puntano a sostenere il protagonismo dei giovani e il sostegno alle loro competenze in una fase difficile di passaggio verso la cittadinanza piena. L’offerta del Servizio Civile si inserisce a pieno titolo in questo percorso. L’altra motivazione fondante che spinge il Comune di Pergine Valsugana ad aderire alla proposta di Servizio Civile è la forte caratterizzazione etica che permea tale opportunità. Concetti quali solidarietà sociale, formazione civica, solidarietà e cooperazione nei riguardi della tutela dei diritti della persona sono elementi essenziali nell’elaborazione di politiche giovanili che non hanno come unica finalità lo svago ed il divertimento, ma che mirano soprattutto a sostenere la crescita di cittadini consapevoli e maturi.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
175
COMUNE DI ROMALLO
CHI SIAMO
Via A. Bertolini, 11 38028 Romallo (TN)
Il Comune di Romallo è un ente pubblico territoriale con circa 600 abitanti situato in Valle di Non nella zona della “Terza Sponda”. La realtà economica e sociale in cui opera è prevalentemente agricola anche se negli ultimi anni, sia per merito dell’attività di programmazione svolta dal Comune che per esigenze di carattere contingente, si stanno progressivamente affermando altre attività economiche integrative basate sul turismo sostenibile. Al fine di sviluppare e aumentare tali attività, l’amministrazione comunale si è attivata, in collaborazione con altri enti pubblici, per realizzare un parco fluviale e sta programmando varie altre iniziative che possano diversificare l’attività economica limitando la pericolosa dipendenza dalla monocoltura della mela.
telefono 0463 432137 fax 0463 432137
c.romallo@comuni.infotn.it www.comuneromallo.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Luciano Covi c.romallo@comuni.infotn.it
SETTORE
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AMBIENTE ASSISTENZA
Al fine di ravvivare e diversificare l’attività economica e sociale della zona e garantire la possibilità a persone giovani di prestare la propria collaborazione per la crescita della comunità di Romallo e dei paesi limitrofi, il Comune di Romallo è ora iscritto all’Albo Provinciale degli enti di Servizio Civile. Obiettivo principale del progetto è lo sviluppo dell’attività sociale, culturale e turistica della zona in collaborazione con il centro Carrefour delle Alpi. Nel 2009 ha partecipato al progetto “Sviluppo sostenibile e valorizzazione della risorsa acqua nel Parco Fluviale del Novella” Ania Paternoster. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Biodiversità e sviluppo sostenibile nel Parco Fluviale del Novella” con la partecipazione di Arianna Pedri e Filippo Ziller.
COMUNE DI ROVERETO
CHI SIAMO
Piazza Podestà, 11 38068 Rovereto (TN)
Il Comune di Rovereto, situato nel comprensorio della Vallagarina, è un ente pubblico territoriale e rappresenta il secondo Comune della Provincia Autonoma di Trento per popolazione residente (33 mila abitanti) e superficie del proprio territorio. L’organizzazione amministrativa del comune si ispira ai principi della imparzialità, della partecipazione, della responsabilità, della semplicità, della trasparenza delle procedure e dell’efficienza dei servizi ed ha quale obiettivo ultimo, il soddisfacimento delle esigenze della comunità cittadina. La denominazione risale alla toponomastica romana “Roboretum”, ossia selva di querce, albero che abbonda nella valle ed è effigie dello stemma comunale.
telefono 0464 452111 fax 0464 452176 brusaporcopaola@comune. rovereto.tn.it personale@comune.rovereto.tn.it www.comune.rovereto.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
L’esperienza del Comune di Rovereto riguardo al Servizio Civile risale al 1985 con l’impiego di obiettori di coscienza nell’ambito delle attività sociali, culturali e di prevenzione del disagio giovanile ed dell’emarginazione sociale. L’Amministrazione Comunale offre ai giovani l’opportunità di partecipare ai propri progetti negli ambiti dell’assistenza e della cultura.
Paola Brusaporco brusaporcopaola@comune. rovereto.tn.it personale@comune.rovereto.tn.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
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COMUNE DI TRENTO
CHI SIAMO
Via R. Belenzani, 19 38122 Trento
telefono 0461 884240/235062 fax 0461 884849
Il Comune di Trento, capoluogo di Provincia è situato nel comprensorio della Valle dell’Adige e conta circa 100.000 abitanti. Coerentemente con le sue finalità di promozione della pace, dei diritti civili e umani, di ricerca, di educazione, di informazione e di formazione dei giovani, è iscritto come ente per il Servizio Civile ed ha attivato progetti già dal 2003. In particolare i servizi dell’Amministrazione che possono elaborare progetti di Servizio Civile sono: ♦ PROGETTO POLITICHE GIOVANILI ♦ SERVIZIO AMBIENTE ♦ SERVIZIO ATTIVITA’ SOCIALI ♦ SERVIZIO BIBLIOTECHE ♦ SERVIZIO CULTURA
ufficio_politichegiovanili@comune. trento.it www.trentogiovani.it www.comune.trento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Rosanna Wegher ufficio_politichegiovanili@ comune.trento.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
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Il Comune di Trento si è impegnato nell’accoglienza di giovani in Servizio Civile attraverso progetti volti a costituire opportunità di socializzazione, creatività, progettualità e formazione. Progetti capaci di promuovere una cultura della partecipazione e della cittadinanza attiva, di sostenere i percorsi di crescita personale e professionale dei giovani e di introdurre elementi innovativi e di qualità, nell’azione dell’Amministrazione. Il Comune di Trento ha potuto contare sull’impegno e sulla partecipazione di giovani in progetti di Servizio Civile nella cornice delle Politiche Giovanili sino dal 2003. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “5 giovani per un team creAttivo: animazione e sensibilizzazione a misura di bambino@” Sara Ambrosi, Massimiliano Decarli, Massimiliano Feller, Alessandro Perini e Chiara Zambiasi; “Giovani creativi per comunicare la città ai giovani” Jacopo Alfieri, Susanna Caldonazzi e Costanza Garavelli. Al progetto “Stop ai rifiuti” e “TrentoKyoto - cercasi volontari per sensibilizzarte i cittadini del Comune di Trento sui rifiuti ed energia” Maria Grazia Giacomoni e Silvia Tarter. Nel 2010 sono stati attivati tre progetti con la partecipazione di numerosi ragazzi: ♦ “5 giovani per un team creAttivo: animazione e sensibilizzazione a misura di bambin@2” (Davide Boselli, Francesca Braito, Eleonora Raffini, Lara Scartezzini e Martina Tenaglia) ♦ “Giovani creativi per comunicare. Documentare e promuovere opportunità per giovani, infanzia e famiglie” (Arianna Aste, Anna Galvagni, Ivan Piacentini e Romina Vicentini) ♦ “Stop ai rifiuti e TrentoKyoto cercasi volontari per sensibilizzare i cittadini del comune di Trento su rifiuti e risparmio energetico” (Arianna Moser e Leopoldo Zuanelli Brambilla).
COMUNE DI VIGOLO VATTARO
CHI SIAMO
Piazza del Popolo, 9 38049 Vigolo Vattaro (TN)
Il Comune di Vigolo Vattaro è situato sull’Altipiano della Vigolana a quota 792 m s.l.m. tra i contrafforti della Marzola (1738 m) e della Vigolana (2.150 m). L’abitato è dominato da Castel Vigolo sul versante est del monte Marzola di cui è conservata presso l’Archivio di Stato di Trento la “Carta di Castel Vigolo” risalente al 1214 nella quale si sancisce l’impegno fra “gli uomini di Vigolo” ed il vescovo Vanga per la tenuta del castello stesso. Il Comune di Vigolo Vattaro è un paese a forte vocazione agricola.
telefono 0461 848812 fax 0461 845002 segreteria@comune. vigolovattaro.tn.it www.comune.vigolovattaro.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Franca Rigotti franca.rigotti@biblio.infotn.it
SETTORE
Il Comune di Vigolo Vattaro vanta un’ampia esperienza nell’ambito del servizio civile che risale al 1986 con l’impiego degli obiettori di coscienza presso la Biblioteca Intercomunale di Vigolo Vattaro. Di quell’epoca è ancora attivo il festival di musica da camera “Estate in musica” nato dall’impegno e dalla proposta degli allora obiettori di coscienza. L’Amministrazione comunale, inoltre, ha promosso e portato avanti le politiche giovanili sull’Altipiano della Vigolana quale occasione propositiva e formativa per i giovani. In questo contesto si innesta l’adesione del Comune al Servizio Civile Nazionale con l’intenzione di promuovere ulteriormente le azioni nei confronti dei giovani in un’ottica di scambio e crescita comune.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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COMUNE DI VILLA LAGARINA Documentato a partire dal medioevo (secoli XII-XIII), il Comune di Villa Lagarina, subì in epoca napoleonica (1810) e quindi durante il governo fascista (1929) delle modifiche istituzionali, in seguito alle quali altri comuni vennero aggregati a Villa Lagarina. Nel 1955 avvenne il definitivo assetto, in base al quale il comune è oggi formato dal capoluogo Villa Lagarina (180 m. slm, 1620 abitanti) e dalle frazioni: Pedersano (400 m. slm, 843 abitanti), Castellano (800 m. slm 596 abitanti) e Piazzo (200 m. slm 368 abitanti). Altre località abitate di una certa importanza sono Cesuino e Cei. Data la sua posizione centrale rispetto all’area lagarina, al collegamento (ponte) con la vicina cittadina di Rovereto, al collegamento diretto (casello) con la rete autostradale, all’esistenza di importanti servizi pubblici (scuole, sicurezza, presidi medici, istituzioni culturali), ad una vivace vita economica e produttiva, Villa Lagarina si pone come centro di riferimento per i comuni della destra Adige limitrofi. Villa Lagarina può contare, inoltre, sia su importanti valenze storico-culturali: palazzi signorili del centro storico del capoluogo, chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta considerata tra le massime espressioni di arte barocca a livello provinciale, Filatoio di Piazzo, Museo Diocesano; sia su interessanti valenze ambientali quale lo splendido laghetto alpino di Cei, segreteria@comune.villalagarina.tn.it sito di interesse comunitario e riserva naturale. CHI SIAMO
Piazzetta E. Scrinzi, 3 38060 Villa Lagarina (TN)
telefono 0464 494222 0464 494208 fax 0464 494217
www.comune.villalagarina.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Mirtis Baldessarelli cultura@comune.villalagarina. tn.it
SETTORE
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AMBIENTE ASSISTENZA
L’Amministrazione comunale di Villa Lagarina ha voluto aderire al Servizio Civile con lo scopo di sviluppare progetti che abbiano, al contempo, ricadute sull’intera comunità e sui giovani coinvolti. Prioritario è quindi il coinvolgimento dei giovani in attività concrete che possono riguardare i più diversi ambiti tra cui la cultura, l’ambiente e tanti altri importanti temi, sempre più in evoluzione, quale ad esempio il welfare. I progetti saranno il più possibile aderenti al territorio e alle esigenze dell’Ente senza, tuttavia, perdere di vista gli scopi precisi posti dal Servizio Civile e dovranno avere, in un prossimo futuro, carattere di sovracomunalità.
COMUNITÀ DI PRIMIERO
CHI SIAMO
Via Roma, 19 38054 Tonadico (TN)
La Comunità di Primiero è un ente istituito dalla Provincia Autonoma di Trento nel 1964 come consorzio di Comuni; è diventato nel 1973 Ente di diritto pubblico svolgendo anche tutte le attività relative alle comunità montane. Nel 1981 la disciplina relativa a questi enti è stata integrata e successivamente ridimensionata. Attualmente la Comunità esercita funzioni affidate dai Comuni, oltre a quelle attribuite o delegate da leggi provinciali. Finalità della Comunità è favorire il senso di appartenenza delle popolazioni individuando degli interessi e obiettivi propri all’interno della comunità provinciale.
telefono 0439 64641 fax 0439 62372 info@primiero.tn.it www.primiero.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Stefania Trotter stefania.trotter@primiero.tn.it
SETTORE
La Comunità aderisce al Servizio Civile in quanto ha maturato esperienze positive collaborando con gli obiettori di coscienza (dal 1985 attiva convenzione per n. 3 posti e fino al 2005, anno in cui, cessato il servizio di leva, è automaticamente venuta a cadere la convenzione). Attualmente la Comunità ha aperto un centro denominato “Le Reti” - punto di ascolto per il cittadino - in attuazione dell’art. 45 L.P. n. 13/2007, auspicando la sperimentazione a livello locale di un modello integrato di servizi, risorse e opportunità presenti sul territorio. La finalità è quella di creare i presupposti dell’integrazione sociale, della coesione e dello star bene individuale e collettivo, promuovendo la crescita e la responsabilizzazione della comunità, avvicinando i cittadini all’Istituzione. In questo contesto la Comunità ritiene importante inserire giovani motivati a collaborare nella gestione dell’iniziativa, contribuendo ad aumentare la qualità e la quantità delle opportunità offerte, soprattutto nell’ambito degli interventi realizzati a favore dei giovani e delle famiglie, tenendo conto delle aspettative e valorizzando le competenze dei giovani stessi.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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CONSIGLIO PROVINCIALE di TRENTO
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
CHI SIAMO
c/o Consiglio Provinciale Galleria Garbari, 12 38122 Trento
Forum Trentino per la Pace e i diritti umani è un organo permanente di cui il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha deciso di dotarsi nel 1991, per promuovere e diffondere continuativamente la “cultura della pace”, riconoscendo nella pace un diritto fondamentale di uomini, culture e territori. Il Forum è costituito da diversi organi: l’Assemblea del Forum, composta da rappresentanti delle molte associazioni che fanno parte del Forum e da rappresentanti del Consiglio Provinciale e del mondo istituzionale (università, musei, ecc.); il Consiglio per la pace e il presidente del Forum. Il Forum lavora a contatto con le scuole, con gli enti locali, con le associazioni, rendendosi ponte tra i diversi mondi.
telefono 0461 213176 fax 0461 213151 forum.pace@consiglio.provincia. tn.it www.forumpace.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Francesca Zeni francesca.zeni@forumpace.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
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Il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani svolge da 18 anni un ruolo attivo di promozione e approfondimento delle tematiche legate alla conoscenza e promozione dei diritti – ogni generazione di diritti –, della cultura della pace, della nonviolenza, del rispetto dell’ambiente e di ogni diversità. Attivo da anni nell’educazione dei più giovani, il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani aderisce al Servizio Civile per valorizzare la creatività e l’apporto fondamentale che ragazze e ragazzi possono dare nella progettazione e attuazione dei lavori degli anni prossimi, che si incentreranno su: organizzazione di eventi, ideazione di percorsi formativi sulla gestione del conflitto e coordinamento con gli enti locali su tutto il territorio provinciale, valorizzazione delle risorse bibliografiche del Forum, organizzazione di attività, aggiornamento e metamorfosi degli strumenti di comunicazione del Forum. Le attività svolte permetteranno di comprendere il valore della progettazione condivisa e di approfondire temi chiave della contemporaneità.
CON.SOLIDA - Confcooperative/Federsolidarietà
CHI SIAMO
Via Brennero, 246 38121 Trento
telefono 0461 235723 fax 0461 237166
Il sistema delle cooperative sociali Federsolidarietà/Confcooperative riconosce come sua finalità il benessere della comunità, ovvero di tutti gli individui che ne fanno parte. Individui caratterizzati da una propria storia, da capacità specifiche, da aspettative e bisogni diversi. Ognuno, dunque, può contribuire al benessere della collettività portando la ricchezza della propria identità e della propria esperienza. Perseguire il benessere della comunità significa non solo organizzare servizi laddove è presente una domanda, ma soprattutto creare e sostenere le condizioni affinché la comunità stessa ricerchi le soluzioni ai bisogni che in essa emergono, attraverso uno scambio paritario fra i cittadini. Con.Solida. assicura alle cooperative aderenti il consorzio i servizi necessari per la partecipazione al Servizio Civile come: progettazione, formazione, selezione, tutoraggio, comunicazione, monitoraggio.
consolida@consolida.it www.consolida.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Vivere un’esperienza di Servizio Civile presso le Cooperative Sociali consente ai volontari di coniugare gli aspetti e le motivazioni sociali e solidaristiche con un’esperienza utile per acquisire specifiche conoscenze e competenze in alcuni ambiti professionali. L’ambito di impiego presso Con.Solida è limitato alla promozione culturale ed in particolare alla diffusione della prospettiva cooperativa nella comunità trentina. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Educare e promuovere la socialità” Miriam Branz, Nicola Rizzi e Soma Visintainer.
Andrea Ferrandi andrea.ferrandi@consolida.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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CONSORZIO TURISTICO PRO LOCO VAL RENDENA
CHI SIAMO
Via San Vigilio, 1 38088 Spiazzo (TN)
telefono 0465 801544 cell 335 7834324 fax 0465 801544
Il Consorzio Turistico Pro Loco Val Rendena, costituitosi nel settembre 2006, è l’unione delle 14 pro loco della Valle ovvero: Villa Rendena, Darè, Vigo Rendena, Pelugo, Spiazzo, Bocenago, Strembo, Caderzone, Massimeno, Giustino, Pinzolo, Carisolo, Sant’Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio. Oltre alle Pro Loco fanno parte dell’assemblea del Consorzio tutti i Comuni, il Parco Naturale Adamello Brenta e l’A.P.T. Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena. La sede del Consozio è a Spiazzo ed ha un ufficio aperto tutto l’anno con una propria dipendente, che garantisce anche un servizio di informazione turistica. Il Consorzio Turistico Pro Loco Val Rendena è nato con lo scopo di dare supporto e coordinamento alle pro loco della Valle, cercando di creare unione e sinergia tra le associazioni che operano nel settore turistico. L’ambito territoriale dove opera il Consorzio è tutta la Val Rendena, dove in collaborazione con le singole pro loco crea e organizza eventi di qualità.
info@prolocovalrendena.it www.consorziovalrendena.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Daniela Chesi info@prolocovalrendena.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
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Il Consorzio ha come obiettivo di sviluppare ulteriormente il settore turistico-culturale della Valle esaltando i percorsi dell’arte e museali presenti in loco. A questo scopo ha ritenuto importante partecipare al Servizio Civile in modo da inserire i giovani in un progetto di ricerca, studio, e valorizzazione delle suddette realtà. In particolare, lo scorso anno alcuni eventi sulla Grande Guerra hanno coinvolto l’intera Val Rendena. Ogni singola pro loco, con il coordinamento del Consorzio, che fungeva da regia, ha realizzato nel proprio paese una manifestazione legata al tema del 90° anniversario della fine della Grande Guerra. Gli eventi hanno spaziato da mostre, seminari, rappresentazioni teatrali, visite guidate, escursioni sui luoghi interessati dall’evento bellico, per terminare con una rievocazione in costume originale d’epoca sulla vita nei paesi durante il conflitto.
CROCE BIANCA - TRENTO
CHI SIAMO
Croce Bianca è un Associazione onlus di Pubblica Assistenza convenzionata con Trentino Emergenza 118 fondata nel 1976. Effettua trasporti sanitari mediante ambulanza sul territorio nazionale ed internazionale, urgenze ed emergenze e trasporto di materiale biologico ed organi con autovetture di servizio. L’associazione conta circa 60 volontari di tutte le età, 5 dipendenti soccorritori e uno amministrativo.
Via E. Maccani, 116 38121 Trento
telefono 0461 820022 cell 349 8823398 fax 0461 824424 info@crocebiancatn.org www.crocebiancatn.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
La Croce Bianca di Trento rappresenta uno dei tanti punti di incontro in ambito cittadino soprattutto per i giovani. Proprio per questo uno degli obiettivi dell’associazione è quello di sensibilizzare i giovani al volontariato e portarli a conoscenza delle tecniche di soccorso sanitario, in modo da ampliare il loro bagaglio culturale, da poter utilizzare in qualsiasi situazione, anche al di fuori del Servizio Civile.
Carlo Biasiolli servizio@crocebiancatn.org
SETTORE
ASSISTENZA
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DELFINO La Cooperativa viene costituita nel 1989 da 65 persone attive nel mondo del volontariato, dell’impegno civile, politico e religioso allo scopo di “organizzare un’impresa che persegua scopi economici, sociali, educativi e riabilitativi”. Delfino è una Cooperativa di Solidarietà Sociale che persegue lo sviluppo e il benessere sociale della comunità offrendo servizi di cura, di assistenza domiciliare ad anziani (autosufficienti, non del tutto o non autosufficienti) e di assistenza professionale promuovendo attività culturali e ricreative a favore di anziani e adulti che si trovano in situazioni di disagio sociale. Il Centro diurno della Clarina “Il Girasole” accoglie gli anziani nell’arco della giornata al fine di permettere loro una permanenza all’interno del proprio ambiente di vita. Vengono realizzate attività rivolte alla socializzazione, ludico-ricreative e al mantenimento delle abilità acquisite. “BarYcentro” è un servizio della Cooperativa Delfino in collaborazione con la Cooperativa Samuele e si propone come punto di riferimento per persone in difficoltà. Il servizio bar è gestito dalla Cooperativa Samuele. amministrazione@delfino89.com Lo sportello “Associa Azioni”, nato in seno al BarYcentro offre supporto organizzativo, amministrazione@delfino.coop logistico e progettuale qualora associazioni, comitati, gruppi di volontariato, ecc. decidano www.delfino.coop di sperimentare esperienze di collaborazione, al fine di contribuire all’accrescimento delle loro potenzialità. CHI SIAMO
Via Aldo Schmid, 22 38121 Trento
telefono 0461 230000 fax 0461 420004
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Anna Pedica anna.pedica@delfino.coop
SETTORE
Delfino, società Cooperativa sociale, si è accreditata all’albo provinciale del Servizio Civile nel 2008. Nello stesso anno è stato presentato un progetto in collaborazione con le cooperative FAI e KALEIDOSCOPIO dal titolo “Avviciniamoci”. Il progetto è rivolto ai giovani che intendono svolgere il proprio servizio pressole strutture dei Centri Diurni per Anziani delle tre organizzazioni, collaborando all’ani- mazione proposta agli utenti e alla creazione di una rete sul territorio che permetta di inserire realmente le strutture nel tessuto sociale delle comunità di riferimento. Le idee di “rete” e di “collaborazione” sono principi molto radicati all’interno di Delfino che, proprio per questo motivo, ha deciso di proporre un progetto congiunto. L’esperienza ventennale della Cooperativa e l’esperienza specifica da parte di molti socilavoratori nel mondo dell’obiezione di coscienza e del Servizio Civile fa si che i giovani volontari del Servizio siano percepiti all’interno dell’organizzazione come una reale risorsa per i servizi rivolti alla comunità.
