DI LIBRI
Napoli • quartiere del Vomero
la faVola di “io Ci Sto”
STORIE
Le LACRIMe DeL LIBRAIO
testo e foto di alberto Bile
La prima libreria ad azionariato popolare d’Italia. un anno di vita, un gran successo e mille sottoscrittori. Da Facebook allarealtà: il cammino di un sogno. un’inaugurazione senza libri. Alberto vendeva per corrispondenza, oggi è sorpreso dai lettori in carne e ossa. e poi una donna vuole ricordare sua madre…
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o lo sguardo sul bloc-notes quando sento esitare la voce di Alberto. La mia intervista sta finendo. Alzo lo sguardo e lo vedo in lacrime. Non immaginavo niente del genere quando, quattro ore prima, sono entrato in questa libreria. Siamo a Napoli, tra i bei palazzi di inizio Novecento di Via Cimarosa, quartiere del Vomero. Io Ci Sto è la prima libreria ad azionariato popolare d'Italia, inaugurata giusto un anno fa, il 21 luglio del 2014.
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Il primo seme della libreria era stato piantato a maggio, appena due mesi prima: Ciro Sabatino, giornalista e operatore culturale, esortava i propri contatti Facebook a creare una libreria pensata dai cittadini, in un quartiere dove librai storici si erano oramai arresi uno dopo l’altro. Ciro invitava i suoi amici a un sogno, li pregava di ‘starci’. Fu un battibaleno: nacque subito l'associazione e le sottoscrizioni arrivarono veloci (adesso sono più di mille). Si creò un’organizzazione, e dopo solo due mesi una piccola
folla festeggiava l'apertura della libreria. Senza nemmeno un libro sugli scaffali. La loro assenza, il trionfalismo mediatico e la mondanità dell'evento spaventarono più di un critico. Poi, però, i libri cominciarono ad arrivare. A sceglierli, acquisirli, comprarli, riceverli in dono, catalogarli, sistemarli e infine venderli ci pensò (e ci pensa) Alberto Della Sala, 62 anni, unico libraio e unico dipendente di Io Ci Sto, aiutato da una sessantina di volontari che si avvicendano nelle quattro sale bianche. La libreria è luminosa, ordinata. Nella sala dedicata alla letteratura per bambini, Elena Russo, una delle fondatrici, e alcune volontarie mi parlano a lungo. L'impressione è che sia faticoso gestire quest'entusiasmo, l'eterogeneità delle attività e l'inesperienza di molti membri, ma, allo stesso tempo, i risultati ripagano della fatica. Bellissime alcune idee: questa è la sola libreria napoletana dove si vendono libri ad alta leggibilità per bambini affetti da dislessia. In più: le piccole