S&H Magazine n. 247 • Aprile 2017

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LA CITTÀ DELL’AMORE

Alla scoperta di Cagliari con Grazia Deledda di Damiano Cancedda La Belle Époque e Cagliari. Un connubio dimenticato. Eppure il capoluogo sardo in quel periodo era già una città bellissima e culturalmente attiva, proiettata verso L’Europa, e quindi moderna. L’illuminazione garantita alla maggioranza dei residenti e il clima mite risvegliarono l’interesse dei cittadini nei confronti della propria città e delle sue bellezze. Finalmente si usciva per strada, non solo per recarsi a lavoro, ma anche per godere dei luoghi e scambiare quattro chiacchiere al calar della sera, a pochi passi dal lungomare. I teatri e i café sempre pieni erano il sintomo evidentemente di una città che guardava avanti senza paura. Cagliari diventava così meta di turisti curiosi e appassionati scrittori di

passaggio: Grazia Deledda era una di questi. La famosa scrittrice sarda tra l’ottobre del 1899 e il marzo del 1900 soggiornò in città, nell’attuale Via San Lucifero al numero 65, non lontano dai Giardini Pubblici, in uno dei periodi che lei stessa ricorda come tra i più intensi e felici della sua vita. Sbarcata in città, la Deledda era ancora una giovane e tenace giornalista pronta a collaborare per la rivista “La Donna Sarda”, che non sapeva ancora di trovare l’amore di lì a poco. L’amore per Palmiro Maldesani, suo futuro marito, e l’amore per Cagliari, la città che “col suo mare luminoso, coi suoi palmizi e il colorato splendore dei suoi crepuscoli”, rimarrà impressa nella mente della scrittrice come un’oasi. L’esperienza Cagliaritana entusiasmò talmente la Deledda da indurla

a dedicarle uno scritto, “Cagliari”, apparso sulla rivista “Natura e Arte” nel maggio del 1900, quindi, pochi mesi dopo il suo addio. Ed è proprio da questo breve racconto che nasce l’idea de “La città dell’amore – Alla scoperta di Cagliari con Grazia Deledda”. Una vera e propria guida narrativa di Cagliari in cui vengono ripercorse e descritte le strade, i luoghi e i monumenti che Grazia Deledda ha incontrato nelle sue passeggiate cittadine durante la sua permanenza. Un percorso fra gli angoli più nascosti e affascinanti della città minuziosamente descritti dall’autrice Luce Spano, pseudonimo della guida turistica Daniela Pinna, con la collaborazione di Alberta Zancudi. Il libro edito da Palabanda Edizioni, è stato presentato lo scorso 7 marzo alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, ed è a tutti gli effetti solo il primo di una collana interamente dedicata alla città, con guide tematiche che propongono un modo diverso di osservarla. Tra gli obiettivi del libro c’è senza dubbio quello di fornire agli interessati una chiave di lettura della città diversa e più completa, unendo rigore scientifico e ricerca d’archivio. Un’opera rivolta non solo agli amanti della città, ma

anche ad un pubblico vasto come quello dei turisti. La scelta del nome è strategica. Una delle frasi di maggior impatto che la scrittrice nuorese dedicò a Cagliari recitava così: “Cagliari è la città dell’amore, non v’è fanciulla che dal suo balcone non parli con l’innamorato”. Unendo il com’era al com’è, l’autrice rende omaggio alla dichiarazione d’amore del Premio Nobel nuorese, e in supporto propone un possibile percorso accompagnato da schede di approfondimento sui luoghi che si incontrano durante il cammino. Un libro che è anche un itinerario, da portare sotto braccio mentre si esplora Cagliari. All’interno del libro viene riproposto anche un breve racconto autobiografico della Deledda, “Il Velo Azzurro”, apparso nel lontano 7 maggio 1911 sulla rivista “Il Bacio – Rivista settimanale di Letteratura Amena”. Luce Spano, è il nome d’arte di Daniela Pinna, un omaggio speciale fatto alla madre, estimatrice di Grazia Deledda. Laureata in lingua e letteratura inglese è una guida turistica abilitata che ama Cagliari e le sue bellezze, e che in qualche modo cerca di trasmettere la sua passione con competenza ed impegno.


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