ASSISTENZA
DELFINO - Società Cooperativa Sociale
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EDUS EDUCAZIONE E SVILUPPO
CHI SIAMO
Via V. Zambra, 11 38121 Trento
telefono 0461 407020 fax 0461 407024
EDUS è un’associazione (iscritta all’Albo Provinciale Associazioni di Volontariato della PAT) senza scopo di lucro, costituita nel 2003, che continua il lavoro e l’impegno dell’associazione AVSI Trento, costituita il 18 febbraio 1993. EDUS opera nell’ambito della cooperazione internazionale, impegnandosi prevalentemente nei settori della formazione scolastica, professionale e dell’assistenza sociale, privilegiando gli interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza. L’Associazione aderisce al network AVSI INTERNATIONAL del quale fanno parte 24 soggetti fra associazioni e ONG di paesi europei, africani, latinoamericani che collaborano alla realizzazione di progetti di sviluppo e di campagne di sensibilizzazione sulle tematiche inerenti lo sviluppo dei PVS. EDUS opera per promuovere lo sviluppo umano nei paesi poveri sulla scia dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica con particolare attenzione all’educazione e alla promozione della dignità della persona umana in tutte le sue espressioni. Ad oggi ha realizzato 28 progetti di cooperazione e attualmente opera in Brasile, Kosovo, Sierra Leone.
info@educazionesviluppo.org www.educazionesviluppo.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
La motivazione principale che ha spinto l’Associazione ad aderire al Servizio Civile è stata la possibilità di poter coinvolgere i giovani interessati ad acquisire una costruttiva esperienza, sia professionale che umana, nell’ambito della Cooperazione internazionale. Molte sono le persone che ci chiedono di poter collaborare con EDUSi, ma fino ad oggi le limitate risorse economiche hanno sempre impedito di poter rispondere positivamente. Tramite il Servizio Civile presenteranno maggiori possibilità di collaborazione tra i giovani e l’Associazione.
Cristina Zanetti info@educazionesviluppo.org
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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ENTE PARCO PANEVEGGIO - PALE DI SAN MARTINO
CHI SIAMO
Località Castelpietra, 2 38054 Tonadico (TN)
telefono 0439 64854 fax 0439 762419
Lo scopo del parco Paneveggio - Pale di San Martino è la tutela delle caratteristiche naturali e ambientali, la promozione dello studio scientifico e l’uso sociale dei beni ambientali. Il Parco si sviluppa prevalentemente in territorio montano con quote generalmente superiori ai 1500 metri e interessa una superficie di 19.717,46 ettari. Il territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è situato nelle Alpi Orientali (Dolomiti Trentino Orientale) e si sviluppa intorno ai bacini idrografici dei torrenti Cismon, Vanoi e Travignolo, comprendendo la Val Venegia, la Foresta di Paneveggio, un’ampia porzione del Gruppo delle Pale di San Martino, l’estremità orientale della catena del Lagorai e una parte della catena Lusia - Cima Bocche, aree che costituiscono Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale all’interno della Rete Europea «Natura 2000». Lo straordinario Gruppo delle Pale di San Martino è uno dei nove gruppi montuosi iscritti nella lista dei beni naturali riconosciuti dall’Unesco, patrimonio dell’Umanità.
info@parcopan.org www.parcopan.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Walter Taufer info@parcopan.org
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE AMBIENTE
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Il Servizio Civile è la possibilità per i giovani interessati di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Il tutto attraverso l’agire concreto all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza, tutela ambientale, educazione e promozione culturale.
FAI FAMIGLIA ANZIANI INFANZIA
CHI SIAMO
Via Gramsci, 50/A 38123 Trento
FAI è una Cooperativa Sociale, senza fini di lucro. E’ nata nel 1983 dal desiderio di un gruppo di donne di diventare imprenditrici, ma anche di essere utili alle persone più bisognose del territorio trentino. L’attività è cominciata con il servizio di assistenza domiciliare svolto in collaborazione con il Comune di Trento e si è ampliata negli anni successivi con l’organizzazione dei soggiorni estivi per anziani e la consegna pasti a domicilio. Nel 1988 la Cooperativa comincia ad offrire attività di animazione e servizi di cura presso il Circolo Pensionati di Gardolo successivamente avvia nel 2005 la gestione del centro diurno di Ravina. Oggi la Cooperativa si occupa di più di 300 anziani con oltre 100 soci, per la maggior parte donne. Nel 2002 FAI ha ottenuto anche la certificazione di qualità UNI ENI ISO 9001/2000.
telefono 0461 911509 fax 0461 934280
info@faicoop.com www.faicoop.com
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Paola Minelli pminelli@faicoop.com
SETTORE
La Cooperativa FAI promuove il Servizio Civile poiché ha constatato come i giovani siano fondamentali per il miglioramento della qualità del servizio e, nella fattispecie, delle relazioni con gli utenti. Prova ne sia l’inserimento di una giovane in Servizio Civile presso il centro diurno di Ravina nel 2006, coinvolta principalmente nelle attività di animazione e di sostegno relazionale. La giovane ha saputo fornire un prezioso punto di osservazione “esterno”, ma pur sempre dentro al contesto delle dinamiche organizzative della struttura. La Cooperativa FAI intende quindi proseguire il percorso avviato affinando le strategie d’inserimento e formazione dei propri volontari, sulla base dell’esperienza e di una politica di gestione che intende abbracciare tutte le realtà in cui l’organizzazione opera, ovvero il centro diurno e soprattutto il servizio di assistenza domiciliare.
ASSISTENZA
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FONDAZIONE EDMUND MACH
CHI SIAMO
Via E. Mach, 1 38010 San Michele all’Adige (TN)
telefono 0461 615213 fax 0461 615273
Istituto Agrario di San Michele all’Adige
L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige effettua e promuove attività di ricerca e sperimentazione scientifica, di istruzione e formazione, di assistenza tecnica, nonché di servizio alle imprese, il tutto finalizzato alla crescita socio-economica e culturale degli addetti all’agricoltura e allo sviluppo del sistema agro-alimentare e forestale, con particolare riferimento all’ambiente e alla tutela del territorio trentino. Ente funzionale della Provincia autonoma di Trento, istituito con legge provinciale n.28 del 5 novembre 1990, l’Istituto Agrario ha conseguito negli anni importanti traguardi a livello nazionale e internazionale sia nel campo della ricerca sia della formazione. E’ stato fondato nel 1874 quando la Dieta regionale tirolese di Innsbruck deliberò di attivare a San Michele una scuola agraria con annessa stazione sperimentale per la rinascita dell’agricoltura del Tirolo. Dal primo gennaio 2002 l’Istituto si articola in tre centri: scolastico, sperimentale, per l’assistenza tecnica. Con gennaio 2008 l’Istituto Agrario di San Michele è stato ufficialmente soppresso e transitato nel nuovo soggetto giuridico Fondazione Edmund Mach: un ente di interesse pubblico con personalità giuridica di diritto privato, così come previsto dalla legge di riordino della ricerca.
segreteria.scuola@iasma.it www.iasma.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Michele Covi michele.covi@iasma.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Il Centro scolastico della Fondazione Edmund Mach si è accreditato quale Ente di Servizio Civile con un duplice scopo: in primo luogo perché si ritiene che l’esperienza di Servizio Civile che sarà offerta ai giovani costituisca una valida opportunità di crescita umana all’interno di un contesto giovane e dinamico qual è la scuola media superiore; in secondo luogo, perché si considera importante l’inserimento di giovani motivati ad un’esperienza di solidarietà a supporto di azioni di utilità sociale. Nella scuola si profilano ambiti in cui gli studenti più svantaggiati possono essere accompagnati verso una migliore integrazione sociale e sostenuti nel loro percorso di formazione e maturazione.
FONDAZIONE FAMIGLIA MATERNA
CHI SIAMO
Via Saibanti, 6 38068 Rovereto (TN)
La Fondazione “Famiglia Materna” è nata all’inizio del Novecento per accogliere le ragazze che affrontavano il dramma di una gravidanza illegittima. Nel tempo, essa ha rinnovato la fisionomia dei propri servizi, adeguandoli ai cambiamenti dei bisogni sociali, ma restando fedele allo scopo originario di offrire aiuto alle donne sole o con figli che si trovano in situazione di difficoltà. La struttura dispone di: una Casa di Accoglienza protetta; 20 alloggi in semiautonomia e 7 di foresteria; un servizio emergenze e un centro diurno per minori da 0 a 11 anni (Centro Freeway), aperto tutti i giorni. Le forme di accoglienza sono flessibili e personalizzate e i nuclei familiari ospitati possono seguire percorsi di reinserimento familiare, sociale e lavorativo, a seconda delle loro esigenze, fino al recupero di una situazione di sufficiente autonomia e serenità.
telefono 0464 435200 fax 0464 435200 serviziocivile@famigliamaterna.it www.famigliamaterna.it
L’adesione al Servizio Civile, potendo contare su risorse umane stabili e motivate, permetterà di svolgere progetti più strutturati di sostegno agli ospiti della struttura, in particolare alle madri ai bambini stranieri, aiutandoli nel percorso di integrazione (scambio relazionale e apprendimento della lingua italiana, conoscenza del territorio e accesso ai servizi, accompagnamento scolastico, ecc.). I giovani in Servizio Civile possono impegnarsi in diverse attività: sostegno scolastico e gioco con i bambini; compagnia e aiuto alle ospiti nei bisogni pratici e di relazione; aiuto in cucina e pulizie; giardinaggio e manutenzione del verde. Anche le attività pratiche hanno sempre uno scopo educativo e/o riabilitativo e vengono serviziocivile@famigliamaterna.it svolte coinvolgendo gli utenti della struttura. I giovani in Servizio Civile opereranno sotto la supervisione di operatori professionisti ed avranno frequenti opportunità di formazione interna e di scambio con l’équipe della Fondazione. E’ offerta la possibilità di alloggio ai giovani di Servizio Civile che ne fanno richiesta. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Volontaria.mente” Andrea Speziali e Ester Tedesco. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Amichevolmente” con la partecipazione di Silvia Caramia, Angela Centurioni e Giulia Zatelli. SERVIZIO CIVILE
referente per la comunicazione
Anna Michelini Marta Simoncelli
SETTORE
ASSISTENZA
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FONDAZIONE GALLERIA CIVICA
CHI SIAMO
Via Cavour, 19 38122 Trento
telefono 0461 985511 fax 0461 237033
La Fondazione Galleria Civica – Centro di ricerca sulla contemporaneità di Trento, costituisce l’evoluzione della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, gestita in precedenza dal Comune di Trento. La Fondazione non ha scopo di lucro e opera attraverso il perseguimento di diversi obiettivi quali l’organizzazione, la promozione, il sostegno ad attività espositive, incontri, convegni, seminari, mostre permanenti o temporanee, concerti, eventi, manifestazioni, pubblicazioni, produzioni audiovisive, iniziative editoriali; la realizzazione e la partecipazione ad attività di studio, di ricerca, didattiche e divulgative, partecipando al sistema museale trentino e cooperando anche con gli altri soggetti del sistema provinciale della ricerca. La Fondazione è formata da soci fondatori pubblici quale il Comune di Trento e da privati che entrano a far parte del Collegio dei Fondatori e dei partecipanti, organo della Fondazione assieme al Consiglio di Amministrazione, al Presidente, al Direttore, al Comitato di consultazione e valutazione e al Revisore dei Conti.
info@fondazionegalleriacivica.tn.it www.fondazionegalleriacivica.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Chiara Del Senno segreteria@ fondazionegalleriacivica.tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
La Fondazione Galleria Civica Centro di Ricerca sulla Contemporaneità vuole offrire la possibilità a coloro che abbiano interesse in campo interdisciplinare di seguire le fasi di organizzazione di mostre ed eventi culturali e di comprendere le dinamiche del funzionamento generale di un’ istituzione museale. Si propone, inoltre, di individuare le competenze di ciascun giovane in servizio civile e di indirizzarlo nel settore che più gli si addice in modo da poter far emergere le sue potenzialità. Così facendo si vuole contribuire, dalla comunicazione alla didattica, alla segreteria organizzativa, nello sviluppare una coscienza per il loro futuro lavorativo laddove sia incerta.
GIRASOLE La Cooperativa Girasole, Società Cooperativa Sociale onlus, è nata nel 1985 grazie all’impegno di un gruppo di persone nell’intento di dare una risposta ai bisogni del territorio, in particolare al disagio giovanile. Nasce la Comunità di accoglienza temporanea (1987) alla quale nel 1995 si aggiungono gli Alloggi in autonomia ed il Laboratorio di restauro mobili per i prerequisiti lavorativi nel 1997. La Cooperativa si occupa di emarginazione maschile adulta con apertura a presenze femminili solo in Laboratorio e negli Alloggi. L’obiettivo è quello di aiutare le persone a superare il disagio che vivono affinché possano sviluppare le proprie risorse e capacità personali tali da permettere di affrontare il reinserimento sociale e lavorativo, possibilmente nell’ambiente di origine. I soggetti accolti possono provenire dall’intero territorio provinciale. La Cooperativa accoglie, per periodi limitati e con specifico accompagnamento, persone adulte con problemi di disagio sociale, difficoltà relazionali, lievi disturbi psichiatrici. La Cooperativa realizza i progetti riabilitativi in tre diverse strutture: ♦ la Comunità Residenziale ha lo scopo di accrescere le capacità ed abilità di base e nel contempo di migliorare le capacità relazionali. com.residenziale@coopgirasole.org ♦ L’attività del laboratorio di restauro mobili e falegnameria è finalizzata all’apprenwww.coopgirasole.org dimento dei pre-requisiti lavorativi. ♦ Gli alloggi in autonomia sono 5, in uno dei quali le persone accolte possono sperimentare e consolidare le proprie capacità di autonomia. L’accoglienza è aperta a nuclei familiari con donne e bambini. I tre servizi cercano di coinvolgere la famiglia dell’ospite, parenti o persone significative sia nella fase di conoscenza che in quella di realizzazione del progetto (presenza e partecipazione ai vari incontri, sostegno al percorso, eventuale accompagnamento al Club per Alcolisti in Trattamento, ...). CHI SIAMO
Via Flaim, 3 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 437209 fax 0464 437209
La scelta della Cooperativa Girasole di avvalersi di giovani in Servizio Civile risale quasi all’inizio della sua storia. La motivazione è da ricercare nella positività di questo tipo di esperienza sia per le ricadute in termini di qualità del servizio sia come elemento di crescita per i giovani. Alcuni obiettori, a conclusione del loro servizio, si sono inseriti nell’attività referente dell’ente come educatori, altri hanno proseguito la loro presenza come volontari. Nel per la comunicazione 2004 e nel 2006 la Cooperativa ha presentato e realizzato due Progetti per l’impiego dei giovani in Servizio Civile che si sono conclusi, entrambi, positivamente. Data l’esperienza la Cooperativa ha ritenuto di proseguire in questa direzione e nel 2008 ha presentato un Luigi Carollo nuovo progetto. com.residenziale@coopgirasole.org Girasole ha maturato esperienze di Servizio Civile a partire dal 1989. I giovani, coinvolti come obiettori prima e volontari poi, hanno arricchito la rete relazionale degli ospiti e sostenuto il loro percorso riabilitativo. Tale supporto rappresenta una risorsa importante e significativa sia sul piano pratico sia su quello umano. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Servire civil mente” Ivan Battisti e Tobia Terrana. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Fare per essere” con la partecipazione di Lino Criasia e Manuela Gambino. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
ASSISTENZA
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GRUPPO OASI DI CADINE
CHI SIAMO
Via del Molin, 34 38123 Cadine (TN)
Il Gruppo OASI di Cadine è un’organizzazione di volontariato, con personalità giuridica, iscritta all’albo provinciale delle onlus, che opera nell’ambito della promozione dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza. Si propone di dare risposta ai bisogni dei giovani, favorendo l’educazione al tempo libero e realizzando percorsi di animazione, laboratori, eventi e quant’altro possa sviluppare opportunità di aggregazione e di espressione creativa. Sono due le tipologie di intervento dell’associazione: la gestione del Centro Contrasto di aggregazione giovanile di Cadine e l’ideazione di specifici progetti culturali a ricaduta provinciale, regionale e talvolta nazionale.
telefono 0461 865481 fax 0461 865481
info@oasi.tn.it www.oasi.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Rosangela Cappelletti coordinamento@oasi.tn.it amministrazione@oasi.tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Il Gruppo Oasi ritiene che l’esperienza di servizio civile possa costituire un mezzo efficace di istruzione e di formazione supplementare per i giovani. Infatti, la scoperta di nuovi orizzonti, l’adattamento ad altri contesti sociali e culturali, nell’ambito di attività scelte in autonomia, sono per ogni partecipante un’occasione per incanalare le proprie energie creative. I giovani in Servizio Civile, hanno l’opportunità di sviluppare capacità di lavoro di gruppo, di operare in attività che diano impulso a progetti di sviluppo territoriale. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Segni particolari: cre@tivo” Sara Guadagnin e Sarah Vitti. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Creatività a zig zag” con la partecipazione di Giovanna Patton, Sara Bianchi e Stefania Dalò.
GSH GRUPPO SENSIBILIZZAZIONE HANDICAP
CHI SIAMO
Via Lorenzoni, 21 38023 Cles (TN)
GSH è una Cooperativa Sociale che dal 1990 opera nelle Valli di Non e di Sole al servizio delle persone disabili. Nata da un’esperienza di volontariato di matrice cristiana, la Cooperativa si è nel tempo strutturata in una pluralità di servizi professionali rivolti a persone con disabilità psicofisica e sensoriale. La base sociale di GSH è composta da circa quaranta soci volontari, fruitori e lavoratori. In essa operano anche più di cinquanta lavoratori dipendenti, una decina di collaboratori autonomi e diversi volontari. Grazie a questa dimensione, GSH è in grado di gestire un pacchetto completo di servizi socio-assistenziali ed educativi, di promuovere e coordinare diversi programmi di intervento e di animazione nel territorio, nonché di essere attore significativo nelle locali politiche sociali a favore dei disabili.
telefono 0463 424634 fax 0463 424643
info@gsh.it www.gsh.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Dorina Inama serviziocivile@gsh.it
SETTORE
Nel 2006 GSH si è iscritta all’Albo provinciale degli enti di Servizio Civile. In passato vi sono stati numerosi obiettori di coscienza che hanno vissuto un’esperienza presso la Cooperativa. Si ritiene importante offrire ai giovani la possibilità di sperimentare esperienze di vita diverse, dove possano mettersi in gioco, scoprire e confrontarsi con quello che si ritiene essere un altro mondo. Ma la disabilità non è un altro mondo, è una realtà parallela alla nostra. E’ importante avere la possibilità di confrontarsi con persone che vivono e percepiscono il mondo in modo diverso dal nostro perché, spesso, è proprio la diversità che favorisce un contatto umano più autentico e immediato. Nel 2009 hanno aderito al progetto “La Forza della Diversità” Roberta Magnano, Alessia Prade e Luana Spadoni. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Scoprire il Valore dell’Altro” con la partecipazione di Michela Angeli, Traina Nascimento, Alessandro Pizzoli e Giusi Turri.
ASSISTENZA
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GRUPPO ‘78
CHI SIAMO
Via Roma, 29/C 38060 Volano (TN)
telefono 0464 411574 fax 0464 490482
E’ una cooperativa di Solidarietà Sociale che offre servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi a carattere residenziale, semiresidenziale e diurno a persone con disagio mentale. Nasce per opera di un gruppo di 10 persone, di cui 6 portatrici di disabilità, proveniente dalla Comunità di Capodarco di Fermo (AP), che ripropone il modello di vita comunitaria improntata sui valori della condivisione. Gestisce i seguenti servizi: “Progetto Teseo”, Centro diurno di formazione caratterizzato da un significativo supporto educativo-relazionale (cartonaggio-assemblaggio, produzione prodotti biologici); Talea, Centro occupazionale per l’ acquisizione di abilità lavorative (assemblaggio, serigrafia e cartonaggio); servizi residenziali (un gruppo appartamento protetto; un centro terapeutico residenziale; appartamenti semiprotetti); Centro diurno di socializzazione e interventi educativi domiciliari e Settore Sviluppo di Comunità (attività sportive e culturali, di mutuoaiuto, gruppi di sostegno per famigliari).
gruppo78@gruppo78.org www.gruppo78.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Santino Boglioni Mirella Grieco griecomirella@hotmail.com gruppo78@gruppo78.org
SETTORE
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ASSISTENZA
Fin dalla nascita Gruppo ’78 ha cercato di valorizzare l’esperienza dei giovani in Servizio Civile, ritenendo fondamentale la loro presenza all’interno delle attività proposte. Esperienza vissuta dagli utenti sia come arricchimento della quotidianità che della dimensione di gruppo, sia per offrire loro luoghi nei quali ritrovare contesti dove recuperare una propria dimensione relazionale non solo nei rapporti con gli educatori. La collaborazione e la sensibilità di molti giovani in servizio civile ha contribuendo a realizzare la mission di Gruppo78 attraverso la promozione umana e l’inclusione sociale delle persone per la costruzione del bene comune. L’intenzione è di proseguire in tal senso, nella consapevolezza che l’accompagnamento di queste persone, rappresenta una responsabilità, ma costituisce anche un valore aggiunto per i servizi offerti dalla cooperativa. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Si può fare, se ci aiuti anche tu” con la partecipazione di Antonio Angelo Comunello, Giovanna Garbati, Giorgia Berti e Andrea Bridarolli.
