Arteam Cup 2015

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Paolo Bini

L’esperienza cromatica della pittura di Paolo Bini si fonda sull’esattezza di una progettualità disegnativa che, al rigore dell’impianto linearmente geometrico, unisce l’aggettante e rutilante movimento di un colore il quale, mobile e instabile, cerca di definirsi in immagine. Questa “forma”, latente, anela ad un luogo e un tempo precisi per chiarirsi e per apparire definitivamente. Le sue opere trascrivono, nelle eccentricità cromatiche, il senso della sfumatura, intesa come farsi attivo e dinamico del colore che, tra luce e spazialità mobile, innerva tutte le tensioni esplorative dello sguardo. Ogni sua opera vaglia con sensibilità acuta quel tendere tra spirituale e fisico, materiale e immateriale che, nella semplicità rigorosa del loro progetto, apre spiragli su orizzonti lontani e differenti. Con Untitled ben si legge il ragionamento aperto della forma: dietro al rigido schema della composizione, preannuncia l’indipendenza dell’aura figurale che, apparentemente limitata dalle strisce di carta, sa portare invece oltre la stessa processualità (mai precostituita) dell’insieme. Trova la disciplina di una “nuova” pittura che sa ancora portare con sé la conquista della conoscenza. 32

Paolo Bini è nato a Battipaglia (SA) nel 1984. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli (2002-2007) e nel 2010 ha rappresentato la giovane pittura italiana nell’ambito delle attività della XIII Settimana della cultura e della lingua italiana, La Habana (Cuba). Nel 2011 è invitato con l’opera dal titolo Lefkada alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Campania e, successivamente, alla XIV Bienal Guadalupana, presso l’Universidad Ibero Americana di Guadalupa, Messico. Lavora con numerose gallerie sia in Italia sia all’estero.


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