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Non è un caso che Gallus domesticus fu consacrato universalmente agli dei bellicosi: in Grecia ad ares, in assiria a Nergal, in india al dio chiamato Skanda nei testi Veda e Kartikeya nei Purana. addirittura in Giappone e in Cina lo si impiegava nei riti funebri per tenere a bada gli spiriti maligni. Temistocle, poco prima di una battaglia con i Persiani, arringò i guerrieri citando loro l’esempio dei galli, e
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dopo quella vittoria ad atene venne istituita una festa in cui si facevano combattere i galli tra loro. Non è dunque né una novità né un controsenso che i galli vengano fatti scontrare in un’arena: pare che la domesticazione del gallo abbia avuto luogo già quindici secoli prima di Cristo, probabilmente in india, e che subito i nostri antenati abbiano goduto del gallo sia come animale di cui sfamarsi sia come volatile che poteva soddisfare i loro istinti bellicosi. anzi, qualcuno sostiene che nella valle dell'indo i galli furono addomesticati più per i combattimenti che come alimento, e presto assunsero un significato religioso.