GTV GRUPPO TRENTINO DI VOLONTARIATO
CHI SIAMO
Via S. Marco, 3 38122 Trento
telefono 0461 986696 fax 0461 222671
Il GTV è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus) che si occupa di cooperazione internazionale, in particolare nel Vietnam e nel Sud Est Asiatico. Da 10 anni lavoriamo fianco a fianco alle comunità locali per migliorare le loro condizioni di vita, con particolare attenzione alle minoranze etniche, alle donne e ai bambini. In concreto il nostro lavoro prevede molteplici interventi che vanno dal fornire macchinari agli ospedali e formare i medici per il loro utilizzo; al costruire infrastrutture per garantire a tutti il diritto all’acqua potabile, al fornire macchinari e formazione alle scuole professionali, al realizzare campagne di sensibilizzazione e informazione sui principali problemi della comunità. Oltre a questo GTV si occupa anche del sostegno a distanza, volto a sostenere le misere condizioni di vita di alcuni bambini che abitano nei villaggi nel nord del Vietnam, e della sensibilizzazione e della solidarietà tramite raccolte di farmaci, la campagna di sostegno a distanza, corsi di formazione e seminari sui temi della cooperazione, dello sviluppo e della pace, mostre fotografiche e cene etnico-solidali.
info@gtvonline.org www.gtvonline.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Francesca Anzi info@gtvonline.org
SETTORE
Attualmente, fra le tante attività di GTV è in corso un progetto triennale per lo “Sviluppo delle risorse umane dell’Unione delle Donne di Cao Bang”, un progetto realizzato in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento che mira a migliorare le capacità organizzative e le competenze in questa povero territorio di montagna ai confini con la Cina. Inoltre, ha preso il via il progetto finanziato grazie al “fondo di intervento a favore delle popolazioni del sud est asiatico”, per aiutare nella fase post emergenziale le popolazioni colpite dallo tsunami, e attuato da in collaborazione con le associazioni World Home for Youth (capofila del progetto) e Microfinanza e con le controparti locali “Sumanahalli Society” di Bangalore e “Salesians of Don Bosco” di Chennai. Si intervenuti in alcuni villaggi di pescatori nel distretto di Cuddalore, sulle coste colpite dal maremoto nello stato Indiano del Tamil Nadu. La proposta di Servizio Civile è indirizzata a chi è motivato e desidera operare nel settore della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Conoscere la cooperazione. GTV come strumento di formazione alla cultura di solidarietà - IIa edizione” Anahi Brida e Angela Coslop. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Conoscere la cooperazione GTV come strumento a di formazione alla cultura della solidarietà (3 edizione)” con la partecipazione di Carlo Ceolan e Anna Brian.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
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GRUPPO UCT UOMO CITTà TERRITORIO
CHI SIAMO
Via Dietro le Mura, B/5 38122 Trento
telefono 0461 1822595 fax 0461 1822595
Il Gruppo culturale UCT è attivo da più di trent’anni, da quando nel 1976 fondò l’omonima rivista, il cui campo di indagine è la ricerca culturale e sociale. Gli oggetti dell’analisi spaziano dalla letteratura al teatro, dall’arte alla musica, dalla fotografia al cinema e anche a temi quali l’emarginazione (giovani, anziani, e donne), il disadattamento, la sanità, la pace, l’ambiente e la scuola. Il Gruppo culturale UCT non è a fine di lucro e il suo statuto prevede che esso abbia finalità di pubblica utilità. Il titolo della nostra testata Uomo, Città, Territorio si propone oggi più che mai emblematico e propositivo, in quanto coniuga, in un rapporto di reciproco rispetto, tre dimensioni: quella individuale, quella collettiva della comunità cittadina e quella dell’ambiente territoriale circostante. L’impegno dell’Associazione si è profuso anche nell’organizzazione di conferenze, incontri culturali, convegni, e nell’istituzione del premio “Il Trentino dell’anno” (dal 1988). Il Gruppo UCT fa inoltre parte del “Forum Permanente Trentino del Terzo Settore” e del “Forum Trentino della Pace”.
gruppo.uct@gmail.com www.edizioniuct.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Sergio Bernardi gruppo.uct@gmail.com
SETTORE
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PATRIMONIO ASSISTENZA ARTISTICO E CULTURALE
UCT dal 1978 si è avvalso del contributo degli obiettori di coscienza e, con la riforma del Servizio Civile, ha deciso di adottare le innovazioni introdotte, ritenendole esperienze significative per i giovani. Aderire ai progetti di Servizio Civile proposti da UCT può significare per un giovane opportunità di formazione, in particolare per quanto riguarda l’editoria, la multimedialità e la ricerca storica, concentrandosi su argomenti culturali, sociali ed ambientali. I progetti proposti fino ad ora offrono ai giovani in Servizio Civile l’occasione di riflettere e approfondire alcuni temi di rilevanza culturale e sociale e di conoscere l’intero pro- cesso produttivo che consente la pubblicazione di una rivista. Nel 2009 hanno aderito al progetto “interazione tra cultura, ambiente e territorio nel contesto locale e nazionale” Arianna Caldonazzi, Tiziano Gregory Perugini, Daniele Santuliana e Elisa Zuccotti. Nel 2011 è stato attivato il progetto “I valori culturali dell’ambiente e del territorio nel Trentino e in Italia” con la partecipazione di Stefania Puma, Roberto Sassi, Lorenzo Bi- celli e Gabriele Fontanari.
IL BUCANEVE
CHI SIAMO
Via S. Andrea, 7 38089 Storo (TN)
Il Bucaneve è una Cooperativa Sociale nata nel 1987 che gestisce due Centri Socio Educativi per persone disabili a Storo e Larido (Bleggio Superiore), un Centro diurno ed una Comunità Residenziale per persone con disagio psichico o che vivono in condizioni di emarginazione a Bersone. La Cooperativa opera nell’intero territorio delle Valli Giudicarie e collabora attivamente con altre organizzazioni del Privato Sociale operanti sul territorio, in particolare con le Cooperative Sociali Ancora e Lavori in Corso e con l’Associazione Comunità Handicap, con le quali ha dato vita al Consorzio Sociale “Impresa Solidale”.
telefono 0465 296884 fax 0465 296848
il_bucaneve@consolida.it www.lancora.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Mariagrazia Scaglia graziascaglia@libero.it
SETTORE
Bucaneve in passato ha ospitato numerosi obiettori di coscienza ma anche due giovani di Servizio Civile: tutti loro sono stati coinvolti nelle molteplici attività rivolte ai disabili presso i Centri Socio Educativi. La Cooperativa aderisce al Servizio Civile per due ragioni: in primo luogo per dare la possibilità anche ai giovani che vivono in periferia di sperimentare la dimensione dell’impegno civile; in secondo luogo per aprire sempre di più la Cooperativa alla sua comunità, avvicinando persone giovani e motivate che possano rappresentare un importante anello di congiunzione con il territorio. Le numerose attività ed iniziative realizzate, anche in collaborazione con le organizzazioni indicate, non sempre sono riconosciute dalla comunità di appartenenza: spesso rimangono patrimonio solo dei destinatari diretti dei servizi gestiti dalla Cooperativa senza riuscire ad essere percepite e valorizzate dalla comunità di riferimento sia nelle sue articolazioni istituzionali che sociali. Per questo motivo è intenzione della Cooperativa di investire maggiori risorse nell’ambito della comunicazione e della promozione delle proprie iniziative, coinvolgendo attivamente in questa attività i volontari del Servizio Civile. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Tutti fuori” Stefania Alessi e Mery Piccinelli. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Nuove trame” con la partecipazione di Mara Buccio e Paolo Omicini.
ASSISTENZA
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I MINIPOLIFONICI La Scuola di Musica dell’Associazione Culturale “I Minipolifonici”, nata nel 1982, accompagna i bambini iscritti ai corsi dai tre anni fino alla loro maturità. Con più di 600 allievi e le sedi di Trento, Villazzano-Povo, Cognola, Sopramonte e Besenello è un importante soggetto di riferimento nel panorama della formazione giovanile e della cultura musicale nel Trentino. Al suo interno sono sorte straordinarie esperienze di musica d’insieme: il coro di voci bianche, il coro giovanile, l’orchestra da camera e il gruppo giovanile di fiati. L’attività della Scuola prevede, oltre all’organizzazione dei corsi per i propri allievi, la partecipazione ad importanti iniziative, in collaborazione con altri enti musicali ed istituzionali. In particolare gemellaggi con scuole musicali italiane e straniere (Kempten, Feldkirch, Innsbruck, Lugano, Znojmo), organizzazione di concerti, concorsi e particolari progetti dedicati ai giovani, iniziative straordinarie di formazione per i propri allievi e i propri docenti, ma anche workshop internazionali aperti a docenti esterni in collaborazione con i Conservatori di Musica ed infine, consulenze per le scuole pubbliche (dalle scuole dell’infanzia alle superiori). In ambito sociale organizza e partecipa ad iniziative di solidarietà, collaborando con associazioni ed enti del settore; svolge attività di volontariato segreteria@minipolifonici.trento.it dei propri docenti (come ad es. “Musica in ospedale”); sviluppa e mantiene strette www.minipolifonici.trento.it collaborazioni con i Comuni nei quali sono presenti le proprie sedi didattiche. CHI SIAMO
Via Piave, 5 38122 Trento
telefono 0461 934880 fax 0461 331357
L’Associazione culturale “I Minipolifonici” ha deciso di impegnarsi nell’accoglienza di giovani in Servizio Civile per dare loro l’opportunità di accrescere la propria esperienza culturale, con riferimento specifico alla musica. Intende altresì offrire la possibilità di crescita personale del giovane e di miglioramento delle proprie competenze sia a livello referente artistico che sociale. per la comunicazione L’Associazione aderisce per la prima volta ad esperienze di progetti di Servizio Civile, ma, per il futuro, intende dedicarsi con sempre maggiore attenzione a questo importante ambito formativo. Stefano Chicco Nel 2009 hanno aderito al progetto “Musica, arte per il sociale.” Alessandro Arnoldo, direzione@minipolifonici.trento.it Andrea D’Amato, Alice Nardelli e Frediana Primavesi. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
IL PONTE
CHI SIAMO
Via D. Udine, 57 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 438595 fax 0464 424171
La Cooperativa nata nel 1985, per volontà dell’amministrazione pubblica e della cittadinanza, cerca di offrire concreta risposta ai bisogni dei soggetti deboli della comunità di Rovereto. L’obiettivo primario è la creazione di “Ponti” verso possibili nuovi orizzonti: comunità solidali e integrate dove tutti possano agire realmente diritti e doveri. Il “Ponte” si fonda su alcuni elementi essenziali: la disposizione a costruire l’integrazione e la solidarietà, la qualità di vita della persona e della sua famiglia e l’accoglienza, intesa come un ambiente relazionale in grado di generare nell’individuo un’ immediata sensazione di riconoscimento e comprensione, La Cooperativa sociale il Ponte è uno spazio d’incontro in cui si ritrovano persone diversamente abili, educatori, famigliari e volontari per condividere ed affrontare problemi e bisogni complessi. La costruzione di questo spazio si fonda sulla possibilità di generare processi di comunicazione, fra la dimensione operativa del servizio offerto e le istanze dei soggetti portatori di disabilità, delle loro famiglie e della comunità. In concreto la Cooperativa gestisce tre centri diurni.
info@ilponterovereto.it www.ilponterovereto.it
Il volontario e il volontariato sono per il Ponte una questione di grande importanza. La persona che dedica gratuitamente il proprio tempo e la propria umanità alla cooperativa compie una tangibile azione di solidarietà e di attenzione al bene comune. Il ponte, per supportare le attività che mette in atto a favore dei disabili di cui si occupa chiede referente ai volontari di affiancarsi agli educatori ed agli utenti fornendo il loro apporto concreto per la comunicazione e relazionale. Il volontario è impegnato sul fronte dell’azione concreta, del realizzo di un’attività sia essa manuale o di accompagnamento o altro ancora. A fianco della presenza pratica vi è la sostanza vera del volontariato e cioè lo scambio Filippo Simeoni relazionale con le altre persone siano esse disabili o professionisti. Il volontario porta la filippo.simeoni@ilponterovereto. sua umanità e la sua affettività interagendo con l’ambiente che lo circonda e lo accoglie it creando condizioni e situazioni ricche di emozioni. La filosofia che ha ispirato il rapporto fra la cooperativa ed il volontario valorizza, dove possibile, gli interessi del volontario inserendolo nelle attività a lui più congeniali. Il ponte desidera che ogni volontario si possa esprimere al meglio, garantendogli contesti dove sia in grado di muoversi in autonomia senza provocare stati di disagio. In questa chiave valorizzare l’inclinazione di ognuno consente di creare da subito un clima di reciproca affinità che genera nel tempo relazioni positive e significative. SERVIZIO CIVILE
SETTORE
ASSISTENZA
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ISTITUTO ANTONIO ROSMINI - TRENTO
CHI SIAMO
Via B. Malfatti, 2 38122 Trento
telefono 0461 914400 fax 0461 914498
L’Istituto Antonio Rosmini di Trento ha una lunga tradizione nel campo educativo e dell’insegnamento; è nato nel 1870 come Istituto magistrale. L’Istituto, dal 1998, ha partecipa al “progetto autonomia”, sperimentazione dell’autonomia organizzativa e didattica avviata dal Ministero, Direzione Classica, con 22 scuole italiane scelte tra quelle di consolidata tradizione nella ricerca didattica. L’Istituto offre tre indirizzi liceali: Liceo Socio-Psico-Padagogico; Liceo Linguistico; Liceo delle Scienze Sociali. Ciascuno ha una sua specificità disciplinare, che si avvale di una didattica innovativa e dell’introduzione di materie opzionali che consentono la personalizzazione del percorso di studi. Offre importanti progetti formativi. Prioritario fra tutti il “Progetto Accoglienza” in funzione orientativa e ri-orientativa con particolare attenzione alla motivazione attraverso percorsi di studio guidati nei primi mesi di scuola. Promuove iniziative di studio-lavoro con esperienze e relazioni con il territorio attraverso stage in Italia e all’estero nell’ambito del sociale, dell’educazione, della cultura.
istituto@rosmini.tn.it www.rosmini.eu
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Paola Pasqualin paola.felpa@virgilio.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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C’è un binomio vincente che lega il servizio civile all’esperienza scolastica: entrambe vogliono rendere protagonisti i giovani delle proprie esperienze. Il Liceo Rosmini vuole promuovere la relazione tra pari per contribuire efficacemente alla formazione di cittadini attivi e responsabili. Le dimensioni educativa e culturale saranno gli ambiti di coinvolgimento dei giovani in servizio civile per essere protagonista di un percorso di crescita, rivolto a tutti, nel rispetto della specificità di ciascuno. Il laboratorio Montessori che accoglie studenti e studentesse in difficoltà, la biblioteca che organizza gruppi di studio e di accompagnamento allo studio, i servizi informativi rivolti al pubblico, sono solo alcune delle attività organizzate che potrebbero coinvolgere chi ha voglia di mettersi in gioco attraverso il servizio civile. Nel 2010 è stato attivato il progetto “COSMOS costruire metodi operativi di studio” con la partecipazione di Lucia Altani e Concetta Claudia Paolella.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA di PRIMIERO CHI SIAMO
Via delle Fonti, 10 38054 Transacqua (TN)
telefono 0439 62435 fax 0439 762466
L’Istituto Comprensivo di Primiero è una Istituzione scolastica autonoma statale, gestita dall’Amministrazione della Provincia Autonoma di Trento. Si colloca nel territorio del Primiero, in provincia di Trento, al confine con la provincia veneta di Belluno. La competenza territoriale dell’Istituto coincide con il territorio degli otto comuni trentini di Canal San Bovo, Imer, Mezzano, Transacqua, Fiera di Primiero, Tonadico, Siror, Sagron-Mis. Le finalità dell’Ente sono la formazione e l’educazione, tramite l’erogazione del servizio di istruzione per l’assolvimento dell’obbligo scolastico, nonché l’offerta di istruzione superiore per il conseguimento di un diploma. Si rivolge a circa 1000 studenti. Scuola primaria – Canal San Bovo, Imer, Mezzano, Siror, S. Martino di Castrozza, Tonadico; Scuola Secondaria di primo grado – Canal San Bovo e “Luigi Negrelli” di Transacqua; Istituto di Istruzione di Fiera di Primiero – Liceo Scientifico, Liceo Economico e Corso Tecnico per le costruzioni, l’ambiente ed il territorio con biennio I.T.I.; progetto IGEA; progetto ERICA; progetto CINQUE.
segr.icprimiero@scuole. provincia.tn.it www.scuoleprimiero.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Alessandro Bonesini alessandro.bonesini@tin.it
SETTORE
La decisione di aderire al Servizio Civile scaturisce dalla considerazione dell’utilità estesa della presenza all’interno delle attività istituzionali di educazione e formazione, di giovani che possano vivere un’esperienza a contatto con gli studenti, dalla scuola primaria alla scuola superiore. L’Istituto per la sua particolare complessità, organizza molte attività che possono prevedere una positiva presenza in affiancamento fra professionisti e ragazzi del SCN. Si tratta a titolo esemplificativo di spazi di studio, lezioni articolate, uscite sul territorio, laboratori di recupero e sviluppo, momenti di interscuola, approfondimenti pomeridiani, sportello studenti, assistenza attività autogestite, laboratori creativi e teatrali, attività sportive. In prospettiva si tratta anche di offrire ai ragazzi della Valle di Primiero la possibilità, una volta diplomati o laureati, di investire un anno della propria vita nella scuola del proprio luogo, con un ruolo chiave nel contribuire al profilo educativo e alla crescita dei ragazzi più giovani. Nel 2009 ha aderito al progetto “Progetto IDEA” Giacomo Bongrazio. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Idea 2010” con la partecipazione di Romina Bachis, Anna Pellizzari e Fabiola Simion.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA VALLE DI LEDRO CHI SIAMO
Via G. Cis, 51 38067 Ledro (TN)
L’Istituto Comprensivo Valle di Ledro è un’istituzione scolastica autonoma statale, gestita dall’amministrazione della provincia autonoma di Trento. Si colloca nella parte sud occidentale della provincia di Trento e copre il territorio dell’omonima valle. L’Istituto è composto da tre plessi di scuola elementare, situati nei paesi di Tiarno di Sopra, Molina di Ledro e Enguiso, e un plesso di scuola media, situato a Bezzecca. Attualmente la popolazione scolastica complessiva è costituita da 487 studenti. Le finalità dell’Ente sono la formazione e l’educazione, attraverso un forte radicamento nel proprio territorio, un’attenzione ai valori della cittadinanza attiva e responsabile, e la cura nella formazione dei cittadini di domani.
telefono 0464 591067 fax 0464 590254 segr.ic.bezzecca@scuole.provincia. tn.it www.icvallediledro.it
L’accreditamento al Servizio Civile consente all’istituto I.C. Valle di Ledro di concretizzare i progetti previsti dal piano dell’offerta formativa avvalendosi di forze giovani. Oggi la scuola ha la necessità di aprirsi verso l’esterno per collaborare con risorse giovani e motivate che possano affiancare e valorizzare l’opera degli insegnanti. referente Una scuola ha tra i suoi compiti anche quello di contribuire all’arricchimento del territorio per la comunicazione di cui fa parte, fungendo essa stessa da agenzia culturale all’interno della quale i giovani devono poter esercitare un ruolo da protagonisti. Spazi di studio, uscite sul territorio, laboratori di recupero e di sviluppo, momenti di Maurizio Caproni interscuola, laboratori creativi e teatrali, attività sportive sono alcuni esempi di attività in dir.ic.bezzecca@scuole.provincia. cui impegnare i ragazzi del Servizio Civile. SERVIZIO CIVILE
tn.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
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ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5
CHI SIAMO
Piazza R. Sanzio, 5 38122 Trento
telefono 0461 233896 fax 0461 231932
L’istituto comprensivo di scuola primaria e secondaria Trento 5 comprende 3 plessi di scuola primaria (scuole R.Sanzio, F.Crispi e A. Gorfer), 2 plessi di scuola secondaria di primo grado (scuole G. Bresadola e Bonporti, la scuola in ospedale e il centro di educazione per adulti. Le finalità didattico-educative si esplicano in una pluralità di interventi che richiedono particolare attenzione per i soggetti con bisogni educativi speciali (handicap e disagio), e per gli stranieri non scolarizzati o con insufficiente competenza linguistica. Sono stati attivati laboratori per la didattica inclusiva per alunni in situazione di disagio e laboratori di rinforzo linguistico per alunni di recente immigrazione. Nel plesso di scuola primaria “R.Sanzio” è in atto una sperimentazione dell’insegnamento veicolare della lingua straniera che coinvolge 258 alunni, con l’impiego di insegnanti madrelingua o bilingui che operano su tutte le classi del plesso con lezioni in lingua inglese per un minimo di 7 ore ad un massimo di 20 ore settimanali per classe.
segr.ic.tn5@scuole.provincia.it www.istitutotrento5.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Giovanna Broli Armida Frisanco giovannabroli@libero.it armida.frisanco@vivoscuola.it
SETTORE
L’adesione al progetto di servizio civile è motivata dalla progettualità innovativa che connota l’Istituto nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali, dell’insegnamento delle lingue straniere e dell’accoglienza degli alunni stranieri che necessita di un sempre maggior numero di risorse. Gli interventi a favore dei numerosi alunni in situazione di disagio richiedono la compartecipazione di molti operatori e la strutturazione di percorsi didattico-educativi personalizzati che prevedono lavori in piccolo gruppo, attività laboratoriali e utilizzo di strumenti compensativi per facilitare i processi di apprendimento sia di tipo informatico che tradizionale. I laboratori didattici con l’utilizzo di software specifici per alunni con disturbi specifici di apprendimento necessitano della guida costante di personale con preparazione adeguata. I laboratori di prima alfabetizzazione di rinforzo linguistico per alunni stranieri sono indispensabili per permettere una reale integrazione dei bambini e dei ragazzi. L’intervento del Servizio Civile può rendere possibile in tutti i plessi l’attivazione di laboratori per gli alunni in situazione di disagio, per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento, per gli alunni stranieri, per le attività scolastiche nelle classi complesse, per i gruppi di livello e per le attività opzionali che richiedono la compresenza di più operatori. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Laboratorio di didattica inclusiva per il diritto allo studio” con la partecipazione di Diego Lenzi, Ilenia Piffer, Isacco Ricci e Andrea Tonezzer.
ASSISTENZA
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE MARIE CURIE - PERGINE VALSUGANA
CHI SIAMO
Le finalità dell’istituto riguardano la promozione dell’integrazione e la collaborazione del sistema educativo provinciale con il territorio e la valorizzazione della partecipazione delle famiglie; il riconoscere e valorizzare la differenza di genere attraverso la realizzazione di interventi volti al sostegno delle pari opportunità tra uomo e donna; promuovere la conoscenza del territorio montano e la valorizzazione delle attività e del patrimonio alpino.
Via S. Pietro, 4 38057 Pergine Valsugana (TN)
telefono 0461 511397 fax 0461 531473 dir.curie.pergine@scuole.provincia. tn.it www.curiepergine.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Gianni Vergot segr.curie.pergine@scuole.provincia. tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Il Servizio Civile è la possibilità per i giovani interessati di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Il tutto attraverso l’agire concreto all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza, tutela ambientale, educazione e promozione culturale.
