Erodoto108 n°8

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FERRARA È UNA Passeggiata lenta, a suon di jazz La città è segreta: si nasconde dentro se stessa come una bambola russa. Percorsa da biciclette e abitata da studenti erasmus e del Sud. Da Ariosto a Bassani, dai buskers al sorprendente festival di Internazionale. I vecchi soli del centro. L’illusione di non avere rimpianti. La nube del petrolchimico una delle più belle cattedrali italiane. Testo di Sandro Abruzzese Nella foto: Piazza trieste e trento, a Ferrara. Foto di Sandro Abruzzese

“B

envenuti a Ferrara”, recita un enorme cartellone situato sul retro della stazione ferroviaria, città patrimonio dell’umanità. Nel tragitto, dalla stazione verso il centro, un gitano suona la sua fisarmonica scassata, poco dopo una palestra di boxe, ambulanti vicino allo stadio, un centro massaggi che promette molto di più. Sono in via Cassoli. Ancora, agenzie im-


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