Camila Charry noriega cinque minuti Per camila Solo cinque minuti. non ho tempo, ho cercato notizie su Camila. Camila Charry noriega. Ho trovato le sue poesie, ma nessun articolo che parlasse di lei. e il nostro incontro è durato cinque minuti. eravamo seduti al tavolo di un caffè a fianco della Casa de los tres mundos. A granada, in nicaragua. Festival Internazionale della Poesia. Fra i più importanti al mondo. normale, quindi, che una donna dai capelli rossi si avvicini a due stranieri e chieda: ‘Poeti?’. e io vorrei rispondere: ‘Sì’. e afferrare qualche parola al volo, ma così non è. e devo rivelare che eravamo solo spettatori della poesia. non c’è una notizi, in questo incontro. e allora perché le poesie di Camila mi sono rimaste così addosso da fare in modo che apparissero in questo numero di erodoto? Perché la macchina fotografica l’ha cercata mentre era lì, sul palco, a dire? (Credo che le poesia si dicano, non si recitino, non si cambia voce). non so spiegarlo, è accaduto. e basta. Vi spiego solo che mi piaceva che queste tre poesie che ci ha spedito dalla sua terra fossero disperse per le pagine che parlano di Colombia. Vorrei che ci fosse la sua voce a dirle in spagnolo perché hanno un ritmo, il ritmo di un ballo, di una musica. Provate a leggerle a voce alta anche se non sapete lo spagnolo. Figlia di uno strano astronomo (guarda le stelle e si inventa racconti), nata a Bogotà trentotto anni fa, Camila scrive poesie, insegna arte e letteratura, organizza a sua volta festival di poesia. e non so altro di lei. Come non so niente di poesia. e poi ho appena letto ‘odiare la poesia’, splendido libro di Ben Lerner. Che alla fine ti imprigiona nella poesia e vuoi che Camila ci legga ancora quanto scrive. (as) La traduzione delle poesie di Camila Charry noriega è di Adriana Altamirano.
Centro de la casa
Centro della casa
Sobre la piedra hundida el salitre, por el peso de la hierba se coagula.
Sopra il sasso affossato il salnitro, per il peso dell'erba si coagula.
La casa queda en la frontera. El salitre sustituye la materia que los ojos en otro tiempo llamaron luz.
Hemos olvidado todo.
erodoto108 •20
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Quisimos echar el río atrás, devolverle a los huesos su peso, recobrar el aire que los suspendió un momento y los batió ahogados entre la carne.
Pero la casa en la frontera fue devorada por la hierba y las fieras la habitaron. Las vimos acomodarse, abrir sus fauces, tajar lo que quedaba.
Nos sucedieron y olvidamos.
La médula rebanada
bien adentro, siempre fue el centro de la casa.
La casa è al confine. Il salnitro sostituisce la materia che in altri tempi gli occhi chiamarono luce.
Ci siamo dimenticati tutto.
Abbiamo voluto lasciarci il fiume alle spalle, restituire alle ossa il loro peso, avere nuovamente l’aria che li sospesi un momento e li colpì annegati fra la carne. Ma la casa al confine fu divorata dall'erba e le belve l'abitarono. Le abbiamo viste accomadarsi, aprire le loro fauci, mozzare quel che restava.
Ci hanno sopraggiunto e abbiamo dimenticato. Il midollo affettato ben profondo, sempre fu il centro della casa.