ITER
CHI SIAMO
Via Lungo Leno Destro, 27 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 436666 fax 0464 487242
La Cooperativa ITER nasce nel 1981. Inizialmente l’attività si svolgeva presso l’I.P.I.A. di Rovereto di “Corsi Scuola”, con lo scopo di assicurare un’adeguata formazione scolastica per coloro che sarebbero poi diventati i primi ospiti della Cooperativa. Inoltre, sono stati individuati e definiti quelli che sarebbero stati i principali informatori di una realtà adatta a svolgere una azione diretta al recupero complessivo di persone in difficoltà. Alcune linee guida che caratterizzano la Cooperativa riguardano: w il diritto di ogni cittadino italiano di avere la possibilità di sviluppare la propria dignità, personalità ed istruzione; w l’opportunità di porsi tra la scuola e il mondo del lavoro, come periodo formativo intermedio; w la necessità di integrare l’attività lavorativa con interventi dello Psicologo, del Logopedista e degli Insegnanti di Educazione Motoria e Animazione Culturale; w l’opportunità di instaurare tra gli Utenti, gli Amministratori, gli Operatori e i Collaboratori uno stretto rapporto tale da ottenere il continuo sviluppo delle sensibilità, delle attitudini, delle professionalità, il tutto per definire e conseguire insieme gli obiettivi; w coinvolgimento con il tessuto sociale, attraverso l’espressione del Volontariato.
iter@cooperativa-iter.it www.cooperativa-iter.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
SETTORE
La presenza di numerosi volontari è particolarmente importante, perché essi quotidianamente affiancano e seguono i ragazzi con grande sensibilità e competenza, dando un notevole contributo al loro processo di inserimento sociale ed aiutandoli a far fronte ai molteplici impegni di lavoro.
ASSISTENZA
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KALEIDOSCOPIO
CHI SIAMO
Via don T. Dallafior, 2/a/b 38123 Povo (TN)
telefono 0461 816036 fax 0461 819434
Kaleidoscopio è un’impresa sociale nata alla fine del 1996. Opera per “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed alla integrazione dei cittadini” attenendosi ai principi di partecipazione, democraticità, responsabilità e proprietà diffusa attraverso la progettazione e la realizzazione di servizi alle persone e alle comunità. Kaleidoscopio può essere definita atipica, perché non specializzata in un’unica tipologia di utenza. Progetta ed eroga servizi per minori, giovani, adulti e anziani, anche appartenenti ad altre culture (in particolare quella sinta), sia in condizioni di svantaggio o ridotta autonomia che non, in diversi territori della provincia (Valle dell’Adige, Valle di Non, Alta Valsuagana, Vallagarina e Alto Garda). La molteplicità di utenti e la diversificazione dei servizi (centri aperti, centri diurni, servizi residenziali, servizi educativi e animativi, servizi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, servizio di accompagnamento su trasporti, servizi di igiene e cura, servizi di mediazione per inquilini, servizi domiciliari, servizi scolastici ed extrascolastici, servizi consulenziali) sono caratteristiche proprie di Kaleidoscopio.
kaleidoscopio@consolida.it www.kaleidoscopio.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Francesca Bianchetti fbianchetti@consolida.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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Kaleidoscopio già da anni è sede per giovani che intendono svolgere un’esperienza personale formativa sia in qualità di obiettori di coscienza prima e di giovani di Servizio Civile poi, come pure di tirocinanti, stagisti e numerosi volontari. La convinzione è, infatti, che la Cooperativa sociale sia luogo coerente con gli obiettivi del Servizio Civile, scelta di impegno a favore di altri e contestualmente opportunità di esperienza e crescita personale oltre che professionale. Ogni anno Kaleidoscopio progetta e gestisce numerosi servizi e iniziative, alcune di impatto e durata contenute nel tempo, mentre altre di portata molto più ampia. In questo movimento continuo si individuano sempre progetti e spazi che possono costituire una preziosa occasione di impegno civile e sociale per molti giovani: progetti legati a dei singoli servizi (centri diurni, centri aperti, attività extrascolastiche e così via) ma anche trasversali e di interesse quindi per l’intera organizzazione (come ad esempio la rendicontazione sociale, la costruzione e la gestione delle carte dei servizi, o altro). Nel 2009 hanno aderito al progetto ”Avviciniamoci” Carla Argenziano, Chiara Calliari, Irene Dal Colmo e Arianna Penzolato; “Fare esperienza di animazione con i giovani nelle comunità di montagna” Luca Grisenti; “L’animazione socio-educativa per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni in contesti territoriali specifici” Elena Lunardelli e Michele Segatta. Nel 2011, in collaborazione con gli enti Delfino scs e Fai scs, è stato attivato il progetto “Avviciniamoci2” con la partecipazione di Caterina Iori e Margherita Gallo.
L’ANCORA
CHI SIAMO
Via Roma, 9 38079 Tione (TN)
L’Ancora Cooperativa di Solidarietà Sociale, centro di orientamento e di animazione delle nuove generazioni è sorta nel 1992. La Cooperativa si interessa alla valorizzazione del mondo giovanile e delle rispettive famiglie, con particolare attenzione ai residenti nel Comprensorio delle Giudicarie. Opera a Tione, Pinzolo, Ponte Arche e con la recente apertura sull’altopiano della Paganella e ad Andalo. La Cooperativa è organizzata in aree, che gestiscono servizi diversi a favore di bisogni espressi da vari portatori di interesse: i laboratori educativi didattici, l’area animazione, l’area formazione e lavoro, l’area scuola e l’area famiglia, in corso di strutturazione.
telefono 0465 324727 fax 0465 329086
info@lancora.it www.lancora.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
La Cooperativa L’Ancora vanta esperienza di Servizio Civile dal 1995 con la presenza degli obiettori di coscienza. Dal 2008 è iscritta all’albo del Servizio Civile Nazionale e realizza progetti in ambito culturale per il coinvolgimento di giovani. In particolare si propone di realizzare un piano di comunicazione integrata tra la propria organizzazione e il mondo giovanile. Nel 2009 hanno aderito al progetto “ET...telefono casa: comunicare con il territorio” Maria Armani e Vassily Bronzini.
Mariano Failoni mariano.failoni@lancora.it
SETTORE
ASSISTENZA
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LA COCCINELLA
CHI SIAMO
Corso Dante, 13 38023 Cles (TN)
telefono 0463 600168
Nei primi anni ’90 a Cles nasce un servizio privato rivolto ai bambini da zero a tre anni denominato “Baby College”. Nel 1995, su richiesta di molti genitori all’Ente pubblico la possibilità di un servizio educativo qualificato e per meglio rispondere a esigenze con alta professionalità, nasce la Cooperativa Sociale La Coccinella. Oggi La Coccinella è un impresa sociale che conta decine di soci: genitori, educatrici e volontari. Accanto ai soci, un numero crescente di dipendenti e di collaboratori cooperano in una struttura efficiente e flessibile, che consente un intervento diversificato sul territorio di molti Comuni del Trentino. I Servizi della cooperativa sono gli asili nido e micro – nidi, sia in convenzione con i Comuni che in forma privata oltre ad attività estive come Il Girotondo che prevede attività sportiva e ricreativa per le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni. Estate insieme: attività rivolta a ragazze e ragazzi tra i 6 e i 13 anni: si realizzano progetti di animazione e percorsi di scoperta della natura.
mattia.garibaldi@lacoccinella.coop www.lacoccinella.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Il Servizio Civile è la possibilità per i giovani interessati di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Il tutto attraverso l’agire concreto all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza, tutela ambientale, educazione e promozione culturale.
LA RETE
CHI SIAMO
Via T. Taramelli, 8/10 38122 Trento
La Rete nasce nel 1988 ad opera di un gruppo di operatori e genitori impegnati nel mondo del lavoro sociale. E’ una Cooperativa sociale che offre servizi diversificati di sostegno alle persone disabili e alle famiglie e promuove azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità, allo scopo di migliorare il benessere e la qualità della vita del nucleo familiare. La Cooperativa intende realizzare due obiettivi principali: ♦ sostegno e aumento della forza del nucleo della persona disabile ♦ attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità
telefono 0461 987269 fax 0461 235986
mail@cooplarete.org www.cooplarete.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Alberto Zandonati alberto@cooplarete.org
SETTORE
La Cooperativa Sociale La Rete ha individuato alcuni principi metodologici del lavoro con la comunità: attivazione comunitaria ed empowerment comunitario. Si crede fermamente che nella comunità vi siano molte persone che sanno sviluppare relazioni di aiuto e di amicizia con gli altri, e in particolare con le persone disabili e con le loro famiglie. È necessario però mobilitare e attivare queste risorse potenziali attraverso un’azione di informazione (fornire dati, integrando le conoscenze già presenti), di sensibilizzazione (stimolare un cambiamento di atteggiamento, incidendo anche su una parte emotiva, affettiva delle persone, non più solo cognitiva) e di corresponsabilizzazione (fornendo occasioni di attivazione, guida e orientamento a un intervento costruttivo). I giovani che scelgono il Servizio Civile rappresentano quindi la preziosa risorsa (spontanea, immediata, normalizzante, informale) che trasmette alle famiglie il senso di una solidarietà allargata, di accettazione e di appartenenza ad una rete di rapporti capaci di vicinanza e sostegno. Nel 2009 hanno aderito al progetto “I tuoi passi verso l’altro” Eleonora Armani e Silvia Fornasini. a Nel 2011 è stato attivato il progetto “I tuoi passi verso l’altro (2 edizione)” con la partecipazione di Martina Franch, Andrea Gabbiani e Camilla Bernardinatti.
ASSISTENZA
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LA RUOTA
CHI SIAMO
Via G. Maroni, 13 38121 Trento
telefono 0461 824633 fax 0461 821551
La società cooperativa sociale “La Ruota”, costituitasi legalmente a Trento nel 1989 e operativa dal febbraio 1990, nasce per iniziativa di un gruppo di giovani, tra cui alcuni portatori di handicap. Consapevoli della necessità di un servizio di trasporto per persone disabili e animati dalla volontà di operare concretamente nel delicato settore della solidarietà sociale, i promotori della cooperativa hanno inteso, con la loro iniziativa, saldare la professione con l’impegno sociale, realizzando un interessante incontro fra pubblico e privato. Finanziata in origine dall’Assessorato Provinciale alla Sanità come progetto sperimentale per il trasporto ed accompagnamento disabili, la cooperativa, consolidato in pochi anni questo rapporto, ha iniziato a diversificare gli interlocutori istituzionali offrendo i propri servizi ai comprensori, ai comuni, alle case di riposo, ai centri diurni, ai centri dialisi. Attualmente oltre 600 persone sparse su tutto il territorio provinciale utilizzano servizi erogati da più di cinquanta operatori con 32 automezzi della Cooperativa.
laruota@laruota.coop www.laruota.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Riccardo Pedroni riccardo@laruota.coop
SETTORE
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ASSISTENZA
La Cooperativa LA RUOTA ha già maturato alcune esperienze di Servizio Civile con una quindicina di giovani: alla fine dell’ultimo progetto, tre dei sei giovani del Servizio Civile hanno chiesto di proseguire il lavoro e sono stati assunti. Due sono gli obiettivi primari dei progetti: ♦ il primo si rivolge al volontario del servizio civile per offrirgli la possibilità di una crescita umana che scaturisce dal continuo mettere in gioco le proprie capacità di relazione con persone che vivono una realtà diversa ed emarginata. ♦ Il secondo si rivolge all’utente dei nostri servizi per meglio garantire una mobilità effettiva, in tutti i momenti della sua vita.
LA SFERA
CHI SIAMO
Via Lung’Adige S. Nicolò, 12 38122 Trento
telefono 0461 983488 fax 0461 261976
La Sfera è una Cooperativa sociale attiva dal 1995 nel settore dell’inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati in tre distinti settori operativi: realizzazione e manutenzione di aree verdi pubbliche e private; servizi di pulizia presso privati ed Enti pubblici; servizi di pulizia e custodia in palestre ed impianti sportivi. Opera principalmente nel territorio del Comune di Trento, ma svolge le proprie attività di servizio anche nei comuni limitrofi di Pergine Valsugana, Rovereto, Lavis e nell’area della Piana Rotaliana. Alla data del 31 marzo del corrente anno risultavano occupati 62 lavoratori - 21 persone svantaggiate, assunte in conformità a quanto previsto dall’Azione 9 del Piano degli Interventi di Politica del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, coordinata dall’Agenzia del Lavoro; 8 lavoratori svantaggiati, inseriti ai sensi della L. 381/91; 1 Responsabile sociale e 11 caposquadra-tutor dell’inserimento lavorativo; 21 lavoratori ordinari, con un fatturato annuo complessivo nell’ordine di circa 1.000.000 euro.
la_sfera@consolida.it www.lasfera-cooperativasociale.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Diego Freo diego.lasfera@consolida.it
SETTORE
La Cooperativa ha avuto l’opportunità di ospitare per 12 mesi un ragazzo in Servizio Civile nel 2007. Grazie alla sua presenza, la Cooperativa ha potuto dedicare particolare attenzione all’aspetto sociale e culturale dei propri utenti, organizzando momenti di socializzazione, di formazione e di svago a conclusione della giornata lavorativa, momento questo forse più a rischio di ricadute e di esclusione dalle reti di relazione comunitarie. Il giovane ha instaurato rapporti di collaborazione con alcune associazioni sportive, ricreative e culturali presenti sul territorio, nel tentativo di costruire significativi rapporti umani caratterizzati da relazioni di amicizia e di solidarietà. Vista la positiva esperienza, si intende riproporla anche per le prossime annualità, con i correttivi e i miglioramenti che saranno condivisi con chi sceglierà di svolgere questa esperienza di crescita personale e di impegno civile presso la Sfera. Nel 2009 ha aderito al progetto “Il Bilancio sociale come strumento di crescita della cooperativa e di condivisione con la comunità territoriale” Silvia Girardi e Francesca Molinari.
ASSISTENZA
213
LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI
CHI SIAMO
Viale N. Bolognini, 88 38122 Trento
telefono 0461 913479 fax 0461 913367
Il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Trento nasce nel 1923 con l’intento “di sviluppare ed approfondire l’istruzione dei giovani, che aspirino agli studi universitari nelle Facoltà di Scienze e di Medicina e Chirurgia con particolare riguardo alla cultura scientifica”. Il Liceo vede crescere costantemente i propri iscritti tanto che nel corso degli anni Trenta viene scelto come nuova sede il palazzo “Dame di Sion” ove il Liceo rimarrà sino al 1943. Nei primi anni Settanta si aggiungono le sezioni staccate di Cles, Borgo, Tione e quindi quella di Cavalese; il numero degli iscritti arriva a 1200. Nel 1975 il Liceo “G. Galilei” si sdoppia dando origine al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”. L’istituzione promuove nella propria pratica formativa la crescita e la valorizzazione della persona nel rispetto delle differenze e delle identità di ciascuno. Inoltre, promuove l’educazione alla solidarietà, alla pace e alla cooperazione, alla tutela e al rispetto dell’ambiente.
segr.liceogalilei@scuole.provincia. tn.it www.lsgalilei.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Franca Bosetti segr.liceogalilei@scuole.provincia. tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Nel 2011 il Liceo Scientifico Galileo Galilei ha attivato un percorso di conoscenza e avvicinamento all’Istituto del Servizio Civile. Gli studenti hanno cominciato a sperimentare le tecniche di costruzione di un progetto di Servizio Civile, le sue particolarità e potenzialità.
MAGI INTERNATIONAL ASSOCIATION OF MEDICAL GENETICS
CHI SIAMO
Via delle Grazie, 3 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 662771 fax 0464 425634
MAGI onlus si occupa di malattie genetiche rare e fornisce servizi di consulenza genetica, diagnostica e assistenza. Uno degli obiettivi principali dell’associazione è quello di diventare un punto di riferimento per i pazienti affetti da malattie genetiche. Ci si propone di migliorare i servizi offerti cercando innanzitutto di fornire un’informazione puntuale e un servizio di assistenza e diagnostica efficiente e professionale. L’associazione dispone di un laboratorio che esegue analisi di biologia molecolare nell’ambito della diagnosi e dell’inquadramento molecolare delle malattie. Attualmente, l’attività del laboratorio si occupa in particolare di malattie ereditarie della retina. Oltre alla diagnosi, una parte dell’attività è dedicata alla ricerca e allo studio per implementare i protocolli diagnostici e conseguentemente ampliare il ventaglio di esami disponibili ed essere strumento di informazione per la collettività.
info@assomagi.org www.assomagi.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Stefano Cecchin laboratorio@assomagi.org
SETTORE
L’Associazione ha aderito al sistema del Servizio Civile nel 2009. Essendo MAGI relativamente giovane, è stato necessario un periodo di avviamento e consolidamento delle attività. A partire da questo anno è possibile mettere a disposizione dei giovani la possibilità di effettuare l’esperienza di servizio civile presso l’associazione. I giovani che vorranno prestare il servizio saranno affiancati da persone competenti in grado di introdurli nella realtà delle malattie genetiche e nelle problematiche sociali che questo tema comporta. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Malattie genetiche rare: attività di informazione, assistenza, diagnosi e ricerca” con la partecipazione di Francesca Agostini.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
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MANDACARÙ
CHI SIAMO
Via Prepositura, 32 38122 Trento
telefono 0461 232791 fax 0461 261864
La Cooperativa Mandacarù Onlus SCS ha come obiettivo la promozione di un’economia solidale. Attraverso il commercio equo con il Sud del mondo, la finanza solidale e numerose attività educative e culturali e di solidarietà internazionale, si propone di creare e diffondere scambi economici che mettono al centro la dignità di ogni persona. Nella convinzione che i consumi e le scelte economiche quotidiane possono diventare strumenti concreti di cambiamento, verso un mondo più giusto per tutti. Fondata nel 1989, la cooperativa ha avuto una crescita rapida e costante, in sintonia con lo sviluppo di tutto il movimento del commercio equo e solidale italiano. Attualmente ha 1865 soci e, grazie al sostegno dei numerosi volontari, gestisce 13 Botteghe in Trentino; promuove iniziative di info rmazione e sensibilizzazione; promuove interventi educativi nelle scuole; sviluppa progetti di cooperazione con i produttori del Sud del mondo. La Cooperativa Mandacarù, sin dalle sue origini, è socia del consorzio Ctm altromercato, la maggiore organizzazione di commercio equo in Italia.
sede@mandacaru.it www.mandacaru.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Beatrice De Blasi educazione@mandacaru.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
Nell’ambito del progetto “Volontari per un’economia solidale” delconsorzio Ctm altromercato, la cooperativa Mandacarù, dopo aver maturato una splendida esperienza nel corso degli scorsi anni, cerca giovani interessati all’esperienza di un anno di Servizio Civile da svolgere presso la cooperativa nelle proprie sedi: Trento, Rovereto, Riva Del Garda, Predazzo, Lavarone, Fiera di Primiero, Cles, Mezzolombardo, Pergine Valsugana, Tione, Lavis. Il servizio, svolto all’interno di una delle più grandi realtà di commercio equo e solidale in Italia, riguarda l’ambito informativo e culturale, e le attività svolte dai giovani sono: informazione ai consumatori nelle botteghe e sul territorio organizzazione di mostre, fiere, incontri culturali attività didattica e di animazione promozione e informazione sui prodotti e progetti del commercio equo e sui relativi progetti in Asia, Africa e America Latina. Nel 2011 è stato attivato il progetto “VOLONTARI per scelta SOLIDALI per passione” con la partecipazione di Martina De Gramatica, Marco Chemini, Elisa Borga, Stefano Roncador, Fulvia Vinante, Cecilia Benvegnù, Anna Bertolini, Omar Abdel Kader e Silvia Longo.
MART
a
MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO
CHI SIAMO
Corso Bettini, 43 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 454110 fax 0464 454158
Il MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, è una grande istituzione dedicata all’arte moderna e contemporanea e serve ad integrare e gestire il vasto patrimonio artistico e le attività nel campo dell’arte della Provincia autonoma di Trento. La collezione permanente del MART include circa 15.000 opere: dipinti, disegni, incisioni e sculture, con nuclei importanti soprattutto per quanto riguarda le avanguardie del Novecento. Per soddisfare le molteplici esigenze, conservative, espositive e didattiche, il Museo è articolato in diverse sedi: ♦ il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto è la sede centrale, ospita gran parte dell’attività espositiva, i servizi e gli uffici, oltre a custodire le collezioni di arte moderna e contemporanea, le opere di Fortunato Depero e il ricco fondo dell’archivio del ‘900. ♦ il Palazzo delle Albere, a Trento, è la sede delle collezioni di arte italiana dell’800; ♦ la Casa Museo Depero a Rovereto.
amministrazione@mart.trento.it www.mart.trento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Denise Bernabè d.bernabe@mart.tn.it
SETTORE
Il Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto si è accreditato come ente di Servizio Civile allo scopo di offrire ai e alle giovani di età compresa tra i diciotto e i ventotto anni un’ulteriore opportunità di crescita personale e professionale. Consapevole che tale esperienza debba rispondere ad un criterio di utilità sociale, il Mart intende presentare progetti di Servizio Civile che comporteranno il coinvolgimento diretto dei volontari nelle proprie attività. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Mart: didattica, mediazione e comunicazione al pubblico” Nicoletta Barbieri, Elena Chinellato e Valeria Marchi, al progetto “Registrare e conservare! L’ attività archivistica e di restauro come strumenti di Studio e tutela del patrimonio museale.” Gabriele Anesi, Federica Dalla Porta e Giulia Danti. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Mart: un museo per tutti” con la partecipazione di Massimo Faes, Stella Maranesi, Matteo Efrem Rossi e Gabriele Salvaterra. Nel 2011 è partito il progetto “L’artista e la sua opera: come catalogare e promuovere il lavoro degli artisti attraverso l’attività editoriale ed espositiva” con la partecipazione di Elisa Decet, Daniela Petrone e Giulia Brunello.
PATRIMONIO ASSISTENZA ARTISTICO E CULTURALE museo di arte moderna e contemporanea di trento e roveret o
a 217
MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA
CHI SIAMO
Via E. Mach, 2 38010 S. Michele all’Adige (TN)
telefono 0461 650314 fax 0461 650703
Nato nel 1968 nella suggestiva cornice dell’antico convento agostiniano di San Michele all’Adige grazie alla felice intuizione museografica di Giuseppe Šebesta, ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento dal 1972, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina presenta un ricco percorso espositivo di ben 43 sale, articolandosi in 25 diverse sezioni. Con più di 12.000 oggetti, tra i quali spiccano le grandi macchine ad acqua, mulino, fucina e segheria veneziana, il Museo si distingue per l’attenzione che dedica al sistema agrosilvopastorale della montagna trentina e alle lavorazioni artigiane di supporto al mondo contadino – legno, ferro, rame, ceramica, tessuti – fino alle testimonianze della religiosità, della musica e del folklore. Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è anche il luogo ideale in cui avvicinarsi alla memoria e alle radici del territorio. All’esposizione permanente il Museo affianca infatti un’intensa attività didattica, editoriale e di ricerca, ospitando una Biblioteca e una mediateca specializzata e fungendo da centro di studi etnografici per l’intero arco alpino.
info@museosanmichele.it www.museosanmichele.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Daniela Finardi d.finardi@museosanmichele.it I.zanella@museosanmichele.it
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
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Contribuire alla diffusione della cultura del territorio e della conoscenza delle origini è motivo primario di partecipazione ai progetti di servizio civile del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Il giovane, che presterà servizio civile, infatti, contribuirà alla promozione del patrimonio artistico e culturale conservato nel Museo, secondo le finalità proprie dell’ente: raccogliere, ordinare e studiare i materiali che si riferiscono a storia, economia, dialetti, folclore, costumi ed usi in senso lato della gente trentina; promuovere e pubblicare studi e ricerche a carattere etnologico; promuovere ed aiutare la propaganda per la conservazione degli usi, costumi e tecnologie che sono patrimonio della gente trentina, contribuendo alla diffusione della conoscenza del patrimonio stesso, anche prestando la propria collaborazione e assistenza tecnica e organizzativa alla realizzazione di iniziative promosse dalla Provincia o dai comuni, nonché di attività didattiche e di ricerca richieste dalla scuola di ogni ordine e grado, anche promuovendo iniziative ad essa adatte. Per raggiungere questi obiettivi le mansioni saranno di collaborazione con i responsabili della promozione, della conservazione e dei Servizi Educativi del Museo.
MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI
CHI SIAMO
Via Calepina, 14 38122 Trento
telefono 0461 270320 fax 0461 270385
Istituzione pubblica che da oltre un secolo documenta la storia naturale della regione alpina grazie a ricerche naturalistiche di alto profilo, importanti collezioni ed esposizioni permanenti. A partire dal 1992 il Museo Tridentino di Scienze Naturali inizia a farsi conoscere anche per le nuove mostre caratterizzate dalla interattività e dallo sguardo multidisciplinare su temi di interesse generale. Dal 1994 il Museo offre il proprio patrimonio di conoscenze e competenze comunicative al mondo della scuola a supporto dell’attività didattica tradizionale, con un forte impegno educativo che si è andato via-via rafforzando nella convinzione che le proposte divulgative, realizzando la crescita culturale e sociale, promuovono l’educazione scientifica collettiva. Il Museo Tridentino di Scienze Naturali è una rete di istituzioni museali, centri di ricerca e di divulgazione scientifica diffusi sul territorio trentino: ♦ Museo Tridentino di Scienze Naturali ♦ Museo G. Caproni. Aeronautica, scienza e innovazione ♦ Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle delle Viotte di Monte Bondone ♦ Museo delle palafitte del Lago di Ledro – Ledrolab ♦ Arboreto di Arco ♦ la Stazione limnologica del Lago di Tovel – Tenno.
serviziocivile@mtsn.tn.it www.mtsn.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Lisa Poiarach Nicolussi servizio.civile@mtsn.tn.it
SETTORE
Già in passato il Museo ha maturato una lunga esperienza nell’accoglienza degli “obiettori di coscienza”. La possibilità oggi di coinvolgere nelle proprie attività ragazzi e ragazze che scelgono la nuova forma di Servizio Civile, viene accolta con grande entusiasmo in un Museo in continua espansione e crescita. Ben consapevole che l’esperienza del Servizio Civile deve costituire effettivamente un momento di crescita personale e di miglioramento delle capacità dei giovani, e rispondere ad un criterio di utilità sociale, il Museo ha elaborato in passato, specifici e ben dettagliati progetti di Servizio Civile che prevedono la realizzazione di attività diverse a seconda delle differenti sezioni in cui il giovane in Servizio Civile viene inserito. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Antiche varietà e piante uniche, una diversità da proteggere” Lisa Angelici e Giuseppe Menegoz; al progetto “I Servizi Educativi del Museo Tridentino di Scienze Naturali” Elisa Chistè e Riccardo Tiddi; al progetto “Inventario e Gestione delle collezioni naturalistiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali” Martina Fontanari, Rachele Plank, Rossana Todesco e Luca Toldo; al progetto “Musei tra scienza e societa’:verso una nuova definizione di museo contemporaneo” Giovanni Agostini, Martina Battan e Marta Gennaro. Nel 2010 hanno aderito al progetto “Uomo, risorse, territorio: lo sfruttamento delle risorse geologiche in Trentino dalla preistoria all’età moderna” Giorgia Cappelletti, Lara Casagrande, Francesca Conci e Moira Pederzolli.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE
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OLTRE
CHI SIAMO
Via Latemar, 1/A 38030 Castello Molina di Fiemme (TN)
Oltre è una Cooperativa sociale, nata sul territorio di Fiemme e Fassa nel 2003. La Cooperativa ha iniziato la propria attività gestendo Maso Toffa, un centro destinato ad adulti in condizione di disagio psichico e di marginalità con bisogni di accoglienza temporanea e di sostegno per il loro reinserimento sia sociale che lavorativo. Ma già con il proprio nome “Oltre” i soci tracciarono il futuro della Cooperativa, ovvero, andare oltre significa occuparsi non più solo di disagio psichico. La Cooperativa ha quindi avviato negli anni nuovi progetti per rispondere ai bisogni della comunità locale puntando sulla valorizzazione delle risorse del territorio, in particolare il volontariato e creando connessioni culturalmente vitali come quelle con il mondo della scuola.
telefono 0462 235298 fax 0462 235298 masotoffa@oltre.coop www.oltre.coop
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Laura Bonomi masotoffa@oltre.coop
SETTORE
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ASSISTENZA
Dal 2008 Oltre è iscritta all’Albo provinciale degli enti di Servizio Civile e ha presentato progetti per la prima volta. La Cooperativa ritiene importante offrire ai giovani la possibilità di sperimentare esperienze che possano farli crescere, oltre che umanamente, anche dal punto di vista della professionalità e delle competenze; esperienze in cui possano mettersi in gioco, con il loro entusiasmo e con la loro creatività, esplorando e guardando con occhi nuovi un mondo, quello del disagio e dell’emarginazione, spesso invisibile e sommerso. Nel 2009 ha aderito al progetto “Passo dopo passo in viaggio verso gli altri” Federica Capelli.
OPERA UNIVERSITARIA - TRENTO
CHI SIAMO
Via S.ta Margherita, 13 38122 Trento
L’Opera Universitaria di Trento, attiva dal 1968, è un ente funzionale della Provincia Autonoma di Trento dal 1991 ed eroga servizi al fine di favorire il diritto allo studio e la residenzialità. Dal 1999 l’Ente, mediante convenzione con l’Università di Trento, ha attivato un programma d’interventi per favorire l’inserimento degli studenti disabili nella vita universitaria, in applicazione della legge 104/92. Successivamente, in ottemperanza alla legge 17/99, l’Opera Universitaria ha integrato il servizio d’accompagnamento con ulteriori prestazioni, sia per l’accesso alla didattica attraverso l’impiego di mezzi tecnologici adeguati, sia per l’organizzazione logistica con l’adozione di strumentazione domotica.
telefono 0461 217411 fax 0461 217481 info@operauni.tn.it www.operauni.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Gianni Morelli gmorelli@operauni.tn.it
SETTORE
Motivazione principale dell’adesione dell’Ente al Servizio Civile è la volontà di creare un clima favorevole in cui gli studenti disabili possano trovare il sostegno adeguato per partecipare attivamente all’esperienza universitaria, superando, con l’apporto dei volontari in Servizio Civile, eventuali barriere sia architettoniche che culturali, per acquisire pienamente il “diritto di cittadinanza”. In tale ambito, al giovane in Servizio Civile si richiede di assistere gli studenti disabili nei trasferimenti all’interno delle strutture dell’ateneo e durante i pasti presso i ristoranti universitari, di fornire supporto alle attività di studio e di favorire attività extradidattiche per integrare compiutamente l’esperienza universitaria. Nel 2009 hanno aderito al progetto “L’inserimento degli studenti disabili nella vita universitaria” Hemily Fongarolli, Giacomo Marchiorello e Luana Mattei.
ASSISTENZA
221
PERISCOPIO
CHI SIAMO
Via V. Zambra, 11 38121 Trento
L’Associazione Periscopio nasce nel settembre 2006 con lo scopo di consolidare e rendere stabili i progetti nati precedentemente in seno all’Associazione di insegnanti “Diesse Trento”. Dal 2001 sono stati progettati e sviluppati alcuni servizi educativi per ragazzi delle scuole medie e superiori. Nel 2006 il consiglio direttivo di “Diesse” ha istitutito un’associazione ad hoc che potesse dedicarsi allo sviluppo di progetti, anche al fine di facilitare lo sviluppo di “Diesse” verso la sua specifica mission. I servizi svolti da Periscopio stabilmente negli ultimi anni riguardano attività: di aiuto allo studio, orientamento e ri-orientamento dei ragazzi; di recupero scolastico individualizzato, anche per ragazzi con DSA; di insegnamento dell’italiano (ragazzi stranieri) e di animazione.
telefono 0461 407050 cell 328 0381737 fax 0461 407051 segreteria@periscopio.tn.it www.periscopio.tn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Elisa Veronesi segreteria@periscopio.tn.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
L’aiuto allo studio e il sostegno scolastico caratterizzano la mission di Periscopio, intesa non solo come semplice doposcuola in cui vengono svolti i compiti, ma soprattutto come luogo in cui essere aiutati nell’introduzione alla vita di tutti i giorni. Proprio questa pretesa di accompagnare i ragazzi nel cammino della conoscenza, avendo come obiettivo la crescita della persona, ha spinto l’Associazione ad aderire al Servizio Civile proponendo per la prima volta un progetto. Si vuole offrire ai giovani che decidono di investire un anno della propria vita, svolgendo il Servizio Civile, l’occasione non solo di condividere un pezzo di strada con dei ragazzi, ma soprattutto la possibilità di una crescita personale nel rapporto con loro e con gli altri adulti, nonché l’apprendimento di una serie di competenze spendibili nel mondo del lavoro e utili a una formazione e maturazione di sè. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Centro di aiuto allo studio periscopio.” Caterina Stefani e Elisabetta Taddeo. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Periscopio: non solo studio” con la partecipazione di Carla Dalila e Ileana Nardin.
PRODIGIO
CHI SIAMO
Via A. Gramsci, 46 38123 Trento
L’obiettivo principale dell’associazione Prodigio è quello di sensibilizzare la società sui temi relativi alle diverse abilità, favorendo così la piena integrazione delle persone disabili nel tessuto sociale. L’associazione persegue i suoi fini in diversi modi, e in particolare attraverso la realizzazione e la pubblicazione di Pro.Di.Gio, bimestrale attento alle tematiche della disabilità, della salute e del disagio sociale divulgato anche attraverso il sito www.prodigio.it.. Prodigio è impegnata anche nel mondo della scuola con l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione sulla prevenzione degli incidenti stradali e sulla diffusione della cultura della diversa abilità. L’associazione, infine, collabora con diversi enti e istituzioni - tra cui la P.A.T.- all’ideazione e realizzazione di progetti miranti a migliorare la vita delle persone disabili attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche.
telefono 0461 925161 fax 0461 925161
associazione@prodigio.it www.prodigio.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Giuseppe Melchionna gmelchionna@gmail.com
SETTORE
Fare il Servizio Civile presso Prodigio significa sia avere la possibilità di un contatto e di un confronto con la realtà della disabilità, sia partecipare alle attività promosse dall’associazione per la sensibilizzazione verso tali tematiche. I giovani del Servizio Civile che operano presso Prodigio sono impegnati in tutte le fasi di realizzazione del bimestrale: ideazione del menabò, produzione di articoli, reperimento di notizie, impaginazione, correzione delle bozze. L’Associazione offre anche la possibilità di ottenere il patentino di pubblicista grazie ad una convenzione con l’ordine dei giornalisti. Per quanto riguarda gli incontri nelle scuole e l’organizzazione di eventi culturali, i giovani in Servizio Civile sono coinvolti attivamente sia alla fase ideativa che a quella organizzativa. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Progetto di giornale 6” Tiziana Girardi e Andrea Truant. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Progetto Direzione giornalistica” con la partecipazione di Lorenzo Pupi e Viviana Garbari.
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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PRO LOCO DARZO
CHI SIAMO
Piazza XVI Artiglieria, 10/a 38089 Darzo (TN)
telefono 0465 901217 fax 0465 900334
info@prolocodarzo.it www.prolocodarzo.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Cinzia Cominotti cinzia@visitchiese.it
SETTORE
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PATRIMONIO ASSISTENZA ARTISTICO E CULTURALE
La Pro Loco è nata nel 1963. Sin dalla sua nascita ha avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo sociale e culturale del paese di Darzo. Gli obbiettivi principali dell’associazione prevedono: ♦ riunire in associazione tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico e culturale del territorio; ♦ promuovere, coordinare e gestire iniziative e attività - ivi comprese quelle di abbellimento – anche di interesse ricreativo e sportivo in collaborazione con altri organismi; ♦ istituire l’ufficio informazioni e di accoglienza turistica; ♦ proporre iniziative di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente; ♦ svolgere, in maniera ausiliaria e sussidiaria, attività di vendita e intermediazione di pacchetti turistici. La Pro Loco di Darzo è impegnata su molti fronti: per quanto riguarda l’organizzazione di attività ricreative e di socializzazione realizza le manifestazioni più tradizionali come “Darzo in sagra, Festa di carnevale, Festa del patrono, Festa in montagna, attività natalizie”; collabora, con gli enti della comunità locale, nella realizzazione di iniziative particolari come la “Festa del folklore e dell’Emigrazione” con il Comune di Storo, le “Assemblee istituzionali di Cassa Rurale, Cooperativa e Consorzio Elettrico”. Altra attività è riservata allo sviluppo del patrimonio storio-culturale attraverso il progetto denominato “La Strada delle Miniere”.
La Pro Loco, iscritta all’albo del Servizio Civile dal 2009, intende offrire ai giovani la possibilità di sperimentarsi, principalmente, in percorsi in attività di recupero del patrimonio storicoculturale e della valorizzazione del territorio. Si ritiene che la possibilità di spendersi in prima persona in tali attività, possa stimolare nei giovani idee e creatività necessarie a costruire professionalità in loco, oltre ad auspicare di poter così contribuire a limitare l’esodo dei giovani verso i centri urbani più vicini. La Pro Loco, infatti, da alcuni anni è impegnata nello sviluppo di un progetto a carattere storico-culturale il cui scopo principale è di ripercorrere la storia della comunità locale, recuperandone il patrimonio materiale (attrezzi, documenti, fotografie) e immateriale (ricordi, interviste, memorie).
PUNTO D’APPRODO
CHI SIAMO
Via Valbusa Grande, 48 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 422049 fax 0464 422049
La Cooperativa opera ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità, perseguendo l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale della donna, con particolare riferimento ai soggetti socialmente svantaggiati. Punto d’Approdo nasce come associazione nel 1986, grazie all’impegno di un gruppo di volontari e di due religiose il cui intento era quello di dare adeguate risposte a situazioni di disagio femminile. Nel 1994 l’Associazione si trasforma in Cooperativa Sociale. Destinatarie dell’intervento sono donne con problemi familiari, con difficoltà nella relazione o con limitate risorse personali o parentali. Donne maggiorenni, alcune sole, altre con figli, italiane e straniere. La Cooperativa opera da anni con il Servizio Sociale o specialistico realizzando specifici progetti. Nel luglio 2002 Approdo ha aperto una nuova struttura, Casa Fiordaliso, specificamente pensata ed adibita all’accoglienza di gestanti e di madri che risponde sia all’accoglienza sull’urgenza, sia a seguito della strutturazione di un progetto educativo specifico. Nel corso del 2003 la Cooperativa ha avviato un altro servizio residenziale che prevede un “percorso sociale” a favore di donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento.
puntodapprodo@virgilio.it www.puntodapprodo.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Giuseppe Piamarta puntodapprodo@virgilio.it segreteria.approdo@virgilio.it
SETTORE
L’esperienza di Servizio Civile alternativo al militare, fatta negli anni, ha già dimostrato che l’inserimento di figure di supporto agli educatori nella quotidianità è una grande ricchezza. I servizi di accoglienza gestiti dalla Cooperativa si avvalgono dell’opera di équipe di operatori professionalmente preparati coordinati da figure specifiche con pluriennale esperienza. Le molteplici attività e soprattutto la necessità di creare, all’interno delle strutture, legami e relazioni significative offrono la possibilità ai giovani in Servizio Civile di entrare nel quotidiano portando un contributo di animazione e vivacità. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Se mi vuoi ci sono” Annalisa Bommartini, Sonia Giari, Andrea Stefano Graziola, Chiara Soma, Maria Chiara Zanon. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Eccomi, se vuoi” con la partecipazione di Marta Agostini, Veronica Faccio, Giulia Francesconi e Nicole Vicentini.
ASSISTENZA
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SAD
CHI SIAMO
Via Gramsci, 21 38123 Trento
telefono 0461 239596 fax 0461 234445
La SAD, Società Cooperativa Sociale, nasce nel 1990 grazie all’impulso di un piccolo gruppo di volontari decisi a trasformare il proprio impegno sociale in un servizio professionale, in modo da poter rispondere in maniera affidabile e continuativa ai nuovi bisogni di natura socio-assistenziale. Da allora la Cooperativa ha consolidato la sua identità attorno al modello dell’impresa sociale. Oggi s’impegna a perseguire il suo scopo sociale realizzando servizi diversificati, grazie ad una struttura organizzativa che contempera qualità e sostenibilità. I destinatari dei servizi erogati dalla Cooperativa sono prevalentemente persone anziane autosufficienti e non autosufficienti e persone fragili con disagio psichico, fisico o entrambi. Per quanto riguarda i servizi offerti, la SAD è impegnata principalmente nel servizio di assistenza domiciliare all’interno del quale si sviluppano altri due servizi collaterali: la distribuzione dei pasti a domicilio e il servizio di assistenza domiciliare serale. Tali servizi vengono erogati sul territorio del Comune di Trento, nell’ambito di propria competenza e sul Comprensorio Valle dell’Adige con l’esclusione del servizio serale. Inoltre, gestisce il Centro diurno Sempreverde di Mattarello e il Centro servizi di Ruffré nell’Alta Valle di Non.
info@cooperativasad.it www.cooperativasad.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Erica Ciola erica.ciola@cooperativasad.it
SETTORE
226
ASSISTENZA
La Cooperativa in passato ha beneficiato della presenza degli obiettori di coscienza e dopo la riforma del Servizio Civile ha continuato ad avvalersi di tale possibilità accreditandosi all’albo di Servizio Civile con il consorzio ConSolida. Nel 2008 la Cooperativa si è accreditata autonomamente e offre la possibilità di poter prestare il proprio servizio anche al centro servizi di Ruffré nell’Alta Valle di Non, investendo su progetti che accrescano la professionalità dei giovani e valorizzino l’individualità di tutti gli attori coinvolti. I giovani in Servizio Civile avranno la possibilità di esplorare il mondo degli anziani, ospiti nel centro diurno e centro servizi, occupandosi delle diverse attività direttamente a contatto con l’utenza. L’esperienza farà acquisire loro un mix di competenze sia tecniche sia sociali che in ambito socio-assistenziale. Le proposte di Servizio Civile rappresenteranno un’occasione formativa mirata all’acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo di cittadini attivi, responsabili e solidali con la comunità. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Anch’io nel cerchio: Cerchiamoci” Laura Larcher e Tania Seppi; al progetto “Guardiamoci dentro” Ilenia Baldessari e Martina Spagnoli.
SI MINORE
CHI SIAMO
Via F.lli Perini, 66 38122 Trento
telefono 0461 922055 fax 0461 390308
L’associazione SI Minore opera, dal 1994, a favore di giovani in difficoltà. Grazie all’esperienza maturata “SI Minore” ha acquisito specifiche competenze nell’area stranieri in particolare di minori non accompagnati pur rimanendo aperta a tutti senza distinzione di genere o nazionalità. L’associazione è dotata di strutture di tipo familiare con gruppi appartamento seguiti 24 ore su 24 da figure educative specializzate. Offre anche un servizio educativo domiciliare mirato al sostegno dei minori in ogni fase della vita (scolastica, professionale e sociale) e/o al potenziamento delle competenze genitoriali. Infine, pone grande attenzione sui processi sociali legati ai fenomeni migratori ed è impegnata nella promozione della conoscenza interculturale. Nel 2008 ha aperto a Trento il centro aperto “GEC”: uno spazio libero e gratuito, gestito da due educatori e aperto tre pomeriggi a settimana, in cui vengono proposte attività ludico ricreative tra le quali educazione espressiva, educazione al dialogo/confronto, mediazione interculturale e con sportello di ascolto per giovani, centro didattico laboratori di creatività manuale, gite, tornei sportivi, ecc. Il GEC accoglie quotidianamente circa 30 minori divisi in gruppi su diverse attività.
progetti@siminore.it www.siminore.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Marianna Mocellini progetti@siminore.it
SETTORE
Accreditata all’Albo Provinciale di Servizio Civile dal 2008 intende presentare progetti offrendo ai giovani interessati un’opportunità di crescita nelle molteplici attività proposte dall’associazione. É un’occasione per contribuire al miglioramento del servizio offerto, nonché per portare nuovi contributi e creatività sia ai ragazzi accolti sia a coloro che quotidianamente operano al suo interno. Alcune delle attività realizzate fino ad oggi sono: percorso informativo sulla legislazione in materia di immigrazione, partecipazione all’iniziativa “Zero°Clip” contro l’abuso di alcol tra i giovani, creazione della mostra fotografica “Albania-Italia: terre vissute, terre raccontate”, partecipazione a tavoli di lavoro territoriali e corso interno di formazione permanente degli educatori in servizio. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Mescolanze” Adriana Berti e Alan Ravanelli. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Rimescolanze” con la partecipazione di Paolo Mantovan, Riccardo Cascio Antonio Presti ed il progetto “Giovani contesti” con la partecipazione di Natalino Zavarise e Giulia Pittalis.
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
227
SPORTABILI
CHI SIAMO
Via del Lagorai, 113 38037 Predazzo (TN)
telefono 0462 501999 cell 335 8021459 fax 0462 501999
SportABILI, è un’associazione senza scopo di lucro e con fini d’utilità sociale (Onlus), a Predazzo in Valle di Fiemme. L’associazione opera nella convinzione che la persona disabile sia una risorsa sulla quale la collettività deve investire, facilitando un suo pieno recupero sia sul piano professionale, sia su quello relazionale e del tempo libero. SportABILI si propone come ponte per unire il mondo delle persone disabili con quello delle persone “abili”, portando questi due gruppi a contatto l’uno con l’altro proprio dove il divario è maggiore: nel mondo dello sport e del turismo. SportABILI organizza: ♦ durante la stagione invernale corsi di sci, sia discesa che fondo, progettati ed adattati alle specifiche disabilità; ♦ durante il periodo estivo attività ricreative quali equitazione, tennis in carrozzina, roccia, tiro con l’arco, nuoto, gite in bicicletta, gite naturalistiche, rafting e hydrospeed.
info@sportabili.org www.sportabili.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Emanuela Fellin info@sportabili.org
SETTORE
228
ASSISTENZA
SportAbili offre ai ragazzi in Servizio Civile l’opportunità di fare un’esperienza di collaborazione sociale in un ambito complesso, aiutando le persone disabili a riacquistare la gioia di fare sport. Inoltre, è un’occasione per apprendere competenze tecniche nella pratica dei diversi sport e per acquisire importanti capacità professionali facilmente spendibili nel mondo del lavoro. L’Associazione attiva per i volontari uno specifico percorso di formazione condotto da istruttori qualificati e i relativi riconoscimenti per le specifiche competenze e professionalità. L’Associazione ha già proposto negli anni scorsi tre progetti.
TERRE COMUNI
CHI SIAMO
Via Roma, 9 38079 Tione (TN)
Terre Comuni è un’Associazione di promozione sociale iscritta al registro provinciale. Scopo dell’Associazione è l’animazione di comunità intesa come pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza e allo sviluppo delle latenti potenzialità insite negli individui e nei gruppi, attraverso progetti formativo-culturali per e con il mondo giovanile. L’Associazione opera sul territorio delle valli Giudicarie e attiva progetti nei seguenti ambiti: scambi, incontri e confronti fra gruppi di giovani, percorsi formativi, gestione di strutture di accoglienza (case vacanze gruppi), sportelli territoriali di orientamento, organizzazione di piani giovani di zona.
telefono 0465 326370 fax 0465 324489
info@terrecomuni.it www.terrecomuni.it
Un giovane che volesse fare il Sevizio Civile presso questa associazione troverebbe con certezza un terreno fertile per misurarsi su iniziative tendenti a valorizzare le potenzialità dei singoli in un contesto comunitario. Alcune iniziative significative promosse negli ultimi anni sono state: referente ♦ Tra mari e monti (scambio tra giovani trentini e calabresi); per la comunicazione ♦ Stage in Inghilterra per imparare la lingua inglese; ♦ Gestione case vacanze per accoglienza gruppi parrocchiali italiani; ♦ Campus formativi tematici per adolescenti; Romeo Festi ♦ Collaborazioni con esperienze artistiche; amministrazione@terrecomuni.it ♦ Organizzazione di eventi culturali (incontri con personaggi famosi). SERVIZIO CIVILE
SETTORE
EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
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UBG UBALDA BETTINI GIRELLA
CHI SIAMO
Via Benacense, 33 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 423958 fax 0464 423958
info@associazionegirella.it www.associazionegirella.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Massimo Zampieri massimo.zampieri@ associazionegirella.it
SETTORE
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EDUCAZIONE E ASSISTENZA PROMOZIONE CULTURALE
L’Associazione Ubalda Bettini Girella onlus opera dal 1990 nella città di Rovereto, in collaborazione con il Comune di Rovereto, il Comprensorio della Vallagarina, la Provincia autonoma di Trento, gli Istituti scolastici e i Centri di Formazione Professionale del territorio, l’Agenzia del Lavoro, le Aziende di produzione e di servizi della zona, gli Enti e le Cooperative del privato sociale. L’Associazione, apartitica e senza scopo di lucro, si propone di gestire attività di natura socio-assistenziale e socio-sanitaria, di formazione e di istruzione, rivolte a minori, adolescenti e giovani in situazione di disagio e disabilità e di realizzare e gestire attività di formazione, sensibilizzazione, aggiornamento e consulenza per promuovere professionalità in grado di intervenire nel settore socio-assistenziale, anche realizzando proprie pubblicazioni. I principali ambiti d’intervento dell’Associazione riguardano la progettazione e la gestione di percorsi individualizzati di alternanza formazione/lavoro e di percorsi individualizzati di sostegno educativo/scolastico per adolescenti e giovani che versano in situazioni di difficoltà; inoltre l’Associazione gestisce sul territorio di Rovereto i “Laboratori del Fare”, luoghi di incontro e di aggregazione per adolescenti con la presenza di educatori e di esperti volontari. Attualmente sono attivi i Laboratori di: multimedialità, cucina, look e immagine, arte e bricolage, manutenzione motorini e biciclette; interventi di educativa domiciliare rivolto a bambini/ragazzi/adolescenti e/o giovani adulti che non hanno abbandonato il nucleo familiare e che vivono in un contesto multiproblematico; attività di consulenza per progettazione, attivazione, gestione, verifica e valutazione di percorsi formativi; attività di consulenza con genitori, insegnanti, volontari, educatori, come supporto a interventi di carattere educativo; la promozione e realizzazione di incontri, dibattiti, conferenze, convegni, corsi di formazione con esperti di problemi relativi al mondo giovanile, anche in collaborazione con altri soggetti del territorio. L’Associazione aderisce al Servizio Civile innanzi tutto per offrire ai giovani del territorio un’opportunità di crescita personale in un’esperienza altamente formativa, collaborando con gli educatori nella gestione di progetti rivolti a giovani e/o a ragazze e ragazzi che versano in situazione di difficoltà. L’obiettivo principale è la valorizzazione del volontariato non come beneficenza nel senso di dare aiuto a chi ha bisogno in una relazione diseguale tra chi dà e chi riceve ma come azione, lavoro che si adopera affinché la fruizione dei diritti sia garantita concretamente a ogni cittadino e soprattutto a quanti sono troppo deboli per difendersi da soli e, proprio per questo, sono spinti verso zone di esclusione assolutamente intollerabili. Nel 2009 hanno aderito ai progetti “LaborAttori del fare - 3a edizione” Ares Adami e Anna Canal, e “RI-ESCO” Serena Costa, Gianfilippo Rubbuano e Raffele Tucciarelli. Nel 2011 sono stati attivati due progetti “Intercity Ramblers 2a edizione” a cui hanno aderito Azara Maria Grazia Martina, Ilyas Smaira e Sartori Luca e “LaborAttori del fare 4a edizione” con la partecipazione di Andrea Zanotti e Betty Del Fabbro.
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI
CHI SIAMO
Via della Malvasia, 19 38122 Trento
telefono 0461 915990 fax 0461 915306
Tutto nacque più di ottant’anni fa, subito dopo la Grande Guerra, con un’Italia sconvolta dai disordini sociali e le piazze che ribollivano di reduci, resi grandi invalidi dal terribile primo conflitto mondiale della storia. Un trentino fondò l’Unione Italiana dei Ciechi. Quel trentino era Aurelio Nicolodi, convinto della necessità di cambiare la storia. Da quei giorni di strada ne è stata fatta tanta. I ciechi sono approdati all’istruzione, si sono specializzati nel massaggio, nella musica, ecc… Poi, con lo sviluppo delle tecnologie, ecco i centralinisti e gli operatori informatici. Oggi, senza voler dimenticare le difficoltà oggettive che derivano dalla mancanza della vista, al disabile visivo sono precluse poche strade dimostrando che con il coraggio e con la consapevolezza delle proprie capacità si può arrivare lontano. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è la principale delle Associazioni di categoria ed ha sostenuto i suoi soci e i disabili visivi in generale nelle battaglie per la conquista dei diritti civili. La Sezione provinciale di Trento lavora per l’integrazione dei ciechi ed degli ipovedenti nella scuola, nel mondo del lavoro e nell’intera società, per un futuro senza ostacoli: per fare questo ha bisogno anche del tuo personale contributo.
uictn@uiciechi.it info@uictrento.it www.uiciechi.it www.uictrento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Irene Grandi Ivana Marini info@uictrento.it Sara Zomer
SETTORE
I progetti di Servizio Civile dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti prevedono il coinvolgimento dei giovani in attività di: ✦ accompagnamento dei soci e dei dirigenti a riunioni, attività ricreative, sportive o per svolgere commissioni per le quali non possono agire autonomamente, anche mediante utilizzo di mezzi pubblici e dell’Ente; ✦ aiuto nella realizzazione dei numerosi progetti attivi nella Sezione; ✦ attività di informazione e sensibilizzazione; ✦ collaborazione nell’organizzazione di manifestazioni dell’Associazione, garantendo la presenza alle riunioni e alle varie iniziative della Sezione; ✦ aiuto ai vari docenti, facilitatori e membri di comitati nella gestione di incontri e riunioni; ✦ aiuto nelle varie attività svolte dal Libro Parlato; ✦ attività di supporto e collaborazione nei confronti del personale amministrativo; ✦ aiuto nelle varie attività svolte dal Libro Parlato; ✦ attività di supporto e collaborazione nei confronti del personale amministrativo. Le attività svolte dai giovani in Servizio Civile vengono poi concordate con i ragazzi cercando di rispettare le inclinazioni individuali, le capacità di relazione e la formazione, al fine di aumentare le attitudini di ognuno. Nel 2009 al progetto “Per comprendere il profumo dei colori – Trento” hanno partecipato Deborah Albasini, Laura Berti, Daniele Daldoss, Giada Dalsass, Giulio Giovanazzi, Alessia Manieri, Serena Paolazzi, Michela Russo, Angela Scarda e Angelica Serafini. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Cecità e ipovisione… viaggio verso un altro sole” con la partecipazione di Igor Sontacchi, Sonia Weber, Davide Simonini, Francesca Roat, Antonella Spagnolo, Marica Baldessarini, Ramilia Linda Cappello, Denise Galassi, Samantha Berlanda, Mattia Castello, Lorella Paiano e Federico Joniez.
ASSISTENZA
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UNIVERSITà DEGLI STUDI DI TRENTO
CHI SIAMO
Via R. Belenzani, 12 38122 Trento
telefono 0461 881126 cell 338 9117153 fax 0461 881247
L’Università di Trento, fondata nel 1962, è organizzata in 7 facoltà, 14 dipartimenti di ricerca, cui afferiscono più di 500 docenti e ricercatori e conta quasi 15.000 studenti. Il campus si trova nel centro di Trento, città rinomata per il suo patrimonio di arte e di storia ed è situata proprio nel punto di incontro tra la cultura italiana e quella europea. La caratteristica che contraddistingue questa giovane e dinamica università è la particolare attenzione rivolta alle relazioni internazionali. Attraverso diversi progetti comuni realizzati con università europee, Trento sta sviluppando la sua rete di collaborazione per quanto riguarda sia l’insegnamento che la ricerca, allo scopo di offrire un’architettura didattica e di ricerca a livello internazionale e di creare opportunità di formazione professionale e di carriera. L’Università di Trento ha di recente introdotto nuovi programmi di studio e di ricerca nelle aree emergenti, quali le scienze cognitive, le neuroscienze e gli studi internazionali e la biologia.
GabinettoRettorato@unitn.it www.unitn.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Lisa Nicolussi Poiarach lisa_nicolussi@yahoo.it
SETTORE
ASSISTENZA EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE AMBIENTE AMBIENTE
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L’Università degli Studi di Trento ha aderito al Servizio Civile per contribuire ad offrire al mondo giovanile un’importante opportunità per un impegno efficace in campo culturale, formativo e della ricerca, utile per la collettività ed efficiente in relazione alle risorse pubbliche impiegate. Intende garantire altresì che la proposta rivolta ai giovani sia chiaramente definita e comunicata in modo trasparente e che l’esperienza del Servizio Civile costituisca effettivamente un momento di crescita personale e di miglioramento della capacità dei giovani, attraverso un impegno nell’ambiente universitario. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Archeologia e divulgazione” Laura Casari, Sara Menescardi e Costanza Miotello. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Valorizzazione del patrimonio archeologico trentino” con la partecipazione di Fabio Santaniello, Irene Moltrer, Lucia Dallafior e Giulia Foradori.
VALLE APERTA
CHI SIAMO
Loc. Ponciach 38030 Faver (TN)
Valle Aperta è un’associazione, nata vent’anni fa, che offre soggiorni di vacanza per persone che soffrono nelle relazioni e nella psiche. Opera grazie a volontari e operatori, in una casetta immersa fra i prati e i boschi di Ponciach (sopra a Faver, in Valle di Cembra). Ospita gruppi di cinque-otto persone per volta, provenienti da tutto il territorio della Provincia di Trento. Nel periodo di soggiorno propone attività che promuovono il contatto e la condivisione tra i vari soggetti, in un clima di solidarietà e partecipazione. L’approccio metodologico privilegia momenti ludici basati su attività-stimolo e relazioni-stimolo.
telefono 0461 683318 fax 0461 683318 info@associazionevalleaperta.it amministrazione@ associazionevalleaperta.it www.associazionevalleaperta.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Mario Holler info@associazionevalleaperta.it
SETTORE
Valle Aperta offre a ragazzi e ragazze un’esperienza di vita unica. Rappresenta un valido banco di prova per chi vuole uscire dai propri egoismi e dalle proprie certezze, per mettersi in gioco e partecipare alla costruzione di un mondo più attento all’altro, contrastando le ingiustizie e rimuovendo le cause che producono l’emarginazione, adottando uno stile di vita orientato a costruire una società più a dimensione d’uomo. Più nel concreto l’Associazione Valle Aperta offre ai giovani in Servizio Civile la possibilità di sviluppare le competenze relazionali e le abilità necessarie a stabilire un rapporto partecipato con persone sofferenti nella psiche. E’ un percorso formativo che prevede un lavoro su se stessi, sui propri pregiudizi, sulle proprie paure ma anche sulle proprie risorse. Sostenuto dal lavoro di gruppo e dall’acquisizione di nuovi strumenti interpretativi dell’ambiente sociale, il giovane volontario ha l’opportunità di sviluppare una particolare attenzione per la ricchezza e la specificità di ogni persona e di essere testimone di un modo di vivere basato sull’eguaglianza e la solidarietà. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Con il cuore con i sensi e con la mente. Crescere assieme alla comunità nell’interazione con le persone che soffrono nella psiche 2009” Laura Magnaguagno, David Micheli, Sebastian Nardon e Martina Nicolodi. Nel 2011 è stato attivato il progetto “Con il cuore con i sensi con la mente. Crescere assieme alla comunità nell’interazione con le persone che soffrono nella psiche” con la partecipazione di Maddalena Micheli, Lisa Turra, Hilary Terrazza e Mirco Valenti.
ASSISTENZA
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VILLAGGIO DEL FANCIULLO SOS
CHI SIAMO
Via H. Gmeiner, 25 38122 Trento
telefono 0461 384100 fax 0461 384103
Il Villaggio SOS opera nell’ambito dell’accoglienza a minori in difficoltà familiare in sinergia con i Servizi Sociali Territoriali ed il Tribunale dei Minori di Trento. Nel 2003 il Villaggio ha compiuto quaranta anni di attività. In questo lungo periodo sono stati accolti complessivamente 321 bambini (la maggior parte cresciuti, molti dei quali fino all’autonomia). 66 di essi godono ancora dell’accompagnamento degli operatori. Ogni casa del Villaggio è gestita da una “Mamma SOS” in collaborazione con due “Zie” (educatrici professionali). L’organico complessivo della Cooperativa prevede un’altra “Zia” che entra in gioco in sostituzione delle operatrici in caso di ferie o di malattia, ma in assenza di queste ultime, lavora nelle case a seconda dei bisogni e necessità. La comunità per adolescenti è gestita da una équipe di cinque operatori che presidiano il servizio attraverso l’organizzazione di turni di presenza. L’area dei maggiorenni è seguita da un’ educatore.
info@sostrento.it www.sostrento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Diego Plocech diego.segreteria@sostrento.it
SETTORE
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ASSISTENZA
Il Villaggio SOS fin dal 1977 ha accolto al suo interno obiettori di coscienza che sono stati affiancati al personale educativo e pienamente integrati nei vari servizi, in particolare di animazione. Dall’avvento del Servizio Civile, ci sono state alcune prime esperienze di inserimento. Vista la particolare complessità e delicatezza del tipo di servizio offerto, l’inserimento presuppone una motivazione forte e precisa. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Animazione al Villaggio: nuove risorse, nuove opportunità – 2009” Giulia Sabaini, Daniela Tonezzer, Giulia Turrina e Natascia Zangani. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Educare giocando insieme. Un anno di animazione al Villaggio SOS – 2010/2011” con la partecipazione di Annalisa Callovi, Raffaele Galvan, Viviana Morandini e Alicia Panizza.
VILLA MARIA
CHI SIAMO
Piazza S. Martino, 2 Lenzima di Isera 2 38060 Isera (TN)
telefono 0464 439060 fax 0464 421603 segreteria@coopvillamaria.it www.coopvillamaria.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Maurizio Passerini progetto.macrame@ coopvillamaria.it
SETTORE
La Cooperativa nasce nel 1995 con l’intento di gestire un servizio residenziale e si è specializzata negli anni nell’ambito dell’handicap mentale. Attiva nel trentino della Vallagarina, si propone come servizio a multicompetenza nell’ambito della disabilità psicofisica, nell’ottica della realizzazione del benessere psicofisico dell’individuo e dell’attenzione ai suoi bisogni. Il servizio si articola sul territorio in maniera diversificata. In primo luogo, il centro residenziale sito a Lenzima si occupa oltre che della cura sanitaria e assistenziale anche di attività di riabilitazione, di attività occupazionali e di animazione. Vi sono poi, le cinque Comunità Alloggio di Rovereto che consentono di disporre di spazi e numeri contenuti che favoriscono il senso di appartenenza, la corresponsabilizzazione nella gestione della quotidianità domestica e l’integrazione nel territorio. Ciascuna comunità dispone di un’alta autonomia e consente alle persone che la abitano (attualmente due) di seguire un percorso di ampliamento dell’autonomia personale, attraverso una parziale presenza degli operatori, integrata da una forte presenza di volontari e da un sistema domotico che garantisce la sicurezza degli utenti. Ai servizi residenziali la Cooperativa affianca il Centro Socio Educativo di Volano, che, nella fascia diurna, integra la presa in carico proponendo attività a carattere educativo, riabilitativo ed occupazionale in una dimensione di gruppo.
La Cooperativa Sociale Villa Maria si ispira ad una filosofia dei servizi erogati che riserva la massima attenzione all’integrazione delle persone delle quali si occupa. Per questo motivo inserire nei contesti di vita figure diverse dai professionisti che in esse lavorano diventa fondamentale, siano essi semplici volontari o ragazzi del Servizio Civile. Si vuole sottolineare, inoltre, l’impatto positivo che quest’esperienza potrà avere in due ambiti fondamentali: la possibilità di diffondere, anche se in minima parte, una cultura dell’accettazione del “diverso” tra i giovani e la possibilità di implementare le relazioni offerte alle persone disabili ospitate. Negli anni scorsi la Cooperativa ha offerto ai giovani in Servizio Civile la possibilità di fare esperienze importanti sia sul piano personale che sul piano professionale, attraverso momenti strutturati di formazione e grazie al confronto con gli operatori nell’esercizio dell’attività. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Comunità educante” Giada Ciech, Teresa De santo, Tatiana Longo e Chiara Loranti.
ASSISTENZA
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VILLA S. IGNAZIO
CHI SIAMO
Via alle Laste, 22 38121 Trento
telefono 0461 238720 fax 0461 236353
Villa S. Ignazio è una Cooperativa di Solidarietà Sociale con sede a Trento. Opera principalmente nell’attività di accoglienza e formazione di persone in situazione di difficoltà che, per cause oggettive o soggettive, non sono in grado di integrarsi autonomamente sotto il profilo psicologico, morale, culturale ed economico nell’ambiente in cui vivono e nei confronti delle quali non risulta possibile o efficace il ricorso agli ordinari interventi pubblici socio-assistenziali. La Cooperativa è in forte sinergia con la rete dei 16 enti senza scopo di lucro aderenti alla Fondazione S. Ignazio di Trento. La sua esperienza nell’ambito del Servizio Civile ha iniziato nel 1975 quando attiva una convenzione con il Ministero della Difesa per la gestione dei primi obiettori di coscienza. Dal 1975 ad oggi, più di duecento obiettori ed una quindicina di ragazzi in Servizio Civile Nazionale hanno svolto attività di sostegno verso altri giovani e adulti ospiti della Cooperativa.
coop@vsi.it www.coop.vsi.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Fabio Colombo serviziocivile@vsi.it
SETTORE
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ASSISTENZA
La presenza dei giovani in Servizio Civile è un’occasione di arricchimento e di scambio relazionale che migliora la qualità dei rapporti umani e delle attività di sostegno alle persone accolte. I volontari sperimentano un’opportunità di crescita dal punto di vista sia umano sia professionale. L’esperienza di condivisione in comunità (è possibile, infatti, la residenzialità all’interno della casa di accoglienza) favorisce l’autonomia e la consapevolezza. Nel 2009 hanno aderito al progetto “Immigrazione, passaggi di vita - III edizione” Ylenia Bettega, Giordano Giardi e Barbara Valeria Giovanna Vintici; al progetto “Un anno per gli altri... un anno per te - VII edizione” hanno aderito Marco Berra, Elisabetta Girardi, Martina Roat e Giulia Zottele. Nel 2010 è stato attivato il progetto “Immigrazione, passaggi di vita – IV edizione” con la partecipazione di Giorgia Battisti, Alejandra Jakimczyk e Davide Montanaro. Nel 2011 ha preso inizio l’ottava edizione del progetto “Un anno per gli altri … un anno per te” con la partecipazione di Giulia Detassis, Appiah Ofosu e Mattia Giacomelli.
WHY A WORLD HOME FOR YOUTH onlus
CHI SIAMO
WHY – a World Home for Youth è un’associazione di volontariato internazionale, opera in Asia ed Africa principalmente a favore dei giovani, realizzando progetti di natura educativa. In Italia organizza eventi di sensibilizzazione, incontri di formazione e campi di volontariato all’estero.
C.so III Novembre, 116 38122 Trento
telefono 0461 934191 cell 347 8224608 fax 0461 934191 info@whyinsieme.org www.whyinsieme.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Martina Campregher
Ogni anno sono molti i volontari che si recano nella nostra sede di Jambiani a Zanzibar (Tanzania) per periodi brevi o lunghi di volontariato internazionale per cooperare con lo staff locale nella gestione di 7 asili frequentati da oltre 600 bambini. Nella sede di Trento i volontari supportano le attivita’ di comunicazione ed organizzazione di eventi. Sono esperienze formative importanti, testimoniate da molti racconti pubblicati sul sito internet http://whyzanzibar.wordpress.com/. WHY crede che il Servizio Civile possa essere occasione significativa per avvicinare i giovani alle attività svolte dall’associazione e per promuovere lo sviluppo.
martina@whyinsieme.org
SETTORE
ASSISTENZA SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
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ENTI NAZIONALI
ACCRI - ASS. DI COOP. CRISTIANA INTERNAZIONALE
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via S. Giovanni Bosco, 7 38121 Trento
telefono 0461 891279
trento@accri.it www.accri.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Francesca Boldrin trento@accri.it
Volontari nel mondo - FOCSIV è la Federazione di 60 organizzazioni non governative (ONG) cristiane di servizio internazionale volontario impegnate nella promozione di una cultura della mondialità e nella cooperazione con i popoli dei Sud del mondo. L’obiettivo è di contribuire alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità e dei diritti dell’uomo, alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali. Nata inizialmente sotto forma di coordinamento tra diverse realtà laicali collegate al mondo missionario con il nome di FOLM (Federazione degli Organismi di Laicato Missionario), e trasformata nel 1972 in FOCSIV, rappresenta oggi la più grande Federazione italiana di Organismi cristiani di volontariato internazionale. Attualmente è presente in 86 paesi tra Africa, Asia, America Latina, Europa, Medio Oriente e Oceania. ACCRI (Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale) è un Organismo Non Governativo di volontariato internazionale nonché un’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (onlus), che opera nel campo della cooperazione con i “Paesi in Via di Sviluppo”. Gli obbiettivi dell’associazione sono: dare priorità alla persona, alla partecipazione e al volontariato e il suo motto è “operare con”, “fare insieme” sia sul territorio locale che estero. ACCRI si occupa più specificatamente di: ♦ informazione ed educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e formazione alla mondialità nella scuola e sul territorio; ♦ formazione di volontari internazionali; ♦ interventi di cooperazione allo sviluppo (progetti). Attualmente è presente in Ecuador, Cile e Ciad.
La partecipare ad un progetto di Servizio Civile presso l’ACCRI offre al giovane la possibilità di operare in favore del Sud del Mondo, svolgendo delle attività culturali e di sensibilizzazione nel Nord del Mondo. Si configura, quindi, come un percorso di crescita, di conoscenza, di riflessione e di assunzione di responsabilità personale. ACCRI di Trento ha attivato in passato un progetto il cui obiettivo era l’elaborazione e la realizzazione di attività, di sensibilizzazione alle tematiche della mondialità, dell’intercultura, della pace e della solidarietà internazionale. Il progetto prevedeva specifici interventi nelle scuole e nel territorio. I progetti futuri si svolgeranno nello stesso ambito, ma rivolgeranno l’attenzione principalmente ai Paesi in via di sviluppo.
Associazione di Co operazione Cristiana Internazional e
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ACLI - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Roma, 57 38122 Trento
telefono 0461 277277 fax 0461 277278
segreteria@aclitrentine.it www.aclitrentine.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Fausto Gardumi fausto.gardumi@aclitrentine.it
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Le ACLI, Associazioni cristiane lavoratori italiani, sono un’associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni specifiche, contribuisce da più di 60 anni a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia. Le ACLI si presentano come una “associazione di promozione sociale”: un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Come soggetto autorevole della società civile organizzata, le ACLI sono protagoniste nel mondo del cosiddetto “terzo settore”: il volontariato, il non profit, l’impresa sociale. In provincia di Trento le ACLI sono presenti con dieci sedi proprie e in partenariato che coprono tutti i settori d’intervento quali: ACLI Anziani CONSAT, ENAIP (Ente Nazionale ACLI Istruzione Professionale), Giovani delle ACLI, Patronato ACLI Trento, Unione Sportiva ACLI Trento, ACLI Terra Trento, Centro Turistico ACLI Trento. Da 60 anni le ACLI Trentine operano per allargare i confini della solidarietà, della pace e dei diritti umani. Fedeli a questo mandato l’associazione ha organizzato una diffusa rete di difesa, aiuto e promozione dei lavoratori, delle famiglie e di quanti si trovano in situazioni di emarginazione. Le ACLI Trentine si propongono di perfezionare e consolidare una linea di esperienza associativa che parte dal presupposto secondo cui dietro ogni pratica sociale c’è un pensiero e un progetto. Da qui l’idea di un lavoro sul territorio capace di coniugare saperi e mestieri al servizio dei cittadini e delle famiglie.
Le ACLI, promotrici appassionate del Servizio civile alternativo al Servizio militare, hanno avvicinato e dato l’opportunità a centinaia di giovani, trentini e non, di svolgere il Servizio Civile presso le proprie strutture (Patronato ACLI, Unione Sportiva ACLI, ACLI Terra, Centro Turistico ACLI). Terminata quella importante esperienza, è sembrato naturale dare spazio ai giovani in questa nuova forma di servizio civile. Dall’entrata in vigore del nuovo Servizio Civile le ACLI Trentine hanno accolto giovani volontari Nel 2009 hanno partecipato al progetto “Giovani, mondo del lavoro e comunità: verso nuove forme di protagonismo e interazione” Luca Campregher, Luca Coser, Sara Endrizzi, Sara Fedrizzi, Elisabetta Giuliani, Selene Mattei e Rosanna Pellegrini.
ADOC - ASSOCIAZIONE DIFESA ORIENTAMENTO CONSUMATORI
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Matteotti, 22 38122 Trento
telefono 0461 376116 fax 0461 376199 adoctn@libero.it www.adoc.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
L’ADOC è l’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, degli utenti, dei risparmiatori, dei malati, dei contribuenti. Costituita nel 1988 ha circa 65.000 iscritti, è presente su tutto il territorio nazionale. E’ presente sul territorio provinciale con una propria sede. L’ADOC nazionale conta, in Italia, circa 65.000 iscritti ed è presente in tutti i capoluoghi provinciali con volontari esperti nel diritto del consumatore, persone in grado di dare informazioni ai cittadini ed abilitate alle procedure di conciliazione ed arbitrato, pronte ad assistere direttamente gli iscritti in qualunque tipo di controversia extragiudiziale. In ogni sede provinciale di ADOC è possibile usufruire, oltre alla normale consulenza di esperti nel ramo consumeristico, anche della consulenza legale specialistica garantita da avvocati convenzionati. L’ADOC è tra i fondatori di Consumers’ Forum, dell’Associazione Europea dei Consumatori e fa parte sia del Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti (CNCU) sia del CNU Consiglio Nazionale Utenti televisivi. In Trentino l’Associazione è costituita presso la UIL del Trentino e si è distinta per una serie di importanti azioni di denuncia nell’ambito provinciale a difesa dei consumatori e degli utenti. La sede di Trento è abilitata a promuovere le pratiche di conciliazione nei confronti di Telecom, Poste ed Enel e, tramite la propria sede nazionale, anche le pratiche di conciliazione nei confronti di numerosi altri enti e società (banche, assicurazioni, ferrovie, vettori aerei, energia, ecc.). Il servizio di consulenza viene garantito per alcuni giorni della settimana anche presso le sedi UIL di Rovereto, Riva del Garda, Cles e Strigno.
Nel corso del 2008, potendo avvalerci della collaborazione di un giovane in servizio civile, potremo ampliare l’orario di apertura al pubblico dello sportello della sede principale di Trento, garantendo la presenza nei giorni feriali. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “VICO VII” Irene Job e Claudia Vigano.
Sergio Groff cell 349 1329667 adoctn@libero.it
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AISM - ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Tommaseo, 6 38068 Rovereto (TN)
telefono 0464 437970
aismtn@aismtrentina.191.it www.aism.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Gioacchino Bertolini aismtn@aismtrentina.191.it
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L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (A.I.S.M.), è una Onlus che da 38 anni opera su tutto il territorio italiano ed attualmente è presieduta dal premio Nobel Prof.ssa Rita Levi Montalcini e dal Prof. Mario Alberto Battaglia. AISM è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, per promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla malattia; fornire servizi sociosanitari alle persone con sclerosi multipla e alle loro famiglie; rappresentare e affermare i diritti dei 54.000 italiani colpiti dalla malattia. Dal 1998 l’AISM è affiancata dalla FISM, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, anch’essa Onlus, istituita per continuare a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulla malattia. La Sezione AISM presente sul territorio trentino è nata come Gruppo Operativo nel 1991 e nel 1994 è diventata Sezione Provinciale “Trento”. Nel marzo del 1992 il Comune di Rovereto ha messo a disposizione l’attuale sede ed è iniziata la nostra attività che a tutt’oggi assiste 56 persone affette da sclerosi multipla e patologie similari residenti non solo nel comune di Rovereto ma provenienti anche da comuni limitrofi. I servizi offerti dal centro sono: fisioterapia, ginnastica respiratoria, attività socio-ricreative, attività culturali e il servizio di trasporto.
Le motivazioni che hanno portato l’Associazione ad aderire al Servizio Civile sono innanzitutto la possibilità di garantire agli utenti del Centro la continuità del servizio, molto prezioso, svolto in passato dagli obiettori di coscienza e successivamente dai giovani in Servizio Civile Sostitutivo. In particolare i giovani in Servizio Civile, attraverso il progetto di “assistenza alle persone con sclerosi multipla e patologie similari”, potranno essere coinvolti in attività di: s assistenza burocratica, per supportare ed affiancare la persona con S.M. durante lo svolgimento di pratiche burocratiche; s trasporto, per accompagnare persone con S.M., in carrozzina e non, affiancare gli autisti per il trasporto di persone disabili sui mezzi attrezzati messi a disposizione dalla Sezione; s autonomia della persona, per supporto nella gestione domestica; s disbrigo di pratiche e commissioni; s attività ricreative e di socializzazione, per supportare ed affiancare i volontari dell’associazione nell’organizzazione e nell’attuazione di attività mirate a creare occasioni di socializzazione e di integrazione per gli utenti; s attività culturali, per supportare ed affiancare i volontari nell’organizzazione e nella realizzazione di interventi volti al mantenimento e allo sviluppo di conoscenze individuali.
ARCI - SERVIZIO CIVILE TRENTO
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Matteotti, 20/1 38121 Trento
telefono 0461 376104 fax 0461 376109
trento@arciserviziocivile.it www.arciserviziocivile.it
SERVIZIO CIVILE
ARCI SERVIZIO CIVILE è un’associazione senza fini di lucro che opera sul territorio nazionale e favorisce la creazione di una rete internazionale delle esperienze di servizio civile. Le finalità che muovono l’azione di Arci Servizio Civile sono espresse nel “Manifesto Servizio Civile 2007”. Dal 28 giugno 2001 ARCI è subentrata come titolare diretto di convenzione con l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. I soci fondatori di Arci Servizio Civile sono quattro associazioni nazionali: ARCI Nuova Associazione, Uisp, Legambiente, Arciragazzi; dal settembre 2002 anche Auser è diventatata socio nazionale. Sul territorio nazionale, sia nelle sedi di assegnazione che nei centri operativi, operano altre centinaia di associazioni, gruppi di volontariato, centri studi e fondazioni di carattere locale. Inoltre, grazie ad uno specifico protocollo di accordo, è in atto una collaborazione da anni con CGIL. Sul territorio provinciale è rappresentata nella città di Trento da: ARCI Servizio Civile Trento, ARCI del Trentino, UISP del Trentino e Auser Trento. ARCI SERVIZIO CIVILE Trento è un’associazione di associazioni, collegata per struttura, esperienze, ideali e finalità all’associazione nazionale Arci Servizio Civile, riconosciuta dal Ministero competente prima come Ente per l’obiezione di coscienza e ora, quale Ente per il servizio civile. Da sempre lavoriamo con e per i giovani nell’ambito culturale, sociale, dello sport popolare per tutti e del volontariato, per la diffusione degli ideali della pace e della solidarietà.
Terminata la lunga esperienza con gli obiettori di coscienza, con cui oltre cento obiettori hanno svolto il servizio nelle nostre sedi, la naturale evoluzione ha portato l’associazione a collaborare con il Servizio Civile Nazionale.
referente per la comunicazione
Fabio Campregher trento@arciserviziocivile.it
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ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via D. Alighieri, 1 61013 Mercatino Conca
telefono 054 1972477 fax 054 1972466 odcpace@apg23.org caschibianchi@apg23.org www.apg23.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Nicola Lapenta odcpace@apg23.org caschibianchi@apg23.org
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Il 25 maggio 1983, l’Associazione Papa Giovanni XXIII ottiene il riconoscimento di aggregazione ecclesiale da parte del Vescovo della Diocesi di Rimini Mons. Giovanni Locatelli. Il 7 Ottobre 1998 l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è riconosciuta come Associazione Internazionale Privata di Fedeli di Diritto Pontificio riconosciuta dal Pontificio Dicastero dei Laici. Da oltre trent’anni opera nel vasto mondo dell’emarginazione in Italia e all’estero. E’ presente in: Albania, Australia, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Croazia, India, Italia, Kenya, Romania, Russia, Tanzania, Venezuela e Zambia. Recentemente l’Associazione ha ottenuto i riconoscimenti canonici del Pontificio Consiglio dei Laici n.1675/98 e n. 807/04. Sul territorio provinciale è presente con due proprie sedi. L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è una comunità fondata da Don Oreste Benzi nel 1968. Opera in situazioni di disagio, attraverso la condivisione diretta e la rimozione delle cause, adottando come strumenti di cambiamento uno stile di vita solidale ed una metodologia d’azione nonviolenta. Bambini abbandonati, disabili, senzatetto, anziani, tossicodipendenti, ogni persona in stato di bisogno viene accolta come un fratello nella propria casa o in piccole comunità e viene aiutata a superare le cause che l’hanno portata all’emarginazione.
L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ha attivato progetti di Servizio Civile in Italia e all’estero. La progettazione riguarda gli ambiti dell’assistenza e della promozione culturale. In particolare le attività proposte sono quelle di assistenza, cura, accompagnamento, accoglienza e ascolto della persona, educazione, animazione, sensibilizzazione a percorsi e proposte di pace e non violenza. Progetto particolare rivolto ai giovani è quello del Servizio Civile Estero: i Caschi Bianchi. Questo progetto sviluppa una complessa e multiforme attività internazionale e si articola su una dimensione estera e su una italiana. I giovani in Servizio Civile all’estero si trovano ad operare in contesti caratterizzati da situazioni di violenza strutturale, povertà, malattia, emarginazione, disgregazione sociale, violazione dei diritti umani, conflitto armato. Vivono in case famiglia, centri di accoglienza, comunità di recupero che l’Associazione ha all’estero, oppure presso strutture di ONG partner, sempre in stretto contatto con le popolazioni locali. Fondamentale è il ruolo di “antenna” che mira a produrre, attraverso testimonianze, articoli, report, un’informazione non mediata dal Sud al Nord, che valorizzi l’esperienza di Servizio Civile rendendola un efficace mezzo di cambiamento sociale.
CARITAS ITALIANA
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via S. G. Bosco, 7 38122 Trento
telefono 0461 891350
caritas@diocesitn.it www.diocesitn.it/caritas
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Anita Scoz caritas@diocesitn.it
La Caritas Italiana viene costituita a Roma il 2 luglio 1971 con decreto della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) dopo la cessazione nel 1968 della Poa (Pontificia opera di assistenza). Per questo nuovo organismo pastorale l’allora Papa Paolo VI indicava mete non assistenziali, ma pastorali e pedagogiche. La Caritas Italiana è l’organismo che promuove, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica. La Caritas diocesana è un organo pastorale della Chiesa locale, come la Caritas Italiana lo è di quella nazionale. Finalità principale della Caritas è il mandato educativo, cioè l’educazione e l’animazione della carità all’interno della comunità, ecclesiale e civile. Ciò significa non solo rispondere ai bisogni ma far sì che ogni risposta sia esemplare per tutti e susciti condivisione e attenzione verso i più deboli. Affinchè fosse chiara la sua natura promozionale ed educativa, la Caritas diocesana di Trento ha scelto da tempo di non gestire direttamente alcun servizio (tranne i due centri di ascolto di Trento e Rovereto che sono frutto di un progetto condiviso con le parrocchie) sostenendo piuttosto l’avvio e la promozione di realtà che possono rispondere ai bisogni in modo competente e siano espressione delle comunità. In questo senso, con la riforma del Servizio Civile, la Caritas di Trento da qualche anno si è attivata anche per nuove proposte di servizio rivolte al mondo giovanile (cfr. progetto “Incontri Sociali”, campi “Il vento e la vela”, nuovo Servizio Civile).
La Caritas diocesana di Trento ha una lunga tradizione nel campo del Servizio Civile. In poco più di vent’anni sono quasi 500 gli obiettori di coscienza che hanno svolto servizio tramite la Caritas, la quale si è sempre appoggiata a realtà già impegnate nel sociale e nei servizi alle persone in difficoltà. Caratteristica del servizio in Caritas infatti è sempre stata, e lo è ancora, l’attenzione al più debole, al diverso, all’emarginato. In questo senso il servizio civile ha rappresentato per molti giovani una palestra di vita, un luogo di educazione alla solidarietà. Altra peculiarità che contraddistingue il servizio civile in Caritas è l’attenzione alla formazione dei giovani volontari ai quali è offerta l’opportunità di una vita di comunità, quale strumento forte di condivisione e testimonianza della propria scelta a favore della società. Dal 2002 la Caritas di Trento aderisce, tramite Caritas Italiana, al progetto di Servizio Civile Nazionale con un progetto condiviso con Caritas Verona e Caritas Bolzano. Ambiti di servizio sono i minori (tramite una convenzione con Progetto 92), l’emarginazione adulta (Fondazione Comunità Solidale), anziani (SPES) e inserimento lavorativo (Coop.ALPI). Nel 2009 hanno aderito al progetto “ADELANTE ADELANTE_Verona e Trentino Alto A” Michela Degiampiero e Alessandro Larentis.
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CITTADINANZATTIVA
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Concordia, 25 38066 Riva del Garda (TN)
telefono 0464 552869 fax 0464 552869 info@cittadinanzattivadeltrentino.it www.cittadinanzattiva.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Pietro Fabbri cittadinanzattiva.tn@teletu.it
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Cittadinanzattiva è un movimento di partecipazione civica che dal 1978 promuove e tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori. Dal 1998 è riconosciuta dal Cncu (presso il Ministero dello Sviluppo Economico) come associazione dei consumatori. La missione di Cittadinanzattiva trova il suo fondamento nell’art.118 della Costituzione, che recita: “Stato, regioni, province, città metropolitane, comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà”. Sul territorio provinciale è presente con una propria sede a Riva del Garda. Cittadinanz@ttiva è un’organizzazione civica, formata da reti, alla quale aderiscono i seguenti soggetti: s Tribunale per i diritti del malato. In provincia sono presenti sei sezioni attive nelle strutture ospedaliere di Trento, Pergine, Cavalese, Cles, Tione e Arco. s Procuratori dei cittadini, che si occupano della tutela dei cittadini nei vari comparti dei pubblici servizi. s Giustizia per i Diritti, rete formata da medici specialisti, medici legali ed avvocati, i quali vengono attivati per verificare le segnalazioni che i cittadini fanno pervenire alle varie sedi. s Scuola di Cittadinanz@ttiva, che si occupa della campagna Nazionale “ImparareSicuri” e riguarda i temi della sicurezza nella scuola, oltre ad altre questioni legate all’ambiente scolastico. A Riva del Garda presso la sede Provinciale è attivo un servizio denominato: s NP.I.T.-Servizi, per quanto riguarda le segnalazioni di natura consumeristica. s P.I.T.-Salute, si occupa delle questioni sanitarie, con i vari professionisti impegnati nel nostro Movimento. Cittadinanz@ttiva ha deciso di aderire al Servizio Civile vista l’importante esperienza che è stata fatta dalla Sede Nazionale, dove numerose persone si sono impegnate nei progetti di Servizio Civile. Si ritiene che analogo esperimento si possa attuare nella provincia di Trento, tenendo conto dell’impegno sociale a cui il Movimento è chiamato.
CTS CENTRO TRENTINO DI SOLIDARIETA’
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via 24 Maggio, 2 38122 Trento
telefono 0461 933179 fax 0461 933048 info@citiesse.org www.citiesse.org
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
La Federazione Italiana Comunità terapeutiche, nata nel 1981, persegue un profilo federativo che trova nella formazione, nella solidarietà, nei rapporti istituzionali, nella costruzione di alleanze gli elementi di forza. Sostiene e ravviva la partecipazione delle Associazioni federate, al fine di prevenire e ridurre i condizionamenti derivanti dall’emarginazione sociale ed in modo particolare dal malessere giovanile e dalla tossicodipendenza. Forte del senso di appartenenza e della partecipazione coerente dei suoi aderenti, la Federazione intende creare rapporti e collaborazioni con le Istituzioni politiche e sociali, aperti all’Europa e al mondo. Il Centro Trentino di Solidarietà onlus è nato nel 1984 ed è storicamente impegnato nel problema della tossicodipendenza da eroina. Attraverso la ridefinizione degli obiettivi della presa in carico di pazienti multiproblematici, si è giunti alla costituzione di un percorso residenziale chiamato “Progetto Giano”, che si occupa di persone che soffrono sia di dipendenze patologiche sia di co-esistenti disturbi psichici gravi. Il Progetto è articolato in due diverse fasi, l’Accoglienza e la Comunità Terapeutica.
L’aderire al Servizio Civile significa offrire ai giovani la possibilità di effettuare un percorso di conoscenza della realtà delle strutture terapeutiche con un lavoro sistematico di affiancamento agli educatori nella quotidianità con i pazienti. Il giovane ha modo di conoscere le attività proposte, attraverso il supporto dell’équipe per gli aspetti sia logistici sia organizzativi. Inoltre matura la motivazione per avviare una preparazione e crescita dal punto di vista professionale, come scelta lavorativa per il futuro, trovando lo spazio per esprimere le proprie risorse e capacità nell’ambito della cura.
Elisabetta Benvenuto elisabetta.benvenuto@ citiesse.org
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COMUNITÀ MURIALDO TRENTINO ALTO ADIGE
Casa Generalizia Pia Soc. Torinese San Giuseppe
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Endrici, 20 38122 Trento
telefono 0461 231320 fax 0461 236036 info@murialdo.taa.it www.murialdo.taa.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Davide Monti direzione@murialdo.taa.it
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La Comunita’ Murialdo ha una ispirazione cristiana con scelta preferenziale di servizio ai bambini e giovani in difficoltà. Realizza interventi e specifici servizi a favore di bambini e giovani che mancano di un conveniente sostegno educativo familiare e sociale. I servizi ora presenti sono: casa-famiglia, gruppo famiglia, centro diurno, centro aper-to, centro di ergoterapia, progetto giovani, mediazione interculturale, educativa di strada, accompagnamento educativo individualizzato, i progetti “Domino” di accom-pagnamento educativo pedagogico e “Il filo e il nodo” di affidamento familiare. Cura la promozione della ricerca speculativa e sperimentale nel settore deldisagio giovanile per individuare nuove metodologie di intervento in funzione “riparativa” e soprattutto “preventiva” con attivazione di nuove strategie per ovviare all’allontana-mento del minore dalla famiglia. Organizza incontri sul tema dell’accoglienza impegnandosi, anche collaborando con l’associazione ACFA (Associazione Comunità Famiglie Accoglienti) in itinerari formativi per abilitare le famiglie all’affidamento e ad altre forme di condivisione.
Attualmente non vi sono volontari in SCN e non è intenzione della Comunità Murialdo attivarne in futuro in quanto si farà riferimento all’Associazione Murialdo del Trentino Alto Adige ONLUS.
CONFEDERAZIONE NAZIONALE MISERICORDIE D’ITALIA
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Innsbruck, 13 38121 Trento
telefono 800 090 236 fax 0461 427602
www.misericordie.org
SERVIZIO CIVILE
Questo Movimento caritativo nacque a Firenze nel 1244 ed è ad oggi la più antica forma di volontariato organizzato. Fin dalle loro origini, praticando le Opere di Carità, le Misericordie hanno sempre attivamente operato ed operano nel soccorso e nella solidarietà verso chiunque possa trovarsi nel bisogno. L’originaria motivazione evangelica è stata di fondamentale esempio ed ha determinato nel tempo il sorgere di sempre più organizzate iniziative solidaristiche laiche, volute e sostenute a tutti i livelli politici e sociali. Il plurisecolare impegno delle Misericordie per l’aiuto al prossimo, motivato da precisi principi di fraternità e di amore, è stato indubbiamente il germe di quella che oggi si definisce “Cittadinanza Attiva”. Sul territorio provinciale è presente in accordo di partenariato con la Confraternita della misericordia di Trento onlus. La sezione di Trento, fondata nel 2000 mediante atto pubblico, oggi conta 60 volontari attivi e oltre 120 soci sostenitori. I nostri volontari sono studenti universitari, pensionati, professionisti, cuochi, imprenditori, impiegati, medici, operai, tecnici, artigiani e casalinghe. L’associazione, d’ispirazione cattolica, opera nel settore della solidarietà internazionale, nella protezione civile nazionale, nella formazione e nei servizi sociali. E’ affiliata alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia ed è iscritta all’albo delle associazioni di volontariato della Provincia Autonoma di Trento.
Attualmente non vi sono volontari in SCN e non è intenzione della Comunità Murialdo attivarne in futuro in quanto si farà riferimento all’Associazione Murialdo del Trentino Alto Adige ONLUS.
referente per la comunicazione
Jurgen Todesco misericordiatrento@katamail. com
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CROCE ROSSA ITALIANA
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Muredei, 51 38123 Trento (TN)
L’Associazione della Croce Rossa Italiana, strutturata su tutto il territorio nazionale e rappresentata su quello provinciale dal Comitato Provinciale di Trento, è un ente pubblico non economico che basa la sua attività sul rispetto dei seguenti sette principi cardine: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità ed universalità. Le attività svolte sono molteplici, alcune delle quali sono: servizio di trasporto infermi, attività di protezione civile, corsi di formazione alla popolazione, alle aziende e nelle scuole, interventi a carattere socio – assistenziale, diffusione del diritto internazionale umanitario e missioni umanitarie all’estero.
telefono 0461 380000
comitatotrento@critrentino.it www.critrentino.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Luca Moser comitatotrento@critrentino.it
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Considerata la valenza educativa e formativa del servizio civile volontario, e l’opportunità di crescita personale e professionale dei giovani avviati, la C.R.I., da sempre attenta e vicina ai giovani e alle loro esigenze, ha voluto investire nell’organizzazione di un servizio civile in grado di garantire loro quell’occasione utile per vivere esperienze e acquisire valori e principi spendibili anche dopo l’anno di servizio civile nella quotidianità professionale e personale. Il servizio civile rappresenta sicuramente un’opportunità per avvicinare i giovani e quindi contribuire alla loro formazione del bagaglio esperienziale, e supportare le tante iniziative socio assistenziali e socio sanitarie realizzate sul territorio nazionale. I volontari del servizio civile sono avviati in progetti di attività che vedono altresì l’impiego di altro personale C.R.I. che farà loro da guida per l’intero anno, realizzando così quel principio inderogabile del trasferimento delle competenze e dei valori da “Maestro ad Apprendista.
FEDERAZIONE SCS/CNOS SALESIANI
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Barbacovi, 22 381?? Trento
telefono 0461 885555
direzione@sdbtrento.it www.federazionescs.org www.sdbtrento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
don Sergio Borsato direzione@sdbtrento.it
Il cammino della Federazione SCS/CNOS parte da lontano. Dal desiderio di alcuni salesiani impegnati nel settore del disagio giovanile e dalle Ispettorie Salesiane d’Italia di dare visibilità alle esperienze con i ragazzi in situazione di povertà e di esclusione sociale. E’ stata una “animazione dal basso”, dove si sono mescolati e saldati la prassi quotidiana delle singole esperienze, una voglia di collegamento per dare vigore alle sperimentazioni, la ricerca di conferme istituzionali, il bisogno di confronto, il desiderio di coinvolgere altri. Nel luglio 1993 si costituisce la Federazione Servizi Civili e Sociali (SCS) promossa dal Centro Nazionale Opere Salesiane (SCS/CNOS) con due filoni di intervento: obiezione di coscienza e servizio civile, disagio ed emarginazione giovanile. Sono soci le Ispettorie Salesiane e le associazioni ed opere attive nel settore del disagio. In questi anni, inoltre, la Federazione SCS/CNOS si è impegnata attivamente nella promozione del non profit e della società civile, è stato ente fondatore del Forum Permanente del Terzo Settore e della CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile). La Federazione è presente in provincia con rapporti di partenariato con due sedi dell’Ispettoria Salesiana San Marco a Trento e altre a Mezzano di Primiero, Vigo di Fassa, Ziano di Fiemme e Riva del Garda. Nell’Istituto Salesiano di Trento fondato da San Giovanni Bosco nel 1887, funziona una Scuola Media Paritaria cattolica con circa 150 ragazzi/e provenienti dalla città di Trento e dintorni. Tale scuola ha un suo progetto educativo, e all’interno di questo, l’attenzione è rivolta al ragazzo al quale si offre tutto il servizio educativo e scolastico affinché ciascuno cresca e diventi realmente la persona che tutti sperano…l’onesto cittadino ed il buon cristiano.
Il progetto del Servizio Civile segue gli indirizzi ed i valori proposti dall’Istituto e per questo si intitola: “Una scuola per divenire ciò che sei”. La presenza di giovani in Servizio Civile tende a rafforzare i servizi esistenti e di attivarne anche altri verso i giovani destinatari del progetto educativo in modo da sostenere chi è in difficoltà e, nel contempo, attivare percorsi di sviluppo delle risorse personali. Il giovane in Servizio Civile collabora per: s rispondere alla domanda (sia implicita che esplicita) di creare situazioni in cui ragazzo possa esprimere le proprie capacità (formative, sportive, musicali, culturali, teatrali….). Rispondere a tale istanza significa elevare l’attenzione al singolo portandolo a sviluppare il proprio profilo personale; s superare possibili disaffezioni scolastiche che portano a bisogno di ripetizioni, ad assenze, sopportazione dell’iter scolastico; s vincere la incapacità di qualche ragazzo nella gestione del tempo e nel canalizzare le proprie capacità e risorse. Vedi lavoro di doposcuola ecc; s far emergere, ricreare, creare o sanare difficoltà relazionali, soprattutto familiari, causa del disagio o conseguenza del disagio stesso; tale azione tocca soprattutto le difficoltà familiari; s la realizzazione di gruppi formativi, culturali, sportivi, musicali, teatrali… (Gruppi di Interesse) che si affiancano alla proposta scolastica dell’Istituto. Nel 2009 hanno partecipato al progetto “A scuola da protagonisti” Marco Milano e Luca Posenato.
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INAC - ISTITUTO NAZIONALE ASSISTENZA CITTADINI
CHI SIAMO
L’INAC- Istituto Nazionale di Assistenza ai Cittadini, è il patronato della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che da oltre trent’anni tutela gratuitamente i cittadini sulle questioni previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro.
sedi in Trentino
Via Maccani, 199 38121 Trento
Esercita attività di informazione, di assistenza e di tutela anche con poteri di rappresentanza, a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei pensionati, dei singoli cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti nel territorio dello Stato e dei loro superstiti, per il conseguimento in Italia e all’estero delle prestazioni di qualsiasi genere in materia di sicurezza sociale, erogate da amministrazioni, enti pubblici e da enti gestori di fondi di previdenza.
telefono 0461 421230
inactrento@cia.it www.inac-cia.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Sabrina Grillo sabrina.grillo@cia.it
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ITAL ISTITUTO TUTELA E ASSISTENZA AI LAVORATORI
CHI SIAMO
ITAL - Istituto Tutela e Assistenza ai Lavoratori - nasce nel 1952. É un patronato, ossia un ente privato che svolge un servizio pubblico e gratuito di informazione, assistenza e tutela a favore di lavoratori, pensionati e singoli cittadini, siano essi italiani o stranieri.
sedi in Trentino
Oltre ai tradizionali settori dell’assistenza e della tutela in materia pensionistica, assistenziale e infortunistica, l’ITAL in particolare presta la propria consulenza in materia di prestazioni socio-assistenziali in ambito di immigrazione, emigrazione, sicurezza nei luoghi di lavoro, prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale, legislativo, fiscale e previdenza complementare. L’ITAL è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale e dispone di circa 300 sedi in 17 paesi esteri. In Italia lavorano per l’ITAL circa 50.000 operai. 300 legali e 30 medici convenzionati.
Via Matteotti, 20/1 38122 Trento
telefono 0461 376180 / 376185 fax 0461 376199 trento@pec.italuil.it www.ital-uil.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Paola Urmacher paola.urmacher@pec.italuil.it
L’ITAL è entrato a far parte del sistema del Servizio Civile sostitutivo a quello di leva negli anni ’70, dopo l’approvazione della legge sull’obiezione di coscienza. L’ITAL ha poi aderito al nuovo sistema del Servizio Civile Nazionale nel 2003. Il progetto 2006 dal titolo “Filo d’Argento (La tutela dell’anziano all’ordine del giorno)” è stato scelto da Irene Di Gregorio e Simona Cenerario che si sono prodigate nell’attuare una propria elaborazione del progetto, intervistando gli anziani sia nelle case di riposo che presso le loro abitazioni. Ne è emersa la conclusione che la tutela primaria dell’anziano è realizzabile attraverso la sensibilizzazione della società nei confronti di quei disagi che, sempre più spesso, la popolazione anziana si trova a dover affrontare in condizione di solitudine e talvolta di totale abbandono.
PATRONATO DELLA UIL
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LIPU LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI
CHI SIAMO
sedi in Trentino
loc. San Rocco 38123 Trento
La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) è Associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, Ente Morale riconosciuto dal Presidente della Repubblica,onlus. (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale), Ente in grado di svolgere ricerca scientifica iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche presso il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, rappresentante italiano di BirdLife International. La Sezione LIPU di Trento è stata fondata più di vent’anni fa e si occupa prevalentemente di conservazione della natura e di protezione della fauna, con particolare riferimento agli uccelli. L’associazione è presente nel Comitato Faunistico Provinciale e nel Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste Trentine. Conta circa 400 iscritti in Trentino (30.000 in Italia) e diffonde le proprie iniziative attraverso comunicati stampa ed una newsletter. Attualmente è fortemente impegnata nella gestione del Centro di Recupero della Fauna non cacciabile e protetta, istituito dalla P.A.T. nel 2004.
telefono 340 2491886 340 2424237
liputrento@virgilio.it www.lipu.it www.crfs-trento.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Sergio Merz liputrento@virgilio.it
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Dopo la pluriennale esperienza con gli obiettori di coscienza, la LIPU ha ritenuto di aderire al sistema del Servizio Civile. Presso la LIPU, un giovane può maturare una buona conoscenza delle tematiche ambientali e sviluppare ottime capacità di relazione grazie al costante rapporto con i nostri iscritti, con i visitatori della Sede e fungendo da “filtro” dei contatti derivanti dalle attività del Centro Recupero Fauna. I giovani in Servizio Civile saranno inoltre impegnati in attività didattiche di educazione ambientale sul territorio legate anche alle future potenzialità del Centro Recupero Fauna, ampliato e trasferito nell’estate del 2007 da Candriai al “Bosco della città“di Trento.
MINISTERO DELL’INTERNO
CHI SIAMO
DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA’ CIVILI E L’IMMIGRAZIONE
Il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione svolge funzioni e compiti spettanti al Ministero nella tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli concernenti: l’immigrazione, l’asilo, la cittadinanza, le confessioni religiose.
sedi in Trentino
Corso Tre Novembre, 11 38122 Trento
Nell’ambito del Dipartimento operano l’Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura e l’Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative di Solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, posti alle dirette dipendenze dei rispettivi Commissari. Nell’ambito del Dipartimento si trova altresì la Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo.
telefono 0461 220220
www.interno.it
SERVIZIO CIVILE
Il Dipartimento è accreditato all’albo del Servizio Civile Nazionale, iscritto alla 1a classe e potrà proporre progetti nel settore dell’assistenza e patrimonio artistico e culturale.
referente per la comunicazione
Paola Cozzolino paola.cozzolino@interno.it
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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via G. Gilli, 3 38121 Trento
La Provincia autonoma di Trento costituisce con la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol. La Provincia autonoma di Trento è ente territoriale con competenze amministrative e legislative. Grazie allo speciale Statuto di Autonomia, adottato con legge costituzionale, dispone di particolari forme e condizioni di autonomia.
Le attività legislative sono attribuite al Consiglio provinciale eletto a suffragio universale, mentre quelle di governo sono di competenza della Giunta provinciale composta dal Presidente della Provincia e dagli assessori. La gestione amministrativa e funzionale delle competenze della Provincia si realizza attraverso un’organizzazione complessa composta da Dipartimenti, Servizi, Uffici, e Progetti speciali.
telefono 0461 493100 fax 0461 493101 uff.serviziocivile@provincia.tn.it www.serviziocivile.tn.it
Per molti anni la Provincia autonoma di Trento è stata ente convenzionato perl’impiego di obiettori di coscienza e molti sono stati i giovani che hanno vissuto l’esperienza del Servizio Civile sostitutivo in attività gestite a livello provinciale. Dal 2006 la Provincia autonoma di Trento è iscritta all’Albo nazionale degli Enti di Servizio Civile per presentare progetti in ambiti e settori diversi, anche all’estero. Nel secondo semestre 2010 la Provincia ha attivato i progetti: s “Monitoraggio del territorio: prevenzione ed educazione ambientali” proposto dal Servizio Geologico nell’ambito dell’ Ambiente (Mauro Chiari); s“Progetto Balcani: Dialogo interetnico e cittadinanza attiva attraverso la cooperazione tra comunità - 2° edizione” all’estero nonché Educazione e Promozione Culturale (Maddalena Alberti, Elena Pagni, Francesco Mongera e Silvia SERVIZIO CIVILE Passerini); s “Rete europea per i diritti linguistici dei cittadini di minoranza” proposto dal Servizio per la promozione minoranze locali nell’ambito del Patrimonio Artistico e Culturale e valorizzazione storie culturali locali (Andrea Morghen, Francesca Geraci, Silvia Cocco e referente Brida Citlali); s “Qualità dell’ambiente, tutela del paesaggio e identità collettive” proposto per la comunicazione dal Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio nell’ambito dell’Ambiente (Giuseppe Altieri, Manola Travaglia e Martina Calovi); s “ES.SER.CI. Esperienze di Servizio Civile: giovani in rete - 2° edizione” proposto dall’Ufficio Servizio Civile nell’ambito dell’Animazione culturale Sara Guelmi verso i giovani (Nicole Franceschini, Vincenzo Chiarizia, Eliana Endrici); s “Un patrimonio uff.serviziocivile@provincia.tn.it di tutti: il museo - 2° edizione” proposto dal Castello del Buonconsiglio nell’ambito del Patrimonio Artistico e Culturale (Giulia Dalpiaz, Elena Bianchi e Sara Picone); s “Protezione dell’ambiente: coltivare la cultura della prevenzione - 2° edizione” proposto dall’A.P.P.A nell’ambito dell’Educazione e Promozione Culturale, in particolare verso i minori (Elisa Guido, Alessandro Rubin, Daniela Casatta e Federico Zandomeneghi). Nel 2011 sono stati attivati i progetti: s“Il paesaggio come elemento identitario negli strumenti di pianificazione urbanistica” Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio nell’ambito dell’Ambiente con la partecipazione di Francesca Postal, Tania Giovannini, Daniela Ferretti e Laura De Giorni; s “Un patrimonio di tutti: il museo e le sue collezioni” proposto dal Castello del Buonconsiglio nell’ambito del Patrimonio Artistico e Culturale con la partecipazione di Francesca Dagostin, Stefania Dalla Serra, Fabrizio Olivotto, Ester Zampedri; s “ES.SER.CI. Esperienze di Servizio Civile: giovani in rete - 3° edizione” proposto dall’Ufficio Servizio Civile nell’ambito dell’Animazione Culturale verso i giovani con la partecipazione di Nicola Zamboni, Alessandro Raschi, Ghennet Semere Ghebremeskel e Vincenzo Cortese.
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UNPLI - FEDERAZIONE TRENTINA PRO LOCO E LORO CONSORZI
CHI SIAMO
sedi in Trentino
Via Garibaldi, 3 38122 Trento
telefono 0461 239006 fax 0461 264757
info@unplitrentino.it www.unplitrentino.it
SERVIZIO CIVILE referente per la comunicazione
Ivo Povinelli direzione@unplitrentino.it
La Federazione Trentina Pro Loco e loro Consorzi è l’associazione di tutte le Pro Loco del Trentino e dei loro Consorzi. Nasce nel 1983 per far fronte ad esigenze che riguardano nel complesso il movimento del volontariato turistico. Opera per la tutela e la crescita di forme volontarie di animazione della comunità che possano qualificare le singole realtà anche dal punto di vista turistico. Funge da interfaccia collettiva al mondo del turismo provinciale monitorando la sinergia tra questo e li volontariato, di cui difende la natura sociale e gratuita.
La Federazione è il Comitato Regionale UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), l’associazione che riunisce le circa 6.000 Pro Loco italiane. Associa ad oggi 154 Pro Loco distribuite su tutto il territorio Trentino e le loro 9 aggregazioni territoriali denominate Consorzi Pro Loco. La forma giuridica è l’associazione e si finanzia in parte attraverso la lp 8 del 2002, in quanto soggetto riconosciuto tra gli attori del turismo, in parte con le quote associative e in parte attraverso la realizzazione di bandi ed attività formative.
La Federazione è iscritta all’Albo degli enti di Servizio Civile come sede dell’Unpli. La sua partecipazione è coerente con la mission istituzionale che in generale prevede che la promozione e l’incremento del volontariato turistico siano pratica di partecipazione delle persone ai destini della propria comunità di appartenenza. Attraverso l’attività di animazione, di riscoperta di tradizioni, di organizzazione di eventi, le Pro Loco favoriscono infatti un ritrovato senso della socialità che aggiunge, al piacere di condividere un esperienza con gli altri, la possibilità di essere protagonisti nella valorizzazione del proprio spazio di vita. Attraverso le Pro Loco si riprende contatto con gli spazi pubblici, sempre più rari e sempre più vuoti, si partecipa a scelte collettive, qualunque sia il loro contenuto. Con il servizio civile la Federazione vuole potenziare e rendere visibile questo aspetto nascosto delle Pro Loco, di cui si vede spesso il lato meramente operativo o turistico/economico, sottolineandone il valore sociale, aggregativo e di sviluppo delle relazioni.
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Sul territorio trentino sono inoltre presenti, con sedi operative, Enti di cui non è stato possibile redigere la scheda informativa, ed in particolare:
Associazione S.O.S. IL TELEFONO AZZURRO C.O.N.I. – Comitato Olimpico Nazionale Italiano C.S.I. – Centro Sportivo Italiano CE.N.A.S.C.A. – C.I.S.L. CENTRO NAZIONALE SPORTIVO LIBERTAS Comitato Italiano per l’UNICEF E.N.D.A.S. - Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale E.N.S. – Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Ministero della Giustizia - Dipartimento per la Giustizia Minorile Patronato ACAI W.W.F. - World Wild Fund
Si ringraziano gli enti e le organizzazioni del Servizio Civile per la redazione delle schede di presentazione che compongono questo volume e con l’occasione ci si scusa per eventuali tagli e rielaborazioni dei testi resi necessari per esigenze di natura grafica. Foto: Ufficio Servizio Civile PAT - Scatti realizzati nel Laboratorio fotografico con la supervisione di Leandro Sabin Paz Testi e supervisione: Giuseppe Marino grafica: Ben Studio - Trento stampa: EFFE e ERRE Litografica 2010